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Mon père me marie (ou Chanson de la malmariée)

Anonymous
Mon père me marie (<em>ou</em> Chanson de la malmariée)
[XIX° sec.]
Canzone raccolta da Federico Ghisi (Shangai, 1901 - Luserna San Giovanni, Torino, 1975), musicologo e compositore, a Pomaretto, Val Chisone, dalla voce dei coniugi Jahier (Vitale Jahier, originario di Perosa Argentina, e Ida Poet, nativa di Perrero, fraz. Traverse).
Nel disco "Vieilles chansons des Vallées Vaudoises” (1963), basato sulle ricerche effettuate, in collaborazione con Emile Tron, da Federico Ghisi, che ha anche curato gli arrangiamenti dei brani, riproposti per voce solista (soprano, Rosina Cavicchioli), e dieci strumenti classici (Complesso strumentale del circolo musicale A.R.C.I. "A. Toscanini" di Torino).
Testo trovato su libretto de "La bello a la fenetro", registrazioni dal vivo di cantori e suonatori delle Valli Chisone e Germanasca, realizzato nel 1983 dal Gruppo di Musica Popolare di Pinerolo e dall'Associazione culturale La Cantarana
Mon père me marie
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/2/17 - 20:43
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La viéyo villo d’Aigo Morto

La viéyo villo d’Aigo Morto
[seconda metà dell'800]
Versi del poeta occitano Antoine Bigot (1825-1897), nativo di Nîmes.
Su di una melodia corale tradizionale che non ho potuto identificare con precisione.
Testo trovato qui

Ho trovato il primo riferimento a questo canto su di un numero de La Beidana, periodico della Fondazione Centro Culturale Valdese, interamente dedicato ad un convegno intitolato "Mots
et musique. Le français à travers le chant”, tenutosi a Torre Pellice tra febbraio ed aprile del 2008.
Nell'articolo di Enrico Lantelme "Tra storia e memoria: i quaderni di canzoni" ad un certo punto si legge:

"Alla famiglia di canti tradizionali valdesi appartengono a pieno titolo anche alcuni componimenti ispirati ai temi della persecuzione contro gli Ugonotti d’oltralpe. Dopo la revoca dell’Editto di Nantes (Fontainebleau, 1685) Luigi XIV, abolendo la libertà religiosa concessa nel 1598 da Enrico IV, scatenò... (Continues)
La viéyo villo d’Aigo Morto
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/2/17 - 18:45

Surtout, pas de Mélancolie

Surtout, pas de Mélancolie
Surtout, pas de Mélancolie

Chanson léviane – Surtout, pas de Mélancolie – Marco Valdo M.I. – 2019

Lettre de prison 10

13 avril 1934


Dialogue Maïeutique

Comme tu le vois, Lucien l’âne mon ami, cette chanson s’intitule « Surtout pas de mélancolie » et c’est tout un programme.

Moi, Marco Valdo M.I. mon ami, j’ai toujours pensé que la mélancolie était la meilleure compagne des solitaires et qu’elle gagnait souvent le cœur du prisonnier ou de celle, celui ou ceux qu’il laissait au-dehors.

Ce n’est pas faux, Lucien l’âne mon ami. C’est la raison pour laquelle le prisonnier dit :

« Surtout, pas de mélancolie !
Je vous en prie.
Moi, ici, je suis content,
Je passe les journées en chantant,
Je marche, je bouge en rêvant. »,

pourtant, on sent bien que cela tient plus de la formule conjuratoire plus que de l’affirmation d’un fait. Ce qui se passe est que Carlo Levi, qui est en prison... (Continues)
Déjà tout un mois
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/2/17 - 17:12
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Rentrez chez vous !

Rentrez chez vous !
(2018)

Album: La vie de rêve

Si dice spesso "prova a metterti nei panni dell'altro, dell'immigrato, del rifugiato". Facile a dirsi, più difficile a farsi.

Può servire allora fare come in questa canzone di Bigflo & Oli e provare a invertire le parti.
Immaginate una Francia in balia della guerra civile. La Torre Eiffel bombardata è stata fatta saltare, esecuzioni sommarie nelle piazze di Tolosa, milioni di profughi che fuggono verso sud, le famiglie separate, per raggiungere con un lungo e pericoloso viaggio il porto di Marsiglia. Arrivati al mare sono presi in consegna da scafisti senza scrupoli che li fanno salire su imbarcazioni di fortuna per raggiungere la Terra Promessa, al di là del Mediterraneo, l'Africa.

Molti muoiono durante la traversata. Chi ce la fa viene accolto dal filo spinato dei Centri di Identificazione ed Espulsione. Fuori dal pullman una folla inferocita di quelli... (Continues)
[Intro : Bigflo]
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2019/2/17 - 11:04
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Alichino

Alichino
[2019]
Album : Prezioso

Parole e musica di Gianmaria Testa
Gianmaria Testa, voce e chitarra
Non sono il re dei saltimbanchi
(Continues)
Contributed by adriana 2019/2/17 - 09:51
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Я люблю тебя, жизнь

Я люблю тебя, жизнь
Ja ljublju tebja, žizń!
Musica / Music / Musique / Музыка / Sävel: Эдуард Савельевич Колмановский / Eduard Kolmanovsky (1923 - 1994)
Testo / Lyrics / Paroles / Слова / Sanat: Константин Яковлевич Ваншенкин / Konstantin Vanshenkin (1925 - 2012)


