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Before 2015-11-1

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Kokuz

Kokuz
[2010]
Testo e musica: Dubioza Kolektiv
Lyrics and music: Dubioza Kolektiv
Album: 5 do 12
Zbog svjetske krize
(Continues)
Contributed by krzyś 2015/11/1 - 02:24
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Nustalgija Lundane

Nustalgija Lundane
NUSTALGIJA LUNDANE

Versi di Lucio Cancellieri
Musica di Camillo Berardi
Che notte serene,
(Continues)
Contributed by Camillo Berardi 2015/10/31 - 12:24
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Nienawiść

Nienawiść
[1993]
Versi di Wislawa Szymborska

Nella raccolta “Koniec i początek” pubblicata nel 1993 (“La fine e l'inizio”, Scheiwiller, 1997)

Trovo la poesia musicata dalla cantante jazz e, a sua volta, poetessa polacca Hanna Banaszak, nel primo di tre CD (+DVD) dedicati nel 2010 alla Szymborska.
Spójrzcie, jak wciąż sprawna,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/30 - 22:53
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Ballata della Grande Guerra

Ballata della Grande Guerra
[2014]
Versi di Roberto Piumini (1947-), pedagogo e scrittore di libri per ragazzi, pubblicati da il Corriere della Sera a commento di un video con immagini sulla Grande Guerra rivolto ai bambini delle scuole elementari. E’ poi stato indetto un concorso per la realizzazione di un altro video in cui la ballata fosse illustrata con i disegni dei bambini e integrata con loro brevi componimenti poetici.
Dopo quasi cent’anni senza guerra,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/30 - 18:30
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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In memoria

In memoria
[1916]
Poesia di Giuseppe Ungaretti
Dapprima nella raccolta Il porto sepolto
Poi nella raccolta complessiva L'allegria
1a edizione: Mondadori, Milano, 1931
Musica di Aldo Bova [2014]

Questa poesia di Giuseppe Ungaretti ha quasi cent'anni. Cent'anni sono passati da quando il poeta combatteva e conosceva gli orrori della guerra sul Carso, "scontando la morte vivendo"; in mezzo ai brevi componimenti nel quale descriveva la terribile vita di trincea, ebbe a ricordare un amico. "Locvizza, il 30 settembre 1916", reca il quaderno di Ungaretti; e Locvizza, o Lokvica, è nei pressi del Monte San Michele "bagnato di sangue italiano", come dice Fuoco e mitragliatrici e Valzer dei disertori. Nei pressi, anche, di San Martino del Carso. Luoghi di guerra dove Ungaretti si trovava non di rado a ricordare episodi della vita civile, che sembrava oramai lontana diecimila anni. Una meditazione continua... (Continues)
IN MEMORIA.
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2015/10/30 - 18:00

Cantata di una giovane mondina

Cantata di una giovane mondina
[1951?]
Versi di Renata Viganò (1900-1976), scrittrice e partigiana, autrice del celeberrimo “L’Agnese va a morire”. Poesia composta probabilmente nel 1951, quando la Viganò partecipò ad un’inchiesta sulle condizioni di vita e di lavoro delle mondine in Lomellina.
Messa in musica da Xavier Rebut (Quartetto Urbano) per i concerti della Scuola Popolare di Musica di Testaccio.
Mondine, mondine,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/30 - 14:54
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Cantata per la morte di "Berto"

Cantata per la morte di
[15 agosto 1944]
Versi di Raffaello Ramat (1905-1967), intellettuale antifascista, partigiano della Brigata Garibaldi d'assalto "Vittorio Sinigaglia" (di cui fu anche comandante), attiva nel fiorentino. Critico letterario e docente di letteratura italiana all'Università di Firenze.
Musica e interpretazione a cura di Letizia Fuochi e Materiali Sonori

Una cantata in morte di Alberto “Berto” Casini di Antella, Bagno a Ripoli, caposquadra partigiano, deceduto il 13 agosto 1944 in seguito al grave ferimento subìto due giorni prima ad opera di un cecchino fascista, o nazista, in via Mercadante, nel corso della battaglia per la liberazione di Firenze.
Al Casone dei Ferrovieri,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/30 - 13:45
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Ballata della guerra

