Manifesto metastorico individuale
La storia ci appartiene solo in parte,
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2019/9/20 - 13:02
Vento nero
[2019]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Davide Giromini
Album / Albumi: Vento nero
Davide Giromini: Voce, chitarre, piano
Giovanni Biancalana: Contrabbasso
Davide “Darmo” Giromini, neo-chitarrista carrarino (lui dice sul palco di suonarla “da cani”, ma dev'essere sernz'altro un cane di razza, mi viene a mente un cirneco dell'Etna) è, a modo suo, anche e soprattutto un fotografo. Sebbene non lo abbia mai visto con in mano una Leica o una Hasselblad, e non somigli pi' nenti a Fulvio Roiter, per le sue fotografie si serve di voce, note, chitarre, una fisarmonica (almeno fino a poco fa), tastiere, altri musicisti (da quando lo conosciamo, penso che i musicisti, musiciste, controcantanti e altri variegatissimi personaggi che lo hanno accompagnato nelle sue scorribande e progetti potrebbero agevolmente riempire uno stadio in occasione di una partita... (Continues)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Davide Giromini
Album / Albumi: Vento nero
Davide Giromini: Voce, chitarre, piano
Giovanni Biancalana: Contrabbasso
Davide “Darmo” Giromini, neo-chitarrista carrarino (lui dice sul palco di suonarla “da cani”, ma dev'essere sernz'altro un cane di razza, mi viene a mente un cirneco dell'Etna) è, a modo suo, anche e soprattutto un fotografo. Sebbene non lo abbia mai visto con in mano una Leica o una Hasselblad, e non somigli pi' nenti a Fulvio Roiter, per le sue fotografie si serve di voce, note, chitarre, una fisarmonica (almeno fino a poco fa), tastiere, altri musicisti (da quando lo conosciamo, penso che i musicisti, musiciste, controcantanti e altri variegatissimi personaggi che lo hanno accompagnato nelle sue scorribande e progetti potrebbero agevolmente riempire uno stadio in occasione di una partita... (Continues)
S'alza un vento nero,
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2019/9/20 - 10:06
Le p't'it soldat
Bonjour
Encore une chanson sur les gilets jaunes...
C'est vrai! Mais...
Quand la poésie s'intéresse au mouvement gilets jaunes.
Ca donne une chanson très spéciale.
Un retour vers le passé en quelque sorte... très fin XIXe.
Merçi
(photo mephisto gray)
Encore une chanson sur les gilets jaunes...
C'est vrai! Mais...
Quand la poésie s'intéresse au mouvement gilets jaunes.
Ca donne une chanson très spéciale.
Un retour vers le passé en quelque sorte... très fin XIXe.
Merçi
(photo mephisto gray)
C'est nous que v'là... les p'tits soldats
(Continues)
(Continues)
Contributed by Larella 2019/9/20 - 09:25
Birdy [Slow Marimbas]
[1984]
Slow Marimbas
Movie / Film / Elokuva :
Alan Parker
Birdy / Birdy- Le ali della libertà
Music / Musica / Musique / Sävel:
Peter Gabriel
E’ la traccia #8 della colonna sonora di Birdy.
da wikipedia
Al Columbato è un reduce della guerra in Vietnam, dove ha riportato numerose ferite tra cui varie ustioni al viso. Durante la convalescenza gli viene richiesto di presenziare in un ospedale psichiatrico militare dove da tempo è ricoverato il suo amico di infanzia Birdy, anch'egli militare in Vietnam, chiamato così per la sua passione per il volo e i volatili.
Birdy è ridotto ad uno stato schizofrenico e chiuso in un silenzio catatonico a causa degli orrori della guerra. Così il dottor Weiss, lo psichiatra militare che lo ha in cura, spera che la vicinanza di Al possa in qualche modo giovargli.
I due erano diventati amici nei primi anni sessanta nei sobborghi poveri di Filadelfia;... (Continues)
Slow Marimbas
Movie / Film / Elokuva :
Alan Parker
Birdy / Birdy- Le ali della libertà
Music / Musica / Musique / Sävel:
Peter Gabriel
E’ la traccia #8 della colonna sonora di Birdy.
da wikipedia
Al Columbato è un reduce della guerra in Vietnam, dove ha riportato numerose ferite tra cui varie ustioni al viso. Durante la convalescenza gli viene richiesto di presenziare in un ospedale psichiatrico militare dove da tempo è ricoverato il suo amico di infanzia Birdy, anch'egli militare in Vietnam, chiamato così per la sua passione per il volo e i volatili.
Birdy è ridotto ad uno stato schizofrenico e chiuso in un silenzio catatonico a causa degli orrori della guerra. Così il dottor Weiss, lo psichiatra militare che lo ha in cura, spera che la vicinanza di Al possa in qualche modo giovargli.
I due erano diventati amici nei primi anni sessanta nei sobborghi poveri di Filadelfia;... (Continues)
strumentale
Contributed by Riccardo Gullotta 2019/9/19 - 20:12
Maria Monti: I Camaleonti
[1974]
Scritta e composta da Gino Negri (1919-1991), pianista e compositore lombardo.
Nell'album di Maria Monti intitolato "Il Bestiario"
"Il Bestiario è un album estremamente sperimentale, realizzato con basi musicali tra il jazz cabaret e il minimalismo elettronico, con la partecipazione di musicisti di fama internazionale tra cui Alvin Curran, arrangiamenti e strumentazione elettronica, e Steve Lacy al sax soprano. Gli animali sono metafore che rappresentano i difetti, le paure, le ossessioni degli uomini."
(da Maria Monti, fuori dal coro, di Chiara Ferrari, su Patria Indipendente, Anno V n. 67)
Scritta e composta da Gino Negri (1919-1991), pianista e compositore lombardo.
Nell'album di Maria Monti intitolato "Il Bestiario"
"Il Bestiario è un album estremamente sperimentale, realizzato con basi musicali tra il jazz cabaret e il minimalismo elettronico, con la partecipazione di musicisti di fama internazionale tra cui Alvin Curran, arrangiamenti e strumentazione elettronica, e Steve Lacy al sax soprano. Gli animali sono metafore che rappresentano i difetti, le paure, le ossessioni degli uomini."
(da Maria Monti, fuori dal coro, di Chiara Ferrari, su Patria Indipendente, Anno V n. 67)
C'erano una volta i camaleonti
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/9/19 - 20:10
Dove
[1974]
Testo di Maria Monti
Musica di Alvin Curran, compositore statunitense, residente per molto tempo in Italia, cofondatore del gruppo di free improvisation romano Musica Elettronica Viva.
Nell'album "Il Bestiario"
"Il Bestiario è un album estremamente sperimentale, realizzato con basi musicali tra il jazz cabaret e il minimalismo elettronico, con la partecipazione di musicisti di fama internazionale tra cui Alvin Curran, arrangiamenti e strumentazione elettronica, e Steve Lacy al sax soprano. Gli animali sono metafore che rappresentano i difetti, le paure, le ossessioni degli uomini."
(da Maria Monti, fuori dal coro, di Chiara Ferrari, su Patria Indipendente, Anno V n. 67)
Testo di Maria Monti
Musica di Alvin Curran, compositore statunitense, residente per molto tempo in Italia, cofondatore del gruppo di free improvisation romano Musica Elettronica Viva.
Nell'album "Il Bestiario"
"Il Bestiario è un album estremamente sperimentale, realizzato con basi musicali tra il jazz cabaret e il minimalismo elettronico, con la partecipazione di musicisti di fama internazionale tra cui Alvin Curran, arrangiamenti e strumentazione elettronica, e Steve Lacy al sax soprano. Gli animali sono metafore che rappresentano i difetti, le paure, le ossessioni degli uomini."
(da Maria Monti, fuori dal coro, di Chiara Ferrari, su Patria Indipendente, Anno V n. 67)
C'è un posto dove dicono sempre
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/9/19 - 19:17
Warpainting
(2008)
Album Burning Circles in the Sky
Album Burning Circles in the Sky
Cast away across this ancient land
(Continues)
(Continues)
2019/9/19 - 16:45
Inuit nunaat
[1974]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Malik Høegh
Musica / Music / Music / Sävel: Sume
Album / Albumi: Inuit nunaat
A tutti coloro che dicono che il rock è (o meglio è stato: a mio parere, adesso il rock è un cadavere che puzza) universale, a condizione che sia in inglese, oggi comincio a proporre un episodio di (progressive) rock proveniente dalla Groenlandia: i Sume (si pronuncia Sumé, con l'accento finale), che in kalaallisut (ovvero in groenlandese) significa “Dove”. Una rock band groenlandese non è qualcosa che ci si aspetta, specialmente se coniuga un progressive più che decente a testi per nulla banali, e rigorosamente in lingua groenlandese. Poco meno di sessantamila abitanti quasi interamente di etnia inuit, due milioni di chilometri quadrati di ghiaccio, una storia complessa, una storia di colonizzazioni e di sfruttamento; questa è, in pillole, la Groenlandia. In questi ultimi... (Continues)
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Malik Høegh
Musica / Music / Music / Sävel: Sume
Album / Albumi: Inuit nunaat
A tutti coloro che dicono che il rock è (o meglio è stato: a mio parere, adesso il rock è un cadavere che puzza) universale, a condizione che sia in inglese, oggi comincio a proporre un episodio di (progressive) rock proveniente dalla Groenlandia: i Sume (si pronuncia Sumé, con l'accento finale), che in kalaallisut (ovvero in groenlandese) significa “Dove”. Una rock band groenlandese non è qualcosa che ci si aspetta, specialmente se coniuga un progressive più che decente a testi per nulla banali, e rigorosamente in lingua groenlandese. Poco meno di sessantamila abitanti quasi interamente di etnia inuit, due milioni di chilometri quadrati di ghiaccio, una storia complessa, una storia di colonizzazioni e di sfruttamento; questa è, in pillole, la Groenlandia. In questi ultimi... (Continues)
Qangarsuaq atorpavut nunat uku najukkavut
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/9/19 - 13:50
Song Itineraries:
War on Earth
The Rhythm of the Heat
[1982]
The Rhythm of the Heat
Testo, Musica e Interpretazione: Peter Gabriel
Album: Security
E’ la traccia #1 dell’album. Da notare le sonorità a bassa frequenza del surdo, tamburo di origine brasiliana. Contribuiscono a conferire un senso di marcata inquietudine all’atmosfera del brano.Questo sembra trasferire sul pentagramma una seduta di psicoterapia analitica per un caso impegnativo.
da Song facts
Gabriel scrisse questa canzone traendo spunto dalla visita dello psicologo Carl Jung in Africa. Jung si unì a un gruppo di suonatori di tamburo e danzatori e fu sopraffatto dalla paura. Gabriel lo apprese dal libro di Jung “Simboli e interpretazione dei sogni”.
