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Fiorella Mannoia: Il cielo d'Irlanda

Fiorella Mannoia: Il cielo d'Irlanda
1992
Nell'album di Fiorella Mannoia: I treni a vapore

Testo e musica di Massimo Bubola
che lo pubblicherà successivamente in "Dopo il lungo addio" (1994)

Questa è una di quelle canzoni che ti rimangono dentro.... forse la prima canzone irlandese che abbia sentito, o più correttamente di sapore "irish", una di quelle canzoni che mi ha fatto scoprire e innamorare dell'Irlanda e della musica irlandese quando avevo 14 anni. Si aggiunga che è stata interpretata da praticamente tutti i gruppi che ho seguito da ragazzo, e che talvolta seguo ancora, quelli per cui ho macinato e macino chilometri.
L'hanno interpretata negli anni Nomadi, Danilo Sacco, Stefano "Cisco" Bellotti, Meneguinness, Servi Disobbedienti, Francesco Moneti con Marco Sonaglia
Il cielo d'Irlanda è un oceano di nuvole e luce
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/13 - 17:14
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La vida es bella, bella, bella

La vida es bella, bella, bella
[1988]
Parole e musica di Teresa Parodi
Nel suo album intitolato “El otro país”
La vida es bella, bella, bella
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/13 - 16:06
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Hombre con H

Hombre con H
[197?]
Parole e musica di Augusto Polo Campos (1932-), liricista e compositore peruviano
Interpretata da molti artisti, come Julio Jaramillo e Jorge Cafrune
Hombre con H de hacer,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/13 - 15:46
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Se questo è un uomo

Se questo è un uomo
2016
Charly Moon
testo di Valentina Mattarozzi
musica di Giuliano Legotta

"Se questo è un uomo" è un brano nato dalla collaborazione del gruppo rock romano Charly Moon insieme a Valentina Mattarozzi, interprete e cantautrice bolognese. Musica di Giuliano Legotta, (insieme al suo gemello Fabio i fondatori della band) e parole di Valentina. Se questo è un uomo è una canzone dedicata a Primo Levi e a tutte le persone che hanno sofferto non solo l'olocausto ma la privazione della loro libertà. La protagonista del brano si interroga sulle parole scritte dal premio nobel nell'omonimo libro e con parole molto semplici ma efficaci parla della condizione dell'uomo d'oggi e sul mondo che ha eretto. Dove il sangue degli innocenti scorre ancora inesorabilmente. Potrebbe sembrare ormai ineluttabile come un dato di fatto, in realtà dovremmo soffermarci e fare un esame di coscienza: perchè per ogni... (Continues)
E mi chiedo, ha un senso tutto questo questo questo
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/13 - 15:24
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Se questo è un uomo

Se questo è un uomo
2013
L'alveare

Dedicato a Primo Levi
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/13 - 14:43
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Boloko

Boloko
[2011]
Parole e musica di Fatoumata Diawara
Nel suo disco intitolato “Fatou”
U y’a tigè farikolo min bè n’kè muso ye u y’a bò n’na
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/13 - 14:40
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Peón golondrina

Peón golondrina
[1967]
Versi di Armando Tejada Gómez
Musica di Eduardo Gómez, uno dei musicisti componenti del gruppo Los Trovadores (insieme a Francisco Romero, Carlos José Pino, Héctor Anzorena e Sergio José Ferrer)
Nella cantata intitolata “Los Oficios de Pedro Changa”, realizzata da Armando Tejada Gómez con Los Trovadores. E’ stata rieditata nel 1984, come quasi tutta l’opera di Tejada Gómez, pesantemente censurata in Argentina sotto la dittatura militare.
Testo trovato su Pacoweb
De verme cruzar los cielos
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/13 - 13:51
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Se quéstu l’è un óm

Se quéstu l’è un óm
2017
Disco orario
feat. Make Plan
Óm, dim se quéstu l’è un óm
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/13 - 11:51
Song Itineraries: Extermination camps

Tonada del humo

Tonada del humo
[1983]
Una tonada composta da Armando Tejada Gómez. Sono i versi che aprono “Bajo Estado de Sangre” una raccolta pubblicata nel 1986 che contiene poesie e canzoni composte tra il 1974 ed il 1983, nel pieno di una delle dittature più sanguinarie nella storia dell’America Latina e del mondo.

Armando Tejada Gómez era nato nel 1929, penultimo di 24 figli di una famiglia contadina poverissima di origine indigena. In questa tonada (genere folklorico vicino alla canzone lirica, nato in Spagna ma molto diffuso in alcuni paesi dell’America Latina) l’autore racconta una suggestione della sua primissima infanzia, quando la famiglia rischiò la sopravvivenza dopo essere stata cacciata dalle terre in cui viveva durante il primo dei tantissimi golpe militari di cui è costellata la storia dell’Argentina nel 900. L’Uriburu citato nella tonada è infatti il generale José Félix Benito Uriburu (di cotanta... (Continues)
Cuando tenía un año, me prohibió Uriburu.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/13 - 09:00
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Monika

Monika
[2016]
Album: Stato d'eccezione

"Monika Ertl, nata in una famiglia nazista riparata in Bolivia dopo il 1945, aderisce in seguito alla guerriglia guevarista del Ejercito de Liberación Nacional. Nel 1971 ritorna in Germania per giustiziare l'ex-colonnello dell'esercito boliviano Roberto Quintanilla, colui che 4 anni prima aveva dato l'ordine di fucilare Ernesto Guevara e che poi era stato "promosso" console della Bolivia ad Amburgo. Monika uccide Quintanilla, vendicando il "Che" e riesce a tornare in Bolivia dove, due anni dopo, cade vittima di un'imboscata organizzata da Klaus Barbie, alias "il boia di Lione'', vecchio amico della famiglia Ertl e oscura eminenza grigia di loschi affari nella Bolivia del tempo, tra golpisti e narcotraffico. Monika Ertl muore a soli 36 anni." - Black Mirrors
In famiglia zio Klaus è nazifascista
(Continues)
Contributed by Adriana & RV 2017/10/12 - 20:28
Song Itineraries: Che Guevara

Chacarera del aparecido

Chacarera del aparecido
[1983]
Versi composti da Armando Tejada Gómez e pubblicati nel 1986 nella raccolta “Bajo Estado de Sangre – Poemas, 1974-1983”

La Chacarera è un ritmo di danza folklorica argentina, tipico della provincia settentrionale di Santiago del Estero.

