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Before 2017-2-9

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Odio l'America

Odio l'America
Rispondendo all'appello di Riccardo, un nostro visitatore, Paolo, ci ha fornito le parole di questa canzone dei Destir. Abbiamo rimesso un po' a posto il testo e ricontrollato all'ascolto. Visto che gli stessi Destir sono intervenuti sul nostro sito aspettiamo dal gruppo qualche notizia in più anche su questa canzone (date, album....).
Candy sfida questo vento,
(Continues)
Contributed by Paolo + CCG Staff 2017/2/9 - 23:40
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Moderne Legende

Moderne Legende
[1914]
Versi di Bertolt Brecht, pubblicati sotto lo pseudonimo di Berthold Eugen su “Die Ernte”, un giornale studentesco stampato ad Augsburg che ebbe vita breve: sei solo numeri tra il 1913 ed il 1914.
Messi in musica sia da Ernst Busch che da Hanns Eisler
Interpretata molte volte da Busch, a cominciare dal disco “Legenden, Lieder Balladen 1914-1934” pubblicato nel 1965. Poi anche da Gisela May, su musica di Eisler, in “Gisela May Singt Brecht - Eisler – Dessau”, 1968.
Testo trovato su Erinnerungsort.de
Als der Abend übers Schlachtfeld wehte
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/9 - 22:55

Leur bon Président

Leur bon Président
Chanson parodique de langue française – Leur bon Président – Marco Valdo M.I. – 2017
inspirée par Eugène Pottier et sa chanson Leur bon Dieu – 1884

L’autre soir, Lucien l’âne mon ami, j’ai reçu moi aussi la visite d’un revenant inquiet. Souviens-toi de la Commune, souviens-toi de Nuremberg, il est des massacreurs, il est des assassins qu’il vaut mieux arrêter avant qu’ils ne sévissent.

Un revenant, un fantôme, tu en as d’étranges visiteurs nocturnes ? Marco Valdo M.I. mon ami. Je me demande qui ça peut être et pourquoi tu en parles ici.

Il m’a dit : prends une de mes chansons et fais-en une bigarade contre ce gros balourd étazunien. Peut-être, lui demandai-je, veux-tu dire une arlequinade, une pasquinade, enfin bref, un pasquin.
Et il m’incite plus encore : fais-en une moquerie, une raillerie, un brocard, une goguenardise, une ironie, envoie-lui des lazzi et des gros mots. Cet... (Continues)
Au citoyen Donald Trump de New-York.
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/2/9 - 21:01
Song Itineraries: Donald Trump
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Ballade vom ertrunkenen Mädchen

Ballade vom ertrunkenen Mädchen
[1919]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta intitolata “Hauspostille” (“Il libro di devozioni domestiche”), pubblicata nel 1927
Musica di Kurt Weill, nella cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928

Questa “Ballata della ragazza annegata” è una delle poesie più note di Brecht.
Racconta semplicemente del corpo di una donna annegata, trasportato dalle acque del fiume, che col passare del tempo lentamente e dolcemente si disgrega e si perde nella natura. Una giovane donna, uccisa forse, o suicida, che rimane sconosciuta, proprio come il soldato protagonista delle due ballate comprese da Weill nella stessa cantata.
Se fosse solo per questo, avrei potuto proporre questo bellissimo brano – magistralmente interpretato da Therese Giehse, da Gisela May, da Lotte Lenya e anche dalla nostra Milva – semplicemente... (Continues)
Als sie ertrunken war und hinunter schwamm
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/8 - 21:40
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Zweiter Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen

Zweiter Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen
[192?]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Lieder Gedichte Chöre, 1918-1933”, pubblicata nel 1934
Musica di Kurt Weill, quinto movimento della cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928.

Seconda parte della canzone del “Milite ignoto sotto l'Arco di Trionfo”, cui rimando per l'introduzione.

Qui Brecht abbandona il grottesco e ammette che mai potrà esserci resurrezione per quel soldato assassinato, massacrato, dilaniato, smembrato e reso così ignoto. Non ci sarà mai un Giorno del Giudizio. E allora voi, maledetti che l'avete ucciso, potete star tranquilli, ma almeno rimuovete quella pietra tombale, quell'arco di trionfo, e smettetela coi vostri inutili ed oltraggiosi inni di vittoria che mi feriscono, io che ogni giorno continuo a chiedermi: perchè non siete voi ad essere morti, perchè non siete stati uccisi voi? Perchè no?
Alles was ich euch sagte
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/8 - 20:12
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Gardien de la paix

