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Lengenfeld

Lengenfeld
2019
"La fisarmonica verde"

La denuncia di una strage avvenuta in Germania nel 1945, una fisarmonica verde smeraldo, dischi di musica italiana degli anni Sessanta e un cappottone russo. Con una bicicletta in giro per la Sardegna sulle tracce del padre, i ricordi diventano più precisi, i racconti della guerra più chiari... In anteprima il videoclip di 'Lengenfeld', la canzone nata da una storia vera, la storia dei due anni di prigionia in Germania del padre di Andrea Satta, raccontata nello spettacolo teatrale 'La fisarmonica verde', in scena nei giorni della memoria, il 26 e 27 gennaio, al Teatro di Villa Torlonia di Roma nella programmazione del Teatro di Roma.
repubblica.it
Patate, salme e vermi
(Continues)
Contributed by Dq82 + adriana 2019/1/27 - 17:42
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Nek nas sete

Nek nas sete
(1978)

Tekst/Testo: Dušan Radović
Muzika/Musica: Zoran Simjanović
Izvođač/Interprete: Oliver Dragojević

dalla colonna sonora del film Boško Buha di Branko Bauer

La storia di Boško Buha, partigiano di soli diciassette anni ucciso dai cetnici durante un'imboscata nel 1943.
Čuli su od oca
(Continues)
2019/1/27 - 15:31

Les Graffitis

Les Graffitis
Les Graffitis

Lettre de Prison 7
1 avril 1934


Dialogue Maïeutique


Tu sais, Lucien l’âne mon ami, que l’homme enfermé a l’étrange habitude de marquer les lieux de son passage : un signe, un nom, un dessin ; on appelle ça des graffitis.

Oh, dit Lucien l’âne, personnellement, je ne fréquente pas ces lieux, mais j’en ai déjà vus sur les dans les rues ou sur des arbres.

En effet, reprend Marco Valdo M.I., généralement, il griffe la pierre, le bois ; il tente de graver son souvenir (le souvenir de lui-même), parfois, c’est le dernier, comme si cette trace allait le faire perdurer. C’est une fameuse illusion, la trace ne fait perdurer que la trace.

Certes, dit Lucien l’âne, mais c’est déjà quelque chose. Comme je viens de te le dire, je sais très bien tout cela, moi qui en ai vu tellement depuis le temps que je parcours le monde à la poursuite de moi-même ou de mon ombre, que sais-je ?... (Continues)
Avec ses souvenirs familiers,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/1/27 - 15:04
Song Itineraries: From World Jails
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Partizan

Partizan
feat. Semo

Testo da questo sito antifascista croato

Canzone partigiana dal rapper sloveno Nikolovski
P je za patriote
(Continues)
2019/1/26 - 21:47
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Leicht Gepäck

Leicht Gepäck
[1840]
Versi di Georg Herwegh, nella prima edizione della raccolta "Gedichte eines Lebendigen", 1841
Con il titolo "Ich bin ein freier Mann und singe", nell'album "Fegefeuer" (2002) della folk rock band tedesca Die Schnitter.
Ich bin ein freier Mann und singe
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/26 - 21:13
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Mein Gefängnis

Mein Gefängnis
[1914]
Versi di Erich Mühsam, nella raccolta intitolata “Wüste-Krater-Wolken” pubblicata nel 1914
Una poesia messa in musica da parecchi artisti, ad esempio Gregor Hause, nel suo album "Das Herz in der Hand" del 1998, o dalla folk rock band tedesca Die Schnitter, nel loro album del 2002 intitolato "Fegefeuer". Più recentemente ci si è cimentato anche Christoph Holzhöfer


Auf dem Meere tanzt die Welle
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/26 - 20:38
Song Itineraries: From World Jails
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Normandia

2000
Oggi non mi va di essere un soldato non mi va
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/26 - 19:29
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Afghamerica

Afghamerica
2002
La canzone è apparsa originariamente sul disco Radio Corneliani Music Club del 2004.
Vorrei vedere l’effetto che fa la luna piena sopra Jalalabad
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/26 - 19:12
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Cappuccio rosso

