Song Itinerary Exiles and exilees
Edward
Anonymous
Quhy dois zour brand sae drap wi bluid, [1]
(Continues)
Edward, Edward?
Quhy dois zour brand sae drap wi bluid(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/6 - 11:52
Edward
Versione italiana di Riccardo Venturi
Italian version by Riccardo Venturi
~ 1985
Versione italiana di Riccardo Venturi
Italian version by Riccardo Venturi
~ 1985
Edward
(Continues)
(Continues)
Edward, Edward [1999]
La versione degli Old Blind Dogs
Old Blind Dogs' version
Version des Old Blind Dogs
Old Blind Dogsin versio
Registrata nel 1999, la versione di Edward eseguita dalla band scozzese degli Old Blind Dogs è, come dire, un “recupero” quasi integrale dell’antica ballata probabilmente rimaneggiata dal Percy. Segue molto fedelmente la linea testuale della sua “ava”, ma in uno scozzese attuale e in grafia standard moderna. Non che risulti più facilmente comprensibile a chi non è abituato almeno un po’ all’inglese di Scozia, ma sicuramente -almeno a livello scritto- un po’ meno outlandish. Nel 2006 la versione fu inserita nell'album intitolato The World's Room, che è un'espressione ripresa proprio dal testo di "Edward" (the warldis room) "il vasto mondo". [RV]
La versione degli Old Blind Dogs
Old Blind Dogs' version
Version des Old Blind Dogs
Old Blind Dogsin versio
Registrata nel 1999, la versione di Edward eseguita dalla band scozzese degli Old Blind Dogs è, come dire, un “recupero” quasi integrale dell’antica ballata probabilmente rimaneggiata dal Percy. Segue molto fedelmente la linea testuale della sua “ava”, ma in uno scozzese attuale e in grafia standard moderna. Non che risulti più facilmente comprensibile a chi non è abituato almeno un po’ all’inglese di Scozia, ma sicuramente -almeno a livello scritto- un po’ meno outlandish. Nel 2006 la versione fu inserita nell'album intitolato The World's Room, che è un'espressione ripresa proprio dal testo di "Edward" (the warldis room) "il vasto mondo". [RV]
Edward, Edward
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/6 - 15:43
My son David
Versione raccolta da Hamish Henderson e cantata da Regina "Jeannie" Robertson [1953]
Version collected by Hamish Henderson and sung by Regina "Jeannie" Robertson [1953]
Child #13A
Si rimanda a Terre Celtiche per maggiori notizie. La figlia di Jeannie Robertson, Lizzie Higgins (anch'essa una celebre cantastorie popolare e folklorista), dichiarò al riguardo: “Questa antica ballata è quasi universalmente chiamata Edward (o simili), ma il Son David è presente soltanto in Scozia. (…) Quando Hamish Henderson scoprì Jeannie Robertson nel 1953 e rese noto il suo repertorio, questa ballata suscitò particolare sensazione tra gli studiosi, poiché si pensava che fosse totalmente scomparsa dalla tradizione orale da più di cent’anni. Di conseguenza, il suo repertorio fu esaminato con il massimo interesse.” (Si veda anche l’introduzione generale). Il testo della versione era peraltro già... (Continues)
Versione raccolta da Hamish Henderson e cantata da Regina "Jeannie" Robertson [1953]
Version collected by Hamish Henderson and sung by Regina "Jeannie" Robertson [1953]
Child #13A
Si rimanda a Terre Celtiche per maggiori notizie. La figlia di Jeannie Robertson, Lizzie Higgins (anch'essa una celebre cantastorie popolare e folklorista), dichiarò al riguardo: “Questa antica ballata è quasi universalmente chiamata Edward (o simili), ma il Son David è presente soltanto in Scozia. (…) Quando Hamish Henderson scoprì Jeannie Robertson nel 1953 e rese noto il suo repertorio, questa ballata suscitò particolare sensazione tra gli studiosi, poiché si pensava che fosse totalmente scomparsa dalla tradizione orale da più di cent’anni. Di conseguenza, il suo repertorio fu esaminato con il massimo interesse.” (Si veda anche l’introduzione generale). Il testo della versione era peraltro già... (Continues)
My son David
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/7 - 09:44
Эдвард
Versione russa di Katierina Karlovna Pavlova / Каролина Карловна Павлова (1807-1893)
Russian version by Katyerina Karlovna Pavlova / Каролина Карловна Павлова (1807-1893)
1839
Come detto, l’influenza delle Reliques del Percy fu immensa nella formazione del Romanticismo letterario prima in Gran Bretagna, poi in tutta Europa. La poetessa Katierina Karlovna Pavlova tenne un importante salotto letterario; di origine tedesca (il suo cognome da ragazza era Janisch), fu perfettamente trilingue in russo, tedesco e francese. Scrisse infatti poesie originariamente in una delle tre lingue (ma prevalentemente in russo), autotraducendosele poi nelle altre due. Pur non avendo mai ottenuto il successo dei colleghi maschi (probabilmente proprio perché si trattava di una donna), è considerata un’importante figura di “minore” sia nella letteratura russa che in quella tedesca. Negli ultimi anni della... (Continues)
Versione russa di Katierina Karlovna Pavlova / Каролина Карловна Павлова (1807-1893)
Russian version by Katyerina Karlovna Pavlova / Каролина Карловна Павлова (1807-1893)
1839
Come detto, l’influenza delle Reliques del Percy fu immensa nella formazione del Romanticismo letterario prima in Gran Bretagna, poi in tutta Europa. La poetessa Katierina Karlovna Pavlova tenne un importante salotto letterario; di origine tedesca (il suo cognome da ragazza era Janisch), fu perfettamente trilingue in russo, tedesco e francese. Scrisse infatti poesie originariamente in una delle tre lingue (ma prevalentemente in russo), autotraducendosele poi nelle altre due. Pur non avendo mai ottenuto il successo dei colleghi maschi (probabilmente proprio perché si trattava di una donna), è considerata un’importante figura di “minore” sia nella letteratura russa che in quella tedesca. Negli ultimi anni della... (Continues)
Эдвард [1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/7 - 17:54
Edward
La versione tedesca di Johann Gottfried Herder (1744-1803)
German version by Johann Gottfried Herder (1744-1803)
1773
Musica / Music / Musique / Sävel:
1. Johann Carl Gottfried Loewe (1796-1869)
Edward, Ballade 1 Op. 1 [1818]
2. Franz Schubert (1797-1828) - Op. D923 [1827]
3. Johannes Brahms (1833-1897) - Op. 75 n. 1 [1878]
La prima edizione delle Reliques del Percy è del 1765, e Edward vi è già contenuta; in tutta Europa, pur con tutti i suoi limiti e i suoi palesi rimaneggiamenti, fu salutata veramente come l’inizio di una “nuova era”, dando l’avvio alla stagione del Romanticismo inglese (in primis con le Lyrical Ballads di Wordsworth e Coleridge, che riconobbero da subito di ispirarsi alle antiche ballate più o meno “popolari” sia negli argomenti che nel linguaggio) e, poi, in tutta Europa. Il primo paese al di fuori dell’Inghilterra che lo recepì fu, come è lecito attendersi,... (Continues)
La versione tedesca di Johann Gottfried Herder (1744-1803)
German version by Johann Gottfried Herder (1744-1803)
1773
Musica / Music / Musique / Sävel:
1. Johann Carl Gottfried Loewe (1796-1869)
Edward, Ballade 1 Op. 1 [1818]
2. Franz Schubert (1797-1828) - Op. D923 [1827]
3. Johannes Brahms (1833-1897) - Op. 75 n. 1 [1878]
La prima edizione delle Reliques del Percy è del 1765, e Edward vi è già contenuta; in tutta Europa, pur con tutti i suoi limiti e i suoi palesi rimaneggiamenti, fu salutata veramente come l’inizio di una “nuova era”, dando l’avvio alla stagione del Romanticismo inglese (in primis con le Lyrical Ballads di Wordsworth e Coleridge, che riconobbero da subito di ispirarsi alle antiche ballate più o meno “popolari” sia negli argomenti che nel linguaggio) e, poi, in tutta Europa. Il primo paese al di fuori dell’Inghilterra che lo recepì fu, come è lecito attendersi,... (Continues)
Edward [Dein Schwerdt, wie ists von Blut so...]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/7 - 18:35
Шотландская баллада
La versione russa di Alieksiej Konstantinovič Tolstoj / Алексей Константинович Толстой (1817-1875)
Russian version by Alieksiej Konstantinovič Tolstoj / Алексей Константинович Толстой (1817-1875)
1871
Come già Katierina Karlovna Pavlova, conte Alieksiej Konstantinovič Tolstoj tradusse Edward (con il titolo di “Ballata scozzese”) dalla versione tedesca di Herder. Una caratteristica indicativa di questa versione russa, è che il conte Tolstoj (cugino di secondo grado di Leone Tolstoj) la riteneva una creazione originale tedesca di Herder, e che non conosceva né l’originale delle Reliques del Percy, né la versione russa della Pavlova. Soltanto dopo che la versione fu completata, qualcuno glielo fece notare, e Tolstoj reperì l’originale e apportò di conseguenza alcune correzioni e integrazioni alla sua versione. In questo modo, si può dire che la versione di Tolstoj sia in... (Continues)
La versione russa di Alieksiej Konstantinovič Tolstoj / Алексей Константинович Толстой (1817-1875)
Russian version by Alieksiej Konstantinovič Tolstoj / Алексей Константинович Толстой (1817-1875)
1871
Come già Katierina Karlovna Pavlova, conte Alieksiej Konstantinovič Tolstoj tradusse Edward (con il titolo di “Ballata scozzese”) dalla versione tedesca di Herder. Una caratteristica indicativa di questa versione russa, è che il conte Tolstoj (cugino di secondo grado di Leone Tolstoj) la riteneva una creazione originale tedesca di Herder, e che non conosceva né l’originale delle Reliques del Percy, né la versione russa della Pavlova. Soltanto dopo che la versione fu completata, qualcuno glielo fece notare, e Tolstoj reperì l’originale e apportò di conseguenza alcune correzioni e integrazioni alla sua versione. In questo modo, si può dire che la versione di Tolstoj sia in... (Continues)
Шотландская баллада [1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/10 - 08:47
Eduardo
Versione spagnola di Mario Bojórquez
Spanish version by Mario Bojórquez
2020
¿Puede un poema suspender el ánimo, quebrar la respiración y entorpecer el habla por emociones difíciles de expresar?, en esta entrega de Apuntes para una literatura ancilar, nuestro editor, el poeta Mario Bojórquez nos conduce por esta pregunta a través de su traducción del escocés medieval de la balada Eduardo, seguida por un video con una interpretación musical moderna del texto.