- ¿Qué quiere decir: BAJO ESTADO DE SANGRE?

- Hasta diciembre de 1973 -y desde 1930- habíamos vivido bajo Estado de Sitio; a partir de ahí comenzamos a vivir bajo Estado de Sangre.

- Siempre hubo matanzas: la Semana Trágica, la represión sangrienta en la Patagonia, los asesinatos políticos aquí y allá, los fusilamientos de José León Suárez, la masacre de Ezeiza...

- Cierto. Pero eran horrores aislados. Dolorosas anécdotas del espanto. Es a partir del golpe militar de 1976, que el Estado de Sitio ya no basta. Ahí comienza el Estado de Sangre. La Doctrina de Seguridad Nacional del Pentágono. El terrorismo de estado. La guerrilla, lo que llamaron... (Continues)
Yo me olvido del olvido
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/12 - 17:33
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Ronda del ciego

Ronda del ciego
Una “tonada” scritta da Armando Tejada Gómez ed inclusa nella sua raccolta del 1968 intitolata “Tonadas para usar”
Si hay un tajo,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/12 - 16:56

El Aquelarre

El Aquelarre
Una “tonada” scritta da Armando Tejada Gómez ed inclusa nella sua raccolta del 1968 intitolata “Tonadas para usar”

“Aquelarre” è traducibile come “Sabba satanico”. E infatti i personaggi citati in questa poesia sono stati dei veri demoni… “El Aquelarre” è anche il titolo di un paio di celebri dipinti di Francisco de Goya.
Cuando se quedan solos
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/12 - 16:44
Song Itineraries: The Devil
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Mighty Peace

Mighty Peace
[2017]
Parole e musica di Cat Stevens / Yusuf Islam
Nel suo ultimo album, “The Laughing Apple”
How I'd love to be a child
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/12 - 09:03

Un cinghiale per amico

Un cinghiale per amico
[2017]
Sull'aria di "Una donna per amico" di Lucio Battisti (1978)

Vi sarete chiesti tutti (forse) che fine avesse fatto l'ineffabile Riccardo Scocciante; eccovi, ordunque, accontentati. Mi è giusto iersera arrivata una missiva da un lontanissimo paese dove Egli pare essersi ritirato in meditazione, pur seguendo fatti e fatterelli che avvengono dalle nostre parti. “Mi ha colpito e interessato”, mi scrive, “una notiziuola apparsa ieri sull'edizione genovese di “Repubblica, secondo la quale un prode cacciatore avrebbe scambiato un suo amico, nonché compagno di battuta, per un cinghiale, sparandogli addosso e, ohimé, tirandogli via mezzo braccio. Invero sono episodi che accadono spesso tra i cacciatori, che si definiscono non di rado (anche in campagne pubblicitarie) gente seria...e così mi son deciso, risvegliandomi dal silenzio che mi ero imposto, a comporre questa piccola stronzata canzone... (Continues)
Può darsi che io non sappia cosa dico
(Continues)
2017/10/12 - 07:57
Song Itineraries: War against Animals
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War Is Coming (if You Want It)

War Is Coming (if You Want It)
(2017)

Il titolo è ovviamente un riferimento a Happy Xmas (War is Over) di John Lennon, Una canzone sull'indifferenza alle atrocità e alla guerra. La band, alquanto famosa nel circuito underground, ha commentato la canzone solo con le parole "Una canzone su non ammazzare la gente".

In an interview on Beats 1, Will Toledo said the song was inspired by a dream, as described in the first verse. It’s meant to counter the thought that suicide might be the best option for some people; according to Toledo, such an opinion is tantamount to murder. Written in February of 2017, the song was also influenced by the political climate in the United States following the election of Donald Trump as president.

The songs Bandcamp page states simply, “This is a song about not murdering people.”

genius
Last night I dreamed that you'd murdered some kids
(Continues)
2017/10/11 - 22:49
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Chacarera del expediente

Chacarera del expediente
Parole e musica di Gustavo "Cuchi" Leguizamón (1917-2000), compositore argentino
Trovo il brano in un disco del 1973 di un duo folklorico argentino chiamato Dúo Salteño, composto da Néstor Echenique y Patricio Giménez.

La Chacarera è un ritmo di danza folklorica argentina, tipico della provincia settentrionale di Santiago del Estero.

“Chacarera della giustizia, quella destinata ai poveri, a chi non ha nulla. Quelli che invece hanno i milioni se ne stanno tranquilli nella loro Casa Rosada...”

E infatti Leguizamón ed il Dúo Salteño furono censurati durante la dittatura. In particolare, la discografia del duo di Salta – i cui arrangiamenti musicali e vocali erano tutti curati dal Cuchi – s'interrompe nel 1974 per riprendere 10 anni dopo...

La Casa Rosada è il nome del palazzo sede del governo argentino a Buenos Aires.
El pobre que nunca tiene
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/11 - 22:29
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Matteo Renzi e il su'babbo Tiziano

Matteo Renzi e il su'babbo Tiziano
[2017]
Scritta (anzi, contrafatta) da Pardo Fornaciari

Contrafactum o Centone sulla vicenda del babbo di Matteo Renzi, intercettato e coglionato dagli investigatori, magistrati e carabinieri, sull'aria di una ignobile tiritera da caserma.
1:
(Continues)
Contributed by Pardo Fornaciari 2017/10/11 - 20:03
Song Itineraries: Prime Minister Abuse
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La trasparenza dei 5 stelle

La trasparenza dei 5 stelle
Contrafactum, o centone, sull'aria di Giovinezza, giovinezza

L'ultima strofa allude alla polemica sulla mancata ricezione dell'avviso di alluvione su Livorno (9/10 settembre 2017) da parte del sindaco grillino Nogarin
Allorché le cinque stelle
(Continues)
Contributed by Pardo Fornaciari 2017/10/11 - 19:53
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Fiesta de guardar

Fiesta de guardar
Versi di César Fermín Pediguero (1921-1984), cantante, poeta e giornalista argentino
Musica di Gustavo "Cuchi" Leguizamón (1917-2000), compositore argentino
Trovo il brano in un disco del 1973 di un duo folklorico argentino chiamato Dúo Salteño, composto da Néstor Echenique y Patricio Giménez.

