Surefire
[2016]
Scritta da John Roger Stephens, in arte John Legend, con Julia Michaels, Ludwig Göransson, Will Oldham e Blake Mill.
Nel disco intitolato “Darkness and Light”
Scritta da John Roger Stephens, in arte John Legend, con Julia Michaels, Ludwig Göransson, Will Oldham e Blake Mill.
Nel disco intitolato “Darkness and Light”
Can you just stay through the night?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/29 - 21:08
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
Stjärnorna kvittar det lika
Una poesia di Nils Ferlin (1898-1961)
1930, dalla raccolta En döddansarens visor (“Canti di un danzatore di morte”)
Musica di Tor Bergner (anni '60, nel disco Tor Bergner besjunger Nils Ferlin, Birger Vikström, Emil Hagström, Helmer Grundström och sig själv... (LP. HMV: SCLP 114, 196-?)
Interpretazioni di Sven-Bertil Taube, Gisela Nordell e.a.
A poem by Nils Ferlin (1898-1961)
1930, from the poem collection En döddansares visor (“Songs of a Death Dancer”)
Music by Tor Bergner (from the 60's, in the album Tor Bergner besjunger Nils Ferlin, Birger Vikström, Emil Hagström, Helmer Grundström och sig själv... (LP. HMV: SCLP 114, 196-?)
Performed by Sven-Bertil Taube, Gisela Nordell & others
En dikt av Nils Ferlin (1898-1961)
1930, från diktssamlingen En döddansarens visor
Musik av Tor Bergner (60-talen, från skivan Tor Bergner besjunger Nils Ferlin, Birger Vikström, Emil Hagström,... (Continues)
1930, dalla raccolta En döddansarens visor (“Canti di un danzatore di morte”)
Musica di Tor Bergner (anni '60, nel disco Tor Bergner besjunger Nils Ferlin, Birger Vikström, Emil Hagström, Helmer Grundström och sig själv... (LP. HMV: SCLP 114, 196-?)
Interpretazioni di Sven-Bertil Taube, Gisela Nordell e.a.
A poem by Nils Ferlin (1898-1961)
1930, from the poem collection En döddansares visor (“Songs of a Death Dancer”)
Music by Tor Bergner (from the 60's, in the album Tor Bergner besjunger Nils Ferlin, Birger Vikström, Emil Hagström, Helmer Grundström och sig själv... (LP. HMV: SCLP 114, 196-?)
Performed by Sven-Bertil Taube, Gisela Nordell & others
En dikt av Nils Ferlin (1898-1961)
1930, från diktssamlingen En döddansarens visor
Musik av Tor Bergner (60-talen, från skivan Tor Bergner besjunger Nils Ferlin, Birger Vikström, Emil Hagström,... (Continues)
Man kan inte räkna dem alla
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2017/10/29 - 11:39
Revelli (Ruggero Grava)
[2017]
Album : Truòisparìs
Dedicata al calciatore friulano Revelli Ruggero Grava,
Revelli Ruggero Grava nacque nel 1922 a Claut (PN) e i genitori successivamente decisero di emigrare in Francia. Ruggero si distinse subito nel settore sportivo, soprattutto in quello calcistico. Centravanti dal fisico potentissimo fu ingaggiato da diverse squadre e vinse il campionato francese con l'Olimpique Roubaix Tourcoing. Il grande Torino acquistò Ruggero Grava nel 1948. Ruggero gocò solo 3 partite andando a segno col Bruxelles in quanto all'epoca non si potevano effettuare le sostituzioni. Morì a Superga il 4 maggio 1949 nello schianto aereo che accompagnava la squadra dopo un incontro amichevole giocato a Lisbona. Claut gli ha dedicato il campo sportivo comunale.
Dalla pagina youtube dell'autore
Album : Truòisparìs
Dedicata al calciatore friulano Revelli Ruggero Grava,
Revelli Ruggero Grava nacque nel 1922 a Claut (PN) e i genitori successivamente decisero di emigrare in Francia. Ruggero si distinse subito nel settore sportivo, soprattutto in quello calcistico. Centravanti dal fisico potentissimo fu ingaggiato da diverse squadre e vinse il campionato francese con l'Olimpique Roubaix Tourcoing. Il grande Torino acquistò Ruggero Grava nel 1948. Ruggero gocò solo 3 partite andando a segno col Bruxelles in quanto all'epoca non si potevano effettuare le sostituzioni. Morì a Superga il 4 maggio 1949 nello schianto aereo che accompagnava la squadra dopo un incontro amichevole giocato a Lisbona. Claut gli ha dedicato il campo sportivo comunale.
Dalla pagina youtube dell'autore
A no l’è una ròba da nùa nàsse tal avrìl del vintidòi
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2017/10/28 - 11:46
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Mi chiamo Forse
"C’è una canzone del nostro repertorio che ha per titolo “Mi chiamo Forse” e parla delle persone che attraversano il Canale di Sicilia, spingendosi verso le nostre coste per cercare di fuggire dalla guerra e dalla povertà. Qualche anno fa abbiamo ospitato una madre che aveva adottato un bimbo in Eritrea. Era una regista che era venuta a casa nostra perché voleva che le nostre musiche accompagnassero una sua opera teatrale. Ci raccontò questo fatto molto bello e significativo. Lei ha un figlio naturale e ha adottato un bambino eritreo. Insieme al marito era andata in Eritrea per portare a casa il bambino. Avevano preparato tutte le pratiche, il nome del bambino naturalmente era in lingua eritrea. Appena arrivati in aeroporto per fare il check-in gli dissero che era riportato solo il loro nome ma non c’era quello del bambino. Allora diede un’occhiata ai documenti e le fecero notare che c’era... (Continues)
Quando lo videro sopra un legno fradicio
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2017/10/28 - 11:26
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Venham mais cinco
[1973]
Parole e musica di José Afonso, con l’arrangiamento musicale di José Mário Branco
La traccia che dà il titolo a questo album inciso a Parigi nell’ottobre del 1973.
Il disco fu denunciato alla commissione di censura da tal Maria Antonieta, una cantante oggi dimenticata che all’epoca era un pezzo grosso della radiotelevisione nazionale. Ciò valse il sequestro da parte della PIDE di tutte le copie dell’album.
Quell’anno stesso, tra aprile e maggio, José Afonso fu detenuto nel Forte-prisão de Caxias a Lisbona.
Esta canção faz apelos à unidade, pois era necessária para lutar contra os males provocados pelo regime e para derrubar o regime que deveria «embalar a trouxa e zarpar».
No poema, o vocábulo vinho simboliza a transformação, pois o sumo da uva tem o poder misterioso de se transformar e de transformar aqueles que o bebem, em algo mais potente.
O número cinco anda associado,... (Continues)
[1973]
Parole e musica di José Afonso, con l’arrangiamento musicale di José Mário Branco
La traccia che dà il titolo a questo album inciso a Parigi nell’ottobre del 1973.
Il disco fu denunciato alla commissione di censura da tal Maria Antonieta, una cantante oggi dimenticata che all’epoca era un pezzo grosso della radiotelevisione nazionale. Ciò valse il sequestro da parte della PIDE di tutte le copie dell’album.
Quell’anno stesso, tra aprile e maggio, José Afonso fu detenuto nel Forte-prisão de Caxias a Lisbona.
Esta canção faz apelos à unidade, pois era necessária para lutar contra os males provocados pelo regime e para derrubar o regime que deveria «embalar a trouxa e zarpar».
No poema, o vocábulo vinho simboliza a transformação, pois o sumo da uva tem o poder misterioso de se transformar e de transformar aqueles que o bebem, em algo mais potente.
O número cinco anda associado,... (Continues)
Venham mais cinco, duma assentada que eu pago já
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/27 - 14:05
Canto moço
[1970]
Parole e musica di José Afonso
Nell’album “Traz outro amigo também”
Registrato a Londra, “Traz outro amigo também” fu il primo album realizzato senza il musicista ed amico fraterno Rui Pato, al quale la PIDE, la polizia del regime fascista di Salazar, aveva vietato di viaggiare all’estero.
[1970]
Parole e musica di José Afonso
Nell’album “Traz outro amigo também”
Registrato a Londra, “Traz outro amigo também” fu il primo album realizzato senza il musicista ed amico fraterno Rui Pato, al quale la PIDE, la polizia del regime fascista di Salazar, aveva vietato di viaggiare all’estero.
Somos filhos da madrugada
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/27 - 13:36
Só ouve o brado da terra
[1974]
Parole e musica di José Afonso
Arrangiamento musicale di Fausto Bordalo Dias (1948-), compositore e cantante
Nell’album “Coro dos tribunais”, pubblicato nel dicembre, pochi mesi dopo la Rivoluzione dei garofani. Prodotto da José Niza (1938-2011), medico, compositore e deputato. Al disco partecipò anche Adriano Correia De Oliveira
[1974]
Parole e musica di José Afonso
Arrangiamento musicale di Fausto Bordalo Dias (1948-), compositore e cantante
Nell’album “Coro dos tribunais”, pubblicato nel dicembre, pochi mesi dopo la Rivoluzione dei garofani. Prodotto da José Niza (1938-2011), medico, compositore e deputato. Al disco partecipò anche Adriano Correia De Oliveira
Só ouve o brado da terra
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/27 - 10:54
Farewell to the Land
[1975]
Parole di Peter Bellamy
Sulla melodia della tradizionale “Two Young Brethren”
Nel disco di Peter Bellamy e Chris Birch “Tell It Like It Was”
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
Parole di Peter Bellamy
Sulla melodia della tradizionale “Two Young Brethren”
Nel disco di Peter Bellamy e Chris Birch “Tell It Like It Was”
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
It's of two young brethren, two young brethren born,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/26 - 15:22
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Adieu Sweet Lovely Nancy
[XIX° sec.]
Un shanty esistente in molte versioni, che sembra risalire alla prima metà dell’800 e forse anche prima.
Il testo più noto, facente parte del repertorio della Copper Family, fu pubblicato nel 1899, in Journal of the Folk Song Society, Vol. 1, No. 1
In seguito interpretata da molti artisti, come Tim Hart & Maddy Prior, Peter Bellamy con Chris Birch, Blue Murder, The Dollymops.
La versione che propongo – ripresa da Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music, non essendo raggiungibile il sito della Copper Family – è quella di Tim Hart & Maddy Prior inclusa nel loro disco del 1968 intitolato “ Folk Songs of Old England Vol. 1”
Un shanty esistente in molte versioni, che sembra risalire alla prima metà dell’800 e forse anche prima.
Il testo più noto, facente parte del repertorio della Copper Family, fu pubblicato nel 1899, in Journal of the Folk Song Society, Vol. 1, No. 1
In seguito interpretata da molti artisti, come Tim Hart & Maddy Prior, Peter Bellamy con Chris Birch, Blue Murder, The Dollymops.
La versione che propongo – ripresa da Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music, non essendo raggiungibile il sito della Copper Family – è quella di Tim Hart & Maddy Prior inclusa nel loro disco del 1968 intitolato “ Folk Songs of Old England Vol. 1”
Adieu, sweet lovely Nancy, ten thousand times adieu,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/26 - 13:22
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
City With No Children
[2008-10]
Scritta da Sarah Neufeld, Richard Reed Parry, Jeremy Gara, Win Butler, Will Butler, Régine Chassagne e Tim Kingsbury (Arcade Fire)
Nell’album “The Suburbs”
Un concept album che forse andrebbe per intero contribuito sulle CCG.
L’ambientazione è la periferia americana, i suoi inquietanti sobborghi, il tema è il passaggio dall’adolescenza all’età adulta e la scoperta drammatica (che avviene di notte, mentre di giorno regna l’inconsapevolezza) di un mondo senza speranza, immerso nella violenza, nel sopruso, nella morte.
“Non credere mai al milionario che cita il Discorso della Montagna...”
Siete arrivati in un quartiere dormitorio, pulito, ordinato (forse anche troppo), di quelli dove giovani impiegati della middle-class tornano ad abitarci solo la sera, mettendo nel microonde qualche cibo precotto, e addormentandosi davanti alla televisione. Ma c’è qualcosa che non va. Sentite... (Continues)
Scritta da Sarah Neufeld, Richard Reed Parry, Jeremy Gara, Win Butler, Will Butler, Régine Chassagne e Tim Kingsbury (Arcade Fire)
Nell’album “The Suburbs”
Un concept album che forse andrebbe per intero contribuito sulle CCG.