Eduardo: una balada medieval escocesa.
Apuntes para una literatura ancilar
¿Puede un poema suspender el ánimo, quebrar la respiración y entorpecer el habla por emociones difíciles de expresar? Sí, cuando al penetrar en el territorio complejo de la poesía muchas veces sentimos que una congestión espiritual nos sobrecoge y, aún cuando no lo quisiéramos, el llanto acude al ojo, o una sensación de desasosiego oprime el pecho... (Continues)
Versione spagnola di Mario Bojórquez
Spanish version by Mario Bojórquez
2020
¿Puede un poema suspender el ánimo, quebrar la respiración y entorpecer el habla por emociones difíciles de expresar?, en esta entrega de Apuntes para una literatura ancilar, nuestro editor, el poeta Mario Bojórquez nos conduce por esta pregunta a través de su traducción del escocés medieval de la balada Eduardo, seguida por un video con una interpretación musical moderna del texto.
Eduardo: una balada medieval escocesa.
Apuntes para una literatura ancilar
¿Puede un poema suspender el ánimo, quebrar la respiración y entorpecer el habla por emociones difíciles de expresar? Sí, cuando al penetrar en el territorio complejo de la poesía muchas veces sentimos que una congestión espiritual nos sobrecoge y, aún cuando no lo quisiéramos, el llanto acude al ojo, o una sensación de desasosiego oprime el pecho... (Continues)
Eduardo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/10 - 10:32
Edward
Versione in inglese standard di Giordano Dell'Armellina
Standard English version by Giordano Dell'Armellina
1999
Un importante contributo italiano alla conoscenza ed all’ascolto di Edward è l’armonizzazione ed esecuzione della ballata contenuta nel CD The Ancient Mariner – Ballate britanniche del tempo che fu (1999), opera di Giordano Dell’Armellina. Con Dell’Armellina collaborano qui Maurizio Dehò (violino), Giampietro Marazza (fisarmonica) e Silvia Bozzeda (canto). Qui Edward è eseguita (come d'obbligo) in duetto da Dell'Armellina e dalla Bozzeda; la melodia è una creazione originale di Giordano Dell'Armellina. La versione è in inglese standard, opera anch’essa di Dell’Armellina; a tale riguardo, non si tratta di una pura e semplice modernizzazione grafica, ma di una vera e propria traduzione, e a volte con soluzioni autonome che si allontanano un po’ dall’originale. Mentre la Bozzeda... (Continues)
Versione in inglese standard di Giordano Dell'Armellina
Standard English version by Giordano Dell'Armellina
1999
Un importante contributo italiano alla conoscenza ed all’ascolto di Edward è l’armonizzazione ed esecuzione della ballata contenuta nel CD The Ancient Mariner – Ballate britanniche del tempo che fu (1999), opera di Giordano Dell’Armellina. Con Dell’Armellina collaborano qui Maurizio Dehò (violino), Giampietro Marazza (fisarmonica) e Silvia Bozzeda (canto). Qui Edward è eseguita (come d'obbligo) in duetto da Dell'Armellina e dalla Bozzeda; la melodia è una creazione originale di Giordano Dell'Armellina. La versione è in inglese standard, opera anch’essa di Dell’Armellina; a tale riguardo, non si tratta di una pura e semplice modernizzazione grafica, ma di una vera e propria traduzione, e a volte con soluzioni autonome che si allontanano un po’ dall’originale. Mentre la Bozzeda... (Continues)
Edward
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/10 - 11:43
Son Davie
Motherwell’s Manuscript, p. 139
William Motherwell, Minstrelsy: Ancient and Modern, John Wylie, Glasgow MDCCCXXVII
Child 13A
Un giovane William Motherwell raccolse nel 1819 questa che fu poi considerata dal Child come l’autentica versione principale del canto noto come Edward; non a caso, nelle Child Ballads è la versione #13A. Pare che il Motherwell la abbia sentita cantare e raccolta da un’anziana donna di Kilbarchan, nel Renfrewshire, tale “Mrs King”; il problema è che il Motherwell non sapeva suonare nemmeno il campanello di casa sua. E’ una caratteristica dei più antichi raccoglitori e catalogatori: erano interessati alle ballate come forma di poesia popolare, ed erano digiuni di qualunque cognizione musicale (lo stesso Child aveva una preparazione assai approssimativa nel campo). Non abbiamo quindi una melodia per tale versione; per averne una relativa ad un’ altra versione,... (Continues)
Motherwell’s Manuscript, p. 139
William Motherwell, Minstrelsy: Ancient and Modern, John Wylie, Glasgow MDCCCXXVII
Child 13A
Un giovane William Motherwell raccolse nel 1819 questa che fu poi considerata dal Child come l’autentica versione principale del canto noto come Edward; non a caso, nelle Child Ballads è la versione #13A. Pare che il Motherwell la abbia sentita cantare e raccolta da un’anziana donna di Kilbarchan, nel Renfrewshire, tale “Mrs King”; il problema è che il Motherwell non sapeva suonare nemmeno il campanello di casa sua. E’ una caratteristica dei più antichi raccoglitori e catalogatori: erano interessati alle ballate come forma di poesia popolare, ed erano digiuni di qualunque cognizione musicale (lo stesso Child aveva una preparazione assai approssimativa nel campo). Non abbiamo quindi una melodia per tale versione; per averne una relativa ad un’ altra versione,... (Continues)
1 'What bluid's that on thy coat lap, [1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/11 - 10:12
Svend i Rosengaard
Ballata popolare danese
Danish popular ballad
DgF 340
Valravn, "Svend i Rosengård", (2015)
L’esempio del filone scandinavo della ballata è senz’altro Svend i Rosengård DgF 340 (“Rosengaard” nella grafia antica che qui abbiamo mantenuto). Senza addentrarci troppo in problemi di derivazione, vale a dire se le versioni scandinave precedano o seguano quelle scozzesi, possiamo dire (come abbiamo già accennato) che il filone è diffuso particolarmente nel Nord Europa, senza però trascurare altre aree. Svend i Rosengård, che qui si presenta, è la versione danese (in realtà, decine di varianti sono attestate in Danimarca); si tratta di una versione “fratricida” la cui prima parte è sostanzialmente identica all’impianto di Edward / Son Davie. Molte delle versioni danesi si limitano a questa prima parte; qui abbiamo preferito però darne una versione più lunga (da A. P. Berggreen,... (Continues)
Ballata popolare danese
Danish popular ballad
DgF 340
Valravn, "Svend i Rosengård", (2015)
L’esempio del filone scandinavo della ballata è senz’altro Svend i Rosengård DgF 340 (“Rosengaard” nella grafia antica che qui abbiamo mantenuto). Senza addentrarci troppo in problemi di derivazione, vale a dire se le versioni scandinave precedano o seguano quelle scozzesi, possiamo dire (come abbiamo già accennato) che il filone è diffuso particolarmente nel Nord Europa, senza però trascurare altre aree. Svend i Rosengård, che qui si presenta, è la versione danese (in realtà, decine di varianti sono attestate in Danimarca); si tratta di una versione “fratricida” la cui prima parte è sostanzialmente identica all’impianto di Edward / Son Davie. Molte delle versioni danesi si limitano a questa prima parte; qui abbiamo preferito però darne una versione più lunga (da A. P. Berggreen,... (Continues)
Svend i Rosengaard [1]
(Continues)
(Continues)
Sven i Rosengård
Ballata popolare svedese
Swedish popular ballad
SMB 153
TSMB D320
La tradizione svedese è forse quella che presenta le testimonianze (scritte) più antiche di una ballata del filone “Edward / Son Davie / Sven i Rosengaard”: risalgono infatti al XVII secolo. Come si può vedere, le versioni svedesi non differiscono da quelle danesi se non per la formulazione un po’ diversa delle “eventualità impossibili” in risposta al “Quando tornerai a casa?” della madre. Nelle versioni svedesi il protagonista va in esilio (utav landet) oppure vaga per il paese (utom landet). Il testo che qui presentiamio è “composito” perché, in pratica, rappresenta due versioni della ballata: la prima è quella eseguita dal gruppo Garmarna (album: Förbundet, 2020):
