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Before 2008-9-5

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Uh mammà

Uh mammà
1981

Trovata su forumemoria in un thread dedicato alle canzoni contro la guerra. Ancora il 28 agosto 2008, cioè pochi giorni fa, l'autore del post, tale Guimug, afferma che "A voler fare un elenco delle canzoni contro la guerra ci sarebe abbastanza materiale da riempire un magazzino"; evidentemente non sa che il "magazzino" esiste già :-) Ma proseguiamo con le sue parole di presentazione di questa canzone: "al di là dei classici immortali targati Dylan o della più casalinga "C'era un ragazzo", voglio ricordare un pezzo che anche se presenta un'orecchiabilità quasi irriverente per un tema così delicato in realtà è molto significativo.
Di un certo Mimmo Cavallo (quello di "Siamo meridionali"), parla del classico problema del paese liberato che si chiede chi lo libererà dai liberatori (e noi italici ne sappiamo qualcosa)." [CCG/AWS Staff]
Stanno già arrivando, uh mammà!
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/9/5 - 20:06
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Bottom Of Your Soul

Bottom Of Your Soul
[2006]
Album: "Falling in Between"
Where are the children we lost not long ago
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2008/9/5 - 08:45
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Pay Me My Money Down

Anonymous
Pay Me My Money Down
Traditional, ca. 1880
First published: 1942, Lydia Parrish
Tradizionale, ca. 1880
Prima pubblicazione: Lydia Parrish, 1942

Un'antica e celebre working song afroamericana che ebbe origine tra i lavoratori portuali di colore nelle isole dello stato della Georgia. Fu raccolta da Lydia Parrish e pubblicata nel 1942 nel volume Slave Songs of the Georgia Sea Islands. Sebbene gli stevedores negri non fossero ufficialmente degli schiavi, le condizioni in cui si trovavano a dover lavorare erano del tutto simili, se non identiche: alla richiesta di farsi pagare il dovuto, il padrone risponde con una sprangata.

Sebbene la canzone risalga con tutta probabilità a circa il 1880 (solo pochi anni dopo la nominale abolizione della schiavitù negli stati del Sud, dopo la guerra di secessione), la melodia è molto più antica: Alan Lomax, il principale studioso delle folk ballads americane, nella sua opera... (Continues)
I thought I heard the Captain say
(Continues)
2008/9/5 - 01:10

Les lanternes libérales

Les lanternes libérales
Le libéral croit, veut croire et surtout, veut faire croire que le régime libéral est démocratique. Dans la réalité quotidienne et historique, il ne l'est assurément pas. Un régime démocratique, c'est-à-dire populaire, ne pourrait tolérer longtemps de telles inégalités, un tel déséquilibre dans la répartition des subsistances, une telle exploitation, une telle arrogance des riches face aux pauvres, une telle immoralité sociale. Mais il est en train de s'autodétruire en détruisant la société, en détruisant la planète.
L'humoriste – juif, il s'appelait André Isaac et résistant, il s'appelait Pierre Dac racontait l'histoire du monsieur qui prend sa vessie pour une lanterne et qui, bien évidemment, quand il l'allume, se brûle. Une plaisanterie fondée sur l'expression française : « prendre une vessie pour une lanterne » qui veut dire : se tromper, se mettre le doigt dans l'œil, se gourer...
En... (Continues)
Ne rien perdre, ne rien donner.
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/9/4 - 22:14
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Mi' padre [Mio padre è morto a 18 anni partigiano]

Mi' padre [Mio padre è morto a 18 anni partigiano]
[1976]
Una poesia di Roberto Lerici interpretata da Gigi Proietti
Dallo spettacolo "A me gli occhi, please!"

Quando Gigi la recita, ne canta soltanto due versi, quasi alla fine; c'è una musica di sottofondo. Abbastanza per non ricorrere agli "extra" per questa straordinaria cosa scritta dal grande regista di "Nell'anno del signore", sulla quale non vogliamo aggiungere altro. Forse, rispetto al video inserito in questa pagina, si noteranno delle lievi differenze nel testo scritto; questo perché Gigi Proietti è improvvisatore nell'anima. [CCG/AWS Staff]

Come segnalatoci da Roberta Lerici, figlia di Roberto Lerici (scomparso nel 1992), suo padre è l'autore effettivo di questo testo e degli altri dello spettacolo A me gli occhi please!; ci informa sempre Roberta Lerici che "lo stesso brano è anche depositato alla Siae come pezzo autonomo dallo spettacolo (sez. Dor-monologo), sempre di Roberto... (Continues)
Mi' padre è morto partigiano
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/9/4 - 19:18
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Yuppi Du

Yuppi Du
[1974]
Lyrics and Music by "Clan Celentano"
Testo e musica del "Clan Celentano"
From the original soundrack of the motion picture "Yuppi Du"
Dalla colonna originale del film "Yuppi Du"

Può essere che i film interpretati e/o diretti da Adriano Celentano non siano delle pietre miliari nella storia del cinema italiano, ma Yuppi Du è unanimemente considerato il suo capolavoro (tanto da aver rischiato di essere premiato, nel 1975, al festival del cinema di Cannes (si ricorda che dal 5 settembre 2008 il film è disponibile, dopo anni di oblio, in una versione restaurata). Il film era stato molto apprezzato sia dalla critica internazionale che da quella italiana per la sua carica innovativa sia nei contenuti che nell'originalità della formula narrativa.