L’ambientazione è la periferia americana, i suoi inquietanti sobborghi, il tema è il passaggio dall’adolescenza all’età adulta e la scoperta drammatica (che avviene di notte, mentre di giorno regna l’inconsapevolezza) di un mondo senza speranza, immerso nella violenza, nel sopruso, nella morte.
“Non credere mai al milionario che cita il Discorso della Montagna...”
Siete arrivati in un quartiere dormitorio, pulito, ordinato (forse anche troppo), di quelli dove giovani impiegati della middle-class tornano ad abitarci solo la sera, mettendo nel microonde qualche cibo precotto, e addormentandosi davanti alla televisione. Ma c’è qualcosa che non va. Sentite... (Continues)
The summer that I broke my arm
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/26 - 08:30
Rumanzetta militare
(1914)
Versi di E. A. Mario
Musica di E. Tagliaferri
Canzone stranamente pacifista di E.A. Mario composta poco prima della partenza al fronte. E.A. Mario, politicamente interventista, produsse svariate canzoni sia a favore della guerra (Serenata All'imperatore, Canzone di trincea, Leggenda del Piave...) sia contro essa (Priggiuniero 'e guerra, Rumanzetta militare, Le rose rosse). Questa canzone di stampo narrativo racconta le avventure di un uomo che s'offre volontario per andare in guerra non per patriottismo ma perché vuole scordarsi la donna amata che l'ha ferito. In guerra quasi cerca la morte comportandosi arditamente, sempre scansandola però vedendo morire un suo commilitone solamente ventenne che progettava di sposarsi al suo ritorno. Una volta ritornato dalla guerra a cui aveva dato la gioventù ricevendo in cambio niente, esprime il proposito di riavvicinarsi con la sua amata.
Versi di E. A. Mario
Musica di E. Tagliaferri
Canzone stranamente pacifista di E.A. Mario composta poco prima della partenza al fronte. E.A. Mario, politicamente interventista, produsse svariate canzoni sia a favore della guerra (Serenata All'imperatore, Canzone di trincea, Leggenda del Piave...) sia contro essa (Priggiuniero 'e guerra, Rumanzetta militare, Le rose rosse). Questa canzone di stampo narrativo racconta le avventure di un uomo che s'offre volontario per andare in guerra non per patriottismo ma perché vuole scordarsi la donna amata che l'ha ferito. In guerra quasi cerca la morte comportandosi arditamente, sempre scansandola però vedendo morire un suo commilitone solamente ventenne che progettava di sposarsi al suo ritorno. Una volta ritornato dalla guerra a cui aveva dato la gioventù ricevendo in cambio niente, esprime il proposito di riavvicinarsi con la sua amata.
Chi vò partì, dicette 'o capitano
(Continues)
(Continues)
Contributed by Leonardo Saponara 2017/10/26 - 00:54
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
Freedom
(1992)
dal leggendario album di esordio dei RATM
Canzone dedicata a Leonard Peltier da quarant'anni nelle galere americane da innocente, prigioniero politico e simbolo della lotta per i diritti dei nativi americani.
Leonard Peltier is a political prisoner… but he’s much more than that. He symbolizes the continuance of the U.S. genocidal policy that’s been perpetrated against the native peoples of this country.
Zack de la Rocha
dal leggendario album di esordio dei RATM
Canzone dedicata a Leonard Peltier da quarant'anni nelle galere americane da innocente, prigioniero politico e simbolo della lotta per i diritti dei nativi americani.
Leonard Peltier is a political prisoner… but he’s much more than that. He symbolizes the continuance of the U.S. genocidal policy that’s been perpetrated against the native peoples of this country.
Zack de la Rocha
UGH!
(Continues)
(Continues)
2017/10/25 - 23:26
Song Itineraries:
From World Jails, Native American Genocide
Hopelessness
[2016]
Scritta da Anohni e Daniel Lopatin
La traccia che dà il titolo all'album
So beautiful and hopeless!: “Non m'importa di me, né di te. Mi dispiace per gli animali e gli alberi che non possono mettersi in salvo. Come ho fatto a diventare un virus? Ho preso più di quanto mi servisse. Non ho lasciato nulla come scorta. Ho depredato fino a lasciare tutto secco. Ho vissuto nella menzogna... Disperazione...”
Le nuove canzoni hanno titoli come Drone bomb me, Execution, Violent men, Crisis. Da dove viene tutta questa rabbia?
“A volte mi sono spaventata a cantare testi così, non c’ero abituata. Ci sono argomenti che nonostante una grande tradizione nella musica americana oggi vengono ignorati dalla musica pop, e mi ritrovavo quasi a disagio a cantare testi così forti e impegnati. Ho intitolato l’album Hopelessness per questo senso di mancanza di speranza. In America c’è questo grande scollamento... (Continues)
Scritta da Anohni e Daniel Lopatin
La traccia che dà il titolo all'album
So beautiful and hopeless!: “Non m'importa di me, né di te. Mi dispiace per gli animali e gli alberi che non possono mettersi in salvo. Come ho fatto a diventare un virus? Ho preso più di quanto mi servisse. Non ho lasciato nulla come scorta. Ho depredato fino a lasciare tutto secco. Ho vissuto nella menzogna... Disperazione...”
Le nuove canzoni hanno titoli come Drone bomb me, Execution, Violent men, Crisis. Da dove viene tutta questa rabbia?
“A volte mi sono spaventata a cantare testi così, non c’ero abituata. Ci sono argomenti che nonostante una grande tradizione nella musica americana oggi vengono ignorati dalla musica pop, e mi ritrovavo quasi a disagio a cantare testi così forti e impegnati. Ho intitolato l’album Hopelessness per questo senso di mancanza di speranza. In America c’è questo grande scollamento... (Continues)
How did I become
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/25 - 22:48
Song Itineraries:
War against Animals, War on Earth
Why Did You Separate Me From the Earth?
[2016]
Scritta da Anohni e Ross Birchard
Nell'album “HOPELESSNESS”
Le nuove canzoni hanno titoli come Drone bomb me, Execution, Violent men, Crisis. Da dove viene tutta questa rabbia?
“A volte mi sono spaventata a cantare testi così, non c’ero abituata. Ci sono argomenti che nonostante una grande tradizione nella musica americana oggi vengono ignorati dalla musica pop, e mi ritrovavo quasi a disagio a cantare testi così forti e impegnati. Ho intitolato l’album Hopelessness per questo senso di mancanza di speranza. In America c’è questo grande scollamento tra la gente e i problemi, c’è una tale sequenza di problematiche che si sentono senza forze, come dovessero svuotare l’oceano con un cucchiaio. Dalla sottomissione delle donne alla disparità di paga, lo svuotamento della middle class, la tremenda politica estera degli Stati Uniti, la situazione esplosiva nel Medio Oriente, la crisi... (Continues)
Scritta da Anohni e Ross Birchard
Nell'album “HOPELESSNESS”
Le nuove canzoni hanno titoli come Drone bomb me, Execution, Violent men, Crisis. Da dove viene tutta questa rabbia?
“A volte mi sono spaventata a cantare testi così, non c’ero abituata. Ci sono argomenti che nonostante una grande tradizione nella musica americana oggi vengono ignorati dalla musica pop, e mi ritrovavo quasi a disagio a cantare testi così forti e impegnati. Ho intitolato l’album Hopelessness per questo senso di mancanza di speranza. In America c’è questo grande scollamento tra la gente e i problemi, c’è una tale sequenza di problematiche che si sentono senza forze, come dovessero svuotare l’oceano con un cucchiaio. Dalla sottomissione delle donne alla disparità di paga, lo svuotamento della middle class, la tremenda politica estera degli Stati Uniti, la situazione esplosiva nel Medio Oriente, la crisi... (Continues)
Why did you separate me from the earth?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/25 - 22:26
Song Itineraries:
War on Earth
Execution
[2016]
Scritta da Anohni e Ross Birchard
Nell'album “HOPELESSNESS”
Le nuove canzoni hanno titoli come Drone bomb me, Execution, Violent men, Crisis. Da dove viene tutta questa rabbia?
“A volte mi sono spaventata a cantare testi così, non c’ero abituata. Ci sono argomenti che nonostante una grande tradizione nella musica americana oggi vengono ignorati dalla musica pop, e mi ritrovavo quasi a disagio a cantare testi così forti e impegnati. Ho intitolato l’album Hopelessness per questo senso di mancanza di speranza. In America c’è questo grande scollamento tra la gente e i problemi, c’è una tale sequenza di problematiche che si sentono senza forze, come dovessero svuotare l’oceano con un cucchiaio. Dalla sottomissione delle donne alla disparità di paga, lo svuotamento della middle class, la tremenda politica estera degli Stati Uniti, la situazione esplosiva nel Medio Oriente, la crisi... (Continues)
Scritta da Anohni e Ross Birchard
Nell'album “HOPELESSNESS”
Le nuove canzoni hanno titoli come Drone bomb me, Execution, Violent men, Crisis. Da dove viene tutta questa rabbia?
“A volte mi sono spaventata a cantare testi così, non c’ero abituata. Ci sono argomenti che nonostante una grande tradizione nella musica americana oggi vengono ignorati dalla musica pop, e mi ritrovavo quasi a disagio a cantare testi così forti e impegnati. Ho intitolato l’album Hopelessness per questo senso di mancanza di speranza. In America c’è questo grande scollamento tra la gente e i problemi, c’è una tale sequenza di problematiche che si sentono senza forze, come dovessero svuotare l’oceano con un cucchiaio. Dalla sottomissione delle donne alla disparità di paga, lo svuotamento della middle class, la tremenda politica estera degli Stati Uniti, la situazione esplosiva nel Medio Oriente, la crisi... (Continues)
Execution
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/25 - 22:21
Song Itineraries:
Death penalty: murder by the power
Violent Men
[2016]
Scritta da Anohni e Daniel Lopatin
Nell'album “HOPELESSNESS”
Le nuove canzoni hanno titoli come Drone bomb me, Execution, Violent men, Crisis. Da dove viene tutta questa rabbia?
“A volte mi sono spaventata a cantare testi così, non c’ero abituata. Ci sono argomenti che nonostante una grande tradizione nella musica americana oggi vengono ignorati dalla musica pop, e mi ritrovavo quasi a disagio a cantare testi così forti e impegnati. Ho intitolato l’album Hopelessness per questo senso di mancanza di speranza. In America c’è questo grande scollamento tra la gente e i problemi, c’è una tale sequenza di problematiche che si sentono senza forze, come dovessero svuotare l’oceano con un cucchiaio. Dalla sottomissione delle donne alla disparità di paga, lo svuotamento della middle class, la tremenda politica estera degli Stati Uniti, la situazione esplosiva nel Medio Oriente, la crisi... (Continues)
Scritta da Anohni e Daniel Lopatin
Nell'album “HOPELESSNESS”
Le nuove canzoni hanno titoli come Drone bomb me, Execution, Violent men, Crisis. Da dove viene tutta questa rabbia?
“A volte mi sono spaventata a cantare testi così, non c’ero abituata. Ci sono argomenti che nonostante una grande tradizione nella musica americana oggi vengono ignorati dalla musica pop, e mi ritrovavo quasi a disagio a cantare testi così forti e impegnati. Ho intitolato l’album Hopelessness per questo senso di mancanza di speranza. In America c’è questo grande scollamento tra la gente e i problemi, c’è una tale sequenza di problematiche che si sentono senza forze, come dovessero svuotare l’oceano con un cucchiaio. Dalla sottomissione delle donne alla disparità di paga, lo svuotamento della middle class, la tremenda politica estera degli Stati Uniti, la situazione esplosiva nel Medio Oriente, la crisi... (Continues)
Where you once poured from
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/25 - 22:12
Modern Man
[2008-10]
Scritta da Sarah Neufeld, Richard Reed Parry, Jeremy Gara, Win Butler, Will Butler, Régine Chassagne e Tim Kingsbury (Arcade Fire)
Nel concept album “The Suburbs”
Un concept album che forse andrebbe per intero contribuito sulle CCG.
L’ambientazione è la periferia americana, i suoi inquietanti sobborghi, il tema è il passaggio dall’adolescenza all’età adulta e la scoperta drammatica (che avviene di notte, mentre di giorno regna l’inconsapevolezza) di un mondo senza speranza, immerso nella violenza, nel sopruso, nella morte.