Garmarna, "Sven i Rosengård"
La seconda integra le strofe (ovvero le “eventualità impossibili”) riportate qui tra [parentesi quadre], ed... (Continues)
Ballata popolare svedese
Swedish popular ballad
SMB 153
TSMB D320
La tradizione svedese è forse quella che presenta le testimonianze (scritte) più antiche di una ballata del filone “Edward / Son Davie / Sven i Rosengaard”: risalgono infatti al XVII secolo. Come si può vedere, le versioni svedesi non differiscono da quelle danesi se non per la formulazione un po’ diversa delle “eventualità impossibili” in risposta al “Quando tornerai a casa?” della madre. Nelle versioni svedesi il protagonista va in esilio (utav landet) oppure vaga per il paese (utom landet). Il testo che qui presentiamio è “composito” perché, in pratica, rappresenta due versioni della ballata: la prima è quella eseguita dal gruppo Garmarna (album: Förbundet, 2020):
Garmarna, "Sven i Rosengård"
La seconda integra le strofe (ovvero le “eventualità impossibili”) riportate qui tra [parentesi quadre], ed... (Continues)
Sven i Rosengård [1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/12 - 10:41
Velisurmaaja / Poikani poloinen
Versione finlandese
Finnish version
In realtà, la rappresentante finlandese del filone c’era già da tempo, nel sito (18 aprile 2019): si tratta di Velisurmaaja “Il fratricida”, nota anche come Poikani poloinen “Povero figlio mio”. Solo che, nel 2019, era stata inserita in tutt’altro contesto e, ovviamente, ancora non esisteva il recentissimo percorso sulle Murder Ballads. Un accenno a questa versione finlandese non poteva però essere tralasciato qui; rimandiamo quindi alla relativa pagina per i testi e le traduzioni, limitandoci qui a (re)inserire il video della versione dei Niekku (che è troppo bella):
Accompagnato da un video della sig.ra Anne Karpinen, che canta un po' "Sven i Rosengård" in svedese, e un po' "Velisurmaaja":
Versione finlandese
Finnish version
In realtà, la rappresentante finlandese del filone c’era già da tempo, nel sito (18 aprile 2019): si tratta di Velisurmaaja “Il fratricida”, nota anche come Poikani poloinen “Povero figlio mio”. Solo che, nel 2019, era stata inserita in tutt’altro contesto e, ovviamente, ancora non esisteva il recentissimo percorso sulle Murder Ballads. Un accenno a questa versione finlandese non poteva però essere tralasciato qui; rimandiamo quindi alla relativa pagina per i testi e le traduzioni, limitandoci qui a (re)inserire il video della versione dei Niekku (che è troppo bella):
Accompagnato da un video della sig.ra Anne Karpinen, che canta un po' "Sven i Rosengård" in svedese, e un po' "Velisurmaaja":
(See relevant page)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/12 - 12:08
Nel “licenziare questa pagina alle stampe” (come si diceva una volta…), segnalo che, su lieder.net, esiste una sezione apposita dedicata a Edward e alla versione tedesca di Herder (q.v.). Nella pagina sono presenti anche delle traduzioni d’arte in catalano (di Salvador Pila), in neerlandese (di Lau Kanen), in inglese (di Kelly Dean Hansen) e in francese (di Guy Laffaille). Lieder.net è un ottimo sito, ma il materiale traduttorio che vi è contenuto non è di pubblico dominio e il sito non perde occasione per ricordarlo. Essendo nota la nostra estrema contrarietà nei confronti del “copyright” e della “proprietà intellettuale” (che ci impedisce di metterci lì a richiedere "autorizzazioni" ecc.) e non desiderando d’altronde infrangere la Legge® e vederci comminare pene le quali, al confronto, farebbero impallidire quella riservata a Edward, ci limitiamo a segnalare la cosa e a fornire un link.
Riccardo Venturi 2025/11/12 - 12:52
What Put the Blood?
Ballata popolare irlandese
Irish popular ballad
- Chappell's "Popular Music of Olden Times", p. 522 ("The Willow Tree")
- Wood's "Songs of Scotland" III, 84-85
- Joyce's "Old Irish Folk Music and Song", p. 189 ("The Gardner's Son")
La tradizione irlandese della ballata è, anch’essa, lunga e complicata; qui ne presentiamo una delle versioni, che peraltro non sono state catalogate da Roud (che si limita alle 148 versioni americane, alle 46 scozzesi e alle 4 inglesi). Le versioni irlandesi sono però discretamente uniformi nel testo, che va usualmente sotto il titolo di “What Put the Blood” sebbene alcune rechino titoli diversi (come “The Willow Tree” o “The Gardner’s Son”. La versione che qui presentiamo è quella incisa cantata e incisa nel 1962 da Paddy Tunney (1921-2002) nel suo album fondamentale The Man of Songs (ripubblicato nel 1978 con il titolo di Lough Erne Shore... (Continues)
Ballata popolare irlandese
Irish popular ballad
- Chappell's "Popular Music of Olden Times", p. 522 ("The Willow Tree")
- Wood's "Songs of Scotland" III, 84-85
- Joyce's "Old Irish Folk Music and Song", p. 189 ("The Gardner's Son")
La tradizione irlandese della ballata è, anch’essa, lunga e complicata; qui ne presentiamo una delle versioni, che peraltro non sono state catalogate da Roud (che si limita alle 148 versioni americane, alle 46 scozzesi e alle 4 inglesi). Le versioni irlandesi sono però discretamente uniformi nel testo, che va usualmente sotto il titolo di “What Put the Blood” sebbene alcune rechino titoli diversi (come “The Willow Tree” o “The Gardner’s Son”. La versione che qui presentiamo è quella incisa cantata e incisa nel 1962 da Paddy Tunney (1921-2002) nel suo album fondamentale The Man of Songs (ripubblicato nel 1978 con il titolo di Lough Erne Shore... (Continues)
“Where have you been the whole day long? [1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/12 - 17:18
My Son David
Versione anglicizzata incisa da June Tabor e The Oysterband
Anglicized version recorded by June Tabor and The Oysterband
2011
Contiene (in nota) la traduzione di Cattia Salto tratta dalla relativa pagina di Terre Celtiche; vengono riprodotte anche le note originali. Nella medesima pagina, si avverte che un’ulteriore versione della ballata, ancora diffusa tra i Travellers (gli zingari angloscozzesi e irlandesi), fu raccolta dal canto di Margaret Stewart di Aberdeen. E’ stata incisa da June Tabor e dal gruppo The Oysterband nel 2011, nell’album “Ragged Kingdom”.
Versione anglicizzata incisa da June Tabor e The Oysterband
Anglicized version recorded by June Tabor and The Oysterband
2011
Contiene (in nota) la traduzione di Cattia Salto tratta dalla relativa pagina di Terre Celtiche; vengono riprodotte anche le note originali. Nella medesima pagina, si avverte che un’ulteriore versione della ballata, ancora diffusa tra i Travellers (gli zingari angloscozzesi e irlandesi), fu raccolta dal canto di Margaret Stewart di Aberdeen. E’ stata incisa da June Tabor e dal gruppo The Oysterband nel 2011, nell’album “Ragged Kingdom”.
My Son David
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/11/12 - 18:55
See That My Grave Is Kept Clean
SEE THAT MY GRAVE IS KEPT CLEAN
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marcello Tagliabue 2025/10/26 - 09:57
CONTROLLIATE CHE LA MIA TOMBA SIA TENUTA PULITA.
(Continues)
(Continues)
الوداع
SAHARAWI NEI CAMPI PROFUGHI, TURISTI NEI RESORT...
Gianni Sartori
Ne avevamo già parlato con un preciso riferimento alla località, turistica suo malgrado, di Dakhla (v.https://rivistaetnie.com/turismo-e-col...). Ora, dopo un paio d'anni, pare essersene accorta anche “la Repubblica”. O meglio, l'inserto del Venerdì (v. l'articolo di V. Giardina Saharawi resort del 24 gennaio). Meglio tardi che mai.
La notizia di qualche nuova tratta verso il Sahara occidentale a tariffe competitive (low cost) della compagnia irlandese Ryanair è – ovviamente – una pessima notizia. Sia per ragioni ambientali (gli aerei inquinano, inutile girarci attorno), sia per l'ulteriore conferma che in fondo “il turismo è la prosecuzione del colonialismo con altri mezzi”. Punto.
