De la vida y de la muerte
Los años mil novecientos
(Continues)
(Continues)
2019/11/2 - 12:00
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Aldo Palazzeschi: La fiera dei morti
[1910]
Poesia di Aldo Palazzeschi / A poem by Aldo Palazzeschi / Poème d'Aldo Palazzeschi / Aldo Palazzeschin runo
"L'incendiario", 1910.
Dovevo andarci oggi, giorno dei morti; invece ci andrò domani (anzi, stamani visto che siamo già trapassati al Due). Non ce la facevo, oggi; è stato un primo di novembre in preda ai crampi muscolari e tendinei, terribili, luridi, che peraltro mi pigliano fin da quando avevo vent'anni. E allora sì, ci andrò domani al cimitero di Soffiano, dove sta mio padre. Ci sarà da fare, da ripulire un po' la tomba, da dare una spazzata, da mettere dei fiori (che, per me, sono sempre gerbere da quando ne portai un mazzo al ponte trasteverino di Giorgiana Masi). Mio padre, inoltre, è scomparso proprio nel mese di novembre, un novembre di ventidue anni fa. Il sedici di novembre del 1997, per essere precisi. Abitavo a Livorno, allora. Quella sera, mi ricordo, ero andato... (Continues)
Poesia di Aldo Palazzeschi / A poem by Aldo Palazzeschi / Poème d'Aldo Palazzeschi / Aldo Palazzeschin runo
"L'incendiario", 1910.
Dovevo andarci oggi, giorno dei morti; invece ci andrò domani (anzi, stamani visto che siamo già trapassati al Due). Non ce la facevo, oggi; è stato un primo di novembre in preda ai crampi muscolari e tendinei, terribili, luridi, che peraltro mi pigliano fin da quando avevo vent'anni. E allora sì, ci andrò domani al cimitero di Soffiano, dove sta mio padre. Ci sarà da fare, da ripulire un po' la tomba, da dare una spazzata, da mettere dei fiori (che, per me, sono sempre gerbere da quando ne portai un mazzo al ponte trasteverino di Giorgiana Masi). Mio padre, inoltre, è scomparso proprio nel mese di novembre, un novembre di ventidue anni fa. Il sedici di novembre del 1997, per essere precisi. Abitavo a Livorno, allora. Quella sera, mi ricordo, ero andato... (Continues)
I poeti cantano
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/11/2 - 00:54
Jak niewiele wiemy
[2019]
Inedita
Autoprodotta
Parole e musica di Grzegorz Dr Grzechu Dąbrowski
Il testo trascritto a orecchio.
Inedita
Autoprodotta
Parole e musica di Grzegorz Dr Grzechu Dąbrowski
Il testo trascritto a orecchio.
Czym jest morze dla biologa,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2019/11/2 - 00:53
Song Itineraries:
War on Earth
Slave to the Rhythm
(1985)
Scritta da Bruce Woolley Simon Darlow Stephen Lipson Trevor Horn per Grace Jones
dall'album omonimo
La canzone, famosissima e un classico danzereccio, può essere interpretata come la storia degli afro-americani portati come schiavi dall'Africa negli Stati Uniti e costretti a lavorare in catene cantando per mantenere il ritmo, senza mai fermarsi. Ma la musica era anche uno dei pochissimi spazi di libertà, quando in Louisiana gli schiavi neri si ritrovavano la domenica sera per cantare e ballare e mantenere la loro cultura d'origine africana.
Allo stesso tempo si potrebbe riferire all'industria musicale che produce idoli in serie schiavi del ritmo delle loro canzoni, o più in generale al modello di lavoro capitalistico. Ma il monologo iniziale presente in alcune versioni che fa riferimento alle origini africane di Grace Jones fa pensare che la canzone parli proprio degli schiavi afroamericani.
Scritta da Bruce Woolley Simon Darlow Stephen Lipson Trevor Horn per Grace Jones
dall'album omonimo
La canzone, famosissima e un classico danzereccio, può essere interpretata come la storia degli afro-americani portati come schiavi dall'Africa negli Stati Uniti e costretti a lavorare in catene cantando per mantenere il ritmo, senza mai fermarsi. Ma la musica era anche uno dei pochissimi spazi di libertà, quando in Louisiana gli schiavi neri si ritrovavano la domenica sera per cantare e ballare e mantenere la loro cultura d'origine africana.
Allo stesso tempo si potrebbe riferire all'industria musicale che produce idoli in serie schiavi del ritmo delle loro canzoni, o più in generale al modello di lavoro capitalistico. Ma il monologo iniziale presente in alcune versioni che fa riferimento alle origini africane di Grace Jones fa pensare che la canzone parli proprio degli schiavi afroamericani.
Grace Jones: "I have a grandfather on my father’s side. He’s 95 years old. His great grandfather came from Nigeria, from the Igbo tribe. I don’t look like my mother and I don’t look like my father. I look exactly like my grandfather. I act like him."
(Continues)
(Continues)
2019/11/2 - 00:22
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Kury
[2019]
Inedita
Parole e musica di Ludwig Van Goth vel Krzysztof Rodak
Il testo trascritto a orecchio.
Un altra canzone: "Kury". Una canzone sulle galline... :-)
In fondo del recinto aspetta la scure. La domenica brutale per le galline, ovvero la risposta breslaviana a "La gallineta" di Lluís Llach :-)
Dal concerto tentutosi a Ladek Zdrój al "Dom Klahra Kawiarnia Artystyczna" il 20 ottobre scorso.
Inedita
Parole e musica di Ludwig Van Goth vel Krzysztof Rodak
Il testo trascritto a orecchio.
Un altra canzone: "Kury". Una canzone sulle galline... :-)
In fondo del recinto aspetta la scure. La domenica brutale per le galline, ovvero la risposta breslaviana a "La gallineta" di Lluís Llach :-)
Dal concerto tentutosi a Ladek Zdrój al "Dom Klahra Kawiarnia Artystyczna" il 20 ottobre scorso.
