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Before 2011-4-25

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Ma a Stalingrado no!

Ma a Stalingrado no!

Yo Yo Mundi: Resistenza

15 gennaio 1945: 13 partigiani della Brigata Tom di Casale Monferrato vengono trucidati. 15 gennaio 2005, a sessant’anni di distanza, gli “Yo Yo Mundi” sul palco del teatro settecentesco di Casale danno vita, assieme ad altri musicisti ed alle voci di Fabrizio Pagella e di Giuseppe Cederna, attraverso un recital-concerto, proprio a quella storia,
13 partigiani, 13 musicisti sul palco, strane coincidenze!
“Resistenza”, un doppio cd, preziosa testimonianza audio e video di come per gli “Yo yo mundi” la musica sia sempre stata e debba continuare ad essere, veicolo di cultura, di memorie, di ricordi, di storie e di poesia.
“Grazie, ora e per sempre, a tutti gli uomini e le donne che hanno vissuto quegli anni di lotta e speranza e che hanno lottato – anche a costo della vita – per liberare l’Italia dal fascismo e dai nazisti. Grazie a tutti quelli che continuano... (Continues)
Tu sei pastore di anime, padre, e nell’ultima lettera si dice solo la verità, oppure ciò che si ritiene vero.
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/4/25 - 22:15
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Ma l'amore si fa ripensare

Ma l'amore si fa ripensare
Da Appunti Partigiani di Beppe Fenoglio


Yo Yo Mundi: Resistenza

15 gennaio 1945: 13 partigiani della Brigata Tom di Casale Monferrato vengono trucidati. 15 gennaio 2005, a sessant’anni di distanza, gli “Yo Yo Mundi” sul palco del teatro settecentesco di Casale danno vita, assieme ad altri musicisti ed alle voci di Fabrizio Pagella e di Giuseppe Cederna, attraverso un recital-concerto, proprio a quella storia,
13 partigiani, 13 musicisti sul palco, strane coincidenze!
“Resistenza”, un doppio cd, preziosa testimonianza audio e video di come per gli “Yo yo mundi” la musica sia sempre stata e debba continuare ad essere, veicolo di cultura, di memorie, di ricordi, di storie e di poesia.
“Grazie, ora e per sempre, a tutti gli uomini e le donne che hanno vissuto quegli anni di lotta e speranza e che hanno lottato – anche a costo della vita – per liberare l’Italia dal fascismo e dai nazisti.... (Continues)
"Tornaci. Se te la senti, tornaci. Ma sappi che ogni volta passeranno con camion e mitraglie e cani per quelle colline dove tu sarai, io mi sentirò morire. Ora vai". Abbraccio mia madre, non stretta, che non senta col petto la pistola che mi sforma una tasca. Scendo nel prestino, lo traverso. Alla porta il fornaio di Bellonuovo mi mette la mano nella mano e in tasca un cotechino incartato. Gli sono grato che non mi parla di rifletterci bene, pesto i piedi per aggiustarli negli scarponi, e vado. E' già buio e molto freddo. Non c'è luna, ma spunterà? Risalgo la provinciale Alba-Acqui per un duecento metri, taglio in un prato in salita e sono sulla stradina di S. Rocco. Lì stacco il mio bel passo da campagna; paiono viaggiare con me le colline alla mia destra, che guardano la mia piccola città... (Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/4/25 - 22:07
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Non c'è nessun "dopoguerra"