Significativo che proprio dalla Spagna (gli ex colonizzatori) due nuove linee, da Madrid e Lanzarote, della compagnia di Michael O'Leary consentiranno... (Continues)
Gianni Sartori
Ne avevamo già parlato con un preciso riferimento alla località, turistica suo malgrado, di Dakhla (v.https://rivistaetnie.com/turismo-e-col...). Ora, dopo un paio d'anni, pare essersene accorta anche “la Repubblica”. O meglio, l'inserto del Venerdì (v. l'articolo di V. Giardina Saharawi resort del 24 gennaio). Meglio tardi che mai.
La notizia di qualche nuova tratta verso il Sahara occidentale a tariffe competitive (low cost) della compagnia irlandese Ryanair è – ovviamente – una pessima notizia. Sia per ragioni ambientali (gli aerei inquinano, inutile girarci attorno), sia per l'ulteriore conferma che in fondo “il turismo è la prosecuzione del colonialismo con altri mezzi”. Punto.
Significativo che proprio dalla Spagna (gli ex colonizzatori) due nuove linee, da Madrid e Lanzarote, della compagnia di Michael O'Leary consentiranno... (Continues)
Gianni Sartori 2025/1/28 - 20:59
PS
Il riferimento a Saint Exupèry in quanto nei suoi voli aveva fatto tappa con l'aereo proprio a Dakhla traendone ispirazione per l'opera letteraria.
GS
Il riferimento a Saint Exupèry in quanto nei suoi voli aveva fatto tappa con l'aereo proprio a Dakhla traendone ispirazione per l'opera letteraria.
GS
Gianni Sartori 2025/1/29 - 08:10
SAHARA OCCIDENTALE IN AGITAZIONE
Gianni Sartori
Mentre si allunga la lista degli Stati che riconoscono l’annessione del Sahara Occidentale da parte di Rabat, il Fronte Polisario riprende le ostilità
Verso al fine dell’anno scorso veniva rinnovata per un altro anno (scadenza prevista il 31 ottobre 2025) dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite la MINURSO (missione dei caschi blu nel Sahara Occidentale).
Nel frattempo - il 30 settembre con una lettera inviata al re Mohammed VI e poi in ottobre con la visita ufficiale in Marocco - anche Emmanuel Macron aveva aderito al piano di autonomiaproposto da Rabat (quello risalente al 2007).
Definitiva pietra tombale, qualora venisse realizzato, per le legittime aspirazioni dei Saharaui all’indipendenza.
Anche perché del tanto strombazzato (all’epoca) referendum per l’autodeterminazione, stabilito dall’ONU ancora nel 1991, ormai si è persa... (Continues)
Gianni Sartori
Mentre si allunga la lista degli Stati che riconoscono l’annessione del Sahara Occidentale da parte di Rabat, il Fronte Polisario riprende le ostilità
Verso al fine dell’anno scorso veniva rinnovata per un altro anno (scadenza prevista il 31 ottobre 2025) dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite la MINURSO (missione dei caschi blu nel Sahara Occidentale).
Nel frattempo - il 30 settembre con una lettera inviata al re Mohammed VI e poi in ottobre con la visita ufficiale in Marocco - anche Emmanuel Macron aveva aderito al piano di autonomiaproposto da Rabat (quello risalente al 2007).
Definitiva pietra tombale, qualora venisse realizzato, per le legittime aspirazioni dei Saharaui all’indipendenza.
Anche perché del tanto strombazzato (all’epoca) referendum per l’autodeterminazione, stabilito dall’ONU ancora nel 1991, ormai si è persa... (Continues)
Gianni Sartori 2025/3/26 - 09:25
Palestine
REPRESSIONE E RESISTENZA IN PALESTINA E DINTORNI
Gianni Sartori
Ai primi di settembre è stata pubblicato un rapporto di varie organizzazioni da cui risulta che il numero dei prigionieri palestinesi è aumentato in maniera significativa. Sarebbero almeno 11.100 quelli richiusi nelle carceri israeliane. Tra loro una cinquantina di donne e oltre 400 minori.
Ben 3577 sono in detenzione amministrativa (praticamente senza accuse precise, senza processoe senza tutela giuridica). Altri 2662 vengono classificati come “combattenti illegali”. E comunque senza includere tutti quelli arrestati sul campo a Gaza.
Stando al rapporto delle organizzazioni (e ai dati in loro possesso, comunque parziali) si tratterebbe del maggior numero di prigionieri politici palestinesi dall’epoca dell’Intifada Al-Aqsa di 25 anni fa.
Sempre ai primi di settembre, in Gran Bretagna sette esponenti di Defend Our Juries venivano... (Continues)
Gianni Sartori
Ai primi di settembre è stata pubblicato un rapporto di varie organizzazioni da cui risulta che il numero dei prigionieri palestinesi è aumentato in maniera significativa. Sarebbero almeno 11.100 quelli richiusi nelle carceri israeliane. Tra loro una cinquantina di donne e oltre 400 minori.
Ben 3577 sono in detenzione amministrativa (praticamente senza accuse precise, senza processoe senza tutela giuridica). Altri 2662 vengono classificati come “combattenti illegali”. E comunque senza includere tutti quelli arrestati sul campo a Gaza.
Stando al rapporto delle organizzazioni (e ai dati in loro possesso, comunque parziali) si tratterebbe del maggior numero di prigionieri politici palestinesi dall’epoca dell’Intifada Al-Aqsa di 25 anni fa.
Sempre ai primi di settembre, in Gran Bretagna sette esponenti di Defend Our Juries venivano... (Continues)
Gianni Sartori 2025/9/4 - 11:11
Χαρά -χαρά
Hará-hará
[1975]
Ποίημα / Poesia / A Poem by / Poème / Runo:
Manolis Anagnostakis[Μανώλης Αναγνωστάκης]
Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
Mikis Theodorakis
Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Petros Pandis[Πέτρος Πανδής]
'Αλμπουμ / Album: Balladen Von Anagnostakis
Quando ascolto questa melodia struggente non so se mi trovo su un’isola dell’Egeo o a Torre del Lago. E’ una poesia senza tempo e ubiqua, affidata a un interprete singolare. Una terna che ti prende le viscere: Anagnostakis-Theodorakis-Pandis.
Il lettore occasionale si chiederà cosa manca per fare tombola. E’ presto detto: la traduzione di Riccardo Venturi.
[Riccardo Gullotta]
[1975]
Ποίημα / Poesia / A Poem by / Poème / Runo:
Manolis Anagnostakis[Μανώλης Αναγνωστάκης]
Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
Mikis Theodorakis
Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Petros Pandis[Πέτρος Πανδής]
'Αλμπουμ / Album: Balladen Von Anagnostakis
Quando ascolto questa melodia struggente non so se mi trovo su un’isola dell’Egeo o a Torre del Lago. E’ una poesia senza tempo e ubiqua, affidata a un interprete singolare. Una terna che ti prende le viscere: Anagnostakis-Theodorakis-Pandis.
Il lettore occasionale si chiederà cosa manca per fare tombola. E’ presto detto: la traduzione di Riccardo Venturi.
[Riccardo Gullotta]
Χαρά χαρά ζεστή κι αγαπημένη
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2025/1/2 - 19:21
Song Itineraries:
Exiles and exilees
Τι σε μέλει εσένανε
Anonymous
Ti se melei esenane
[anteriore al 1927]
Στίχοι και μουσική / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Söz ve müzik:
anonimo
Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Marinella
Album: Με Βάρκα...Το Τραγούδι
2. Marika Papagika
Violino: Alexis Zoumbas ; violoncello Markos Sifnios ; tsimbalo Kostas Papagkikas
Album: Columbia N. catalogo: 56061-F n. matrice W-205569
3. Glykeria
Album: Σμυρνέικα
4.Antonis Diamantidis [Αντώνης Διαμαντίδης]
Album: Ap' Tin Poli Enas Mortis
La canzone proposta ha anche un interesse storico. E’ un esempio significativo dell’ evoluzione della musica anatolica verso il rebetiko. La musica smyrneika, sorta a Smirne negli ultimi decenni del XIX secolo, anticipò i caratteri essenziali del rebetiko pur rimanendo abbastanza lontana dagli sviluppi melodici e dalla narrazione che avrebbero caratterizzato... (Continues)
[anteriore al 1927]
Στίχοι και μουσική / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Söz ve müzik:
anonimo
Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Marinella
Album: Με Βάρκα...Το Τραγούδι
2. Marika Papagika
Violino: Alexis Zoumbas ; violoncello Markos Sifnios ; tsimbalo Kostas Papagkikas
Album: Columbia N. catalogo: 56061-F n. matrice W-205569
3. Glykeria
Album: Σμυρνέικα
4.Antonis Diamantidis [Αντώνης Διαμαντίδης]
Album: Ap' Tin Poli Enas Mortis
La canzone proposta ha anche un interesse storico. E’ un esempio significativo dell’ evoluzione della musica anatolica verso il rebetiko. La musica smyrneika, sorta a Smirne negli ultimi decenni del XIX secolo, anticipò i caratteri essenziali del rebetiko pur rimanendo abbastanza lontana dagli sviluppi melodici e dalla narrazione che avrebbero caratterizzato... (Continues)
Τί σε μέλλει εσένανε
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2025/8/19 - 16:57
Song Itineraries:
Exiles and exilees
notaprincess9
PERCHÉ È IMPORTANTE PER TE ? (Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2025/8/19 - 17:03
Μες του Βοσπόρου τα στενά
Mes tou Vospórou ta stená
[1972]
Στίχοι / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Pythagoras
Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
Apostolos Kaldaras
Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Yorgos Dalaras
'Αλμπουμ / Album: Μικρά Ασία [Mikra Asia]
2. Glykeria
Sino al 1972, quando fu pubblicato l’album “Mikra Asia” (Asia Minore) , il tema dei rifugiati del 1922 non era stato affrontato dalla musica se non con toni generalmente retorici. In quell’anno uscì Άγιος Φεβρουάριος, versi di Manos Eleftherìou e musica di Dimos Moutsis. La giunta militare non poteva opporsi agli eventi che facevano riferimento ai profughi, anche se il tema di per sé sottintendeva la critica del regime. Infatti la tragedia del 1922 fu in gran parte imputabile ai vertici militari.