Я люблю тебя, жизнь,
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2019/2/16 - 12:39
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A wójta się nie bójta

A wójta się nie bójta
[1967]
Parole di Wojciech Młynarski
Musica di Andrzej Zieliński
leader del gruppo Skaldowie
Il testo da YT.
Jak głosi jedna
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2019/2/16 - 12:31
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Капли Датского короля

Капли Датского короля
[1964]
Слова: Булат Окуджава
Музыка: Исаак Шварц
Il testo da YT
С детских лет поверил я,
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2019/2/16 - 11:28

Complainte du Ministre Louis Ranc (ou Louis Ranc, pasteur martyr)

Anonymous
Complainte du Ministre Louis Ranc (<em>ou</em> Louis Ranc, pasteur martyr)
[1745]
Il testo di questa complainte si trova in "Recueil de Vieilles Chansons et Complaintes Vaudoises" di Gabrielle Tourn - contrassegnato dalla sigla (G. T.) - pubblicato a Torre Pellice nel 1908. Il canto fu raccolto dalla voce di Marie Malan, abitante a Pont Vieux di Luserna, sempre in Val Pellice.
Ho trovato il testo in un vecchio numero (1973) del "Bollettino di Studi Valdesi", in uno studio intitolato "Complaintes e canzoni storiche (XII -XIX sec.)", scritto da Federico Ghisi (Shangai, 1901 - Luserna San Giovanni, Torino, 1975), musicologo e compositore.
Ma la fonte originaria è il manoscritto di David Michelin Salomon di Bobbio Pellice, datato 1751.

Louis Ranc era un pastore del «Désert». L'espressione indica il periodo compreso tra la revoca dell'Editto di Nantes (1685) e l'Editto di Tolleranza di Versailles (1787), durante il quale coloro che in Francia professavano il credo... (Continues)
Ecoutez tous maintenant
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/2/15 - 22:55
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Όταν κανείς στην ξενιτειά

Όταν κανείς στην ξενιτειά
Otan kaneís stin xeniteiá
[1971]
Στίχοι και μουσική: Nίκος Ξυλούρης
Testo e musica: Nikos Xylouris
Lyrics and music: Nikos Xylouris
Paroles et musique: Nikos Xylouris
Sanat ja sävel: Nikos Xylouris
'Αλμπουμ / Album / Albumi: Η Κρήτη και τα τραγούδιά της / Crete and its Traditional Folksongs

Emigrazione, esilio, sradicamento, bastimenti, solitudine, nostalgia, guerra, fame, pene, dolori, sfruttamento, disoccupazione, la famiglia e/o l'innamorata lontana, lacrime napoletane, bacioni a Firenze, lamenti portoghesi, la famosa xenitià greca, le diaspore...mi piacerebbe sapere, ma non ce la farò mai in questa vita e nemmeno nella prossima e in quella prossima ancora, quante migliaia di canzoni sono state scritte e cantate su queste cose, sia popolari che d'autore, sia di denuncia che strappalacrime e di qualsiasi altro genere. Specialmente nei nostri paesi mediterranei e del Sud Europa (e... (Continues)
Πήγα στα ξένα κι έχασα
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2019/2/15 - 20:43

Complainte sur Des Ubas

Complainte sur Des Ubas
[XVIII° sec.]
Versi di autore anonimo, risalenti alla seconda metà del 700
Armonizzazione di Angelo Agazzani, su di una musica antica che ha addirittura rimandi a quella di Pérotin, compositore francese del XII°/XII° secolo.
Nel disco della Camerata Corale La Grangia intitolato "Omaggio alla Cultura Valdese", 1989

Ubas è un toponimo del Vivarais (Ardèche) e con quel soprannome era noto anche Mathieu Majol, pastore ugonotto. Tradito da un correligionario, fu arrestato, processato e condannato a morte. L'esecuzione avvenne il 1 febbraio 1746 a Montpellier. Aveva 26 anni. (breve biografia tratta dalle note al disco)
Il racconto è sostanzialmente identico a quello del tradimento di Gesù Cristo da parte di Giuda...
Chantons ici l'histoire - de Monsieur Des Ubas,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/2/15 - 13:16
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Peace

Peace
I see you waiting for a sign
(Continues)
2019/2/14 - 22:22
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Hunc ego te, Euryale, aspicio?

Hunc ego te, Euryale, aspicio?
[29-19 a. C.]
Versi del poeta Virgilio, dalla sua "Æneis", l'Eneide, Libro IX
Musica di Domenico Mazzocchi (1592-1665), compositore romano del Seicento
Nell'album "Reliquie di Roma III: Mortale, che pensi?" del gruppo Atalante diretto da Erin Headley (viola da gamba e lirone)

Nel racconto dell'Eneide Eurialo e Niso sono due giovani troiani fuggiti con Enea dopo la caduta della loro città per mano degli Achei. I profughi troiani, sbarcati nel Lazio, si scontrano con alcuni del popoli nativi, come i Rutuli. Durante un assedio di questi al campo troiano, Eurialo e l'inseparabile Niso si offrono di superare le linee nemiche per andare ad avvertire Enea che in quel momento si trova lontano.