Visto raramente in televisione, mai trasposto in videocassetta o in dvd, sono molti coloro che non conoscono questa che rimane sicuramente... (Continues)
Yuppi du yuppi du yuppi du
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/9/4 - 14:38
Song Itineraries: Anti-war Movies Soundtracks
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Il morale delle truppe

Il morale delle truppe
[2008]
Testo e musica di Max Manfredi
Lyrics and music by Max Manfredi
Album: Luna persa (in uscita ottobre 2008)
Il testo è stato trascritto all'ascolto dal video

Un'ironica e amara canzone dal nuovo album di Max Manfredi, "Luna persa", in uscita tra breve. Riporta un po', nelle atmosfere, sicuramente al Buon soldato Sc'vèik Di Jaroslav Hášek.

Anteprima di "Il morale delle truppe", uno dei brani dell'ultimo CD di Max "Luna Persa" in uscita tra poco!
Il video è stato registrato a Ricaldone a luglio di quest'anno. Per l'occasione, la Staffa ha avuto come ospite Antonio Marangolo ai fiati.

A fine estate il nuovo album: "Luna persa" (28/07/2008)
Sono terminate le registrazioni del nuovo album di Max Manfredi, la cui uscita è prevista a fine estate per Ala Bianca Group, distribuzione Warner. Il titolo del disco sarà "Luna persa" e conterrà undici canzoni, musicalmente assai eterogenee... (Continues)
Il morale delle truppe
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2008/9/4 - 12:40
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Can’t Pay The Bill

Can’t Pay The Bill
[2008]
"The Whole Fam Damnily"

Una canzone sulla guerra sempre più cruenta che il sistema neo-capitalista liberista conduce contro i popoli della terra, non solo nei territori di sfruttamento neo-coloniale ma anche negli stessi paesi - come gli USA - dove gli squali del capitale e della finanza hanno le loro basi...
Liberismo = libertà dei capitali e degli squali, schiavitù e miseria dei popoli.
Lord keep me well, Lord keep me well
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/9/4 - 08:48
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John Hughes

[2008]
"The Whole Fam Damnily"

Una canzone su di un reduce dalla guerra del Vietnam... la ferita è ancora aperta...
In Vietnam he fought a war
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/9/4 - 08:32
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Samarcanda

Samarcanda
[1977]
Testo e musica di Roberto Vecchioni
Lyrics and music by Roberto Vecchioni
Album: Samarcanda

La leggenda araba o la bizzarra maledizione della guerra (beffarda dipartita di un soldato, come quella del Piero di De André) ?

Samarcanda nasce in un periodo storico tormentato, nel pieno degli anni di piombo.

La canzone che dà il titolo all’LP è stata spesso travisata o proprio non capita dal pubblico. Il tema è una leggenda che Vecchioni trova in John O’Hara (Appointment in Samarra, dove Samarra sta per Samarcanda). Un’antica storia dei paesi arabi racconta che un giorno un servo incontrò la Morte al mercato del paese. Corse dal padrone e gli chiese un cavallo veloce per fuggire dalla nera signora, alla volta di Samarcanda, cioè lontano da lei. Il padrone acconsentì, poi scese al mercato e domandò alla Morte perché avesse spaventato il servo. La Morte candidamente rispose: “Non l’ho... (Continues)
There was a big celebration in the capital
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/9/3 - 19:55
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Dopo la pioggia

Dopo la pioggia
2006
A passo lento

Ci vogliono far sempre credere che la pace sia una conseguenza della guerra. Ma sarebbe bello se esistesse la pace senza partire per forza dalla guerra.
Libera reinterpretazione dell'omonima poesia di Gianni Rodari
Dopo la pioggia, viene il sereno,
(Continues)
Contributed by Luca 'The River' 2008/9/3 - 18:24
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Bağdat Kafe

Bağdat Kafe
[2004]
Lyrics and Music by Bulutsuzluk Özlemi
Testo e musica: Bulutsuzluk Özlemi

Una canzone davvero bella sulla guerra in Iraq che ci viene dalla vicina Turchia per mano di una delle sue rock band più famose e coraggiose, i Bulutsuzluk Özlemi. Le band turche hanno spesso dei nomi bizzarri e poetici: questo significa alla lettera "Desiderio di filtrare le nuvole". Dolenti purtroppo di non potere per il momento proporre una traduzione, ma se qualche collaboratore/trice o lettore/trice conosce la lingua turca è pregato/a di farsi avanti. Quel che possiamo dire è che nelle prime inquadrature del video allegato, sulla chitarra di uno dei componenti del gruppo si legge una scritta inequivocabile: Savaşa Hayır, "No alla guerra". [CCG/AWS Staff]
Yolumuz uzun yavrum,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/9/3 - 00:12

L'autre côté du Mur

L'autre côté du Mur
L'Autre Côté du Mur

Le Mur est tombé, c'est sûr ! Mais que d'un seul côté...
Il nous reste à abattre l'autre côté du mur...
Le côté de la misère et de l'exploitation, celui du chômage, celui de la richesse qui se nourrit de la pauvreté... Il nous reste à abattre le libéralisme qui pour assurer ses revenus et sa domination tue et les hommes en tant qu'individus, que peuples et qu'espèce et détruit la planète.
J'en ferais bien une petite chanson... avait dit Marco Valdo M.I. en commentaire à la chanson de Klein Orkest – Over de Muur.
et bien la voici.
Qu'on en s'y trompe pas, L'Autre Côté du Mur n'a rien d'un « Sunny side of the street ».
Sans doute pourrait-elle être plus inspirée, sans doute peut-on dire les choses différemment, sans doute... Cela m'est bien égal, pourvu qu'on les dise !
Il y a toujours deux côtés à un mur
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/9/2 - 18:57
Song Itineraries: The Berlin Wall, 1961-1989
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Peace Maker