Anche se la giunta non mostrava segni visibili di cedimento, in realtà il fuoco covava sotto... (Continues)
[1972]
Στίχοι / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Pythagoras
Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
Apostolos Kaldaras
Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Yorgos Dalaras
'Αλμπουμ / Album: Μικρά Ασία [Mikra Asia]
2. Glykeria
Sino al 1972, quando fu pubblicato l’album “Mikra Asia” (Asia Minore) , il tema dei rifugiati del 1922 non era stato affrontato dalla musica se non con toni generalmente retorici. In quell’anno uscì Άγιος Φεβρουάριος, versi di Manos Eleftherìou e musica di Dimos Moutsis. La giunta militare non poteva opporsi agli eventi che facevano riferimento ai profughi, anche se il tema di per sé sottintendeva la critica del regime. Infatti la tragedia del 1922 fu in gran parte imputabile ai vertici militari.
Anche se la giunta non mostrava segni visibili di cedimento, in realtà il fuoco covava sotto... (Continues)
Μες του Βοσπόρου τα στενά
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2025/8/18 - 12:54
Song Itineraries:
Exiles and exilees
Το λιβάδι που δακρύζει [The Weeping Meadow]
To livádi pou dakrýzei
[2004]
Tαινία / Film / Movie / Elokuva :
Theodōros Angelopoulos [Θόδωρος Αγγελόπουλος]
Το λιβάδι που δακρύζει / La sorgente del fiume / The Weeping Meadow / La Terre qui pleure
Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
Eleni Karaindrou
Άλμπουμ / Album: The Weeping Meadow
Una melodia che lascia il segno come tante altre di Eleni Karaïndrou, un film che unisce storia, mito,epos, arte e tanta umanità nel solco del cinema di Theo Angelopoulos. La sorgente del fiume è il primo della trilogia rimasta incompiuta per la morte del regista. Il secondo è La polvere del tempo.. Il terzo sarebbe stato L’altro mare. Alla sceneggiatura della trilogia ha preo parte Tonino Guerra.Se poi aggiungiamo la fotografia di Andreas Sinanos si comprende come non occorrerebbe altro per caratterizzare un capolavoro della cinematografia mondiale e un inno alla cultura greca.
Segue... (Continues)
[2004]
Tαινία / Film / Movie / Elokuva :
Theodōros Angelopoulos [Θόδωρος Αγγελόπουλος]
Το λιβάδι που δακρύζει / La sorgente del fiume / The Weeping Meadow / La Terre qui pleure
Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
Eleni Karaindrou
Άλμπουμ / Album: The Weeping Meadow
Una melodia che lascia il segno come tante altre di Eleni Karaïndrou, un film che unisce storia, mito,epos, arte e tanta umanità nel solco del cinema di Theo Angelopoulos. La sorgente del fiume è il primo della trilogia rimasta incompiuta per la morte del regista. Il secondo è La polvere del tempo.. Il terzo sarebbe stato L’altro mare. Alla sceneggiatura della trilogia ha preo parte Tonino Guerra.Se poi aggiungiamo la fotografia di Andreas Sinanos si comprende come non occorrerebbe altro per caratterizzare un capolavoro della cinematografia mondiale e un inno alla cultura greca.
Segue... (Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2025/6/27 - 10:18
Song Itineraries:
AWM: AntiWar Movies, Exiles and exilees
Grazie Riccardo stasera me lo guardo col proiettore così rendo maggio alle meravigliose immagini
Ciao
Ciao
P.r. 2025/6/29 - 18:59
Αστερομάτα
Asteromáta
[2025]
Στίχοι και μουσική / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Klavdia
La canzone
“Occhi di stelle”, il titolo della canzone, si riferisce ad una donna di rara bellezza i cui occhi brillano come stelle in una situazione di estrema destabilizzazione dove sfollamenti e massacri si susseguono per culminare nel genocidio dei Greci del Ponto nella seconda decade del XX secolo. L’autrice e cantante Klavdia è di origini pontiche.
Asteromáta si è classificata al sesto posto alla 69^ edizione dell’ Eurovision Song Contest a Basilea il 17 maggio 2025
Il Ponto
La regione del Ponto si estende lungo la costa settentrionale della Turchia, bagnata dal Mar Nero. Si estende dall’antica Paflagonia a ovest sino all’antica Colchide, oggi Georgia, a est. È relativamente isolata dall’Anatolia centro-settentrionale da catene montuose. La sua terra fertile,... (Continues)
[2025]
Στίχοι και μουσική / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Klavdia
La canzone
“Occhi di stelle”, il titolo della canzone, si riferisce ad una donna di rara bellezza i cui occhi brillano come stelle in una situazione di estrema destabilizzazione dove sfollamenti e massacri si susseguono per culminare nel genocidio dei Greci del Ponto nella seconda decade del XX secolo. L’autrice e cantante Klavdia è di origini pontiche.
Asteromáta si è classificata al sesto posto alla 69^ edizione dell’ Eurovision Song Contest a Basilea il 17 maggio 2025
Il Ponto
La regione del Ponto si estende lungo la costa settentrionale della Turchia, bagnata dal Mar Nero. Si estende dall’antica Paflagonia a ovest sino all’antica Colchide, oggi Georgia, a est. È relativamente isolata dall’Anatolia centro-settentrionale da catene montuose. La sua terra fertile,... (Continues)
Αστέρι μου, Αστέρι μου
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2025/6/28 - 18:46
Song Itineraries:
Exiles and exilees, Extermination camps
راجعون
Rajioun
[1957]
النص والموسيقى / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Assi Rahbani
مطرب / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Fairuz
الألبوم / Album : Raji'oun
La canzone “Torneremo” fu composta dai fratelli Rahbani nel 1957 per l’emittente nazionale egiziana . Lo stile musicale dei Rahbani era una novità, combinava la musica araba tradizionale con la musica leggera occidentale. L’accoglienza della canzone fu calorosa in tutto il mondo arabo grazie all’interpretazione appassionata di Fairuz e alla popolarità del tema, l’identità palestinese.
Erano trascorsi nove anni dalla Naqba del 1948 e appena un anno dalla crisi di Suez. Nel mondo arabo l’Egitto di Nasser era il paese di riferimento in termini politici e culturali che si fece promotore della diffusione della causa palestinese in funzione antiisraeliana. Mancavano sei anni... (Continues)
[1957]
النص والموسيقى / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Assi Rahbani
مطرب / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Fairuz
الألبوم / Album : Raji'oun
La canzone “Torneremo” fu composta dai fratelli Rahbani nel 1957 per l’emittente nazionale egiziana . Lo stile musicale dei Rahbani era una novità, combinava la musica araba tradizionale con la musica leggera occidentale. L’accoglienza della canzone fu calorosa in tutto il mondo arabo grazie all’interpretazione appassionata di Fairuz e alla popolarità del tema, l’identità palestinese.
Erano trascorsi nove anni dalla Naqba del 1948 e appena un anno dalla crisi di Suez. Nel mondo arabo l’Egitto di Nasser era il paese di riferimento in termini politici e culturali che si fece promotore della diffusione della causa palestinese in funzione antiisraeliana. Mancavano sei anni... (Continues)
أنت من ديارنا من شذاها، يا نسيم الليل تخطر[1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2025/6/21 - 18:53
Song Itineraries:
Exiles and exilees, The Palestinian Holocaust
A Time To Cry
النص والموسيقى / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / מילים ולחן / Sanat ja sävel :
Rim Banna
مترجمين / Interpreti / Performed by / Interprétée par / מתורגמן / Laulavat:
Rim Banna (voice)
Hallgrim Bratberg (guitar), Kenneth Ekornes (drums and percussion) , Gjermund Silset (double bass and electric bass).Steve Gorn ( Oriental flute and klarinett)
Album: A time to cry - A lament over Jerusalem
Quindici anni fa la compianta cantautrice Rim Banna alzava un lamento, un’elegia per mostrare le condizioni di Gerusalemme Est e del popolo palestinese. Non avrebbe potuto immaginare, come nessuno di noi del resto, che la situazione sarebbe gravemente peggiorata pochi anni dopo, passando dal dramma all’apocalisse. Chissà se avrebbe composto un canto titolato “Come si cancella un popolo”.