Un’habanera “salteña”, perchè sia gli autori che gli interpreti sono tutti artisti originari di Salta, nel nord-ovest argentino, ai piedi delle Ande.

Le fiestas de guardar sono le feste comandate, giorni di riposo per tutti, ma non per gli schiavi della terra...
Hoy es día domingo, Señor,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/11 - 14:17
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Serenata de Villa Miseria

Serenata de Villa Miseria
Versi di José Moreno (?) altrove attribuiti ad Armando Tejada Gómez
Musica di Gustavo "Cuchi" Leguizamón (1917-2000), compositore argentino
Trovo il brano in un disco del 1973 di un duo folklorico argentino chiamato Dúo Salteño, composto da Néstor Echenique y Patricio Giménez.

Villas Miseria è il nome che in Argentina si dà alle baraccopoli che sorgono nei pressi delle grandi città, dove vivono i più diseredati del paese, in genere marginali o migranti interni provenienti dalle zone rurali.
Pare che l’espressione derivi da un libro dello scrittore Bernardo Verbitsky intitolato “Villa Miseria también es América”, pubblicato nel 1957.
Aquí mi casa está, esta es mi casa
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/11 - 12:22
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Pau

Pau
Dal disco "Agost" del 2004

Aquest noi, en Pau, podeu haver-lo vist en una manifestació en contra de la guerra, o potser és un més dels milers de joves que col·laboren amb alguna ONG. No és cap sant irreprotxable ni un heroi, sinó una persona normal que al matí s’aixeca amb són i se’n va a la feina o a la universitat, però que no en té prou amb això, i sap que pot aportar el seu gra de sorra, sap que és entre tots que hem de lluitar per aconseguir un món millor, més just i més humà.

Questo ragazzo, di nome Pau, potreste averlo visto ad una manifestazione contro la guerra, o forse è uno delle migliaia di giovani che collaborano con qualche ONG. Non è né un santo senza macchia né un eroe, ma una persona normale che la mattina si sveglia assonnato e va al lavoro o all'università, però questo non gli basta e sa che può portare il suo granello di sabbia, sa che tutti dobbiamo lottare per ottenere un mondo migliore, più giusto e più umano.

Non a caso il nome del protagonista della canzone, Pau cioè Paolo, vuol dire anche "pace" in catalano.
Pau treballa i estudia,
(Continues)
2017/10/10 - 21:56
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C'era un ragazzo dalla barba nera

C'era un ragazzo dalla barba nera
1968
Amici del vento
Testo e musica: Silvano Spadaccino e Domenico Modugno
C'era Un Ragazzo Dalla Barba Nera / Bella Ciao
Libertà, che senso hai 
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/10 - 12:45
Song Itineraries: Che Guevara
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Aragon et Castille

Aragon et Castille
Aragon et Castille
Chanson française – Aragon et Castille – Boby Lapointe – 1954



Depuis quelques jours, Lucien l’âne mon ami, tu auras sans doute remarqué comme bien des gens que l’Espagne s’est elle-même mise à l’avant-plan de l’actualité. En vérité, elle a frappé de stupeur l’Europe entière et peut-être même qu’elle a enclenché un processus dont elle ne mesure pas les conséquences. En se drapant dans la bannière nationaliste, elle s’est engluée dans un déshonneur aux relents franquistes, qui se répandent partout à travers le monde. On les sent jusqu’ici et c’est assez nauséeux. On ne sait qui en répandra le plus du roi ou du Rajoy.

Oh, Marco Valdo M.I. mon ami, comme cette Espagne-là est détestable et comme on comprend ceux qui veulent s’en débarrasser. En somme, comme on comprend les Catalans, les Aragons, les Basques, les Andalous, les Asturiens, les Galiciens, les Valenciens…

À... (Continues)
Au pays d’Aragon,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/10/9 - 20:35

Informe en las tinieblas del último marine en Vietnam

Informe en las tinieblas del último marine en Vietnam
[fine anni 60]
Versi di Armando Tejada Gómez, incisi da lui stesso in un disco recitativo intitolato “Poeta de la legua”. Nella raccolta poetica intitolata “Tonadas para usar” del 1968.
Testo trovato su Sons de Turoqua

Sia su Sons de Turoqua che su altri siti il disco “Poeta de la legua” viene datato al 1959. Mi pareva strano visto che la raccolta poetica di riferimento è del decennio successivo. Inoltre la casa discografica Qualiton/Fonema che pubblicò il disco venne fondata solo nel 1961 (e poi fu spazzata via durante la dittatura, nel 1978). Determinante infine questa “tonada” che parla delle guerra americana in Vietnam: il disco non può quindi che essere contemporaneo o di poco successivo alla raccolta “Tonadas para usar”.
“…Viene de todas partes como la madrugada.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/9 - 13:14

El subversivo

El subversivo
[1959?]
Una "tonada" di Armando Tejada Gómez, incisa da lui stesso in un disco recitativo intitolato “Poeta de la legua”, 1959. Ignoro se appartenga a qualche raccolta precedente. Sicuramente in una successiva, “Tonadas para usar” del 1968.
Un día,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/9 - 12:52
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Ma sœur musulmane

Ma sœur musulmane
(2017)
Album: Luciole

Bella canzone di pace, tolleranza e amore, primo singolo estratto dal prossimo disco dei Muvrini. Aspettiamo di trovare o trascrivere le parole in corso, e magari anche quelle in arabo.
Toi qui m'as dit que chaque jour tu pries cinq fois
(Continues)
2017/10/8 - 22:38
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Reflections of War

Reflections of War
2005
Walking This Land

On the day of the peace marches prior to the current Iraqi war fiasco I attended a photographic exhibition about the use of depleted uranium in Iraq in the first gulf war and the effects of over ten years exposure to the population.

