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Percorso La guerra del lavoro: emigrazione, immigrazione, sfruttamento, schiavitù

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Storia di Amì

1A e 1D dell’ICS Dante Alighieri di Roma
Storia di Amì


"...col mio aiuto e con quello interdisciplinare delle professoresse Cinzia Coluccelli, Immacolata Franzese e Luisa Pelagallo, è stata composta dalla 1A e dalla 1D della scuola media dell’ICS Dante Alighieri di Roma che, in occasione della Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore del 2016, ha avuto l’originale idea di trasformare in piazza l’aula magna del loro istituto. I ragazzi hanno così messo in versi e musica La storia di Amì tratta da Il piccolo clandestino di Bruno De Marco (Ellepiesse, Napoli 2007) che ha come protagonista un loro coetaneo senegalese approdato in Italia su un pezzo di polistirolo lanciatogli dal padre un istante prima di morire nel naufragio. Amì è oggi accolto da una famiglia italiana che ha fatto l’inverosimile per fargli superare i traumi dell’emigrazione, gli smarrimenti, le esclusioni, le insidie del razzismo. Oltre alla ballata i ragazzi hanno così... (continua)
Non c’erano ombrelloni e pedalò,
(continua)
inviata da adriana 20/4/2019 - 12:47
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Velisurmaaja

Velisurmaaja
[?]
Suomalainen kansanlaulu
Ballata popolare finlandese
A Finnish folk ballad
Ballade populaire finlandaise

Velisurmaaja (The Fratricide) is a (very) old Finnish folksong. One of the many gruesome, cruel and highly dramatic murder ballads which are so common in all European balladries. The ballad comes probably from the same, widespread ballad stock of the well known Scottish Edward (Child #13, ”Quhy dois zour sword sae drap wi' bluid, Edward, Edward?”, in Percy's fake-antique spelling) and of Danish Sven i Rosengård: a striking, breathtaking dialogue between a mother and his son, in which he gradually reveals and confesses he has killed his (usually older) brother, pressed by his mother's precise questions, because the latter has "made his wife laugh" (i.e., he was making love with her). This is not the first old murder ballad included in this website: another specimen is French L'écolier... (continua)
Mistäs tulet, kustas tulet, poikani iloinen?
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/4/2019 - 00:19
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Per voi immigrati

Per voi immigrati
2002
Stigmata

Musicata da Roberto Camilli
2005
Diario di Bordo
VI.
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 15:46
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Dal mare

Dal mare
2005
Il dono
Salvami
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 15:21
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Emigrante che vien emigrante che va

anonimo
Emigrante che vien emigrante che va
Canzone d'emigrazione, non sono riuscito a capire se calabrese o siciliana. dovrebbe risalire alle emigrazioni dal Sud Italia post Unità d'Italia che prima ha trasformato i popoli del Sud in briganti, poi in emigranti.
Un giorno dal mio paese io son partito
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 15:06
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Morire nella stiva

Morire nella stiva
2016
Quo Vadis - Storie di migranti

La storia di due ragazzi libici che volevano attraversare il mare su uno dei tanti barconi della morte.
Sorgeva la luna sul porto di Sirte
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 14:50
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Soldati alla frontiera

Soldati alla frontiera
2016
Quo Vadis - Storie di migranti

Le riflessioni e dubbi dei soldati che controllano le frontiere.
Difendiamo la terra ed i suoi confini
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 14:45
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Inshallah (Se Dio vuole)

Inshallah (Se Dio vuole)
2016
Quo Vadis - Storie di migranti

Inizia il lungo viaggio verso Nord lungo le frontiere d'Europa che suscita una reazione contraddittoria in alcuni paesi del vecchio continente.
Con lo zaino e una fotografia
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 14:42
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Paura dei migranti

Paura dei migranti
2016
Quo Vadis - Storie di migranti

E’ il punto di vista di chi, in nome di una presunta bio-diversità, respinge i migranti
Ma in realtà è solo paura di sé stesso e dei propri sentimenti.
Via, via dalle nostre città
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 14:40
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Lampedusa

2016
Questo nostro inedito vuole essere un momento di riflessione e una dedica a tutte quelle persone che per colpa della guerra sono state costrette ad abbandonare il loro paese natale e ad intraprendere un viaggio pericoloso alla ricerca di un "mondo migliore".
Siamo stati capaci di fare grandi cose,mamma
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2019 - 11:59
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Mar obert

Mar obert
(2018)
Con la partecipazione di più di 200 bambini e giovani musicisti del progetto ConArte Internacional, in appoggio a Proactiva Open Arms
Quan el vent bufi les veles els estels les guiaran
(continua)
14/4/2019 - 23:48
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Första maj

Första maj
[1911]
Testo / Text / Lyrics / Paroles / Sanat: Hannes Sköld
Sånger om strid och kärlek, 1911, eget förlag
Musica / Musik / Music / Musique / Sävel: Melodia tradizionale islandese / Isländsk folkmelodi / Traditional tune from Iceland / Mélodie traditionelle islandaise / Islannin kansansävelmä
Första maj, första maj
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/4/2019 - 12:35
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Andrà tutto bene

Andrà tutto bene
[2019]
Parole e musica di Claudia Lagona, in arte Levante
Singolo che anticipa l'uscita dell'album "Magmamemoria"

BELLISSIMA E CORAGGIOSA!
Con che fiducia avanzo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/4/2019 - 19:33
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L’elicottero e il silenzio (Confessioni Di Un Pilota)

L’elicottero e il silenzio (Confessioni Di Un Pilota)
2019
L'altro capo
Il tramonto è una minaccia
(continua)
inviata da Dq82 3/4/2019 - 15:06
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Το τραγούδι της αγροτιάς

anonimo
Το τραγούδι της αγροτιάς
To tragoúdi tis agrotiás
Testo / Στίχοι / Lyrics / Paroles / Sanat: [?]
Musica / Μουσική / Music / Musique / Sävel: A. T. Aleksandrov, По долинам и по взгорьям






