Lingua   
Lista semplice
Mostra filtri
Lingua
Percorso
Data

Prima del 2015-8-28

Rimuovi tutti i filtri

The Old Contraband

John L. Zieber
The Old Contraband
[1865]
Parole di tal John L. Zieber
Music di tal Rudolph Wittig
Testo trovato su Public Domain Music, nella sezione “American Civil War Music (1861-1865)”

Un vecchio “contraband” saluta la libertà e dice addio alla piantagione dove ha trascorso come schiavo gran parte della vita, consapevole che “I hab work’d out my own salvation”, che lui stesso – con tutti gli anni di duro lavoro e sofferenza passati – ha contribuito alla propria liberazione…
“Addio baracca, addio campi di cotone e di granturco, andrò via da qui all’alba…”

Quale sarà stato il destino di questo vecchio schiavo finalmente libero? L’interrogativo sembra essere ancora aperto nell’America di oggi…
I’m a contraband from de old plantation,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/8/2015 - 14:31

The Southern Contraband

The Southern Contraband
[1865]
Canzone ballabile di Michael B. Leavitt, che ne scrisse le parole e la musica, arrangiata poi da tal Frank Wilder.
Michael B. Leavitt (1843–1935) era all’epoca ai suoi esordi nel mondo dello spettacolo, come cantante in “blackface minstrel show”, spettacoli di varietà in cui il cantante si esibiva truccato da negro, e in rassegne d’intrattenimento per le truppe. Leavitt sarebbe poi diventato uno dei più grandi impresari teatrali americani di fine 800.
Testo trovato su Public Domain Music, nella sezione “American Civil War Music (1861-1865)”

Una canzone che non parla soltanto nel grosso tributo di sangue versato dagli afroamericani durante la Guerra Civile – di fatto contribuirono da se stessi alla propria liberazione – ma che già lascia intendere, soprattutto nell’ultima strofa, che la nuova società americana, nata da una feroce guerra fratricida, non sarebbe stata, come nelle... (continua)
O I’se a Southern nigger
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/8/2015 - 13:59

The War Will Soon Be Over

The War Will Soon Be Over
[1865]
Parole e musica di Walter Kittredge (1834-1905), musicista originario del New Hampshire
Testo trovato su Public Domain Music, nella sezione “American Civil War Music (1861-1865)”

Walter Kittredge ebbe una certa notorietà durante la Guerra Civile, cui partecipò direttamente, tra le fila unioniste, anche se per breve tempo, a causa della sua salute non buona (si veda al proposito la sua Tenting Tonight).
Kittredge era anche un convinto abolizionista nonché proibizionista, per quanto riguarda l’uso degli alcolici.
See! oh! see! the clouds arising,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/8/2015 - 11:46

Babylon Is Fallen!

Babylon Is Fallen!
[1863]
Parole e musica di Henry Clay Work
Come per la più famosa Kingdom Coming (the Year of the Jubilo) anche in quest’altra canzone l’autore adotta la parlata dei “darkies”, dei “niggers”, degli schiavi del sud, visto che il protagonista – un cosiddetto “contraband”, un ex schiavo arruolatosi nell’esercito nordista – è uno di loro.
La canzone fu composta nelle settimane immediatamente successive l’“Emancipation Proclamation”, l’ordine esecutivo che il Presidente Abraham Lincoln emise il 1 gennaio 1863 con cui circa 3 milioni di schiavi furono proclamati liberi.

Henry Clay Work (1832-1884), songwriter e compositore, veniva da una famiglia di convinti abolizionisti. Nella prima metà dell’800 la casa dei Work a Middletown, Connecticut, divenne un’importante base dell’“Underground Railroad”, la rete clandestina che assisteva gli schiavi neri che fuggivano verso il nord. Il padre di Henry Clay Work aiutava i fuggiaschi a passare in Canada e fu per questo arrestato e imprigionato.
Don't you see de black clouds
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/8/2015 - 11:15
Downloadable! Video!

Tania

Tania
1974
Volumen Dos

Dedicata a Tamara Bunke, detta Tania
Tenía los ojos azules
(continua)
inviata da dq82 28/8/2015 - 10:25
Percorsi: Che Guevara
Downloadable! Video!

Tania, guerrilera

Tania, guerrilera
1973
Brotando del silencio/breaking out of the silence

Tamara Bunke Bider, più nota come Tania la Guerrigliera (Buenos Aires, 19 novembre 1937 – Puerto Mauricio, 31 agosto 1967), è stata una rivoluzionaria e guerrigliera tedesca naturalizzata argentina.

Tamara nasce da genitori tedeschi, militanti comunisti in esilio in Argentina. Dopo la guerra i genitori di Tamara decidono di tornare in Germania, nella parte orientale, per costruire il socialismo. Tamara, sentimentalmente legata all'America Latina, dove è nata, studia lingue romanze e diviene interprete per il governo, incarico che la porta a conoscere Che Guevara. In seguito, decide di trasferirsi a Cuba e dedicare la sua vita alla rivoluzione cubana; la militanza rivoluzionaria la porterà a diventare agente segreto prima e guerrigliera poi, col nome in codice Tania, esperienza che la condurrà alla morte.