Cappuccio rosso
2017
L'abbiamo battezzata Cappuccio rosso e così la vogliamo ricordare. Ayse Deniz Karacagil, che alla condanna a 103 anni di carcere ha preferito il fronte: il Kurdistan, la lotta contro l'Isis. E ora l'onore di poterla celebrare con questa canzone. Ti sia lieve la terra, grandioso simbolo di libertà…
Sembrano luci di un giorno a Natale
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/26 - 19:05
Song Itineraries: From Kurdistan
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Beviti un Fernet

Beviti un Fernet
dall'album L’Italia è fuori dal Mondiale (2018)
Questo è un annuncio di pubblico servizio.
(Continues)
2019/1/26 - 18:47
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El viento trae una copla

El viento trae una copla
[2004]
Album “La argentinidad al palo”

Con una melodía que remite al repiquetear de las marchas militares, Bersuit también recuerda el horror de la guerra en las islas Malvinas, como parte de un disco (La argentinidad al palo) que incluyó algunas de sus letras más crudas.

16 canciones sobra la guerra
El viento trae una copla,
(Continues)
2019/1/26 - 18:34
Song Itineraries: Falklands (Malvinas) War
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El Visitante

El Visitante
Album: A fondo blanco - 1999

La guerra de Malvinas dejó una lección imborrable: la desprotección y el aislamiento que sufrieron los excombatientes al volver al continente dejó más secuelas que el propio conflicto bélico. “Olvidar yo sé bien que no podés, cómo la sociedad olvida que fuiste obligado a marchar en su defensa”, canta Ricardo Iorio.

16 canciones sobre la guerra
Olvidar
(Continues)
2019/1/26 - 18:27
Song Itineraries: Falklands (Malvinas) War
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Wisława Szymborska: Tortury

Nella raccolta Koniec i początek del 1993.

Wisława Szymborska fu una poetessa polacca, Premio Nobel per a letteratura nel 1996. La poesia è “Torture / Tortury“, la traduzione è di Pietro Marchesani che ha curato per Adelphi la raccolta di tutte le sue poesie con il titolo “La gioia di scrivere” (1945-2009).

Essendo una poesia è inserita tra gli extra, ma se Krzysiek ne conoscesse una versione musicata, la passeremmo tra le CCG/AWS doc.
Nic się nie zmieniło.
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/26 - 17:10
Song Itineraries: Truth about Giulio Regeni
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Bandiere migliori

Bandiere migliori
2018
La Storia è Adesso
(testo di Antonio di Martino)

'La Storia è Adesso" è il mio nuovo progetto musicale. Un lavoro al quale sono particolarmente legato, perché incentrato sulla figura di Valeriano Malfatti, mio prozio e sindaco di Rovereto per 40 anni, dal 1880 al 1920, nonché deputato alla Dieta di Vienna durante il dominio austriaco.
Prima dell’entrata in guerra dell'Italia, Valeriano si impegnò per preservare le terre trentine dalla distruzione attraverso una risoluzione pacifica. Durante la guerra tutta la città di Rovereto fu evacuata, lui fu prima mandato al confino a Salisburgo ma poi, dopo essere stato denunciato per irredentismo fu, assieme a molti altri trentini, internato nel campo di prigionia di Katzenau. Al termine della Grande Guerra, fu poi eletto senatore del Regno d’Italia.
La biografia di Valeriano diventa, così, il punto di partenza per sviluppare un ragionamento... (Continues)
Lascio un fiore davanti al portone una carta d'identità bruciata in un cortile
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/26 - 16:56
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Chiedilo ai pesci

Chiedilo ai pesci
2018
La Storia è Adesso
(testo di Dany Greggio)