Scritta da Sarah Neufeld, Richard Reed Parry, Jeremy Gara, Win Butler, Will Butler, Régine Chassagne e Tim Kingsbury (Arcade Fire)
Nel concept album “The Suburbs”
Un concept album che forse andrebbe per intero contribuito sulle CCG.
L’ambientazione è la periferia americana, i suoi inquietanti sobborghi, il tema è il passaggio dall’adolescenza all’età adulta e la scoperta drammatica (che avviene di notte, mentre di giorno regna l’inconsapevolezza) di un mondo senza speranza, immerso nella violenza, nel sopruso, nella morte.
Siete arrivati proprio in tempo. Che cos’è quella fila? Sono dei provinanti di un reality show oppure stanno aspettando di entrare ad un concorso pubblico? O forse è la fila delle casse di un centro commerciale? Comunque sono in fila, e mi sa che tocca anche a voi.
(“Arcade Fire, The Suburbs: le periferie dell’anima”, di Emanuele Binelli su RockLab)
(“Arcade Fire, The Suburbs: le periferie dell’anima”, di Emanuele Binelli su RockLab)
So I wait my turn, I’m a modern man
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/25 - 21:43
The Suburbs
[2008-10]
Scritta da Sarah Neufeld, Richard Reed Parry, Jeremy Gara, Win Butler, Will Butler, Régine Chassagne e Tim Kingsbury (Arcade Fire)
La canzone che apre e che dà il titolo all’album del 2010
Il magnifico videoclip che accompagna la canzone è diretto da Spike Jonze, il quale ne realizzò anche una versione estesa, un vero e proprio cortometraggio, “Scenes from the Suburbs” in occasione dell’uscita della versione de luxe dell’album nel 2011.
Un concept album che forse andrebbe per intero contribuito sulle CCG.
L’ambientazione è la periferia americana, i suoi inquietanti sobborghi, il tema è il passaggio dall’adolescenza all’età adulta e la scoperta drammatica (che avviene di notte, mentre di giorno regna l’inconsapevolezza) di un mondo senza speranza, immerso nella violenza, nel sopruso, nella morte.
Il bellissimo video di Spike Jonze mi ha ricordato molto i titoli di testa del... (Continues)
Scritta da Sarah Neufeld, Richard Reed Parry, Jeremy Gara, Win Butler, Will Butler, Régine Chassagne e Tim Kingsbury (Arcade Fire)
La canzone che apre e che dà il titolo all’album del 2010
Il magnifico videoclip che accompagna la canzone è diretto da Spike Jonze, il quale ne realizzò anche una versione estesa, un vero e proprio cortometraggio, “Scenes from the Suburbs” in occasione dell’uscita della versione de luxe dell’album nel 2011.
Un concept album che forse andrebbe per intero contribuito sulle CCG.
L’ambientazione è la periferia americana, i suoi inquietanti sobborghi, il tema è il passaggio dall’adolescenza all’età adulta e la scoperta drammatica (che avviene di notte, mentre di giorno regna l’inconsapevolezza) di un mondo senza speranza, immerso nella violenza, nel sopruso, nella morte.
Il bellissimo video di Spike Jonze mi ha ricordato molto i titoli di testa del... (Continues)
In the suburbs, I, I learned to drive
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/25 - 08:35
Canelo Sagrado
(2015)
Scritta da Camilo Salinas e Ana Tijoux
dal documentario "Genoveva" di Paola Castillo
L'albero detto in spagnolo Canelo (Drimys winteri) originario del Cile e dell'Argentina è tradizionalmente considerato sacro dal popolo mapuche. La canzone è stata scritta per il documentario "Genoveva" da Ana Tijoux e Camilo Salinas, musicista cileno che fa parte dei giovani componenti del gruppo Inti-Illimani Histórico insieme ad alcuni degli storici membri del celebre gruppo cileno. Il documentario racconta la ricerca delle radici, a partire dalla scoperta della protagonista di avere una bisnonna mapuche ed affronta i temi della discriminazione, del razzismo e delle terre strappate a questo popolo indigeno, sia in Cile che in Argentina.
“El trabajo creativo partió contándole a Anita el lugar que tenía dentro de la estructura del documental y cómo estaba muy unida al tema de dar una valorización,... (Continues)
Scritta da Camilo Salinas e Ana Tijoux
dal documentario "Genoveva" di Paola Castillo
L'albero detto in spagnolo Canelo (Drimys winteri) originario del Cile e dell'Argentina è tradizionalmente considerato sacro dal popolo mapuche. La canzone è stata scritta per il documentario "Genoveva" da Ana Tijoux e Camilo Salinas, musicista cileno che fa parte dei giovani componenti del gruppo Inti-Illimani Histórico insieme ad alcuni degli storici membri del celebre gruppo cileno. Il documentario racconta la ricerca delle radici, a partire dalla scoperta della protagonista di avere una bisnonna mapuche ed affronta i temi della discriminazione, del razzismo e delle terre strappate a questo popolo indigeno, sia in Cile che in Argentina.
“El trabajo creativo partió contándole a Anita el lugar que tenía dentro de la estructura del documental y cómo estaba muy unida al tema de dar una valorización,... (Continues)
Pequeña esta es tu memoria
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2017/10/24 - 23:23
Lettera di Walter Ulanowsky
2015
Canzone tratta dall'ultima lettera che il partigiano triestino Walter Ulanowsky scrisse nelle carceri di Marassi di Genova alla fidanzata e alla madre, pochi giorni prima della sua fucilazione avvenuta al Passo del Turchino, il 19 maggio 1944.
Testo, musica ed interpretazione di Dalila Muscarella.
Nato a Trieste il 6 luglio 1923, fucilato al Colle del Turchino (Genova) il 19 maggio 1944, studente.
Nel gennaio del 1944, interrotti gli studi alla Facoltà di economia e commercio dell'Università di Genova, Ulanowsky (che già aveva svolto nell'Ateneo attività antifascista), si aggregò alla Brigata Garibaldi "Liguria", che operava sull'Appennino ligure. Dopo breve tempo, al ragazzo fu affidato, col grado di capitano, l'incarico di ufficiale di stato maggiore. Col nome di battaglia di "Josef", lo assolse brillantemente sino a che, durante gli scontri sulle alture di Genova con imponenti... (Continues)
Canzone tratta dall'ultima lettera che il partigiano triestino Walter Ulanowsky scrisse nelle carceri di Marassi di Genova alla fidanzata e alla madre, pochi giorni prima della sua fucilazione avvenuta al Passo del Turchino, il 19 maggio 1944.
Testo, musica ed interpretazione di Dalila Muscarella.
Nato a Trieste il 6 luglio 1923, fucilato al Colle del Turchino (Genova) il 19 maggio 1944, studente.
Nel gennaio del 1944, interrotti gli studi alla Facoltà di economia e commercio dell'Università di Genova, Ulanowsky (che già aveva svolto nell'Ateneo attività antifascista), si aggregò alla Brigata Garibaldi "Liguria", che operava sull'Appennino ligure. Dopo breve tempo, al ragazzo fu affidato, col grado di capitano, l'incarico di ufficiale di stato maggiore. Col nome di battaglia di "Josef", lo assolse brillantemente sino a che, durante gli scontri sulle alture di Genova con imponenti... (Continues)
Quando riceverai questa lettera,
(Continues)
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Contributed by Dq82 2017/10/24 - 12:46
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Lettera Di Un Condannato A Morte Della Resistenza Europea
1997
Genova
Testo della lettera tratto da "Lettere di condannati a morte della Resistenza europea" a cura di P. Malvezzi, G. Pirelli, Einaudi editore
Le notizie che si trovano on line attribuiscono ai Sunset Boys il brano, se non fosse che il disco è del 1997 e l'interpretazione dei Sunset Boys, band genovese di cui fa comunque parte Luigi Murialdo (ex Lavori in Corso), del 2017
Genova
Testo della lettera tratto da "Lettere di condannati a morte della Resistenza europea" a cura di P. Malvezzi, G. Pirelli, Einaudi editore
Le notizie che si trovano on line attribuiscono ai Sunset Boys il brano, se non fosse che il disco è del 1997 e l'interpretazione dei Sunset Boys, band genovese di cui fa comunque parte Luigi Murialdo (ex Lavori in Corso), del 2017
Volevo che tutta l'umanità fosse felice!
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Contributed by Dq82 2017/10/24 - 12:37
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Viva o poder popular
[1975]
Testo e musica: José Afonso
Lyrics and music: José Afonso
Letra e música: José Afonso
Single: LUAR (Viva o poder popular / Foi na cidade do Sado)
E' il 7 marzo del 1975, a Setúbal in Portogallo. Si deve tenere una manifestazione-comizio del PPD, il Partido Popular Democrático fondato dal primo presidente del Portogallo post-rivoluzionario, il generale António De Spínola, uno dei protagonisti della Rivoluzione dei Garofani del 25 aprile 1974; è lui che viene investito dal Movimento delle Forze Armate, che hanno rovesciato la dittatura cinquantennale portoghese, ad arrestare e spedire in esilio in Brasile il successore di Salazar, Marcelo Caetano. De Spínola diviene subito presidente della Giunta di Salvezza Nazionale e, il 15 maggio 1974 viene nominato presidente della repubblica. Durante la sua carica, De Spínola, feroce anticomunista, si oppone in modo ferreo alle forze di sinistra... (Continues)
Testo e musica: José Afonso
Lyrics and music: José Afonso
Letra e música: José Afonso
Single: LUAR (Viva o poder popular / Foi na cidade do Sado)
E' il 7 marzo del 1975, a Setúbal in Portogallo. Si deve tenere una manifestazione-comizio del PPD, il Partido Popular Democrático fondato dal primo presidente del Portogallo post-rivoluzionario, il generale António De Spínola, uno dei protagonisti della Rivoluzione dei Garofani del 25 aprile 1974; è lui che viene investito dal Movimento delle Forze Armate, che hanno rovesciato la dittatura cinquantennale portoghese, ad arrestare e spedire in esilio in Brasile il successore di Salazar, Marcelo Caetano. De Spínola diviene subito presidente della Giunta di Salvezza Nazionale e, il 15 maggio 1974 viene nominato presidente della repubblica. Durante la sua carica, De Spínola, feroce anticomunista, si oppone in modo ferreo alle forze di sinistra... (Continues)
Não há velório nem morto
(Continues)
(Continues)
2017/10/24 - 02:18
Muntuñmageyiñ tayiñ mapu
Poesia di Rayen Kvyeh
Da "Luna dei primi germogli" (We coyvn ñi kvyeh)
Edizioni Gorée, Iesa (SI), 2006
Cura e traduzione di Antonio Melis e Luciano Giannelli
Così hanno ritrovato Santiago Maldonado.
Martedì scorso, a sera, dentro al Río Chubut, a soli trecento metri di distanza dalla comunità Mapuche di Pu Lof a Cushamen, dove il 1° agosto, durante dei violenti scontri con la polizia argentina, Santiago Maldonado era stato prelevato desapareciendo.
E' ricomparso così. Sommerso e agganciato a dei rami, dentro un fiume.
Vorrei quindi dedicare a Santiago Maldonado questa composizione di Rayen Kvyeh, poetessa del popolo mapuche.
So da me che dedicare qualsiasi cosa a un morto ammazzato da una polizia qualsiasi, di qualsiasi parte di questo mondo maledetto, non serve assolutamente a niente.
So bene che il popolo mapuche, come tanti altri popoli della terra, è semplicemente destinato a... (Continues)
Da "Luna dei primi germogli" (We coyvn ñi kvyeh)
Edizioni Gorée, Iesa (SI), 2006
Cura e traduzione di Antonio Melis e Luciano Giannelli
Così hanno ritrovato Santiago Maldonado.
Martedì scorso, a sera, dentro al Río Chubut, a soli trecento metri di distanza dalla comunità Mapuche di Pu Lof a Cushamen, dove il 1° agosto, durante dei violenti scontri con la polizia argentina, Santiago Maldonado era stato prelevato desapareciendo.
E' ricomparso così. Sommerso e agganciato a dei rami, dentro un fiume.
Vorrei quindi dedicare a Santiago Maldonado questa composizione di Rayen Kvyeh, poetessa del popolo mapuche.