Jung stava studiando l'inconscio collettivo e temeva che sarebbe impazzito mentre i suonatori di tamburo e i danzatori si lasciavano dominare dalla musica. Gabriel cerca di catturare questa sensazione con le percussioni dei tamburi... (Continues)
The Rhythm of the Heat
Testo, Musica e Interpretazione: Peter Gabriel
Album: Security
E’ la traccia #1 dell’album. Da notare le sonorità a bassa frequenza del surdo, tamburo di origine brasiliana. Contribuiscono a conferire un senso di marcata inquietudine all’atmosfera del brano.Questo sembra trasferire sul pentagramma una seduta di psicoterapia analitica per un caso impegnativo.
da Song facts
Gabriel scrisse questa canzone traendo spunto dalla visita dello psicologo Carl Jung in Africa. Jung si unì a un gruppo di suonatori di tamburo e danzatori e fu sopraffatto dalla paura. Gabriel lo apprese dal libro di Jung “Simboli e interpretazione dei sogni”.
Jung stava studiando l'inconscio collettivo e temeva che sarebbe impazzito mentre i suonatori di tamburo e i danzatori si lasciavano dominare dalla musica. Gabriel cerca di catturare questa sensazione con le percussioni dei tamburi... (Continues)
Looking out the window
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2019/9/18 - 23:05
Le Ciel de Lucanie
Le Ciel de Lucanie
Lettre de prison 42
26 juillet 1935
Dialogue Maïeutique
Alors, Lucien l’âne mon ami, à la fin de juillet, à peu près au temps où les étoiles filent tout au travers du ciel d’été, Carlo Levi envoie une lettre à sa mère, une lettre banale, une lettre comme à l’ordinaire, de sa prison romaine de Regina Coeli – la Reine des Cieux, qui le tient entre ses serres depuis des jours et des jours. Cette lettre, c’est la dernière qu’il écrit depuis cette cellule où il vit en isolement, mais il ne le sait pas encore. Ainsi, c’est la lettre finale et elle n’a pas les allures d’un conclusion. C’est un arrêt brutal.
Alors, Marco Valdo M.I. mon ami, qu’est-ce que ça peut faire qu’elle ne soit pas une lettre conclusive et d’ailleurs, y aura -t-il une conclusion ?
Oh, dit Marco Valdo M.I., une conclusion proprement dite, il n’y en aura pas. Mais une suite, oui et quelle suite ! Elle... (Continues)
Lettre de prison 42
26 juillet 1935
Dialogue Maïeutique
Alors, Lucien l’âne mon ami, à la fin de juillet, à peu près au temps où les étoiles filent tout au travers du ciel d’été, Carlo Levi envoie une lettre à sa mère, une lettre banale, une lettre comme à l’ordinaire, de sa prison romaine de Regina Coeli – la Reine des Cieux, qui le tient entre ses serres depuis des jours et des jours. Cette lettre, c’est la dernière qu’il écrit depuis cette cellule où il vit en isolement, mais il ne le sait pas encore. Ainsi, c’est la lettre finale et elle n’a pas les allures d’un conclusion. C’est un arrêt brutal.
Alors, Marco Valdo M.I. mon ami, qu’est-ce que ça peut faire qu’elle ne soit pas une lettre conclusive et d’ailleurs, y aura -t-il une conclusion ?
Oh, dit Marco Valdo M.I., une conclusion proprement dite, il n’y en aura pas. Mais une suite, oui et quelle suite ! Elle... (Continues)
Les grands peintres étrangers
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/9/18 - 22:34
Botas (dais asko)
[1987]
Dal disco d'esordio, "No hay opción"
Dal disco d'esordio, "No hay opción"
Los sistemas militares
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/9/18 - 22:10
Guerra colonial
[1990]
Nell'album eponimo d'esordio di questa punk band portoghese, attiva tra il 1988 ed il 1994.
"Sejam quais forem as dificuldades que se nos deparem no nosso caminho e os sacrifícios que se nos imponham a vencê-las, não vejo outra atitude que não seja a decisão de continuar. Esta decisão é imperativo da consciência nacional que eu sinto em uníssono com os encarregados defender lá longe pelas armas a terra da Pátria. Esta decisão é-nos imposta por todos quantos, brancos, pretos ou mestiços, mourejando, lutando, morrendo ou vendo despedaçar os seus, autenticam pelo seu mesmo martírio que Angola é terra de Portugal.
António de Oliveira Salazar - O Ultramar Português e a ONU. Discurso proferido na sessão extraordinária da Assembleia Nacional, em 30 de Junho de 1961
Nell'album eponimo d'esordio di questa punk band portoghese, attiva tra il 1988 ed il 1994.
"Sejam quais forem as dificuldades que se nos deparem no nosso caminho e os sacrifícios que se nos imponham a vencê-las, não vejo outra atitude que não seja a decisão de continuar. Esta decisão é imperativo da consciência nacional que eu sinto em uníssono com os encarregados defender lá longe pelas armas a terra da Pátria. Esta decisão é-nos imposta por todos quantos, brancos, pretos ou mestiços, mourejando, lutando, morrendo ou vendo despedaçar os seus, autenticam pelo seu mesmo martírio que Angola é terra de Portugal.
António de Oliveira Salazar - O Ultramar Português e a ONU. Discurso proferido na sessão extraordinária da Assembleia Nacional, em 30 de Junho de 1961
Os soldados todos em formação
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/9/18 - 21:48
Promessa a Bisagno
Anonymous
Dalla pubblicazione "Sognando la pace" di Maria Marchetti, Biblioteca Civica di Santa Margherita, 2005
Quali sono i valori che la Resistenza può trasmettere ancora oggi ai nostri giovani?
I partigiani hanno offerto il loro sacrificio per dare al nostro paese la libertà, una democrazia nuova, il rispetto verso la persona umana.
1 nostri giovani dovrebbero pensare e far tesoro di questi valori perché oggi per loro la vita è abbastanza facile, ma purtroppo bisogna ricordarsi di quel periodo, di quei sacrifici e di quei giovani di allora, affinché certe cose non si verifichino più. Così come non devono più esistere i campi di concentramento e le sopraffazioni, tipiche delle dittature.
Quindi mi pare che questo sia il messaggio da dare loro: occorre dignità, democrazia, libertà, e impegno costante e non bisogna dimenticare mai quello che quei ragazzi di allora fecero per donarci una vita più tranquilla e serena.
Quali sono i valori che la Resistenza può trasmettere ancora oggi ai nostri giovani?
I partigiani hanno offerto il loro sacrificio per dare al nostro paese la libertà, una democrazia nuova, il rispetto verso la persona umana.
1 nostri giovani dovrebbero pensare e far tesoro di questi valori perché oggi per loro la vita è abbastanza facile, ma purtroppo bisogna ricordarsi di quel periodo, di quei sacrifici e di quei giovani di allora, affinché certe cose non si verifichino più. Così come non devono più esistere i campi di concentramento e le sopraffazioni, tipiche delle dittature.
Quindi mi pare che questo sia il messaggio da dare loro: occorre dignità, democrazia, libertà, e impegno costante e non bisogna dimenticare mai quello che quei ragazzi di allora fecero per donarci una vita più tranquilla e serena.
Libertà libertà
(Continues)
(Continues)
Contributed by gianfranco 2019/9/18 - 14:00
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Donker donker land
[1989]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Ralph John Rabie (Johannes Kerkorrel)
Album / Albumi: Eet kreef ! (Johannes Kerkorrel en die Gereformeerde Blues Band)
Occorre riallacciarsi a quanto detto qui e fare un piccolo passo indietro. La canzone proviene dal primo album (1989) in studio di Johannes Kerkorrel e della sua “Blues Band Riformata”, composta da Willem “Meneer Volume” Möller, Gary “Piet Pers” Herselman e Jannie “Hanepoot” van Tonder. Quattro giovani Afrikaners DOC che si presentavano con un album il cui titolo vuol dire “Mangia aragosta!”, e sulla cui copertina (nella quale compare anche Antoinette Butler, voce in Sit dit af) si vede un ricco e sguaiato banchetto a base, appunto, di aragoste. Apriti cielo: l'album è l'inizio della canzone di protesta antigovernativa e antirazzista in lingua afrikaans, una cosa semplicemente impensabile fino... (Continues)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Ralph John Rabie (Johannes Kerkorrel)
Album / Albumi: Eet kreef ! (Johannes Kerkorrel en die Gereformeerde Blues Band)
Occorre riallacciarsi a quanto detto qui e fare un piccolo passo indietro. La canzone proviene dal primo album (1989) in studio di Johannes Kerkorrel e della sua “Blues Band Riformata”, composta da Willem “Meneer Volume” Möller, Gary “Piet Pers” Herselman e Jannie “Hanepoot” van Tonder. Quattro giovani Afrikaners DOC che si presentavano con un album il cui titolo vuol dire “Mangia aragosta!”, e sulla cui copertina (nella quale compare anche Antoinette Butler, voce in Sit dit af) si vede un ricco e sguaiato banchetto a base, appunto, di aragoste. Apriti cielo: l'album è l'inizio della canzone di protesta antigovernativa e antirazzista in lingua afrikaans, una cosa semplicemente impensabile fino... (Continues)
Die klein wit republiek
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/9/18 - 10:59
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
Death Row
(1997)
Album: Jugulator
Album: Jugulator
Let me out
(Continues)
(Continues)
2019/9/18 - 02:36
Song Itineraries:
Death penalty: murder by the power
Halala Afrika
[1992]
Testo e musica / Woorde en musiek / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Ralph John Rabie [Johannes Kerkorrel]
Album / Albumi: Bloudruk
Si dice che Johannes Kerkorrel (si chiamava Ralph John Rabie; “Kerkorrel”, in afrikaans, vuol dire “organo da chiesa”), e assieme a lui tutti quelli del movimento rock Voëlvry (“Liberi come gli uccelli”) degli anni '80 e '90 in Sudafrica, abbiano provocato agli Afrikaners e ai razzisti in generale più danni della grandine, e molti di più che se avessero cantato in inglese. Johannes Kerkorrel e i voëlvryers cantavano rigorosamente in afrikaans, la lingua dei boeri e dell'apartheid, l'olandese dei colonizzatori che si era trasformato in terra africana, la lingua dei Botha e dei Terreblanche. Semplicemente inconcepibile che cose del genere potessero essere scritte e cantate in afrikaans, anche perché testimoniavano una cosa importante:... (Continues)
Testo e musica / Woorde en musiek / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Ralph John Rabie [Johannes Kerkorrel]
Album / Albumi: Bloudruk
Si dice che Johannes Kerkorrel (si chiamava Ralph John Rabie; “Kerkorrel”, in afrikaans, vuol dire “organo da chiesa”), e assieme a lui tutti quelli del movimento rock Voëlvry (“Liberi come gli uccelli”) degli anni '80 e '90 in Sudafrica, abbiano provocato agli Afrikaners e ai razzisti in generale più danni della grandine, e molti di più che se avessero cantato in inglese. Johannes Kerkorrel e i voëlvryers cantavano rigorosamente in afrikaans, la lingua dei boeri e dell'apartheid, l'olandese dei colonizzatori che si era trasformato in terra africana, la lingua dei Botha e dei Terreblanche. Semplicemente inconcepibile che cose del genere potessero essere scritte e cantate in afrikaans, anche perché testimoniavano una cosa importante:... (Continues)
Toe die wêreld hier nog jong was
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/9/17 - 20:43
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame, War on Earth
Aduceri aminte
[1999]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: [?]
Musica / Music / Musique / Sävel: Sorin Taloș
Album / Albumi: Zbor
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: [?]