Nel 1952 la famiglia decide... (continua)
Tania, sofiadora incansable,
(continua)
inviata da dq82 28/8/2015 - 10:00
Percorsi: Che Guevara
Downloadable! Video!

Corazón maldito

Corazón maldito
[1965/66]
Testo di Violeta Parra
Musica di Ángel Parra
Interpreti: Isabel Parra, Ángel Parra, Inti-Illimani, Mercedes Sosa

Letra de Violeta Parra
Música de Ángel Parra
Intérpretes: Isabel Parra, Ángel Parra, Inti-Illimani, Mercedes Sosa

Corazón maldito, ecco. Una delle canzoni più famose dell'America Latina; e per forza, è di Mercedes Sosa. Mercedes Sosa? Ma no, è degli Inti-Illimani! Però bisogna che ve lo dica io di chi è: è di Violeta Parra, proprio lei. Solo che non la ha mai cantata: è una di quelle cose, alcune delle quali stanno pure in questo sito, che scrisse dopo la fine del suo grande amore con l'etnologo e musicologo svizzero Gilbert Favre, che la piantò letteralmente in asso scomparendo per il continente e lasciandola disperata a scrivere tra le più belle canzoni e poesie di disamore che siano mai state scritte nella Storia. Dopo che Violeta Parra si fu suicidata di depressione,... (continua)
Corazón, contesta
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/8/2015 - 00:41

The Officers of Dixie

anonimo
The Officers of Dixie
[1861-65]
Testo trovato su “Southern War Songs”, a cura di W. L. Fagan, New York 1889.

Canzone di anonimo “growler” (uno che brontola, che si lamenta), certamente un soldatino sudista che se la prende con satira feroce contro l’inettitudine, la spocchia, la corruzione degli ufficiali e dei gallonati vertici dell’esercito ribelle sudista: “Date retta a me, tutti quei bottoni, tutte quelle mostrine, tutte quelle medaglie… Non è tutto oro quel che luccica!”
By A Growler

(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/8/2015 - 15:41
Percorsi: Eroi

Contraband Now

Frank Wardlaw
Contraband Now
[1861]
Parole e musica di Frank Wardlaw
Testo trovato su Public Domain Music, nella sezione “American Civil War Music (1861-1865)”
Altrove la canzone viene datata al 1864 e attribuita a tal George H. Miles, che però è forse solo il curatore della raccolta “Said the Rose, and Other Lyrics” (1907) in cui il testo del brano è incluso.

Una canzone – scritta come se fosse cantata nella parlata del negro protagonista, lo zio Sambo – che credo sia piuttosto interessante perché descrive come la Guerra Civile americana abbia formalmente chiuso con la schiavitù ma di fatto aperto la lunga stagione – durata più di un secolo - della segregazione razziale.

“Contraband” oggi non significa altro che “contrabbando” ma all’epoca erano chiamati “contrabands” gli schiavi afroamericani fuggiaschi che ancora non erano stati dichiarati liberi o che si univano alle truppe dell’Unione. “Contraband” significava... (continua)
Uncle Sambo’s a gwine to be righted,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/8/2015 - 14:50
Downloadable! Video!

Rob Roy MacGregor, O!

Rob Roy MacGregor, O!
[1818?]
Canzone tradizionale scritta da tal John Davy (1763-1824) per la sua “Rob Roy MacGregor, or, Auld Lang Syne”, opera musicale in tre atti tratta dal racconto “Rob Roy” scritto nel 1817 da Sir Walter Scott.
Sulla melodia dell’antica “Duncan Gray”
Interpretata da Carl Peterson (anche lui appartenente al clan MacGregor) nel suo album “Songs of Rob Roy and the MacGregors”


Patrick “Gilderoy” MacGregor, vissuto nella prima metà del 600, viene spesso confuso con un suo più famoso discendente, Robert Roy MacGregor (1671-1734), anche lui costretto alla macchia per buona parte della sua vita dal vecchio editto di cancellazione e sterminio del clan MacGregor emesso nel 1603 dal re di Scozia James VI, un bando crudele che ebbe termine solo nel 1774, 150 anni dopo.

Rob Roy – questo il nome con cui è passato alla storia diventando un “folk hero” – nacque sulle rive del Loch Ceathairne (il... (continua)
Pardon now the bold outlaw
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/8/2015 - 13:34
Video!

L'âme slave

L'âme slave
L'ÂME SLAVE

Chanson française – Boris Vian - 1954
Musique : Jimmy Walter ()


Il te souviendra que récemment, j'avais annoncé plusieurs chansons surprises où il est question de l'âme. C'en est une et non des moindres. Comme on le voit, elle s'intitule : L'Âme slave, tout un programme, mais c'est aussi une chanson de résistance face à la bêtise ambiante. Ce qui ne gâte rien : elle de Boris Vian. Par parenthèse, Boris Vian mourra à la fin des années 50, au cinéma d'un arrêt cardiaque. Il souffrait depuis l'enfance d'une insuffisance cardiaque, due, je cite : « À douze ans, à la suite d'une angine infectieuse, Boris souffre de rhumatismes articulaires aigus, qui provoquent une insuffisance aortique... » et comme tu le sais, c'est pareil pour moi… D'ailleurs, j'évite les cinémas...