I due giovanissimi guerrieri penetrano nel campo rutulo notte tempo e fanno strage di nemici. Ma si attardano ad arraffare bottino e vengono intercettati da un nutrito gruppo di guerrieri italici. Niso... (Continues)
Hunc ego te, Euryale, aspicio? tune ille senectae
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/2/14 - 21:42
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Οι πόνοι της Παναγιάς

Οι πόνοι της Παναγιάς
Oi pónoi tis Panagiás
[1980]
Στίχοι: Κώστας Βάρναλης
Μουσική: Λουκάς Θάνος
Πρώτη εκτέλεση: Νίκος Ξυλούρης
Άλλες ερμηνείες: Γιάννης Χαρούλης (2003)
'Αλμπουμ: Σάλπισμα
Poesia di Kostas Vàrnalis
Musica di Loukas Thanos
Primo interprete: Nikos Xylouris
Altri interpreti: Giannis Charoulis (2003)
Album: Salpisma
A poem by Kostas Varnalis
Music by Loukas Thanos
First performed by Nikos Xylouris
Also performed by Yannis Charoulis (2003)
Album: Salpisma

Andrà a finire che, tra le lamentazioni di Maria sul Cristo morto, nei tempi moderni le due più belle sono state scritte da un anarchico e da un comunista. L'anarchico lo conoscete bene: si chiamava Fabrizio De André, e la lamentazione si chiama Tre madri. Il comunista, invece, scriveva in greco e qui dentro lo conosciamo per la storia dell'asino Kyr Medios, che sgobbava come un somaro, sfruttato anche per costruire chiese, bastonato... (Continues)
Πού να σε κρύψω γιόκα μου
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2019/2/13 - 23:15
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La lechera

La lechera
[1955/56 ?]
Testo / Letra / Lyrics / Paroles / Sanat: Violeta Parra (?) - Canzone popolare cilena / Canción popular Chilena / Chilean Folksong / Chanson populaire chilienne / Chilen kansanlaulu
Musica / Música / Music / Musique / Sävel: Melodia popolare cilena (?) / Melodía popular chilena / Chilean folk tune / Mélodie populaire chilienne / Chilen kansanmelodia
Incisione / Grabación / Recording / Enregistrement / Tallennus : Gabriela Pizarro (1932-1999), Canciones Campesinas [1982]

Secondo parecchi, La lechera sarebbe stata la prima canzone di contenuto sociale scritta da Violeta Parra; ma si tratta di una canzone quasi perduta, dalla storia complessa e incerta e con testimonianze differenti tra di loro.

Secondo la testimonianza del figlio di Violeta, Ángel Parra (in Mi nueva canción chilena. A lo pueblo lo que es del pueblo, Santiago, Catalonia, 2016) la canzone risalirebbe a quando... (Continues)
Versión de cancioneros.com (v. Introducción)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/2/13 - 00:03
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Gernika

Gernika
1999
Arimaerratu
"Bihotzik ez dau inoiz izan haltzak
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/12 - 11:00
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Gerra

Gerra
2015
Phoenicoperus
Bizi zinen etxean sasiaz gain
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/12 - 10:48
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Oihu-loreak

Oihu-loreak
2015
Phoenicoperus
Basalore gorriak oihu
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/12 - 09:39
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Mediterraneo

Mediterraneo
2013
Apologia
Oggi è un giorno speciale: passi, nelle mie gambe c’erano tanti passi da scaricare; due fucili, ed ho avuto mira.
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 22:26
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Lampedusa

Lampedusa
2016
L'attrape-rêves
Je pense à toi mon amour
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 22:09
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Sempre

Sempre
2016
Evidenti Tracce Di Felicità

Acoustic Guitar – Paolo Bonfanti
Bagpipes, Flute – Simone Lombardo
Drums – Eugenio Merico
Electric Bass – Andrea Cavalieri
Violin – Chiara Giacobbe
Vocals – Anna Maria Stasi
Vocals, Acoustic Guitar, Charango – Paolo E. Archetti Maestri*
Words By, Music By – Paolo E. Archetti Maestri*

L’epilogo è caratterizzato da una frase di Carlo Mazzacurati (che è anche una dedica al regista scomparso), leggermente modificata: “Ogni individuo (persona) che vedi (incontri), sta combattendo una battaglia, di cui non sai nulla. Sii gentile, sempre”.
Una sorta di filastrocca che con il suo epilogo è un vero invito all'incontro e alla conoscenza dell'altro, senza pre-giudizi... al giorno d'oggi ne fa una CCG Doc
Fanciulla ha un dito sulla pancia,
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 19:08
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Zero padan

Zero padan
2019
Bassi per le masse

feat. Franco Ricciardi, Fido Guido, Ivan Granatino
E batte nero nero nero nero nero nero nero questo cuore
(Continues)
Contributed by Dq82 + adriana 2019/2/11 - 18:50
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La storia

La storia
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

La Storia con la S maiuscola, da sempre fatta dai potenti, che stritola innumerevoli vite destinate invincibilmente al ruolo di vittime. La stessa Storia che culmina nel “punto di orrore definitivo”, come lo definisce Elsa Morante, rappresentato dal Ventesimo Secolo.
loudvision.it

E poi sui prati lasciammo
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 18:31
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Dell’inizio e la fine