Musica / Music / Musique / Sävel: Sorin Taloș
Album / Albumi: Zbor
Bunicu-mi spunea că pe raze
(Continues)
(Continues)
Contributed by Reinhard 2019/9/17 - 01:01
Oh, du mein Österreich!
[1946]
Versi di Erich Kästner, composti all’epoca del suo impegno nelle produzioni di cabaret letterario al Die Schaubude di Monaco (1945-48).
Sulla melodia dell'omonima marcia di Franz von Suppé (1849)
Testo trovato su Geschichte und Poetik des österreichischen Kabaretts
Alla fine della guerra Erich Kästner si trasferì a Monaco e si dedicò a mettere in scena spettacoli musicali attraverso i quali riuscì a illustrare e a bollare ferocemente tutti i mali di quel tetro dopoguerra.
Risalgono a quegli anni Marschlied 1945 e Lied vom Warten, dove la Germania era un enorme sala d'attesa piena di milioni di donne incerte sul destino dei loro uomini...
Ma le canzoni accusatorie e le battute al vetriolo raggiunsero il loro acme nel "Deutsches Ringelspiel", il "Girotondo tedesco", una produzione dell'autunno del 1946, di cui facevano parte Die Jugend hat das Wort, veemente attacco alla generazione... (Continues)
Versi di Erich Kästner, composti all’epoca del suo impegno nelle produzioni di cabaret letterario al Die Schaubude di Monaco (1945-48).
Sulla melodia dell'omonima marcia di Franz von Suppé (1849)
Testo trovato su Geschichte und Poetik des österreichischen Kabaretts
Alla fine della guerra Erich Kästner si trasferì a Monaco e si dedicò a mettere in scena spettacoli musicali attraverso i quali riuscì a illustrare e a bollare ferocemente tutti i mali di quel tetro dopoguerra.
Risalgono a quegli anni Marschlied 1945 e Lied vom Warten, dove la Germania era un enorme sala d'attesa piena di milioni di donne incerte sul destino dei loro uomini...
Ma le canzoni accusatorie e le battute al vetriolo raggiunsero il loro acme nel "Deutsches Ringelspiel", il "Girotondo tedesco", una produzione dell'autunno del 1946, di cui facevano parte Die Jugend hat das Wort, veemente attacco alla generazione... (Continues)
Wir sind die Ostmärker, pardon die Österreicher.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/9/16 - 21:45
Werkloosheid
Poesia di / Gedicht van / A poem by / Poème de: Geert van Istendael/in runo
"Plattegronden", 1987
Musica / Muziek / Music / Musique / Sävel: Luc Wynants (Strijdkoor Kontrarie)
Geert van Istendael, nato il 29 marzo 1947 a Ukkel, si chiama in realtà Geert Maria Mauritius Julianus Vanistendael. E' uno scrittore, poeta, saggista e traduttore belga. I belgi, e ne ho conosciuti -fiamminghi o valloni che fossero-, sono in generale persone inclassificabili; è possibile classificare Jacques Brel, per esempio? Ad esempio, Geert van Istendael si definisce ed è un “reazionario” (ad esempio, lui stesso ha intitolato una sua raccolta di saggi del 1994 Bekentenissen van een reactionair “Confessioni di un reazionario”). Di famiglia e formazione cattolica, suo padre August era stato consigliere personale del cancelliere tedesco democristiano Konrad Adenauer e del cardinale Frings van Keulen. Geert van... (Continues)
"Plattegronden", 1987
Musica / Muziek / Music / Musique / Sävel: Luc Wynants (Strijdkoor Kontrarie)
Geert van Istendael, nato il 29 marzo 1947 a Ukkel, si chiama in realtà Geert Maria Mauritius Julianus Vanistendael. E' uno scrittore, poeta, saggista e traduttore belga. I belgi, e ne ho conosciuti -fiamminghi o valloni che fossero-, sono in generale persone inclassificabili; è possibile classificare Jacques Brel, per esempio? Ad esempio, Geert van Istendael si definisce ed è un “reazionario” (ad esempio, lui stesso ha intitolato una sua raccolta di saggi del 1994 Bekentenissen van een reactionair “Confessioni di un reazionario”). Di famiglia e formazione cattolica, suo padre August era stato consigliere personale del cancelliere tedesco democristiano Konrad Adenauer e del cardinale Frings van Keulen. Geert van... (Continues)
De dagen zijn hier grijze wegen
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Contributed by Riccardo Venturi 2019/9/16 - 17:49
La Ballata della Soda (Vai, vai..)
(2019)
dal nuovo album "Arriverà l’estate?"
Testo trascritto amorevolmente dagli amici e compagni de Il Deposito
Anche in Toscana ci s'ha il mare che pare di essere ai Caraibi... ma la ragione del perché le "Spiagge Bianche" siano così bianche ce la spiegano bene le De' Soda Sisters da Rosignano Solvay.
dal nuovo album "Arriverà l’estate?"
Testo trascritto amorevolmente dagli amici e compagni de Il Deposito
Anche in Toscana ci s'ha il mare che pare di essere ai Caraibi... ma la ragione del perché le "Spiagge Bianche" siano così bianche ce la spiegano bene le De' Soda Sisters da Rosignano Solvay.
Era il 1912 quando il belga
(Continues)
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2019/9/15 - 19:29
Song Itineraries:
War on Earth
Brief an meinen Sohn
[1931]
Versi di Erich Kästner, nella raccolta "Gesang zwischen den Stühlen" del 1932
Interpretata da Ernst Busch insieme allo stesso Erich Kästner nel disco "Erich Kästner Liest Kästner", Aurora Schallplatten, 1969
Versi di Erich Kästner, nella raccolta "Gesang zwischen den Stühlen" del 1932
Interpretata da Ernst Busch insieme allo stesso Erich Kästner nel disco "Erich Kästner Liest Kästner", Aurora Schallplatten, 1969
Ich möchte endlich einen Jungen haben,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/9/15 - 17:38
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, World War I (1914-1918)
Laredo Rose
Una canzone di emigrazione e prostituzione fra Messico e Texas. È raro che alle prostitute venga riconoscuta tanta dignità.
Probabilmente la canzone più famosa di Rich Minus, perché fu incisa anche dai Texas Tornados negli anni '90. Freddy Fender ne fece anche una versione in spagnolo, Rosa de amor, che però non le rende giustizia.
in ogni caso, canzone molto bella
Probabilmente la canzone più famosa di Rich Minus, perché fu incisa anche dai Texas Tornados negli anni '90. Freddy Fender ne fece anche una versione in spagnolo, Rosa de amor, che però non le rende giustizia.
in ogni caso, canzone molto bella
Laredo rose, your garden has a scent of cheap perfume.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Piersante Sestini 2019/9/15 - 15:58
Skala
[2014]
Parole di Przemysław Paśko
Musica di "Paśko i zespół Co To"
Dall'album "Błędne koło"
Il testo da tekstowo.pl
Parole di Przemysław Paśko
Musica di "Paśko i zespół Co To"
Dall'album "Błędne koło"
Il testo da tekstowo.pl
Idę drogą
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2019/9/14 - 23:52
صبرا – فتاة نائمة
ṣabrā – fatā nāʾima
شعر / Poesia / A Poem by / Poésie / שירה/ Runo
Maḥmūd Darwīsh / محمود درويش
شعر / Poesia / A Poem by / Poésie / שירה/ Runo
Maḥmūd Darwīsh / محمود درويش
صبرا – فتاة نائمة[1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2019/9/14 - 22:52
Cans
Una bellissima canzone sulle giornate di un barbone
Pubblicata per la prima volta nel 1991 in Francia nella raccolta Collection e ancora nel 1994 (Minus III) e in altre raccolte, con lievi differenze fra le varie versioni (ad esempio una versione live presente su Youtube)
Trascritta a orecchio, con mooolta difficoltà. E' molto probabile che necessiti di correzioni, di cui sarò grato.
Pubblicata per la prima volta nel 1991 in Francia nella raccolta Collection e ancora nel 1994 (Minus III) e in altre raccolte, con lievi differenze fra le varie versioni (ad esempio una versione live presente su Youtube)
Trascritta a orecchio, con mooolta difficoltà. E' molto probabile che necessiti di correzioni, di cui sarò grato.
homeless, helpless, hopeless
(Continues)
(Continues)
Contributed by Piersante Sestini 2019/9/14 - 22:41
Épique Époque
Épique Époque
Chanson française – Épique Époque – Léo Ferré – 1964
Dialogue maïeutique
L’autre jour, Lucien l’âne mon ami, en discourant avec toi de la chanson de Ferré, La vie moderne, je te disais : « C’était dans la manière de Léo Ferré de croquer ainsi l’époque en notes dispersées au travers de strophes multiples et de chansons diverses ; il distillait ainsi une sorte d’Humana Commedia en musique. J’en tiens pour autres exemples : Les Temps Difficiles (1) et leurs 3 versions, Y en a marre ! et d’autres encore. »
Euh, oui, dit Lucien l’âne, je me souviens parfaitement de notre discussion. Mais à présent, où veux-tu en venir ?
Très précisément, Lucien l’âne mon ami, aux « autres encore ». Il m’était venu en tête – « il était venu dans mon cerveau » aurait dit Sir Hugh Evans – à ce moment, comme une ritournelle certain passage où il était question d’épique époque, je ne sais plus... (Continues)
Chanson française – Épique Époque – Léo Ferré – 1964
Dialogue maïeutique
L’autre jour, Lucien l’âne mon ami, en discourant avec toi de la chanson de Ferré, La vie moderne, je te disais : « C’était dans la manière de Léo Ferré de croquer ainsi l’époque en notes dispersées au travers de strophes multiples et de chansons diverses ; il distillait ainsi une sorte d’Humana Commedia en musique. J’en tiens pour autres exemples : Les Temps Difficiles (1) et leurs 3 versions, Y en a marre ! et d’autres encore. »
Euh, oui, dit Lucien l’âne, je me souviens parfaitement de notre discussion. Mais à présent, où veux-tu en venir ?
Très précisément, Lucien l’âne mon ami, aux « autres encore ». Il m’était venu en tête – « il était venu dans mon cerveau » aurait dit Sir Hugh Evans – à ce moment, comme une ritournelle certain passage où il était question d’épique époque, je ne sais plus... (Continues)
Ces filles que l’on met
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/9/14 - 22:05
Verdun, viele Jahre später
[1932]
Versi di Erich Kästner, nella raccolta "Gesang zwischen den Stühlen"
Musica di Lee Bach, cantautrice franco-tedesca, nata a Cuxhaven nel 1947.
Nel suo album intitolato "Wie ein Vogel frei", risalente al 1980.
Versi di Erich Kästner, nella raccolta "Gesang zwischen den Stühlen"
Musica di Lee Bach, cantautrice franco-tedesca, nata a Cuxhaven nel 1947.
Nel suo album intitolato "Wie ein Vogel frei", risalente al 1980.
Auf den Schlachtfeldern von Verdun
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/9/14 - 21:05
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
Morire così, di primavera
È la primavera fra noi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2019/9/14 - 20:53
Come sarà salvare il mondo?
2017
1997-2017 Diventi Inventi
Niccolò Fabi, nella raccolta per il ventennale della sua carriera, che ha coinciso con un ritiro almeno temporaneo dalle scene, ha pubblicato una serie di demo, tra cui questa.
