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Before 2008-5-24

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Les Tziganes

Les Tziganes
Album: "T'es Rock, Coco"
Testo e musica di Léo Ferré
Paroles et musique de Léo Ferré

"Il fenomeno di rapimenti di bimbi italiani da parte di nomadi o organizzazioni criminali non compare nei dati raccolti dalla polizia di Stato sui minori scomparsi. È invece una costante registrata dagli studiosi di leggende metropolitane."
(da Peacelink)
Ils viennent du fond des temps
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2008/5/24 - 21:47
Song Itineraries: Rom, Racism, Porrajmos
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Per capire

Per capire
Testo e musica di Guido Politi (aprile 2002)

Due padri, uno israeliano e l’altro palestinese – non a caso l’inizio “arabeggiante”, non a caso i registri vocali differenti – , che condividono l’identica difficoltà di dover raccontare e spiegare ai propri ragazzi gli orrori di bombe e cingoli di carriarmati, con il timore che i loro racconti possano portarli a perpetuare un odio che invece i figli dovrebbero superare, mostrandosi migliori dei padri.
Per capire veramente com’ è andata la storia
(Continues)
Contributed by adriana 2008/5/24 - 16:47
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Bombe intelligenti

Bombe intelligenti
Testi e musica: Guido Politi (2003)
Piovono fiori di jacaranda
(Continues)
Contributed by adriana 2008/5/24 - 16:43
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Группа крови

Группа крови
Gruppa krovi
[1988]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Viktor Tsoj
Album / Albumi: Группа крови, Moroz Records

"Listeners who did speak Russian could attest to Tsoi's subversively poetic lyrics - remember, in the '80s, you still had to be oblique about any anti-government sentiments or you had long involuntary interviews with people who could send you to Siberia. "Gruppa Krovi," the title song, translates as "Blood Type," the information that is written on the sleeve of every Russian soldier's uniform. This song from the point of view of a conscript in a foreign war didn't mention any specifics, but any Russian hearing it would think immediately of the Soviet invasion of Afghanistan, which was still in progress as this song was recorded. Victor Tsoi's weary-sounding voice was perfect for his material, in the tradition of Tom Waits or Lou Reed, except that Tsoi was a better singer than either" - (Richard Foss)
Теплое место, но улицы ждут
(Continues)
Contributed by Mario Ferrero 2008/5/24 - 15:10
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Avesse fatto il capostazione

"Avesse fatto il capostazione" è la canzone con cui i Banana Tacos hanno vinto Resistenza Elettrica 2007, concorso organizzato dall'Arci Valle Susa e dal Comitato per la Resistenza del Colle del Lys.
Il brano, ispirato a una battuta di Massimo Troisi, contiene riferimenti all'eccidio del Colle del Lys del 2 luglio 1944.

L’eccidio del Colle del Lys
Da:Comitato Resistenza Colle del Lys
L’eccidio compiuto dai nazifascisti al Colle del Lys il 2 luglio 1944 si inquadra in una vasta offensiva scatenata contro le formazioni partigiane della Valle di Susa.
Per i comandi militari tedeschi, la vallata aveva una grande importanza strategica, sia perché garantiva il collegamento internazionale con il Sud della Francia (ancora occupato dalle truppe germaniche), sia per la sua vicinanza all’area industriale di Torino.
Nei mesi precedenti c’erano già stati numerosi rastrellamenti per liquidare il... (Continues)
“Intanto, quando c’era Lui, i treni erano in orario, ecco”
(Continues)
Contributed by Piero 2008/5/24 - 11:30
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Factory

Factory
[1978]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Bruce Frederick Joseph Springsteen
Album / Albumi: Darkness On the Edge of Town

Nel percorso sulla guerra del lavoro non poteva mancare questo classico di Springsteen. Poche semplicissime parole per una canzone essenziale, tristissima e oserei dire fatalista. Per quanto riguarda la musica si può notare nel bridge una citazione di I Don't Know How To Love Him da Jesus Christ Superstar.