ΤΡΑΓΟΥΔΙΑ ΑΠΟ ΤΗΝ ΕΛΛΗΝΙΚΗ ΑΝΤΙΣΤΑΣΗ
Songs of the Greek Resistance
Canzoni della Resistenza Greca
Chants de la Résistance Grecque
Kreikkan vastarintaliikkeen lauluja

Με τον ΠEΤΡΟ ΠΑΝΔH 
Con PETROS PANDIS
With PETROS PANDIS
Avec PETROS PANDIS
Laulaa PETROS PANDIS

Διασκευή ενορχήστρωση και διεύθυνση
Adattamento, orchestrazione e direzione
Adaptation, orchestration and direction
Adaptation, orchestration et direction
Sopeutuminen, järjestäminen ja johtaminen
NOTIS MAVROUDIS
ΝΟΤΗΣ ΜΑΥΡΟΥΔΗΣ
1974




1. Μαύρα κοράκια / Mavra korakia
2. Είμαι του ΕΛΑΣ αντάρτης / Eimai tou ELAS o andartis
3. Επέσατε θύματα / Epesate thymata
4. Στ'άρματα / St'armata
5. Ο Μπελογιάννης ζει / O Belogiannis zei
6. Το τραγούδι του... (continua)
Απ' τους κάμπους και λαγκάδια
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" - Riccardo Gullotta 1/4/2019 - 19:09
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L'idea

L'idea
2018
Odissea

Era già da qualche tempo che BandAdriatica stava cercando nuovi porti che potessero accogliere le proprie sonorità per mescolarle con le loro e in questo viaggio verso un’ isola di suono comune, è nato “Odissea” , una sintesi armoniosa della ricerca attraverso la musica di terre lambite dal mare. Le rivisitate suggestioni del meridione partono dall’Adriatico fino ad arrivare al Mar Mediterraneo più orientale, trascinando con sé i linguaggi popolari delle feste, delle processioni e di tutta la ritualità di cui la Puglia è ricchissima. BandAdriatica sbarca sulle coste macedoni e serbo-croate per poi virare verso il Nord Africa da cui ha preso forte ispirazione interiorizzandone i colori e le ritmiche gnawa. Tra passato e presente, tra mito e attualità, quest’ “Odissea” ci parla della condizione del migrante alla continua ricerca di libertà, così ascoltiamo “musica musica, libera... (continua)
C’è chi viaggia per
(continua)
inviata da Dq82 26/3/2019 - 16:02
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Odissea

Odissea
2018
Odissea

feat. Antonio Castrignanò VOCE, TAMBURELLO e Redi Hasa VIOLONCELLO

Era già da qualche tempo che BandAdriatica stava cercando nuovi porti che potessero accogliere le proprie sonorità per mescolarle con le loro e in questo viaggio verso un’ isola di suono comune, è nato “Odissea” , una sintesi armoniosa della ricerca attraverso la musica di terre lambite dal mare. Le rivisitate suggestioni del meridione partono dall’Adriatico fino ad arrivare al Mar Mediterraneo più orientale, trascinando con sé i linguaggi popolari delle feste, delle processioni e di tutta la ritualità di cui la Puglia è ricchissima. BandAdriatica sbarca sulle coste macedoni e serbo-croate per poi virare verso il Nord Africa da cui ha preso forte ispirazione interiorizzandone i colori e le ritmiche gnawa. Tra passato e presente, tra mito e attualità, quest’ “Odissea” ci parla della condizione del migrante... (continua)
Nessuno parte davvero, si inoltra nel mare nero,
(continua)
inviata da Dq82 26/3/2019 - 15:59
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Migrante

Migrante
2018
Odissea

Era già da qualche tempo che BandAdriatica stava cercando nuovi porti che potessero accogliere le proprie sonorità per mescolarle con le loro e in questo viaggio verso un’ isola di suono comune, è nato “Odissea” , una sintesi armoniosa della ricerca attraverso la musica di terre lambite dal mare. Le rivisitate suggestioni del meridione partono dall’Adriatico fino ad arrivare al Mar Mediterraneo più orientale, trascinando con sé i linguaggi popolari delle feste, delle processioni e di tutta la ritualità di cui la Puglia è ricchissima. BandAdriatica sbarca sulle coste macedoni e serbo-croate per poi virare verso il Nord Africa da cui ha preso forte ispirazione interiorizzandone i colori e le ritmiche gnawa. Tra passato e presente, tra mito e attualità, quest’ “Odissea” ci parla della condizione del migrante alla continua ricerca di libertà, così ascoltiamo “musica musica, libera... (continua)
Ritmo della terra, suonami
(continua)
inviata da Dq82 26/3/2019 - 15:54
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Oljevisa

Oljevisa
[1976]
Testo e musica / Tekst og musikk / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Frosk
[Lis Fjeldly, Sissel Hagen, Alf Henriksen, Sverre Husby, Inger Martinsen, Roald Matsen, Anne Grethe Mårnes, Bjørn Mårnes, Astrid Reksjø, Tom Reksjø]
Album / Albumi: Kråker i lufta



Norsk
Italiano


Frosk er en visegruppe basert i Horten. Gruppa var aktiv på 1970-og 80-tallet, og igjen fra 2015. De er særlig kjent for sine venstreorienterte standpunkt.

Frosk begynte som en ungdomsaksjon i Horten i 1969 med mål om å gjøre Folkets Hus til et allaktivitetshus. Gruppa ga også ut diktsamlingen Ordfrosk og fanzinen Magasinfrosk. Sistnevnte kom med 15 nummer i løpet av første halvdel av 1970-tallet. I 1973 satt gruppa opp syngespillet Et spill om Horten og i 1976 ga de ut albumet Kråker i lufta på Plateselskapet MAI.