Non c'è nessun
Testo di Wu Ming


Yo Yo Mundi: Resistenza

15 gennaio 1945: 13 partigiani della Brigata Tom di Casale Monferrato vengono trucidati. 15 gennaio 2005, a sessant’anni di distanza, gli “Yo Yo Mundi” sul palco del teatro settecentesco di Casale danno vita, assieme ad altri musicisti ed alle voci di Fabrizio Pagella e di Giuseppe Cederna, attraverso un recital-concerto, proprio a quella storia,
13 partigiani, 13 musicisti sul palco, strane coincidenze!
“Resistenza”, un doppio cd, preziosa testimonianza audio e video di come per gli “Yo yo mundi” la musica sia sempre stata e debba continuare ad essere, veicolo di cultura, di memorie, di ricordi, di storie e di poesia.
“Grazie, ora e per sempre, a tutti gli uomini e le donne che hanno vissuto quegli anni di lotta e speranza e che hanno lottato – anche a costo della vita – per liberare l’Italia dal fascismo e dai nazisti. Grazie a tutti quelli... (Continues)
Non c'è nessun "dopoguerra".
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/4/25 - 22:04
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Al Golgota

Al Golgota
Album: "L'impazienza" (1999)


Yo Yo Mundi: Resistenza

15 gennaio 1945: 13 partigiani della Brigata Tom di Casale Monferrato vengono trucidati. 15 gennaio 2005, a sessant’anni di distanza, gli “Yo Yo Mundi” sul palco del teatro settecentesco di Casale danno vita, assieme ad altri musicisti ed alle voci di Fabrizio Pagella e di Giuseppe Cederna, attraverso un recital-concerto, proprio a quella storia,
13 partigiani, 13 musicisti sul palco, strane coincidenze!
“Resistenza”, un doppio cd, preziosa testimonianza audio e video di come per gli “Yo yo mundi” la musica sia sempre stata e debba continuare ad essere, veicolo di cultura, di memorie, di ricordi, di storie e di poesia.
“Grazie, ora e per sempre, a tutti gli uomini e le donne che hanno vissuto quegli anni di lotta e speranza e che hanno lottato – anche a costo della vita – per liberare l’Italia dal fascismo e dai nazisti. Grazie... (Continues)
Ciò che più ci piace
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/4/25 - 21:58
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Inhume Weapons of War

Inhume Weapons of War
[2011]
Music by Evan Herzoff

This is a minimalist composition made with MIDI and synth. To inhume weapons of war means to lay weapons of war to rest, to put them in the grave instead of people...
(Instrumental)
Contributed by giorgio 2011/4/25 - 20:27
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We've Got Your Back

[2011]
Lyrics & Music by Evan Herzoff

A song for solidarity. Stop the war on workers!

"This is a very rough draft version of the latest song I've written. Literally I wrote it today. Feel free to cover it, sing it in picket lines, marches, rallies, sit-ins, etc. This is a union song for solidarity! The chords I use are simple G Major - D Major - C Major, 2/2 time. But by all means make the music however you like, variety and imagination are beautiful things".
Well you know all this Koch money - it stains the political scene
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/4/25 - 20:13
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Vox Populi

Vox Populi
Dall'album this is war 2009
This is a call to arms, gather soldiers
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/4/25 - 12:45
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This Is War

This Is War
Dall'album this is war 2009
A warning to the people
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/4/25 - 12:42
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Escape

Escape
Dall'album This is war 2009
Time to escape
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/4/25 - 12:41
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Otto e un quarto, Hiroshima

Otto e un quarto, Hiroshima
Testo di Gianni Meccia
Musica di Ubaldo Continiello & Gianni Meccia

Beh allora del Meccia ripeschiamo pure questo vecchio brano, perso nella notte dei tempi (proprio in tutti i sensi..)
[Parlato (sussurrato):]
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/4/25 - 09:00
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Spare Change

Spare Change
[2010]
Lyrics & Music by Evan Herzoff
Album: Disillusioning

This is a song about the economy, politics, theories of social and political "change" and the legacy shared by Barack H. Obama and George W. Bush, the 44th and 43rd Presidents of the United States respectively. Bush set Obama up to offer 'change' and then not deliver, and thus we got "spare change" at best, while the principal remains unchanged and in the hands of those who did not produce it!
I don't know why
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/4/25 - 08:50
25 April. Necessary words, clear curses:
A me ciam Bert ("My name is Bert") by Bobo Rondelli.
Riccardo Venturi 2011/4/25 - 00:26
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A me ciam Bert