“Factory” mette insieme in tre strofe essenziali, tre idee durissime.

Primo: la fabbrica ti distrugge per darti da vivere.
Secondo: il tempo della fabbrica è sempre uguale a se stesso, ciclico – suona la sirena, l’uomo si alza la mattina, prende il portapranzo, va in fabbrica; la sera suona la sirena, torna a casa, e la mattina dopo la sirena suonerà ancora e tutto ricomincia.
Terzo: il mito americano della mobilità sociale... (Continues)
Early in the morning factory whistle blows,
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2008/5/23 - 23:04
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No More Songs

No More Songs
[1970]
Lyrics and Music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Album: Greatest Hits
Also performed by Paula Pedersen and The Three Altos
Interpretata anche da Paula Pedersen and The Three Altos

Un Phil Ochs in via di lento dissolvimento, dissolvimento personale che lo porterà sei anni dopo al suicidio e dissolvimento delle speranze che lo avevano portato ad essere il cronista, secondo la sua autodefinizione, di un'America che voleva davvero cambiare, pubblica nel 1970 un disco di canzoni totalmente inedite che, con una buona dose di amara ironia, intitola "Greatest Hits". Viene ritenuto generalmente, da chi "se ne intende", un disco confuso e confusionario, ma forse è gente non troppo abituata ad usare il cuore; perché è un disco splendido e disperato. Tra di esse questa "No More Songs", una canzone autobiografica, è quella che meglio esprime la disperazione privata dell'autore che... (Continues)
Hello, hello, hello
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/5/23 - 19:00
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Profit In Peace

Profit In Peace
All the people under broken homes
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/5/23 - 18:26
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Die Waffen nieder!

Die Waffen nieder!
[2004]
Worte und Musik: Reinhard Mey
Lyrics and Music: Reinhard Mey
Testo e musica: Reinhard Mey
Album: Nanga Parbat
Gebor’n in einer Stadt, vom Krieg verwüstet und zerstört,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/5/23 - 18:21
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Je chante avec toi liberté

Je chante avec toi liberté
[1982]
Paroles: Pierre Delanoë & Claude Lemesle.
Musique: Giuseppe Verdi, arrangementt: Alain Goraguer, 1982
D'après l'opéra "Nabucco" (1842)
Parole: Pierre Delanoë e Claude Lemesle.
Musica: Giuseppe Verdi, arrangiamento di Alain Goraguer, 1982
Dall'opera "Nabucco" (1842)

Che il celebre coro del Nabucco di Verdi sia passato ad essere l'inno della "Padania" dei nazisti della Lega e che il pensiero che vola sull'ali dorate serva a quei loschi figuri per i raduni in cui si invocano pogrom e altre cose del genere, è una cosa che mi piace pensare faccia rivoltare Giuseppe Verdi e Temistocle Solera (l'autore del libretto) nella tomba. Ma tant'è; questo fa parte delle consuete "appropriazioni indebite" di cui ogni fascismo razzista è da sempre voglioso.

Ristabiliamo quindi un po' d'aria fresca con questa curiosa canzone eseguita dalla brava Nana Mouskouri, che sull'aria del Nabucco... (Continues)
Quand tu chantes, je chante avec toi liberté
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/5/23 - 18:02
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Set

Set
[1990]
Lyrics and music by Youssou N'Dour
Testo e musica di Youssou N'Dour
Album: Set

Si tratta di una canzone composta e cantata da Youssou N'Dour completamente in lingua wolof; come è (pessimo) costume dei siti di testi in rete, per le lingue poco comune si omette il testo originale preferendo inserire soltanto la traduzione in inglese o in qualche altra lingua nota. Siamo quindi costretti anche noi a riportare soltanto il testo in inglese. [AWS/CCG Staff]
Have a clear mind
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/5/23 - 17:11
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Seven Seconds

