שירה / Poesia / شعر / A Poem by / Poésie / Runo:
Ehud Manor [אהוד מנור]
לאה לחן / Musica / موسيقى / Music / Musique / Sävel:
Matti Caspi [מתי כספי]
מבוצע על ידי / Interpreti / اللاعبين / Performed by / Interprétée par / Laulavat :
Roni Dalumi [רוני דלומי]
Infamie di ieri
La canzone Mishehu / Qualcuno si classificò sesta al festival della canzone israeliana nel 1978. “Stanchi e avidi nella speranza di un segno sul cammino della polvere e del tempo”. Furono sei milioni le stelle spente nella violenza e nell’indifferenza.
E’ una canzone molto nota in Israele, viene eseguita nella ricorrenza dello Yom HaZikaron / Giorno della Memoria il 4 di Iyar, in Aprile.” Oggi l’attrice israelo-iraniana Liraz Charhi la canta dedicandola agli ostaggi e alle vittime della sua famiglia nel kibbutz Be’eri il 7 Ottobre 2023.
Infamie di oggi
Gli inferni in terra si moltiplicano... (Continues)
מישהו, מישהו דואג (Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2024/6/30 - 20:46
1988
Parole di Nina Hagen
Musica: The Monkees (I'm a Believer)
Testo trovato in parte in questo articolo per il resto trascritto automaticamente (aiutateci a controllare).
La rabbia di Nina Hagen non si placa. Nel 1988 riprende I'm a Believer dei Monkees per farne Ich bin ein Berliner citando il celebre discorso di John Fitzgerald Kennedy davanti alla porta di Brandeburgo il 26 giugno 1963. In questa canzone Nina Hagen racconta i diivieti che impediscono ai berlinesi di passare da una parte all'altra della città, e della nozione assurda di appartenenza.
[2017]
Nell'album "Joy as an Act of Resistance", pubblicato nel 2018
“Danny Nedelko”, la lezione sempre valida degli IDLES
di Luisa Cassarà, aprile 15, 2020
“Fear leads to panic, panic leads to pain
Pain leads to anger, anger leads to hate”.
(“Danny Nedelko”)
Se fossi una persona pigra, basterebbe questa citazione per spiegare la ragione che mi spinge a parlare degli IDLES. Non ricordo né come né quando li ho scoperti, ma posso dire con certezza che, da quel momento, non ne ho più potuto fare a meno. Hanno esattamente tutto ciò che serve per affrontare la bizzarra epoca moderna: sono fortemente arrabbiati, non hanno paura di prendere una posizione e disprezzano la divisione del mondo in categorie. Tutte qualità, queste, estremamente apprezzabili già in tempi normali, figuriamoci durante una pandemia.
Questa band di Bristol si è conquistata il suo posto speciale nel panorama mondiale,... (Continues)
Ciao! Manca il penultimo verso: "avremo finestre in faccia alla luce/non prigioni". Nell'audio della canzone c'e'. Viva Franti! Grazie sempre per il vostro lavoro.
“Black planet” I suppose, is about Cold War , fear of WW3 , industrialization and its deadly affects on environment and how those thing made our planet a chaotic and dark place since 80s.