Restiamo umani [Riccardo Gullotta]
Rim Banna
مترجمين / Interpreti / Performed by / Interprétée par / מתורגמן / Laulavat:
Rim Banna (voice)
Hallgrim Bratberg (guitar), Kenneth Ekornes (drums and percussion) , Gjermund Silset (double bass and electric bass).Steve Gorn ( Oriental flute and klarinett)
Album: A time to cry - A lament over Jerusalem
Quindici anni fa la compianta cantautrice Rim Banna alzava un lamento, un’elegia per mostrare le condizioni di Gerusalemme Est e del popolo palestinese. Non avrebbe potuto immaginare, come nessuno di noi del resto, che la situazione sarebbe gravemente peggiorata pochi anni dopo, passando dal dramma all’apocalisse. Chissà se avrebbe composto un canto titolato “Come si cancella un popolo”.
Restiamo umani [Riccardo Gullotta]
القدس[1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2025/5/16 - 12:36
Song Itineraries:
Exiles and exilees, The Palestinian Holocaust
אַ נײ קלײד
written in 1947 in Stockholm
איך האָב זיך אָנגעטאָן הײנט * (Continues)
Contributed by Dq82 2025/5/1 - 19:34
Song Itineraries:
Exiles and exilees
Lê Yarê
Anonymous
CARCERI IRANIANE: MENTRE VIENE ANNULLATA LA CONDANNA A MORTE PER SHARIFEH MOHAMMADI, UN’ALTRAPRIGIONIERA POLITICA CURDA ENTRA IN SCIOPERO DELLA FAME ILLIMITATO
Gianni Sartori
Lo so, criticare l’Iran in questi frangenti, mentre incombono devastanti ritorsioni da parte di Israele (e dopo Gaza e il Libano sappiamo di quale portata e con quali costi tra i civili) potrebbe sembrare - detto fuori dai denti - sciacallaggio.
Ma su questioni come il diritto dei popoli (curdi, ma non solo) e utilizzo su scala industriale della pena di morte non è possibile transigere.
Caso mai dovrebbe essere Teheran a interrogarsi se è lecito parlare di antimperialismo con tali modalità
D’altra parte oggi (13 ottobre) c’è anche una notizia di segno opposto, l’annullamento della condanna a morte per una prigioniera politica. Un segno di ripensamento (anche per le ampie proteste in carcere), se non proprio di ravvedimento?
Comunque... (Continues)
Gianni Sartori
Lo so, criticare l’Iran in questi frangenti, mentre incombono devastanti ritorsioni da parte di Israele (e dopo Gaza e il Libano sappiamo di quale portata e con quali costi tra i civili) potrebbe sembrare - detto fuori dai denti - sciacallaggio.
Ma su questioni come il diritto dei popoli (curdi, ma non solo) e utilizzo su scala industriale della pena di morte non è possibile transigere.
Caso mai dovrebbe essere Teheran a interrogarsi se è lecito parlare di antimperialismo con tali modalità
D’altra parte oggi (13 ottobre) c’è anche una notizia di segno opposto, l’annullamento della condanna a morte per una prigioniera politica. Un segno di ripensamento (anche per le ampie proteste in carcere), se non proprio di ravvedimento?
Comunque... (Continues)
Gianni Sartori 2024/10/13 - 12:01
IRAN 20 APRILE: ENNESIMA ESECUZIONE DI UN PRIGIONIERO POLITICO CURDO
Gianni Sartori
Soltanto qualche giorno fa, il 18 aprile, alcune Ong avevano diffuso la notizia che due giorni prima il prigioniero politico curdo Hamid Hosseinnezhad Heydaranlou (40 anni, padre di tre figli), detenuto nel carcere di Urmia e già condannato a morte, era stato messo in isolamento nel braccio della morte.
Segno che l’esecuzione ormai era imminente.
Dopo una prima condanna risalente al luglio 2024 (dalla Sezione 1 del Tribunale rivoluzionario di Urmia, presieduta dal giudice Najafzadeh), la pena di morte era stata riconfermata alla fine di marzo dalla Sezione 9 della Corte Suprema.
Arrestato nei pressi di Chaldoran nell’aprile 2023 (dalle guardie di frontiera che nel 2015 avevano ucciso suo cognato, Mostafa Nouri), Hosseinnezhad veniva condannato per “baghi” (ribellione armata contro l'Imam e l’autorità... (Continues)
Gianni Sartori
Soltanto qualche giorno fa, il 18 aprile, alcune Ong avevano diffuso la notizia che due giorni prima il prigioniero politico curdo Hamid Hosseinnezhad Heydaranlou (40 anni, padre di tre figli), detenuto nel carcere di Urmia e già condannato a morte, era stato messo in isolamento nel braccio della morte.
Segno che l’esecuzione ormai era imminente.
Dopo una prima condanna risalente al luglio 2024 (dalla Sezione 1 del Tribunale rivoluzionario di Urmia, presieduta dal giudice Najafzadeh), la pena di morte era stata riconfermata alla fine di marzo dalla Sezione 9 della Corte Suprema.
Arrestato nei pressi di Chaldoran nell’aprile 2023 (dalle guardie di frontiera che nel 2015 avevano ucciso suo cognato, Mostafa Nouri), Hosseinnezhad veniva condannato per “baghi” (ribellione armata contro l'Imam e l’autorità... (Continues)
Gianni Sartori 2025/4/22 - 21:35
سرزمین من
TRA REPRESSIONE E TERRORISMO, SEMPRE DRAMMATICA LA SITUAZIONE NEL PAKISTAN
Gianni Sartori
Pakistan. “Terzo Polo” per ora più economico del Nepal, frequentato da vacanzieri d’alta quota che talvolta mascherandosi con paternalistiche iniziative umanitarie - due-tre scatole di medicinali tra un’ascensione e un trekking non si negano a nessuno - alimentano una sorta di neocolonialismo. Ma anche terra tormentata da conflitti etnici e sociali. Con drammatiche derive sia repressive che terroristiche.
Tra le minoranze costantemente sotto tiro (in realtà si dovrebbe parlare di “popoli minorizzati”, come per i curdi), vi sono sicuramente i Beluci.
Infatti - anche se gli scanzonati turisti occidentali sembrano ignorarlo - in Pakistan (e nella regione sottosviluppata del Belucistan in particolare) da decenni è in atto una rivolta con istanze indipendentiste. Contro quello che viene considerato lo... (Continues)
Gianni Sartori
Pakistan. “Terzo Polo” per ora più economico del Nepal, frequentato da vacanzieri d’alta quota che talvolta mascherandosi con paternalistiche iniziative umanitarie - due-tre scatole di medicinali tra un’ascensione e un trekking non si negano a nessuno - alimentano una sorta di neocolonialismo. Ma anche terra tormentata da conflitti etnici e sociali. Con drammatiche derive sia repressive che terroristiche.
Tra le minoranze costantemente sotto tiro (in realtà si dovrebbe parlare di “popoli minorizzati”, come per i curdi), vi sono sicuramente i Beluci.
Infatti - anche se gli scanzonati turisti occidentali sembrano ignorarlo - in Pakistan (e nella regione sottosviluppata del Belucistan in particolare) da decenni è in atto una rivolta con istanze indipendentiste. Contro quello che viene considerato lo... (Continues)
Gianni Sartori 2025/3/28 - 09:57
Zafere Dair
[1941]
Şiir / قصيدة/ A Poem by / Poesia / שִׁיר :
Nâzım Hikmet
Müzik / موسيقى / Music / Musica / מוזיק :
The hour of the East
Stamatis Spanoudakis
Su Rukiye Uçar Görücü, una fine traduttrice di letteratura turca in inglese, siamo riusciti ad attingere poche notizie, con qualche sforzo. A meno di una nostra svista, pare che insegni inglese a Erzurum, Turchia nord-orientale. Il suo blog dà conto della latitudine dell'impegno di un'intellettuale di rilievo. Perché il nostro interesse per lei? Primo, per la sua attenzione verso la poesia turca del Novecento che offre non pochi spunti per le tematiche di CCG; secondo, per la simpatia istintiva che proviamo per i personaggi defilati.