Kråker i lufta har blitt stående igjen som en klassiker og et tidstypisk... (continua)
Tro på olja i Nordsjø'n, tro på olje og gass,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/3/2019 - 00:18
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Kråker i lufta / Stev [Virvelstevet]

Kråker i lufta / Stev [Virvelstevet]
[1976]
Testo e musica / Tekst og musikk / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Frosk
[Lis Fjeldly, Sissel Hagen, Alf Henriksen, Sverre Husby, Inger Martinsen, Roald Matsen, Anne Grethe Mårnes, Bjørn Mårnes, Astrid Reksjø, Tom Reksjø]
Album / Albumi: Kråker i lufta



Norsk
Italiano


Frosk er en visegruppe basert i Horten. Gruppa var aktiv på 1970-og 80-tallet, og igjen fra 2015. De er særlig kjent for sine venstreorienterte standpunkt.

Frosk begynte som en ungdomsaksjon i Horten i 1969 med mål om å gjøre Folkets Hus til et allaktivitetshus. Gruppa ga også ut diktsamlingen Ordfrosk og fanzinen Magasinfrosk. Sistnevnte kom med 15 nummer i løpet av første halvdel av 1970-tallet. I 1973 satt gruppa opp syngespillet Et spill om Horten og i 1976 ga de ut albumet Kråker i lufta på Plateselskapet MAI.

Kråker i lufta har blitt stående igjen som en klassiker og et tidstypisk... (continua)
La la lalalala lalala lalala lala
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/3/2019 - 08:27
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Vi äro tusenden

Vi äro tusenden
[1977]
Text och musik / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Ulf Dageby - Peter Wahlqvist
Sjunger / Canta / Singing / Chante / Laulaa: Totta Näslund (1945-2005)
Album / Albumi: Vi äro tusenden [1977]



Italiano
Svenska
English




Una canzone rock (scritta da Ulf Dageby e Peter Wahlqvist, e interpretata da Totta Näslund) scritta nel 1977 per il Tältprojekt (“Progetto nei tendoni”, o “teatri tenda”).

Il Tältprojekt, chiamato anche Vi äro tusenden (“Siamo in migliaia”, espressione ripresa dal Vi bygger landet, il principale inno socialista dei paesi nordici), è stato un'importante rappresentazione teatrale e musicale della sinistra svedese, che fu portata in tutta la Svezia e in Danimarca nel 1977. Si trattava della messa in scena di tutta la storia del movimento operaio svedese.

Il Tältprojekt effettuò una tournée di quattro mesi e mezzo in 31... (continua)
Så rullar historiens Hjul
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/3/2019 - 22:31
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Il treno degli operai

Il treno degli operai
[1971]
Parole di Dodi (Ersilia) Moscati (1942-1998)
Musica di Eliseo (?)
Nell'album del Canzoniere Internazionale intitolato Il bastone e la carota – Canti di ribellione dei giorni nostri, I Dischi dello Zodiaco.
Testo trovato su Il Deposito
Cara mamma son partita
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/3/2019 - 21:53
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Aldilà del mare

Aldilà del mare
2009
Aldilà del mare
Io sono piccolo
(continua)
inviata da Dq82 11/3/2019 - 17:35
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John Reed

John Reed
2016
Album: “Quello che non siamo”

“John Reed”, il cui arrangiamento rinvia direttamente alla tradizione folk americana, è un brano che parla di lavoro e di lavoratori. “E’ una storia senza tempo, che parte dagli operai del XX secolo e arriva fino ai precari dei nostri giorni”.
Piove sul bagnato, è cieca e scura questa sera
(continua)
inviata da Dq82 11/3/2019 - 14:42
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Santamarea

Santamarea
[2019]

Album : Soli che si appartengono
Testo: Alessandro Hellmann
Musica: Priska Benelli

Santamarea è quasi una preghiera. Parla della speranza che ha nel cuore colui che si è lasciato tutto alle spalle per intraprendere un difficile viaggio verso l'ignoto alla ricerca di una vita migliore.
Santamarea che ci navighi
(continua)
inviata da adriana 8/3/2019 - 08:46
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San Martino

San Martino
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

L’11 novembre, giorno del calendario dedicato a San Martino, corrispondeva in molti luoghi alla scadenza dei contratti agrari, data nella quale il proprietario poteva non rinnovare e dare la disdetta alla famiglia del mezzadro. Era scelta tale data perché in genere erano stati terminati i lavori dei campi, in particolare la semina, prima del riposo invernale. Dato che il contratto prevedeva l’obbligo del mezzadro di abitare sul terreno assegnato in una casa messa a disposizione dal proprietario, il mancato rinnovo del contratto si risolveva in un vero e proprio trasloco per tutta la famiglia, che caricava le poche cose su un carretto o su un barroccio trainato dai buoi, ed era costretta ad andarsene. La famiglia del mezzadro, prima doveva seminare e poi andarsene.

Inizia... (continua)
Vattene mezzadro contadino
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2019 - 18:56
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Il vento del Nord

Il vento del Nord
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

Il vento del Nord è il nome che gli diedero quando rientrò a Corleone dopo la guerra partigiana in Carnia, per l’energia che metteva al servizio delle lotte contadine della sua terra. La figura di Placido Rizzotto ho avuto modo di approfondirla proprio durante in viaggio in Carnia tre anni fa, proprio passeggiando su quelle belle montagne dove Rizzotto aveva vissuto la sua università.

La Carnia è nella foto qui accanto, una foto friulana per parlare di Sicilia. Il giorno prima di arrivare in Carnia ero stato sulla diga del Vajont per la veglia notturna dei cittadini per la memoria del Vajont, in occasione del cinquantenario di quella strage, ed ero già carico di suggestioni verso le terre e le lotte da non dimenticare.