Peace Maker
[1986]
"Forever"
Spinning 'round in your dance of life like a hurricane
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/9/2 - 13:31
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Over de muur

Over de muur
[1984]
Lyrics and music: Klein Orkest
Testo e musica: Klein Orkest
Woorden en muziek: Klein Orkest
Album: Later is al lang begonnen

"Sul muro": una canzone dal 2° album della "Klein Orkest" ("Piccola Orchestra") che confronta le due realtà di qua e di là dal muro di Berlino prima della sua caduta nel 1989. Due realtà ma un unico sconforto: da una parte il "socialismo" imposto con le armi e la paura, dall'altra il capitalismo con le sue disuguaglianze e la fame per i più deboli. Tutti sappiamo come sia andata poi. [RV]
Oost Berlijn, Unter Den Linden
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/9/2 - 10:11
Song Itineraries: The Berlin Wall, 1961-1989
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Only Eighteen

Only Eighteen
[2003]
Written by Walt Cronin & Zander Schloss / copyright 2003
Scritta da Walt Cronin e Zander Schloss / copyright 2003



Ricevere direttamente dall'autore una canzone scritta da qualcuno che ha veramente combattuto in Vietnam è per il nostro sito un onore ancora maggiore che ospitare anche la più bella canzone sul tema, ma scritta da qualcuno che non si è mai mosso da casa. La storia di un ragazzo di diciott'anni cui viene presentata la guerra come unica alternativa alla galera. E' quindi con estremo piacere che diamo a questa canzone il risalto che merita; perché è una canzone vera.

Getting directly from the author a song that has been written by somebody who has really fought in Vietnam is for our website a honor still greater than hosting even the most beautiful song on such argument, but written by somebody who has neved left home. The story of a 18 yo boy getting going to... (Continues)
We was just kids
(Continues)
Contributed by Walt Cronin 2008/9/1 - 23:27
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Leonardo Pieraccioni: Ahi ahi ahi [I figliol di troia 'e 'un moian mai]

Leonardo Pieraccioni: Ahi ahi ahi [I figliol di troia 'e 'un moian mai]
[1991 circa]
Testo e musica (sic) di Leonardo Pieraccioni

Lo scorso anno, 2007, diciamo che il mese di settembre è stato un po' particolare per chi scrive; ne ha risentito anche questo sito, che è stato letteralmente impestato di Extra che, per dirla con un eufemismo, rispecchiavano un determinato stato d'animo, sicuramente non dei migliori. Poi è venuto maggio, anticipato a gennaio, e quest'anno mi fa voglia di cominciare il mese dove sono nato con una canzoncina leggera come una piuma. Di Leonardo Pieraccioni, proprio lui. Non state sbagliando, quello del Ciclone, il comico fiorentino che per un certo periodo ha sbancato i botteghini. Però il Pieraccioni, ai suoi albori, me lo ricordo con trovate irresistibili (tipo quella di presentarsi, il 18 maggio 1990 davanti alla sede assediata della Fiorentina dei Pontello, che stavano scatenando una rivolta di piazza per la vendita di Baggio alla... (Continues)
'E nascono biondi, i' sorriso stampato
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/9/1 - 19:29

Danine ! Danine !

Danine ! Danine !
Danine ! Danine !
Scènes de guerre en Sicile vers 1950.

Danilo Dolci (que les enfants de Partinico appelaient Danine) était un réformateur social, un militant de la non-violence et de la lutte contre la misère, la maladie, l’analphabétisme et la faim. Né tout au Nord de l’Italie à Sesena dans la région de Trieste en 1924, il s’évadera des mains des nazifascistes, rejoindra une communauté d’accueil pour orphelins, puis s’en ira en Sicile à Partinico où il mènera une action d’intervention sociale, de combat non-violent contre la misère, contre le sous-développement et contre la mafia. Danilo Dolci (Sesana 1924 – Partinico - 1997), cet architecte-sociologue, pacifiste et non-violent, qui mena la guerre à la misère guidé par sa conscience et soutenu par sa confiance en l'homme. Dolci l'homme qui se coucha sur le lit d'une enfant morte de faim pour y mener lui une grève de la faim (sa première... (Continues)
Danine ! Danine !
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/9/1 - 18:01

Fascisme is moord

Anonymous
Fascisme is moord
Dai Paesi Bassi e dal Belgio un canto le cui origini risalgono con tutta probabilità al primissimo dopoguerra, se non addirittura al periodo bellico stesso e all'occupazione nazista. Il titolo è quanto di più inequivocabile: "Il fascismo è assassinio", ma anche per l'assonanza casuale del termine neerlandese "moord" abbiamo preferito tradurre come "Il fascismo è morte". Il testo è ripreso da lirama.net.