So da me che dedicare qualsiasi cosa a un morto ammazzato da una polizia qualsiasi, di qualsiasi parte di questo mondo maledetto, non serve assolutamente a niente.
So bene che il popolo mapuche, come tanti altri popoli della terra, è semplicemente destinato a... (Continues)
Pikum kvrvf
(Continues)
(Continues)
Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI secolo 2017/10/23 - 23:33
The Young British Soldier
[1890-92]
Versi di Rudyard Kipling, nella raccolta intitolata “ Barrack-Room Ballads.”, pubblicata nel 1892.
Musica di Peter Bellamy, in una musicassetta inedita intitolata “Soldiers Three”, realizzata nel 1990. Poi il brano è stato incluso nella riedizione del 2012 del disco “Peter Bellamy Sings the Barrack-Room Ballads of Rudyard Kipling”, originariamente pubblicato nel 1976
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
Fondamentali rudimenti del veterano di guerra alla recluta di Sua Maestà. Qui non c’entra nulla la retorica dell’eroismo ma solo la pragmatica della sopravvivenza. Uomo avvisato, mezzo salvato. Ed è curioso che soltanto le ultime quattro raccomandazioni riguardino la battaglia in sé e per sé. La maggioranza invece sono inviti a fare attenzione ai venditori di liquori a buon mercato, al colera (che ne uccide più lui che i nemici), al sole ed ai colpi... (Continues)
Versi di Rudyard Kipling, nella raccolta intitolata “ Barrack-Room Ballads.”, pubblicata nel 1892.
Musica di Peter Bellamy, in una musicassetta inedita intitolata “Soldiers Three”, realizzata nel 1990. Poi il brano è stato incluso nella riedizione del 2012 del disco “Peter Bellamy Sings the Barrack-Room Ballads of Rudyard Kipling”, originariamente pubblicato nel 1976
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
Fondamentali rudimenti del veterano di guerra alla recluta di Sua Maestà. Qui non c’entra nulla la retorica dell’eroismo ma solo la pragmatica della sopravvivenza. Uomo avvisato, mezzo salvato. Ed è curioso che soltanto le ultime quattro raccomandazioni riguardino la battaglia in sé e per sé. La maggioranza invece sono inviti a fare attenzione ai venditori di liquori a buon mercato, al colera (che ne uccide più lui che i nemici), al sole ed ai colpi... (Continues)
When the 'arf-made recruity goes out to the East
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/23 - 14:15
Cholera Camp
[1890-92]
Versi di Rudyard Kipling, nella raccolta intitolata “The Seven Seas”, pubblicata nel 1896.
Musica di Peter Bellamy, in una musicassetta inedita intitolata “Soldiers Three”, realizzata nel 1990. Poi il brano è stato incluso nella riedizione del 2012 del disco “Peter Bellamy Sings the Barrack-Room Ballads of Rudyard Kipling”, originariamente pubblicato nel 1976
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
Alle “Feste della Vedova” si moriva in molti modi. E per un soldato di Sua Maestà rimanere ucciso nel corso di una battaglia non era nemmeno quello peggiore. Fu proprio la colonizzazione britannica, con il movimento continuo di truppe e merci, a dare la stura alla più vasta e duratura epidemia di colera che la storia ricordi. Iniziata sulle rive del Gange nel 1817, veicolato proprio dalle truppe inglesi, il colera raggiunse la Cina e il Medio Oriente e nel... (Continues)
Versi di Rudyard Kipling, nella raccolta intitolata “The Seven Seas”, pubblicata nel 1896.
Musica di Peter Bellamy, in una musicassetta inedita intitolata “Soldiers Three”, realizzata nel 1990. Poi il brano è stato incluso nella riedizione del 2012 del disco “Peter Bellamy Sings the Barrack-Room Ballads of Rudyard Kipling”, originariamente pubblicato nel 1976
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
Alle “Feste della Vedova” si moriva in molti modi. E per un soldato di Sua Maestà rimanere ucciso nel corso di una battaglia non era nemmeno quello peggiore. Fu proprio la colonizzazione britannica, con il movimento continuo di truppe e merci, a dare la stura alla più vasta e duratura epidemia di colera che la storia ricordi. Iniziata sulle rive del Gange nel 1817, veicolato proprio dalle truppe inglesi, il colera raggiunse la Cina e il Medio Oriente e nel... (Continues)
We've got the cholerer in camp—it's worse than forty fights;
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/23 - 08:38
It Takes All Kinds of People
[1969-71]
Scritta da Roy Orbison e Mike Curb
Nell'album “Roy Orbison Sings”, pubblicato nel 1972
Nella colonna sonora di “The Moonshine War” (1970), un film ambientato all'epoca del proibizionismo e delle distillerie clandestine, della serie “chi sono i buoni e chi i cattivi?”
Scritta da Roy Orbison e Mike Curb
Nell'album “Roy Orbison Sings”, pubblicato nel 1972
Nella colonna sonora di “The Moonshine War” (1970), un film ambientato all'epoca del proibizionismo e delle distillerie clandestine, della serie “chi sono i buoni e chi i cattivi?”
Man by himself lives in a world of his own
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/22 - 21:20
Carmen de machinā vectricē
Franciscus Gucciniys italice scripsit a.d. MCMLXXII
et inclusit in suum phonodiscum De radicibus
In latinum sermonem et ad cantum adaptavit Richardus Venturi Ilvanus mense octobri a.D. MMXVII
et inclusit in suum phonodiscum De radicibus
In latinum sermonem et ad cantum adaptavit Richardus Venturi Ilvanus mense octobri a.D. MMXVII
Ignoro eius aspectum, etiam ignoro eius nomen,
(Continues)
(Continues)
2017/10/22 - 20:23
L'uomo che premette
(La guardia - Innocuo o criminale)
[2017]
Parole e musica di Michele Salvemini, in arte CapaRezza
Nel suo ultimo album, “Prisoner 709”, mixato dal produttore statunitense Chris Lord-Alge
Bellissima canzone che concettualmente mi rimanda, per esempio, alla sempre attuale, anche a 20 anni di distanza, Quelli che benpensano di Frankie HI-NRG Mc...
[2017]
Parole e musica di Michele Salvemini, in arte CapaRezza
Nel suo ultimo album, “Prisoner 709”, mixato dal produttore statunitense Chris Lord-Alge
Bellissima canzone che concettualmente mi rimanda, per esempio, alla sempre attuale, anche a 20 anni di distanza, Quelli che benpensano di Frankie HI-NRG Mc...
Premetto che ho molti amici gay
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/22 - 20:18
Triste maestro
[2012]
Parole e musica di Walter Cuevas, cantautore originario del Neuquén argentino.
Dopo Queriendo atrapar el viento (A Carlos Fuentealba) e Mataron a un maestro (Chacarera a Carlos Fuentealba), ancora una canzone in morte (in vita!) di Carlos Fuentealba (1966-2007), insegnante, sindacalista e militante socialista, assassinato a sangue freddo da un poliziotto, tal José Darío Poblete, durante una manifestazione nell'ambito di uno sciopero dei docenti nel dipartimento andino di Neuquén. I manifestanti avevano attuato un blocco stradale ma erano stati indotti a rimuoverlo dalle soverchianti forze di polizia intervenute nella repressione. Mentre gli scioperanti si ritiravano, chi a piedi chi in auto, alcune camionette della polizia, senza nessuna ragione, bloccarono il corteo. Carlos Fuentealba si trovava sul sedile posteriore di un'auto quando José Darío Poblete, agente dei gruppi antisommossa,... (Continues)
Parole e musica di Walter Cuevas, cantautore originario del Neuquén argentino.
Dopo Queriendo atrapar el viento (A Carlos Fuentealba) e Mataron a un maestro (Chacarera a Carlos Fuentealba), ancora una canzone in morte (in vita!) di Carlos Fuentealba (1966-2007), insegnante, sindacalista e militante socialista, assassinato a sangue freddo da un poliziotto, tal José Darío Poblete, durante una manifestazione nell'ambito di uno sciopero dei docenti nel dipartimento andino di Neuquén. I manifestanti avevano attuato un blocco stradale ma erano stati indotti a rimuoverlo dalle soverchianti forze di polizia intervenute nella repressione. Mentre gli scioperanti si ritiravano, chi a piedi chi in auto, alcune camionette della polizia, senza nessuna ragione, bloccarono il corteo. Carlos Fuentealba si trovava sul sedile posteriore di un'auto quando José Darío Poblete, agente dei gruppi antisommossa,... (Continues)
Triste maestro
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/22 - 17:06
Mataron a un maestro (Chacarera a Carlos Fuentealba)
[2007]
Parole e musica di Gustavo Lubián, musicista argentino che ha fatto parte per anni della formazione di León Gieco
Dopo Queriendo atrapar el viento (A Carlos Fuentealba), un'altra canzone in morte (in vita!) di Carlos Fuentealba (1966-2007), insegnante, sindacalista e militante socialista, assassinato a sangue freddo da un poliziotto, tal José Darío Poblete, durante una manifestazione nell'ambito di uno sciopero dei docenti nel dipartimento andino di Neuquén. I manifestanti avevano attuato un blocco stradale ma erano stati indotti a rimuoverlo dalle soverchianti forze di polizia intervenute nella repressione. Mentre gli scioperanti si ritiravano, chi a piedi chi in auto, alcune camionette della polizia, senza nessuna ragione, bloccarono il corteo. Carlos Fuentealba si trovava sul sedile posteriore di un'auto quando José Darío Poblete, agente dei gruppi antisommossa, appoggiò il... (Continues)
Parole e musica di Gustavo Lubián, musicista argentino che ha fatto parte per anni della formazione di León Gieco
Dopo Queriendo atrapar el viento (A Carlos Fuentealba), un'altra canzone in morte (in vita!) di Carlos Fuentealba (1966-2007), insegnante, sindacalista e militante socialista, assassinato a sangue freddo da un poliziotto, tal José Darío Poblete, durante una manifestazione nell'ambito di uno sciopero dei docenti nel dipartimento andino di Neuquén. I manifestanti avevano attuato un blocco stradale ma erano stati indotti a rimuoverlo dalle soverchianti forze di polizia intervenute nella repressione. Mentre gli scioperanti si ritiravano, chi a piedi chi in auto, alcune camionette della polizia, senza nessuna ragione, bloccarono il corteo. Carlos Fuentealba si trovava sul sedile posteriore di un'auto quando José Darío Poblete, agente dei gruppi antisommossa, appoggiò il... (Continues)
En el sur los arrayanes
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/22 - 16:48
Queriendo atrapar el viento (A Carlos Fuentealba)
[2007]
Parole e musica di Carlos María Seta (1960-), chitarrista e compositore bonaerense
Una canzone in morte (in vita!) di Carlos Fuentealba (1966-2007), insegnante, sindacalista e militante socialista, assassinato a sangue freddo da un poliziotto, tal José Darío Poblete, durante una manifestazione nell'ambito di uno sciopero dei docenti nel dipartimento andino di Neuquén. I manifestanti avevano attuato un blocco stradale ma erano stati indotti a rimuoverlo dalle soverchianti forze di polizia intervenute nella repressione. Mentre gli scioperanti si ritiravano, chi a piedi chi in auto, alcune camionette della polizia, senza nessuna ragione, bloccarono il corteo. Carlos Fuentealba si trovava sul sedile posteriore di un'auto quando José Darío Poblete, agente dei gruppi antisommossa, appoggiò il fucile al vetro della macchina ed esplose il candelotto lacrimogeno che aveva innestato nella... (Continues)
Parole e musica di Carlos María Seta (1960-), chitarrista e compositore bonaerense
Una canzone in morte (in vita!) di Carlos Fuentealba (1966-2007), insegnante, sindacalista e militante socialista, assassinato a sangue freddo da un poliziotto, tal José Darío Poblete, durante una manifestazione nell'ambito di uno sciopero dei docenti nel dipartimento andino di Neuquén. I manifestanti avevano attuato un blocco stradale ma erano stati indotti a rimuoverlo dalle soverchianti forze di polizia intervenute nella repressione. Mentre gli scioperanti si ritiravano, chi a piedi chi in auto, alcune camionette della polizia, senza nessuna ragione, bloccarono il corteo. Carlos Fuentealba si trovava sul sedile posteriore di un'auto quando José Darío Poblete, agente dei gruppi antisommossa, appoggiò il fucile al vetro della macchina ed esplose il candelotto lacrimogeno che aveva innestato nella... (Continues)
Queriendo atrapar el viento
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/22 - 16:27
Liszt Ferenc: h-moll szonáta
[1852-53]
La Sonata in si minore (S. 178) per pianoforte fu scritta dal compositore ungherese Franz Liszt tra il 1852 ed il 1853. Fu pubblicata nel 1854, con la dedica a Robert Alexander Schumann. Purtroppo all'epoca Schumann era già gravemente malato, ricoverato in una clinica psichiatrica dopo un tentativo di suicidio. Sarebbe morto un piao di anni più tardi. I primi a leggere ed eseguire lo spartito furono la moglie di Schumann, Clara, insieme ad un suo illustre ospite, Johannes Brahms. Il loro responso fu negativissimo (“solo cieco rumore”, “spaventevole”,...), a tal punto che la signora Clara non ringraziò nemmeno Liszt.