America and Great Britain filled Iraq with the equivalent of thirty-five Hiroshima bombs during that war resulting in sheep born with five heads and eight to ten deformed babies now born per day in Bagdad hospitals. Prior to that war one deformed baby was born a week.  No doubt that figure will rise in years to come from the effects from the use of more in this war now. After watching the huge turnout at the peace rallies on television news that night I sat down and wrote this song.

The use of depleted uranium is a crime against humanity and our current Australian government condones It with the granting of leases for America to test... (Continues)
I  went to the gallery, saw your photo on the wall
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/8 - 21:28
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The Shroud of Wittenoom

The Shroud of Wittenoom
1994
Justice and Pride

In 1935 there was documented evidence of the dangers of asbestos. However companies ignored the evidence and mined it up until the 1980’s. As the song says ‘ it is becoming one of the world’s largest industrial disasters’. Although this song appeared on my 1994 CD Justice And Pride it is as relevant as ever as James Hardie Industries continues to try and avoid its responsibilities to the worker’s it poisoned during the mining, distribution, and use of it’s asbestos products.

Wittenoom è oggi una città fantasma in Australia. Sede di una miniera di asbesto, questo è stato estratto per circa 30 anni, dal 1935 fino alla chiusura della città nel 1966 a causa dei problemi di salute dati dall'asbesto, ma per ben 30 anni l'estrazione è continuata nonostante fosse nota la tossicità dell'asbesto.

Wittenoom, un paese del Pilbara, regione dell’Australia occidentale, nel 1966... (Continues)
In 1917 in the north west cape of Australia
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/8 - 21:12
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Stolen Generations

Stolen Generations
2005
Walking This Land

The inspiration for this song came after reading some testimony given to the Stolen Generationenquiry and my recollection of an old Cinesound documentary about two small aboriginal girls who were taken from their family and adopted by a white family. The storyline was to show how 'lucky' these girls were to be given a real chance at life. My lasting image of that documentary was at the end when the girls (in new white frilly dresses) were being led up to their new bedroom and the commentator said - ‘yes dreams really do come true’.
Well he stroke my hair and he pat my back, then he tell me I look fine
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/8 - 21:06
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Refugee

Refugee
2005
Walking This Land

This song took a while to eventuate. I was compelled to write it out of disgust at our current government’s hypocrisy and racist attitudes towards people’s who have suffered so much in their own homelands and have travelled across our northern waters in unseaworthy boats in the hope for a new future for themselves and their families. The fact that Australia sends troops to Afghanistan and Iraq because the local citizens need help and protection and we imprison theirrefugee’s who come from there is utter hypocrisy.

John Howard and his liberal party counterparts should be forever condemned for using the plight of these people’s lives to further their own political ends. The lies about queue jumping and children overboard, the imprisonment of children and the torture many of these refugee’s have been subjected to, deserve condemnation - for now, and into the future.
I come from the land of the desert
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/8 - 21:00

Sweet Child of Mine

Sweet Child of Mine
2005
I'll be the One

A well-known Larrakia singer and community leader in Darwin, Northern Territory, June Mills blends country and western with her Phillipino/East Timorese musical heritage through use of organ, vocals and acoustic guitar. In her song “Sweet Child of Mine” on her albumI’ll Be the One (2005) she sings of the sorrow of the mother who hopes her child will remember her family and her identity. The song also emphasizes the loss of language, culture, and identity of children who were forcibly removed from their families.
The impact of the Stolen Generation policies has left its mark on Mills’ family as her grandmother was taken from her family when she was 6 years old. Mills states, “My grandmother was taken away from her tribal country when she was about 6 years old and given a new name. She grew up in Katherine and had nine children, she gave birth to all her children at... (Continues)
Remember your name
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/8 - 20:41
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Brown Skin Baby (They Took Me Away)

Brown Skin Baby (They Took Me Away)
1970

QUesta canzone scritta da Bob Randall racconta la sua esperienza di bambino rubato, come avveniva per i figli degli aborigeni in nome dell'assimilazione culturale.

Bob Randall’s Brown Skin Baby, recorded in 1970, was one of the first songs written about the Stolen Generations. The song explores Randall’s own traumatic past of being “stolen”, echoing the voice of his mother as she cries and grieves for her “brown skin baby”. The song’s reception brought the events of the Stolen Generations to national and international audiences. It is not surprising that it quickly became an anthem for Indigenous communities (Barney & Macklinary, 2010).

The song is autobiographical. It begins by discussing Randall’s early life. As a boy, he spent the first years of his life on a farm in the Northern Territory with his family, riding a pony. Aware that he was at risk of being taken, the women in... (Continues)
My brown skin baby, they take him away
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/8 - 17:09
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جيفارا مات

جيفارا مات
Gebārā māt
[1967]
Testo di Ahmed Fouad Negm
Interpretazione di Imam Mohammad Ahmad Eissa, o Sheikh Imam / إمام محمد أحمد عيسى

Il 9 ottobre sono 50 anni esatti dall'assassinio di Ernesto “Che” Guevara (La Higuera, Ñancahuazú, Bolivia). Abbastanza notoriamente, non sono mai stato troppo propenso ad inserire nel sito canzoni sul Che, e sì che ne esistono, letteralmente, a centinaia; probabilmente, uno dei motivi principali è che la riduzione del Che ad un' “icona pop”, o “rivoluzionaria”, non mi è mai andata molto a genio -e questo comunque la si voglia vedere sulla figura storica e sugli atti della sua vita. A volte, è pur, vero, ho fatto delle eccezioni, come per la bellissima e disperata Α ρε Σύντροφε e per altre; Hasta siempre di Carlos Puebla, la canción de las canciones sul Che, sì, certo, c'è pure lei sebbene tra gli “Extra” (dove rimarrà). Comunque sia, in un sito come questo, che... (Continues)
جيفارا مات
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/10/8 - 13:08
Song Itineraries: Che Guevara
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Failed State