A me ciam Bert
Poesia di Bobo Rondelli, accompagnata da musica varia
A poem by Bobo Rondelli, to be accompanied by various music
Da / From "Compagni di Sangue"
Filmata da Paolo Virzì in "L'uomo che aveva picchiato la testa"

Averci una sera a casa Alessio Lega è, di per sé, una cosa bastevolmente straordinaria; specie se la sera in questione è la vigilia del venticinque aprile. Quando poi l'Alessio Lega in questione ti fa scoprire un testo come questo, alla vigilia del venticinque aprile, si vede che almeno un pochino, forse, estremamente forse, Iddio c'è; o, perlomeno, c'è qualcosa che sfugge all'immediata comprensione razionale. Da prendersi così com'è.

Bobo Rondelli, come si sa, è l'emblema della livornesità (almeno in momentanea assenza di Piero Ciampi; ma tornerà). Però ha una parte di origini emiliane (modenesi di montagna), e ha scritto questa poesia che recita con un accento emiliano assolutamente... (Continues)
Dietro Bobo mi nascondo, ma mi porto dentro Berto, zio di mio padre, fratello di mio nonno, del quale porto il nome che io, secondogenito, ho avuto per tradizione. Emiliano contadino, scapolo mezzo scemo del villaggio, uomo mite e buono, sgonfiatore di damigiane, sempre in mezzo a risse e puttane, ma una era la sua morosa preferita, la Caterina, una donna tonda e ubriacona che lui dal paese, gonfio di vino, caricava sulle spalle per portarla nella stalla, e quando nel tragitto lei gli diceva “Berto ho da pisciare!” lui neanche si fermava e così le rispondeva “Piscia pure, basta che non caghi”. E così con questa precisazione lei gli lasciava sulla giacca il suo odore e il suo calore come un vino, che dal consumatore ritorna al produttore, come una gatta a segnare il suo territorio animale. Mio non... (Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff e Alessio Lega 2011/4/24 - 23:59
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I soldati delicati

I soldati delicati
(1960)

Tra le canzoni (del film di Lucio Fulci Urlatori alla sbarra) alcune chicche d’epoca davvero impedibili tra cui l’immensa I Soldati Delicati di Gianni Meccia (B-Side del suo esordio a 7″, Jasmine).

In un’epoca molto più rigida in fatto di censura, questa metafora da far impallidire i Village People, lascia senza parole.

Fard Rock

*

Brano da considerarsi degli esordi del giovane cantautore d'origini ferraresi ma romano d'adozione .
Tratto dal film "musicarello " : " URLATORI ALLA SBARRA " ,regia di Lucio Fulci; questo brano scherzoso esprime appieno la vena ironica ed anticonformista dell'autore ,che aveva già fatto parlare di sè poco tempo prima con il brano dal titolo " Odio tutte le vecchie signore " . In questo caso parla di soldati insoliti ....,vivaci, scherzosi ," particolari " , che quasi sembrano anticipare il motto degli hippies coniato negli anni seguenti : "Fate l'amore,non... (Continues)
C’è un paese assai lontano
(Continues)
Contributed by Pierangelo 2011/4/24 - 23:26
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Spineless

Spineless
[2011]
Lyrics & Music by Evan Herzoff

A song about executive cowardice…

Shabbat Shalom = Salam Alaikum

Kosher = Halal

Semite = Semite

Israel = Palestine

Government = Fear

Power = Divide and Conquer

Executive = Cowardice

Elected President = Broken Promises

Anarchy = Peace
President Obama, –when will you ever grow a spine?
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/4/24 - 21:17
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Χαϊδάρι

Χαϊδάρι
[1980]
Haïdári
Στίχοι: Μάρκος Βαμβακάρης, Φράγκος
Μουσική: Στέλιος Βαμβακάρης
Πρώτη εκτέλεση: Γιώργος Νταλάρας
Ρεμπέτικα της Κατοχής