Propongo questa sonata, sebbene come Extra, perchè nel 2013 fu eseguita dal grande pianista argentino Miguel Ángel Estrella al funerale dell'amica Myrtha Raia, anche lei pianista e maestra di molti pianisti argentini.
Myrtha Raia aveva 84 anni quando il 29 gennaio... (Continues)
La Sonata in si minore (S. 178) per pianoforte fu scritta dal compositore ungherese Franz Liszt tra il 1852 ed il 1853. Fu pubblicata nel 1854, con la dedica a Robert Alexander Schumann. Purtroppo all'epoca Schumann era già gravemente malato, ricoverato in una clinica psichiatrica dopo un tentativo di suicidio. Sarebbe morto un piao di anni più tardi. I primi a leggere ed eseguire lo spartito furono la moglie di Schumann, Clara, insieme ad un suo illustre ospite, Johannes Brahms. Il loro responso fu negativissimo (“solo cieco rumore”, “spaventevole”,...), a tal punto che la signora Clara non ringraziò nemmeno Liszt.
Propongo questa sonata, sebbene come Extra, perchè nel 2013 fu eseguita dal grande pianista argentino Miguel Ángel Estrella al funerale dell'amica Myrtha Raia, anche lei pianista e maestra di molti pianisti argentini.
Myrtha Raia aveva 84 anni quando il 29 gennaio... (Continues)
[strumentale]
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/22 - 15:31
Reggae fi Radni
Parole e musica di Linton Kwesi Johnson
Da Jah Lyrics
Walter Rodney (Georgetown, 23 marzo 1942 – 13 giugno 1980) è stato uno storico e politico guyanese. È noto per le sue posizioni anti-colonialiste e per la sua dura critica della condotta delle nazioni europee nei confronti delle colonie africane e americane, ed è considerato uno dei padri del panafricanismo.
Nel 1980 Rodney si candidò per le elezioni politiche della Guyana, ma fu assassinato in un attentato dinamitardo.
Da Jah Lyrics
Walter Rodney (Georgetown, 23 marzo 1942 – 13 giugno 1980) è stato uno storico e politico guyanese. È noto per le sue posizioni anti-colonialiste e per la sua dura critica della condotta delle nazioni europee nei confronti delle colonie africane e americane, ed è considerato uno dei padri del panafricanismo.
Nel 1980 Rodney si candidò per le elezioni politiche della Guyana, ma fu assassinato in un attentato dinamitardo.
You nuh see how de clou' them jus' came sit upon me dream
(Continues)
(Continues)
Contributed by krzyś 2017/10/22 - 05:12
Copla (Canto obligado por Luciano Arruga)
[2012]
Parole e musica di Santiago Aysine e Salta La Banca
Testo trovato su CMTV
Il titolo è quello dell'EP interamente dedicato alla vicenda di Luciano Arruga, un ragazzino della provincia di Buenos Aires che nel 2009, dopo essere stato tratto in arresto dalla polizia, era scomparso nel nulla. Il suo corpo fu ritrovato 5 anni dopo in una sepoltura anonima in un cimitero nei pressi della capitale argentina.
Jorge Julio López e Santiago Maldonado non sono stati gli unici desaparecidos nell'Argentina democratica, quella che nel 1983 uscì da oltre 50 anni quasi ininterrotti di governi autoritari o dittatoriali...
Luciano Arruga aveva 16 anni quando il 31 gennaio 2009 scomparve nel nulla dopo essere stato fermato per l'ennesima volta dalla polizia. In quegli ultimi mesi Luciano era stato arrestato molto spesso e tutte le volte era stato picchiato con violenza dai poliziotti, sempre gli stessi,... (Continues)
Parole e musica di Santiago Aysine e Salta La Banca
Testo trovato su CMTV
Il titolo è quello dell'EP interamente dedicato alla vicenda di Luciano Arruga, un ragazzino della provincia di Buenos Aires che nel 2009, dopo essere stato tratto in arresto dalla polizia, era scomparso nel nulla. Il suo corpo fu ritrovato 5 anni dopo in una sepoltura anonima in un cimitero nei pressi della capitale argentina.
Jorge Julio López e Santiago Maldonado non sono stati gli unici desaparecidos nell'Argentina democratica, quella che nel 1983 uscì da oltre 50 anni quasi ininterrotti di governi autoritari o dittatoriali...
Luciano Arruga aveva 16 anni quando il 31 gennaio 2009 scomparve nel nulla dopo essere stato fermato per l'ennesima volta dalla polizia. In quegli ultimi mesi Luciano era stato arrestato molto spesso e tutte le volte era stato picchiato con violenza dai poliziotti, sempre gli stessi,... (Continues)
- Yo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/21 - 23:06
Les Présidents, les Indiens et le Général
Les Présidents, les Indiens et le Général
La question indienne ou comment faire disparaître 18 000 000 de personnes pour prendre leur territoire.
Chanson française – Les Présidents, les Indiens et le Général – Marco Valdo M.I. – 2017
Dialogue maïeutique
Donc, Lucien l’âne mon ami, personne ne contestera que les États-Unis d’Amérique soient une grande nation, ni même qu’ils sont une grande puissance qui domine la planète depuis au moins un peu plus d’un demi-siècle, ni qu’ils possèdent la plus puissante force armée du monde.
Certes, Marco Valdo M.I. mon ami, je ne contesterai pas ces affirmations qui me paraissent exactes, du moins pur ce que j’en sais.
Ça tombe bien, dit Marco Valdo M.I., car la chanson e rapporte directement à leur histoire et singulièrement, à la façon dont ils se sont constitués laquelle est fondée sur la spoliation des terres indiennes et l’élimination physique... (Continues)
La question indienne ou comment faire disparaître 18 000 000 de personnes pour prendre leur territoire.
Chanson française – Les Présidents, les Indiens et le Général – Marco Valdo M.I. – 2017
Dialogue maïeutique
Donc, Lucien l’âne mon ami, personne ne contestera que les États-Unis d’Amérique soient une grande nation, ni même qu’ils sont une grande puissance qui domine la planète depuis au moins un peu plus d’un demi-siècle, ni qu’ils possèdent la plus puissante force armée du monde.
Certes, Marco Valdo M.I. mon ami, je ne contesterai pas ces affirmations qui me paraissent exactes, du moins pur ce que j’en sais.
Ça tombe bien, dit Marco Valdo M.I., car la chanson e rapporte directement à leur histoire et singulièrement, à la façon dont ils se sont constitués laquelle est fondée sur la spoliation des terres indiennes et l’élimination physique... (Continues)
Le Président 1 (1732-1799) dit :
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/10/21 - 21:36
Song Itineraries:
Native American Genocide
Julio Lopez que aparezca con vida
Anonymous
[201?]
Sull'aria di “Bombón asesino”, una celebre cumbia del gruppo Los Palmeras di Santa Fe
Testo trovato su Canciones del PO (Partido Obrero argentino, piccola formazione marxista di orientamento trotskista)
Una canzone intonata nei cortei per la ricomparsa in vita di Jorge Julio López (1929-?), desaparecido una prima volta sotto la dittatura di Videla e soci (1976-1982), liberato nel 1979, testimone di giustizia in un'importante causa contro assassini e torturatori di quel regime, desaparecido nuovamente nel 2006 alla vigilia della sentenza e mai più ricomparso.
Dopo il rinvenimento nei giorni scorsi del cadavere di Santiago Maldonado, scomparso il 1 agosto durante un'operativo di polizia contro i mapuche del Chubut, Jorge Julio López torna ad essere l'unico desaparecido politico in Argentina dal ritorno della democrazia.
Sull'aria di “Bombón asesino”, una celebre cumbia del gruppo Los Palmeras di Santa Fe
Testo trovato su Canciones del PO (Partido Obrero argentino, piccola formazione marxista di orientamento trotskista)
Una canzone intonata nei cortei per la ricomparsa in vita di Jorge Julio López (1929-?), desaparecido una prima volta sotto la dittatura di Videla e soci (1976-1982), liberato nel 1979, testimone di giustizia in un'importante causa contro assassini e torturatori di quel regime, desaparecido nuovamente nel 2006 alla vigilia della sentenza e mai più ricomparso.
Dopo il rinvenimento nei giorni scorsi del cadavere di Santiago Maldonado, scomparso il 1 agosto durante un'operativo di polizia contro i mapuche del Chubut, Jorge Julio López torna ad essere l'unico desaparecido politico in Argentina dal ritorno della democrazia.
El pueblo agita
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/21 - 18:20
Song Itineraries:
Argentinian military dictatorship 1976-1982. The desaparecidos
That Day
[1890-92]
Versi di Rudyard Kipling, nella raccolta intitolata “Barrack-Room Ballads”, pubblicata nel 1892.
Musica di Peter Bellamy, in una musicassetta inedita intitolata “Soldiers Three”, realizzata nel 1990. Poi il brano è stato incluso nella riedizione del 2012 del disco “Peter Bellamy Sings the Barrack-Room Ballads of Rudyard Kipling”, originariamente pubblicato nel 1976
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
La poesia racconta della battaglia di Maiwand, località nella provincia afghana di Kandahar, combattuta il 27 luglio 1880 tra gli invasori britannici e le tribù afghane guidate da Ghazi Mohammad Ayub Khan, governatore di Herat. Le truppe inglesi, costituite da circa 2.500 uomini, furono accerchiate dai combattenti afghani in numero 10 volte superiore, i quali morirono come mosche ma inflissero agli invasori quasi 1.000 morti, vincendo la battaglia... (Continues)
Versi di Rudyard Kipling, nella raccolta intitolata “Barrack-Room Ballads”, pubblicata nel 1892.
Musica di Peter Bellamy, in una musicassetta inedita intitolata “Soldiers Three”, realizzata nel 1990. Poi il brano è stato incluso nella riedizione del 2012 del disco “Peter Bellamy Sings the Barrack-Room Ballads of Rudyard Kipling”, originariamente pubblicato nel 1976
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
La poesia racconta della battaglia di Maiwand, località nella provincia afghana di Kandahar, combattuta il 27 luglio 1880 tra gli invasori britannici e le tribù afghane guidate da Ghazi Mohammad Ayub Khan, governatore di Herat. Le truppe inglesi, costituite da circa 2.500 uomini, furono accerchiate dai combattenti afghani in numero 10 volte superiore, i quali morirono come mosche ma inflissero agli invasori quasi 1.000 morti, vincendo la battaglia... (Continues)
It got beyond all orders an' it got beyond all 'ope;
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/20 - 13:36
The Widow's Party
[1890-92]
Versi di Rudyard Kipling, nella raccolta intitolata “Barrack-Room Ballads”, pubblicata nel 1892.
Musica di Peter Bellamy, nel suo disco “Peter Bellamy Sings the Barrack-Room Ballads of Rudyard Kipling”, 1976
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
“A Tommy's attitude to Empire was perhaps not quite that of the stay-at-home Englishman; there is pride in this song, but it is by no means the complacent “Right to Rule” imperialism which was prevalent at the time and which is so often mistakenly attributed to Kipling by his modern critics. […] As in the previous song [The Widow at Windsor], this piece suggests the ambivalence of attitude which a Tommy might have felt about Empire and his role in winning and maintaining it. The form is once again that of the traditional Question/Answer ballad, and the whole fits admirably to the old North Country tune Doli-A,... (Continues)
Versi di Rudyard Kipling, nella raccolta intitolata “Barrack-Room Ballads”, pubblicata nel 1892.