1997-2017 Diventi Inventi
Niccolò Fabi, nella raccolta per il ventennale della sua carriera, che ha coinciso con un ritiro almeno temporaneo dalle scene, ha pubblicato una serie di demo, tra cui questa.
Come sarà salvare il mondo?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/9/14 - 14:50
ແດນແຫ່ງອິດສະຫຼະ [In the Liberated Zone]
[1970]
Compositore / Composer / Compositeur / Säveltäjä: Sisana Sisane [ສີຊະນະ ສີສານ]
Album / Albumi: "The Champa Flower"
Compositore / Composer / Compositeur / Säveltäjä: Sisana Sisane [ສີຊະນະ ສີສານ]
Album / Albumi: "The Champa Flower"
ເພງ: ແດນແຫ່ງອິດສະຫຼະ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/9/14 - 14:00
Rubala!
[2019]
La nuova stagione di Propaganda Live si apre con una nuova, strabiliante prestazione di Giorgia Meloni, la volitiva leaderessa di "Fratelli d'Italia". Da un'idea del disegnatore Makkox subito raccolta da Fabio Celenza. Dopo "Ollolanda", grande successo che ha proiettato la fascista romana in cima alla hit parade, ecco "Rubala!"
"Tutti sanno che stanno facendo un governo contro la volontà degli italiani. È tipico del Pd. Se non puoi ottenere qualcosa perché non te la meriti: "Rubala! Rubala! Rubala!". Il messaggio postato dalla leader di Fratelli d'Italia sulla sua pagina Facebook era l'esca" perfetta per una nuova "hit", dice Makkox, fumettista e coconduttore di Propaganda Live su La 7 con Diego Bianchi. E Fabio Celenza ha abboccato volentieri." - Repubblica
Nota. La pagina, ovviamente, sarà in costante aggiornamento a partire dalle prossime puntate di "Propaganda Live", con eventuali sviluppi musicali e testuali.
La nuova stagione di Propaganda Live si apre con una nuova, strabiliante prestazione di Giorgia Meloni, la volitiva leaderessa di "Fratelli d'Italia". Da un'idea del disegnatore Makkox subito raccolta da Fabio Celenza. Dopo "Ollolanda", grande successo che ha proiettato la fascista romana in cima alla hit parade, ecco "Rubala!"
"Tutti sanno che stanno facendo un governo contro la volontà degli italiani. È tipico del Pd. Se non puoi ottenere qualcosa perché non te la meriti: "Rubala! Rubala! Rubala!". Il messaggio postato dalla leader di Fratelli d'Italia sulla sua pagina Facebook era l'esca" perfetta per una nuova "hit", dice Makkox, fumettista e coconduttore di Propaganda Live su La 7 con Diego Bianchi. E Fabio Celenza ha abboccato volentieri." - Repubblica
Nota. La pagina, ovviamente, sarà in costante aggiornamento a partire dalle prossime puntate di "Propaganda Live", con eventuali sviluppi musicali e testuali.
Contributed by Riccardo Venturi e daniela -k.d.- 2019/9/14 - 10:30
Sabra and Shatila
[1982]
Sabra and Shatila
Lyrics and music/ Testo e musica / النص والموسيقى / Paroles et musique / טקסט ומוזיקה / Sanat ja sävel :
Legend (of Jersey)
Performed by / Interpreti / مطرب / Interprétée par / זמרן / Laulavat :
Legend
Album / الألبوم/ אלבום :
1. [1982] EP Frontline 2. [1998] ''Retroshock 1981-1984'' 3. [2002] Anthology
Di canzoni su Sabra and Shatila ce ne sono ben poche se si tengono in considerazione le proporzioni dell’eccidio, le conseguenze, le implicazioni. Una rimozione ? Sarebbe segno che le responsabilità vanno al di là degli autori materiali , dei fiancheggiatori e della cabina di regia. Il brano ce lo dice con poche parole.
E’ una canzone messa da parte, avrebbe meritato più attenzione. Forse la band che la lanciò, la Legend (di Jersey, diversa dall’omonima del Kent) non raccolse molte simpatie in quanto “metallara”. E’ stata più riservata di altre band... (Continues)
Sabra and Shatila
Lyrics and music/ Testo e musica / النص والموسيقى / Paroles et musique / טקסט ומוזיקה / Sanat ja sävel :
Legend (of Jersey)
Performed by / Interpreti / مطرب / Interprétée par / זמרן / Laulavat :
Legend
Album / الألبوم/ אלבום :
1. [1982] EP Frontline 2. [1998] ''Retroshock 1981-1984'' 3. [2002] Anthology
Di canzoni su Sabra and Shatila ce ne sono ben poche se si tengono in considerazione le proporzioni dell’eccidio, le conseguenze, le implicazioni. Una rimozione ? Sarebbe segno che le responsabilità vanno al di là degli autori materiali , dei fiancheggiatori e della cabina di regia. Il brano ce lo dice con poche parole.
E’ una canzone messa da parte, avrebbe meritato più attenzione. Forse la band che la lanciò, la Legend (di Jersey, diversa dall’omonima del Kent) non raccolse molte simpatie in quanto “metallara”. E’ stata più riservata di altre band... (Continues)
Discolored in envy that melts in the dust, preparing the graves for the meek
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2019/9/13 - 22:35
La vie moderne
La Vie moderne
Chanson française – La Vie moderne – Léo Ferré – 1958
Dialogue maïeutique
Tiens, Lucien l’âne mon ami, voici une chanson longue, chose assez rare, car l’industrie musicale n’aime que la chanson en ondes courtes, de petites vagues, des vagues vaguelettes qui clapotent aux oreilles distraites des gens assommés de sons et de slogans. Une chanson longue, mais elle aurait pu être bien plus longue, si Ferré l’avait voulu. Il en existe d’ailleurs d’autres versions où d’autres septains apparaissent. C’était dans la manière de Léo Ferré de croquer ainsi l’époque en notes dispersées au travers de strophes multiples et de chansons diverses ; il distillait ainsi une sorte d’Humana Commedia en musique. J’en tiens pour autres exemples : Les Temps Difficiles (1) et leurs 3 versions, Y en a marre ! et d’autres encore.
Oh, dit Lucien l’âne, il n’est pas le seul à procéder ainsi à l’époque.... (Continues)
Chanson française – La Vie moderne – Léo Ferré – 1958
Dialogue maïeutique
Tiens, Lucien l’âne mon ami, voici une chanson longue, chose assez rare, car l’industrie musicale n’aime que la chanson en ondes courtes, de petites vagues, des vagues vaguelettes qui clapotent aux oreilles distraites des gens assommés de sons et de slogans. Une chanson longue, mais elle aurait pu être bien plus longue, si Ferré l’avait voulu. Il en existe d’ailleurs d’autres versions où d’autres septains apparaissent. C’était dans la manière de Léo Ferré de croquer ainsi l’époque en notes dispersées au travers de strophes multiples et de chansons diverses ; il distillait ainsi une sorte d’Humana Commedia en musique. J’en tiens pour autres exemples : Les Temps Difficiles (1) et leurs 3 versions, Y en a marre ! et d’autres encore.
Oh, dit Lucien l’âne, il n’est pas le seul à procéder ainsi à l’époque.... (Continues)
Ton père avait quatorze enfants
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/9/13 - 12:31
Nagorny Karabach
Da più di trent'anni esiste, nel Caucaso meridionale, un conflitto armato "congelato", che insanguina la regione del Nagorny Karabakh, lascito dell'imperialismo russo e del caos seguito alla crisi dell'URSS.
Le ragioni storiche del conflitto risalgono alla prima metà del diciannovesimo secolo, quando l’impero russo mise in atto un processo di cristianizzazione del Caucaso meridionale, dopo la sconfitta della Persia e il conseguente trattato di pace di Turkmenchay (1828), trasferendo in maniera coatta 50.000 armeni provenienti dalla Persia nella regione, in particolare nei khanati azeri di Karabakh e Erevan.
A questa ondata migratoria seguirono altri flussi migratori favoriti dal governo russo, che cambiarono definitivamente gli equilibri demografici dell’area, con scontri su base etnica nel 1905 e nel 1919, prodromici al conflitto del Nagorny Karabakh iniziato nel 1988.
Dopo anni di... (Continues)
Le ragioni storiche del conflitto risalgono alla prima metà del diciannovesimo secolo, quando l’impero russo mise in atto un processo di cristianizzazione del Caucaso meridionale, dopo la sconfitta della Persia e il conseguente trattato di pace di Turkmenchay (1828), trasferendo in maniera coatta 50.000 armeni provenienti dalla Persia nella regione, in particolare nei khanati azeri di Karabakh e Erevan.
A questa ondata migratoria seguirono altri flussi migratori favoriti dal governo russo, che cambiarono definitivamente gli equilibri demografici dell’area, con scontri su base etnica nel 1905 e nel 1919, prodromici al conflitto del Nagorny Karabakh iniziato nel 1988.
Dopo anni di... (Continues)
Die Stadt liegt unter Nebel
(Continues)
(Continues)
Contributed by Gianfranco Causapruna 2019/9/12 - 23:20
Song Itineraries:
The Armenian Genocide
Мама-Анархия
Variante sul tema Mamma Anarchia
Текст песни Монгол Шуудан - Мама-анархия
(Continues)
(Continues)
Contributed by Donatella Leoni 2019/9/12 - 20:34
No Blacks, No Dogs, No Irish
2019
Dreaming is Dead Now
“No blacks, no dogs, no Irish.” In post-World War II Britain, this was a menacing sign commonplace in the front windows of many bed and breakfasts and boarding houses. The anti-discrimination pioneer Mahesh Upadhyaya, who immigrated to the United Kingdom in 1961 from Aden, now in south Yemen, recently told the human rights news site Rights Info that when looking for accommodation back then, “it was standard to see signs saying, ‘No blacks, no dogs, no Irish’”.
Until the 1968 Race Relations Act, blatantly racist notices and racial discrimination were legal in Britain. Not long after the act’s introduction, electrical engineer Upadhyaya was the first person to bring a racial discrimination case to court after a person from a housing development in Huddersfield told him casually on the phone that “our policy is not to sell to coloured people because that will jeopardise... (Continues)
Dreaming is Dead Now
“No blacks, no dogs, no Irish.” In post-World War II Britain, this was a menacing sign commonplace in the front windows of many bed and breakfasts and boarding houses. The anti-discrimination pioneer Mahesh Upadhyaya, who immigrated to the United Kingdom in 1961 from Aden, now in south Yemen, recently told the human rights news site Rights Info that when looking for accommodation back then, “it was standard to see signs saying, ‘No blacks, no dogs, no Irish’”.
Until the 1968 Race Relations Act, blatantly racist notices and racial discrimination were legal in Britain. Not long after the act’s introduction, electrical engineer Upadhyaya was the first person to bring a racial discrimination case to court after a person from a housing development in Huddersfield told him casually on the phone that “our policy is not to sell to coloured people because that will jeopardise... (Continues)
You don't see me here
(Continues)
(Continues)
2019/9/12 - 16:16
Vision vun Europa
[2016]
Album: Lebenslänglich
Album: Lebenslänglich
Vun Timbuktu bess Dakhla
(Continues)
(Continues)
Contributed by hmmwv 2019/9/12 - 15:30
Wofür?