Rien qu'à l'idée d'une chanson de Vian, on peut déjà être joyeux comme un boucher de la Villette Chansons de... (continua)
L'air slave,
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/8/2015 - 12:03
Downloadable! Video!

Eroi

Eroi
[2007]
Nell’album intitolato “Spettri”
Segreto indomito e disperso
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/8/2015 - 09:43
Percorsi: Eroi
Downloadable! Video!

Discorsi del cazzo

Discorsi del cazzo
[2007]
Nell’album intitolato “Spettri”

A proposito di discorsi del cazzo e di memoria condivisa, ecco un esempio lampante (uno dei tanti, purtroppo, che si possono fare) di come i fascisti intendono la condivisione della memoria:

All’inizio del 1944 i partigiani garibaldini operanti tra Siena e Grosseto avevano organizzato un campo di addestramento per renitenti alla leva nella zona di Monticiano.
Nel marzo, in seguito ad un fallito attentato ad un gerarca di Grosseto, repubblichini e tedeschi lanciano un vasto rastrellamento nella zona, giungendo a circondare l’accampamento partigiano all’alba dell’11 marzo. Nello scontro a fuoco rimane ucciso il partigiano Giovanni Bovini e un francese, Robert Houdin, rimane gravemente ferito (morirà pochi giorni dopo in ospedale a Siena). 19 giovani reclute, prive ancora delle armi e dell’addestramento necessario, si arrendono… Uno di loro si aggrega... (continua)
Ondate imponenti
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/8/2015 - 09:16

Sullo stato di mente di Giovanni Passanante

Antiwar Songs Blog
Sullo stato di mente di Giovanni Passanante
Giovanni Passannante era un cuoco lucano di Salvia, un piccolo paese di circa mille abitanti vicino Potenza. Il 17 novembre 1878, a Napoli, con un coltellino di poco conto, attenta – in nome della “Repubblica universale” – alla  vita di Umberto I, re d’Italia, che riporta una piccola ferita ad una gamba. L’attentatore, che qualche ora prima, […]
Antiwar Songs Staff 2015-08-26 20:57:00
Downloadable! Video!

I Wish That The Wars Were All Over

anonimo
I Wish That The Wars Were All Over
[XVIII° secolo]
Ballata inglese settecentesca risalente, con tutta probabilità, al periodo della guerra d’indipendenza americana (1775-1783). Esistente in moltissime versioni, a partire da quelle contenute in broadsides di fine 700, la canzone è una delle più frequentemente riproposte nelle varie ondate di folk revival sia in Gran Bretagna che negli USA. Sue versioni stanno nei repertori di artisti come Roy Harris, Helen Hockenhull, Tim Eriksen, Eliza Carthy, Jon Boden, Askew Sisters, Andy Turner.

Il tema di fondo è quello della “ragazza guerriera”, la donna che si traveste da uomo per seguire il proprio amore partito in guerra o per affrontare meglio e con minori rischi la mancanza di protezione dovuta all’assenza dei familiari maschi spediti a combattere. Un motivo riscontrabile in molte antiche canzoni, si pensi – soltanto tra quelle già presenti sulle CCG/AWS - a La guerriera, Mary... (continua)
Down in the meadows the violets so blue
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/8/2015 - 15:54
Downloadable! Video!

Nella Somalia bella

anonimo
Nella Somalia bella
Così come avvenuto anche per le ballate anglosassoni, le canzoni popolari non si sa da dove vengano e nemmeno dove andranno a finire. Questo brano, raccolto da Costantino Nigra, come brano popolare piemontese (probabilmente originario della Francia del Sud, e da lì arrivato fino in Portogallo), ma poi diffuso in tutta Italia con il titolo de la sposa morta o Nella [Somalia, Romagna] bella ha come tema quella dell'uomo che parte e poi torna a casa e trova la fidanzata morta. All'inizio è un montanaro o un contadino, nelle versioni più recenti, come queste prime, un soldato che parte per la guerra. A seconda dell'epoca cambia anche la destinazione della guerra. Nella Somalia bella la madre fa una sorta di invettiva contro la guerra, nella versione de La Macina, anche la sposa: quasi una sorta di rimprovero per non aver disertato. In altre versioni il "bravo" soldato chiede il permesso per tornare... (continua)
O mamma, o mamma dimmelo
(continua)
inviata da Donquijote82 26/8/2015 - 12:39

Bill and I (a Picket Song)

Frank Wardlaw
Bill and I (a Picket Song)
[1861]
Ignoro chi sia stato Frank Wardlaw, autore e compositore di questo brano, forse uno dei protagonisti, due soldati dell’Unione in turno di guardia notturno…
Testo trovato su Public Domain Music, nella sezione “American Civil War Music (1861-1865)”