Ballata della guerra
[1982]
Versi di Edoardo Sanguineti (1930-2010), originariamente nella raccolta “Novissimum Testamentum” pubblicata nel 1986. Più recentemente in “Il Gatto Lupesco” (2002) e “Ballate” (2013)
dove stanno i vichinghi e gli aztechi,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/30 - 11:56
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La montagna

La montagna
[1975]
Parole di Antonietta Laterza
Musica di Antonietta Laterza e Nadia Gabi
Nel disco d’esordio della cantautrice ed attrice bolognese, intitolato “Alle sorelle ritrovate”, pubblicato dalla Cramps Record a partire dalla registrazione di un concerto.
Testo trovato su Il Deposito, come tratto da “Nella donna c'era un sogno... : canzoniere femminista”, a cura di Marina Bacchetti, Moizzi editore, Milano, 1976.
Dentro una montagna dai fianchi senza tempo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/30 - 10:57
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Simona

Simona
[1975]
Parole di Antonietta Laterza
Musica di Antonietta Laterza e Nadia Gabi
Nel disco d’esordio della cantautrice ed attrice bolognese, intitolato “Alle sorelle ritrovate”, pubblicato dalla Cramps Record a partire dalla registrazione di un concerto.
Testo trovato su Il Deposito, come tratto da “Nella donna c'era un sogno... : canzoniere femminista”, a cura di Marina Bacchetti, Moizzi editore, Milano, 1976.
Ci credi
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/30 - 10:49
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Se ero io

Se ero io
[1975]
Parole di Antonietta Laterza
Musica di Antonietta Laterza e Nadia Gabi
Nel disco d’esordio della cantautrice ed attrice bolognese, intitolato “Alle sorelle ritrovate”, pubblicato dalla Cramps Record a partire dalla registrazione di un concerto.
Testo trovato su Il Deposito, come tratto da “Nella donna c'era un sogno... : canzoniere femminista”, a cura di Marina Bacchetti, Moizzi editore, Milano, 1976.
Se ero io tua madre
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/30 - 10:20
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Do You See My Skin Through the Flames?

Do You See My Skin Through the Flames?
2015

Within the insular internet music world, and the realm of pop in which Blood Orange’s music often moves, Dev Hynes stands out as a beacon of dissent, anger, courage, and empathy. His social media presence flickers with notes on injustice in pop culture and society, writ large. Last year, he was assaulted by security at Lollapalooza after a set in which he spoke out against police brutality whilst wearing a T-shirt bearing the names of black men and boys murdered by law enforcement: Trayvon Martin, Eric Garner, Jordan Davis, and Oscar Grant.
On the somber, pulsating vocal collage "Do You See My Skin Through the Flames?" he connects these percolating thoughts and attendant, mushrooming feelings of isolation and exhaustion through music for the first time. "I have nothing left to give when you don't notice what’s wrong," he sings, "Charleston left me broken down but it's just another... (Continues)
frustration and depression breaks me down
(Continues)
Contributed by dq82 2015/10/30 - 10:16
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Sandra's Smile

Sandra's Smile
2015

In an interview with The Cut back in August, Sybrina Fulton was asked if she had yet forgiven George Zimmerman, the neighborhood-watch volunteer who shot and killed her son, Trayvon Martin, in a Florida suburb in 2012. “I’m very honest about my feelings and I have not gotten there,” Fulton said. “Everybody forgives in their own time. I’m just not there. I will never forget, and I have not forgiven.” The interview occurred just a few days after clashes between police and protesters had reached a boiling point in Ferguson, Mo., and a week after Fulton met with the mother and sister of Sandra Bland, the 28-year-old black woman found dead in a jail cell in Waller County, Texas after being detained for a minor traffic violation in July.
Dev Hynes’"Sandra’s Smile” is an ode to Bland, and for all the victims of America’s brutal systems of authority. It’s especially a song for those like Sybrina... (Continues)
Who taught you to breathe, then took away your speech,
(Continues)
Contributed by dq82 2015/10/30 - 10:06
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Amerika i Engleska

Amerika i Engleska
L'AMERICA E L'INGHILTERRA
(Continues)
Contributed by Pippo 2015/10/29 - 17:15
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Volio BiH

Volio BiH
VORREI [1]
(Continues)
Contributed by Pippo 2015/10/29 - 16:36
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Sevdalinka

Sevdalinka
Grazie dei complimenti, che come dicevo sopra non vanno solo a me ma a un gruppetto di amici con insegnante madrelingua.