Ko, ko, ko - ko - ko
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2019/11/2 - 00:17
La porte
La porte
Chanson française – La Porte – Marco Valdo M.I. – 2019
ARLEQUIN AMOUREUX – 7 ter
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
L’autre soir, on avait, Lucien l’âne mon ami, laissé notre Arlequin amoureux sur la scène du théâtre du Comte Wallenstein dans une position pour le moins scabreuse. Rappelle-toi que patatras, la statue du Commandeur était tombée de son socle et montrait au public ahuri son derrière, car, souviens-toi, Matthias à qui le Comte avait imposé ce rôle ingrat, s’était présenté aux gens et aux amis du Comte : de... (Continues)
Chanson française – La Porte – Marco Valdo M.I. – 2019
ARLEQUIN AMOUREUX – 7 ter
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
L’autre soir, on avait, Lucien l’âne mon ami, laissé notre Arlequin amoureux sur la scène du théâtre du Comte Wallenstein dans une position pour le moins scabreuse. Rappelle-toi que patatras, la statue du Commandeur était tombée de son socle et montrait au public ahuri son derrière, car, souviens-toi, Matthias à qui le Comte avait imposé ce rôle ingrat, s’était présenté aux gens et aux amis du Comte : de... (Continues)
À la taverne, les soldats entrent et sortent ;
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/11/1 - 20:57
Noi e il mattino
(2016)
Canzoni per metà
Canzoni per metà
La mia generazione non esiste
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2019/11/1 - 15:29
Numeri
2011
feat. Nathalie e Frankie HI-NRG MC
feat. Nathalie e Frankie HI-NRG MC
Primi, perfetti, reali, razionali
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2019/10/31 - 16:06
L'era del gigante
2008
Album: Metamorfosi
Album: Metamorfosi
Luca, solo con blue jeans, rock’n'roll
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2019/10/31 - 15:53
Manifesto
1995
Mi hanno insegnato: stai riparato che non sbagli mai
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2019/10/31 - 04:59
La prova
1998
Ho quello che basta per sopravvivere
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2019/10/31 - 04:32
Assolti
2001
Iperbole
Iperbole
Guarda Mario, pensa quante cose l'acqua di un ruscello può costantemente trascinare
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2019/10/31 - 03:35
Che giorno è
Era il tempo che quelli come me
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2019/10/31 - 03:29
Jamás
1996
Comandante dai duri respiri
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2019/10/31 - 03:28
Song Itineraries:
Che Guevara
Le loup garou
[2019]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vinicio Capossela
Album: Ballate per Uomini e Bestie
Carta d’identità del lupo mannaro / licantropo / werewolf / loup garou / ihmissusi
Il lupo mannaro ha molti nomi , tra i quali : nemico pazzo omosessuale ribelle carcerato apostata eretico strega apolide untore indio aborigeno anarchico disfattista comunista ebreo zingaro sovversivo pacifista clandestino migrante.
L’elenco estemporaneo è necessariamente incompleto e provvisorio, stante la inderogabile e intuibile necessità del Pensiero Unico di aggiungere al repertorio dei mezzi di sostentamento ulteriori categorie inedite elaborando quadri concettuali sempre più duttili e sofisticati al passo con i tempi.
Per i lupi mannari Galeno nel II sec. d.C. prescriveva nel suo trattato sulla medicina: «Coloro che vengono colti dal morbo chiamato lupino... (Continues)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Vinicio Capossela
Album: Ballate per Uomini e Bestie
Carta d’identità del lupo mannaro / licantropo / werewolf / loup garou / ihmissusi
Il lupo mannaro ha molti nomi , tra i quali : nemico pazzo omosessuale ribelle carcerato apostata eretico strega apolide untore indio aborigeno anarchico disfattista comunista ebreo zingaro sovversivo pacifista clandestino migrante.
L’elenco estemporaneo è necessariamente incompleto e provvisorio, stante la inderogabile e intuibile necessità del Pensiero Unico di aggiungere al repertorio dei mezzi di sostentamento ulteriori categorie inedite elaborando quadri concettuali sempre più duttili e sofisticati al passo con i tempi.
Per i lupi mannari Galeno nel II sec. d.C. prescriveva nel suo trattato sulla medicina: «Coloro che vengono colti dal morbo chiamato lupino... (Continues)
Auuu... Sono un mannaro dentro
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2019/10/31 - 00:21
Song Itineraries:
Lunatics and lunatic camps: Lagers, troubles, repression, freedom, The Devil, Witches
Green Is Blue
(2019)
dal nuovo album con i Crazy Horse, Colorado
Registrato a quasi 3000 metri a Telluride, Colorado è il nuovo album di Neil Young con gli storici Crazy Horse, in cui è ritornato anche il chitarrista della E-Street Band Nils Lofgren.
Non poteva mancare nel nuovo disco una ballata ecologista.
dal nuovo album con i Crazy Horse, Colorado
Registrato a quasi 3000 metri a Telluride, Colorado è il nuovo album di Neil Young con gli storici Crazy Horse, in cui è ritornato anche il chitarrista della E-Street Band Nils Lofgren.
Non poteva mancare nel nuovo disco una ballata ecologista.
We watch the old news
(Continues)
(Continues)
2019/10/30 - 22:38
Song Itineraries:
War on Earth
Rainbow of Colors
(2019)
dal nuovo album con i Crazy Horse, Colorado
Registrato a quasi 3000 metri a Telluride, Colorado è il nuovo album di Neil Young con gli storici Crazy Horse, in cui è ritornato anche il chitarrista della E-Street Band Nils Lofgren.
dal nuovo album con i Crazy Horse, Colorado
Registrato a quasi 3000 metri a Telluride, Colorado è il nuovo album di Neil Young con gli storici Crazy Horse, in cui è ritornato anche il chitarrista della E-Street Band Nils Lofgren.
“L’idea del brano è che siamo tutti una cosa sola. Separarci in razze e colori è un’idea che ha fatto il suo tempo. La Terra è sotto l’influenza del cambiamento climatico, siamo in una crisi e dobbiamo renderci conto che riguarda tutti. I nostri leader continuano a non capire il punto. Sono preoccupati dalle loro agende politiche, non vedono né le foreste né gli alberi”.
There's a rainbow of colors
(Continues)
(Continues)
2019/10/30 - 22:32
Erdiocàn
[2019]
Sull'aria di / To the tune of / Sur l'air de / Kappaleen virra mukaan:
Sandokan
(by Guido De Angelis / Maurizio De Angelis ["Oliver Onions"], 1976).
Sull'aria di / To the tune of / Sur l'air de / Kappaleen virra mukaan:
Sandokan
(by Guido De Angelis / Maurizio De Angelis ["Oliver Onions"], 1976).
Sì, crudele è la guerra
(Continues)
(Continues)
Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI secolo 2019/10/30 - 13:12
Atto Terzo
(2011)
title track del secondo album di Valentina Lupi
title track del secondo album di Valentina Lupi
Prospettive troppo grandi per piccoli sogni
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2019/10/30 - 02:42
А может не было войны?
[1987]
Parole e musica di Alexander Rosenbaum
Dall'album "Эпитафия"
Parole e musica di Alexander Rosenbaum
Dall'album "Эпитафия"
А может, не было войны...
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2019/10/30 - 00:42
Le luneux
[1973]
Canzone popolare francese / A French traditional folksong / Chanson traditionnelle française / Ranskalainen kansanlaulu
Canto / Singing / Chant / Laulaa: Marie Yacoub
Album / Albumi: Almanach
A parte il recente escamotage dell'islandese, era un bel po' di tempo che non tornavo agli amatissimi Malicorne. Ci torno rivolgendomi ancora all'Almanach del 1973, con una canzone popolare probabilmente originaria dei dintorni di Angoulême, quindi della Charente. Vi si parla di un mendicante cieco; ed è, ovviamente, una canzone tristissima. I Malicorne, va detto, avevano una tendenza piuttosto spiccata per le storie tristi; ma, del resto, riprendendo e reinterpretando à leur façon tutto un patrimonio di canzoni e ballate popolari tra il medioevo e, in grandi linee, l'età barocca, è difficile aspettarsi grandi gioie e allegrie in una società rurale dove le condizioni di vita non erano certo... (Continues)
Canzone popolare francese / A French traditional folksong / Chanson traditionnelle française / Ranskalainen kansanlaulu
Canto / Singing / Chant / Laulaa: Marie Yacoub
Album / Albumi: Almanach
A parte il recente escamotage dell'islandese, era un bel po' di tempo che non tornavo agli amatissimi Malicorne. Ci torno rivolgendomi ancora all'Almanach del 1973, con una canzone popolare probabilmente originaria dei dintorni di Angoulême, quindi della Charente. Vi si parla di un mendicante cieco; ed è, ovviamente, una canzone tristissima. I Malicorne, va detto, avevano una tendenza piuttosto spiccata per le storie tristi; ma, del resto, riprendendo e reinterpretando à leur façon tutto un patrimonio di canzoni e ballate popolari tra il medioevo e, in grandi linee, l'età barocca, è difficile aspettarsi grandi gioie e allegrie in una società rurale dove le condizioni di vita non erano certo... (Continues)
Je suis aveugle, on me plaint
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/10/29 - 15:13
Sirena
2016
Greetings from Fireland
In “Sirena” (ci sono la voce di Loredanna Carannante, il canto e i tamburi di Bifalo Kouyaté) Rossi immagina la traversata per mare di una giovane donna africana che affida alle acque una lettera di preghiera e di speranza.