A song from the Netherlands and Belgium probably tracing back to the first postwar years, if not to the war period and the Nazi occupation. The title is definitely unequivocal: "Fascism is murder". Lyrics are reproduced from lirama.net. [CCG/AWS Staff]
Schrijft het op de straat, schrijft het op de muur,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/9/1 - 16:34
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I Heard a Rumor

I Heard a Rumor
Album: Iraq: Songs of Life and Death (2003)
I heard a rumor that the forests would be gone
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/9/1 - 08:23
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Apocalyps

Apocalyps
[1965]
Testo e musica di Boudewijn De Groot
Lyrics and Music by Boudewijn De Groot
Tekst en muziek van Boudewijn De Groot
Album: Apocalyps
Wil je dansen Rosalinde wil je dansen heel de nacht
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/9/1 - 03:52
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La staffetta

La staffetta
Dalla montagna scende la luce
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/9/1 - 02:35
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The War

The War
[2006]
First released as a single
Prima uscita come single
Album: We Don't Need To Whisper

"The War" is the fourth single released from the debut album of Angels & Airwaves, We Don't Need to Whisper. It was the third single for both the US and UK, but was the fourth single released, since "Do It for Me Now" was the second single for the US and "It Hurts" was the second single for the UK. Tom DeLonge has described this song as anti-war, with specific references to the Invasion of Normandy in World War II.
Although "The War" never received an official music video, a short film and a live video were released.
"The War" was released as a radio promo single only, but the disk for the single can be bought on various websites.
It is the theme song for the MTV reality football show Two-A-Days.
The song also was a popular theme that appeared throughout the 2006 College World Series. - en.wikipedia

The ocean, is on fire
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/9/1 - 00:36
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The Tides Will Turn

The Tides Will Turn
Album: Self-titled (2003)
I see hatred, violence, fear, and nothing short of war
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/8/31 - 22:59
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La guerra dei vecchietti

La guerra dei vecchietti
recitato
Il secolo che abbiamo alle spalle è il Secolo Ventesimo. Un secolo di sangue, di morte, di sudore, di lacrime. Di dolore.
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2008/8/31 - 22:16
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Democrats Are Guilty Too!

Democrats Are Guilty Too!
Album: Self-titled (2003)
I heard a democrat today on TV
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/8/31 - 21:30
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Iraq

Album Iraq: Songs of Life and Death (2003)
The president is lying
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/8/31 - 21:16
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Great Imperialist State

Great Imperialist State
Album: I Am The Man (2007)
There's a farmer in a distant country working on the land
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/8/30 - 23:08
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Fatigué

Fatigué
Album "Mistral Gagnant" (1985)

Paroles: Renaud Séchan. Musique: Renaud Séchan, Franck Langolff

Nel 1985 Renaud viene invitato dal Partito Comunista Francese ad esibirsi a Mosca in un concerto per il festival della gioventù. Salito sul palco canta Déserteur, la sua reinterpretazione ecologista e ironica del capolavoro di Vian.

Quando comincia a cantare "quando i russi e gli americani faranno saltare in aria il pianeta" vede 3000 persone alzarsi contemporaneamente e lasciare gli spalti. Ovviamente Renaud non crede ai suoi occhi e, finita la canzone, abbandona il palco in preda all'ira. La televisione francese riprende tutto il dietro le quinte, in cui lui si sfoga dicendo di essersi sempre impegnato per la classe operaia francese e di non poter credere ai propri occhi.

Racconta poi di essere stato nei giorni precedenti (già abbondantemente seccato dal trattamento da sorvegliato speciale... (Continues)
Jamais une statue ne sera assez grande
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2008/8/30 - 16:52

Néron, le Sicilien

Néron, le Sicilien
Néron, le Sicilien

Lors d'un voyage en Sicile, en 1951, Carlo Levi s'en va visiter les mines de soufre de Lercara Friddi. Il y arrive pendant une grève, la première de toute éternité. A cette occasion, il est amené à rencontrer le patron de la mine, Monsieur Ferrara, surnommé Néron par les mineurs en raison de sa façon brutale et dictatoriale de mener l'exploitation des mines. C'est un patron de choc, assurément; c'est aussi un éminent représentant de la démocratie Chrétienne. Pour asseoir sa domination, il s'entoure de toute une bande d'hommes « au visage obtus et féroce, avec deux moustaches noires filiformes au-dessus des lèvres, le regard oblique et fuyant, la démarche à la fois insolente et inquiète. Si la mafia (qui n'existe pas) existait, ceux-là seraient, pensais-je, le portrait typique et exemplaire d'un mafieux. »

Les mines de soufre avaient fait un temps – au dix-neuvième siècle,... (Continues)
A l'entrée était assis
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/8/29 - 16:52
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Harris And The Mare

Harris And The Mare
An old pacifist (like thee) loses his way.
A Canadian (CBS) play was written and preformed AFTER the song was sung publicly.

A "conscie" is a "conscientious objector"
Harris, my old friend, good to see your face again
(Continues)
Contributed by doug barnett 2008/8/29 - 13:50
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Le galérien

Le galérien
[1942]
Testo: Maurice Druon.
Musica: tradizionale russa
Arrangiamento: Léo Poll

Altri interpreti: Les Compagnons de la Chanson (1950), Armand Mestral, Mouloudji.

Testo trovato su Paroles.net
Je m'souviens, ma mèr' m'aimait
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/8/29 - 09:58
Song Itineraries: From World Jails
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BBB

BBB
Paroles et musique: Todos Destinos
Testo e musica: Todos Destinos


I Todos Destinos sono una band ska-punk di Romont, nel canton Friburgo in Svizzera. Poiché chi scrive ha abitato quasi quattro anni proprio a Friburgo (Fribourg, Freiburg o "Friborgo") e, inoltre, deve essere stato a Romont qualche decina di volte, la cosa fa particolarmente piacere (anche perché il "grande balzo in avanti" di questo sito è avvenuto proprio da uno sgabuzzino friburghese nella Rue de la Carrière). [RV]

Una canzone che ha bisogno di qualche riga di spiegazione per chi non è troppo addentro alle "cose elvetiche". "BBB" è il signor Christoph Blocher, il "politico rampante" svizzero più in vista di questi ultimi anni. Tra gli uomini più ricchi di Svizzera (è azionista di maggioranza del colosso chimico EMS-Chemie Holding), ha impresso a un partito tradizionalmente conservatore e agrario, l'UDC, una svolta a... (Continues)
Virer les étrangers, c’est un bon programme
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/8/29 - 09:32

Spara!