Inoltre, proprio quell’anno avevo pubblicato... (continua)
Non si può ingabbiare il vento
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2019 - 18:52
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Scagliosa

Scagliosa
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

In questi giorni di metà dicembre ricorre l’anniversario della morte di Giuseppe Novello, ferito il 14 dicembre del 1949 a Montescaglioso (Matera) e poi deceduto tre giorni dopo, il 17, appena un giorno prima del suo 32° compleanno. Per una singolare coincidenza di date, in questi giorni, il 15 dicembre, ricorre anche l’anniversario della morte di Rocco Scotellaro, avvenuta nel 1953 all’età di trent’anni, e quindi, a maggior ragione, è il momento giusto per ricordarli entrambi.

Il racconto che nel libro è a loro dedicato prende il titolo da un verso di una poesia di Scotellaro, “Ti porterò gli odori della terra (Verrò tirando il mulo carico / degli aratri di ferro, / ti porterò gli odori della terra / incollata alle mie scarpe, canta il poeta in Una dichiarazione... (continua)
Ma dov’è che accade
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2019 - 18:49
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Il rogo delle biciclette (dedicato ai contadini dell’Arneo)

Il rogo delle biciclette (dedicato ai contadini dell’Arneo)
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

Ecco l’ultima canzone arrivata, appena in tempo prima di capodanno, per ricordare le due occupazioni delle terre d’Arneo, nel feudo di Nardò in Salento, che avvennero appunto nei giorni di capodanno, per due anni consecutivi, tra il ’49 e ’50 e poi tra il ’50 e ’51, visto che nel frattempo i padroni 1non avevano rispetto gli accordi, e per di più lo stesso governo aveva lasciato fuori dalla pseudo riforma agraria la provincia di Lecce, reinserita dopo la seconda occupazione. Alcune migliaia i braccianti a occupare, e centinaia poliziotti e carabinieri a seguirli e aspettarli; fu nel secondo anno che si verificò il sequestro delle biciclette, una pratica più dispettosa che repressiva e assai diffusa allora negli scioperi dei braccianti in ogni parte d’Italia,... (continua)
Bruciano
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2019 - 18:47
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Sogni alla deriva (ai migranti di ieri e di oggi)

Sogni alla deriva (ai migranti di ieri e di oggi)
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

parole di Tullio Bugari, musiche di Silvano Staffolani

SOGNI ALLA DERIVA è una delle prime canzoni che abbiamo composto ed è forse quella che più è stata fatta ascoltare durante i reading concerto, ma non solo. È l’unica di quelle composte che è nata prima da una base musicale e da una idea / ritornello di Silvano, e poi le parole le si sono sviluppate attorno. Per mia fortuna non ho mai vissuto l’esperienza dell’emigrazione in prima persona sulla mia pelle, ho avuto soltanto occasione negli anni di vivere molte esperienze sociali e culturali a fianco delle migrazioni e dei rifugiati, dalle attività seguite durante le guerre di ex Jugoslavia e poi le attività interculturali con le scuole – compreso un giornale scolastico bilingue tra una scuola elementare di Jesi e una analoga di ragazzi sfollati a Mostar in Erzegovina... (continua)
Neanche una valigia
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2019 - 18:39
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Prendete quella canaglia

Prendete quella canaglia
2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"

testi di Tullio Bugari, musiche di Silvano Staffolani

Prendete quella canaglia, storia di una canzone. “Prendete quella canaglia”, inizia così il racconto dedicato a Vittorio Veronesi, con il grido dei carabinieri che lo inseguono per impedirgli di andare a parlare con i crumiri, e magari convincerli ad aderire allo sciopero, il grande sciopero dei braccianti della primavera 1949, 36 giorni consecutivi di sciopero in tutta Italia, con il nucleo principale nella pianura padana.
Vittorio Veronesi era un partigiano, aveva perso due fratelli in guerra, uno disperso in Russia e l’altro partigiano come lui ma fucilato nel marzo del ’44 a Bologna.
Sono molti i partigiani o i militari che dopo la guerra ritornano a casa ma trovano una realtà in cui alla libertà appena conquistata bisogna aggiungere, e non è facile, anche... (continua)
C’è un’ombra che veloce pedala
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2019 - 18:29
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Corre il treno [I treni della felicità]

Corre il treno [I treni della felicità]
testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani

Corre il treno, storia di una canzone che non è riferita ad uno specifico racconto del libro, ma è trasversale a più storie, come nel racconto “Il curandero” ambientato nelle Marche, con i bambini che arrivano da Montescaglioso mentre altri bambini di San Severo erano stati ospitati ad Ancona:
« “È da qui che avevo iniziato,” si avviò a concludere il venditore di ovi, “dal mio arresto a Fano l’8 febbraio del ‘50. Mi fanno uscire dal carcere di Fossombrone il mese dopo e vado a Pesaro per firmare delle carte in Tribunale. Prima però passo da casa e riempio la borsa di ovi e altre cose perché arrivano i bambini di Montescaglioso, quelli con le famiglie in galera: pure le donne avevano arrestato, prima di Natale, e ora stavano già occupando di nuovo le terre. Ci si aiutava, era così in tutta Italia.”
“Ad Ancona ospitarono i bambini... (continua)
Ci dicono
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2019 - 18:21
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Sai

Sai
2019
#Notengocasa

Tornano con ben dieci nuove canzoni i Marmaja, la storica band folk rock, che mancava sulle scene da qualche anno.

La notizia l’hanno data loro, sulla pagina Facebook del gruppo: “Dopo un lungo silenzio volevamo regalarvi delle canzoni, loro già c’erano alcune pronte, alcune quasi, ma erano rimaste lì, senza nessuno, senza casa.
Ci siamo ritrovati e le abbiamo cantate di nuovo, registrate con piccoli mezzi, in uffici, in stanze prestate, non avendo sala prove”.

