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Before 2016-8-28

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Texas Rangers

Texas Rangers
Si tratta di una canzone tradizionale, probabilmente degli inizi del XX secolo.
Un ragazzo di 17 anni si arruola entusiasta nei Texas Rangers (un piccolo gruppo militare d'élite che ebbe un ruolo rilevante nelle guerre indiane contro Comanche e Cherokee alla metà del XIX secolo), ma impara già alla prima missione l'orrore della guerra: assaliti e terrorizzati dagli indiani, dopo 9 ore di combattimento non c'è nessuno che non sia ferito al mattino, quando gli indiani si sono ritirati, seppelliscono 16 morti, incluso il capitano, col petto trafitto di frecce.
Termina con l'invito ai suoi coetanei a lasciar perdere e restare a casa.

Incisa da molti cantanti, la versione più nota è probabilmente quella cantata "a cappella" (solo vocale) di Ian e Silvia nell'album "Northern Journey", 1964

Anche notevole è la versione di Peter Rowan e Jerry Douglas nell'album Yonder (1996)
Come all ye Texas Rangers wherever you may be.
(Continues)
Contributed by Piersante Sestini 2016/8/28 - 17:11
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Erin Go Bragh

Erin Go Bragh
Interpreti Wolfe Tones, The Tossers

Éirinn go Brách si traduce come “Irlanda per sempre” sinonimo dell’identità irlandese. In realtà, non si conosce la precisa origine della parola bragh, in quanto essa non esiste nel vocabolario irlandese: si presume che chi per primo la utilizzò abbia semplicemente sbagliato lo spelling. Bragh, infatti, si può ricondurre sia a breá, che significa “bello”, “splendido”, sia a brách, la cui traduzione è appunto “per sempre”. È tradizionalmente una frase utilizzata come motto del movimento Repubblicano, e si ritrova infatti sulla sua bandiera. Con lo stesso titolo sono state chiamate canzoni diverse scritte non solo in Irlanda ma anche in Scozia. Questa è la canzone scritta nel 1920 da Peadar Kearney

LA RIVOLTA DI PASQUA 1916

La canzone si riferisce alla rivolta di pasqua del 1916 (lunedì 24 aprile) (Easter Rising) e ne commemora gli eroi.
Nella Pasqua... (Continues)
I’ll sing you a song of a row in the town,
(Continues)
Contributed by Cattia Salto 2016/8/26 - 21:01
Song Itineraries: Conflicts in Ireland

Lied von Sachsenburg

Anonymous
Lied von Sachsenburg
[1933]
L’attribuzione di questo canto è incerta. Alcune fonti parlano di un giornalista di Lipsia, tal R. Seidel (sul quale non ho trovato alcuna informazione), altre l’associano a Rudi Reinwarth (1907-1971), artigiano bavarese, militante comunista, redattore in un giornale del partito. Fu arrestato, come tanti altri, già nel 1933 e si fece alcuni anni in campo di concentramento. Poi venne arruolato nella Wehrmacht e finì prigioniero dei sovietici. Dopo la guerra è stato un dirigente politico in Germania Est.
Sulla melodia di “Arbeitsmann, du lebst in Not” (così almeno si afferma su Music and Holocaust), canzone agit-prop che deve aver prestato la musica a molti canti composti da prigionieri politici nei campi di concentramento nazisti.
Come spesso mi capita ultimamente, devo la comprensione di questo testo alla traduzione in francese fatta dal pastore luterano Yves Kéler, curatore del... (Continues)
Gefüget aus Beton und Stahl,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/26 - 09:09
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Il 23 novembre 1980

Il 23 novembre 1980
(1981)

Testo tratto da Il Deposito

Il 23 novembre 1980, alle 19.34, un terremoto di 6.5 gradi della scala Richter colpì la zona dell'Irpinia, nel sud Italia, colpendo principalmente la Campania e la Basilicata. Il terremoto provoco circa 2.900 morti, 8.000 feriti e 290.000 sfollati.