Spara!
- Spara! Spara! Bisogna uccidere!
(Continues)
Contributed by girolamo 2008/8/28 - 23:25
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Waiting For The Great Leap Forwards

Waiting For The Great Leap Forwards
[1988]
Lyrics and music by Billy Bragg
Testo e musica di Billy Bragg
Album: Workers Playtime

Una canzone, considerata tra le maggiori e più significative di Billy Bragg, che per il suo testo criptico e pieno di riferimenti personali rischia di non essere ben compresa, neanche in traduzione, senza un mezzo quintale di note. Sarebbe stato un peccato, anche se, fin dal momento in cui Giorgio, grande amico e collaboratore di questo sito, ne ha inserito il testo, mi sono accorto che la traduzione sarebbe stata una delle più terrificanti da affrontare. E', in pratica, la “professione di fede” di Billy Bragg, che all'epoca (1987) si trovava impegnato in una serie di iniziative (tra le quali il “Red Wedge Tour”, v. note) che cercava di sensibilizzare i giovani britannici all'impegno politico (per sostenere il partito laburista di Neil Kinnock, non ancora quello di Tony Blair...) contro il governo... (Continues)
It may have been Camelot for Jack and Jacqueline
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/8/28 - 17:52
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Al festival Cyberfolk di Roma 7

Al festival Cyberfolk di Roma 7
[2007/08]
(Giromini)
Album: 2076: Il ritorno di Kristo [Apuamater Cyberfolk] - Brano 9
K. and the New Partizans diventano famosi in tutto
il mondo e si ritrovano per l'ultima data a questo
grande happening dove si incontrano tutti i gruppi
Cyberfolk e i relativi proseliti. Da qui l'annuncio
dell'occupazione della Radio Vaticana.
La canzone è liberamente tratta da "Al festival slow folk di B Milano" di Ivan Graziani.


2076: La "cattiva novella" di Davide Giromini & ko.
di Riccardo Venturi

L'anno è il 2076.

Curiose, le storie ambientate nel futuro; quando, negli anni '70, leggevo magari qualche racconto di fantascienza ambientato nel 2008, o anche ben prima, mi sembrava tanto lontano ma avevo comunque coscienza che ci sarei stato; nel 2076, invece, è assai improbabile che sia ancora vivo. Dovrei avere centotredici anni; certo, tutto è possibile.

Nel 2076 comincia la storia... (Continues)
In una paleoindustria di forchette
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/8/28 - 17:37
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Dědicům Palachovým

Dědicům Palachovým
[1970]
Testo e musica di Karel Kryl
Lyrics and music by Karel Kryl
Album: Maškary



Dall'album "Maškary", stampato in 1000 copie in allora Germania Ovest dall'editore Caston. Le 300 copie sono arrivate in qualche modo in Cecoslovacchia, comunque.

Un'altra canzone dedicata a Jan Palach, stavolta da uno dei maggiori cantautori cechi. Karel Kryl, nato nel 1944 a Kroměříž e morto a soli cinquant'anni nel 1994 a Monaco di Baviera, è giustamente considerato nel suo paese un vero mito, paragonabile a ciò che è in Italia Fabrizio de André. Della canzone verrà fornita una traduzione appena possibile.
Milion slepých očí, na erbu hlava hadí,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/8/28 - 15:32
Song Itineraries: Prague Spring 1968
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Ticho

Ticho
Testo e musica di Bohdan Mikolášek
Lyrics and music by Bohdan Mikolášek
Album: Znovu

Forse la più famosa canzone del pastore evangelico e cantautore ceco Bohdan Mikolášek, nato nel 1948: parla di Jan Palach e del suo estremo atto di protesta. Ne proponiamo il testo originale in attesa di reperirne una traduzione, oppure che uno dei nostri volonterosi collaboratori se ne occupi. Il testo, privo purtroppo dei numerosi segni diacritici della lingua ceca (una pessima abitudine che non ci stancheremo mai di stigmatizzare seppur comprendendone la "comodità"), proviene dal sito ufficiale dell'artista, da dove è possibile anche ascoltare e scaricare la canzone ma in formato .wma. Ci occuperemo anche di ricostruire il testo nell'esatta grafia. [RV]

Ticho a lidé proudí ulicí
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/8/28 - 15:21
Song Itineraries: Prague Spring 1968
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La Vérité

La Vérité
Guy Béart a eu une longue carrière de chanteur en France. Sa chanson La Vérité me semble devoir être présente dans les « chansons contre la guerre ». Pour le reste, elle se commente bien d'elle-même.