Dell’inizio e la fine
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Il tragico epilogo. Ida trova in casa il piccolo Useppe privo di vita (anche lui, come la madre, affetto da epilessia) e viene sopraffatta dal dolore fino ad impazzire. Nella sua mente ruotano le scene dell’intera Storia umana, che percepisce come le spire di un assassinio interminabile. Il brano è una celebrazione della vita in tutte le sue forme, con la sua mortuarietà contrapposta alla Storia.
loudvision.it

Ora rimpiangi la notte
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 18:25
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Nel rifugio, l'Idea

Nel rifugio, l'Idea
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore
Stefano Disegni: armonica

Sempre Davide, nello stesso anno, arriva nel rifugio di Pietralata presentandosi con il falso nome di Carlo Vivaldi. Stremato e privo di forze, racconta parte della sua storia: arrestato per la propaganda anarchica, ebreo latitante, rinchiuso nelle “anticamere della morte”, viene caricato in un treno merci di deportati dal quale riesce miracolosamente a fuggire mescolandosi tra i cadaveri. Nel brano si fa riferimento anche alle quattro giornate di Napoli del ’43.
loudvision.it


Ida in... (Continues)
A dispetto della bocca impastata dal bere
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 18:21
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Ceteri desunt

Ceteri desunt
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Nell’immediato dopoguerra Davide Segre si reca a Mantova, nella sua casa paterna. Sa che tutta la sua famiglia è stata deportata nel 1943 ad Auschwitz-Birkenau, dove nessuno di loro è sopravvissuto. Trova stanze abbandonate e vuote, dove gli oggetti di famiglia sono rimasti immobili nel tempo.loudvision.it

Ora Davide torna a casa
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 18:15
Song Itineraries: Extermination camps
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Luglio '43

Luglio '43
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

Il 10 luglio 1943 gli alleati sbarcano in Sicilia. Una mattina Ida e Useppe vengono sorpresi in strada dal bombardamento che devasta San Lorenzo: un inferno da cui escono miracolosamente illesi, ma nel quale morirà Blitz – il loro primo cane – tra la disperazione di Useppe. Perduta la loro casa sotto le bombe, trovano ricovero insieme a un gruppo di sinistrati, in un caseggiato fatiscente nel quartiere di Pietralata. Il 25 luglio dello stesso anno Mussolini viene deposto e arrestato dal re: cade il fascismo.
loudvision.it


Ida... (Continues)
Per Ida la borgata con i suoi abitanti
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/11 - 18:06
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Jag går med dej

Jag går med dej
Album: Nära dej (1994)
Text och musik (Lyrics and music): Björn Afzelius

Björn Afzelius wrote the following notes about "Jag går med dig" in his 95 Songs book:

"Skäms aldrig över att du trott på nåt gott, att du velat förbättre världen eller att du tänkt på andra än dej själv. Oavsett om det gick som du ville eller inte. De som borde skämms är de som inte gjort ett dugg för något annan – och som ändå klagar på dem som åtminstone försökt."

"Never be ashamed that you believed in something good, that you will better the world, or that you thought about others than yourself. In spite of whether it went as you wanted or not. Those who ought to be ashamed are those who didn’t do a thing for anyone else – and who still complained about those who at least tried."
Nu när världen är förändrad,
(Continues)
Contributed by Ceil Herman 2019/2/11 - 16:20

Noi non ci Sanremo

Noi non ci Sanremo
[10 febbraio 2019]
Sull'aria di Noi non ci saremo


Dopo un lungo silenzio, Riccardo Scocciante torna su queste pagine con una sua canzoncina decisamente apocalittica, cantata sull'aria di un vecchio successo degli Zingari rapitori di bamb dei Nomadi scritto da Guccini e ispirata dalla kermesse canora nazionale del Festival di Sanremo a cui ha assistito tirando sassate al televisore e finendolo con una raffica di Kalašnikov assai interessato. [CCG/AWS Staff]



Vedremo soltanto la Prova del Cuoco...

Salvini vestito da uomo di Neanderthal (ma voleva vestirsi da Pippo Baudo)
Vedremo soltanto la Prova del Cuoco,
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2019/2/10 - 20:22
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Kryształowa noc

Kryształowa noc
[2018]
Dall'album "Fino alla fine"
W mroku nie ma światła, skąd te cienie samych siebie
(Continues)
Contributed by krzyś 2019/2/9 - 00:38
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Dov'è l'Italia

Dov'è l'Italia
Sanremo 2019
Nella serata dei duetti interpretata con Nada

Motta ha detto che si tratta in un certo senso di una canzone d'amore, ma anche di una canzone politica. Abbiamo letto il testo di Dov'è l'Italia e le dichiarazioni di Motta per capire i riferimenti e intendere a fondo le parole che il cantante ha deciso di dedicare a chi rischia la vita in mare nella speranza di salvarsi.

Il testo di Dov'è l'Italia, pur non essendo una classica canzone di denuncia, riesce con parole poetiche a suggerire una riflessione sui migranti, le loro storie e il loro smarrimento nella disperata ricerca di un porto sicuro.