Ci furono molte polemiche sui soccorsi, in particolare sui ritardi. Significativa fu l'opera di volontari per aiutare le popolazioni colpite.

C'è carne da cannone, carne d'appalto
carne da intrallazzo
Nelle narici l'odore del tabacco
(Continues)
Contributed by segnalata da Roberta del Deposito 2016/8/25 - 22:12
Song Itineraries: Earthquakes
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Sad Man's Tongue

Sad Man's Tongue
Album: Rock the Rebel/ Metal the Devil (2007)

As I remember, I wrote it about this guy who is a drifter. He is kind of his own spirit, traveling around the world. He’s a pretty lonely guy who kind of goes by his own rules. He’s a rebel. Until they want to get him into the military, and he’s trying everything he possibly can to just stay as a free spirit on the road, because he goes against the weapons and everything. He just wants to have a simple life, and he doesn’t see any kind of responsibility going into Uncle Sam, and doing work for him. He refuses to bear weapons, because nobody has done anything harmful to him, so why should he be a bad guy to anybody else but himself? So he pretty much tried to live the free life.


-Michael Poulsen
Well my mama told me, "Son you better watch out
(Continues)
Contributed by Matt 2016/8/25 - 22:01
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We Were Men

We Were Men
Album: "The Truth Is..." (2011)
Woke up screaming in bed
(Continues)
Contributed by Matt 2016/8/25 - 21:54

Ein jeder von uns sechsen (oder Die Jauchkolonne)

Ein jeder von uns sechsen (<em>oder</em> Die Jauchkolonne)
[1935-37]
Versi di Ludwig Bendix (1877-1954), avvocato e notaio ebreo tedesco, composti in prigionia a Lichtenburg oppure a Dachau.
Su di una qualche melodia non nota o composta dallo stesso Bendix
Testo trovato sul dal Volks Lieder Archiv e compreso grazie alla traduzione offerta dal pastore Yves Kéler, curatore del sito Chansons Protestants.
Nel volume intitolato “Des Lagers Stimme - Musik im KZ. Alltag und Häftlingskultur in den Konzentrationslagern 1933 bis 1936”, a cura di Guido Fackler, edizioni Temmen, Brema, 2000.

Laureato in legge, avvocato in Berlino dal 1907, notaio dal 1923, fondatore e direttore della rivista giuridica “Die Justiz”, Ludwig Bendix perse tutto con l’avvento del nazismo e nel 1935 fu internato in uno dei primi campi di concentramento allestiti dai nazisti, quello ospitato nel castello di Lichtenburg, in Sassonia. In seguito fu trasferito a Dachau, da dove nel... (Continues)
Ein jeder von uns sechsen
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/25 - 09:22

Giacomo Lubrano: Terremoto orribile accaduto in Napoli l'anno 1688

Giacomo Lubrano: Terremoto orribile accaduto in Napoli l'anno 1688
[1688]
Sonetto di Giacomo Lubrano (Paolo Brinacio)
Pubblicato nel 1690
(Scintille Poetiche o poesie sacre, e morali di Paolo Brinacio Napoletano, Dedicate All'illustriss.mo & Ecc.mo Sig.re D. Marcello Mastrilli Duca di Marigliano, &c. In Napoli nella nuova stampa dei Socii Dom. Antonio Parrino, e Michele Luigi Mutii 1690. Con licenza de' superiori.)

Si dice che, dove passa il terremoto, passa la guerra. Può succedere anche che un terremoto, se certamente non causato, sia quanto meno aiutato da certe invisibili e subdole guerre dichiarate in nome di profitti, di avidità, di leggerezze. Nelle nostre terre, i terremoti non sono cosa di oggi, e nemmeno di ieri o dell'altro ieri; terre ballerine. Mi è capitato di leggere che un amministratore di questo sito partirà forse oggi o domani per Amatrice, a dare una mano: è un medico. Che il terremoto e la guerra sono mortali fratelli, se... (Continues)
Mortalità, che sogni? ove ti ascondi
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2016/8/25 - 08:24
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IKEA

IKEA
[2005]
Parole e musica di Mitch Benn, musicista satirico, ospite fisso alla BBC Radio.
Nell'album intitolato “Crimes Against Music”, con la band The Distractions

Quel che non è riuscito ad Hitler – una Glande Germania estesa su tutto il globo terracqueo – è riuscito invece in pieno allo svedese Ingvar Feodor Kamprad, classe 1926, che giovanissimo s'inventò l'IKEA, un esercito di centri commerciali che oggi domina il mondo.