Testo di Markos Vamvakaris, "Frangos"
Musica di Stelios Vamvakaris
Prima esecuzione di Yorgos Dalaras
"Rebetica tis Katohìs/ Canzoni rebetiche dell'Occupazione"

Di cosa sia stato per la resistenza greca il campo di Haidari, che è un sobborgo di Atene, si è fatto più di un cenno in questo sito. In breve, si può dire che fosse l'anticamera del poligono di Kessarianì e dunque della fucilazione. Durante l'occupazione italo-tedesca Markos Vamvakaris, la cui musica non poteva astrarsi dalla realtà di tutti i giorni - e che giorni erano quelli... - scrisse, nel suo modo genuinamente popolare che è insieme tenero e ruvido, il testo di una canzone su Haidari. E anche compose il motivo su cui cantarla. Ma non potè certo andare in giro a eseguirla in pubblico... (Continues)
Τρέξε μανούλα όσο μπορείς
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/4/24 - 20:14
Song Itineraries: Extermination camps
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Ο κυρ-Παντελής

Ο κυρ-Παντελής
O kyr-Pandelis
Στίχοι: Πάνος Τζαβέλλας
Μουσική: Πάνος Τζαβέλλας
Πρώτη εκτέλεση: Πάνος Τζαβέλλας
Τραγούδια απ' το αντάρτικο λημέρι του - 1975
Άλλες ερμηνείες: Magic de Spell

Testo, musica e prima interpretazione di Panos Tzavellas
da: Τραγούδια απ' το αντάρτικο λημέρι του
("Canzoni dal suo covo partigiano") - 1975


Singolare personaggio, Panos Tzavellas (1925 - 2009), un combattente irriducibile di quella che si chiamava un tempo (io continuo a chiamarla così) la lotta di classe, che gli fece guadagnare tre condanne a morte, un numero poco precisabile di anni di galera, ma anche l'amputazione di una gamba per la ferita in combattimento per cui fu catturato, e che assai tardi, ma assai bene, imparò la musica, lasciando una sua impronta non facilmente cancellabile - per quanto ci si sia in questo notevolmente sforzati - nel campo della canzone greca. Interprete "classico", al pari... (Continues)
Έντιμε άνθρωπε, κυρ-Παντελή,
(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/4/24 - 18:15
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Il pacifista

Il pacifista
A Vittorio Arrigoni detto VIK ucciso a Gaza il 16 aprile 2011
Pescatore che sai leggere il vento
(Continues)
Contributed by adriana 2011/4/23 - 11:26
Song Itineraries: Vittorio Arrigoni
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End of the Road - Song for Vittorio Arrigoni

End of the Road - Song for Vittorio Arrigoni
When it comes down to what I’m doin’, What I’m doin’,
(Continues)
Contributed by adriana 2011/4/23 - 10:51
Song Itineraries: Vittorio Arrigoni

Le Maître et Martha

Le Maître et Martha
Le Maître et Martha

Canzone française – Le Maître et Martha – 1933 – Marco Valdo M.I. – 2011
Histoires d'Allemagne 32

Au travers du kaléidoscope de Günter Grass. : « Mon Siècle » (Mein Jahrhundert, publié à Göttingen en 1999 – l'édition française au Seuil à Paris en 1999 également) et de ses traducteurs français : Claude Porcell et Bernard Lortholary.

Décidément, Marco Valdo M.I. mon ami, les titres de tes canzones sont bien souvent surprenants ou alors, comme ici, semblent évoquer quelque chose, renvoyer à une autre histoire... ici, à une histoire faustienne, en quelque sorte, à une histoire née dans un autre monde... N'a-t-il pas un rapport ce titre avec celui du roman de Mikhaïl Afanassievitch Boulgakov, lequel était de Kiev, si je ne me trompe...