Luciole
Una canzone sulla "ZAD" (Zone à defendre) ovvero i territori occupati in protesta alla costruzione di una pista d'aereoporto a Notre Dame des Landes
Gardien de la paix
(Continues)
Contributed by leoskini 2017/2/8 - 17:59
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Alla patria

Anonymous
Ben poche notizie si sanno di questo bellissimo canto popolare certamente nato, come tanti altri di questo genere, nel periodo delle grandi guerre e forse anche prima. Il tema è sempre quello della tragedia dell'addio e l'incertezza del ritorno dalla guerra. Questi canti sembravano un ricordo di un tempo lontano, ma la triste realtà della cronaca di questi giorni rende quanto mai attuale il sentimento di precarietà di ogni partenza per il fronte, ugualmente oggi come tanti anni fa.
Tra le canzoni del repertorio del Coro Edelweiss
Alla Patria vola il mio pensiero,
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/2/8 - 15:46
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Erster Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen

Erster Bericht über den Unbekannten Soldaten unter dem Triumphbogen
[192?]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta “Lieder Gedichte Chöre, 1918-1933”, pubblicata nel 1934
Musica di Kurt Weill, quarto movimento della cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928.

Una poesia, trasformata da Weill in canzone, che fa il paio con la Legende vom toten Soldaten del 1918 e la supera nella già inarrivabile feroce e grottesca ironia. Là il soldato morto veniva “resuscitato” a guerra quasi finita per farlo partecipare alla grancassa della propaganda e morire eroicamente una seconda volta; qui invece un soldato qualunque, un poveraccio, viene scelto ed ucciso dagli altri – di tutte le nazionalità, si badi bene – il suo corpo viene orrendamente massacrato in modo da renderlo irriconoscibile e farne così il “milite ignoto”, per poi seppellirlo con tutti gli onori sono una pesante pietra... (Continues)
Wir kamen von den Gebirgen und vom Weltmeer,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/7 - 22:37
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Divide and Conquer

Divide and Conquer
This song is a commentary on the ongoing conflicts in the middle east. Listen out for some soundbytes from western leaders such as David Cameron, John Kerry, Hillary Clinton, Barack Obama and Nicolas Sarkozy concerning the war in Libya that provide additional context as to what this song is specifically condemning.

From the songwriter:

"It deals with what’s really going on in the Middle East. The media only give us one side of the story, but when you dig deeper, you find layers of truth about natural resources, like oil, that are influencing the region. The media report on how the new political regime has brought democracy to the region but maybe the inhabitants were better off before. What the West are really delivering is mainly destruction. They’re making people fight each other and when the West conquers, the big companies come in and make money.”
Divide and conquer
(Continues)
2017/2/7 - 15:28
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Dancing in a Hurricane

Dancing in a Hurricane
This song is about the children living amidst warzones, attempting to have a childhood in spite of the chaos. It is written from the perspective of the mother of one of these children, who watches her "rays of light" play, while reflecting on the state of their home.

From the songwriter:
"The title comes from a line in Spectre [the James Bond film] and the lyrics were inspired by the current refugee crisis around the world. It’s the idea of children trying to enjoy their childhood in an unsafe environment; they’re literally dancing in a hurricane and I find it very sad. As a mother, I’m concerned about the well-being of children around the world. Here, our children are fed and they have a roof over their heads and I think we maybe take it for granted.”
We are force to live in silence
(Continues)
2017/2/7 - 15:10
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Supernature

Supernature
[1977]
Scitta da Alain Wisniak e Marc Cerrone (1952-), compositore e produttore musicale francese tra i più importanti nella stagione d'oro della disco music.
Celeberrimo brano riempipista che intitolava il terzo album di Cerrone
Al primo posto nelle US disco/dance charts nelle prime settimane del 1978.

Chi l'ha detto che la disco music celebrava soltanto il disimpegno dopo l'ubriacatura politica degli anni della contestazione?

Un brano seminale che ritroviamo nelle sonorità di parecchi brani attuali, soprattutto in quelli realizzati dal mitico duo Daft Punk (che - guarda caso - sono francesi).
Once upon a time science opened up the door
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/7 - 14:11
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Großer Dankchoral (Lobet die Nacht)

Großer Dankchoral (Lobet die Nacht)
[192?]
Versi di Bertolt Brecht, nella raccolta intitolata “Hauspostille” (“Il libro di devozioni domestiche”), pubblicata nel 1927
Musica di Kurt Weill, in apertura della cantata per tenore, baritono, coro di tre voci maschili e orchestra intitolata “Das Berliner Requiem”, da lui composta nel 1928

Questo Requiem fu commissionato a Weill dalla radio di Francoforte e lui lo compose pensando al decimo anniversario della cosiddetta Rivoluzione di Novembre del 1918, quando socialisti e spartachisti tedeschi, dopo aver sostenuto scioperi nell'industria bellica e ammutinamenti in ambienti militari, proclamarono una “libera repubblica socialista tedesca” contro il capitalismo militarista e imperialista. Un anno dopo sarebbero stati tutti sterminati dai Freikorps, antesignani delle SA, i paramilitari protonazisti di Ernst Röhm, e la debole socialdemocrazia di Weimar avrebbe cominciato la sua inesorabile discesa verso gli inferi della dittatura e della guerra.