Seven Seconds
[1994]
Lyrics by Youssou N'Dour (French and Wolof) Neneh Cherry and Youssou N'Dour (English)
Music by Youssou N'Dour, Cameron McVey and Jonathan Sharp
Testo di Youssou N'Dour (francese e wolof) Neneh Cherry e Youssou N'Dour (inglese)
Musica di Youssou N'Dour, Cameron McVey e Jonathan Sharp
Album: The Guide (Youssou N'Dour) e Man (Neneh Cherry)

"Lo so che questa è famosa. Talmente famosa che ancora oggi, a quasi quindici anni dall’uscita del singolo, le radio non mancano di riproporla con un’insospettabile frequenza. In questi giorni mi sono chiesto perché. Perché, di tanti successi degli anni ‘90, 7 seconds sia uno dei più duraturi, al punto quasi di non pagare alcun dazio d’anzianità. Il duetto, il bilinguismo della canzone, la base vagamente trip-hop: tutto già visto, fatto, rifatto. Eppure è innegabile la freschezza che ancora oggi la melodia e l’arrangiamento conservano, con il... (Continues)
Boul ma sene, boul ma guiss madi re nga fokni mane
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/5/23 - 15:45
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Carne umana per colazione

Carne umana per colazione
Dall'album "Per brevità chiamato artista" (2008).
Hey,
(Continues)
Contributed by Antonio Piccolo 2008/5/23 - 00:10
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Finestre rotte

Finestre rotte
Un blues dall'album "Per brevità chiamato artista" (2008).
C'è gente senza cuore in giro per la città!
(Continues)
Contributed by Antonio Piccolo 2008/5/22 - 23:36
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Aušvicate hin kher báro

Aušvicate hin kher báro
[1944]
Testo di Růžena Danielová
Musica: Tradizionale
Lyrics by Růžena Danielová
Music: Traditional

Interpretazioni/Performances:
Růžena Danielová
Margita Makulová, nel film Latcho Drom di Tony Gatlif (1993)
Malignant Tumour, gruppo grindcore slovacco.




Per la ricostruzione esatta del testo mi sono basato in primis su quello reperito sul Museo virtuale delle intolleranze e degli stermini, purtroppo assai scorretto e incompleto. La strofa finale è stata desunta dal saggio di Krista Hegburg presentato in commento. Il tutto è stato poi ricontrollato direttamente sul video della canzone interpretata da Margita Makulová (nella foto piccola a lato) nel film "Latcho Drom" di Tony Gatlif, per la ricostruzione della grafia esatta basata sull'effettiva dizione. Si è usata qui per il romanes la grafia comune nella Repubblica Ceca e il Slovacchia, come desunta dall'ampio saggio grammaticale... (Continues)
Aušvicate hin kher báro
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/5/22 - 16:48
Song Itineraries: Rom, Racism, Porrajmos
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Mirësia dhe e vërteta

Mirësia dhe e vërteta
[1998]

"In 1998, Albërie Hadërgjonaj became the first Kosovar-Albanian singer to win the contest with the ballad Mirësia Dhe E Vërteta. The song had a humanitarian anti-war message and is often referred to as a song for Kosovo, relating to the 1998-1999 turmoil."

La canzone permise a Albërie Hadërgjonaj, una delle più note cantanti albanesi, di vincere il più importante festival della canzone albanese, il Festivali I Kengës. E' generalmente considerata una canzone umanitaria e contro la guerra, in relazione agli eventi del 1998-1999. Da sottolineare il fatto che Albërie Hadërgjonaj è kosovara di nascita. Il testo della canzone è stato reperito su questa pagina; il titolo significa "La bontà e la verità".
Pse sytë e nënës janë mbuluar me lotë
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/5/22 - 15:20
Song Itineraries: Balkan Wars of the 90's
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Beati noi

Beati noi
Anni '70, il funerale di un compagno, probabilmente ucciso. Del contesto non so dire altro.
La canzone è tratta dall'album "I treni per Reggio Calabria" (Dischi del sole, 1975).
Beati noi che dal cimitero
(Continues)
Contributed by Maria Cristina 2008/5/22 - 13:32
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Walking on a Thin Line

Walking on a Thin Line
[1983]
Album: "Sports"
Testo e musica di A. Pessis/K. Wells
Lyrics and music by A. Pessis/K. Wells

The war had been over for 9 years when this song came out. It's about the lasting mental effects (post traumatic stress) that result from combat. At this time Americans were beginning to look at Vietnam Veterans a different way. They began to understand that just because the war was unpopular does not mean that you shun the veterans.