En effet, il s'agit bien d'évoquer ici ce titre du roman de Boulgakov – Le Maître et Marguerite – et tout ce qui tourne autour... le mystère,... (Continues)
Le Maître et Martha portaient de longs manteaux
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2011/4/22 - 18:50
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Ὁ ἐχθρὸς λαός

Ὁ ἐχθρὸς λαός
O ehtrós laós
Στίχοι: Ιάκωβος Καμπανέλλης
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Βασίλης Παπακωνσταντίνου & Τζένη Καρέζη
«Ὁ ἐχθρός λαός» - 1975

Testo di Iakovos Kambanelis
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione di Vassilis Papakonstandinou e Tzeni Karezi
Ο εχθρός λαός/ Il popolo nemico - 1975

Iakovos Kambanellis è morto il 5 febbraio 2011: è una notizia che abbiamo dato appena ci è giunta (*). Kambanellis, che era nato nell'isola di Naxos nel 1922, è stato un autore e un organizzatore importante del teatro greco del secondo dopoguerra e merita un'ulteriore menzione, dopo quelle che già CCG/AWS gli aveva, vivente, dedicato. Se già qui non si trovassero, scritte sui suoi versi, diverse canzoni tratte da "Il nostro grande circo/ Το μεγάλο μας τσίρκο" su musica di Stavros Xarchakos e, sia pur non riunite sotto un unico titolo, le quattro della "Cantata di Mauthausen",... (Continues)
Ο ΕΧΘΡΟΣ ΛΑΟΣ

(Continues)
Contributed by Gian Piero Testa 2011/4/22 - 15:56
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أناديكم (Unadikum)

أناديكم (Unadikum)
Poesia di Tawfiq Zayyad (1966)
Musica di Ahmed Kaabou (1975)

Questo inno della Resistenza palestinese, musicato da Ahmed Kaabou, è dedicato alla memoria di Vittorio Arrigoni e di tutti coloro che ne hanno condiviso gli ideali. Restiamo umani!
أناديكم
(Continues)
Contributed by Flavio 2011/4/22 - 12:01
Song Itineraries: Vittorio Arrigoni
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Il mio miglior inganno (Baghdad Baghdad)

Il mio miglior inganno (Baghdad Baghdad)
IL SONG DEGLI INNOCENTI

Poesia di Ivan Della Mea

Cinque merli zampettano sul prato
Poi sette tra le margherite
Finestre con l'arcobaleno
Il vento diaccio insolito aprilante
E un fratello mio niente male
Con un sorriso che non porta pene
Mi dice
A Baghdad nessuno vuole bene
Sette merli saltellano sul prato
Poi nove storni tra le margherite
E gli occhi di madonna fanno cielo
E gli occhi miei che si fanno velo
Per non vedere dentro il Grande Male
E gli assassini che il potere tiene
Mi dico
A Baghdad nessuno vuole bene
Nove merli becchettano sul prato
Undici tordi tra le margherite
Io nulla vedo sento e sono andato
Dove muore ogn'Iddio e loro Enti
Suona chitarra il song degli innocenti
Sulle rovine di male e morte piene
Si canta
A Baghdad nessuno vuole bene
Undici merli schizzano dal prato
Tredici sono ormai le margherite
Il primavero sole s'è adombrato
E le bandiere sono scolorite
Ma c'è un fratello che si prende un fiato
Per dire pace come si conviene
Perché
A Baghdad qualcheduno vuole bene

(2003)
Bartleby 2011/4/22 - 11:58
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Coprifuoco

Coprifuoco
[2010]
Testo e Musica di Francesco Marfìa
Album: Un Tempo Tutto Nostro
[La radio:]
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/4/22 - 10:20
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Mamma, non sono più fascista

Mamma, non sono più fascista
1996
Storie da li Peggio Quartieri
- Mamma me dai 'na stampella?
(Continues)
Contributed by Luca 'The River' 2011/4/21 - 18:04
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Dove non tramonta il sole

Dove non tramonta il sole
[2010]
Testo e Musica di Francesco Marfìa
Album: Un Tempo Tutto Nostro
Là...dove non tramonta il sole
(Continues)
Contributed by giorgio 2011/4/21 - 16:08
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Fuochi di parole