Chiaro che la cantata di Brecht/Weill non venne trasmessa...
Lobet die Nacht und die Finsternis, die euch umfangen!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/6 - 23:42
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Dublin City 1913 (Ballad of Larkin and Connolly)

Dublin City 1913 (Ballad of Larkin and Connolly)
Thanks for printing these lyrics and also for acknowledging the role of Niall McDonagh in their composing, which doesn't usually get a mention.

Since the lyrics were published singers have altered them slightly and a number of such versions exist.

Whether it is an error in transcription I do not know but "He raised the worker and gave him courage/He was the hero the worker sung" sounds somewhat clumsy and the version I learned is "He was our hero, the workers' man" or "workers' son".

I attach my singing version of the last verse, picked up from other singers and consciously replacing the word "labour" due to the Irish political party (and others) by that name and its betrayal of the principles for which Connolly died. I also include now the name by which Clarke's right-hand man signed the Proclamation and a version of which was used at his court martial: Seán Mac Diarmada.

But foremost... (Continues)
Diarmuid Breatnach 2017/2/6 - 21:20
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Cecilia

Anonymous
Cecilia
Ardecore - La povera Cecilia

In questa versione, l'unica, il marito dissuade Cecilia dal sacrificarsi per lui.
LA POVERA CECIJA
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/6 - 19:41
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Il flessibile

Il flessibile
Chanson italienne – Il flessibile – Banda Putiferio – 2007


Travailler aujourd’hui : comment survivre ?

Un livre à plusieurs voix tente d’y répondre qui, à partir d’un projet commun, a impliqué des écrivains et des musiciens : une œuvre collective, née du désir de s’amuser et d’amuser, propre à dénoncer des situations qu’il y a seulement dix ans, nous n’aurions pas considérées comme acceptables.
Une chanson pour chaque récit, un récit pour chaque profession.
Le résultat est une anthologie chorale, ironique et coupante, et un cd à la musique simple et jamais banale. Nous entrons dans la vie de chauffeurs, de coiffeurs et de balayeurs, mais aussi de députés et de publicitaires, pour découvrir qu’au fond nous sommes tous, également, travailleurs. Et c’est vraiment à eux que ce livre donne un mot d’ordre : Attention ! Sortie d’ouvriers.

Dialogue maïeutique

Cette fois, Lucien l’âne mon ami,... (Continues)
FLEXIBLE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/2/5 - 15:14
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Geordie, or My Geordie Will Be Hanged In A Golden Chain

Anonymous
Geordie, <i>or</i> My Geordie Will Be Hanged In A Golden Chain
Ho in mano una copia de "Il popolo dell'abisso" di Jack London, un testo con pretesa di indagine sociologica sullo East End londinese di inizio '900.
In uno dei capitoli l'A. enumera sentenze di tribunali di contea, a suo dire raccolte "dai registri della polizia" (qualunque cosa fossero) facenti riferimento ad una sola settimana.
Tra questi,

Sessioni per reati minori di Taunton. John Painter, uomo corpulento e massiccio, di professione manovale, accusato di percosse alla moglie. La moglie aveva entrambi gli occhi tumefatti e semichiusi, e il viso gonfio e pieno di lividi. Multa di 1 sterlina e 8 scellini, spese comprese, e ammonizione perché la cosa non si ripeta.

In un altro caso di percosse alla moglie un individuo "cinque volte recidivo" era stato condannato a due sterline e due scellini di multa.
Poi:

Tribunale dello sceriffo di Perth. Alla presenza dello sceriffo Sym. David Mitchell,... (Continues)
Io non sto con Oriana 2017/2/5 - 12:06
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Vaterland

Vaterland
Chanson allemande – Vaterland – Vorkriegsjugend – 1984



Lucien l’âne mon ami, il te souviendra de ce groupe punk-hard-rock du Kreuzberg qui s’appelle Vorkriegsjugend – Jeunesse d’avant la [prochaine] guerre et qui chantait Wir sind die Ratten – Nous sommes les rats.