Guerra civile americana. Accampamento dell’Unione. I soldati Bill e Frank (?) sono destinati ad un turno di sentinella. E’ una notte chiara, tranquilla, e i due pensano già a quando getteranno i fucili alle ortiche e torneranno dalle fidanzate… Poi, un rumore: è un attacco dei confederati! Frank scatta subito ma Bill rimane paralizzato dal terrore… Frank spara nel buio e ferisce un ribelle, un ragazzino (“a schoolgirl’s toy”), che gli muore tra le braccia invocando la mamma, mentre Frank cerca in qualche modo di confortarlo chiamandolo “Fratello”… Poi Frank torna verso il posto di sentinella e trova Bill ancora lì, impietrito, con gli... (continua)
The moon had just gone down, sir,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/8/2015 - 10:43
Downloadable! Video!

Write a Letter to My Mother

Write a Letter to My Mother
[1864]
Parole di E. Bowers
Musica di P.B. Isaacs
Canzone risalente alla guerra civile americana, cavallo di battaglia di Charlie Poole (1892-1931), operaio tessile, musicista country virtuoso del banjo e leader del gruppo “North Carolina Ramblers”.

Una canzone che racconta di due fratelli rincontratisi dopo molto tempo. L’occasione però è tragica, la prima o la seconda battaglia di Bull Run, combattute tra Stati Uniti e Stati confederati ribelli nel 1861 e 1862. Il soldato confederato ha ferito mortalmente il fratello che combatteva per l’Unione ed è caduto prigioniero. Il moribondo cerca di calmare la disperazione del fratello ricordandogli della famiglia e dell’infanzia e poi gli chiede di comunicare alla madre la sua morte, ma senza rivelarle la tragica circostanza…

Un aspetto forse ancora assente dalle CCG (ne trovo un vago accenno in Kill the King sulla guerra civile inglese nel... (continua)
Raise me in your arms my brother.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/8/2015 - 09:41
Downloadable! Video!

Blackbirds and Thrushes

anonimo
Blackbirds and Thrushes
Canzone ottocentesca presente nella raccolta “English Folk Song” (1907?) curata da Cecil J. Sharp (1859-1924), protagonista del folklore revival in Inghilterra ai primi del 900.
Su di una melodia molto simile a quella di un’altra canzone tradizionale, “Hares on the Mountain”
Trovo il brano nel repertorio di Shirley Collins (in “Sweet England” del 1959) e di Ewan MacColl (in “English And Scottish Love Songs”, 1959, con Isla Cameron).


As I was a-walking for my recreation,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/8/2015 - 08:56

Fare You Well, My Darling

anonimo
Fare You Well, My Darling
[1862]
La fonte del testo che segue è il quarto dei dodici volumi di cui è composto Rebellion Record: a Diary of American Events: with documents, narratives illustrative incidents, poetry, etc. a cura di Frank Moore (1828-1904, giornalista), resoconto della Guerra Civile americana pubblicato a New York tra il 1861 ed il 1868.
L’autore della canzone sarebbe un soldato sudista (“rebel soldier”) di nome Levi F. Jones ferito nella battaglia di New Bern, North Carolina, combattuta il 14 marzo 1862.
In assenza di ulteriori riscontri, ho preferito attribuirla ad anonimo.

E’ interessante come diversi decenni dopo, precisamente nel 1937, i grandi ricercatori John A. ed Alan Lomax abbiano raccolto un testo - poi incluso in “Our Singing Country: Folk Songs and Ballads”, New York 1941 - pressochè identico dalla voce di una ragazza di Murrells Inlet, South Carolina, e lo abbiano introdotto con una... (continua)
So fare you well, my darling,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/8/2015 - 16:22
Downloadable! Video!

Gilderoy

anonimo
Gilderoy
[XVII° secolo]
Ballata nativa della Scozia, poi transitata in Inghilterra, la cui melodia originaria viene fatta risalire all’ “En Gaudeat” gregoriano medievale. La musica si trova già nella prima edizione (1651) de “The Dancing Master”, manuale per le danze inglesi tradizionali pubblicato da John Playford, editore specializzato in musica.

Ballata scozzese, esistente in innumerevoli versioni a partire da broadsides di fine 600, che racconta dell’esecuzione di Patrick del famoso clan MacGregor, un “highwayman”, un “freebooter”, un “cattle-lifter” che imperversò nelle Highlands, in particolare nel Perthshire ed Aberdeenshire, intorno al 1630 e che fu catturato e giustiziato nel 1636 o 1638. Patrick MacGregor era chiamato “Gilrodh”, o “Gilruadh”, o “Gilleruadh”, ossia “ragazzo dai capelli rossi”, e di un rosso scarlatto pare fosse anche la cappa che preferiva indossare.

Ho incontrato questa... (continua)
Gilderoy was a bonnie boy,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/8/2015 - 13:44
Video!