La Vérité

Chanson de Guy Béart - 1968
Le premier qui dit se trouve toujours sacrifié
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/8/28 - 09:30
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Christ For President

Christ For President
Words/Parole: Woody Guthrie
Music/Musica: Bragg/Tweedy/Bennett
Album: Billy Bragg & Wilco, Mermaid Avenue [1998]

Tra i principali meriti di Billy Bragg, qui in "combutta" con Wilco, c'è quello di aver reso musica ad alcune canzoni di Woody Guthrie che non avevano fino a quel momento potuto trovarla. Così è stato, ad esempio, (ma non in questo album) per All You Fascists, che però in questo sito è ascritta "motu proprio" a Woody Guthrie, e per tutte le canzoni di questo album del 1998. Un segno del legame indissolubile tra Woody Guthrie e Billy Bragg; quel che Woody aveva lasciato, Billy lo ha continuato. [CCG/AWS Staff]

"Mermaid Avenue is a 1998 album of previously unheard lyrics written by American folk singer Woody Guthrie, put to music written and performed by British singer Billy Bragg and the American band Wilco. The project was organized by Guthrie's daughter, Nora Guthrie.... (Continues)
Let's have christ for president.
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/8/28 - 08:58
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She Came Along To Me

She Came Along To Me
Words/Parole: Woody Guthrie [1942]
Music/Musica: Bragg/Tweedy/Bennett
Album: Billy Bragg & Wilco, Mermaid Avenue [1998]

Tra i principali meriti di Billy Bragg, qui in "combutta" con Wilco, c'è quello di aver reso musica ad alcune canzoni di Woody Guthrie che non avevano fino a quel momento potuto trovarla. Così è stato, ad esempio, (ma non in questo album) per All You Fascists, che però in questo sito è ascritta "motu proprio" a Woody Guthrie, e per tutte le canzoni di questo album del 1998. Un segno del legame indissolubile tra Woody Guthrie e Billy Bragg; quel che Woody aveva lasciato, Billy lo ha continuato. [CCG/AWS Staff]

"Mermaid Avenue is a 1998 album of previously unheard lyrics written by American folk singer Woody Guthrie, put to music written and performed by British singer Billy Bragg and the American band Wilco. The project was organized by Guthrie's daughter, Nora Guthrie.... (Continues)
Ten hundred books could I write you about her
(Continues)
Contributed by giorgio 2008/8/27 - 18:44
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Hello, USA: We're Screwed

I'll come right out and say it. I don't believe that we're going to have an election this November 2008 in the United States. I have this feeling that the current administration will simply NOT give up power, and that will be that.
(D. Glas)
First it was the mad cow, now it is the bird flu.
(Continues)
Contributed by D. Glas 2008/8/27 - 16:12
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Little Boy

Little Boy
[2008]
Album :Quand la musique se joue des frontières
Todos Destino - MySpace
(da dove la canzone è ascoltabile ma non scaricabile - La chanson peut être écoutée mais pas téléchargée)


I Todos Destinos sono una band ska-punk di Romont, nel canton Friburgo in Svizzera. Poiché chi scrive ha abitato quasi quattro anni proprio a Friburgo (Fribourg, Freiburg o "Friborgo") e, inoltre, deve essere stato a Romont qualche decina di volte, la cosa fa particolarmente piacere (anche perché il "grande balzo in avanti" di questo sito è avvenuto proprio da uno sgabuzzino friburghese nella Rue de la Carrière). [RV]
Little Boy, rentre à la maison
(Continues)
Contributed by adriana 2008/8/27 - 08:20
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Ouvre les yeux

Ouvre les yeux
[2008]
Album :Quand la musique se joue des frontières


I Todos Destinos sono una band ska-punk di Romont, nel canton Friburgo in Svizzera. Poiché chi scrive ha abitato quasi quattro anni proprio a Friburgo (Fribourg, Freiburg o "Friborgo") e, inoltre, deve essere stato a Romont qualche decina di volte, la cosa fa particolarmente piacere (anche perché il "grande balzo in avanti" di questo sito è avvenuto proprio da uno sgabuzzino friburghese nella Rue de la Carrière). [RV]
Au détour d’une rue, je croise un regard
(Continues)
Contributed by adriana 2008/8/27 - 08:10

La déclaration de guerre

La déclaration de guerre
Piacenza, 26 agosto 2008

Piuttosto che di lanciarmi in sardismi che non conosco, ho preferito in alcuni punti scrivere nella mia lingua vera, il toscano. Ché tanto, a Nuras come in mille e mille altri paesi d'Italia, così fu accolta la guerra anche se non fu magari fatto saltare in aria il Municipio. Questo atto va ovviamente totalmente a gloria di Nuras e dei suoi abitanti. (RV)
LA DICHIARAZIONE DI GUERRA
(Continues)
2008/8/26 - 22:53
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Rumours Of War

Rumours Of War
Piacenza, 26 agosto 2008
RUMORI DI GUERRA
(Continues)
2008/8/26 - 21:02

La Terre inculte

La Terre inculte
Jusqu'au milieu du siècle dernier, l'Italie rurale, celle du Sud, le Mezzogiorno, était toujours maintenue sous le régime des grandes propriétés foncières – les latifundia, héritées des usages féodaux et les paysans, pour la plupart, étaient des sans-terre, des braccianti, des journaliers, des somari, ainsi qu'ils se définissaient eux-mêmes en Lucanie « Noi, non siamo cristiani, siamo somari... », disaient-ils à Carlo Levi qui, avec Cristò si è fermato a Eboli (Le Christ s'est arrêté à Eboli), posa avec force cette question de l'abandon de la paysannerie par l'Italie, comprenez par l'État italien... Par parenthèse, le Sud s'étale encore aujourd'hui sur des continents entiers et les histoires comme celle rapportée par la chanson se retrouvent régulièrement un peu partout. La guerre contre la paysannerie pauvre est toujours en cours.
En 1950, sous la pression des revendications paysannes... (Continues)
La Loi dit : les terres incultes
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/8/26 - 19:16
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Tira Fiato

Tira Fiato
"Ma una pistola dritta in faccia
Come lo sparo alla mia altezza
Come in una battuta di caccia
La preda nel bersaglio è certa