Oui, oui, certainement, Marco Valdo M.I. mon ami, et toute cette histoire du Kreuzberg que tu nous avais fait connaître en plus. À cet égard, je pense que ce genre de combat contre les spéculateurs et les promoteurs immobiliers et les prometteurs de jours meilleurs mener au Kreuzberg – en pleine grande ville – par les squatteurs et plus au-delà par la suite, par l’ensemble des habitants du quartier dans les années 80 du siècle dernier, peut être rapproché des combats des paysans sans terre d’Amérique latine ou par exemple d’Italie.

En effet, c’est tout à fait parallèle et relève de la même logique de confrontation. Et ce n’est... (Continues)
PATRIE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/2/4 - 20:43
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Hope for the Future

Hope for the Future
[2012]
Parole di Paul McCartney
Musica di Paul McCartney, Marty O'Donnell, Michael Salvatori.
Nella colonna sonora del videogame “Destiny”, composta da Martin O'Donnell, Michael Salvatori e altri, con il contributo di Paul McCartney per questo brano (che credo l'unico non strumentale dell'intera soundtrack)
La strofa tra parentesi non viene cantata da Paul McCartney, ma si trova nella cover del brano realizzata da Jillian Aversa (cantante) ed Andrew Aversa, compositore di colonne sonore per videogames più noto con il nome d'arte di Zircon.

E' curioso che questa canzone sicuramente pacifista sia stata scritta proprio per quello che in gergo tecnico viene definito videogame FPS, acronimo di First-person shooter, letteralmente “sparatutto in prima persona”...
Ma è anche vero che se gli Obama, le Clinton, i Bush, i Trump, i Putin e tanti altri del pari loro passassero più tempo alla playstation a giocare con gli sparatutto, invece di seminare morte e distruzione per il mondo per davvero, forse sarebbe meglio per tutti...
Some hope for the future
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/2/4 - 18:28
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Miniere

Miniere
2014
Ottavia
Uhm che maniere, dai le maniere
(Continues)
Contributed by dq82 2017/2/4 - 16:39
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Tre madri

Tre madri
Io, invece, che la versione siciliana era di Giorgio
e non di Don Quijote

corretto, grazie
Cristina 2017/2/4 - 14:57
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Azadî bo Kurdistan

Gianni Sartori 2017/2/4 - 13:37
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Spansk Soldatervise

Spansk Soldatervise
È una traduzione, l'originale è qui: https://www.antiwarsongs.org/canzone.p...
Karel Vissers 2017/2/3 - 21:19
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Truth about

Truth about
3 febbraio 2017
Da cantarsi con accento romanesco
(vero o finto che sia)
sull'aria di Lella
di Edoardo De Angelis (1971)
(interpretata da Lando Fiorini)

In questa canzoncina, détournement di un celebre successo romanesco di qualche anno fa dove er protagonista svela di avere avuto una relazione con la moje de Projetti er cravattaro, se parla della misteriosa morte sotto tortura di un giovane ricercatore italiano, avvenuta circa un anno fa in Eggitto, e de ben artre relazzioni che intercorrono tra er governo italiano e quello eggizziano.

Se pregherebbe de legge attentamente anche questo


Articolo de Lorenzo Declich
(pubblicato da Giap - Wu Ming Foundation)


ar quale la canzoncina deve non poco pur nella sua palese semplificazione.

Se dovrebbe immagginà che a parlà è un alto membro dello stato italiano, forse addirittura er presidente der consijo.

Te lo ricordi gGiulio er friulano,
(Continues)
2017/2/3 - 20:32
Song Itineraries: Truth about Giulio Regeni
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Somos anormales

Somos anormales
(2017)
primo singolo estratto dall'album Residente in uscita nel marzo 2017

La normalità non esiste. Il termine "anormale" che viene usato con una connotazione dispregiativa, sta rivelando il suo lato positivo, perché è interessante essere anormali. Inoltre tutti hanno qualcosa di anormale, quindi la definizione stessa di normalità non ha senso.

Tutti veniamo dall'Africa. I primi homo sapiens venivano dal Kenya. Tutti gli esseri umani hanno nel DNA la parte nera dell'Africa. La maggior parte dei sudamericani ha almeno un 7% del DNA che viene dalla Siberia, dalle popolazioni che avevano attraversato lo stretto di Bering per colonizzare il continente americano. Veniamo tutti dallo stesso posto e non hanno senso queste guerre per motivi razziali o religiosi. Anche se l'umanità si è diffusa in tutti i paesi e ognuno possiede una propria cultura, non dovremmo mai dimenticare che siamo tutti... (Continues)
Tres ojos, cuatro orejas
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2017/2/2 - 23:31




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