E non molti sanno che l'intraprendente imprenditore Ingvar Kamprad fu anche un fervente nazista, militante fino al 1945 inoltrato del gruppo fascista e nazionalista “Nysvenska Rörelsen” (Nuovo Movimento Svedese) e pure reclutatore per conto del Partito Nazional-Socialista Svedese (Svensk Socialistisk Samling – SSS), direttamente affiliato al nazismo hitleriano. E se i nazisti svedesi formalmente non sopravvissero dopo la guerra, i fascisti invece sì, ed esistono tutt'oggi... (Continues)
We come from the lands of the snow and ice... and gods of war and thunder
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/24 - 23:08

Kartoffelschällied

Kartoffelschällied
[1935-37]
Versi di Ludwig Bendix (1877-1954), avvocato e notaio ebreo tedesco.
Su di una qualche melodia non nota o composta dallo stesso Bendix
Testo trovato sul dal Volks Lieder Archiv e compreso, almeno in parte, grazie alla traduzione della prima strofa offerta dal pastore Yves Kéler, curatore del sito Chansons Protestants.
Nel volume intitolato “Des Lagers Stimme - Musik im KZ. Alltag und Häftlingskultur in den Konzentrationslagern 1933 bis 1936”, a cura di Guido Fackler, edizioni Temmen, Brema, 2000.

Laureato in legge, avvocato in Berlino dal 1907, notaio dal 1923, fondatore e direttore della rivista giuridica “Die Justiz”, Ludwig Bendix perse tutto con l’avvento del nazismo e nel 1935 fu internato in uno dei primi campi di concentramento allestiti dai nazisti, quello ospitato nel castello di Lichtenburg, in Sassonia. In seguito fu trasferito a Dachau, da dove nel 1937 fu... (Continues)
Des Abends nach dem Fraße:
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/24 - 21:32
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I.P.E.R. - Ancora in piedi

I.P.E.R. - Ancora in piedi
2012
Indipendenti per Emilia Romagna e Lombardia
Autori del testo: S. Bellotti, F. Blasi, P. Capovilla, F. Miglietta, L. Persico, E. Rubbi, F. Vaglio, T. Zanello
compositori della musica: E. Rubbi e T. Zanello

Coordinati da Tommaso "Piotta" Zanello, promotore dell’idea, hanno aderito più di 20 importanti artisti della scena indie: 99 Posse, Roberto Angelini, Pierpaolo Capovilla (Teatro degli orrori), Enrico Capuano, Cisco, Combass (Apres La Classe), Dellera (Afterhours), Dj Aladyn, Andrea Ferro & Marco “Maki” Coti Zelati (Lacuna Coil), Le Braghe Corte, Lemmings, Erica Mou, Federico Poggipollini, Eva Poles, Quintorigo, Sud Sound System, Velvet.