Poi perquisizioni, scuole e caserme
Pestaggi stile argentina
Di un governo liberale
Per un'Italia cretina"

Posto qui queste 2 strofe centrali di Tira Fiato, unendomi calorosamente all'urlo di rabbia e di protesta per quanto di incancellabile nelle coscienze umane successe a Genova nel 2001.. Questa canzone esprime pienamente la gravità e lo stato d'animo di quanti si oppongono "alla globalità" e alla "democrazia dello stato di polizia"!!Grandi Smile Jamaica..
SiMo 2008/8/26 - 12:49
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Wall

Wall
[1993]
"Stain"
We hate each other 'cause of race and religion
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/8/26 - 11:30
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La memoria

La memoria
La memoria fa molta paura ai fascisti...
Ne sa purtroppo qualcosa il signor Jorge Julio López, argentino, di professione muratore, desaparecido due volte.

La prima volta, nel 1976, venne sequestrato dagli sgherri della dittatura, torturato e detenuto illegalmente, ma tre anni più tardi riuscì a "risorgere"...

30 anni dopo, Jorge Julio López è divenuto un testimone chiave nel processo contro Miguel Etchecolatz e un'altra sessantina di poliziotti e militari fascisti, torturatori e genocidi...

Ma proprio alla vigilia della sua testimonianza Jorge Julio López è scomparso una seconda volta e ad oggi non se ne sa più nulla...

Oggi come ieri, i fascisti - in divisa, in doppiopetto o in gessato o come sia - sono sempre gli stessi bastardi vigliacchi... e la memoria fa loro paura.
Alessandro 2008/8/26 - 11:18

Dopo l'ultima paura

Dopo l'ultima paura
Le canzoni di questo CD sono un urlo di rabbia contro tutte le guerre che insanguinano il mondo.
Vogliono essere una voce di opposizione verso coloro che pensano alla guerra come ad un metodo per risolvere i problemi umani sulla terra.
La guera è il momento più violento di una volontà di potere che vorrebbe assoggettare l'umanità ai propri interessi economici giustificandolacon l'uso dei mass-media come mezzo per uniformare il nostro modo di vivere e pensare.
Ci sono forme subdole di controllo mentale per influenzare e conformare la nostra vita su standard consumistici e qualunquisti nel tentativo di diseducarci ad un'analisi critica della storia passata.
La logica del profitto ad ogni costo soffoca l'altruismo e produce una lotta egoistica sia economica sia sentimentale che ci fa dimenticare e detestare il diverso e chi sta peggio.
Viviamo come se fossimo chiusi nella gabbia dorata... (Continues)
Verrà il tempo che più' nessuno avrà bisogno di avere niente
(Continues)
Contributed by adriana 2008/8/26 - 07:41

La canzone della rivoluzione

La canzone della rivoluzione
Le canzoni di questo CD sono un urlo di rabbia contro tutte le guerre che insanguinano il mondo.
Vogliono essere una voce di opposizione verso coloro che pensano alla guerra come ad un metodo per risolvere i problemi umani sulla terra.
La guera è il momento più violento di una volontà di potere che vorrebbe assoggettare l'umanità ai propri interessi economici giustificandolacon l'uso dei mass-media come mezzo per uniformare il nostro modo di vivere e pensare.
Ci sono forme subdole di controllo mentale per influenzare e conformare la nostra vita su standard consumistici e qualunquisti nel tentativo di diseducarci ad un'analisi critica della storia passata.
La logica del profitto ad ogni costo soffoca l'altruismo e produce una lotta egoistica sia economica sia sentimentale che ci fa dimenticare e detestare il diverso e chi sta peggio.
Viviamo come se fossimo chiusi nella gabbia dorata... (Continues)
Ogni giorno il sole nasce all'orizzonte
(Continues)
Contributed by adriana 2008/8/26 - 07:36

Speculatori della guerra

Speculatori della guerra
[2005]
Album: Canzoni fuori moda

Le canzoni di questo CD sono un urlo di rabbia contro tutte le guerre che insanguinano il mondo.
Vogliono essere una voce di opposizione verso coloro che pensano alla guerra come ad un metodo per risolvere i problemi umani sulla terra.
La guera è il momento più violento di una volontà di potere che vorrebbe assoggettare l'umanità ai propri interessi economici giustificandolacon l'uso dei mass-media come mezzo per uniformare il nostro modo di vivere e pensare.
Ci sono forme subdole di controllo mentale per influenzare e conformare la nostra vita su standard consumistici e qualunquisti nel tentativo di diseducarci ad un'analisi critica della storia passata.
La logica del profitto ad ogni costo soffoca l'altruismo e produce una lotta egoistica sia economica sia sentimentale che ci fa dimenticare e detestare il diverso e chi sta peggio.
Viviamo come se... (Continues)
Voi che avete nelle mani il potere sull'umanita'
(Continues)
Contributed by adriana 2008/8/26 - 07:31
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Una chitarra contro la guerra