“È stato come agli inizi, arrangiandoci, facendo del nostro meglio – raccontano ancora -. Gli abbiamo dato un nome, che dipinge la nostra situazione attuale, il nostro stare qui, ora, l’abbiamo chiamato #notengocasa e lì ci ritroveremo, augurandoci che tutto ciò sia per voi un regalo”.

maurizio zannato - voce
guido frezzato - chitarra, archi
moreno prearo - percussioni
mirco drago - bouzouki
giovanni la terza - fisarmonica
jacopo frezzato - basso elettrico
Ho navigato tanto nella notte dentro al mare
(continua)
inviata da Dq82 6/3/2019 - 14:19
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Arbeiðskvinnan

Arbeiðskvinnan
[1989]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat : Steintór Rasmussen
Musica / Music / Musique / Sävel: Hanus Gerdum Johansen
Album / Albumi: Millum frændur
Eg eri móð, troytt og svong,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/3/2019 - 16:19
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Όταν κανείς στην ξενιτειά

Όταν κανείς στην ξενιτειά
Otan kaneís stin xeniteiá
[1971]
Στίχοι και μουσική: Nίκος Ξυλούρης
Testo e musica: Nikos Xylouris
Lyrics and music: Nikos Xylouris
Paroles et musique: Nikos Xylouris
Sanat ja sävel: Nikos Xylouris
'Αλμπουμ / Album / Albumi: Η Κρήτη και τα τραγούδιά της / Crete and its Traditional Folksongs

Emigrazione, esilio, sradicamento, bastimenti, solitudine, nostalgia, guerra, fame, pene, dolori, sfruttamento, disoccupazione, la famiglia e/o l'innamorata lontana, lacrime napoletane, bacioni a Firenze, lamenti portoghesi, la famosa xenitià greca, le diaspore...mi piacerebbe sapere, ma non ce la farò mai in questa vita e nemmeno nella prossima e in quella prossima ancora, quante migliaia di canzoni sono state scritte e cantate su queste cose, sia popolari che d'autore, sia di denuncia che strappalacrime e di qualsiasi altro genere. Specialmente nei nostri paesi mediterranei e del Sud Europa (e... (continua)
Πήγα στα ξένα κι έχασα
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 15/2/2019 - 20:43
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La lechera

La lechera
[1955/56 ?]
Testo / Letra / Lyrics / Paroles / Sanat: Violeta Parra (?) - Canzone popolare cilena / Canción popular Chilena / Chilean Folksong / Chanson populaire chilienne / Chilen kansanlaulu
Musica / Música / Music / Musique / Sävel: Melodia popolare cilena (?) / Melodía popular chilena / Chilean folk tune / Mélodie populaire chilienne / Chilen kansanmelodia
Incisione / Grabación / Recording / Enregistrement / Tallennus : Gabriela Pizarro (1932-1999), Canciones Campesinas [1982]

Secondo parecchi, La lechera sarebbe stata la prima canzone di contenuto sociale scritta da Violeta Parra; ma si tratta di una canzone quasi perduta, dalla storia complessa e incerta e con testimonianze differenti tra di loro.

Secondo la testimonianza del figlio di Violeta, Ángel Parra (in Mi nueva canción chilena. A lo pueblo lo que es del pueblo, Santiago, Catalonia, 2016) la canzone risalirebbe a quando... (continua)
Versión de cancioneros.com (v. Introducción)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/2/2019 - 00:03
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Oihu-loreak

Oihu-loreak
2015
Phoenicoperus
Basalore gorriak oihu
(continua)
inviata da Dq82 12/2/2019 - 09:39
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Mediterraneo

Mediterraneo
2013
Apologia
Oggi è un giorno speciale: passi, nelle mie gambe c’erano tanti passi da scaricare; due fucili, ed ho avuto mira.
(continua)
inviata da Dq82 11/2/2019 - 22:26
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Lampedusa

Lampedusa
2016
L'attrape-rêves
Je pense à toi mon amour
(continua)
inviata da Dq82 11/2/2019 - 22:09
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Jag går med dej

Jag går med dej
Album: Nära dej (1994)
Text och musik (Lyrics and music): Björn Afzelius

Björn Afzelius wrote the following notes about "Jag går med dig" in his 95 Songs book:

"Skäms aldrig över att du trott på nåt gott, att du velat förbättre världen eller att du tänkt på andra än dej själv. Oavsett om det gick som du ville eller inte. De som borde skämms är de som inte gjort ett dugg för något annan – och som ändå klagar på dem som åtminstone försökt."

"Never be ashamed that you believed in something good, that you will better the world, or that you thought about others than yourself. In spite of whether it went as you wanted or not. Those who ought to be ashamed are those who didn’t do a thing for anyone else – and who still complained about those who at least tried."
Nu när världen är förändrad,
(continua)
inviata da Ceil Herman 11/2/2019 - 16:20
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Dov'è l'Italia

Dov'è l'Italia
Sanremo 2019
Nella serata dei duetti interpretata con Nada

Motta ha detto che si tratta in un certo senso di una canzone d'amore, ma anche di una canzone politica. Abbiamo letto il testo di Dov'è l'Italia e le dichiarazioni di Motta per capire i riferimenti e intendere a fondo le parole che il cantante ha deciso di dedicare a chi rischia la vita in mare nella speranza di salvarsi.

Il testo di Dov'è l'Italia, pur non essendo una classica canzone di denuncia, riesce con parole poetiche a suggerire una riflessione sui migranti, le loro storie e il loro smarrimento nella disperata ricerca di un porto sicuro.