Ci sentiamo sollecitati dalla poesia “Sulla vittoria” di Hikmet e dalla traduzione che Rukiye Uçar ha dedicato alla Palestina. Ci è sembrato di cogliere tre opportunità in una sola occasione. In primo luogo... (Continues)
Şiir / قصيدة/ A Poem by / Poesia / שִׁיר :
Nâzım Hikmet
Müzik / موسيقى / Music / Musica / מוזיק :
The hour of the East
Stamatis Spanoudakis
Su Rukiye Uçar Görücü, una fine traduttrice di letteratura turca in inglese, siamo riusciti ad attingere poche notizie, con qualche sforzo. A meno di una nostra svista, pare che insegni inglese a Erzurum, Turchia nord-orientale. Il suo blog dà conto della latitudine dell'impegno di un'intellettuale di rilievo. Perché il nostro interesse per lei? Primo, per la sua attenzione verso la poesia turca del Novecento che offre non pochi spunti per le tematiche di CCG; secondo, per la simpatia istintiva che proviamo per i personaggi defilati.
Ci sentiamo sollecitati dalla poesia “Sulla vittoria” di Hikmet e dalla traduzione che Rukiye Uçar ha dedicato alla Palestina. Ci è sembrato di cogliere tre opportunità in una sola occasione. In primo luogo... (Continues)
Korkunç ellerinle bastırıp yaranı
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2025/3/17 - 10:00
Io ricordo che avevo tradotto: "E la vittoria, visto che non perdonerò più niente, verrà strappata via con un'unghia"
Il tempo non passa quando si tratta di guerre, possono cambiare luoghi o tipi di arma ma 1941 o 2025 è lo stesso. Hikmet viaggiava molto nonostante lo abbiano fatto stare ignobilmente in galera così a lungo e quando andava in giro si nutriva di tutto quel che vedeva, come un giornalista. Parlava con tutti senza distinzioni di sorta, senza tirarsela e ogni cosa diventava versificazione poetica, perfino una centrale atomica. Per lui la poesia era strumento per togliere inutili scorie dalla propria intelligenza.
Il tempo non passa quando si tratta di guerre, possono cambiare luoghi o tipi di arma ma 1941 o 2025 è lo stesso. Hikmet viaggiava molto nonostante lo abbiano fatto stare ignobilmente in galera così a lungo e quando andava in giro si nutriva di tutto quel che vedeva, come un giornalista. Parlava con tutti senza distinzioni di sorta, senza tirarsela e ogni cosa diventava versificazione poetica, perfino una centrale atomica. Per lui la poesia era strumento per togliere inutili scorie dalla propria intelligenza.
Flavio Poltronieri 2025/3/19 - 17:57
Çok yorgunum [Mavi liman]
[1984]
Şiir / Poesia / A Poem by / Poème / Runo :
Nâzım Hikmet
Müzik / Musica /Music / Musique / Sävel :
Cem Karaca
Album: Die Kanaken
Tu proverai sì come sa di sale
lo pane altrui, e com'è duro calle
lo scendere e 'l salir per l'altrui scale
[Dante, Paradiso XVII)
I quattro versi della poesia Mavi liman "Porto azzurro" furono composti da Nâzım Hikmet in esilio nel 1957. Si riferiva a Istanbul. Sul viale del tramonto era ormai certo che non ce l’avrebbe fatta a rivedere la sua terra. Cem Karaca non poteva trasporre meglio in musica una sensazione, più che una confessione, di tutti quelli che non solo vivono in esilio ma vivono l’esilio.
Segue l’ultima strofa della poesia di sette strofe di Hikmet, Vasiyet "Testamento" del 1953:
Yoldaşlar, ölürsem o günden önce yani,
- öyle gibi de görünüyor -
Anadolu'da bir köy mezarlığına gömün beni
ve de uyarına gelirse,
tepemde bir de... (Continues)
Şiir / Poesia / A Poem by / Poème / Runo :
Nâzım Hikmet
Müzik / Musica /Music / Musique / Sävel :
Cem Karaca
Album: Die Kanaken
Tu proverai sì come sa di sale
lo pane altrui, e com'è duro calle
lo scendere e 'l salir per l'altrui scale
[Dante, Paradiso XVII)
I quattro versi della poesia Mavi liman "Porto azzurro" furono composti da Nâzım Hikmet in esilio nel 1957. Si riferiva a Istanbul. Sul viale del tramonto era ormai certo che non ce l’avrebbe fatta a rivedere la sua terra. Cem Karaca non poteva trasporre meglio in musica una sensazione, più che una confessione, di tutti quelli che non solo vivono in esilio ma vivono l’esilio.
Segue l’ultima strofa della poesia di sette strofe di Hikmet, Vasiyet "Testamento" del 1953:
Yoldaşlar, ölürsem o günden önce yani,
- öyle gibi de görünüyor -
Anadolu'da bir köy mezarlığına gömün beni
ve de uyarına gelirse,
tepemde bir de... (Continues)
Çok yorgunum [1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2025/3/12 - 19:40
Song Itineraries:
Exiles and exilees
Riccardo Gullotta
SONO MOLTO STANCO (PORTO AZZURRO)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2025/3/12 - 19:46
Beim Kaffee
[1984]
Text und Musik / Söz ve müzik / Gotin û muzîk / Testo e musica /Lyrics and music :
Cem Karaca
Album: Beim Kaffee
Di recente é stato pubblicato un romanzo della giornalista Fatma Aydemir, tedesca di origine curda. Il titolo dell'edizione italiana è “Tutti i nostri segreti” ,il titolo originale “Dschinns”. Narra la storia di una famiglia turco-curda che non si integra nel nuovo paese e d’altra parte avverte tutta la distanza dal paese di origine. La rivista Der Spiegel lo ha incluso tra i cento libri tedeschi più importanti dal Novecento.
NDR, l’emittente TV della Germania settentrionale così l’ha condensato In un titolo sommario ma efficace: Kurdische Identität, der Verlust eines Kindes, Kriegserfahrungen, Alltagsrassismus in Deutschland und versteckte Queerness / Identità curda, perdita di un figlio, esperienze di guerra, razzismo quotidiano in Germania e omosessualità nascosta.
La... (Continues)
Text und Musik / Söz ve müzik / Gotin û muzîk / Testo e musica /Lyrics and music :
Cem Karaca
Album: Beim Kaffee
Di recente é stato pubblicato un romanzo della giornalista Fatma Aydemir, tedesca di origine curda. Il titolo dell'edizione italiana è “Tutti i nostri segreti” ,il titolo originale “Dschinns”. Narra la storia di una famiglia turco-curda che non si integra nel nuovo paese e d’altra parte avverte tutta la distanza dal paese di origine. La rivista Der Spiegel lo ha incluso tra i cento libri tedeschi più importanti dal Novecento.
NDR, l’emittente TV della Germania settentrionale così l’ha condensato In un titolo sommario ma efficace: Kurdische Identität, der Verlust eines Kindes, Kriegserfahrungen, Alltagsrassismus in Deutschland und versteckte Queerness / Identità curda, perdita di un figlio, esperienze di guerra, razzismo quotidiano in Germania e omosessualità nascosta.
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Ich kenn 'ne deutsche Oma
(Continues)
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Contributed by Riccardo Gullotta 2025/3/7 - 00:09
D’une chanson en allemand Beim Kaffee – Cem Karaca – 1984
Album: Beim Kaffee
Récemment a été publié un roman de la journaliste Fatma Aydemir, Allemande d'origine kurde. Le titre de l'édition italienne est « Tous nos secrets ». Le titre original est « Dschinns ». Il raconte l'histoire d'une famille turco-kurde qui ne s'intègre pas dans son nouveau pays et qui, d'autre part, ressent toute la distance qui la sépare de son pays d'origine. Le magazine Der Spiegel l'a classé parmi les cent livres allemands les plus importants du 20e siècle.
NDR, la chaîne de télévision nord-allemande, l'a résumé comme suit Dans un titre sommaire mais efficace : Kurdische Identität, der Verlust eines Kindes, Kriegserfahrungen, Alltagsrassismus in Deutschland und versteckte Queerness / Identité kurde, perte d'un enfant, expériences de la guerre, racisme quotidien en Allemagne et queerness cachée.
La recension... (Continues)
Album: Beim Kaffee
Récemment a été publié un roman de la journaliste Fatma Aydemir, Allemande d'origine kurde. Le titre de l'édition italienne est « Tous nos secrets ». Le titre original est « Dschinns ». Il raconte l'histoire d'une famille turco-kurde qui ne s'intègre pas dans son nouveau pays et qui, d'autre part, ressent toute la distance qui la sépare de son pays d'origine. Le magazine Der Spiegel l'a classé parmi les cent livres allemands les plus importants du 20e siècle.
NDR, la chaîne de télévision nord-allemande, l'a résumé comme suit Dans un titre sommaire mais efficace : Kurdische Identität, der Verlust eines Kindes, Kriegserfahrungen, Alltagsrassismus in Deutschland und versteckte Queerness / Identité kurde, perte d'un enfant, expériences de la guerre, racisme quotidien en Allemagne et queerness cachée.