Failed State
2017
Album: Ballad of a Wobbly
When you're working two jobs and living in a tent
(Continues)
Contributed by adriana 2017/10/7 - 10:55
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The Ballad of Caryl Chessman (Let Him Live, Let Him Live, Let Him Live)

The Ballad of Caryl Chessman (Let Him Live, Let Him Live, Let Him Live)
1960
Al Hoffman, Dick Manning

Su Caryl Chessmann si veda l'omonima canzone di Lorenzo De Antiquis

Testo trascritto all'ascolto, incompleto
Let Him Live, Let Him Live
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/6 - 12:54
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Resiste y grita

Resiste y grita
(2017)
Album: El Cor de la Terra
feat EKO Camp

“Si te quieren callar canta con rebeldía.” Les primeres notes d’aquesta cançó van néixer a Nablus (Palestina). Va ser la banda sonora d’una petita gira que mai oblidarem. Més endavant la vam començar a cantar als camps de refugiats de Grècia on es va quedar, per fer-se gran, i passar a ser un himne de vida i resistència. L’alegria com a forma de resistència. Perquè com diuen els nostres amics de Pallasos en Rebeldía “La risa es el alimento del alma”. Aquesta cançó ja fa molt de temps que no és nostra. És la cançó de molta gent que admirem i estimem. Molta gent amb qui hem compartit i esperem seguir compartint la vida. És per això que la vam anar a enregistrar a Grècia entre molts amics dels camps de refugiats. Com ja sabeu hem decidit col·lectivitzar la nostra música. Aquesta cançó servirà per acompanyar la feina d’ ★ EKO PROJECT ★
Alma libre resiste,
(Continues)
2017/10/5 - 23:37
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Obriu les portes

Obriu les portes
(2017)
Album: El Cor de la Terra

'Obriu les portes' és un crit a la lliure circulació de les persones. Recull les experiències que hem viscut l'últim any amb Txarango, però també és un crit a obrir les portes del cor i a deixar-nos emocionar i a deixar-nos portar per la música.

'Aprite le porte' è un appello per la libera circolazione delle persone. Raccoglie le esperienze che abbiamo vissuto quest'ultimo anno come Txarango, però è anche un invito ad aprire le porte del cuore e a lasciarci emozionare e a trasportare dalla musica.
La música és el batec dels pobles
(Continues)
2017/10/5 - 23:30
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Komisariat

Komisariat
[2017]
Parole di Grzegorz Dąbrowski e Paweł Korkuś
Musica di Grzegorz Dąbrowski

Il brano è dedicato a Igor Stachowiak, un giovane di 25 anni, che il 15.05.2016 dopo essere stato scambiato per un criminale ricercato, è stato fermato al centro storico di Wrocław e portato di forza alla stazione di polizia Wrocław - Stare Miasto in via Trzemeska 12. Là è morto dopo essere stato brutalmente picchiato e più volte trattato con un taser.
Komisariat policji, to miejsce nie dla wszystkich,
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2017/10/5 - 21:47
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Esperança

Esperança
(2014)
Album: Som Riu
Assaltarem la ciutat de les tristors.
(Continues)
2017/10/5 - 21:23
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Espera'm assegut

Espera'm assegut
1992
Amb el rock en la faixa
Prou problemes tinc a casa,
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/5 - 15:04
Song Itineraries: Deserters
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Jo vull ser rei

Jo vull ser rei
[1994]
Album: Brut Natural



Ironica e allegra canzoncina sui sacri diritti dinastici, scritta nel 1994 (in tempi non sospetti) dalla band catalana “Els Pets”, letteralmente: “Le scoregge”. All'epoca, era ancora re di Spagna Giancarlo Primo di Borbone (non ho mai capito perché la regina o il re d'Inghilterra debbano essere “Elisabetta” o “Carlo” in italiano, e quello di Spagna non possa essere Giancarlo, tanto più che è nato a Roma, in viale dei Parioli 122 -pure un "pariolino" è!). Giancarlo Primo era stato messo sul trono da Francisco Franco; poi si dice che abbia “facilitato il trapasso alla democrazia”. Però, si chiedono Els Pets, come mai, perbacco, io non potrò mai essere re? Mai votato o eletto? C'è da chiederselo magari anche in questo frangente, con il successore di Giancarlo, tale Filippo, bel fiœu e amorevole papà di reucci che un giorno gli succederanno quando darà le dimissioni... (Continues)
Jo vull ser rei
(Continues)
Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI secolo 2017/10/5 - 11:38
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La cumbia della celere

La cumbia della celere
2015
s3s
Non mi vedi questa sera, non mi vedi questa sera
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/4 - 15:15
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Dios salve al rey

Dios salve al rey
[2004]
Album:Rapsodia Libertaria Vol. I
Aquí os cuento la historia,
(Continues)
Contributed by adriana 2017/10/4 - 07:42
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Simpático holgazán

Simpático holgazán
[1998]

Album : Eurosis
Queridos inocentes, una historia os voy a contar:
(Continues)
Contributed by adriana 2017/10/4 - 07:17
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Barcelone

Barcelone
Barcelone
Chanson française – Barcelone – Boris Vian – 1958

Oh, Lucien l’âne mon ami, qui se souvient de la chanson Barcelone de Boris Vian ?

Je n’en sais trop rien, répond Lucien l’âne. Mais c’était une chanson nostalgique.

J’ai bien envie, reprend Marco Valdo M.I., en marge des événements actuels, de la dédier aux participants de la grande corrida. Spécialement, les derniers mots, allez savoir à qui ils s’adressent.

« Dès demain,
Tous les deux, nous irons vers la vie.
Barcelone !
Sur le port, dans le vent qui se lève,
Je vois vivre mon rêve,
Barcelone ! »

J’ai mon idée personnelle sur la question, dit Lucien l’âne. Quant à nous, comme certains là-bas, nous tisserons le linceul de ce vieux monde au bras rigide, à la matraque prompte, au sourire carnassier et cacochyme.