[1993]
Album: Pik Sibbe
Album: Pik Sibbe
Künnt ich et doch schrieve
(Continues)
(Continues)
Contributed by hmmwv 2019/9/12 - 15:19
Still a Stranger
Una delle tante canzoni sul filone dello straniamento dei reduci della guerra del Vietnam, composta in risposta a “Stranger in My Own Home Town”, pubblicata da Percy Mayfield nel 1964.
Pubblicato nell'album Borderline Blues del 1992 e nella raccolta Texas Gentleman, del 2002
In realtà Rich Minus non credo sia stato in Vietnam, ma ha servito 6 anni nella Texas Air National Guard Reserve ed ha vissuto tutta la vita da emarginato e con gli emarginati, penetrandone e descrivendone la vita come pochi altri poeti.
The best S.A. songwriter you’ve never heard of was a Army reserve veteran
Non garantisco la precisione di tutte le parole: fra il "twang" texano, i pochi denti rimasti in bocca e la voce impastata (Rich Minus raramente era sobrio, che cantasse o no, la trascrizione è incerta in più punti: sono gradite eventuali correzioni.
Una ticker-tape parade è una parata tenuta in un centro... (Continues)
Pubblicato nell'album Borderline Blues del 1992 e nella raccolta Texas Gentleman, del 2002
In realtà Rich Minus non credo sia stato in Vietnam, ma ha servito 6 anni nella Texas Air National Guard Reserve ed ha vissuto tutta la vita da emarginato e con gli emarginati, penetrandone e descrivendone la vita come pochi altri poeti.
The best S.A. songwriter you’ve never heard of was a Army reserve veteran
Non garantisco la precisione di tutte le parole: fra il "twang" texano, i pochi denti rimasti in bocca e la voce impastata (Rich Minus raramente era sobrio, che cantasse o no, la trascrizione è incerta in più punti: sono gradite eventuali correzioni.
Una ticker-tape parade è una parata tenuta in un centro... (Continues)
Passed the time, spent drinking wine, down at the tavern, now
(Continues)
(Continues)
Contributed by Piersante Sestini 2019/9/11 - 22:59
Song Itineraries:
War in Vietnam: Veterans and consequences
Io sono l'altro
(2019)
Singolo che anticipa l'album "Tradizione e tradimento"
2019
Tradizione e tradimento
Il cantante torna con un brano dalla forte connotazione sociale, una riflessione sull'importanza dell'empatia, sull'altro, quello che oggi pare spaventarci, il ‘diverso', quello che vediamo al di fuori di noi stessi e ci sembra strano perché non è noi stessi, anche se, in fondo, un po' lo è.
"Esiste un’espressione ‘In Lak’ech' che nella cultura Maya non è solo un saluto ma una visione della vita. Può essere tradotta come ‘io sono un altro te' o ‘tu sei un altro me'. Che si parta dalla filosofia o dalla fisica quantistica si arriva sempre alla conclusione che l’altro è imprescindibile nella nostra vita e che siamo solo particelle di un tutto insondabile. Allora l’empatia diventa non solo un dovere etico, ma l’unica modalità per sopravvivere, l’unica materia che non dovremmo mai dimenticarci di insegnare... (Continues)
Singolo che anticipa l'album "Tradizione e tradimento"
2019
Tradizione e tradimento
Il cantante torna con un brano dalla forte connotazione sociale, una riflessione sull'importanza dell'empatia, sull'altro, quello che oggi pare spaventarci, il ‘diverso', quello che vediamo al di fuori di noi stessi e ci sembra strano perché non è noi stessi, anche se, in fondo, un po' lo è.
"Esiste un’espressione ‘In Lak’ech' che nella cultura Maya non è solo un saluto ma una visione della vita. Può essere tradotta come ‘io sono un altro te' o ‘tu sei un altro me'. Che si parta dalla filosofia o dalla fisica quantistica si arriva sempre alla conclusione che l’altro è imprescindibile nella nostra vita e che siamo solo particelle di un tutto insondabile. Allora l’empatia diventa non solo un dovere etico, ma l’unica modalità per sopravvivere, l’unica materia che non dovremmo mai dimenticarci di insegnare... (Continues)
Io sono l’altro
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2019/9/11 - 16:23
Alturas
[1973]
Música / Musica / Music / Musique / Sävel: Horacio Salinas
Album / Albumi:
a) Canto de pueblos Andinos vol. 1, Chile Odeon 1973
b) [In Italy] Viva Chile!, I Dischi Dello Zodiaco, VPA 8175, 1973
Io credo che, a 50 anni di distanza, se a qualcuno -perlomeno di un'età non propriamente adolescenziale- viene canticchiata / fischiettata / picchiettata con le dita anche solo qualche nota di questo brano musicale, scatti perlomeno qualcosa dentro; qualche ricordo, qualche emozione, qualche rivedersi pischello nei cortei che squassavano tutta l'Italia e mezzo mondo in quei giorni del '73. Io ai cortei non ci andai, ero troppo piccolo (avevo 10 anni allora); ma la mattina dell'11 settembre 1973 me la ricordo come fosse ora, all'Isola d'Elba in casa mia. Era una mattinata grigia, e tutti davanti a una vecchia televisione, zitti, di quelle in bianco e nero con lo stabilizzatore per avviarla.... (Continues)
Música / Musica / Music / Musique / Sävel: Horacio Salinas
Album / Albumi:
a) Canto de pueblos Andinos vol. 1, Chile Odeon 1973
b) [In Italy] Viva Chile!, I Dischi Dello Zodiaco, VPA 8175, 1973
Io credo che, a 50 anni di distanza, se a qualcuno -perlomeno di un'età non propriamente adolescenziale- viene canticchiata / fischiettata / picchiettata con le dita anche solo qualche nota di questo brano musicale, scatti perlomeno qualcosa dentro; qualche ricordo, qualche emozione, qualche rivedersi pischello nei cortei che squassavano tutta l'Italia e mezzo mondo in quei giorni del '73. Io ai cortei non ci andai, ero troppo piccolo (avevo 10 anni allora); ma la mattina dell'11 settembre 1973 me la ricordo come fosse ora, all'Isola d'Elba in casa mia. Era una mattinata grigia, e tutti davanti a una vecchia televisione, zitti, di quelle in bianco e nero con lo stabilizzatore per avviarla.... (Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/9/11 - 13:20
Allendes letzte Rede
[1974]
Album / Albumi: Mumien – Kantate für Rockband
Si tratta di un lungo “brano collage” facente parte della cantata rock “Mumien” realizzata dai Floh de Cologne nel 1974 (si veda anche Frühling In Chile). Nel “collage” si riconosce all'inizio anche Alturas, il famoso brano strumentale degli Inti-Illimani che rappresentò come la loro sigla e che, pur non essendo in alcun modo collegato a tematiche politiche e sociali, assurse a simbolo della Resistenza cilena in ambito musicale e artistico. L'ultimo, famosissimo discorso di Salvador Allende trasmesso da Radio Magallanes la mattina dell'11 settembre 1973 sotto i bombardamenti dell'aviazione cilena golpista e poco prima che il Presidente venisse suicidato, è letto (parzialmente) in tedesco da Gerd Wollschon, membro della band di Colonia. Lo riportiamo qua sotto nel suo testo completo tedesco.
A long “miscellany piece” and a part of the... (Continues)
Album / Albumi: Mumien – Kantate für Rockband
Si tratta di un lungo “brano collage” facente parte della cantata rock “Mumien” realizzata dai Floh de Cologne nel 1974 (si veda anche Frühling In Chile). Nel “collage” si riconosce all'inizio anche Alturas, il famoso brano strumentale degli Inti-Illimani che rappresentò come la loro sigla e che, pur non essendo in alcun modo collegato a tematiche politiche e sociali, assurse a simbolo della Resistenza cilena in ambito musicale e artistico. L'ultimo, famosissimo discorso di Salvador Allende trasmesso da Radio Magallanes la mattina dell'11 settembre 1973 sotto i bombardamenti dell'aviazione cilena golpista e poco prima che il Presidente venisse suicidato, è letto (parzialmente) in tedesco da Gerd Wollschon, membro della band di Colonia. Lo riportiamo qua sotto nel suo testo completo tedesco.
A long “miscellany piece” and a part of the... (Continues)
Allendes letzten Worte
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/9/11 - 09:42
גוטער זכרון
Guter zikorn
[2006]
פּאָעזיע / Poesia / A Poem by / Poésie/ شعر / Runo:
Binem Heller / בינם העלער
מוזיק/ Musica / Music / Musique / موسيقى / Sävel:
Chava Alberstein / חוה אלברשטיין
פּערפאָרמער/ Interpreti / Performed by / Interprétée par / مترجمين / Laulavat:
Chava Alberstein / חוה אלברשטיין
אלבאם / Album :
Lemele / לעמעלע
Lemele (pecora) è il 58° album di Chava Alberstein pubblicato nel 2006. Guter Zikorn è la traccia #1.
Binem Heller è stato un poeta, letterato e saggista che ha lasciato numerose opere. Segue la sua biografia
Binem Heller (January 25, 1908- May 12, 1998)
He was born in Warsaw, Poland, into a poor Hassidic family. He studied in religious elementary school and yeshiva. At age fourteen he became a glove-maker, and later he joined the Communist cause and thus had to leave Poland. From 1937 to May 1939, he lived in Belgium and Paris, later returning... (Continues)
[2006]
פּאָעזיע / Poesia / A Poem by / Poésie/ شعر / Runo:
Binem Heller / בינם העלער
מוזיק/ Musica / Music / Musique / موسيقى / Sävel:
Chava Alberstein / חוה אלברשטיין
פּערפאָרמער/ Interpreti / Performed by / Interprétée par / مترجمين / Laulavat:
Chava Alberstein / חוה אלברשטיין
אלבאם / Album :
Lemele / לעמעלע
Lemele (pecora) è il 58° album di Chava Alberstein pubblicato nel 2006. Guter Zikorn è la traccia #1.
Binem Heller è stato un poeta, letterato e saggista che ha lasciato numerose opere. Segue la sua biografia
Binem Heller (January 25, 1908- May 12, 1998)
He was born in Warsaw, Poland, into a poor Hassidic family. He studied in religious elementary school and yeshiva. At age fourteen he became a glove-maker, and later he joined the Communist cause and thus had to leave Poland. From 1937 to May 1939, he lived in Belgium and Paris, later returning... (Continues)
[1] גוטער זכּרון
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2019/9/11 - 00:10
Song Itineraries:
Ghettos
Il cavaliere delle nuvole
8 settembre 2019
Una canzone che parla di guerra, amicizia, amore e libertà
Il nuovo singolo dei Traindeville (Ludovica Valori e Paolo Camerini), duo indie-folk romano che ha all'attivo già due album, Shadows and Lights (2015) e Caffè Fortuna (2017), nasce da un testo scritto dalla giornalista televisiva e scrittrice Annalisa Venditti, autrice del libro Il Cavaliere delle Rose e delle Nuvole (Edilazio, 2011). La vicenda del celebre meteorologo tv Andrea Baroni, internato militare nei lager nazisti di Ucraina, Polonia e Germania dopo l'8 settembre 1943, ha costituito il prezioso spunto per un brano che parla di libertà, fratellanza, amore al di là di qualsiasi confine.