Quanto alla sevdah, con ogni probabilita' avete ragione..io ne avevo sentito parlare ma senza molta scientificitia'. Come spesso accade nell'etimologia, la spiegazione piu' probabile non e' quella piu' affascinante. Accidenti a Ockham e al suo rasoio...
Pippo 2015/10/29 - 16:08
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Trent’anni di libertà

Trent’anni di libertà
[1976]
Parole e musica di Giulio Stocchi
Nell’album intitolato “Il dovere di cantare”, uno dei pochi dischi pubblicati dalla casa discografica Divergo, attiva a Milano tra il 1974 ed il 1980
Testo trovato sul blog blanc de ta nuque
La copertina del disco è di Magda Castel, artista catalana che fu anche autrice dei disegni per la “La cantata rossa per Tall El Zaatar”
Vergogna a voi
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/29 - 10:59
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Lo avrai camerata Kesselring

Lo avrai camerata Kesselring
La versione di Giulio Stocchi, scritta - credo - nel 2008, quando Alemanno blaterava di fascismo come “male relativo” (giusto per rimarcare quanto lui fosse tanto più a destra di quel Fini che nel 2003 a Gerusalemme il fascismo lo aveva definito “male assoluto”) e La Russa esaltava l’innocenza e l’eroismo dei giovani di Salò…

LO AVRAI CAMERATA KESSELRING

“Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani”

esulta La Russa

“ma con che pietra si farà
a deciderlo tocca a noi”

mentre il sangue
gli imbratta il grugno

Coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
colla terra dei cimiteri
dove i nostri camerati giovinetti
riposano in serenità

e gli cola
fra i fili della barba

la merda

degli eroi di Salò
Bernart Bartleby 2015/10/29 - 10:28

Till, le roi Philippe et l'âne

Till, le roi Philippe et l'âne
Till, le roi Philippe et l'âne

Chanson française – Till, le roi Philippe et l'âne – Marco Valdo M.I. – 2015

Ulenspiegel le Gueux – 9

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).


Nous voici, Lucien l’âne mon ami, à la neuvième canzone de l’histoire de Till le Gueux. Les huit premières étaient, je te le rappelle :

01 Katheline la bonne sorcière Katheline, la bonne sorcière (Ulenspiegel – I, I)
02 Till et Philippe Till et Philippe(Ulenspiegel – (Ulenspiegel – I, V)
03. La Guenon Hérétique La Guenon Hérétique(Ulenspiegel – I, XXII)
04. Gand, la Dame Gand, La Dame(Ulenspiegel – I, XXVIII)
05. Coupez les pieds ! Coupez les pieds !(Ulenspiegel – I, XXX)
06. Exil de Till Exil de Till(Ulenspiegel – I, XXXII)
07. En ce temps-là,... (Continues)
« Pèlerin pèlerinant ne peut follier de séjour
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/10/28 - 23:50
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Il Libero

Il Libero
Chanson italienne – Il Libero – Nomadi – 1993
LIBRE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2015/10/27 - 23:05

La guerra di lu 1866

La guerra di lu 1866
[1866]
Cronaca cantata attribuita a Giovanni Geraci di Partinico, Palermo, un contadino che nel 1866, come tanti altri uomini del Sud appena annesso al Regno d’Italia, fu arruolato di gran corsa e spedito a combattere al Nord nell’ennesima (la terza) guerra d’indipendenza. La canzone è il racconto della coscrizione, del lungo e faticoso viaggio verso il Veneto e delle battaglia di Custoza combattuta il 24 giugno 1866 (dove gli italiani subirono una cocente sconfitta). Tornato indietro vivo, il Geraci ebbe modo di insegnare la sua “cronaca” in forma di canzone ai suoi parenti ed amici, dai quali l’apprese e trascrisse Salvatore Salomone Marino (1847-1916), medico palermitano appassionato di tradizioni e canti popolari.