I feel that one thing that made post traumatic stress worse in many cases was the tendency of many Americans to neglect, ignore and sometimes even abuse those who fought. Thankfully, that attitude has really changed in the past 30 years. But it came too late for some Vietnam Veterans.
(From members.tripod.com)
Sometimes in my bed at night,
(Continues)
Contributed by daniela -k.d.- 2008/5/22 - 01:46
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Аисты

Аисты
Ho scoperto recentemente Vladimir Vysotskij grazie alla versione italiana delle sue canzoni ad opera di Eugenio Finardi. Dopo, le ho cercate ed ascoltate anche in lingua originale (quelle che sono riuscito a trovare). Nonostante io sia un appassionato che da molti anni cerca ed ascolta musica dei più sperduti cantautori anarchici e libertari di tutto il mondo, non conoscevo questo artista. Questo mi ha fatto riflettere. Cominciare ad apprezzare la sua arte, e di pari passo scoprire la vicenda umana di quest'uomo straordinario mi ha emozionato come quando ero un bambino ed iniziavo ad ascoltare De Andrè, poi Bob Dylan, quando ancora non ero perfettamente in grado di cogliere tutto quello che era nascosto dietro e dentro le loro parole, ma già intuivo che mi avrebbero cambiato la vita. Iniziare ad ascoltare Vladimir Vysotskij significa entrare in un mondo.
Che ancora sto imparando a conoscere, ma di cui avverto la intima quanto terremotante capacità di rivoluzionare una coscenza.
Allanon 2008/5/21 - 18:44
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Addio mia bella addio

Addio mia bella addio
mia nonna Lina me la cantava così
Il mio sacco è preparato
(Continues)
Contributed by serena da pisa 2008/5/21 - 17:44
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Gloria

Gloria
Uno dei brani di cui si compone la "Misa para el Tercer Mundo", scritta da padre Carlos Mugica nel 1974, poco prima di essere assassinato dalla "Triple A", uno degli squadroni della morte della giunta militare argentina (1976-1983).

Testi di Carlos Mugica
Musiche di Roberto Lar.
Interpretazione del Grupo Vocal Argentino Nuevo.
(Alessandro)
Gloria a Dios que es el amor
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/5/21 - 15:52
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La memoria

La memoria
A proposito di padre Mugica, citato nella canzone, ho trovato a questo indirizzo il famoso e raro disco "Misa para el Tercer Mundo" (1974) scritto proprio da Carlos Mugica, con le musiche di Roberto Lar e l'interpretazione del Grupo Vocal Argentino Nuevo.

Questo l'indirizzo per scaricare il disco:
Alessandro 2008/5/21 - 15:24
Gelem, gelem is the national anthem of the Gypsies (Romà) of the world, a song that originated directly from the Nazist holocaust (the Porrajmos). In a time of "bipartisan" pogroms, its presence in this site is simply indispensable. We're all Gypsies! A new song itinerary on Gypsies, Racism, Porrajmos has been created at the same time.
Riccardo Venturi 2008/5/21 - 02:43
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Chanson dans le sang

Chanson dans le sang
Messa in musica dal compositore franco-ungherese Joseph ‎Kosma in “Kosma-Prévert : Chansons de Joseph Kosma sur des poèmes de Jacques Prévert, ‎Vol.2”‎
Il poeta americano Lawrence Ferlinghetti la tradusse ‎con il titolo “Song in the Blood”.‎
Con lo stesso titolo Joan Baez la recitò nel suo album “Baptism: A Journey Through Our ‎Time” del 1968.‎

(Bartleby)
Il y a de grandes flaques de sang sur le monde
(Continues)
Contributed by jacky fluttaz 2008/5/20 - 22:54
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Pas en France