“Il dovere di ogni prigioniero è fuggire”: è così che il giovane ufficiale italiano, dopo una lunga prigionia, riesce miracolosamente a evadere dal lager tedesco nella periferia di Magdeburgo insieme a un suo amico. La forza... (Continues)
Una canzone che parla di guerra, amicizia, amore e libertà
Il nuovo singolo dei Traindeville (Ludovica Valori e Paolo Camerini), duo indie-folk romano che ha all'attivo già due album, Shadows and Lights (2015) e Caffè Fortuna (2017), nasce da un testo scritto dalla giornalista televisiva e scrittrice Annalisa Venditti, autrice del libro Il Cavaliere delle Rose e delle Nuvole (Edilazio, 2011). La vicenda del celebre meteorologo tv Andrea Baroni, internato militare nei lager nazisti di Ucraina, Polonia e Germania dopo l'8 settembre 1943, ha costituito il prezioso spunto per un brano che parla di libertà, fratellanza, amore al di là di qualsiasi confine.
“Il dovere di ogni prigioniero è fuggire”: è così che il giovane ufficiale italiano, dopo una lunga prigionia, riesce miracolosamente a evadere dal lager tedesco nella periferia di Magdeburgo insieme a un suo amico. La forza... (Continues)
Nuvole che piangono
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ludovica Valori + Dq82 2019/9/10 - 10:18
Bulat Šalvovič Okudžava / Булат Шалвович Окуджава: Последний троллейбус, или Полночный троллейбус
Poslednij trollejbus, ili Połnočnyj trollejbus
[1957]
Стихи и музыка / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Булат Шалвович Окуджава - Bulat Šalvovič Okudžava
Si dice che Ivan Della Mea, in una Milano sulla fine degli annicinquanta o sul principio dei sessanta, ventenne, senza un soldo e senza nemmeno una casa dove stare, pigliasse spesso la linea notturna dell'autobus, la circolare 90/91, e ci passasse tutta la notte a girare per stare al caldo e dormire. Lo racconta anche Alessio Lega nelle pagine del suo recentissimo libro sulla vita (anzi, sulle vite) di Ivan Della Mea, La nave dei folli, uscito quest'anno per la casa editrice Agenzia X. Poiché tout se tient, nel suo altrettanto recente album dedicato alle versioni italiane del grande Bulat Okudžava (con il quale il Lega ha antichissima consuetudine, se anche il ritornello della sua famosa Vigliacca!... (Continues)
[1957]
Стихи и музыка / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Булат Шалвович Окуджава - Bulat Šalvovič Okudžava
Si dice che Ivan Della Mea, in una Milano sulla fine degli annicinquanta o sul principio dei sessanta, ventenne, senza un soldo e senza nemmeno una casa dove stare, pigliasse spesso la linea notturna dell'autobus, la circolare 90/91, e ci passasse tutta la notte a girare per stare al caldo e dormire. Lo racconta anche Alessio Lega nelle pagine del suo recentissimo libro sulla vita (anzi, sulle vite) di Ivan Della Mea, La nave dei folli, uscito quest'anno per la casa editrice Agenzia X. Poiché tout se tient, nel suo altrettanto recente album dedicato alle versioni italiane del grande Bulat Okudžava (con il quale il Lega ha antichissima consuetudine, se anche il ritornello della sua famosa Vigliacca!... (Continues)
Когда мне невмочь пересилить беду, [1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/9/10 - 08:30
Glorious Fool
Una canzone del 1981, dedicata all'ascesa alla Casa Bianca del presidente americano Ronald Reagan.
Dette il titolo all'intero album in cui era contenuta.
Dette il titolo all'intero album in cui era contenuta.
Out of the west came a glorious fool
(Continues)
(Continues)
Contributed by Piersante Sestini 2019/9/9 - 22:16
9 / 9 / 9
[9/9/2019]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Riccardo Venturi
Musica / Music / Musique / Sävel: [ ]
Il 9 settembre di duemiladieci anni fa, vale a dire il 9 settembre dell'anno 9 dopo Cristo, le tre legioni del generale Publio Quintilio Varo furono annientate. E' la battaglia della Foresta di Teutoburgo, nell'odierna Bassa Sassonia (presso la collina di Kalkriese). La Clades Variana, come la chiamarono gli storici latini (Tacito in primis, negli Annales, ed anche Velleio Patercolo, contemporaneo degli eventi), o Hermannsschlacht (o Varusschlacht), come la chiamano i tedeschi, è probabilmente un evento centrale nella storia europea, nonostante la sua enorme antichità. La civiltà romana prese atto che, nel nord della Germania, c'erano dei popoli che della sua missione civilizzatrice non ne volevano proprio sapere; ed è un atto che, nella Storia, si è ripetuto parecchie volte.
I Cherusci... (Continues)
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Riccardo Venturi
Musica / Music / Musique / Sävel: [ ]
Il 9 settembre di duemiladieci anni fa, vale a dire il 9 settembre dell'anno 9 dopo Cristo, le tre legioni del generale Publio Quintilio Varo furono annientate. E' la battaglia della Foresta di Teutoburgo, nell'odierna Bassa Sassonia (presso la collina di Kalkriese). La Clades Variana, come la chiamarono gli storici latini (Tacito in primis, negli Annales, ed anche Velleio Patercolo, contemporaneo degli eventi), o Hermannsschlacht (o Varusschlacht), come la chiamano i tedeschi, è probabilmente un evento centrale nella storia europea, nonostante la sua enorme antichità. La civiltà romana prese atto che, nel nord della Germania, c'erano dei popoli che della sua missione civilizzatrice non ne volevano proprio sapere; ed è un atto che, nella Storia, si è ripetuto parecchie volte.
I Cherusci... (Continues)
Povero Arminio, povero Varo,
(Continues)
(Continues)
2019/9/9 - 21:19
Saga da Amazônia
Elomar, Vital Farias, Geraldo Azevedo e Xangai
Era uma vez na Amazônia, a mais bonita floresta
(Continues)
(Continues)
Contributed by Silva 2019/9/9 - 15:10
L'Arvulu Rossu
2019
Cummedia
Nel 1939, a Catania, il questore Molina ingaggia la sua personale guerra contro la pederastia. Ossessionato dai iarrusi (gli omosessuali) li perseguiterà in ogni modo fino alla deportazione alle isole Tremiti. Molti di loro sono ragazzini che, in ossequio alla difesa della mascolinità italica, vengono sottoposti a ispezioni anali, prelievi di sangue, oltraggi corporali di ogni tipo per accertare dove nasce e come si contagia la differenza. Continuiamo ad essere figli dell’infamia.
La canzone è stata ispirata da La città e l'isola, bellissimo e amaro libro scritto sul caso da Gianfranco Goretti e Tommaso Giartosio.
Dalla relazione del Questore Molina si legge
“La piaga della pederastia in questo capoluogo tende ad aggravarsi e generalizzarsi perché giovani finora insospettati, ora risultano presi da tale forma di degenerazione sessuale. Questo dilagare di degenerazione... (Continues)
Cummedia
Nel 1939, a Catania, il questore Molina ingaggia la sua personale guerra contro la pederastia. Ossessionato dai iarrusi (gli omosessuali) li perseguiterà in ogni modo fino alla deportazione alle isole Tremiti. Molti di loro sono ragazzini che, in ossequio alla difesa della mascolinità italica, vengono sottoposti a ispezioni anali, prelievi di sangue, oltraggi corporali di ogni tipo per accertare dove nasce e come si contagia la differenza. Continuiamo ad essere figli dell’infamia.
La canzone è stata ispirata da La città e l'isola, bellissimo e amaro libro scritto sul caso da Gianfranco Goretti e Tommaso Giartosio.
Dalla relazione del Questore Molina si legge
“La piaga della pederastia in questo capoluogo tende ad aggravarsi e generalizzarsi perché giovani finora insospettati, ora risultano presi da tale forma di degenerazione sessuale. Questo dilagare di degenerazione... (Continues)
Taliala sta città ca pari tuttu mari
(Continues)
(Continues)
2019/9/9 - 12:49
Song Itineraries:
LGBTQIA+ community and homophobia: love against violence and prejudice
Neony
[2019]
inedita
Parole e musica di Bardziej
che adesso sono diventati Bardziej Plus o più brevemente Bardziej pl, trasformandosi per l'occasione in quintetto:
Grzegorz Dąbrowski - voce, chitarra
Paweł Korkuś - voce, chitarra
plus:
Michał Jezierski - bass
Andrzej Leżoń - sassofono
Tobiasz Wawrzyniak - batteria
Il testo trascritto a orecchio da YT
inedita
Parole e musica di Bardziej
che adesso sono diventati Bardziej Plus o più brevemente Bardziej pl, trasformandosi per l'occasione in quintetto:
Grzegorz Dąbrowski - voce, chitarra
Paweł Korkuś - voce, chitarra
plus:
Michał Jezierski - bass
Andrzej Leżoń - sassofono
Tobiasz Wawrzyniak - batteria
Il testo trascritto a orecchio da YT
Idę ulicą
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2019/9/8 - 20:56
The Human Touch
[1969]
Parole e musica di Charles Reuben
Nel'album "Nina Simone and Piano!"
Il testo da tekstowo
(Krzysiek)
Parole e musica di Charles Reuben
Nel'album "Nina Simone and Piano!"
Il testo da tekstowo
(Krzysiek)
No one seems to care as much
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2019/9/8 - 20:10
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
Bangera rossa
Anonymous
Versione repubblicana di Bandiera rossa, che si cantava in Romagna (Ravenna). Sulla avanzata primogenitura rispetto alla celebre versione socialista e comunista, non prendo posizione: segnalo soltanto le interessanti annotazioni in calce a questa pagina web rito simbolico.
Sta' forte o Pirulini [1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by L.L. 2019/9/8 - 14:50
Music for Prague 1968
[1969]
Music for Prague 1968 is a programmatic work written by Czech-born composer Karel Husa for symphonic band and later transcribed for full orchestra, written shortly after the Soviet Union crushed the Prague Spring reform movement in Czechoslovakia in 1968. Karel Husa was sitting on the dock at his cottage in America at the time, listening to the BBC broadcast of the events on the radio. He was deeply moved, and wrote Music for Prague 1968 to memorialize the events. This piece is a standard among wind ensemble repertoire.
The work was commissioned by Ithaca College and was premiered in January 1969 in Washington, DC at the Music Educators National Conference by Dr. Kenneth Snapp and the Ithaca College Concert Band.
The work is scored for 2 Piccolos, 6 Flutes, 2 Oboes, English Horn, 2 Bassoons, Contrabassoon, Eb Clarinet, 9 Clarinets, Alto Clarinet, Bass Clarinet, Contrabass Clarinet,... (Continues)
Music for Prague 1968 is a programmatic work written by Czech-born composer Karel Husa for symphonic band and later transcribed for full orchestra, written shortly after the Soviet Union crushed the Prague Spring reform movement in Czechoslovakia in 1968. Karel Husa was sitting on the dock at his cottage in America at the time, listening to the BBC broadcast of the events on the radio. He was deeply moved, and wrote Music for Prague 1968 to memorialize the events. This piece is a standard among wind ensemble repertoire.