Posto oggi questa canzone sulla scia delle emozioni del nuovo terremoto che ha colpito il centro Italia e sopratutto la mia regione. Ho scelto questa canzone e non altre più note (tipo Domani scritta da Pagani e con un cast ben più stellare), perché questa ha qualche garanzia in più che non sia stata fatta solo per farsi pubblicità (e ha sicuramente avuto meno notorietà).
[Cisco]
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/8/24 - 17:56
Song Itineraries: Earthquakes
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Конь

Конь
k 2016/8/24 - 07:07
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This Means War

This Means War
in bielorusso

krzyś 2016/8/24 - 04:23
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The Numbers

The Numbers
[2014-16]
Nell'album “A Moon Shaped Pool”, pubblicato l'8 maggio 2016

Una canzone che – non a caso – Thom Yorke presentò a Parigi nel dicembre del 2015 alla conferenza mondiale sui cambiamenti climatici. Allora il titolo era “Silent Spring”. E mi pare che non sia solo una canzone ecologista ma anche contro il modello di globalizzazione corrente, ultracapitalista, inumana e genocida.
Il significato è abbastanza chiaro, per nulla ermetico, come invece tanti altri brani dei Radiohead. L'unico verso che forse merita una spiegazione è nella seconda strofa, “The wings of a butterfly”, che potrebbe riferirsi al cosiddetto “effetto farfalla”, concetto della teoria del caos in base al quale all'interno di un dato sistema piccole variazioni iniziali possono provocare grandi ed impensabili mutamenti finali. E' su questo concetto che si basano parecchia letteratura fantascientifica e distopica, ma... (Continues)
It holds us like a phantom
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/8/23 - 22:54
Song Itineraries: War on Earth

Józef Wittlin: Litania

Józef Wittlin: Litania
[1937]

Versi di Józef Wittlin

Il testo riportato qui sotto è stato trascritto a mano dalla raccolta "Poezje", PIW, Warszawa, 1978, per la quale la scelta e la cura delle opere è stata fatta dallo stesso Wittlin prima della sua morte nel 1976 a New York.




Jozéf Wittlin (Dymitrów, 1896 – New York, 1976) è stato uno scrittore polacco. Durante la prima guerra mondiale combatté nell'esercito austro-ungarico, esperienza che narrò nel suo Il sale della terra (1935). Traduttore dell'Odissea, fu inoltre redattore del Settimanale polacco negli USA. - it.wikipedia


O wszystkim, co się teraz dzieje – milczę.
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2016/8/23 - 18:56
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Real Revolutionaries

Real Revolutionaries
ft. General Levy and Paolo Fresu
M1: Bob hit the nail
(Continues)
Contributed by leoskini 2016/8/23 - 17:36
Song Itineraries: Thomas Sankara
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99%

99%
Il pezzo è tratto dall'album AP2P (All power to the people), collaborazione tra i rapper M1 (Dead Prez) e Bonnot.

In questa canzone sentiamo anche Militant A (Assalti Frontali) e Talib Kweli (del cui contributo non ho trovato trascrizione, e la mia conoscenza dell'american english in versione rap, ha, come dire, delle lacune. Evidentemente non sono il solo.)

Lo inserisco come autore a parte, che mi sembra la cosa più sensata.
M1
(Continues)
Contributed by leoskini 2016/8/23 - 17:33
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Bang Bang

Bang Bang
(2016)
Primo singolo estratto dall'album "Revolution Radio"

I Green Day tornano con un nuovo album che si preannuncia fortemente politico. Il primo singolo "Bang Bang" è dedicato alle periodiche stragi con arma da fuoco negli Stati Uniti ed è scritto dal punto di vista del killer.

Dall'intervista a Rolling Stone (qui in italiano)


Puoi parlarci di Bang Bang e di cosa l’ha ispirata? Non voglio metterti le parole in bocca, ma sembra scritta dalla prospettiva di un cecchino di massa.
Sì. Parla della cultura delle sparatorie di massa che sono successe in America, miscelata al narcisismo da social media. C’è questa specie di violenza che sta accadendo, ma ora viene anche filmata e tutti noi siamo sempre sorvegliati. Per me la situazione è così contorta. Entrare nel cervello di qualcun altro in questo modo è stato fuori di testa. Mi ha fatto impazzire. Dopo averla scritta, tutto quello che... (Continues)
This is definitely not the first video to surface of an execution. ...of men, they claimed responsibility for the executions. Described as severely mentally disturbed. Videos show another hostage executed by the terrorist group. Deserve to be annihilated.
(Continues)
2016/8/23 - 12:08
Song Itineraries: Weapons: our daily home war
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פּאַפּיראָסן