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AUTOUR D’UN CAFÉ
(Continues)
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Contributed by Marco Valdo M.I. 2025/3/8 - 17:45
Hевъзвръщенец
[1996]
Nevăzvrăštenec
Стихотворение / Poesia / A Poem by / Poème / Runo:
Vladimir Levčev [Владимир Любомиров Левчев]
Музикален фон / Sottofondo musicale / Music background / Fond de musique / Taustamusiikki :
Freedom To Roam. The rhythms of Migration
Album: The Rhythms Of Migration
Il poeta bulgaro Vladimir Levčev è figlio d’arte. Il padre Ljubomir fu un poeta acclamato a livello internazionale, famoso anche per il suo Sentiero di stelle del 1976. Ci sembra che il figlio sia andato anche oltre, a giudicare dall’interesse che le sue opere hanno ricevuto anche negli Stati Uniti.
Avevamo voglia a reperire il testo originale della poesia compulsando siti bulgari e russi con la parola chiave бежанец corrispondente all’inglese refugee. Dopo numerosi e dispendiosi tentativi abbiamo esteso la ricerca utilizzando altre parole in tema e finalmente siamo riusciti a venirne a capo, insomma... (Continues)
Nevăzvrăštenec
Стихотворение / Poesia / A Poem by / Poème / Runo:
Vladimir Levčev [Владимир Любомиров Левчев]
Музикален фон / Sottofondo musicale / Music background / Fond de musique / Taustamusiikki :
Freedom To Roam. The rhythms of Migration
Album: The Rhythms Of Migration
Il poeta bulgaro Vladimir Levčev è figlio d’arte. Il padre Ljubomir fu un poeta acclamato a livello internazionale, famoso anche per il suo Sentiero di stelle del 1976. Ci sembra che il figlio sia andato anche oltre, a giudicare dall’interesse che le sue opere hanno ricevuto anche negli Stati Uniti.
Avevamo voglia a reperire il testo originale della poesia compulsando siti bulgari e russi con la parola chiave бежанец corrispondente all’inglese refugee. Dopo numerosi e dispendiosi tentativi abbiamo esteso la ricerca utilizzando altre parole in tema e finalmente siamo riusciti a venirne a capo, insomma... (Continues)
1.
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Contributed by Riccardo Gullotta 2025/2/14 - 19:56
Song Itineraries:
Exiles and exilees
Lion of the Desert [Canta, bajadera…!]
Il link aggiornato al film in inglese, durata 2:38:42, è il seguente:
Lion of the Desert
Lion of the Desert
Riccardo Gullotta 2024/12/25 - 18:13
1947
Allora:
a fuggire dall'Istria e da Pola furono persone di tutti gli orientamenti politici (o di nessuno), dato che anche comunisti italiani finirono ammazzati da quelli slavi titini;
finitela di cianciare di complottismi fascistoidi o "di destra" (le due cose non sono sinonimi, ma voi non lo sapete) a proposito delle fobie e piuttosto esprimete rammarico e vergogna per quello che accadde, coi profughi insultati da dementi ammiratori dell'inesistente paradiso titito (e di Stalin, che poi litigò con Tito, sicché Tito per i comunisti italiani divenne antipatico) e finiti in luridi campi di internamento (quelli dove prima erano finiti ebrei e stranieri vari internati).
Qualcuno ha citato, del tutto a sproposito, il discorso di Mussolini del 1925, discorso controproducente, dato che è evidente che M. usa un espediente retorico per dire che il fascismo "non" è un'associazione a delinquere ma il... (Continues)
a fuggire dall'Istria e da Pola furono persone di tutti gli orientamenti politici (o di nessuno), dato che anche comunisti italiani finirono ammazzati da quelli slavi titini;
finitela di cianciare di complottismi fascistoidi o "di destra" (le due cose non sono sinonimi, ma voi non lo sapete) a proposito delle fobie e piuttosto esprimete rammarico e vergogna per quello che accadde, coi profughi insultati da dementi ammiratori dell'inesistente paradiso titito (e di Stalin, che poi litigò con Tito, sicché Tito per i comunisti italiani divenne antipatico) e finiti in luridi campi di internamento (quelli dove prima erano finiti ebrei e stranieri vari internati).
Qualcuno ha citato, del tutto a sproposito, il discorso di Mussolini del 1925, discorso controproducente, dato che è evidente che M. usa un espediente retorico per dire che il fascismo "non" è un'associazione a delinquere ma il... (Continues)
Iginio 2024/11/2 - 00:01
Facciamo presente al camerata presidente del Senato che potrebbe cambiare la tastiera perché sembra che la a e la z si siano rotte almeno quando si tratta di firmare.
d’après la version italienne de Riccardo Venturi
d’une
Chanson grecque Έχω ένα καφενέ – Manos Loïzos / Μάνος Λοΐζος – 1971
Paroles : Lefteris Papadopoulos [Λευτέρης Παπαδόπουλος]
Musique : Manos Loizos
Interprétée par : Yorgos Dalaras
Album : Yorgos Hatzakis- Thalassografies, 1989
Il semblerait que ce soit le thème de l'exil à l'envers, dédié à ceux qui cherchent à se libérer d'une situation de misère et de précarité, ceux qui ne peuvent pas « partir », c'est-à-dire ceux qui sont exilés dans leur pays. Pour eux, c’est seulement un symbole dans lequel chercher du réconfort, la cafétéria comme lieu de rencontre imaginaire à la frontière entre terre et mer, entre le désespoir et l'aspiration au mieux-vivre. Raconté par le duo Loizos-Papadopoulos avec la finesse profonde qu'on lui connaît.
[Riccardo Gullotta].
LE CAFÉ - Καφενείο
Par Riccardo Venturi
Le texte est très simple, mais il contient... (Continues)
d’une
Chanson grecque Έχω ένα καφενέ – Manos Loïzos / Μάνος Λοΐζος – 1971
Paroles : Lefteris Papadopoulos [Λευτέρης Παπαδόπουλος]
Musique : Manos Loizos
Interprétée par : Yorgos Dalaras
Album : Yorgos Hatzakis- Thalassografies, 1989
Il semblerait que ce soit le thème de l'exil à l'envers, dédié à ceux qui cherchent à se libérer d'une situation de misère et de précarité, ceux qui ne peuvent pas « partir », c'est-à-dire ceux qui sont exilés dans leur pays. Pour eux, c’est seulement un symbole dans lequel chercher du réconfort, la cafétéria comme lieu de rencontre imaginaire à la frontière entre terre et mer, entre le désespoir et l'aspiration au mieux-vivre. Raconté par le duo Loizos-Papadopoulos avec la finesse profonde qu'on lui connaît.
[Riccardo Gullotta].
LE CAFÉ - Καφενείο
Par Riccardo Venturi
Le texte est très simple, mais il contient... (Continues)
J’AI UN CAFÉ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2024/9/23 - 19:03
Tanto che ci sono, ancora un paio di appunti a proposito del καφενείον e della sua importanza. Può succedere, ad esempio, che la Grecia intera venga considerata un καφενείον con tutto il suo “teatrino” che vi si svolge. Un teatrino che, nel 1950, era tragico, o forse tragicomico: è l’argomento della canzone Στο καφενείον Η ΕΛΛΑΣ ή Περάστε κόσμε [1950], scritta da Myris, musicata da Markopoulos e interpretata dalla grande Maria Dimitriadi.
Al καφενείον le donne non si vedono; quindi, se una donna particolarmente intraprendente e libera osa non solo mettervi piede “vestita all’europea”, ma sedersi, ordinare un caffè, mettersi a giocare a carte con un bel giovanotto e addirittura fumare il narghilè, va a finire male. Siamo a Cipro, e la bella Andronica (“vincitrice di uomini”) viene sgozzata dopo che qualcuno ha fatto il delatore. Siamo a Cipro chissà quanti secoli fa, terra mezza greca e... (Continues)
Al καφενείον le donne non si vedono; quindi, se una donna particolarmente intraprendente e libera osa non solo mettervi piede “vestita all’europea”, ma sedersi, ordinare un caffè, mettersi a giocare a carte con un bel giovanotto e addirittura fumare il narghilè, va a finire male. Siamo a Cipro, e la bella Andronica (“vincitrice di uomini”) viene sgozzata dopo che qualcuno ha fatto il delatore. Siamo a Cipro chissà quanti secoli fa, terra mezza greca e... (Continues)
Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2024/9/23 - 19:36
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Roud Folk Song Index #200
Scottish popular ballad
Ballata popolare scozzese
Ballade populaire écossaise
Skotlantilainen kansanlaulu
Thomas Percy's Reliques of Ancient English Poetry:
consisting of Old Heroic Ballads, Songs, and other
Pieces of our earlier Poets, (Chiefly of the Lyric kind.)
Together with some few of later Date. Volume the First.
London: Printed for J. Dodsley in Pall-Mall.
M DCC LXV [1765], pages 53-56.
Musica / Music / Musique / Sävel:
Vedi introduzione / See Introduction / Voir l'introduction
Il tradizionale testo di Edward (nota anche come Edward, Edward, Child #13B) proviene dalle celeberrime Reliques of Ancient English Poetry di Thomas Percy (1729-1811), vescovo di Dromore e antiquario, ed è indubbiamente una delle ballate tradizionali preferite dai lettori più raffinati. Una copia della ballata sembra fosse stata consegnata al celebre antiquario... (Continues)