Motta nelle interviste ci ha tenuto a specificare che Dov'è l'Italia non è una canzone politica, ma sociale. Non si tratta quindi di un J'accuse contro i governanti dell'oggi, ma di un richiamo per tutti i cittadini di questo paese, invitati a chiedersi dove siamo adesso, come ci poniamo... (continua)
Perché nascosto sono stato quasi sempre
(continua)
inviata da Dq82 8/2/2019 - 12:48
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I ragazzi stanno bene

I ragazzi stanno bene
Sanremo 2019
I Ragazzi Stanno bene 1994-2019
Nella serata con gli ospiti interpretata con Enrico Ruggeri e alla tromba Roy Paci

"'I Ragazzi stanno bene' è un rifiuto. È la non accettazione di certe storture che la società contemporanea ci regala e ci impone ogni giorno. A questa età, poter urlare: 'Non mi va!', diventa un fatto altamente liberatorio e alla fine, per chi vede le cose come noi, anche incoraggiante. Poterlo poi urlare davanti a milioni di italiani ogni sera, per almeno quattro sere, è il top", racconta la band formata da Pau, Drigo e Mac.
Tengo il passo sul mio tempo concentrato come un pugile
(continua)
inviata da Dq82 4/2/2019 - 15:03
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Inutile emigrare

Inutile emigrare
2018
Nuovo Cantacronache 4

L’urgenza di un Nuovo Cantacronache in questi tempi così svuotati di senso e bellezza è un fatto scontato.

Dal gruppo torinese che si proponeva di “evadere dall’evasione”, Igor Lampis raccoglie il testimone del rigore programmatico, del taglio narrativo, della versificazione incalzante in rima baciata, dell’osservazione acuta che si fa invettiva, tra sberleffo e dramma, declinando il tutto con un’attitudine punk che schiaffeggia in maniera provocatoria il belcanto, le buone maniere e qualsiasi deriva estetizzante per dire con schiettezza vino al vino e pane al pane.

Lampis narra con il piglio del cantastorie l’epopea sommersa della gente comune, quella che se la passa male, quella che si arrangia di lavoro in lavoro, vessata dall’opprimente assenza dello Stato. La sua è la voce del guastafeste che canta fuori dal coro: la voce di chi rifiuta l’omologazione,... (continua)
Statevene a casa noi non vi vogliamo
(continua)
inviata da Dq82 4/2/2019 - 13:18

La nostra lotta (La Cavigioli)

Operaie tessili della Cavigioli
Archivio Donata Pinti : …Questo canto mi fu dato dalle operaie tessili della Cavigioli nel Biellese, che lo composero sia per il testo che per la musica, durante l’occupazione della fabbrica nel giugno 1966
Da questa pagina
La Cavigioli è in lotta
(continua)
inviata da adriana 2/2/2019 - 17:05
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I Never Picked Cotton

I Never Picked Cotton
1970
I never picked cotton
(continua)
1/2/2019 - 03:29
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Come degli angeli che si perdono nei cieli

Come degli angeli che si perdono nei cieli
Bianchi, neri, bruni, gialli, siamo tutti uguali,
(continua)
inviata da adriana 31/1/2019 - 17:27

Andemo in Transilvania [Domani se imbarchemo]

anonimo
[ca 2a metà del XIX secolo]
[ab. 2nd half of 19th century]
Canto popolare triestino
A folksong from Trieste
Interpretata da / Performed by
Coro Pane e Guerra


Quando i "Rumeni" erano gli italiani
di Mirela Baciu, dal Blog cu două fet(z)e

Andemo in Transilvania
a menar la carioleta
che l'Italia povareta
no ga i bessi de pagar.
È davvero difficile da credere oggi, ma così canticchiava il ricco nord del Triveneto all’inizio del ‘900, quando la madrepatria italiana non aveva abbastanza soldi (“i bezzi”) per pagare gli stipendi e il sogno americano era costituito nientemeno che dalla Transilvania, in Romania!

L’Italia, si sa, è spesso terra dalla memoria corta e la locuzione di Cicerone “historia magistra vitae” non accompagna sempre un popolo nella sua memoria collettiva. Gli stranieri vengono a “rubare” lavoro, portano delinquenza, “invadono” le città… eppure non molto tempo fa... (continua)
Andemo in Transilvania
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/1/2019 - 09:30
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New York 1911

New York 1911
2018
Gardè

feat. Elisa Tartabini

Parlare della contemporaneità attingendo a storie del passato: è il caso di New York 1911, brano che riferendosi al tragico incendio della fabbrica Triangle di New York – un incidente industriale che causò la morte di 123 donne e 23 uomini – affronta insieme le tematiche dell’emancipazione femminile e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
ilflaneur.it
Non c’erano più nuvole sopra New York
(continua)
inviata da Dq82 21/1/2019 - 17:35
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Gardè

Gardè
2018
Gardè

L’attualità sociale e politica emerge ancor più in Gardè, canzone dedicata da Danilo Sacco al sindaco Mimmo Lucano quale “esempio concreto di solidarietà e di militanza sociale”, un brano che parla in maniera diretta di immigrazione, sbarchi e pregiudizio nei confronti di chi è costretto a cercare un futuro lontano dalla propria terra d’origine
ilflaneur.it
Gardé, gardé, gardé, gardé
(continua)
inviata da Dq82 21/1/2019 - 17:26
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Balas y Fronteras + Hidden Track

Balas y Fronteras + Hidden Track
Album La Estanquera de Saigón (2014)
testo e commento da Genius

El último tema del álbum lleva consigo un extra llamado Hidden Track, probablemente una de las canciones más potentes del disco.

Balas y fronteras trata la crisis humanitaria que han sufrido cientos de miles de refugiados sirios, libios, irakies, afghanos y de otras tantas zonas del mundo. Particularmente, se critica la actuación criminal del Estado Español con los CIE’s y el asesinato por parte de la Guardia Civil al menos 10 personas en las costas de Ceuta.