blogfoolk
Greetings from Fireland
In “Sirena” (ci sono la voce di Loredanna Carannante, il canto e i tamburi di Bifalo Kouyaté) Rossi immagina la traversata per mare di una giovane donna africana che affida alle acque una lettera di preghiera e di speranza.
blogfoolk
Una giovane donna dell'Africa Orientale
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/10/29 - 14:20
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Le follie religiose
Follie religiose : poema in ottava rima scritto in lingua piemontese
Il poema Follie religiose fu pubblicatoda Edoardo Calvo per la prima volta nel 1801, nei primi mesi della "libertà" Piemontese e riflette il clima culturale dell'epoca, nel suo attacco al fanatismo e all'intolleranza religiosa in nome di una libertà di pensiero di ispirazione filosofica e lucreziana che si rifà alle contemporanee idee dei philosophes illuministi.
Messo in musica da Anton Virgilio Savona
Il poema Follie religiose fu pubblicatoda Edoardo Calvo per la prima volta nel 1801, nei primi mesi della "libertà" Piemontese e riflette il clima culturale dell'epoca, nel suo attacco al fanatismo e all'intolleranza religiosa in nome di una libertà di pensiero di ispirazione filosofica e lucreziana che si rifà alle contemporanee idee dei philosophes illuministi.
Messo in musica da Anton Virgilio Savona
Così chi adora Giove, e chi Latona,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/10/29 - 13:35
La ballata del soldato di pace
(2010)
Me li suono e me la canto
Me li suono e me la canto
(Caro La Russa, se proprio è una missione di pace... perché non ci mandi tuo figlio?)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/10/29 - 12:32
Cumari
2008
“Si eseguono riparazioni dell'anima"
Testo di Valeria Cimò
Musica di Matilde Politi
in: Matilde Politi
Arcimiccica
Consiglio il prezioso contributo di Salvatore Esposito:
Matilde Politi, la tradizione musicale siciliana tra canti di lavoro e canti di passione
Flavio Poltronieri
“Si eseguono riparazioni dell'anima"
Testo di Valeria Cimò
Musica di Matilde Politi
in: Matilde Politi
Arcimiccica
Consiglio il prezioso contributo di Salvatore Esposito:
Matilde Politi, la tradizione musicale siciliana tra canti di lavoro e canti di passione
Flavio Poltronieri
Si fussi masculu ti dassi lu celu
(Continues)
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2019/10/29 - 08:34
#Cacerolazo
(Ottobre 2019)
Parole di Ana Tijoux
Musica e produzione di Jon Grandcamp
Una instant song pubblicata da Ana Tijoux in appoggio alle proteste in Cile contro il governo di Sebastián Piñera. La canzone è stata pubblicata il 20 ottobre in una versione più corta su Instagram dove è subito diventata, come si dice, virale e dalla rete è approdata nelle piazze come colonna sonora della rivolta insieme ai classici di illustri compatrioti.
La scintilla scatenante delle proteste è stato l'aumento del biglietto del trasporto pubblico, ma come dice Anita nella canzone "non sono 30 pesos, sono 30 anni", i 30 anni dal ritorno alla "democrazia" in Cile, anni però in cui poco è cambiato e in cui il Cile ha visto la crescita delle ineguaglianze, del costo della vita, del debito pubblico la privatizzazione delle risorse naturali e la corruzione dilagante nella vita politica. La costituzione cilena è ancora... (Continues)
Parole di Ana Tijoux
Musica e produzione di Jon Grandcamp
Una instant song pubblicata da Ana Tijoux in appoggio alle proteste in Cile contro il governo di Sebastián Piñera. La canzone è stata pubblicata il 20 ottobre in una versione più corta su Instagram dove è subito diventata, come si dice, virale e dalla rete è approdata nelle piazze come colonna sonora della rivolta insieme ai classici di illustri compatrioti.
La scintilla scatenante delle proteste è stato l'aumento del biglietto del trasporto pubblico, ma come dice Anita nella canzone "non sono 30 pesos, sono 30 anni", i 30 anni dal ritorno alla "democrazia" in Cile, anni però in cui poco è cambiato e in cui il Cile ha visto la crescita delle ineguaglianze, del costo della vita, del debito pubblico la privatizzazione delle risorse naturali e la corruzione dilagante nella vita politica. La costituzione cilena è ancora... (Continues)
En doscientos metros, gire a la derecha y corre, conchetumare, que vienen los paco'!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2019/10/28 - 21:13
Il tempo in cui non c’è domanda
(2019)
dal disco "Arriverà l'estate?"
Testo di Lisa Santinelli, Ahmed Gronchi, Benedetta Pallesi, Veronica Bigontina
Musica di Lisa Santinelli
Dedicata a Ugo e Ughetta
dal disco "Arriverà l'estate?"
Testo di Lisa Santinelli, Ahmed Gronchi, Benedetta Pallesi, Veronica Bigontina
Musica di Lisa Santinelli
Dedicata a Ugo e Ughetta
“Ricordi quello che mi dicesti una volta, Lije? Che ogni tanto la gente confonde i propri problemi con quelli della società e pretende di risanare le Città perché non sa come sanare se stessa”
I. Asimov
I. Asimov
Sono passati i tempi in cui si pensava
(Continues)
(Continues)
Contributed by grazie a Lisa delle Sisters che ci ha inviato il testo 2019/10/28 - 20:52
Campi di battaglia
2012
Album: Vox Creola
Album: Vox Creola
Campi di battaglia, campi minati
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2019/10/28 - 19:06
Rumble in the Jungle
(In Zaire, in Zaire)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2019/10/28 - 18:12
Cicale in orbita
2012
Album: Vox Creola
Album: Vox Creola
Corre il grande fiume, non si lascia accarezzare
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2019/10/28 - 18:01
Ballata per Mira
2012
Album: Vox Creola
Album: Vox Creola
Amore mio, ci fermeremo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2019/10/28 - 18:00
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Corrido de Joaquín Murrieta
Anonymous
[seconda metà del 19° sec.]
Di ogni antico corrido messicano esistono sempre molteplici versioni. Qui ne propongo una risalente agli anni 30 del secolo scorso, interpretata da Los Madrugadores, gruppo folk fondato da Pedro J. González, musico di Chihuahua, molto famoso a Los Angeles negli anni della Grande Depressione.
Nello splendido cofanetto "Corridos y tragedias de la Frontera", Arhoolie Records, 1994.