Motta nelle interviste ci ha tenuto a specificare che Dov'è l'Italia non è una canzone politica, ma sociale. Non si tratta quindi di un J'accuse contro i governanti dell'oggi, ma di un richiamo per tutti i cittadini di questo paese, invitati a chiedersi dove siamo adesso, come ci poniamo... (Continues)
Perché nascosto sono stato quasi sempre
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/8 - 12:48
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Dictature inavouée

Dictature inavouée
C'est en 2016, après le coup d'état d'Ali Bongo lors des élections présidentielles du 31 août que la chanteuse gabonaise Tita Nzebi écrit 'Dictature inavouée', dénonçant la dictature gabonaise et le mépris des droits humains, dans un mélange de français et de nzebi, une des langues du Gabon.
Gabon, dictature inavouée
(Continues)
Contributed by Bruno 2019/2/7 - 11:35
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À l’Abri des Bandits

À l’Abri des Bandits
À l’Abri des Bandits

Chanson léviane – À l’Abri des Bandits – Marco Valdo M.I. – 2019

Lettre de prison 9

10 avril 1934


Dialogue Maïeutique


Déjà ce titre « À l’Abri des Bandits », sursaute Lucien l’âne, c’est du persiflage. Cependant, je dois bien reconnaître qu’il reflète une réalité, car c’était le cas du temps de Carlo Levi à la prison de Turin ; ça l’est peut-être moins aujourd’hui ; enfin, je n’en sais trop rien. Ça doit aussi dépendre des prisons. Pour certaines, la chose est certaine ; dans celles-là, on dirait plus exactement : « En prison, sous la coupe des bandits. »

Sans doute, Lucien l’âne mon ami, est-ce vrai dans certaines prisons contemporaines ; cependant, il y a prison et prison, et puis, il y a les camps, les bagnes et une infinité de choses du genre, parfois sans nom où on entasse tout un monde. S’agissant de cette chanson, il faut avoir à l’esprit ce qu’était l’Italie... (Continues)
Le temps a laissé son manteau
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/2/7 - 10:33
Song Itineraries: From World Jails
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Anche per te

Anche per te
[1969]
Mogol/Battisti
Cover: Enrico Ruggeri, Renato Zero, Francesco De Gregori






Una canzone con valore metaforico.
Uma canção com valor metafórico.
Une chanson à la valeur métaphorique.




Tre donne, tre storie, tre ultime.
Una suora, una prostituta, una ragazza madre.
Tre recluse nelle galere del mondo.


Per te, che è ancora notte e già prepari il tuo caffè,
(Continues)
Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI secolo 2019/2/6 - 23:54
Song Itineraries: From World Jails
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Sangue di drago

Sangue di drago
(2018)

Album Musica per bambini
Testo tratto da Genius

[La canzone] è una metafora del potere, che spesso inventa dei capri espiatori per distruggerli e ottenere ancora più vantaggi. Per farlo usa dei trucchi, come un mago che trasforma il principe azzurro in un drago, che verrà poi ucciso da un principe malvagio. E il principe malvagio, dopo essersi liberato del drago, sposerà la principessa e diventerà re, come in tutte le favole. Solo che non è un lieto fine, non è il trionfo dei buoni. In “Sangue di Drago” mostro il backstage della favola, gli attori senza i loro costumi, usandoli per spiegare qualcosa anche del mondo che ci circonda.
intervista a Rancore


Dei capri espiatori, ovvero dei nemici immaginari creati dal potere. Grazie alla paura di questi nemici il potere giustifica le proprie guerre. Grazie a queste guerre i potenti con l'inganno acquisiscono ancora più potere...
Sai che principeggiare è un'arte
(Continues)
2019/2/6 - 23:02
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Burn the Castle

Burn the Castle
[2016]
Nell'album "Winter"
Scritta da Justin Sullivan, Ceri Monger e Michael Dean
Testo trovato sul sito ufficiale della band
It’s like a great lord in his castle owns everything that we do
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/2/6 - 17:23
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Winter

Winter
[2016]
La traccia che dà il titolo all'album
Scritta da Justin Sullivan
Testo trovato sul sito ufficiale della band
Well I dreamed that I was running, through a wilderness of plenty
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/2/6 - 17:16
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Dongo

Dongo
2018
Oltre il Po
Dodici sono i ragazzi dell'Oltrepo
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/5 - 15:28
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I ragazzi stanno bene

I ragazzi stanno bene
Sanremo 2019
I Ragazzi Stanno bene 1994-2019
Nella serata con gli ospiti interpretata con Enrico Ruggeri e alla tromba Roy Paci

"'I Ragazzi stanno bene' è un rifiuto. È la non accettazione di certe storture che la società contemporanea ci regala e ci impone ogni giorno. A questa età, poter urlare: 'Non mi va!', diventa un fatto altamente liberatorio e alla fine, per chi vede le cose come noi, anche incoraggiante. Poterlo poi urlare davanti a milioni di italiani ogni sera, per almeno quattro sere, è il top", racconta la band formata da Pau, Drigo e Mac.
Tengo il passo sul mio tempo concentrato come un pugile
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/4 - 15:03
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Continuate a uccidere il poeta

Continuate a uccidere il poeta
2018
Nuovo Cantacronache 4

L’urgenza di un Nuovo Cantacronache in questi tempi così svuotati di senso e bellezza è un fatto scontato.

Dal gruppo torinese che si proponeva di “evadere dall’evasione”, Igor Lampis raccoglie il testimone del rigore programmatico, del taglio narrativo, della versificazione incalzante in rima baciata, dell’osservazione acuta che si fa invettiva, tra sberleffo e dramma, declinando il tutto con un’attitudine punk che schiaffeggia in maniera provocatoria il belcanto, le buone maniere e qualsiasi deriva estetizzante per dire con schiettezza vino al vino e pane al pane.