La dignita dell'Europa muore ogni giorno nelle acque del Mediterraneo.. Lo vediamo anche in questi giorni.
[Intro]
(continua)
20/1/2019 - 22:57
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Stranieri

Stranieri
Musica di PAOLO SERAZZI 

E questa (non solo io lo dico) è una delle canzoni più belle del nostro Fantabosco. È stata scritta per la puntata della Melevisione "LO STRANIERO", andata in onda il 3 febbraio 2010, dove si narrava e cantava di paura e disprezzo per chi viene da terre lontane. 
PRINCIPESSA 
(continua)
inviata da Dq82 + adriana 20/1/2019 - 19:09
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Nta sta varca

Nta sta varca
2015
Duepuntozero

Il difficile viaggio di una barca abbandonata al mare in tempesta ed il punto di vista di un prete colluso, di uno scafista e di tanti migranti: di questo parla la canzone”Nta sta varca”, del giovane collettivo reggae siciliano, gli Shakalab. Le drammatiche scene, a cui purtroppo siamo abituati, che ritraggono tantissimi profughi ammassati come delle bestie nei barconi che veleggiano per il mar Mediterraneo, sono incastonate in un muro di note incalzanti. Speranza e paura. Gli Shakalab scrivono su facebook « A noi piacerebbe scrivere solamente di quanto sia bello il mare e il canale di Sicilia, ma non è così e non lo sarà mai finché anche un solo uomo perderà la vita per attraversarlo nella speranza di una vita migliore.»
per giorni. Può una canzone contemporaneamente avere un valore musicale ed artistico elevato e rilasciare come per eredità un messaggio forte e chiaro?... (continua)
E niatri semu ccà
(continua)
inviata da Dq82 20/1/2019 - 18:39
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Au feu rouge

Au feu rouge
[2018]

Album :PLAN B DELUXE
Heureusement je n'ai pas d'enfant se dit Yana très souvent
(continua)
inviata da adriana 20/1/2019 - 11:04
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Mare Nostro

Mare Nostro
[2017]
Album :A/R Canzoni da viaggio
"Com’è profondo il mare non l’avevo mai notato
(continua)
inviata da adriana 20/1/2019 - 08:17
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Jungle, frontiere chiuse

Jungle, frontiere chiuse
[2017]

Album : Senza rete

Il dramma dei profughi bloccati nel cuore dell'Europa da muri sempre più alti e frontiere sempre più rigide. Accampati in tende nel fango d'estate e nella neve d'inverno. Famiglie con bambini piccolissimi tentano una sopravvivenza estrema senza abbandonare il sogno di ricongiungersi con i familiari in Inghilterra o Germania. E' Londra la meta più desiderata. E cosi sui muri dei container scrivono le loro cartoline virtuali sperando in una "London calling" che però non arriverà mai.
Bambole sulla balconata, sui rami fiori di cartone.
(continua)
inviata da adriana 19/1/2019 - 18:09
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U piscaturi

U piscaturi
2018
Un posto vero

feat. Carmen Consoli

U' Piscaturi tratta il tema dell'immigrazione: la narrazione in dialetto in qualche modo è più forte rispetto a quello che avrei potuto dare cantando in italiano. La canzone nasce durante il tour in Spagna dello scorso anno, e la musica andalusa ha aiutato a buttare giù questa canzone. E il tema dei migranti è nato quando ho letto un articolo di giornale, che definiva i morti del Mediterraneo "una strage silenziosa". E Carmen (Consoli), essendo anche lei siciliana, come me ha a cuore questo tema. E la sua voce si sposava perfettamente con la narrazione della canzone. La forza del brano è il racconto del pescatore, che al posto di trovare nelle sue reti i pesci trova i cadaveri
Leggo
Amuri si sapissi chi duluri
(continua)
inviata da Dq82 19/1/2019 - 15:49
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Damasco

Damasco
[2018]

Album:Klondike

È un canto universale di amore verso la propria terra, un continuum che ci rende tutti uguali di fronte al cambiamento. Mi sono immaginato il silenzio lontano dalle bombe, lontano dal caos del lavoro, lontano da tutto. Il silenzio del mare aperto come colonna sonora di una malinconia incessante. Questa canzone vuole essere un atto di empatia verso tutti coloro che devono partire, sia che si tratti di profughi sia che si tratti di studenti, di lavoratori, che dal sud vanno verso il nord, sempre più a nord. In quel nord del mondo che non finisce mai.
Dalla pagina facebook dell'artista
Sarò tuo Dio lo scirocco disceso nel tempio l'eco del lampo nel buio che esplode,
(continua)
inviata da adriana 18/1/2019 - 18:38
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Carta straccia

Carta straccia
Testo e musica di Francesco Cavuoto

"Carta straccia" è un nostro brano che parla del lavoro, anzi del "non lavoro". Parla dello sfruttamento e della conseguente perdita di dignità di chi, pur di andare avanti, deve sottostare a qualsiasi tipo di angherie. Parla del non futuro dei giovani, di quelli delusi che non inseguono più il famoso pezzo di carta, ormai da tempo diventato solo "straccia" e invece di ribellarsi, stanno lì seduti a guardare, sognando di diventare "grandi cuochi" o essere protagonisti in uno degli innumerevoli Talent Tv.
E che te pare 'uè campamm' malamente
(continua)
inviata da Francesco Cavuoto 14/1/2019 - 17:22
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Sopra il tetto del comune

Sopra il tetto del comune
VINCITORE
Premio Musicultura Città di Recanati
XXV Ed. - 2014

Un’intensa canzone-manifesto di disagio e di denuncia, senza populismi.
Sono un operaio sopra al tetto del comune
(continua)
inviata da Dq82 14/1/2019 - 13:28
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Amir

Amir
FINALISTA Premio Musicultura Città di Recanati
XXVI Ed. - 2015

La sofferenza e le speranze di chi è fuggito alla guerra sono il sale di una dolce, antiretorica canzone.
Ti comprerò una rosa
(continua)
inviata da Dq82 14/1/2019 - 13:24
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Kämpens väg

Kämpens väg
[1979]
Text och musik / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Dan Berglund
Album / Albumi: Den stora maskeraden