Musica di Peter Bellamy, nel suo disco “Peter Bellamy Sings the Barrack-Room Ballads of Rudyard Kipling”, 1976
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
“A Tommy's attitude to Empire was perhaps not quite that of the stay-at-home Englishman; there is pride in this song, but it is by no means the complacent “Right to Rule” imperialism which was prevalent at the time and which is so often mistakenly attributed to Kipling by his modern critics. […] As in the previous song [The Widow at Windsor], this piece suggests the ambivalence of attitude which a Tommy might have felt about Empire and his role in winning and maintaining it. The form is once again that of the traditional Question/Answer ballad, and the whole fits admirably to the old North Country tune Doli-A,... (Continues)
“Where have you been this while away,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/20 - 12:11
Shillin' a Day
[1890-92]
Versi di Rudyard Kipling, nella raccolta intitolata “Barrack-Room Ballads”, pubblicata nel 1892.
Musica di Peter Bellamy, nel suo disco “Peter Bellamy Sings the Barrack-Room Ballads of Rudyard Kipling”, 1976
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
A protest song. Not much evidence here of the unthinking flag-waving jingoism so often attributed to Kipling today. Place names—Birr: Ireland; Hong Kong: China. All the rest are in India, except Leeds, which isn't. “To go commissarin” means to join a corps of ex-soldiers who acted as messengers in London to supplement their miserable pensions. The tune is mine, but any jig or double-jig would match the rhythms of the verse.
(Peter Bellamy)
Uno scellino al giorno, una paga ben misera per il soldato che per anni ha combattuto e rischiato ogni giorno la vita per il grande Impero inglese… I reduci erano costretti ad improvvisarsi corrieri per integrare la pensione di guerra.
Versi di Rudyard Kipling, nella raccolta intitolata “Barrack-Room Ballads”, pubblicata nel 1892.
Musica di Peter Bellamy, nel suo disco “Peter Bellamy Sings the Barrack-Room Ballads of Rudyard Kipling”, 1976
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
A protest song. Not much evidence here of the unthinking flag-waving jingoism so often attributed to Kipling today. Place names—Birr: Ireland; Hong Kong: China. All the rest are in India, except Leeds, which isn't. “To go commissarin” means to join a corps of ex-soldiers who acted as messengers in London to supplement their miserable pensions. The tune is mine, but any jig or double-jig would match the rhythms of the verse.
(Peter Bellamy)
Uno scellino al giorno, una paga ben misera per il soldato che per anni ha combattuto e rischiato ogni giorno la vita per il grande Impero inglese… I reduci erano costretti ad improvvisarsi corrieri per integrare la pensione di guerra.
My name is O'Kelly, I've heard the Revelly
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/20 - 11:15
Troopin'
[1890-92]
Versi di Rudyard Kipling, nella raccolta intitolata “Barrack-Room Ballads”, pubblicata nel 1892.
Musica di Peter Bellamy, sulla base di un’aria tradizionale già utilizzata da Thomas “Tommy” Armstrong (1848-1920) per la sua canzone sul disastro minerario di Trimdon Grange (1882)
Nel disco “Peter Bellamy Sings the Barrack-Room Ballads of Rudyard Kipling”, 1976
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
“Four-pence a day was the retaining fee of soldiers returned to England after six years in India. The Jumna and the Malabar were two of the transports which each September brought the “new draft” ro India and the “old draft” back home. The tune is traditionally from the North of England, these days usually associated with the Tommy Armstrong composition The Trimdon Grange Explosion.”
(Peter Bellamy)
Sei anni di ferma in India, quattro miseri penny di paga al giorno per i reduci…
Jumna e Malabar erano i nomi delle due navi che trasportavano le truppe dalla Gran Bretagna all’India e viceversa...
Versi di Rudyard Kipling, nella raccolta intitolata “Barrack-Room Ballads”, pubblicata nel 1892.
Musica di Peter Bellamy, sulla base di un’aria tradizionale già utilizzata da Thomas “Tommy” Armstrong (1848-1920) per la sua canzone sul disastro minerario di Trimdon Grange (1882)
Nel disco “Peter Bellamy Sings the Barrack-Room Ballads of Rudyard Kipling”, 1976
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
“Four-pence a day was the retaining fee of soldiers returned to England after six years in India. The Jumna and the Malabar were two of the transports which each September brought the “new draft” ro India and the “old draft” back home. The tune is traditionally from the North of England, these days usually associated with the Tommy Armstrong composition The Trimdon Grange Explosion.”
(Peter Bellamy)
Sei anni di ferma in India, quattro miseri penny di paga al giorno per i reduci…
Jumna e Malabar erano i nomi delle due navi che trasportavano le truppe dalla Gran Bretagna all’India e viceversa...
Troopin', troopin', troopin' to the sea:
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/20 - 10:25
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
Guatemala
1988
Watchfire
Testo di Jeannette Sears, moglie di Pete Sears, e con lui membro dei Jefferson Starship.
La canzone, e il video, furono registrati per sensibilizzare sulla situazione dei nativi Maya in GUatemala, dove i coniugi Sears erano stati spesso, sin dal 1978, e dove il fratello e la madre di Jeannette Sears vivevano.
Watchfire
Testo di Jeannette Sears, moglie di Pete Sears, e con lui membro dei Jefferson Starship.
La canzone, e il video, furono registrati per sensibilizzare sulla situazione dei nativi Maya in GUatemala, dove i coniugi Sears erano stati spesso, sin dal 1978, e dove il fratello e la madre di Jeannette Sears vivevano.
Lord make a wait for dead
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/20 - 10:03
Soldier, Soldier
[1890-92]
Versi di Rudyard Kipling, nella raccolta intitolata “Barrack-Room Ballads”, pubblicata nel 1892.
Musica di Peter Bellamy, nel suo disco del 1976 intitolato “Peter Bellamy Sings the Barrack-Room Ballads of Rudyard Kipling”
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
Un soldato, appena sbarcato dalla nave che lo ho riportato dal fronte, viene interrogato da una ragazza sul destino del suo fidanzato, soldato pure lui. Il protagonista prima fa finta di non sapere nulla, ma intanto invita la donna a trovarsi un nuovo amore. Poi, di fronte all’insistenza di lei, piano piano le rivela che il suo uomo è morto in combattimento e che è stato sepolto in una fossa comune, insieme a molti altri. La giovane è affranta dal dolore ed il reduce la invita ancora una volta a cercarsi un nuovo amore e, alla fine, si propone lui stesso.
Versi di Rudyard Kipling, nella raccolta intitolata “Barrack-Room Ballads”, pubblicata nel 1892.
Musica di Peter Bellamy, nel suo disco del 1976 intitolato “Peter Bellamy Sings the Barrack-Room Ballads of Rudyard Kipling”
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music
Un soldato, appena sbarcato dalla nave che lo ho riportato dal fronte, viene interrogato da una ragazza sul destino del suo fidanzato, soldato pure lui. Il protagonista prima fa finta di non sapere nulla, ma intanto invita la donna a trovarsi un nuovo amore. Poi, di fronte all’insistenza di lei, piano piano le rivela che il suo uomo è morto in combattimento e che è stato sepolto in una fossa comune, insieme a molti altri. La giovane è affranta dal dolore ed il reduce la invita ancora una volta a cercarsi un nuovo amore e, alla fine, si propone lui stesso.
“Soldier, soldier come from the wars,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/20 - 09:55
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
Zeta Reticoli
(2003)
Album: Outside the Loop, Stupendo Sensation
Zeta Reticuli è un sistema stellare binario che si trova a 39 anni luce da noi. In varie storie di fantascienza tra cui il famoso film Alien gli alieni vengono da un pianeta orbitante intorno a queste due stelle. Nella canzone "zeta reticoli on my mind" potrebbe voler dire essere alieni a questa società consumistica, che mostra i vantaggi e le comodità di una libertà che in occasione del G8 si rivela per quello che è in realtà: un lago di sangue.
Ma prima o poi verrà il momento per un migliore slancio, per riprendersi la libertà, quella vera. Una delle più belle canzoni sui fatti di Genova, secondo me.
Album: Outside the Loop, Stupendo Sensation
Dedicata a Carlo Giuliani
Zeta Reticuli è un sistema stellare binario che si trova a 39 anni luce da noi. In varie storie di fantascienza tra cui il famoso film Alien gli alieni vengono da un pianeta orbitante intorno a queste due stelle. Nella canzone "zeta reticoli on my mind" potrebbe voler dire essere alieni a questa società consumistica, che mostra i vantaggi e le comodità di una libertà che in occasione del G8 si rivela per quello che è in realtà: un lago di sangue.
Ma prima o poi verrà il momento per un migliore slancio, per riprendersi la libertà, quella vera. Una delle più belle canzoni sui fatti di Genova, secondo me.
Preso con l’ultimo invito di un progetto
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2017/10/19 - 23:51
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
No Frontiers
2014
Unified
Feat. Julie Thompson
Unified
Feat. Julie Thompson
No frontiers
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/19 - 19:37
U sol'o fatte russ'
Anonymous
[Inizio 900]
Registrazioni di Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero e Alberto Vasciaveo, raccolte nel territorio della Puglia Settentrionale (Capitanata e Minervino Murge in particolare) dal 1976 al 1979 e selezionate dai nastri magnetici originali da Giovanni Rinaldi.
Dall’Archivio Sonoro della Puglia
Poi in “La memoria che resta. Vita quotidiana mito e storia dei braccianti nel Tavoliere di Puglia”, degli stessi Rinaldi e Sobrero, 1981 (ripubblicato nel 2004)
La registrazione è inclusa nel disco “Il sole si è fatto rosso. Giuseppe Di Vittorio”, a cura di M. L. Betri e F. Coggiola, pubblicato nel 1978 da I Dischi del Sole.
Per molti anni negli studi di etnomusicologia italiani si è ritenuto che il Mezzogiorno fosse rimasto impermeabile alla diffusione di canti sociali e politici di estrazione colta (nei testi e nelle melodie). Si è ritenuto, a torto, che nelle regioni settentrionali fosse... (Continues)
Registrazioni di Giovanni Rinaldi, Paola Sobrero e Alberto Vasciaveo, raccolte nel territorio della Puglia Settentrionale (Capitanata e Minervino Murge in particolare) dal 1976 al 1979 e selezionate dai nastri magnetici originali da Giovanni Rinaldi.
Dall’Archivio Sonoro della Puglia
Poi in “La memoria che resta. Vita quotidiana mito e storia dei braccianti nel Tavoliere di Puglia”, degli stessi Rinaldi e Sobrero, 1981 (ripubblicato nel 2004)
La registrazione è inclusa nel disco “Il sole si è fatto rosso. Giuseppe Di Vittorio”, a cura di M. L. Betri e F. Coggiola, pubblicato nel 1978 da I Dischi del Sole.
Per molti anni negli studi di etnomusicologia italiani si è ritenuto che il Mezzogiorno fosse rimasto impermeabile alla diffusione di canti sociali e politici di estrazione colta (nei testi e nelle melodie). Si è ritenuto, a torto, che nelle regioni settentrionali fosse... (Continues)
U sol'o fatte russ'
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/19 - 15:01
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Tra terra e mare
Tra terra e mare del 2006
Canzone dedicata alla Puglia e al Mediterraneo, come luoghi di incontro tra diverse culture
Canzone dedicata alla Puglia e al Mediterraneo, come luoghi di incontro tra diverse culture
La mia terra è un viaggio che sa
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/19 - 12:02
¿Dónde está mi hermano Santi?