“Il popolo era lontano dai problemi di politica interna e internazionale che la classe dirigente italiana affrontava in quel momento. Una vecchia di Canicattini Bagni, detta... (Continues)
L’annu sissantasei mill’ottucentu
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/27 - 22:52
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Tutti quei monti che io cavalcai

Anonymous
Trovo la canzone su Youtube interpretata dal coro Le Vie del Canto nel loro spettacolo “Piuttost’ che fa ‘l soldato”.

Dalle note al video parrebbe che la canzone non sia che una versione di Ero povero ma disertore, canto di origine trentina risalente al 1835-1838, poi ripreso durante la Grande Guerra e quindi ulteriormente adattato durante la Resistenza...

In effetti le similitudini sono notevoli...
Bernart Bartleby 2015/10/27 - 14:24
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Glory Hallelujah

Glory Hallelujah
Brothers and sisters, have you heard the news?
(Continues)
Contributed by Luca 'The River' 2015/10/26 - 21:34
Song Itineraries: Antiwar Anticlerical
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La zappa e la sciabola

La poesia "La Zappa e la Sciabula" fu composta da Pasquale Creazzo nel 1911, all'epoca della guerra coloniale italiana contro la Libia...
Bernart Bartleby 2015/10/26 - 13:57
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La ballata ti lu clandestinu

La ballata ti lu clandestinu
La ballata del clandestino
(Continues)
Contributed by dq82 2015/10/26 - 12:45
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If I Can Dream

If I Can Dream
E pensate che il colonnello,il suo maneger che lo ha spolpato fin dagli inizi e impeditogli di realizzare concerti in europa perche clandestino, voleva fermare il compimento di questo capolavoro ritenuto "non da elvis", elvis ci provo comunque ed eccoci qua ad ascoltare questa meraviglia in cui rimango affascinato dalla forza spirgionata,voce sgranata nelle note finali da puro rockstar, uno dei suoi lavori in cui lo si vede dentro il pezzo con tutta l anima,evidentemente credeva davvero nelle parole presentate.
Luca 2015/10/26 - 12:24

Lá vêm os nossos soldados

Lá vêm os nossos soldados
Le canzoni composte da José Afonso per “Barracas 1975” di Richard Demarcy sono tre, generalmente unificate sotto il titolo “Barracas Ocupação”. Quando l’anno seguente vennero incluse nell’album “Enquanto há força” i titoli vennero dettagliati in “Lá vem subindo o abismo”, “Lá vêm os nossos soldados” e “Maravilha, maravilha”.
BARRACAS OCUPAÇÃO
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/10/26 - 09:03
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Georges Brassens: Supplique pour être enterré à la plage de Sète

Georges Brassens: Supplique pour être enterré à la plage de Sète
Pin parasol, de préférence...

Non siamo soliti, in questo sito, pubblicare foto di tombe a meno che non siano di soldati mandati a morire in qualche guerra; ma per Tonton Georges si può fare un'eccezione. Aveva detto che se "si è più di quattro, non si è che una banda di stronzi", ed infatti nella semplice tomba nel cimitero Le Py, a Sète, ci stanno giusto in quattro: lui, la sua compagna Joha Heiman detta "Püppchen", la sorellastra e il marito di lei. In un certo senso, il desiderio espresso da Brassens nella Supplique è stato esaudito: il cimitero Le Py, infatti, è il "cimitero basso" della città di Sète, quasi in riva al mare (mentre il "Cimitero Marino" dove è sepolto Paul Valéry si trova più in alto). A proposito della Supplique: guardate che cosa si trova esattamente accanto alla tomba di Brassens..
Riccardo Venturi 2015/10/26 - 00:32




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