Di Joaquín Murrieta, leggendario bandito rurale messicano, esistono già tracce sulle CCG/AWS, connesse all'opera "Fulgor y Muerte de Joaquín Murieta" di Pablo Neruda
Forse anche Neruda conosceva i racconti ottocenteschi che suffragavano l'origine cilena del bandolero, che invece era messicano del Sonora.
Subito dopo la guerra tra USA e Messico – o, meglio, l'aggressione statunitense al Messico col pretesto di difendere i coloni texani – dove il Messico perse oltre il 50% del proprio... (Continues)
Di ogni antico corrido messicano esistono sempre molteplici versioni. Qui ne propongo una risalente agli anni 30 del secolo scorso, interpretata da Los Madrugadores, gruppo folk fondato da Pedro J. González, musico di Chihuahua, molto famoso a Los Angeles negli anni della Grande Depressione.
Nello splendido cofanetto "Corridos y tragedias de la Frontera", Arhoolie Records, 1994.
Di Joaquín Murrieta, leggendario bandito rurale messicano, esistono già tracce sulle CCG/AWS, connesse all'opera "Fulgor y Muerte de Joaquín Murieta" di Pablo Neruda
Forse anche Neruda conosceva i racconti ottocenteschi che suffragavano l'origine cilena del bandolero, che invece era messicano del Sonora.
Subito dopo la guerra tra USA e Messico – o, meglio, l'aggressione statunitense al Messico col pretesto di difendere i coloni texani – dove il Messico perse oltre il 50% del proprio... (Continues)
Yo no soy americano
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/10/28 - 16:58
La giraffa di Imola
da "Ballate per uomini e bestie" (2019)
Un'altra corsa simile nell’esito, una corsa che reclama la bellezza, una bellezza impossibile e manifesta in questa creatura fonte di meraviglia. L’apparizione di una giraffa ancora a inizio '800 viene ricordata come l’evento più eclatante del Regno di Carlo X.
E un’altra volta la violenza del mondo antropizzato e organizzato nelle sue macchine e lamiere, nel suo asfalto e cemento. La corsa di questa giovane giraffa per le strade di Imola, esprime tutta la impossibilità della coesistenza, il patto rotto con la natura, l’infanzia del mondo che urta con gli oggetti del nostro vivere quotidiano associato. Che improvvisamente si mettono a nudo in tutta la loro durezza e esclusione (sempre questi stranieri senza permesso) e nemmeno la giraffa ce l’ha il permesso di circolare.
Come una grande gabbia da dove non è possibile uscire se non da morti. Una morte... (Continues)
Un'altra corsa simile nell’esito, una corsa che reclama la bellezza, una bellezza impossibile e manifesta in questa creatura fonte di meraviglia. L’apparizione di una giraffa ancora a inizio '800 viene ricordata come l’evento più eclatante del Regno di Carlo X.
E un’altra volta la violenza del mondo antropizzato e organizzato nelle sue macchine e lamiere, nel suo asfalto e cemento. La corsa di questa giovane giraffa per le strade di Imola, esprime tutta la impossibilità della coesistenza, il patto rotto con la natura, l’infanzia del mondo che urta con gli oggetti del nostro vivere quotidiano associato. Che improvvisamente si mettono a nudo in tutta la loro durezza e esclusione (sempre questi stranieri senza permesso) e nemmeno la giraffa ce l’ha il permesso di circolare.
Come una grande gabbia da dove non è possibile uscire se non da morti. Una morte... (Continues)
La vide prima il fachiro e poi il facchino
(Continues)
(Continues)
2019/10/28 - 09:22
Maintaining Law and Order
pubblicata su Broadside #83, agosto 1967
The policemen of the city wear a uniform of blue
(Continues)
(Continues)
2019/10/27 - 22:33
Final Solution
Hell’s rolling with you
(Continues)
(Continues)
Contributed by Fede Mina 2019/10/27 - 14:27
Song Itineraries:
Extermination camps
Lords of Destruction
2002
album 1919 Eternal
album 1919 Eternal
Walk in my world
(Continues)
(Continues)
Contributed by Fede Mina 2019/10/27 - 14:13
Canto rural a la República Española
(1931)
Parole di Manuel Machado
Musica di Óscar Esplá
Durante la Seconda Repubblica Spagnola si provò a sostituire la Marcha Real (tuttora inno ufficiale) con l' ‘Himno de Riego’, ufficiale durante il Trienmio Liberale (1820-1823). Tuttavia questo inno non fu mai adottato ufficialmente perché si scatenò una polemica sulla sua validità come nuovo inno nazionale.
Forse come risposta a queste polemiche il compositore Óscar Esplá ed il poeta Manuel Machado proposero un nuovo inno, il ‘Canto Rural a la República Española’. Il 26 aprile del 1931 fu interpretato per la prima volta a Madrid da Laura Nieto accompagnata dalla Banda Republicana. Ma alla fine neanche questo inno fu adottato ufficialmente dalla Repubblica.
vedi Pongamos que hablo de Madrid
Parole di Manuel Machado
Musica di Óscar Esplá
Durante la Seconda Repubblica Spagnola si provò a sostituire la Marcha Real (tuttora inno ufficiale) con l' ‘Himno de Riego’, ufficiale durante il Trienmio Liberale (1820-1823). Tuttavia questo inno non fu mai adottato ufficialmente perché si scatenò una polemica sulla sua validità come nuovo inno nazionale.
Forse come risposta a queste polemiche il compositore Óscar Esplá ed il poeta Manuel Machado proposero un nuovo inno, il ‘Canto Rural a la República Española’. Il 26 aprile del 1931 fu interpretato per la prima volta a Madrid da Laura Nieto accompagnata dalla Banda Republicana. Ma alla fine neanche questo inno fu adottato ufficialmente dalla Repubblica.