Lampis narra con il piglio del cantastorie l’epopea sommersa della gente comune, quella che se la passa male, quella che si arrangia di lavoro in lavoro, vessata dall’opprimente assenza dello Stato. La sua è la voce del guastafeste che canta fuori dal coro: la voce di chi rifiuta l’omologazione,... (Continues)
Continuate a uccidere il poeta,
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/4 - 13:29
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Ballata per i centri antiviolenza

Ballata per i centri antiviolenza
2018
Nuovo Cantacronache 4

L’urgenza di un Nuovo Cantacronache in questi tempi così svuotati di senso e bellezza è un fatto scontato.

Dal gruppo torinese che si proponeva di “evadere dall’evasione”, Igor Lampis raccoglie il testimone del rigore programmatico, del taglio narrativo, della versificazione incalzante in rima baciata, dell’osservazione acuta che si fa invettiva, tra sberleffo e dramma, declinando il tutto con un’attitudine punk che schiaffeggia in maniera provocatoria il belcanto, le buone maniere e qualsiasi deriva estetizzante per dire con schiettezza vino al vino e pane al pane.

Lampis narra con il piglio del cantastorie l’epopea sommersa della gente comune, quella che se la passa male, quella che si arrangia di lavoro in lavoro, vessata dall’opprimente assenza dello Stato. La sua è la voce del guastafeste che canta fuori dal coro: la voce di chi rifiuta l’omologazione,... (Continues)
Come ti senti, bambina,
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/4 - 13:25
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Inutile emigrare

Inutile emigrare
2018
Nuovo Cantacronache 4

L’urgenza di un Nuovo Cantacronache in questi tempi così svuotati di senso e bellezza è un fatto scontato.

Dal gruppo torinese che si proponeva di “evadere dall’evasione”, Igor Lampis raccoglie il testimone del rigore programmatico, del taglio narrativo, della versificazione incalzante in rima baciata, dell’osservazione acuta che si fa invettiva, tra sberleffo e dramma, declinando il tutto con un’attitudine punk che schiaffeggia in maniera provocatoria il belcanto, le buone maniere e qualsiasi deriva estetizzante per dire con schiettezza vino al vino e pane al pane.

Lampis narra con il piglio del cantastorie l’epopea sommersa della gente comune, quella che se la passa male, quella che si arrangia di lavoro in lavoro, vessata dall’opprimente assenza dello Stato. La sua è la voce del guastafeste che canta fuori dal coro: la voce di chi rifiuta l’omologazione,... (Continues)
Statevene a casa noi non vi vogliamo
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/2/4 - 13:18
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World Peace

World Peace
Title Track dell'album del 2003
We can't take another war
(Continues)
2019/2/3 - 23:26
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Eternal Peace

Eternal Peace
1980
Album: Truths And Rights
Tell it to the world, tell it to the people
(Continues)
2019/2/3 - 23:17
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Children Are Crying

Children Are Crying
1980
Album: Truths And Rights
The children are crying bitter tears
(Continues)
2019/2/3 - 23:14
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South Africa

South Africa
singolo - 1976
Testo da Jah Lyrics

recentemente riproposta nella compilation "Reggae Mandela"
South Africa.
(Continues)
2019/2/3 - 23:08
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Free Mandela

Free Mandela
Single - 1986
Oh give thanks and praise
(Continues)
2019/2/3 - 22:47
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Mandela You’re Free

Mandela You’re Free
1992
Album: Turning Point
Woah yoee yoee yoeoh woah
(Continues)
2019/2/3 - 22:41
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Preacherman

Preacherman
[2015]
Scritta da Melody Gardot e dal batterista Chuck Staab
Nell'album "Currency of Man"

Com'è che ci sono sfuggite fino ad ora questa bellissima canzone e questa grandissima artista americana?!?

Un capolavoro assoluto, musicalmente, ed un testo dedicato ad Emmett Till, a 60 anni dal suo brutale assassinio, un episodio che scosse la coscienza degli interi Stati Uniti d'America e che segnò una svolta epocale nel movimento per la libertà degli afro americani, allora ancora purtroppo ferma a prima della guerra di secessione, nonostante fosse passato già un secolo dalla fine della schiavitù...
(Ooooh ooooooh oooooh ooooooh)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/2/2 - 21:58

La nostra lotta (La Cavigioli)

Operaie tessili della Cavigioli
Archivio Donata Pinti : …Questo canto mi fu dato dalle operaie tessili della Cavigioli nel Biellese, che lo composero sia per il testo che per la musica, durante l’occupazione della fabbrica nel giugno 1966
Da questa pagina
La Cavigioli è in lotta
(Continues)
Contributed by adriana 2019/2/2 - 17:05
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Stardog Champion

Stardog Champion
(1990)
Parole di Andrew Wood
Musica di Stone Gossard

I Mother Love Bone erano un promettente gruppo rock di Seattle, quando ancora il grunge non era ufficialmente nato, che avevano riscosso un notevole successo grazie alla voce e all'incredibile presenza scenica del cantante Andrew Wood. Purtroppo pochi giorni prima della pubblicazione del loro primo album Wood viene trovato nel suo appartamento riverso sul letto in coma da overdose e muore tre giorni dopo.