Fuochi di parole
dall'album "La musica nelle strade" (2005)

Testo e musica di Marco Rovelli, che nel frattempo ha lasciato i Les Anarchistes
Sulle pire accese bruciano le streghe
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2011/4/21 - 15:44
Song Itineraries: Heresies and heretics, Witches
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Detrás del queso

Detrás del queso
[1970]
“Triunfo” – ballabile del folklore argentino, nato all’indomani dell’indipendenza - scritto da Oscar “Cacho” Valles, nome d’arte di Oscar Arturo Mazzanti, membro de Los Cantores de Quilla Huasi fino al 1983, compositore ed autore di centinaia di canzoni entrate a far parte della tradizione folklorica argentina.
Testo trovato su El folklore argentino. Homenaje a Oscar 'Cacho' Valles.

Patriottica ma anti-conservatrice e anti-imperialista, questa “Detrás del queso” è una canzone del 1970 (l’anno del sequestro e dell’assassinio del presidente argentino generale Aramburu ad opera dei Montoneros, peronisti di sinistra) che si riferisce agli anni 80 del 19° secolo (quelli dei governi conservatori sostenuti dagli inglesi e dello sterminio dei nativi durante la cosiddetta “conquista del deserto”) ma che potrebbe tranquillamente parlare dell’Argentina del “corralito” e dei “cacerolazos” di fine/inizio millennio… “E’ così ricca la mia terra che – sarà per questo – tutti quanti corrono dietro al formaggio!”
Este triunfo es del tiempo
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/4/21 - 13:27
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Warriors of the Wasteland

Warriors of the Wasteland
[1986]
Una canzone scritta da Holly Johnson ispirandosi al poema di Thomas Stearns Eliot “The Waste Land” (“La terra desolata”, 1922) e ai film “The Warriors” (“I guerrieri della notte”, 1979, regia di Walter Hill) e “Mad Max” (“Interceptor”, 1979, regia di George Miller, primo film della trilogia interpretata da Mel Gibson).


“…Dalle miniere di diamanti alle fabbriche…
Guerrieri della terra desolata…
Non siamo che topi in trappola…
Suicidi a volontà…
I potenti vivono nel lusso, ben protetti…
Auto blindate per megastar…
I potenti creano le masse e poi le fottono…
Stupidi pezzenti, pagate le tasse,
lavorate per far girare il mondo,
il vostro lavoro è il nostro oro,
fate come che vi è stato detto
e avrete qualcosina durante la campagna elettorale…”

La “terra desolata” di Eliot non era solo quella attraversata dai solitari guerrieri medievali alla ricerca del Graal ma anche... (Continues)
From diamond mine to the factory
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/4/21 - 11:00
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Partigiano

Partigiano
[2005]

Album :Festa d'aprile

Testo reperito in questa pagina
C'era una volta un ponte difficile d'attraversare
(Continues)
Contributed by adriana 2011/4/21 - 09:53
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Too Much Monkey Business

Too Much Monkey Business
[1956]
Singolo poi incluso nell’album “After School Session” del 1957.

“… Sono stato a Yokohama, a combattere in guerra.
Le cuccette dell’esercito – la sbobba dell’esercito – le divise dell’esercito – i trasporti dell’esercito. Ahh!
Troppe buffonate, troppe pagliacciate,
troppi imbrogli per farmici tirar dentro!...”

Un classico del r’n’r delle origini, in seguito riproposto da Elvis Presley, dai Beatles e da molti altri.
Ispirò anche Bob Dylan per la sua “Subterranean Homesick Blues”.

Nella sua bellissima versione del 1968 Elvis Presley sostituì a “Yokohama” il “Vietnam”.