vedi Pongamos que hablo de Madrid
Es el sol de una mañana
(Continues)
(Continues)
2019/10/26 - 12:14
Il popolo è forte
Dalle mie parti se si ammazza un uomo
(Continues)
(Continues)
Contributed by ZugNachPankow 2019/10/25 - 23:55
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
El pobre sigue sufriendo
[1978]
Scritta dai portoricani Andrés Jiménez e Juan de Mata, sulla melodia di una milonga tradizionale
Nell'album "Puerto Rico: Como el filo del machete", pubblicato dalla Paredon/Folkways Records nel 1978
Scritta dai portoricani Andrés Jiménez e Juan de Mata, sulla melodia di una milonga tradizionale
Nell'album "Puerto Rico: Como el filo del machete", pubblicato dalla Paredon/Folkways Records nel 1978
Desde hace tiempo, señores
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/10/25 - 22:53
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Il tamburo della banda d'Affori
[1942]
Parole / Lyrics / Paroles / Sanat: Mario Panzeri / Nino Rastelli
Musica / Music / Musique / Sävel: Nino Ravasini
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat: / Aldo Donà - Dea Garbaccio - Nella Colombo
Singolo / Single CETRA DC4187 Orchestra della Canzone [1943]
Direttore / Director : Cinico Angelini
Il tamburo principal della banda di Predappio
di Riccardo Venturi
La storia della censura sulle canzoni e canzonette italiane durante il regime fascista, è bene dirlo fin da subito, è una storia che ha a che fare con il ridicolo. Non che in questo sito ne manchino gli esempi: si va da Pippo non lo sa, considerata “canzone della fronda” e guardata con molto sospetto perché ci si vedeva una presa per i fondelli di Achille Starace, a Maramao perché sei morto, in cui si prendeva di mira l'appena morto gerarcone livornese Costanzo Ciano (detto a Livorno “Ir Ganascia”, per... (Continues)
Parole / Lyrics / Paroles / Sanat: Mario Panzeri / Nino Rastelli
Musica / Music / Musique / Sävel: Nino Ravasini
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat: / Aldo Donà - Dea Garbaccio - Nella Colombo
Singolo / Single CETRA DC4187 Orchestra della Canzone [1943]
Direttore / Director : Cinico Angelini
Il tamburo principal della banda di Predappio
di Riccardo Venturi
La storia della censura sulle canzoni e canzonette italiane durante il regime fascista, è bene dirlo fin da subito, è una storia che ha a che fare con il ridicolo. Non che in questo sito ne manchino gli esempi: si va da Pippo non lo sa, considerata “canzone della fronda” e guardata con molto sospetto perché ci si vedeva una presa per i fondelli di Achille Starace, a Maramao perché sei morto, in cui si prendeva di mira l'appena morto gerarcone livornese Costanzo Ciano (detto a Livorno “Ir Ganascia”, per... (Continues)
‘Riva la banda, ‘riva la banda,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/10/25 - 22:06
Song Itineraries:
The "Fronde Songs" in Fascist Italy 1922-1943
Arlecchino au Couvent
Arlecchino au Couvent
Chanson française – Arlecchino au Couvent – Marco Valdo M.I. – 2019
ARLEQUIN AMOUREUX – 7 bis
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
Ah, Lucien l’âne mon ami, commençons par resituer note Arlequin dans son parcours tourmenté : parti de Marengo , pour cause de désertion, il fuit à travers l’Europe des premières années du siècle, quand Bonaparte se muait en Napoléon. Après un passage par Venise, il parvient au terme d’une errance (L’Errance) à travers les Alpes autrichiennes à retrouver pour un temps fort court... (Continues)
Chanson française – Arlecchino au Couvent – Marco Valdo M.I. – 2019
ARLEQUIN AMOUREUX – 7 bis
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
Ah, Lucien l’âne mon ami, commençons par resituer note Arlequin dans son parcours tourmenté : parti de Marengo , pour cause de désertion, il fuit à travers l’Europe des premières années du siècle, quand Bonaparte se muait en Napoléon. Après un passage par Venise, il parvient au terme d’une errance (L’Errance) à travers les Alpes autrichiennes à retrouver pour un temps fort court... (Continues)
Chez les moines, la prière ;
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/10/25 - 18:12
Arlequin et l’Histoire
Arlequin et l’Histoire
Chanson française – Arlequin et l’Histoire – Marco Valdo M.I. – 2019
ARLEQUIN AMOUREUX – 5 bis
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
C’est terrible Lucien l’âne mon ami, de vivre avec la poésie, car la poésie est une personne exigeante et entêtée. Elle veut souvent plus ; elle en veut toujours mieux. Mieux, s’entend : à ses yeux ! Elle redemande à la fois rigueur et fantaisie ; ordre et déroute des mots. Sans cesse, elle rebat les cartes ; elle refait, elle redessine, elle redestine, elle reforme ; du vieux,... (Continues)
Chanson française – Arlequin et l’Histoire – Marco Valdo M.I. – 2019
ARLEQUIN AMOUREUX – 5 bis
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
C’est terrible Lucien l’âne mon ami, de vivre avec la poésie, car la poésie est une personne exigeante et entêtée. Elle veut souvent plus ; elle en veut toujours mieux. Mieux, s’entend : à ses yeux ! Elle redemande à la fois rigueur et fantaisie ; ordre et déroute des mots. Sans cesse, elle rebat les cartes ; elle refait, elle redessine, elle redestine, elle reforme ; du vieux,... (Continues)
Arlecchina, ma rose blanche
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/10/24 - 21:26
Bom Bom Bom
2005
Album: Ahead of the Lions
Album: Ahead of the Lions
We're gonna wake this city tonight
(Continues)
(Continues)
2019/10/23 - 23:27
The American Scream
(2010)
Album: This Addiction
This song is widely known to be about a soldier who, upon returning from Afghanistan, shot himself over his mothers grave. Matt Skiba had this to say about the song: “For a long time we were afraid to write overtly political songs but I read this article about a US soldier that came back from a tour of duty in Afghanistan and blew his head off on his mother’s grave and I wrote a song about that.”
La canzone parla di un soldato che, al ritorno dall'Afghanistan, si è sparato sulla tomba della madre. Matt Skiba ha spiegato "A lungo abbiamo avuto paura di scrivere canzoni apertamente politiche, ma ho letto questo articolo di un soldato americano che è tornato da una missione in Afghanistan e si è fatto saltare la testa sulla tomba di sua madre e ho scritto una canzone."
Album: This Addiction
This song is widely known to be about a soldier who, upon returning from Afghanistan, shot himself over his mothers grave. Matt Skiba had this to say about the song: “For a long time we were afraid to write overtly political songs but I read this article about a US soldier that came back from a tour of duty in Afghanistan and blew his head off on his mother’s grave and I wrote a song about that.”
La canzone parla di un soldato che, al ritorno dall'Afghanistan, si è sparato sulla tomba della madre. Matt Skiba ha spiegato "A lungo abbiamo avuto paura di scrivere canzoni apertamente politiche, ma ho letto questo articolo di un soldato americano che è tornato da una missione in Afghanistan e si è fatto saltare la testa sulla tomba di sua madre e ho scritto una canzone."
They tied that yellow ribbon 'round the oak tree
(Continues)
(Continues)
2019/10/23 - 23:05
Amatrice "Matrix Pulcherrima"
Canto dedicato alla cittadina di Amatrice annientata dal sisma del Centro Italia
Canzune mie
(Continues)
(Continues)
Contributed by Camillo Berardi 2019/10/23 - 13:06
Song Itineraries:
Earthquakes
Mulambo
(2000)
Album: Primitive
Mulambo è una parola di origine angolana che significa straccione , per estensione si può utilizzare anche per intendere più in generale una persona che vive ai margini della società (così spiegò Max Cavalera all'epoca)
Album: Primitive
Mulambo è una parola di origine angolana che significa straccione , per estensione si può utilizzare anche per intendere più in generale una persona che vive ai margini della società (così spiegò Max Cavalera all'epoca)
Mulambo eu (Mulambo I)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lucone 2019/10/23 - 02:43
Coat of Many Colors
La oggi ricca Dolly ha un passato di povertà estrema, per quanto dignitosa, la canzone racconta di un cappotto patchwork fatto da sua madre con dei ritagli inizialmente accumulati per fare una coperta per il fratellino di Dolly che morì in fasce (così racconta Dolly nel film sulla sua infanzia) e delle prese in giro subite a scuola a causa del cappotto.