Let the Power Fall

Let the Power Fall
(1971)

Album: "Let the Power Fall"
Oh, let the power fall on I, Far I
(continua)
24/8/2015 - 22:23

An Anthem for the Space Age

An Anthem for the Space Age
[1962]
Parole e musica di Agnes “Sis” Cunningham, cantautrice e fondatrice nel 1962 - insieme al marito Gordon Friesen - del Broadside Magazine.
Nel Broadside #8 del 30 giugno 1962.

Francamente eccessivo l’ottimismo utopistico della Cunningham all’inizio della “corsa allo spazio”… Solo nel 1962 furono 59 i lanci degli americani e 22 quelli dei sovietici…
Yesterday is gone, today is racing on and tomorrow rolls towards us
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/8/2015 - 11:30
Downloadable! Video!

Bosnia Tune

Bosnia Tune
[1992]
Parole di Iosif Aleksandrovič Brodskij/Joseph Brodsky
La poesia fu scritta da Brodskij direttamente in inglese.
Dal sito Joseph Brodsky

La poesia è stata musicata e viene cantata dal cantante norvegese Morten Harket (ex a-ha). Il pezzo con il titolo "Brodsky Tune" si trova nel suo album del 1995 "Wild Seed"
As you pour yourself a scotch,
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 23/8/2015 - 11:20
Video!

Η αδελφή μας Αθηνά

Η αδελφή μας Αθηνά
I adelfí mas Athiná

(15/5/1968)
Poesia di Giorgos Foteinos [Giorgos Kouloukis] (1955)
Musica: Mikis Theodorakis
Vrachati, 1968

Στίχοι: Γιώργος Φωτεινός [Γιώργος Κουλούκης] (1955)
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Βραχάτη, 1968

Arance e Filo spinato

Nel maggio del 1968, Mikis Theodorakis si trova, sotto stretta sorveglianza dopo essere stato rilasciato una prima volta dal carcere della dittatura dei Colonnelli, nella sua casa di vacanze di Vrachati, presso Corinto. Per caso, ritrova in quella casa alcune lettere e ricordi di un suo compagno di prigionia di quasi vent'anni prima nel lager dell'isola di Makronissos, il maestro elementare Giorgos Kouloukis. Giorgos Kouloukis, nato a Nafplio nel 1924 e facente parte dell'EPON durante la guerra civile del 1945-48, era stato condannato a morte ma era riuscito a sfuggire all'esecuzione; sorte che non era toccata ad una sua collega e compagna di... (continua)
Ήλιος θα βγει
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 23/8/2015 - 00:43
Downloadable! Video!

Я входил вместо дикого зверя

Я входил вместо дикого зверя
Ja vxodił vmesto dikogo zverja
24 maggio 1980
24 мая 1980
May 24, 1980

Parole di Iosif Aleksandrovič Brodskij
Dal sito Brodsky Poetry
Я входил вместо дикого зверя в клетку,
(continua)
inviata da Krzysztof Wrona 22/8/2015 - 22:32
Downloadable! Video!

La ballata della mietitura

La ballata della mietitura
[2008]
Parole di Nonuccio Anselmo, giornalista e scrittore siciliano
Musica di Lucina Lanzara
Nell’album intitolato “VoXas”
Fu quella notte
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/8/2015 - 13:40
Downloadable! Video!

John

John
[1974]
Parole e musica di Juri Camisasca
Nel disco intitolato “La finestra dentro”, prodotto da Franco Battiato
Non so se ti ricordi di John
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/8/2015 - 13:16

Le chant d'un soldat

Le chant d'un soldat
Piacenza, 20 agosto 2015

Due parole del traduttore. Mai tradotto finora, il Chant d'un soldat appartiene ai primissimi tempi di questo sito (ha il codice di registrazione 981). Alla sua « riscoperta » ha senz'altro contribuito la menzione che ne fa l'anarchico italiano Armando Borghi nelle sue memorie « Mezzo secolo d'Anarchia 1898-1945 », che nel 1912, rifugiato in Francia, vide cantare e rappresentare durante la vague antimilitarista che precedette di poco lo scoppio della I guerra mondiale. E' stata un'occasione per dare il risalto che merita a questa canzone assolutamente potente. La traduzione è stata corredata di Note.
CANTO D'UN SOLDATO
(continua)
21/8/2015 - 12:23
Downloadable! Video!

Gloire au Dix-septième

Gloire au Dix-septième
Gloire au 17ème nelle memorie dell'anarchico italiano Armando Borghi, rifugiato in Francia

L'anarchico italiano Armando Borghi (Castel Bolognese, 6 aprile 1882 - Roma, 21 aprile 1968) è l'autore di importantissime memorie (pubblicate nel 1954 dalle Edizioni Scientifiche Italiane con prefazione di Gaetano Salvemini, e ripubblicate nel 1978 dalle Edizioni Anarchismo), intitolate "Mezzo Secolo di Anarchia". Nel 1912 Armando Borghi, per sfuggire ad una delle sue numerose carcerazioni in Italia, si trovava rifugiato a Parigi (dove conobbe e frequentò, tra gli altri, il famoso e quasi mitico Amilcare Cipriani); a pagina 124 del volume si trova la seguente testimonianza su questa canzone di Montéhus, quasi sicuramente la prima e forse l'unica in lingua italiana e resa pochissimi anni dopo la sua composizione:

"[...] Spesso mi sorprendo ancor oggi [Borghi scrive tra il 1945 e il 1946, ndr] ad ascoltare... (continua)
Riccardo Venturi 21/8/2015 - 11:22
Downloadable! Video!