The work was commissioned by Ithaca College and was premiered in January 1969 in Washington, DC at the Music Educators National Conference by Dr. Kenneth Snapp and the Ithaca College Concert Band.
The work is scored for 2 Piccolos, 6 Flutes, 2 Oboes, English Horn, 2 Bassoons, Contrabassoon, Eb Clarinet, 9 Clarinets, Alto Clarinet, Bass Clarinet, Contrabass Clarinet,... (Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/9/7 - 15:29
Song Itineraries:
Anti-war classical music , Prague Spring 1968
Highwomen
[2019]
Nuove parole / New lyrics: Amanda Shires, Brandi Carlile
Musica e parole originali / Music and original lyrics: Jimmy Webb (Highwayman)
Highwomen è la canzone sigla dell'omonimo supergruppo femminile di cantanti country, formato nel 2019 da Brandi Carlile, Natalie Hemby, Maren Morris e Amanda Shires, ispirato al celebre supergruppo country maschile Highwaymen e chiaramente indirizzato a sostenere il rinnovamento femminile nella musica Country e nella società. La canzone ripercorre una serie di storie di donne di varie epoche, tutte marcate dalla tragica repressione dalla loro ricerca di libertà e di auto-espressione, e dalla affermazione che il loro sacrificio non sia stato inutile e che le aspirazioni delle donne non non possano essere fermate. Scritta da Amanda Shires, Brandi Carlile e Jimmy Webb.
Le strofe sono cantate nell'ordine da Brandie Carlie, Amanda Shires, Yola (sul disco, nelle versioni dal vivo da Maren Morris) e Natalie Hemby.
Nuove parole / New lyrics: Amanda Shires, Brandi Carlile
Musica e parole originali / Music and original lyrics: Jimmy Webb (Highwayman)
Highwomen è la canzone sigla dell'omonimo supergruppo femminile di cantanti country, formato nel 2019 da Brandi Carlile, Natalie Hemby, Maren Morris e Amanda Shires, ispirato al celebre supergruppo country maschile Highwaymen e chiaramente indirizzato a sostenere il rinnovamento femminile nella musica Country e nella società. La canzone ripercorre una serie di storie di donne di varie epoche, tutte marcate dalla tragica repressione dalla loro ricerca di libertà e di auto-espressione, e dalla affermazione che il loro sacrificio non sia stato inutile e che le aspirazioni delle donne non non possano essere fermate. Scritta da Amanda Shires, Brandi Carlile e Jimmy Webb.
Le strofe sono cantate nell'ordine da Brandie Carlie, Amanda Shires, Yola (sul disco, nelle versioni dal vivo da Maren Morris) e Natalie Hemby.
I was a Highwoman
(Continues)
(Continues)
Contributed by Piersante Sestini 2019/9/7 - 03:08
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA, Witches
Ich wund’re mir über gar nichts mehr
[1917]
Versi di Otto Reutter
Musica di Hugo Hirsch
Una celebre poesia di Otto Reutter (1870-1931), cantante e attore tedesco, precursore di quel Kabarett berlinese che ebbe la sua epoca d'oro negli anni tra le due guerre.
Testo trovato su www.otto-reutter.de
Otto Reutter non fu certo un autore politico ma descrisse sempre con sarcasmo ed irriverenza la società tedesca tra i due secoli. La sua poetica – espressa in couplet, versi distici a rima baciata – divenne più amara durante la Grande Guerra, specie dopo che suo figlio perse la vita nella terribile battaglia di Verdun (febbraio – dicembre 1916)
In questa "Non mi meraviglio più di niente" Otto Reutter descrive la vita a Berlino nel 1917, una vita lontana dal fronte ma non dalla guerra...
"... In quegli anni si esibiva all'Apollo Theater Otto Reutter a cui abbiamo già accennato. Il grande cabarettista raggiunse la notorietà con una... (Continues)
Versi di Otto Reutter
Musica di Hugo Hirsch
Una celebre poesia di Otto Reutter (1870-1931), cantante e attore tedesco, precursore di quel Kabarett berlinese che ebbe la sua epoca d'oro negli anni tra le due guerre.
Testo trovato su www.otto-reutter.de
Otto Reutter non fu certo un autore politico ma descrisse sempre con sarcasmo ed irriverenza la società tedesca tra i due secoli. La sua poetica – espressa in couplet, versi distici a rima baciata – divenne più amara durante la Grande Guerra, specie dopo che suo figlio perse la vita nella terribile battaglia di Verdun (febbraio – dicembre 1916)
In questa "Non mi meraviglio più di niente" Otto Reutter descrive la vita a Berlino nel 1917, una vita lontana dal fronte ma non dalla guerra...
"... In quegli anni si esibiva all'Apollo Theater Otto Reutter a cui abbiamo già accennato. Il grande cabarettista raggiunse la notorietà con una... (Continues)
An der Haltestelle steh’ ich oft da,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/9/6 - 21:15
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
علَى هَذِهِ الأَرْض
ʿalā haḏihi alʾarḍ
Poesia /شعر / A Poem by / Poésie :
Maḥmūd Darwīsh /محمود درويش
Musica /موسيقى / Music / Musique /
Symphony Arabica
Interpreti / مطرب / Performed by / Interprétée par /
Shādiyah Manṣūr /شادية منصور
Da Il Manifesto del 22/7/2016:
…Per il ministro della difesa israeliana, Avigdor Lieberman, le poesie di Darwish sono paragonabili al “Mein Kampf” di Adolf Hitler. Dalla parte di Lieberman si è schierata la ministra della cultura, Miri Regev, che ha parlato di «pazzia» ed esortato la radio dell’esercito a dare spazio a poeti ebrei nazionalisti. La radio delle Forze Armate, ha proclamato Regev, «non può permettersi di glorificare Mahmoud Darwish che non era un israeliano, le sue poesie non sono israeliane e vanno contro i valori fondanti della società israeliana».
No comment
Poesia /شعر / A Poem by / Poésie :
Maḥmūd Darwīsh /محمود درويش
Musica /موسيقى / Music / Musique /
Symphony Arabica
Interpreti / مطرب / Performed by / Interprétée par /
Shādiyah Manṣūr /شادية منصور
Da Il Manifesto del 22/7/2016:
…Per il ministro della difesa israeliana, Avigdor Lieberman, le poesie di Darwish sono paragonabili al “Mein Kampf” di Adolf Hitler. Dalla parte di Lieberman si è schierata la ministra della cultura, Miri Regev, che ha parlato di «pazzia» ed esortato la radio dell’esercito a dare spazio a poeti ebrei nazionalisti. La radio delle Forze Armate, ha proclamato Regev, «non può permettersi di glorificare Mahmoud Darwish che non era un israeliano, le sue poesie non sono israeliane e vanno contro i valori fondanti della società israeliana».
No comment
علَى هَذِهِ الأَرْض [1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2019/9/6 - 19:36
Song Itineraries:
Exiles and exilees, The Palestinian Holocaust
Prendimi le mani
2018
Controumano
"Prendimi le mani" è la descrizione della desolazione che può lasciare una guerra. Nello specifico, viene analizzata la guerra di Vukovar del 1991, quando l'armata Jugoslava, con l'appoggio dei paramilitari serbi, mise sotto assedio la città croata.
L'attenzione è rivolta sugli strascichi che la guerra si porta dietro, agli Innocenti che subirono le atrocità e ai sopravvissuti, che sono testimonianza vivente del male dell'uomo.
Prendimi le mani sotto la terra. Le vittime chiedono umanità, tendendo le loro mani, nella speranza che qualcuno le stringa, in nome di quella umanità che ci lega, nella speranza che tutto ciò possa non ripetersi.
Controumano
"Prendimi le mani" è la descrizione della desolazione che può lasciare una guerra. Nello specifico, viene analizzata la guerra di Vukovar del 1991, quando l'armata Jugoslava, con l'appoggio dei paramilitari serbi, mise sotto assedio la città croata.
L'attenzione è rivolta sugli strascichi che la guerra si porta dietro, agli Innocenti che subirono le atrocità e ai sopravvissuti, che sono testimonianza vivente del male dell'uomo.
Prendimi le mani sotto la terra. Le vittime chiedono umanità, tendendo le loro mani, nella speranza che qualcuno le stringa, in nome di quella umanità che ci lega, nella speranza che tutto ciò possa non ripetersi.
le anime dalla città sono migrate al nord oltre la frontiera le stazioni oltre la fretta
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/9/6 - 19:03
Song Itineraries:
Balkan Wars of the 90's
L'inizio è il confine
2018
Controumano
Il tema immigrazione oggi è più attuale che mai, ma la prospettiva, differente in ognuno di noi
spesso tralascia ciò che conta veramente: l'uomo.
In "L'inizio è il confine" il tema immigrazione è analizzato e raccontato con gli occhi di un
migrante. Una prospettiva insolita, che mostra la colpevole leggerezza su temi tanto delicati,
quanto la mancanza di umanità che sempre più contraddistingue la quotidianità collettiva.
Controumano
Il tema immigrazione oggi è più attuale che mai, ma la prospettiva, differente in ognuno di noi
spesso tralascia ciò che conta veramente: l'uomo.
In "L'inizio è il confine" il tema immigrazione è analizzato e raccontato con gli occhi di un
migrante. Una prospettiva insolita, che mostra la colpevole leggerezza su temi tanto delicati,
quanto la mancanza di umanità che sempre più contraddistingue la quotidianità collettiva.
il giorno che pioverà’ non potrai nasconderti siamo case in mezzo agli alberi carta bianca sopra banchi inutili
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/9/6 - 19:01
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Ninna nanna (per il caro / armato)
[1979]
Nell'album "Superivan"
"... Il disco si chiude con “Ninna Nanna (Per il Caro Armato)”, una suadente ballata pastoral-pacifista come sempre inzuppata dai vocalizzi sopra le righe e un altro mezzo quintale di doppi sensi.
Tirando le somme, pur con i suoi piccoli difetti, “Superivan” rimane uno dei migliori prodotti non solo del Cattaneo più ispirato e geniale, ma della musica pop italiana alla fine degli anni settanta, confermando il nostro Ivan come un autore attento, originale, abile nell’uso di sonorità orecchiabili ma non facilotte e, specialmente, provocatore senza scadere nell’oscenità o nella gaiezza farlocca e fine a se stessa. Da lì in poi non gli rimarrà molto da dire, quindi goderselo diventa praticamente un imperativo. Da recuperare." (dalla recensione di Damien & Vittorio “Vikk” Papa su Orrore a 33 giri)
Nell'album "Superivan"
"... Il disco si chiude con “Ninna Nanna (Per il Caro Armato)”, una suadente ballata pastoral-pacifista come sempre inzuppata dai vocalizzi sopra le righe e un altro mezzo quintale di doppi sensi.