Pas en France
La petite fille aux yeux tristes
(Continues)
Contributed by jacky fluttaz 2008/5/20 - 22:35
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Mai 68

Mai 68
Album: "Ma petite fille de rêve"(1974)


Parfois les gouvernants font la guerre à leur propre peuple.
La branche a cru dompter ses feuilles
(Continues)
Contributed by jacky fluttaz 2008/5/20 - 22:32
Song Itineraries: 1968 and surroundings
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La rouille

La rouille
[1972]
Paroles: Jean-Pierre Kernoa
Musique: Maxime Le Forestier
Testo di Jean-Pierre Kernoa
Musica di Maxime Le Forestier
Album: Mon frère

Più che una vera canzone contro la guerra, una canzone di amore (anzi, di amore finito) con qualche spunto in tema (la ruggine che si posa sui fucili e che corrode le sbarre delle prigioni). Dal primo, storico album di Maxime Le Forestier, una canzone comunque molto bella.
L'habitude nous joue des tours
(Continues)
Contributed by jacky fluttaz 2008/5/20 - 22:22
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Working Class Hero

Working Class Hero
vi dico la mia..il senso di questa canzone secondo i vs commenti è la religione, la democrazia, ecc, valori molto grandi, importanti, che non mi sento di commentare. Ma parla anche di un'altra cosa: la SOPRAVVIVENZA, la violenza psicologica, le pressioni e soprattutto l'annientamento dell'autostima e dell'essre umano, del fatto che poi essere eroi vuol dire anche semplicemente rimanere se stessi nonostante tutto, senza indurirsi ma continuare ad avere fiducia nel futuro e negli altri nonostante le ferite. e nonostante quelli"in cima" continuino a vincere...
Debora 2008/5/20 - 21:18
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L'Internationale

L'Internationale
HINDI / HINDI 1

Avevamo già avuto una "versione Hindi" rivelatasi poi del tutto falsa. Finalmente, da questa pagina di en.wikipedia, ecco uno dei veri testi in hindi, con ricostruzione in caratteri devanagari e doppia traslitterazione grafematica e tradizionale. La traduzione è di Kaushik Ghosh. La versione sembra essere basata, dalle notizie reperite su en.wikipedia, sulla versione in Bengali.



A "Hindi version" that proved totally false had been included formerly in this site. Finally, from this en.wikipedia page, here's a real set of Hindi lyrics of the Internationale, with reconstruction in devanagari characters and double Romanization, both scientific and traditional. Translation by Kaushik Ghosh. According to en.wikipedia, this version appears to be based upon the Bengali version. [AWS/CCG Staff]
इन्तर्नास्योनाल
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/5/20 - 15:26
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L'Internationale

CINESE [5] / CHINESE [5]

La versione dell'Esercito Rivoluzionario Nazionale (1926). In occasione della commemorazione del 55° anniversario della Comune di Parigi, il 18 marzo 1926, l'Esercito Rivoluzionario Nazionale fece stampare uno spartito con tre strofe dell'Internazionale in lingua cinese, press'a poco corrispondenti alla prima, seconda e sesta strofa dell'originale francese di Eugène Pottier. In questa unica pagina riproduciamo sia il testo in caratteri tradizionali dell'epoca, sia quello in caratteri semplificati; segue la trascrizione in pinyin.

"La presente versione [...] è stata tradotta da 萧三 (Xiao San)(1896-1983), un poeta assai famoso, mentre si trovava nel 1923 a Mosca. È basata principalmente sulla versione originale francese, ma presenta anche diverse modifiche." [Xu Jiayu]

When commemorating the 55th anniversary of the Paris Commune on 18 March 1926, the National Revolutionary... (Continues)
a. Caratteri tradizionali
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/5/20 - 15:07
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L'Internationale

GAELICO IRLANDESE [2] / IRISH GAELIC [2]

La seguente è invece la versione letterale della prima strofa e del ritornello dell'originale francese. Proviene anch'essa dal Sito del Partito Comunista d'Irlanda, dov'è però attribuita -a nostro parere erroneamente- a Máirtín Ó Cadhain (che è invece l'autore della versione classica in rima).