Heureusement !

Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane.
Barcelone !
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/10/3 - 18:16
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I Won't Back Down

I Won't Back Down
(1989)
Album: Full Moon Fever
Interpretata anche da Johnny Cash, Eddie Vedder da solo o con i Pearl Jam e dall'attore Sam Elliott.

Nel 1987 un piromane dà fuoco alla casa di Tom Petty a Los Angeles distruggendola quasi completamente. Il cantante decide di ricostruire la casa esattamente nello stesso punto usando lo studio di registrazione nel seminterrato, l'unica parte che si era salvata dall'incendio, come fondamenta.

Da questo episodio personale prende spunto questo classico degli Heartbreakers che inseriamo in ricordo di Tom Petty, che se ne è andato oggi proprio per un attacco di cuore...

La bellezza della canzone è nella semplicità del testo, che si può adattare a qualsiasi situazione, personale o collettiva, d'amore o politica. In fondo è lo stesso concetto di Ain't Gonna Let Nobody Turn Me Around: non cederò, non mi farò abbattere, resisterò...

George Bush utilizzò la canzone... (Continues)
Well I won’t back down
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2017/10/2 - 23:58
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Two Gunslingers

Two Gunslingers
(1991)
Album: Into the Great Wide Open

In ricordo di Tom Petty (1950-2017) leader degli Heartbreakers che ci ha lasciato oggi per un attacco di cuore.

Una parabola sicuramente pacifista sul libero arbitrio e sulla possibilità di decidere delle nostre vite.
Two gunslingers walked out in the street and one said
(Continues)
2017/10/2 - 23:31
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The Children Came Back

The Children Came Back
2014

In celebration of 2014’s Naidoc Week, Briggs, along with Gurrumul, Dewayne Everettsmith and B2M performed “The Children Came Back” live on Australian radio-station Triple J as part of their long running segment ‘Like A Version’.

A year later in lead up to Naidoc Week 2015 and the release of Archie Roache’s 25th Anniversary Edition of ‘Charcoal Lane,’ a studio version was released of the song.

The song is somewhat of a triumphant sequel to Archie Roach’s deeply sad “They Took the Children Away”

The first verse of Brigg’s version makes references a number of successful contemporary indigenous people including Gavin Wanganeen, Anthony Mundine, Adam Goodes, Patty Mills and Cathy Freeman. The second verse delves a little deeper into past figures such as Doug Nicholls, Lionel Rose & William Cooper. The third verse finds Brigg’s bringing it back a closer to home. In this verse he makes... (Continues)
I'm Fitzroy(1) where the stars be
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/2 - 22:51
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Maldito sea tu nombre

Maldito sea tu nombre
(1984)
da Pacto con el diablo, il primo album di questa band di heavy metal spagnola.

Maledetto sia il tuo nome... Di cosa si parla? Di Dio, della Religione, del Diavolo o del Denaro? O di tutto questo insieme?


Tras años de escuchar en nuestras casas y en los bares “Maldito Sea Tu Nombre” aun muchos nos preguntamos a quien va dedicada.

Mucha gente piensa que va por la religión y va por el dinero. Lo bueno es que tenga varias interpretaciones, pero básicamente “Maldito Sea Tu Nombre” habla del dinero. Si revisamos la letra es exactamente eso: “Todo lo consigues, cual es tu gran secreto, que nada te prohíbe” aquello es por el dinero. Mucha gente también cree que esta bien, es bueno que se haya conseguido eso… que unos interpreten de una manera y otros de otra.

Entrevista Juan Gallardo
Bien oculto en tu disfraz
(Continues)
2017/10/2 - 21:44
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Solid Rock

Solid Rock
1982
Spirit of place

Shane Howard had an epiphany when he went camping out near Uluru in 1981. That's when the idea for his song Solid Rock came into his head.
Solid Rock was Howard's response to the injustices he saw in some of Australia's indigenous communities in 1981.

I realised that this country that I grew up in, that I thought was my country, wasn't. I had to reassess my whole relationship with the land and the landscape, and understand that we had come from somewhere else, and we had dis-empowered a whole race of people when we arrived.

— Shane Howard
Out here nothin' changes, not in a hurry anyway
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/2 - 21:11
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Emili Guanyavents i Jané: Els segadors

Emili Guanyavents i Jané: Els segadors
[1897]
Parole di Emili Guanyavents i Jané (Emili Guanyabens)
Ritornello di Ernest Moliné i Brasés
Musica di Francesc Alió i Brea (1892)
Inno nazionale della Catalogna
Inno ufficiale della Comunità Autonoma di Catalogna (dal 1993)


Barcellona, 11 settembre 2017, "Diada del sí"


In questi giorni, ci siamo un po' abituati a sentir parlare dell'inno nazionale catalano, che migliaia e migliaia di persone hanno cantato e continuano a cantare nelle piazze in questo frangente indipendentista della Catalogna. Un frangente, però, che ha radici storiche parecchio antiche; comunque la si veda, è una cosa di cui tenere necessariamente conto. Quel che sta accadendo oggi, come dire, non viene né dal mondo della luna, né da un improvviso rigurgito secessionista.

Els segadors significa “I mietitori” (dal latino secatores). L'inno catalano, la cui musica (composta nel 1892 dal musicista barcellonese... (Continues)
Catalunya, triomfant,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/10/2 - 19:29
Song Itineraries: Anthems and Anti-Anthems
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Death of Ellenton

Death of Ellenton
[1951]
Scritta da tal D. Smith (?) e da Jesse “Pa” Johnson, fondatore e leader di questo gruppo corale bianco americano degli anni 40.
Nel repertorio di folksingers come Rosalie Sorrels, scomparsa di recente, nel giugno scorso, e come The New Lost City Ramblers

La cittadina di Ellenton, South Carolina, non ha avuto un bel destino. Negli anni successivi alla Guerra Civile fu teatro di sanguinosissimi scontri tra gruppi paramilitari suprematisti, legati al Partito Democratico (!), e militanti del Partito Repubblicano - quello del presidente Ulysses S. Grant, ex condottiero nordista – una parte del quale si batteva per la protezione e l'inclusione sociale degli schiavi liberati.