L’emigranti e la valigia

L’emigranti e la valigia
Parole e musica di Marilena Monti, scrittrice e cantautrice siciliana
Purtroppo non so quando questa canzone sia stata composta e in che disco sia inclusa.
Gli unici riferimenti sono che la Monti incideva per la Fonit Cetra e la sigla SIAE del disco è 31148
Testo trovato su Cultura siciliana, il sito curato da Nicolò La Perna, biografo di Rosa Balistreri

“Un episodio che mi è realmente accaduto: in treno un emigrante siciliano, tornava in Germania a fine estate. Portava, fra i tanti bagagli pesanti, una valigia vuota. Gli chiesi perchè: ‘Signurì... cca ci mettu lu paisi!’. Ho composto la canzone, testo e musica, anche se le parole dell'uomo erano già poesia compiuta!” (Marilena Monti)
E un jornu pi casu ci addumannai all`emigranti:
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/8/2015 - 10:12
Video!

Sicilia amara

Sicilia amara
[1978]
Parole e musica di Totò Castelli, giornalista e cantautore
Interpretata dal gruppo “Sicilia Canta, Sicilia Frana” (Giuseppe Nicola Ciliberto, Giuseppe Cannata, Vincenzo Bonafede, Enzo Argento, Vincenzo Ruvolo e Paolo Bono) di Ribera, Agrigento.
Testo trovato sul sito Ciliberto Ribera curato da Giuseppe Nicola Ciliberto, scrittore, poeta, compositore e pittore nativo del posto.

Nel disco eponimo, pubblicato in LP e musicassetta nel 1978 con il finanziamento dell’emittente locale Radio Torre Ribera.
Quann’era nicareddu iu sintìa cantari:
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/8/2015 - 09:34
Video!

Sicilia canta, Sicilia frana

Sicilia canta, Sicilia frana
[1978]
Parole e musica di Giuseppe Nicola Ciliberto (1942-), scrittore, poeta, compositore e pittore nativo di Ribera, in Provincia di Agrigento.

Nel disco eponimo, pubblicato in LP e musicassetta nel 1978 con il finanziamento dell’emittente locale Radio Torre Ribera.


Nel 1977 Giuseppe Nicola Ciliberto – l’autore, fra l’altro, della bellissima Nustalgia (Nostalgia di Ribera) che fu dell’immortale Rosa Balistreri – insieme ai poeti Giuseppe Cannata e Vincenzo Bonafede e ai musicisti Enzo Argento, Vincenzo Ruvolo e Paolo Bono (quest’ultimo virtuoso del “friscalettu di canna”), fondò un gruppo musicale con l’intenzione di raccontare in presa diretta, con esibizioni dal vivo e trasmissioni dalle onde della radio locale, la Sicilia, la Sicilia che ride e che canta le sue virtù e le sue bellezze, la Sicilia che piange e s’indigna per le sue aberrazioni e contraddizioni: una Sicilia che canta in una Sicilia che frana.
(cantato)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/8/2015 - 09:12
Downloadable! Video!

Raskolnikow

Raskolnikow
Casamonica a Roma! Oi!

... una rosa è una rosa, è una rosa, è una rosa...

Il mondo rimane rigido nella sua pazzia

Oi!
krzyś 21/8/2015 - 00:41

Emigrato

Emigrato
Chanson italienne – Emigrato – Istentales – 1989
Paroles : Gigi Sanna
ÉMIGRÉ
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/8/2015 - 21:47
Downloadable! Video!

Bokassa Rap

Bokassa Rap
[1994]
Versi di Stefano Benni, pubblicati su Il Manifesto del 29 luglio 1994
Musica di Juggy (un duo costituito da Anton Giulio “Juggy” Castagna e Marco De Angelis), nel loro disco “Par condicio” del 1995, distribuito gratuitamente con la rivista Avvenimenti.
In due versioni, una interpretata – credo – da Neri Marcorè che imita Berlusconi, l’altra interpretata dallo stesso Marcorè con Daniele Formica, David Riondino e Paolo Rossi.
I giudici, se vogliono giudicare, bisogna che si facciano eleggere
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/8/2015 - 15:40
Downloadable! Video!

Le temps du plastique

Le temps du plastique
[1955]
Parole e musica di Léo Ferré
In un 33 giri da 25 cm non intitolato e noto come “La Guinche” ovvero “8 Chansons Nouvelles”, pubblicato dalla Odéon nel 1956.

Francese non facile ma “Car mieux vaut un’ guitare qu’ les sonn’ries de la gloire” mi suona come “La musique qui marche au pas, cela ne me regarde pas” del buon Brassens…
Si l'on mettait le temps du plastique
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/8/2015 - 14:32
Downloadable! Video!