[2017]
Parole e musica di Germán Maldonado
Interpretata da Taty Almeida, delle Madres de Plaza de Mayo (Línea Fundadora), Liliana Herrero, Miss Bolivia, Palo Pandolfo, Bersuit, Dolores Solá, Teresa Parodi, Horacio Fontova, Gastón Goncalvez y Nonpalidece e molti altri artisti argentini
Germán, autore di questa canzone, è il fratello di Santiago Maldonado, 28 anni, desaparecido lo scorso 1 agosto mentre partecipava ad una manifestazione di protesta nel territorio della comunità indigena mapuche Pu Lof en Resistencia de Cushamen, provincia di Chubut. In quella zona i mapuche sono in lotta con il gruppo industriale Benetton, grandissimo latifondista (900.000 ettari di terra, di cui un terzo nel Chubut) che fino ad oggi ha fatto solo finta di riconoscere parzialmente i diritti dei nativi su quelle terre, devolvendone alle comunità alcune migliaia di ettari totalmente improduttivi. Le proteste... (Continues)
Parole e musica di Germán Maldonado
Interpretata da Taty Almeida, delle Madres de Plaza de Mayo (Línea Fundadora), Liliana Herrero, Miss Bolivia, Palo Pandolfo, Bersuit, Dolores Solá, Teresa Parodi, Horacio Fontova, Gastón Goncalvez y Nonpalidece e molti altri artisti argentini
Germán, autore di questa canzone, è il fratello di Santiago Maldonado, 28 anni, desaparecido lo scorso 1 agosto mentre partecipava ad una manifestazione di protesta nel territorio della comunità indigena mapuche Pu Lof en Resistencia de Cushamen, provincia di Chubut. In quella zona i mapuche sono in lotta con il gruppo industriale Benetton, grandissimo latifondista (900.000 ettari di terra, di cui un terzo nel Chubut) che fino ad oggi ha fatto solo finta di riconoscere parzialmente i diritti dei nativi su quelle terre, devolvendone alle comunità alcune migliaia di ettari totalmente improduttivi. Le proteste... (Continues)
Un Primero de agosto
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/19 - 08:35
Matter of Time
Primo singolo estratto dall'album postumo di Sharon Jones & the Dap Kings Soul of a Woman in uscita a novembre 2017
Registrata poco prima della morte della grandissima Sharon Jones uccisa a soli 60 anni da un tumore, la canzone è un inno alla speranza e alla fede nel futuro. È solo questione di tempo perché le guerre finiscano, perché i torti siano raddrizzati e perché tutti insieme possiamo trovare la pace. E se lo canta Sharon Jones con quella voce, non possiamo fare altro che crederle!
Registrata poco prima della morte della grandissima Sharon Jones uccisa a soli 60 anni da un tumore, la canzone è un inno alla speranza e alla fede nel futuro. È solo questione di tempo perché le guerre finiscano, perché i torti siano raddrizzati e perché tutti insieme possiamo trovare la pace. E se lo canta Sharon Jones con quella voce, non possiamo fare altro che crederle!
Oh yeah (oh yeah)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2017/10/18 - 23:08
Kolla en la ciudad
(2014)
Album: Madre Tierra (con La Bruja Salguero)
Il 12 ottobre, il giorno in cui le spedizioni europee hanno messo piede per la prima volta sul continente americano e hanno dato così inizio a una storia piena di sofferenze, stermini, sfruttamento, e chi più ne ha più ne metta, è un giorno che viene festeggiato. Viene festeggiato in Spagna, che è stata tra i principali protagonisti della colonizzazione, come Fiesta nacional de España o Día de la Hispanidad (che quest’anno è risultato ancora più stridente per via dei fatti catalani). Viene festeggiato come Columbus Day negli Stati Uniti d’America che certamente nelle epoche successive non hanno perso economicamente (per usare un eufemismo) nei rapporti con l’America meridionale e centrale. Però viene festeggiato anche nella maggior parte dei paesi latinoamericani. In Argentina, ad esempio, fu costituito come festa nazionale nel 1917 dal... (Continues)
Album: Madre Tierra (con La Bruja Salguero)
Il 12 ottobre, il giorno in cui le spedizioni europee hanno messo piede per la prima volta sul continente americano e hanno dato così inizio a una storia piena di sofferenze, stermini, sfruttamento, e chi più ne ha più ne metta, è un giorno che viene festeggiato. Viene festeggiato in Spagna, che è stata tra i principali protagonisti della colonizzazione, come Fiesta nacional de España o Día de la Hispanidad (che quest’anno è risultato ancora più stridente per via dei fatti catalani). Viene festeggiato come Columbus Day negli Stati Uniti d’America che certamente nelle epoche successive non hanno perso economicamente (per usare un eufemismo) nei rapporti con l’America meridionale e centrale. Però viene festeggiato anche nella maggior parte dei paesi latinoamericani. In Argentina, ad esempio, fu costituito come festa nazionale nel 1917 dal... (Continues)
Venderé la última tierrita de colores,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Stanislava 2017/10/18 - 14:20
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
José Pedroni: El niño de Guatemala
[1954]
Versi del poeta argentino José Bartolomé Pedroni Fantino (1899-1968)
Testo trovato su questo sito dedicato a José Pedroni
“El 18 de junio de 1954 se produce un golpe de estado para derrocar al presidente democráticamente electo Jacobo Arbenz Guzman. En el trancurso de esta jornada muere asesinado por la metralla de los aviones enemigos un niño que jugaba en las calles de la capital guatemalteca.” (N del E)
Jacobo Arbenz Guzmán (1913-1971) era un militare di carriera ma anche un docente di scienze e storia. Sua moglie proveniva da una ricca famiglia di proprietari terrieri ma aveva convinzioni politiche di sinistra. Nel 1944 il colonnello Arbenz Guzmán appoggiò la deposizione del dittatore Ubico e fu ministro della difesa nel governo progressista di Juan José Arévalo, del quale divenne successore nel 1951 a seguito di democratiche elezioni. I due primi atti... (Continues)
Versi del poeta argentino José Bartolomé Pedroni Fantino (1899-1968)
Testo trovato su questo sito dedicato a José Pedroni
“El 18 de junio de 1954 se produce un golpe de estado para derrocar al presidente democráticamente electo Jacobo Arbenz Guzman. En el trancurso de esta jornada muere asesinado por la metralla de los aviones enemigos un niño que jugaba en las calles de la capital guatemalteca.” (N del E)
Jacobo Arbenz Guzmán (1913-1971) era un militare di carriera ma anche un docente di scienze e storia. Sua moglie proveniva da una ricca famiglia di proprietari terrieri ma aveva convinzioni politiche di sinistra. Nel 1944 il colonnello Arbenz Guzmán appoggiò la deposizione del dittatore Ubico e fu ministro della difesa nel governo progressista di Juan José Arévalo, del quale divenne successore nel 1951 a seguito di democratiche elezioni. I due primi atti... (Continues)
Te prometí una canción:
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/18 - 13:41
Song Itineraries:
Child Abuse
Canción por el fusil y la flor
[196?]
Scritta da Damián Sánchez e Bernardo Palombo
Testo trovato su Cancioneros.com
Interpretata da César Isella nel 1972, nel suo disco “A José Pedroni (El regreso del juglar)”
In seguito dallo stesso autore Bernardo Palombo con il gruppo Cantoclaro nel disco “Argentina: por el fusil y la flor” del 1975 (prodotto da Barbara Dane e dalla Paredon Records)
Sempre nel 1975, la proposero i Canturía nel disco “Chanson pour le fusil et la fleur”
Nel 1977 è la volta di Mercedes Sosa e Gloria Martin nel loro album Si se calla el cantor
“Ascoltami: voglio essere un fiore, ma sennò, sarò un fucile.”
Scritta da Damián Sánchez e Bernardo Palombo
Testo trovato su Cancioneros.com
Interpretata da César Isella nel 1972, nel suo disco “A José Pedroni (El regreso del juglar)”
In seguito dallo stesso autore Bernardo Palombo con il gruppo Cantoclaro nel disco “Argentina: por el fusil y la flor” del 1975 (prodotto da Barbara Dane e dalla Paredon Records)
Sempre nel 1975, la proposero i Canturía nel disco “Chanson pour le fusil et la fleur”
Nel 1977 è la volta di Mercedes Sosa e Gloria Martin nel loro album Si se calla el cantor
“Ascoltami: voglio essere un fiore, ma sennò, sarò un fucile.”
Cuando no sirve la canción
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/18 - 09:05
Song Itineraries:
Argentinian military dictatorship 1976-1982. The desaparecidos
La bicicleta con alas
[1967]
Versi del poeta argentino José Bartolomé Pedroni Fantino (1899-1968)
Musica di Coco Domínguez, compositore.
Testo trovato su questo sito dedicato a José Pedroni
Una poesia che fu forse l’ultima di Pedroni, prima di essere stroncato da un infarto nel 1968.
Interpretata da César Isella, nel disco “A José Pedroni (El regreso del juglar)” del 1972, e da Los Trovadores, nel loro album “Pequeñas historias” del 1985.
Versi del poeta argentino José Bartolomé Pedroni Fantino (1899-1968)
Musica di Coco Domínguez, compositore.
Testo trovato su questo sito dedicato a José Pedroni
Una poesia che fu forse l’ultima di Pedroni, prima di essere stroncato da un infarto nel 1968.
Interpretata da César Isella, nel disco “A José Pedroni (El regreso del juglar)” del 1972, e da Los Trovadores, nel loro album “Pequeñas historias” del 1985.
La bicicleta un día va a volar.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/18 - 08:38
Decadanza
(2017)
Testo di Marco Rettani, Marco Petrucci e Massimo Vecchi,
Musica di Beppe Carletti e Francesco Ferrandi.
Primo singolo dal nuovo album "Nomadi Dentro"
La formazione attuale
Beppe Carletti - tastiere, fisarmonica cori (dal 1963)
Cico Falzone - chitarre, cori (dal 1990)
Daniele Campani - batteria (dal 1990)
Massimo Vecchi - basso, voce (dal 1998)
Sergio Reggioli - violino, voce (dal 1998)
Yuri Cilloni - voce principale (dal 2017)
DECADANZA è un forte attacco alla società moderna dove non mancano le tematiche sull’immigrazione, la difesa degli uomini ed il rifiuto di ogni singola guerra… il tutto però si chiude con l’ironia del ritornello perché, in mezzo a tutto questo degrado, quel che conta in fondo, è che il prossimo anno tornerà l’estate e che potremo tornare al mare…
Siamo tutti responsabili di quello che sta accadendo, nessuno escluso perché tutti “ogni sera ci laviamo queste mani insanguinate per andare a dormire più sereni”.
Testo di Marco Rettani, Marco Petrucci e Massimo Vecchi,
Musica di Beppe Carletti e Francesco Ferrandi.
Primo singolo dal nuovo album "Nomadi Dentro"
La formazione attuale
Beppe Carletti - tastiere, fisarmonica cori (dal 1963)
Cico Falzone - chitarre, cori (dal 1990)
Daniele Campani - batteria (dal 1990)
Massimo Vecchi - basso, voce (dal 1998)
Sergio Reggioli - violino, voce (dal 1998)
Yuri Cilloni - voce principale (dal 2017)
DECADANZA è un forte attacco alla società moderna dove non mancano le tematiche sull’immigrazione, la difesa degli uomini ed il rifiuto di ogni singola guerra… il tutto però si chiude con l’ironia del ritornello perché, in mezzo a tutto questo degrado, quel che conta in fondo, è che il prossimo anno tornerà l’estate e che potremo tornare al mare…
Siamo tutti responsabili di quello che sta accadendo, nessuno escluso perché tutti “ogni sera ci laviamo queste mani insanguinate per andare a dormire più sereni”.
Adesso è utile parlare, contare tutti i mali
(Continues)
(Continues)
Contributed by Andrea86 2017/10/17 - 19:37
Imágenes de la guerra (Chacarera)
[1969]
Scritta da Damián Sánchez e Bernardo Palombo
Nell’album de Los Trovadores intitolato “Música en folklore”
Testo trovato su Folklore del Norte
Scritta da Damián Sánchez e Bernardo Palombo
Nell’album de Los Trovadores intitolato “Música en folklore”
Testo trovato su Folklore del Norte
Un bruja de acero
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/17 - 12:36
Milonga de las Patriadas
[1970]
Versi di Washington «Bocha» Benavides (1930-2017), poeta uruguayo, scomparso lo scorso settembre.
Musica di Héctor Numa Moraes (1950-), cantautore e chitarrista, anche lui come Benevides originario del dipartimento uruguayo di Tacuarembó.
Interpretata da Alfredo Zitarrosa nel suo album “Coplas del canto” del 1971.
Testo trovato su Cancioneros.com
Una canzone che racconta della sanguinosissima guerra civile uruguaya del 1904, simile per motivazione di fondo a quella americana, l’imporsi della cultura urbana su quella rurale, del capitalismo sul caudillismo.
Masoller è il nome della località teatro della battaglia definitiva, il 1 settembre del 1904, nel corso della quale Aparicio Saravia, il leader dei blancos, fu ferito a morte e i colorados di José Batlle y Ordóñez ebbero la meglio.