Adattamento di Rikle Glezer alle vicende del ghetto di Vilna, e all'eliminazione dei suoi abitanti nel bosco di Ponary
פּאַפּיראָסן
La canzone era già presente si reinserisce anche qui per completezza

עס איז געװענ אַ זומער־טאָג
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/8/23 - 10:00
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Little Boy Soldiers

Little Boy Soldiers
Traducanzone di Andrea Buriani
GIOCHIAMO ALLA GUERRA
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/8/23 - 09:48
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Born In The U.S.A.

Born In The U.S.A.
Traducanzone di Andrea Buriani

NATO IN AMERICA
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/8/23 - 09:40
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The Times They Are A-Changin'

The Times They Are A-Changin'
Traducanzone di Andrea Buriani



I Tempi stanno sempre cambiando e le generazioni si susseguono non senza contrasti, anche adesso, ma sembra che in alcuni momenti storici il tutto sia esasperato. Così avvenne nell'Occidente di circa cinquanta anni fa e Bob Dylan, poeta menestrello, lo rimarcò in molti suoi testi. Questa sua famosissima canzone fu l'emblema di quella generazione che ha creduto veramente di poter cambiare il mondo.
I TEMPI STANNO CAMBIANDO
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/8/23 - 09:36
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It Is A Good Day To Die

It Is A Good Day To Die
E' UN BUON GIORNO PER MORIRE
(Continues)
Contributed by Roberto Malfatti 2016/8/22 - 23:36
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Tommie Smith

Tommie Smith

Rio 2016, maratoneta etiope Feyisa Lilesa rischia vita e galera: al traguardo aveva fatto il gesto delle manette contro il governo

È arrivato secondo nella maratona olimpica e ha lanciato sul traguardo un messaggio politico: l'etiope Feyisa Lilesa ha festeggiato la sua medaglia d'argento concludendo la gara con le braccia incrociate sopra alla testa. Un gesto che richiama la lotta degli oromo, etnia che vive al confine con il Kenya ed è impegnata in un'accesa battaglia per l'indipendenza con le autorità etiopiche

La maratona è da sempre la gara principe delle Olimpiadi, la più ambita e la più seguita dal pubblico di tutto il mondo. Quale migliore occasione, allora, per mostrare al mondo le proprie opinioni, le proprie rivendicazioni, i propri ideali? Un ragionamento molto simile deve aver fatto Feyisa Lilesa, l’atleta etiope che ha scelto la 42 chilometri di Rio 2016 per supportare... (Continues)
Dq82 2016/8/22 - 23:11
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Tempo di Berceuse (Qui siamo sepolti per sempre)

Tempo di Berceuse (Qui siamo sepolti per sempre)
Chanson italienne – Tempo di Berceuse (Qui siamo sepolti per sempre) – I Gufi – 1969



Lucien l’âne mon ami, voici une chanson des Gufi qui me paraît fort proche et même directement inspirée de l’anthologie de Spoon River d’Edgar Lee Masters, comme en fera plus tard – deux ans plus tard – Fabrizio De André et comme je pense également que furent inspirées les Voix du Charnier d’Erich Kästner, plus de quarante ans auparavant. Dans tous les cas, ces épitaphes sont très critiques à l’égard du monde des vivants.

Oui, Marco Valdo M.I. mon ami, je les entends encore ces Voix du Charnier et aussi, les chansons de Fabrizio De André, du moins celles dont tu avais fait une version française – comme La Collina, Un Blasfemo, Un Giudice, Un Matto, Un Medico, tout comme le renvoi historique aux épigrammes, épitaphes grecs. Mais j’imagine que cette chanson des Gufi même si elle ressortit du même genre,... (Continues)
TEMPO DE BERCEUSE (ICI NOUS SOMMES ENTERRÉS POUR TOUJOURS)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/8/22 - 22:55




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