Back through the years
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lucone 2019/10/23 - 01:50
Si el norte fuera el sur
1996
Una canzone in cui il cantautore latinoamericano immagina cosa succederebbe se fosse il Sud America a "dominare" le Americhe
il decreto 187 fatto da Bolivar nella canzone è un riferimento alla "Proposta 187" passata in California per referendum nel 1994 che tra le altre cose nega agli immigrati clandestini l'assistenza sanitaria non d'emergenza e l'accesso all'istruzione per i bambini
Una canzone in cui il cantautore latinoamericano immagina cosa succederebbe se fosse il Sud America a "dominare" le Americhe
il decreto 187 fatto da Bolivar nella canzone è un riferimento alla "Proposta 187" passata in California per referendum nel 1994 che tra le altre cose nega agli immigrati clandestini l'assistenza sanitaria non d'emergenza e l'accesso all'istruzione per i bambini
El Norte y sus McDonald's basketball y rock'n roll
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lucone 2019/10/23 - 01:05
August i 68
[1968]
August i sekstiåtte, ei tsjekkisk kvinne går
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/10/22 - 23:21
Song Itineraries:
Prague Spring 1968
Mitt var starfið
[1914]
Þula eftir Theodóru Thoroddsen
Ljóðið að ofan birtist í Mánaðarritinu árið 1914
"Þula" di Theodóra Thoroddsen
Pubblicata nel "Mánaðarritið" (Rivista Mensile) nel 1914
A "þula" by Theodóra Thoroddsen
Published 1914 in "Mánaðarritið" (Monthly Review)
"Þula" de Theodóra Thoroddsen
Publiée en 1914 par "Mánaðarritið" (Revue Mansuelle)
Theodóra Thoroddsenin "þula"
Julkaistiin vuonna 1914 kuukausilehdessä "Mánaðarritið"
Syngur / Canto / Singing / Chante / Laulaa: Bára Grímsdóttir
Album / Albumi: Funi, 2004
Nata il 1° luglio 1863 in una sperduta fattoria islandese, Kvennabrekka á Dölum (significa alla lettera: “Collina delle donne nelle valli”), Theodóra Friðrika Guðmundsdóttir era la figlia di un pastore luterano e membro dell'Alþingi, zio materno del poeta Matthías Jochumsson (l'autore del Þjódsöngur Íslendinga, l'inno nazionale islandese scritto nel 1874 in occasione del millenario... (Continues)
Þula eftir Theodóru Thoroddsen
Ljóðið að ofan birtist í Mánaðarritinu árið 1914
"Þula" di Theodóra Thoroddsen
Pubblicata nel "Mánaðarritið" (Rivista Mensile) nel 1914
A "þula" by Theodóra Thoroddsen
Published 1914 in "Mánaðarritið" (Monthly Review)
"Þula" de Theodóra Thoroddsen
Publiée en 1914 par "Mánaðarritið" (Revue Mansuelle)
Theodóra Thoroddsenin "þula"
Julkaistiin vuonna 1914 kuukausilehdessä "Mánaðarritið"
Syngur / Canto / Singing / Chante / Laulaa: Bára Grímsdóttir
Album / Albumi: Funi, 2004
Nata il 1° luglio 1863 in una sperduta fattoria islandese, Kvennabrekka á Dölum (significa alla lettera: “Collina delle donne nelle valli”), Theodóra Friðrika Guðmundsdóttir era la figlia di un pastore luterano e membro dell'Alþingi, zio materno del poeta Matthías Jochumsson (l'autore del Þjódsöngur Íslendinga, l'inno nazionale islandese scritto nel 1874 in occasione del millenario... (Continues)
Mitt var starfið hér í heim
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi (Rikarður V. Albertsson) 2019/10/22 - 12:03
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
all the good girls go to hell
[2018]
Scritta da Billie Eilish, classe 2001, col fratello Finneas Baird O'Connell, classe 1997
Singolo estratto dall'album "When We All Fall Asleep, Where Do We Go?" pubblicato nel settembre del 2019.
Il titolo originale è volutamente tutto in minuscolo.
Scritta da Billie Eilish, classe 2001, col fratello Finneas Baird O'Connell, classe 1997
Singolo estratto dall'album "When We All Fall Asleep, Where Do We Go?" pubblicato nel settembre del 2019.
Il titolo originale è volutamente tutto in minuscolo.
My Lucifer is lonely
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/10/21 - 22:51
Song Itineraries:
War on Earth
Criminals
[1992]
Scritta da Jay Farrar (Uncle Tupelo, Son Volt, Gob Iron e parecchi lavori da solista)
Nell'album "March 16–20, 1992"
Siamo tutti criminali in attesa di giudizio e le catene della legge le hanno forgiate uomini che hanno comprato e venduto loro stessi e che ci vorrebbero più calmi e tranquilli, ai loro piedi...
"I want a kinder, gentler nation", fu uno degli slogan di Bush Senior nella campagna del 1988 che lo portò alla presidenza degli USA l'anno seguente...
Scritta da Jay Farrar (Uncle Tupelo, Son Volt, Gob Iron e parecchi lavori da solista)
Nell'album "March 16–20, 1992"
Siamo tutti criminali in attesa di giudizio e le catene della legge le hanno forgiate uomini che hanno comprato e venduto loro stessi e che ci vorrebbero più calmi e tranquilli, ai loro piedi...
"I want a kinder, gentler nation", fu uno degli slogan di Bush Senior nella campagna del 1988 che lo portò alla presidenza degli USA l'anno seguente...
We've got two kinds here:
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/10/21 - 21:46
Grindstone
[1992]
Scritta da Jay Farrar (Uncle Tupelo, Son Volt, Gob Iron e parecchi lavori da solista)
Nell'album "March 16–20, 1992"
No, grazie, alla routine. No, grazie al lavorare sodo (letteralmente, la mola). No al "Prendi posto al fondo della coda, figliolo". No all'orologio della distruzione appeso sopra la testa. No ad una vita trascorsa in una nuvola di fumo, come morti viventi. No alla repressione se appena osi alzare la testa, e quelle manette strette che fanno ancora più male se non hai fatto nulla...
Scritta da Jay Farrar (Uncle Tupelo, Son Volt, Gob Iron e parecchi lavori da solista)
Nell'album "March 16–20, 1992"
No, grazie, alla routine. No, grazie al lavorare sodo (letteralmente, la mola). No al "Prendi posto al fondo della coda, figliolo". No all'orologio della distruzione appeso sopra la testa. No ad una vita trascorsa in una nuvola di fumo, come morti viventi. No alla repressione se appena osi alzare la testa, e quelle manette strette che fanno ancora più male se non hai fatto nulla...
If you find yourself standing
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/10/21 - 21:26
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Whiskey Bottle
[1989]
Scritta da Jay Farrar, Jeff Tweedy e Mike Heidorn
Nell'album "No Depression", 1990.
Un'altra splendida e molto politica canzone dai signori dell'alternative country... Bastano due versi, "Liquor & Guns, the sign says quite plain / Somehow life goes on in a place so insane”, ed il sogno americano è definitivamente sepolto...
C'è anche una foto sgranata che ritrae i nostri all'uscita da uno di questi empori dell'American Dream...
Jeff Tweedy, genio assoluto, lo sguardo sempre intenso, nonostante sia invecchiato parecchio...
Scritta da Jay Farrar, Jeff Tweedy e Mike Heidorn
Nell'album "No Depression", 1990.
Un'altra splendida e molto politica canzone dai signori dell'alternative country... Bastano due versi, "Liquor & Guns, the sign says quite plain / Somehow life goes on in a place so insane”, ed il sogno americano è definitivamente sepolto...
C'è anche una foto sgranata che ritrae i nostri all'uscita da uno di questi empori dell'American Dream...