Una chitarra contro la guerra
[2005]
Album: Canzoni fuori moda

Le canzoni di questo CD sono un urlo di rabbia contro tutte le guerre che insanguinano il mondo.
Vogliono essere una voce di opposizione verso coloro che pensano alla guerra come ad un metodo per risolvere i problemi umani sulla terra.
La guera è il momento più violento di una volontà di potere che vorrebbe assoggettare l'umanità ai propri interessi economici giustificandolacon l'uso dei mass-media come mezzo per uniformare il nostro modo di vivere e pensare.
Ci sono forme subdole di controllo mentale per influenzare e conformare la nostra vita su standard consumistici e qualunquisti nel tentativo di diseducarci ad un'analisi critica della storia passata.
La logica del profitto ad ogni costo soffoca l'altruismo e produce una lotta egoistica sia economica sia sentimentale che ci fa dimenticare e detestare il diverso e chi sta peggio.
Viviamo come se... (Continues)
Io sono stato giovane non ho visto finora
(Continues)
Contributed by adriana 2008/8/26 - 07:08
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Lulù e Marlène

Lulù e Marlène
Qualcuno sa spiegarmi il vero significato di questa canzone? Chi sono Lulù e Marlene?
GRAZIE MILLE
Morgana 2008/8/25 - 22:56
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Bella Ciao

Anonymous
Bella Ciao
17d. Белла Чао (Versione russa di Анатолий Горохов [Anatolij Gorochov], 1963], interpretata da Muslim Magomajev)
17d. Белла Чао (Russian version by Анатолий Горохов [Anatolij Gorohov], 1963], performed by Muslim Magomayev)




Scritta dal poeta Anatolij Gorochov nel 1963, la versione russa “classica” di Bella Ciao fu intepretata dal grande cantante (azero di nascita) Muslim Magomajev, detto il “Sinatra sovietico”. Muslim Magomajev interpretava usualmente la canzone prima in italiano, facendola seguire dalla versione russa; qui, ovviamente, riportiamo soltanto la parte in russo.

Written by the poet Anatolij Gorochov in 1963, this “classic” Russian version of Bella Ciao was performed by the great Azerbaijani singer Muslim Magomayev, called the “Soviet Sinatra”. Muslim Magomayev used to sing first the lyrics in Italian, followed by the Russian version; here, obviously, we give only the part in Russian. [RV]

Прощай, родная, вернусь не скоро,
(Continues)
2008/8/25 - 19:21
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Il cuoco di Salò

Il cuoco di Salò
Chanson italienne – Il cuoco di Salò – Francesco De Gregori – 2001

Quelques mots pour situer cette histoire; un point de vue de traducteur, un point de vue d'ailleurs.
Elle se passe dans la tête d'un cuisinier qui opère dans les cuisines de Salò, c'est-à-dire dans les cuisines de la Républiquette de Salò, sur les rives du lac de Garde, dernière capitale et dernier refuge du fascisme, planté là sous la protection des « merveilleuses forces armées allemandes », ainsi que les appelait la « Mâchoire » quand il déclara la guerre en 1940.
La scène aurait pu se dérouler à Siegmaringen, si ce cuisinier avait été français et avait participé à la retraite de Vichy dans les bagages allemands. On y voit passer les mêmes demi-mondaines et leurs parfums de fin de règne. On pense à Louis Ferdinand Céline lui qui disait aussi s'être trompé de fuite, de s'être en quelque sorte – par bêtise, par idéal,... (Continues)
LE CUISINIER DE SALÒ
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/8/25 - 15:58
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Sleepless

Sleepless
È una delle mie canzoni preferite...Fa sentire davvero la sofferenza della guerra, ti smuove l'animo da dentro grazie al modo di suonare la chitarra. Prefersco la versione non originale, ma la cover fatta dai Cradle Of Filth perché trovo che sia musicalmente più valida rispetto all'originale, nel senso che rende più viva la canzone suonata dai Cradle piuttosto che dagli Anathema.
RazielVempire 2008/8/25 - 13:29
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Pitzinnos in sa gherra

Pitzinnos in sa gherra
Molto bella, anche se come avviene in questi casi non fu apprezzata subito... Ma risentirla a distanza di anni, fa davvero venire i brividi!!!
Una domanda??? Come mai secondo voi canzoni come queste alla radio di sentono pochissimo e invece le canzoncine smielate e prive di contenuti vanno per la maggiore???
Saluti Lorenzo
2008/8/25 - 09:40
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Finestre rotte

Finestre rotte
Chanson italienne – Finestre rotte – Francesco De Gregori – 2001
FENÊTRES CASSÉES
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2008/8/24 - 19:35
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C'è un'aria

C'è un'aria
Scommettiamo che la rossa decisa è Lilli Gruber ?
Katy 2008/8/24 - 17:48
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Contessa

Contessa
questa canzone immortale vivrà x sempre nel cuore di chi ha ancora il coraggio di avere speranza
federica 2008/8/24 - 16:35
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George W. Told The Nation...

George W. Told The Nation...
GEORGE W. HA DETTO ALLA NAZIONE...
(Continues)
Contributed by Kiocciolina 2008/8/24 - 15:33
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Tema del soldato eterno e degli aironi

Tema del soldato eterno e degli aironi
Probabilmente la più bella canzone di Vecchioni...
silvia 2008/8/24 - 13:18
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Salvatore Giuliano

Salvatore Giuliano
Commento volentieri il testo della canzone perché, dopo tante bugie vergognose che ho letto e sentito su S.G., finalmente uno spiraglio... Credo fermamente che S.G. dovrebbe essere ricordato come un eroe , non come l'assassino che non è. Ciò che mi dispiace è che le cose vadano al contrario: chi dice stupidaggini continua e fa proseliti, chi dice la verità viene fermato. Non sarebbe corretto giudicare la scelta di non cantare più questo capolavoro di canzone, ma sarebbe scorretto anche non esprimere il mio disappunto. Che peccato! Spero che l'autore ci ripensi.
Serafina Palminteri 2008/8/24 - 10:23




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