Per la cronaca, Yokohama è una città parecchio martoriata e sfigata in cui non andrei mai a vivere…
Nel 1923 fu squassata da un violentissimo terremoto che uccise più di 100.000 persone e, siccome i giapponesi credevano che il sisma fosse frutto di un maleficio, molti di loro non trovarono di meglio che scagliarsi... (Continues)
Runnin' to-and-fro - hard workin' at the mill.
(Continues)
Contributed by Bartleby 2011/4/21 - 08:58
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Man Of Iron

Man Of Iron
"Man of Iron", scritta da Don Fraser, fu interpretata da Sandy Denny appositamente per la colonna sonora del film "Pass of Arms" del 1972, diretto da Peter Elford.
In quella soundtrack anche "Here in Silence" - ancora Sandy Denny - e questa poesia del 1917 scritta da Wilfred Owen e recitata da Christopher Logue:

STRANGE MEETING

It seemed that out of battle I escaped
Down some profound dull tunnel, long since scooped
Through granites which titanic wars had groined.

Yet also there encumbered sleepers groaned,
Too fast in thought or death to be bestirred.
Then, as I probed them, one sprang up, and stared
With piteous recognition in fixed eyes,
Lifting distressful hands, as if to bless.
And by his smile, I knew that sullen hall, -
By his dead smile I knew we stood in Hell.

With a thousand pains that vision's face was grained;
Yet no blood reached there from the upper ground,
And... (Continues)
Bartleby 2011/4/20 - 07:43
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La Savoiarda

La Savoiarda
Sento puzza di revisionismo storico e ci sono anche delle imprecisioni riguardo l'azione del bresci, la quale avvenne il 29 luglio 1900. in seguito viene spiegato che l'azione del bresci avvenne per vendicare i morti di milano del maggio 1898, ma non è esatto. g. bresci non ci vide più quando i savoia insegnirono della medagia d'oro al merito il gen dei regi carabinieri bava beccaris per aver sedato le rivolte di milano... a cannonate ( 200 morti ca). Il bresci si è sempre dichiarato anarchico (capite la parola anarchico???) e l'attentato l'aveva premeditato e attuato da solo, senza complici (anarchico individualista), assumendo lo steso atteggiamento di sante caserio, in francia, o a grandi linee di giovanni passanante. questo individualismo si svilupperà negli anni venti nell'incendiarismo iconoclasta del filippi , del navatore, di giovanni, e in gioventù durruti. costoro erano individualisti... (Continues)
2011/4/20 - 03:54
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Canto General

Canto General
In margine, potrei anche dare alcune belle ancorché piccole notizie di periferia.

Prima di tutto, a distanza di un anno da quanto scritto dalla mia amica gatta Pampalea, i lavori di "ristrutturazione" (= speculazione edilizia) a San Salvi non solo non sono ancora iniziati, ma sembrano irrimediabilmente bloccati grazie anche all'opposizione tenace di gran parte della popolazione. Naturalmente stanno tentandoci ancora in tutti i modi, non ultimo servendosi della stampa locale che presenta l'area come una specie di "terra di nessuno" auspicando sgomberi e interventi polizieschi. In questo, va detto, si è distinto un finto quotidiano "progressista", in realtà strumento dei poteri forti né più e né meno degli altri. Ne parla ancora la gatta Pampalea.

Seconda cosa, come comunicato da "Chille de la Balanza" (Quelli della Bilancia), il mural sembra salvo; l'immobile in rovina verrà sí ristrutturato... (Continues)
Riccardo Venturi 2011/4/20 - 01:37
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A Change Is Gonna Come

A Change Is Gonna Come
altra bella versione quella di Rebecca Ferguson , seconda classificata a Xfactor England, bellissima voce.

marco 2011/4/19 - 21:12
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In un antico palazzo

In un antico palazzo
L'Autore e cantante della Canzone è Stefano Saviotti, presidente di Radio Alice e ora terapista, filosofo della salute e mediatore familiare, insegnante di Tai JI e Qi Gong.
E' sua anche l'altra canzone presente nel sito di radio alice "Settembre 77"
ale 2011/4/19 - 16:06




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