Poi nel 1950 la cittadina fu interamente evacuata e cancellata dalle mappe perchè il governo aveva deciso di costruire proprio lì un grande impianto nucleare, il Savannah River Plant, destinato all'arricchimento... (Continues)
Where the broad Savannah flows along to meet the mighty sea
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/10/1 - 22:02
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Soldiers

Soldiers
1998
Xenophobia (Why?)
Well there's nothing good
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/1 - 21:36
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Injustice

Injustice
1986
Harry's reasons
Injustice
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/10/1 - 21:30
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El mundo es un pañuelo

El mundo es un pañuelo
[Madrid, 3 febbraio 1978]
Versi di Armando Tejada Gómez (1929-1992), importante scrittore, poeta e cantautore argentino, uno dei fondatori del “Movimiento del Nuevo Cancionero” nell'Argentina dei primi anni 60.

Nella sua raccolta poetica intitolata “Bajo estado de sangre”, pubblicata nel 1986, contenente poesie composte tre il 1974 ed il 1983, nel pieno della dittatura più sanguinaria nell'America Latina del 900.

Musica di Enrique Llopis (1952-), cantautore argentino nativo di Rosario, Santa Fe. In un disco collettivo edito nel 1999 ed interamente dedicato ad Armando Tejada Gómez
Testo trovato su Sons de Turoqua

Canzoni come “Canción con todos” e “Fuego en Anymaná” nel 1976 valsero al suo autore, Armando Tejada Gómez, la censura della nuova Junta militare ed addirittura il suo fermo e la deportazione a Buenos Aires dalla provincia di Santa Fe, dove viveva, perchè ritenuto dal governo... (Continues)
Usted partió de aquí,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/30 - 22:46
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Genocide

Genocide
1981
Lyrics and music by Peter Butler and Wally McArthur

Wrong Side Of The Road is a ground breaking 1981 Australian film, road movie, rock documentary, musical drama, it followed 2 days of life on the road for two Aboriginal rock/reggae bands which were largely unknown to mainstream Australia: No Fixed Address e Us Mob.
Its a great film it tackled the taboo subject of racism in Australia head on, a topic which one would say still is pretty taboo.
Each band gets a side each on the album, No fixed address later released their groundbreaking Ep "From My Eyes"
They promise us this,
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/9/30 - 15:44
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Black Man's Rights

Black Man's Rights
1981
Lyrics and music by Bart Willoughby

Wrong Side Of The Road is a ground breaking 1981 Australian film, road movie, rock documentary, musical drama, it followed 2 days of life on the road for two Aboriginal rock/reggae bands which were largely unknown to mainstream Australia: No Fixed Address e Us Mob.
Its a great film it tackled the taboo subject of racism in Australia head on, a topic which one would say still is pretty taboo.
Each band gets a side each on the album, No fixed address later released their groundbreaking Ep "From My Eyes"
I am a black, black man
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/9/30 - 15:28
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We Have Survived

We Have Survived
1981
Lyrics and music by Bart Willoughby

Wrong Side Of The Road is a ground breaking 1981 Australian film, road movie, rock documentary, musical drama, it followed 2 days of life on the road for two Aboriginal rock/reggae bands which were largely unknown to mainstream Australia: No Fixed Address e Us Mob.
Its a great film it tackled the taboo subject of racism in Australia head on, a topic which one would say still is pretty taboo.
Each band gets a side each on the album, No fixed address later released their groundbreaking Ep "From My Eyes"
You can't change the rhythm of my soul,
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/9/30 - 15:05
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Treaty

Treaty
1991
(Paul Kelly, Mandawuy Yunupingu, Stuart Kellaway, Cal Williams, Gurrumul Yunupingu, Milkayngu Mununggurr, Banula Marika, Peter Garrett)

"Treaty" is a song by Australian indigenous
music band Yothu Yindi, which is made up of Aboriginal and balanda (non-Aboriginal) members.
"Treaty" was the first song by a predominately-Aboriginal band to chart in Australia and was the first song in any Aboriginal Australian language (Yolngu-Matha) to gain extensive international recognition, peaking at No. 6 on the Billboard Hot Dance Club Play singles charts.
In 1988, as part of Bicentennial celebrations, Prime Minister of Australia, Bob Hawke, visited the Northern Territory for the Barunga festival where he was presented with a statement of Aboriginal political objectives byGalarrwuy Yunupingu and Wenten Rubuntja. Hawke responded to the Barunga Statement with a promise that a treaty would be concluded with Indigenous Australians by 1990.
Well I heard it on the radio
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/9/30 - 14:34
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I va in Merica

I va in Merica
Poesia del 1896 in dialetto veronese di Berto Barbarani da “I Pitochi”
Traduzione in italiano di Flavio Poltronieri
Musicata e interpretata da Stefano Orlandi nel cd I Pitochi - 2017


Stefano Orlandi - I pitochi
Recensione di Flavio Poltronieri

da Estatica

"Vorrei cantare Verona, ad una certa ora di notte, quando si alza la luna:
quando i boschi addormentati sembra che corrano dentro sogni di barche in cerca di fortuna,
seguendo l'acqua dell'Adige che va in cerca di paesi e città...
o mercanti di lane e pietre, di miserie ne avete viste tante ma il vostro muso è rimasto uguale,
di tante rughe il tempo vi ha segnato, di tante vi ha pulito
e l'Adige passando vi ha baciato e vi ha lavato
poi è tornato al suo posto a sognare altri ponti, altre case, altre città!"