Jeff Tweedy, genio assoluto, lo sguardo sempre intenso, nonostante sia invecchiato parecchio...
Persuaded, paraded, inebriated, in doubt
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/10/21 - 21:00
Graveyard Shift
[1989]
Scritta da Jay Farrar, Jeff Tweedy e Mike Heidorn
Nell'album "No Depression", 1990.
Una canzone potente e bellissima, nel testo e nella musica, per questi pionieri assoluti del nuovo country, poi battezzato alternative country... "Graveyard Shift" credo si traduca come "turno di notte"...
Jeff Tweedy, a fuckin' genius!
Scritta da Jay Farrar, Jeff Tweedy e Mike Heidorn
Nell'album "No Depression", 1990.
Una canzone potente e bellissima, nel testo e nella musica, per questi pionieri assoluti del nuovo country, poi battezzato alternative country... "Graveyard Shift" credo si traduca come "turno di notte"...
Jeff Tweedy, a fuckin' genius!
Hometown, same town blues
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/10/21 - 20:30
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Íslensk vögguljóð á Hörpu
[1928]
Halldór Kiljan Laxness orti í San Fransískó, Bandaríkin
Poesia di Halldór Kiljan Laxness scritta a San Francisco, USA
A poem by Halldór Kiljan Laxness written in San Francisco, US
Poème de Halldór Kiljan Laxness écrit à San Francisco, États Unis
Halldór Kiljan Laxnessin kirjoittama runo San Franciscossa, Yhdisvalloissa
Tónlist / Musica / Music / Musique / Sävel:
Íslenskt fólklag / Melodia popolare islandese / Icelandic folk tune / Mélodie populaire islandaise / Islantilainen kansanmusiikki
(Hallgrímur Helgason / Jakobína Thorarensen 1905-1981)
Figura multiforme e controversa, amatissimo e odiatissimo, passato dal monachesimo in un convento benedettino in Lussemburgo all'adesione al socialismo e al comunismo (da cui si allontanò dopo la rivolta ungherese del 1956), pacifista a oltranza, poi buddista, narratore dotato (e spesso fluviale) nella sua lunghissima vita, polemista,... (Continues)
Halldór Kiljan Laxness orti í San Fransískó, Bandaríkin
Poesia di Halldór Kiljan Laxness scritta a San Francisco, USA
A poem by Halldór Kiljan Laxness written in San Francisco, US
Poème de Halldór Kiljan Laxness écrit à San Francisco, États Unis
Halldór Kiljan Laxnessin kirjoittama runo San Franciscossa, Yhdisvalloissa
Tónlist / Musica / Music / Musique / Sävel:
Íslenskt fólklag / Melodia popolare islandese / Icelandic folk tune / Mélodie populaire islandaise / Islantilainen kansanmusiikki
(Hallgrímur Helgason / Jakobína Thorarensen 1905-1981)
Figura multiforme e controversa, amatissimo e odiatissimo, passato dal monachesimo in un convento benedettino in Lussemburgo all'adesione al socialismo e al comunismo (da cui si allontanò dopo la rivolta ungherese del 1956), pacifista a oltranza, poi buddista, narratore dotato (e spesso fluviale) nella sua lunghissima vita, polemista,... (Continues)
Ég skal vaka og vera góð
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi (Rikarður V. Albertsson) 2019/10/21 - 14:24
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Go on Home British Soldiers
Tommy Skelly
(1972)
interpretata da The Wolfe Tones e da noi dalla Banda Bassotti
Canzone che "invita" l'esercito britannico a lasciare l'Irlanda del Nord, dopo gli eventi del 30 gennaio 1972, noti come Bloody Sunday
Qualcuno nel 2019 ne ha realizzata una versione dedicata alla resistenza curda in Rojava, versione rilanciata sui social dalla giovanile dello Sinn Féin
interpretata da The Wolfe Tones e da noi dalla Banda Bassotti
Canzone che "invita" l'esercito britannico a lasciare l'Irlanda del Nord, dopo gli eventi del 30 gennaio 1972, noti come Bloody Sunday
Qualcuno nel 2019 ne ha realizzata una versione dedicata alla resistenza curda in Rojava, versione rilanciata sui social dalla giovanile dello Sinn Féin
Go on home British soldiers, go on home.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lucone 2019/10/21 - 14:15
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland
Lög og regla
[1983]
Orð og tónlist / Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Bubbi Morthens
Album / Albumi: Fingraför
Il titolo dell'album del 1983, sulla cui copertina Bubbi Morthens compare nudo e rannicchiato in una stanza che sembra quella di un manicomio, significa "impronte digitali' (lo si capisce anche dall'impronta digitale sovraimpressa). Potrà forse apparire strano che nell'Islanda del 1983 sia stata composta una canzone che sembra parlare, che so io, di Stefano Cucchi, di Federico Aldrovandi, di Marcello Lonzi e di tanti altri; la polizia islandese (la Lögregla) non è certo nota per la sua violenza, in un paese che -tra l'altro- ha un bassissimo indice di criminalità. Eppure, di recente, ha fatto il suo "esordio", sparando e ammazzando come un cane una persona che stava dando in escandescenze. Non era mai accaduto prima. Si dia il benvenuto in questo mondo meraviglioso anche alla polizia islandese. [RV]
Orð og tónlist / Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Bubbi Morthens
Album / Albumi: Fingraför
Il titolo dell'album del 1983, sulla cui copertina Bubbi Morthens compare nudo e rannicchiato in una stanza che sembra quella di un manicomio, significa "impronte digitali' (lo si capisce anche dall'impronta digitale sovraimpressa). Potrà forse apparire strano che nell'Islanda del 1983 sia stata composta una canzone che sembra parlare, che so io, di Stefano Cucchi, di Federico Aldrovandi, di Marcello Lonzi e di tanti altri; la polizia islandese (la Lögregla) non è certo nota per la sua violenza, in un paese che -tra l'altro- ha un bassissimo indice di criminalità. Eppure, di recente, ha fatto il suo "esordio", sparando e ammazzando come un cane una persona che stava dando in escandescenze. Non era mai accaduto prima. Si dia il benvenuto in questo mondo meraviglioso anche alla polizia islandese. [RV]
Hvers vegna eru lög og regla
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/10/21 - 01:48
Song Itineraries:
From World Jails
Der Baum
[1986]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Wieder dahoam
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Wieder dahoam
Warum muaß a grad i in der vordersten Reih stehn? Hintn möcht i stehn, ganz weit hintn, so weit hintn, daß mi koaner sicht, mittendrin im Wald. Jetzt muaß i mir des ois mit oschaugn aus nächster Näh. Unbeweglich schaugns aus, und trotzdem schiabn sie sich unaufhaltsam vor mit ihre Schilder und Knüppeln, Traktoren und Kreissägen. - Manchmal werdns a bisserl aufghoitn von a paar, aber des San ja vui zwenig, und die in ihre Uniformen, die werdn immer mehrer. Wo´s die bloß oiwei auftreibn? Na ja, ma hat ja scho immer Armeen ankarren müassen, wenn ma was verteidigen wollt, an des ma selber scho gar nimmer glauben ko.
(Continues)
(Continues)
Contributed by hmmwv 2019/10/20 - 21:29
Song Itineraries:
War on Earth
Frieden im Land
[1977]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Genug ist nicht genug
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Genug ist nicht genug
Das Land steht stolz im Feiertagsgewand.