Supper's Ready

Supper's Ready
grazie!!!
Marco 20/8/2015 - 13:51
Downloadable! Video!

L'erba selvaggia

L'erba selvaggia
[1977]
Scritta da Herbert Pagani, E. Lombardi e R. Bernet
Lato A di un 45 giri del 1977. Sul lato B, “Da niente a niente”
Viene su, come l'erba selvaggia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/8/2015 - 13:14
Video!

Il condannato

Il condannato
[1976]
Scritta da Herbert Pagani con A. Limentani e E. Lombardi
Nel LP intitolato “Palcoscenico”
Testo trovato su Megalopolis
Dalla mia cella scrivo a te così
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/8/2015 - 11:50
Downloadable! Video!

Concerto per un cane

Concerto per un cane
[1976]
Scritta da Herbert Pagani con A. Limentani e B. Moraschi
Nel LP intitolato “Palcoscenico”
Testo trovato su Megalopolis
Era stata una giornata tutta no
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/8/2015 - 11:47
Downloadable! Video!

Anima

Anima
[1991]
Versi di Stefano Benni, nella raccolta “Ballate”
Messa in musica da Umberto Petrin, nell’opera collettiva “Baldanders” del 2004, e poi da Fausto Mesolella (della Piccola Orchestra Avion Travel) nel suo “Cantostefano”, album pubblicato nel 2015 e interamente dedicato alle poesie di Benni
Anima
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/8/2015 - 11:21
Downloadable! Video!

Taranto libera

Taranto libera
[2012]
Parole e musica di Marco De Bartolomeo
Testo trovato sul blog Ditelo sui tetti

Si vedano anche Taranto e Cantico dell'operaio ILVA
C'è chi dice che la legge è legge, così si legge,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/8/2015 - 09:45
Video!

Antifascista

Antifascista
E' la nostra città, sappiatelo
(continua)
inviata da ZugNachPankow 20/8/2015 - 00:47
Downloadable! Video!

Stalingrado

Stalingrado
Traduzione inglese di ZugNachPankow
STALINGRAD
(continua)
inviata da ZugNachPankow 20/8/2015 - 00:21
Downloadable! Video!

Il barone Fanfulla da Lodi

anonimo
Il barone Fanfulla da Lodi
Chanson italienne – Il barone Fanfulla da Lodi - anonimo

Si je dis « Bartolomeo Tito Alon », né à Basiasco, le 1er septembre 1477 et mort à Pavie, le 24 février 1525, je crois que ce nom dirait quelque chose à peu de gens. Peut-être à beaucoup d'entre eux, le nom avec lequel il est passé à l'histoire, c'est-à-dire Fanfulla da Lodi, dirait davantage. C’est un des mythiques « condottieri » italiens, valeureux, d'esprit altier et hautain, méprisant du danger à la bataille et cetera. Piero Novati dit de lui : « Il n'y a pas de combat important à cheval du Seizième siècle auquel Fanfulla n'ait pas participé, d'abord comme simple soldat de fortune et ensuite comme capitaine avec sa troupe de cinquante hommes d'armes directement subordonnés à son commandement et à sa solde ». Les condottieri italiens du XVIe siècle, qui combattaient justement à la solde des puissances qui avaient fait de l'Italie... (continua)
LE BARON FANFULLA DE LODI
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/8/2015 - 22:20
Downloadable! Video!

Θερμοπύλες

Θερμοπύλες
A proposito dell'immagine sopra, quella relativa all'Acropoli ateniese nell'infausto 1941... Beh, dove non riuscirono allora i nazionalsocialisti di Adolf Hitler, sono riusciti oggi i cristianodemocratici di Angela Merkel:


Grecia, la tedesca Fraport fa shopping di aeroporti

da La Repubblica del 18 agosto 2015

La tedesca Fraport fa shopping di aeroporti in Grecia. Il governo di Atene ha infatti approvato la vendita di 14 aeroporti regionali al gestore aeroportuale tedesco per 1,23 miliardi di euro. La decisione - che riguarda una concessione quarantennale - è stata confermata ufficialmente oggi nella Gazzetta Ufficiale e porta le firme di diversi ministri, tra cui il vice primo ministro e il ministro dell'economia Yannis Dragasakis e Giorgos Stathakis.

Si tratta dell'ultimo atto di un processo iniziati prima dell'insediamento del governo di Alexis Tsipras. Prima del blocco delle privatizzazioni... (continua)
Bernart Bartleby 19/8/2015 - 22:00
Downloadable! Video!

Azadî bo Kurdistan

segnalo in rete:
ETNIE, Terrore di Stato in Turchia: i comunicati delle organizzazioni curde
Filed in autonomismo, curdi, etnismo, turchia by Gianni Sartori del 19/08/2015
Gianni Sartori 19/8/2015 - 19:48
Video!