A noi bambini del proletariato veronese degli anni '60 poteva capitare di sentirne parlare in casa dai nostri genitori... (Continues)
Fulminadi da un fraco de tempesta,
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2017/9/30 - 12:20
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Είχα ένα αγόρι

Είχα ένα αγόρι
Eíha éna agóri
[1968]
Στίχοι: Παυλἰνα Παμπούδη
Μουσική / Ερμηνεία: Αρλέτα
'Αλμπουμ: Στον ρυθμό του αγέρα
Testo: Pavlina Pamboudi
Musica / Interpretazione: Arleta
Album: Στον ρυθμό του αγέρα ("Al ritmo dell'aria")

Nel 1968, in piena dittatura dei Colonnelli, la giovane cantante Arleta (Argyrò Nikoleta Tsapra), che allora aveva 23 anni, pubblicò un disco di sue canzoni romantiche e “disimpegnate” nell'ambito del Neo Kyma (“new wave”) della canzone greca, che s'intitolava “Al ritmo dell'aria” e che passò la censura senza problemi. Al ritmo dell'aria, appunto, riuscì a infilarci anche questa (bella) canzone di cui la censura non si accorse per niente, dato che Arleta la aveva scritta per, e parlava di, Sotiris Petroulas. Sotto una dittatura, le cose, e le persone, non possono essere chiamate con il loro nome; se ne parla in modo nascosto, e anche una canzone diventa un piccolo, grande... (Continues)
Είχα ένα αγόρι, ένα άγριο άνεμο,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2017/9/30 - 00:49
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Sencillo exilio

Sencillo exilio
[1982]
Versi di Armando Tejada Gómez (1929-1992), importante scrittore, poeta e cantautore argentino, uno dei fondatori del “Movimiento del Nuevo Cancionero” nell'Argentina dei primi anni 60.
Nella sua raccolta poetica intitolata “Bajo estado de sangre”, pubblicata nel 1986

Lo stesso autore nel 1985 realizzò un disco intitolato “Historia de tu ausencia” (come un'altra sua opera) dove recitava questa ed altre sue poesie su di un tessuto musicale offerto dalla chitarra di Juanjo Domínguez. Per questo brano fu scelta la musica composta da César Isella per “Canción de lejos”, il cui testo è ancora di Armando Tejada Gómez.
Paso frente a esa casa
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/29 - 23:27
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La lucha

La lucha
[1967]
Versi di Armando Tejada Gómez (1929-1992), importante scrittore, poeta e cantautore argentino, uno dei fondatori del “Movimiento del Nuevo Cancionero” nell'Argentina dei primi anni 60. Nella sua raccolta poetico-musicale intitolata “Tonadas para usar”, 1967, la stessa dove è contenuta La gran guerra

Musica di Teresa Parodi, nel suo ultimo disco appena uscito, “Todo lo que tengo” (2017), dove il brano è interpretato insieme a Luciana Jury.

Una magnifica poesia.
Con una flor, con una
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/29 - 23:00
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Fuego en Anymaná

Fuego en Anymaná
[1972]
Versi di Armando Tejada Gómez (1929-1992), importante scrittore, poeta e cantautore argentino, uno dei fondatori del “Movimiento del Nuevo Cancionero” nell'Argentina dei primi anni 60.
Musica di César Isella, nel suo disco con Los Trovadores intitolato “A José Pedroni (El regreso del juglar)”, dedicato ad un altro noto poeta argentino, José Bartolomé Pedroni Fantino (1899-1968)
Testo trovato su Cancioneros.com

Interpretata più volte da Mercedes Sosa (a cominciare dal disco “A quién doy” del 1980) e poi anche dal Cuarteto Zupay, León Gieco e Abel Pintos, tra gli altri.



Benchè lo scrittore, poeta e cantautore argentino Armando Tejada Gómez (1929-1992) sia considerato una delle figure più rilevanti della cultura argentina del 900, fino ad oggi non era mai stato inserita sulle CCG/AWS la sua scheda biografica, cioè non aveva ancora quel rilievo d'autore che invece gli spetta.... (Continues)
Dicen que yo, de solo estar
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/29 - 22:26
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Nosotros nos quedamos (o Elogio de la culpa)

Nosotros nos quedamos (<em>o</em> Elogio de la culpa)
[1982]
Versi di Armando Tejada Gómez (1929-1992), grande scrittore e poeta argentino, nella raccolta intitolata "Bajo estado de sangre" (1986), dove la poesia è intitolata "Elogio de la culpa".
Musica di León Gieco
Nel quarto album della sua raccolta intitolata “La historia esta”, 1998
Testo trovato su Cancioneros.com
Nosotros nos quedamos
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/29 - 14:08
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Canción de la que no quería mentir

Canción de la que no quería mentir
[1958]
Versi di Gloria Fuertes (1917-1998), poetessa spagnola, nella raccolta intitolata “Todo asusta”
Musica di Honorio Herrero
Nel disco degli Aguaviva intitolato “La casa de San Jamás”, 1972
Testo trovato su Sons de Turoqua
Hemos de procurar no mentir mucho.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/29 - 13:24

Dulce María, dime

Dulce María, dime
[1963]
Versi del poeta spagnolo Pedro Garfias (1901-1967), nella raccolta “Poemas sueltos”
Alcune parti sono state utilizzate da Enrique Morente per la sua “Misa flamenca” (1991)
Testo trovato su Sons de Turoqua
Dulce María, dime:
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/29 - 12:19
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Canción

Canción
[1937]
Versi di Antonio Machado, nella raccolta “La guerra (1936-1937)”, con disegni del fratello José, pubblicata nel 1937
Musica di Vicente Monera
Trovata su Sons de Turoqua

Una poesia composta a Rocafort, vicino a Valencia, dove Machado e la sua famiglia furono accolti tra la fine del 1936 e l’aprile del 1938, prima di essere evacuati a Barcellona.
Ya va subiendo la luna
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/29 - 11:28
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Ni aguantar ni escapar

Ni aguantar ni escapar
[1976?]
Versi di Carmen Martín Gaite (1925-2000), importante scrittrice spagnola. Credo provengano dalla sua prima raccolta poetica, “A rachas”, pubblicata nel 1976
Musica di Chicho Sánchez Ferlosio, nel suo album “A Contratiempo” del 1978
Ni aguantar ni escapar
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/28 - 08:09




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