(Continues)
(Continues)
Contributed by hmmwv 2019/10/20 - 21:21
Ach, du mein schauriges Vaterland
[1982]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Das macht mir Mut
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Das macht mir Mut
Ach, du mein schauriges Vaterland,
(Continues)
(Continues)
Contributed by hmmwv 2019/10/20 - 21:00
Nur dafür laßt uns leben
[1982]
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Wecker
Parole e musica di Konstantin Wecker
Album: Wecker
Daß dieser Mai nie ende!
(Continues)
(Continues)
Contributed by hmmwv 2019/10/20 - 20:55
Al di là dell’amore
(Settembre 2019)
Al di là dell’amore è un canto etico e poetico a tre voci che, partendo da una riflessione sociale, si interroga sulla sempiterna contesa fra ciò che pensiamo sia Bene e ciò che pensiamo sia Male.
La stessa struttura del testo è costruita come alternarsi di stati d’animo in attrito, seppur armoniosi. Il primo canto, quello delle strofe, è un disincanto, un ribollire di sarcasmo spazientito, amarezza e rimpianto. Un’invettiva d’impulso contro quella parte di umanità che sembra aver perso per strada i suoi connotati fondamentali. Il secondo, quello dei ritornelli, è la voce di una saggezza antica che invita alla riflessione, al prendere distanza senza distacco, a guardare le cose da una prospettiva più ampia, panoramica, un invito a lavorare anzitutto su se stessi piuttosto che limitarsi a scagliare ogni volta la prima pietra.
L’esortazione finale “difendimi... (Continues)
Al di là dell’amore è un canto etico e poetico a tre voci che, partendo da una riflessione sociale, si interroga sulla sempiterna contesa fra ciò che pensiamo sia Bene e ciò che pensiamo sia Male.
La stessa struttura del testo è costruita come alternarsi di stati d’animo in attrito, seppur armoniosi. Il primo canto, quello delle strofe, è un disincanto, un ribollire di sarcasmo spazientito, amarezza e rimpianto. Un’invettiva d’impulso contro quella parte di umanità che sembra aver perso per strada i suoi connotati fondamentali. Il secondo, quello dei ritornelli, è la voce di una saggezza antica che invita alla riflessione, al prendere distanza senza distacco, a guardare le cose da una prospettiva più ampia, panoramica, un invito a lavorare anzitutto su se stessi piuttosto che limitarsi a scagliare ogni volta la prima pietra.
L’esortazione finale “difendimi... (Continues)
Questi parlano come mangiano
(Continues)
(Continues)
2019/10/20 - 13:08
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Pocisk miłości
(1991)
Album: Pocisk miłości
Per quanto ho capito questo "proiettile d'amore" è del tutto in linea con la canzone in inglese dallo stesso album, Make Love Not War in the 90's
Album: Pocisk miłości
Per quanto ho capito questo "proiettile d'amore" è del tutto in linea con la canzone in inglese dallo stesso album, Make Love Not War in the 90's
Nadchodzi front, zbliża się
(Continues)
(Continues)
2019/10/20 - 09:46
Song Itineraries:
Make Love, Not War
Make Love Not War in the 90's
1991
Album Pocisk miłości
Album Pocisk miłości
This stupid world is like a cristall ball
(Continues)
(Continues)
2019/10/20 - 01:02
Song Itineraries:
Make Love, Not War
In a Free Land
[1982]
7" del 1982, agli esordi della band di Bob Mould, Greg Norton e Grant Hart (scomparso nel 2017)
Successivamente in una riedizione dell'album "Everything Falls Apart", 1983
7" del 1982, agli esordi della band di Bob Mould, Greg Norton e Grant Hart (scomparso nel 2017)
Successivamente in una riedizione dell'album "Everything Falls Apart", 1983
Government authorize education
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/10/20 - 00:46
Michael, Andrew and James
[1965]
Scritta da Richard Fariña, musicalmente concepita come un'antica ballata inglese
Nel suo album intitolato " Celebrations for a Grey Day", con la moglie Mimi, sorella di Joan Baez
Con altre come Goodman and Schwerner and Chaney, Those Three Are On My Mind, In the Mississippi River e What's Goin' on Down There, ancora una canzone dedicata Michael Schwerner, Andrew Goodman e James Chaney.
James Chaney aveva 21 anni, era un afroamericano e veniva da Meridian, Mississippi.
Andrew Goodman, aveva 20 anni, era un bianco, ebreo, studiava antropologia a New York.
Anche Michael Schwerner veniva da New York. Pure lui era bianco ed ebreo. Aveva 24 anni.
I tre giovani facevano parte del Movimento per i diritti civili ed in particolare dell'organizzazione CORE (Congress of Racial Equality).
Nel giugno del 1964 si trovavano a Longdale, Mississippi, per fare un rapporto su uno dei tanti episodi... (Continues)
Scritta da Richard Fariña, musicalmente concepita come un'antica ballata inglese
Nel suo album intitolato " Celebrations for a Grey Day", con la moglie Mimi, sorella di Joan Baez
Con altre come Goodman and Schwerner and Chaney, Those Three Are On My Mind, In the Mississippi River e What's Goin' on Down There, ancora una canzone dedicata Michael Schwerner, Andrew Goodman e James Chaney.
James Chaney aveva 21 anni, era un afroamericano e veniva da Meridian, Mississippi.
Andrew Goodman, aveva 20 anni, era un bianco, ebreo, studiava antropologia a New York.
Anche Michael Schwerner veniva da New York. Pure lui era bianco ed ebreo. Aveva 24 anni.
I tre giovani facevano parte del Movimento per i diritti civili ed in particolare dell'organizzazione CORE (Congress of Racial Equality).
Nel giugno del 1964 si trovavano a Longdale, Mississippi, per fare un rapporto su uno dei tanti episodi... (Continues)
It's heard, the Klansmen galloping down
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/10/19 - 22:54
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
(Buon Tumore) Solvay
dal disco "Ballo Liscio Dal 1820 (Laura suda e si emoziona facilmente)" sulla Solvay di Rosignano e le Spiagge Bianche
Citata sul finale de La Ballata della Soda (Vai, vai..) delle De' Soda Sisters.
Citata sul finale de La Ballata della Soda (Vai, vai..) delle De' Soda Sisters.
Non c'è futuro per me (non c'è), buon tumore Solvay
(Continues)
(Continues)
2019/10/19 - 16:19
Song Itineraries:
War on Earth
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Album: Andalucia: 40 Años
Parole di Francisco Moreno Galván
Musica tradizionale
Violoncello: Enrique Bullit
José Menese caminó del brazo de Francisco Moreno Galván, poeta y pintor, al que se debe la autoría de todas y cada una de las letras a las que Menese puso la voz durante la dictadura. Su constante deseo de cantar temas nuevos, así como su posicionamiento de izquierdas, hacen que
Moreno Galván tenga carta blanca a la hora de concebir letras de lo más comprometidas. Se erige así como una suerte de “cronista” que, con el pincel en una mano y la pluma en otra, va pintando su particular historia sobre el lienzo del flamenco: la queja es una constante y la denuncia social es su eterna compañera.
*
José Menese scrisse insieme a Francisco Moreno Galván, poeta e pittore, a cui si devono tutti i testi a cui Menese ha dato la voce durante la dittatura. Il suo costante... (Continues)