Alcuni componenti dei Mother Love Bone entreranno a far parte dei Temple of the Dog e poi del gruppo che ha fatto la storia della musica di Seattle, i Pearl Jam.

Dall'unico album dei Mother Love Bone proviene questa Stardog Champion che può suonare come un inno patriottico nel sound ma è invece tutto il contrario, il padre del protagonista è un eroe di guerra, e riposa in West Virginia...
Oh....oh yes...yeah, yeah
(Continues)
2019/2/2 - 00:13
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Я живу на улице Ленина

Я живу на улице Ленина
Alla ricerca di una strada anrco-individualista in un paese sovietico.
Ты спросишь меня, почему иногда я молчу,
(Continues)
Contributed by Donatella Leoni 2019/2/1 - 15:53
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Il peso del coraggio

Il peso del coraggio
[2018]
Scritta da Amara e Maria Luisa de Prisco
Singolo che anticipa l'uscita dell'album "Personale" (2019)

Trovo forse un po' didascalico il testo e monotona la musica (nel senso di già sentita, come in Che sia benedetta), ma sicuramente una grande canzone per questi tempi non certo luminosi, di grandi vigliacchi forti coi deboli e deboli coi forti e di gente con la schiena curva e senza coraggio...
Sono questi vuoti d’aria
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/2/1 - 13:32
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I Never Picked Cotton

I Never Picked Cotton
1970
I never picked cotton
(Continues)
2019/2/1 - 03:29
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Come degli angeli che si perdono nei cieli

Come degli angeli che si perdono nei cieli
Bianchi, neri, bruni, gialli, siamo tutti uguali,
(Continues)
Contributed by adriana 2019/1/31 - 17:27

Le Temps libre

Le Temps libre
Le Temps libre

Chanson léviane – Le Temps libre – Marco Valdo M.I. - 2019

Lettre de prison 8
3 avril 1934


Dialogue Maïeutique

Cette chanson « Le Temps libre », est ici datée du 3 avril 1934, ce qui est la date de la lettre de laquelle est tiré le premier quintain, d’où provenaient aussi des éléments de la chanson précédente, par exemple, ce qui concerne la cravate, la « Gazetta dello sport ». Le reste, les éléments qui constituent les cinq autres quintains sont extraits de la lettre du 6 avril 1934.

Pourquoi tout cet embrouillamini ?, Marco Valdo M.I. mon ami.

Je dois te dire, Lucien l’âne mon ami, que je reconnais volontiers que ces lettres sont quelquefois entremêlées, car je me suis laissé guider par le cours de la poésie plus que par l’exacte adéquation à ces lettres en apparence banales. Elles ressemblent vraiment à des lettres comme n’importe qui pourrait en envoyer dans les... (Continues)
Avec ce calme qui entoure
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/1/31 - 17:10
Song Itineraries: From World Jails
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Non erano campi

Non erano campi
Dopo "Auschwitz" di Guccini è difficile scrivere qualcosa sui campi di concentramento nazisti.
Questa canzone fa parte di uno spettacolo dedicato alla Resistenza.
Quelli non erano campi…
(Continues)
Contributed by Gabriele Baldoni 2019/1/31 - 14:04
Song Itineraries: Extermination camps
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Ne valeva la pena

Ne valeva la pena
2015
Memorie ritrovate
La schiena faceva un gran male e più male facevano gli uomini
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/31 - 11:03
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8 settembre

8 settembre
2015
Memorie ritrovate

Dedicata a Giovanni Ponta, nome di battaglia "Gianni", classe 1926, Partigiano combattente prima nei GAP a Genova, poi presente alla Benedicta nei giorni del rastrellamento; riuscì a salvarsi ed entrò successivamente nella Brigata "Oreste" nella divisione "Pinan-Cichero".
Chi semina grano non sempre raccoglie
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/31 - 09:34
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Early

Early
Featuring BOOTS
Album Run the Jewels 2 (2014)

Testo da genius

Altra canzone contro le violenze e la corruzione nella polizia.

The song covers the topic of police corruption and brutality. It’s extremely relevant right now with the incidents taking place in Ferguson and NYC 2014.

Not only have they covered the topic in their music, but Killer Mike was actually interviewed by CNN about this in August.

[Verse 1: Killer Mike]
(Continues)
2019/1/30 - 23:27
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Close Your Eyes (and Count to Fuck)

Close Your Eyes (and Count to Fuck)
(2014)
Album Run the Jewels 2
Testo da genius
Featuring Zack de la Rocha

I Run The Jewels si uniscono all'ex RATM Zack de la Rocha per un potente rap contro le violenze della polizia nei confronti delle minoranze, sia gli afroamericani che gli ispano americani. Il video ufficiale riprende un lungo corpo a corpo tra un nero e un poliziotto bianco.
[Intro: Zack De La Rocha]
(Continues)
2019/1/30 - 23:21
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American Terrorist III

American Terrorist III
(2011)
Testo da genius

Con campionamenti da “Nightcall” di Kavinsky

Un veterano della guerra in Iraq o in Afghanistan torna in patria con un PTSD (Post Traumatic Stress Disorder). Ignorato da tutti, diventa un terrorista. O forse vuole sole rovesciare il governo che l'ha mandato in guerra?
Hello Gorgeous
(Continues)
2019/1/30 - 23:07
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A.I.D.N.