What's Goin' on Down There

What's Goin' on Down There
[1964]
Parole e musica di Malvina Reynolds
Nel disco “Malvina Reynolds Sings the Truth” del 1967

Il 1964 è l’anno in cui il “Mississippi (was) Burning”, prendendo a prestito il titolo del bel film di Alan Parker del 1988, con Gene Hackman e Willem Dafoe.
Il 21 giugno del 1964 nella contea di Neshoba, Mississippi, sparirono nel nulla tre giovani attivisti per i diritti civili, due bianchi e un nero… I loro corpi furono ritrovati un mese e mezzo più tardi: erano stati sequestrati, linciati e frettolosamente sepolti. Si chiamavano James Chaney, Andrew Goodman e Michael Schwerner.
Responsabili dell’efferato crimine i componenti di una “mob” formata da poliziotti, membri del KKK e bianchi razzisti, in testa a tutti lo sceriffo della contea Lawrence Rainey e il referente locale del Klan Samuel Bowers.

Si vedano anche, per esempio, Goodman and Schwerner and Chaney, In the Mississippi River, Those Three Are On My Mind e He Was My Brother.
Nobody knows about,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/8/2015 - 16:33
Downloadable! Video!

Morti bianche su orizzonti neri (ai caduti sul lavoro)


Tre braccianti agricoli morti in Puglia mentre raccoglievano frutta e verdura. Anche questo è il Sud

da L'Huffington Post del 7 agosto 2015

Il terzo bracciante a crollare per la fatica e per il caldo si chiamava Zaccaria, era tunisino e doveva mantenere 4 figli. Si è sentito male martedì 3 agosto in tarda mattinata alla fine del turno di lavoro nei campi dove caricava cassette di uva. Si trovava a Polignano a Mare.

A differenza di Paola, la raccoglitrice di uva stroncata da un infarto alla fine di una lunga giornata di lavoro, sul corpo di Zaccaria, 52 anni, verrà eseguita l'autopsia. La Procura di Bari vuole capire se la morte sia stata conseguenza di un infortunio sul lavoro, un approfondimento di indagine che nel caso della bracciante italiana non c'era stato.

La storia di Paola, infatti, è emersa soltanto grazie al lavoro dei cronisti e della Flai-Cgil pugliese che hanno raccontato... (continua)
Bernart Bartleby 19/8/2015 - 15:33
Downloadable! Video!

Argentina

Argentina
[1983]
Testo e musica di Francesco Guccini
Letra y música de Francesco Guccini
Lyrics and Music by Francesco Guccini
Album: Guccini [1983]
Il treno, ah, un treno è sempre così banale se non è un treno della prateria
(continua)
inviata da Riccardo Venturi e Daniela -k.d.- 19/8/2015 - 12:20
Downloadable! Video!

1000 Grandmothers

1000 Grandmothers
In realtà il brano compariva già in un album precedente, "Edge" del 2000...
Bernart Bartleby 19/8/2015 - 12:05
Downloadable! Video!

Show Up

Show Up
[2006]
Parole di Holly Near
Musica di Holly Near, Michael Butler, John Bucchino e Jan Martinelli
La traccia che dà il titolo al disco del 2006
I don't feel good, love is gone
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/8/2015 - 11:59
Downloadable! Video!

Canto a la pampa, o Canto de venganza

Canto a la pampa, <i>o</i> Canto de venganza
Piacenza, 19 agosto 2015

Due parole del traduttore. Nel decidere di eseguire una traduzione ritmica, si deve sempre correre il rischio di intervenire sul testo originale in modo sì da riscriverlo per adattarlo alle esigenze, ma anche da rispettare quantomeno il senso di ciò che si sta riscrivendo. La canzone di Francisco Pezoa scritta nel 1908, un anno dopo il massacro della scuola Santa María de Iquique e che su un muro di quella scuola è stata trascritta con la vernice, fu pubblicata in un periodico anarchico e la mia traduzione, senz’altro, qualcosa di un canto anarchico “vecchio stile” vorrebbe avere (compresa la “santa marmaglia” di discendenza chiaramente pietrogoriana). Qualcosa è andata persa, qualcosa è stata aggiunta; destino delle traduzioni quando non sono condotte alla lettera. Qualcuno, magari, potrà storcere il naso vedendo il Tamarugal trasformato in "Tamarugale"; ma in una ballata anarchica del 1908 nessuno si sarebbe fatto alcun problema.
LA PAMPA [CANTO DI VENDETTA]
(continua)
19/8/2015 - 11:53
Downloadable!

El Gitano, or Gypsy

El Gitano, <i>or</i> Gypsy
[1984]
Parole di Holly Near
Musica di José Seves Sepulveda degli Inti-Illimani
In “Sing To Me The Dream - Peace in the Americas Concert Tour”, concerto con Holly Near e gli Inti Illimani, 1984, registrato presso la Great American Music Hall in San Francisco ed il Berkeley Community Theater in Berkeley, California.
Ripresa nella raccolta “Sing To Me The Dream” del 2008.
Out on the highway of flutes and fire
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/8/2015 - 11:43




hosted by inventati.org