The following is a literal translation of the first verse and refrain of the French original into Irish Gaelic. Also reproduced from the Communist Party of Ireland, where it is, however, credited -wrongly, in our opinion- to Máirtín Ó Cadhain (the author of the standard Irish version).
[AN tINTERNATIONAL]
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/5/20 - 13:03
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Et pourtant dans le monde

Et pourtant dans le monde
1969
Tu me diras que j'ai tort de chanter
(Continues)
Contributed by carles viadel 2008/5/20 - 12:19
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Pitzinnos in sa gherra

Pitzinnos in sa gherra
la parola giusta è: capolavoro!!
Pietro 2008/5/19 - 21:58
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Je ne suis pas bien portant

Je ne suis pas bien portant
Si tratta esclusivamente di una traduzione (più o meno) letterale che non ha e non può avere nessuna pretesa di rendere, seppur minimamente, le rime e le assonanze del testo originale. Una vera "traduzione" dovrebbe semplicemente...accettare le regole del gioco e procedere in italiano non seguendo minimamente il testo francese. Questa versione serve soltanto a capire ciò che si dice nell'originale.
NON MI SENTO TANTO BENE
(Continues)
2008/5/19 - 19:48
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99 Luftballons

99 Luftballons
qst canzone è troppo bella e il testo anche... l' ho sentita a scuola per la prima volta e mi è piaciuta subito!!
Ciao 3 B =)!!
Sah^^ 2008/5/19 - 19:45
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L'Internationale

L'Internationale
TAGALOG (PILIPINO) [3] / TAGALOG (PILIPINO) [3]




Pandaigdigang awit ng manggagawa ("Inno internazionale dei lavoratori"). Questa che è probabilmente la prima versione dell'Internazionale in tagalog (filippino) fu creata nel 1930 da Juan Feleo (1896-1946) dell'allora Partido Komunista ng Pilipinas (Partito comunista delle Filippine). Era basata sulla versione americana; invece di "Internationale" era però intitolata Pandaigdidang awit ng Manggagawa. L'inno originale fu poi utilizzato dall'intero movimento di sinistra; tuttavia, il termine komunismo fu sostituito con sosyalismo o con demokrasya.

The original Internationale was created in 1930 by Juan Feleo (1896-1946) of then Partido komunista ng Pilipinas. It was based on the American version of that said song. Instead of "Internationale", it was then literally called Pandaigdigang awit ng Manggagawa ("The International Workers' Anthem").... (Continues)
PANDAIGDIGANG AWIT NG MANGGAGAWA
(Continues)
Contributed by Arisztid 2008/5/19 - 19:32
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Le dormeur du val

Le dormeur du val
je l'aime....oh arthur!
il est ma vie et ma meurte!
(gloria)

Bellissimo quel che hai detto, gloria, ma permettimi una piccola correzione: ma mort, non *ma meurte. Un francese capirebbe qualcosa come: "è il mio omicidio". Saluti cari! [RV]
2008/5/19 - 19:23
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Blowin' in the Wind

Blowin' in the Wind
è una canzone molto bella
luca 2008/5/19 - 19:16
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Guerra civile

Guerra civile
[2002]
Da/From: "Le origini"
Guerra civile famigliare
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2008/5/19 - 15:12
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Souvenirs, Attention, Danger

Souvenirs, Attention, Danger
Sull'aria di una canzone di Serge Lama, una feroce canzone contro il leader dell'estrema destra francese Jean Marie Le Pen, che nel 1986 Mitterand machiavellicamente legittimò per contrastare Chirac.

"Cette imitation de Serge Lama me vaut un procès avec Jean-Marie Le Pen". Thierry Le Luron
Personne n'avoue que pour lui il a voté
(Continues)
Contributed by Alessandro 2008/5/19 - 12:10
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Solstizio di Nassirya

Solstizio di Nassirya
una banalita'
2008/5/19 - 02:05




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