A.I.D.N.
1994
Fumana Mandala
Un facchino un po' gentile che mi porti il peso
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/30 - 12:08
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Elegische Ironie

Elegische Ironie
[agosto 1917]
Versi di Erich Mühsam, nella raccolta "Brennende Erde. Verse eines Kämpfers", pubblicata a Monaco nel 1920
Musica di Christoph Holzhöfer

Una poesia composta durante la Grande Guerra, sicuramente dopo la fine del 1914, quando Mühsam rinsavì dall'abbaglio nazionalistico e bellicista che aveva colto lui ed una parte del movimento anarchico. Dal quel momento di ogni guerra fu sempre un fiero oppositore.
Lieder sing ich, seit ich denke,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/30 - 11:52
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Uno Bianca

Uno Bianca
[2014]
Wallace Records / Dischi Bervisti / Woodworm
Compositore / Composer / Composer / Säveltäjä : Nicola Manzan

Si cantava, e forse si canta ancora in qualche manifestazionaccia: ”La polizia italiana non è mai stanca, di giorno i manganelli, di notte la Uno Bianca!”. Millenovecentoottantasette, millenovecentonovantaquattro: sette anni in cui una banda criminale composta quasi interamente da poliziotti di estrema destra semina il terrore tra l'Emilia Romagna e le Marche. Ventiquattro morti, centodue feriti: questo il bilancio delle azioni della banda dei fratelli Savi, stimati sbirri in servizio presso la Qvestvra di Bologna (il capobanda, Roberto Savi, fu arrestato dai colleghi in servizio il 21 novembre 1994). In quei sette anni di sangue e di terrore, di tutto: benzinai, passanti, i tre carabinieri del Pilastro, armaioli, bancari, assalti a campi Rom, e immigrati ammazzati. Questi... (Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/1/30 - 01:10
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Patience (Sabali)

Patience (Sabali)
Album Distant Relatives - Nas & Damian Marley
Testo da genius (dove si trovano numerose note e spiegazioni)

This song speaks on the troubles facing our worlds and the fact that we have not truly opened our eyes to the problems. We as a human race must begin to come to the realization that we have the ability to make a difference.
genius


Il ritornello è un campionamento della canzone Sabali di Amadou et Mariam. Sabali significa "pazienza" in bambara.
[Intro: Nas]
(Continues)
2019/1/29 - 22:30
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Chiedilo alla Libertà

Chiedilo alla Libertà
(2015)
Album: Saremo tutto (2016)

Nel 70° della Liberazione il Signor K ha pubblicato su youtube un video del brano “Chiedilo alla libertà”, che anticipava l’uscita dell’album: ad accompagnare la canzone c’era una successione di foto riguardanti la Resistenza nel bergamasco.

Con Bonnot alla console il Signor K racconta, su una semplice base di pianoforte, l’esperienza di un partigiano che dapprima ha subìto i soprusi del regime e le privazioni della guerra e poi ha scelto di andare a combattere in montagna. Il suo racconto in prima persona ci colpisce con un flusso di parole ininterrotto e rapidissimo. Il rapper sa rendere con poche strofe, anche in modo poetico e non scontato, l’esperienza partigiana.

Il ritornello propone alcune domande che forse sarebbe opportuno farsi quotidianamente per non far sfociare la memoria in retorica e mitizzazione.

da Umanità Nuova
Eravamo solo orme nella neve
(Continues)
Contributed by Lorenzo e adriana 2019/1/28 - 21:58
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That's What I'd Like to Know

That's What I'd Like to Know
(1971)

dall'unico album di questa band inglese intitolato "Oh What a Lovely War!"
Who is he, this simple man, and absentee
(Continues)
2019/1/28 - 21:25
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Lord High Human Being

Lord High Human Being
(1971)

dall'unico album di questa band inglese intitolato "Oh What a Lovely War!"

Credo che l'intero album, che si apre con la famosissima Six Days War ripresa recentemente in vari remix, sia un concept contro la guerra.
In darkened woods the smell of fallen showers all around
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2019/1/28 - 21:22
Video!

Immer raus mit der Mutter... !

Immer raus mit der Mutter... !
[1924]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati su Die Weltbühne nel 1924 con uno dei suoi pseudonimi, quello di Theobald Tiger.
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch, a partire dall'album "Ist Das Von Gestern?" del 1965

Una poesia dedicata espressamente a Paul Graetz (1890-1937), uno dei maestri del cabaret berlinese negli anni di Weimar. Paul Graetz, come lo stesso Tucholsky, nel 1933 fu costretto a fuggire dalla Germania e morì prematuramente (per un infarto, non per sua mano, come invece Tucholsky) ad Hollywood nel 1937.

In questa poesia Tucholsky afferma quale sia per lui la soluzione alle aberrazioni del nazionalismo: conoscere il mondo, conoscere le altre culture, verificare in prima persona che i francesi sono proprio come i tedeschi, esseri umani. Come sappiamo Tucholsky, gran viveur, adorava Parigi e ci trascorse molto tempo. L'altra cosa che Tucholsky amava (insieme... (Continues)
Verdumpft, verengt, verpennt, blockiert,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/27 - 21:08




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