Attenzione. Maneggiare con cura. Questa canzone compie quarant'anni. Di canzoni così non se ne fanno più, e da tempo. Ha quarant'anni, ma potrebbe averne centoquaranta, o essere stata cantata durante qualche Germinale tradotta in francese da Émile Zola mentre le mogli dei minatori in sciopero strappano il cazzo al droghiere affamatore caduto dal tetto. Vi si enunciano, traversando nientemeno che l'intera storia dell'Umanità in forma epica, concetti che sono stati dichiarati ufficialmente morti, e anche peggio che morti: falliti. Lo stesso suo autore, il finlandese di lingua svedese Dan Berglund, dopo poco si disimpegnò totalmente e vendette persino la sua chitarra, deciso a non scrivere e a non cantare più nulla. Noialtri, invece, ricuperiamo... (continua)
Öde låg landet – landet av stenar
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/1/2019 - 12:26
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La città vecchia

La città vecchia
[1965]
Parole / Lyrics / Paroles / Sanat: Fabrizio De André
Musica / Music / Musique / Sävel: Elvio Monti
Singolo / Single: La città vecchia / Delitto di paese (L'assassinat)
Karim, KN 209; ristampa 1971: Roman Record Company, RN 026
Album / Albumi: Canzoni [1974]

A ritmo di mazurca, De André racconta frammenti di vita di quello strano popolo dimenticato che vive presso le aree più malfamate della zona del porto di Genova, «nei quartieri dove il Sole del buon Dio non dà i suoi raggi». Si tratta di personaggi cari al cantautore: vecchi ubriachi che sfogano i loro dispiaceri nel vino, prostitute e loro clienti (che di giorno le insultano e di notte le frequentano), ladri, assassini e «il tipo strano, quello che ha venduto per tremila lire sua madre a un nano».

«"Io credo che gli uomini agiscano certe volte indipendentemente dalla loro volontà. Certi atteggiamenti, certi comportamenti... (continua)
Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 10/1/2019 - 23:42
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The I.C.I. Song (the Chemical Worker's Song)

The I.C.I. Song (the Chemical Worker's Song)
The poor safety and health conditions workers endured in the chemical industry are the theme of "The ICI Song", also known as 
"The Chemical Worker's Song" and "Process Man".  The song was written and recorded in 1964 by Ron Angel in Cleveland, UK, an 
area known for its chemical industry.
Recorded a few years ago by the Canadian group, Great Big Sea on their album "Up". Lorre Wyatt recorded it on his Roots and Branches for Folk-Legacy. Recorded also by The Young'uns
A process man am I and I'm telling you no lie.
(continua)
inviata da Dq82 8/1/2019 - 09:42
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Migrant

Migrant
(2015)

Canzone inedita che Salvatore Adamo, figlio di emigranti italiani in Belgio, ha dedicato ai migranti di oggi. Presentata al Premio Tenco.


Da emigrante, cosa pensa del fenomeno delle migrazioni di oggi?

«Ho scritto una canzone tre anni fa Migrant ed avevo avevo intenzione di inciderla con dei colleghi, ma non se ne è fatto nulla. È un tema che mi tocca moltissimo, perché io son figlio di migrante. Mio padre fuggiva la miseria, ma qui c’è gente che fugge anche dalla morte e dal pericolo. Non pretendo che un Paese prenda sulle spalle tutta la miseria del mondo, ma che almeno abbia la considerazione minima per l’umanità. Io manifesterei per convincere l’Europa, come continente unito, a prendersi le sue responsabilità e ogni Paese a ricevere una quota di migranti. Arriviamo tutti da qualche altra parte. Io mi ero anche impegnato qualche anno fa con i “sans papier”, perché mi ricordavo di quell’algerino amico mio che avevano arrestato come un mascalzone».

intervista ad Avvenire
Migrant,
(continua)
2/1/2019 - 11:31
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Alba meccanica

Alba meccanica
[1977]
Nell'album "Disoccupate le strade dai sogni"
Testo trovato nel volume "Ma non è una malattia - Canzoni e movimento giovanile", a cura di Romano Madera, Savelli editore, 1978.
L'alba s'inventa una ruota a Torino
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/1/2019 - 20:46
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El baile del Koyyaruna

El baile del Koyyaruna
[2018]

Album : El mito de la pérgola (Pascuala Ilabaca y Fauna)

Esta canción está dedicada a tantas personas que abandonan su lugar natal, su familia para buscar un trabajo. Esta poesía quiere recordarles que pueden abandonar un territorio geográfico, pero su origen, su mito, estará con ellos donde ellos estén.
En el video, el Kkoyaruna (minero en lengua quechua), es acompañado por un carnaval en el camino hacia la mina, los enmascarados danzantes y músicos, le recordamos que a través del rito del Carnaval puede depurar la degradación del trabajo y conectarse con su raíz. La grabación cuenta con queridos amigos invitados; Freddy Torrealba (charango), Alex Johnson (quena) y Francisca Vilches (trombón). El video fue grabado junto a la comparsa ̈La Gritona ̈ en el Aeródromo de Olmué , bajo la antigua mina del Cerro la Campana. Realización : Pablo Miranda Dinamarca
Dalla pagina youtube dell'artista
Mi mino-minoría
(continua)
inviata da adriana 31/12/2018 - 09:48
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Classe borghese

Classe borghese
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Nicola Pecci: voce
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Classe Borghese (con Nicola Pecci) torna a toni drammatici, con un inizio tranquillo a livello di suoni e un climax drammatico inevitabile. Il personaggio centrale, così come nella precedente Classe operaia, è Davide Segre.

È il racconto di una delle prime ferite di Davide Segre, che segnerà per sempre la sua esistenza con l’inizio dell’odio nei confronti della propria famiglia. A soli 11 anni prende coscienza di far parte di una classe, quella borghese, che definisce teppa del mondo al cospetto... (continua)
Davide ha un ricordo:
(continua)
inviata da DQ82 29/12/2018 - 16:39
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Fughe

Fughe
2018
Il coraggio della rivoluzione
Laura, presto, andiamo! Che la vita corre in fretta, non c’è tempo, stiamo andando alla rovina
(continua)
27/12/2018 - 16:02
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Un posto nuovo

Un posto nuovo
2018
Il coraggio della rivoluzione
I voucher, i progetti
(continua)
27/12/2018 - 15:59




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