Tirando le somme, pur con i suoi piccoli difetti, “Superivan” rimane uno dei migliori prodotti non solo del Cattaneo più ispirato e geniale, ma della musica pop italiana alla fine degli anni settanta, confermando il nostro Ivan come un autore attento, originale, abile nell’uso di sonorità orecchiabili ma non facilotte e, specialmente, provocatore senza scadere nell’oscenità o nella gaiezza farlocca e fine a se stessa. Da lì in poi non gli rimarrà molto da dire, quindi goderselo diventa praticamente un imperativo. Da recuperare." (dalla recensione di Damien & Vittorio “Vikk” Papa su Orrore a 33 giri)
Ninna nanna, ninna nanna nai na na
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/9/6 - 18:16
Афганистан
Un'altra canzone sulla guerra Russo-Afgana
Пришёл приказ, и по приказу мы встаем
(Continues)
(Continues)
Contributed by Donatella Leoni 2019/9/6 - 15:57
אינקובטור
Inkubator [Incubator]
[1981]
Testo / טעקסט / Lyrics / Paroles :
Danny Dotan / דני דותן
Musica / מוזיק / Music / Musique :
Eli Abramov / אלי אברמוב
סרט / Film /Movie / Film /
Valzer con Bashir / ואלס עם באשיר / Waltz with Bashir / Valse avec Bachir :
Ari Folman / ארי פולמן
Interpreti / זמרן / Performed by / Interprétée par :
Clique / הקליק
Album / אלבום :
Ima Ani Lo Rotze Lehigamel / אמא אני לא רוצה להיגמל / Mother I don't want to be weaned
Premessa
Una damnatio memoriae o una conventio ad tacendum ? Questa canzone fu pubblicata nel 1981, traccia #6 dell’album citato. Fu rilanciata ventisette anni dopo come parte della colonna sonora del film Valzer con Bachir,ma è come scomparsa dalla circolazione. Basta fare una ricerca su google per rendersene conto. Soltanto pochissime fonti ne citano il nome en passant, in relazione alla colonna sonora di Valzer con Bachir. E’ vano esplorare... (Continues)
[1981]
Testo / טעקסט / Lyrics / Paroles :
Danny Dotan / דני דותן
Musica / מוזיק / Music / Musique :
Eli Abramov / אלי אברמוב
סרט / Film /Movie / Film /
Valzer con Bashir / ואלס עם באשיר / Waltz with Bashir / Valse avec Bachir :
Ari Folman / ארי פולמן
Interpreti / זמרן / Performed by / Interprétée par :
Clique / הקליק
Album / אלבום :
Ima Ani Lo Rotze Lehigamel / אמא אני לא רוצה להיגמל / Mother I don't want to be weaned
Premessa
Una damnatio memoriae o una conventio ad tacendum ? Questa canzone fu pubblicata nel 1981, traccia #6 dell’album citato. Fu rilanciata ventisette anni dopo come parte della colonna sonora del film Valzer con Bachir,ma è come scomparsa dalla circolazione. Basta fare una ricerca su google per rendersene conto. Soltanto pochissime fonti ne citano il nome en passant, in relazione alla colonna sonora di Valzer con Bachir. E’ vano esplorare... (Continues)
אינקובטור[1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2019/9/6 - 13:03
Song Itineraries:
Anti-war Movies Soundtracks
Giochi d'insetti
[1975]
Nell'album "UOAEI"
Nell'album "UOAEI"
O fragile folla solitaria per strada
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/9/5 - 13:34
Grazie, Gesù Cristo
Passa il tempo, amore
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2019/9/5 - 00:54
Lo sciopero del Sole
Album: Iniziali bì-bì (1998)
Una filastrocca ecologista in cui già più di vent'anni fa la Bandabardò sottolineava la totale indifferenza dei politici (e chi sarà mai quell'uomo del miracolo dalla televisione?) ai temi ambientali. Il sole, indignato e stanco perché l'aria si è fatta ormai irrespirabile, lascia tutti e se ne va...
La canzone è stata recentemente riarrangiata e risuonata con gli strumenti creati dalla Gaudats Junk Band (GJB), band che realizza e utilizza esclusivamente strumenti costruiti con rifiuti e materiale di riciclaggio, ispirata alla politica dello “zero waste” e ai principi e progetti di Rossano Ercolini (premio Goldman 2013, il 'nobel' per l'ambiente).
Una filastrocca ecologista in cui già più di vent'anni fa la Bandabardò sottolineava la totale indifferenza dei politici (e chi sarà mai quell'uomo del miracolo dalla televisione?) ai temi ambientali. Il sole, indignato e stanco perché l'aria si è fatta ormai irrespirabile, lascia tutti e se ne va...
La canzone è stata recentemente riarrangiata e risuonata con gli strumenti creati dalla Gaudats Junk Band (GJB), band che realizza e utilizza esclusivamente strumenti costruiti con rifiuti e materiale di riciclaggio, ispirata alla politica dello “zero waste” e ai principi e progetti di Rossano Ercolini (premio Goldman 2013, il 'nobel' per l'ambiente).
Un giorno venne il sole e disse: "e così sia!
(Continues)
(Continues)
2019/9/4 - 23:47
Song Itineraries:
War on Earth
Dadadidattico (Canti corali per le scuole medie)
[1977]
Nell'album "Primo, secondo e frutta (Ivan compreso)"
Nell'album "Primo, secondo e frutta (Ivan compreso)"
Sul ponte di Bassano
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/9/4 - 21:51
Bambinanarchia
[1978]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Piero Finà
Album / Albumi: Anghingò
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Piero Finà
Album / Albumi: Anghingò
Uno, due, anghingò
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2019/9/4 - 19:42
Bomba?
Bomba un movimiento sexy, una mano alla cabeza,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/9/4 - 16:26
ואלס עם באשיר [This Is Not a Love Song]
[1983]
This Is Not A Love Song
טקסט ומוזיקה / Testo e musica / النص والموسيقى / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Public Image Ltd.
סרט / Film /فيلم /Movie / Film / Elokuva :
ואלס עם באשיר / Valzer con Bashir /فالس مع بشير / Waltz with Bashir / Valse avec Bachir :
Ari Folman / ארי פולמן
זמרן / Interpreti / مطرب / Performed by / Interprétée par / Laulavat :
John Lydon
אלבום / Album / الألبوم:
This Is What You Want... This Is What You Get
E’ la OST 12 del film Valzer con Bashir.La canzone dei Public Image Ltd., già Sex Pistols, è del genere post-punk degli anni ’80.Questa era la formazione della band Public Image Ltd. quando fu pubblicata nel 1983, prima che Keith Levene lasciasse la band:
John Lydon: voce
Keith Levene: chitarra, tastiere
Jah Wobble: basso
Pete Jones: basso
Jim Walker: batteria
Martin Atkins: batteria
La risposta di John Lydon,aka... (Continues)
This Is Not A Love Song
טקסט ומוזיקה / Testo e musica / النص والموسيقى / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Public Image Ltd.
סרט / Film /فيلم /Movie / Film / Elokuva :
ואלס עם באשיר / Valzer con Bashir /فالس مع بشير / Waltz with Bashir / Valse avec Bachir :
Ari Folman / ארי פולמן
זמרן / Interpreti / مطرب / Performed by / Interprétée par / Laulavat :
John Lydon
אלבום / Album / الألبوم:
This Is What You Want... This Is What You Get
E’ la OST 12 del film Valzer con Bashir.La canzone dei Public Image Ltd., già Sex Pistols, è del genere post-punk degli anni ’80.Questa era la formazione della band Public Image Ltd. quando fu pubblicata nel 1983, prima che Keith Levene lasciasse la band:
John Lydon: voce
Keith Levene: chitarra, tastiere
Jah Wobble: basso
Pete Jones: basso
Jim Walker: batteria
Martin Atkins: batteria
La risposta di John Lydon,aka... (Continues)
This Is Not A Love Song
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2019/9/4 - 14:49
Song Itineraries:
Anti-war Movies Soundtracks, The Palestinian Holocaust
The Russians Were Rushin', the Yanks Started Yankin'
[1918]
Lyrics / Testo / Paroles / Sanat: Carey Morgan
Music / Musica / Musique / Sävel: Charles R. McCarron (1891-1919)
Italiano
English
La storia si svolge in un remoto futuro: l'anno 1953. Lo era sicuramente quando fu scritta questa canzone da Carey Morgan con la musica di Charles R. McCarron (morto appena ventottenne nel 1919): nel 1918, ancor prima che la “Grande Guerra” terminasse. La storia viene presentata come un sogno: nel 1953, vale a dire trentacinque anni dopo, un ragazzino domanda al nonno, veterano della guerra mondiale, come “hanno sistemato quel casino”. E il nonno risponde, mentre il sogno si sposta in un'aula scolastica dove il medesimo ragazzino chiede all'insegnante che diavolo sia quello strano posto chiamato “Germania” che sta sulla mappa appesa in classe. L'insegnante risponde che è una mappa oramai vecchia: la “Germania” non esiste più. Le risposte, sia del... (Continues)
Lyrics / Testo / Paroles / Sanat: Carey Morgan
Music / Musica / Musique / Sävel: Charles R. McCarron (1891-1919)
Italiano
English
La storia si svolge in un remoto futuro: l'anno 1953. Lo era sicuramente quando fu scritta questa canzone da Carey Morgan con la musica di Charles R. McCarron (morto appena ventottenne nel 1919): nel 1918, ancor prima che la “Grande Guerra” terminasse. La storia viene presentata come un sogno: nel 1953, vale a dire trentacinque anni dopo, un ragazzino domanda al nonno, veterano della guerra mondiale, come “hanno sistemato quel casino”. E il nonno risponde, mentre il sogno si sposta in un'aula scolastica dove il medesimo ragazzino chiede all'insegnante che diavolo sia quello strano posto chiamato “Germania” che sta sulla mappa appesa in classe. L'insegnante risponde che è una mappa oramai vecchia: la “Germania” non esiste più. Le risposte, sia del... (Continues)
I dreamed of a scene
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Contributed by Riccardo Venturi 2019/9/4 - 13:25
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
Chacarera de la guerra
[1961]
Credo si tratti di una canzone popolare argentina recuperata dal compositore ed etnomusicologo Ariel Ramirez tra la fine dei 50 e l'inizio dei 60
Uno dei cavalli di battaglia de Los Cantores del Alba, celebre gruppo folklorico argentino della regione del Salta.
Testo trovato sul blog di Gabriel de Alas
Credo si tratti di una canzone popolare argentina recuperata dal compositore ed etnomusicologo Ariel Ramirez tra la fine dei 50 e l'inizio dei 60
Uno dei cavalli di battaglia de Los Cantores del Alba, celebre gruppo folklorico argentino della regione del Salta.
Testo trovato sul blog di Gabriel de Alas
Hace muchos, muchos años
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Contributed by Bernart Bartleby 2019/9/4 - 10:33
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Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Davide Giromini
Rocco Rosignoli: violino
Matteo Procuranti: Clarinetto
Album / Albumi: Vento nero
“Per vederci un poco chiaro, bevo un litro molto amaro”, cantò il livornese Piero Ciampi retrocedendo il Natale al 24. Ho come l'idea che anche Davide Giromini, che non è livornese ma pur sempre di tormentata costa con alte montagne alle spalle, di vino o di qualcosa di alcoolico ne abbia ingurgitato copiosamente per vederci chiaro, e parecchio, nella Storia. Non è semplice addentrarvisi dentro, non lo è mai stato, e -anche a mio parere- è indubbio che, in tale difficilissima impresa, un po' di roba buona aiuti decisivamente, magari in qualche notte ma non necessariamente, può essere anche mezzogiorno col sole che spacca. Una canzone sulla Storia e sul suo senso più profondo non è certamente roba di ogni giorno,... (Continues)