A quel conflitto fratricida presero parte tra i 40 e i 50 mila uomini, su di una popolazione totale che allora non superava il milione di abitanti...
Versi di Washington «Bocha» Benavides (1930-2017), poeta uruguayo, scomparso lo scorso settembre.
Musica di Héctor Numa Moraes (1950-), cantautore e chitarrista, anche lui come Benevides originario del dipartimento uruguayo di Tacuarembó.
Interpretata da Alfredo Zitarrosa nel suo album “Coplas del canto” del 1971.
Testo trovato su Cancioneros.com
Una canzone che racconta della sanguinosissima guerra civile uruguaya del 1904, simile per motivazione di fondo a quella americana, l’imporsi della cultura urbana su quella rurale, del capitalismo sul caudillismo.
Masoller è il nome della località teatro della battaglia definitiva, il 1 settembre del 1904, nel corso della quale Aparicio Saravia, il leader dei blancos, fu ferito a morte e i colorados di José Batlle y Ordóñez ebbero la meglio.
A quel conflitto fratricida presero parte tra i 40 e i 50 mila uomini, su di una popolazione totale che allora non superava il milione di abitanti...
Dime cuántos murieron en Masoller,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/16 - 15:09
LiesLiesLies
Album: Rio Grande Blood (2006)
Gentlemen we have called you together to inform you
(Continues)
(Continues)
2017/10/15 - 22:48
Song Itineraries:
September, 11: Attack on New York
Katona vagyok én
Anonymous
[1848]
Canzone di soldati ungheresi dai moti del 1848
Hungarian soldier's song from 1848 uprisings
Magyar 1848-as katonadal
Melodia: popolare ungherese
Hungarian popular tune
Magyar népdallam
Rielaborazione: Zoltán Kodály (1882-1967), Magyar népzene énekhangra és zongorára VI, 32
Elaboration: Zoltán Kodály, Magyar népzene énekhangra és zongorára VI, 32
Feldolgozás: Kodály Zoltán, Magyar népzene énekhangra és zongorára VI, 32
"I often sang this folksong because it has a unique melody, but in the version I know the last two lines are changed. In the (rather rough) translation below I translated the song that way. This song was also given a piano accompaniment by Kodály. If we can believe Wikipedia, the song was known already in the time of the Hungarian revolution and fight for freedom against the Habsburgs in 1848-1849. Kodály collected this song in 1914 in Bucovina (today Romania)."... (Continues)
Canzone di soldati ungheresi dai moti del 1848
Hungarian soldier's song from 1848 uprisings
Magyar 1848-as katonadal
Melodia: popolare ungherese
Hungarian popular tune
Magyar népdallam
Rielaborazione: Zoltán Kodály (1882-1967), Magyar népzene énekhangra és zongorára VI, 32
Elaboration: Zoltán Kodály, Magyar népzene énekhangra és zongorára VI, 32
Feldolgozás: Kodály Zoltán, Magyar népzene énekhangra és zongorára VI, 32
"I often sang this folksong because it has a unique melody, but in the version I know the last two lines are changed. In the (rather rough) translation below I translated the song that way. This song was also given a piano accompaniment by Kodály. If we can believe Wikipedia, the song was known already in the time of the Hungarian revolution and fight for freedom against the Habsburgs in 1848-1849. Kodály collected this song in 1914 in Bucovina (today Romania)."... (Continues)
Katona vagyok én, ország őrizője!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ildiko Hegedus 2017/10/15 - 21:03
Song Itineraries:
From olden times: Songs against war, inside war, around war
Quand on est trump
Quand on est trump
Chanson française – Quand on est Trump – Marco valdo M.I. – 2017
Parodie inspirée de « Le temps ne fait rien à l’affaire » de Georges Brassens.
Lucien l’âne mon ami, comme tu le sais, j’aime assez les parodies et particulièrement, celles qui s’inspirent d’une chanson de notre Tonton Georges, qui nous a tous élevé dans le monde de la poésie et de la chanson.
Au point, Marco Valdo M I. mon ami, je le sais, que ses chansons – comme à moi – te trottent souvent dans la tête.
Tu as parfaitement raison ; les chansons de Tonton Georges me trottent dans la tête, elles y font parfois la sarabande. Cela dit, on peut compter sur les doigts de la main ou peut-être des deux mains, ceux qui ont une chanson qui me tourneboule de pareille façon. Disons qu’il y a de fortes chances que tu les trouves rassemblés dans les Chansons contre la Guerre.
Comme ça, à première vue, si je devais... (Continues)
Chanson française – Quand on est Trump – Marco valdo M.I. – 2017
Parodie inspirée de « Le temps ne fait rien à l’affaire » de Georges Brassens.
Lucien l’âne mon ami, comme tu le sais, j’aime assez les parodies et particulièrement, celles qui s’inspirent d’une chanson de notre Tonton Georges, qui nous a tous élevé dans le monde de la poésie et de la chanson.
Au point, Marco Valdo M I. mon ami, je le sais, que ses chansons – comme à moi – te trottent souvent dans la tête.
Tu as parfaitement raison ; les chansons de Tonton Georges me trottent dans la tête, elles y font parfois la sarabande. Cela dit, on peut compter sur les doigts de la main ou peut-être des deux mains, ceux qui ont une chanson qui me tourneboule de pareille façon. Disons qu’il y a de fortes chances que tu les trouves rassemblés dans les Chansons contre la Guerre.
Comme ça, à première vue, si je devais... (Continues)
Quand il fut élu,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/10/15 - 20:21
Nuclear Power? No Thanks
1986
One Does Not Sell The Earth Upon Which The People Walk
One Does Not Sell The Earth Upon Which The People Walk
They tell us Sizewell's safe and clean
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/15 - 11:37
Song Itineraries:
No Nukes
Remembrance Day
1986
Destroy Fascism!
Destroy Fascism!
The white male complex shows its roots
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/15 - 11:25
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
We Support All Forms of Resistance Against This Racist System (Pts. 1 & 2)
1986
Destroy Fascism!
Il brano era diviso in due parti, una di apertura e una di chiusura dell'EP
Destroy Fascism!
Il brano era diviso in due parti, una di apertura e una di chiusura dell'EP
(pt1)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/15 - 11:17
Si esto es un hombre
2014
Primo Levi, una de las miles de personas que fueron enviadas a los campos de concentración. En " Si esto es un hombre " narra su historia dentro de un campo de exterminio al ser una de las pocas personas que salió con vida de un campo de concentración naci. Esta canción está dedicada a todas aquellas personas que perdieron sus vidas en manos agenas y ha sido compuesta por y para los que defiendieron y defienden sus propios valores e ideales.
Primo Levi, una de las miles de personas que fueron enviadas a los campos de concentración. En " Si esto es un hombre " narra su historia dentro de un campo de exterminio al ser una de las pocas personas que salió con vida de un campo de concentración naci. Esta canción está dedicada a todas aquellas personas que perdieron sus vidas en manos agenas y ha sido compuesta por y para los que defiendieron y defienden sus propios valores e ideales.
Son contradicciones
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/15 - 10:23
Song Itineraries:
Extermination camps
Se questo è un uomo
2016
Metamorfosi
Metamorfosi
Sono un uomo: nulla che sia umano mi è estraneo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/15 - 09:38
La mala nova
Anonymous
[?]
Canzone popolare catalana
A Catalan folksong
Chanson populaire catalane
Cançó popular catalana
Le 40 cançons populars catalanes fu un volumetto popolare (venduto al prezzo di 50 centesimi) pubblicato nel 1909 nella collana “Biblioteca Popular de l'Avenç” (“L'Avenç” era una libreria barcellonese, il cui nome significa “Il progresso”, situata al n° 24 della Rambla de Catalunya). Sebbene non indicato in copertina, il curatore e revisore (particolarmente delle melodie) era il giovane musicista Jaume Llobera, come si evince dalle ”Quatre paraules” che fanno da prefazione. La mala nova che qui si presenta, è un testo la cui datazione non è chiara; ma, per alcune sue caratteristiche e particolari, potrebbe risalire al XVI o XVII secolo, forse addirittura con un adstrato ben più antico (la dama che sale sulla torre per aspettare il ritorno dello sposo dalla guerra è un τόπος medievale).... (Continues)
Canzone popolare catalana
A Catalan folksong
Chanson populaire catalane
Cançó popular catalana
Le 40 cançons populars catalanes fu un volumetto popolare (venduto al prezzo di 50 centesimi) pubblicato nel 1909 nella collana “Biblioteca Popular de l'Avenç” (“L'Avenç” era una libreria barcellonese, il cui nome significa “Il progresso”, situata al n° 24 della Rambla de Catalunya). Sebbene non indicato in copertina, il curatore e revisore (particolarmente delle melodie) era il giovane musicista Jaume Llobera, come si evince dalle ”Quatre paraules” che fanno da prefazione. La mala nova che qui si presenta, è un testo la cui datazione non è chiara; ma, per alcune sue caratteristiche e particolari, potrebbe risalire al XVI o XVII secolo, forse addirittura con un adstrato ben più antico (la dama che sale sulla torre per aspettare il ritorno dello sposo dalla guerra è un τόπος medievale).... (Continues)
Ja s'han fetes les crides,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/10/15 - 08:56
Song Itineraries:
From olden times: Songs against war, inside war, around war
Hombre en el tiempo
Versi di Armando Tejada Gómez
Musica di César Isella
Nel disco omonimo di César Isella pubblicato nel 1971
Interpretata anche da Mercedes Sosa, nel suo album “Hasta la Victoria” del 1972, e da Los Trovadores, in “Pequeñas historias” del 1985
Musica di César Isella
Nel disco omonimo di César Isella pubblicato nel 1971
Interpretata anche da Mercedes Sosa, nel suo album “Hasta la Victoria” del 1972, e da Los Trovadores, in “Pequeñas historias” del 1985
Delante hay un camino, por él me voy
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/14 - 22:04
Romance anonyme, mieux connue comme Jeux interdits
[1934? - Si veda introduzione]
[1934? - See introduction]
[1934? - Voir l'introduction]
Dalla colonna sonora del film Jeux interdits
Diretto da René Clément [1952]
Ah, le care, vecchie, immancabili dimenticanze delle CCG! Sì, è vero, ci siamo dimenticati per quasi quindici anni di Jeux interdits, di “Giochi proibiti” insomma, la colonna sonora fondamentale dell'omonimo film del 1952 di René Clément (a sua volta tratto dal romanzo Les jeux inconnus di François Boyer). Dimenticati sì, ma stavolta non del tutto. A dire il vero, la celeberrima melodia suonata alla chitarra che accompagna il film, aveva già “fatto capolino” in questo sito, e non c'è da stupirsene: essa è stata utilizzata letteralmente per decine di canzoni, arie, motivi, qualsiasi cosa. Nella fattispecie, nelle CCG c'era finita per Πέφτει ἡ Μαδρίτη (“Cade Madrid”) di Vicky Moscholiou; una canzone in lingua greca, tanto per... (Continues)
[1934? - See introduction]
[1934? - Voir l'introduction]
Dalla colonna sonora del film Jeux interdits
Diretto da René Clément [1952]
Ah, le care, vecchie, immancabili dimenticanze delle CCG! Sì, è vero, ci siamo dimenticati per quasi quindici anni di Jeux interdits, di “Giochi proibiti” insomma, la colonna sonora fondamentale dell'omonimo film del 1952 di René Clément (a sua volta tratto dal romanzo Les jeux inconnus di François Boyer). Dimenticati sì, ma stavolta non del tutto. A dire il vero, la celeberrima melodia suonata alla chitarra che accompagna il film, aveva già “fatto capolino” in questo sito, e non c'è da stupirsene: essa è stata utilizzata letteralmente per decine di canzoni, arie, motivi, qualsiasi cosa. Nella fattispecie, nelle CCG c'era finita per Πέφτει ἡ Μαδρίτη (“Cade Madrid”) di Vicky Moscholiou; una canzone in lingua greca, tanto per... (Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/10/14 - 20:42
Song Itineraries:
Anti-war classical music , Anti-war Movies Soundtracks, Child Abuse, War against Animals
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EP: La Respuesta
Dedicata agli invisibili, le vittime della violenza della polizia in Argentina negli anni della "democrazia" e in particolare a Luciano Arruga