'La Storia è Adesso" è il mio nuovo progetto musicale. Un lavoro al quale sono particolarmente legato, perché incentrato sulla figura di Valeriano Malfatti, mio prozio e sindaco di Rovereto per 40 anni, dal 1880 al 1920, nonché deputato alla Dieta di Vienna durante il dominio austriaco.
Prima dell’entrata in guerra dell'Italia, Valeriano si impegnò per preservare le terre trentine dalla distruzione attraverso una risoluzione pacifica. Durante la guerra tutta la città di Rovereto fu evacuata, lui fu prima mandato al confino a Salisburgo ma poi, dopo essere stato denunciato per irredentismo fu, assieme a molti altri trentini, internato nel campo di prigionia di Katzenau. Al termine della Grande Guerra, fu poi eletto senatore del Regno d’Italia.
La biografia di Valeriano diventa, così, il punto di partenza per sviluppare un ragionamento che... (Continues)
Ti confonde la riva oscura L’altra sponda del fiume che segna il confine tra noi
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/26 - 16:53
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Katzenau

Katzenau
2018
La Storia è Adesso
(testo di Gianluca Massaroni)

'La Storia è Adesso" è il mio nuovo progetto musicale. Un lavoro al quale sono particolarmente legato, perché incentrato sulla figura di Valeriano Malfatti, mio prozio e sindaco di Rovereto per 40 anni, dal 1880 al 1920, nonché deputato alla Dieta di Vienna durante il dominio austriaco.
Prima dell’entrata in guerra dell'Italia, Valeriano si impegnò per preservare le terre trentine dalla distruzione attraverso una risoluzione pacifica. Durante la guerra tutta la città di Rovereto fu evacuata, lui fu prima mandato al confino a Salisburgo ma poi, dopo essere stato denunciato per irredentismo fu, assieme a molti altri trentini, internato nel campo di prigionia di Katzenau. Al termine della Grande Guerra, fu poi eletto senatore del Regno d’Italia.
La biografia di Valeriano diventa, così, il punto di partenza per sviluppare un ragionamento... (Continues)
Quante campagne sai sono battaglie ormai
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/26 - 16:50
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Quale patria

Quale patria
2018
La Storia è Adesso
(testo di Giulio Casale)

'La Storia è Adesso" è il mio nuovo progetto musicale. Un lavoro al quale sono particolarmente legato, perché incentrato sulla figura di Valeriano Malfatti, mio prozio e sindaco di Rovereto per 40 anni, dal 1880 al 1920, nonché deputato alla Dieta di Vienna durante il dominio austriaco.
Prima dell’entrata in guerra dell'Italia, Valeriano si impegnò per preservare le terre trentine dalla distruzione attraverso una risoluzione pacifica. Durante la guerra tutta la città di Rovereto fu evacuata, lui fu prima mandato al confino a Salisburgo ma poi, dopo essere stato denunciato per irredentismo fu, assieme a molti altri trentini, internato nel campo di prigionia di Katzenau. Al termine della Grande Guerra, fu poi eletto senatore del Regno d’Italia.
La biografia di Valeriano diventa, così, il punto di partenza per sviluppare un ragionamento che... (Continues)
Non dire mai quello che provi
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/26 - 16:48
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L'internamento del Malfatti

L'internamento del Malfatti
2018
La Storia è Adesso
(sonetti da “Katzenau” di Gustavo Chiesa)

'La Storia è Adesso" è il mio nuovo progetto musicale. Un lavoro al quale sono particolarmente legato, perché incentrato sulla figura di Valeriano Malfatti, mio prozio e sindaco di Rovereto per 40 anni, dal 1880 al 1920, nonché deputato alla Dieta di Vienna durante il dominio austriaco.
Prima dell’entrata in guerra dell'Italia, Valeriano si impegnò per preservare le terre trentine dalla distruzione attraverso una risoluzione pacifica. Durante la guerra tutta la città di Rovereto fu evacuata, lui fu prima mandato al confino a Salisburgo ma poi, dopo essere stato denunciato per irredentismo fu, assieme a molti altri trentini, internato nel campo di prigionia di Katzenau. Al termine della Grande Guerra, fu poi eletto senatore del Regno d’Italia.
La biografia di Valeriano diventa, così, il punto di partenza per sviluppare... (Continues)
Mandar lì el Timba, el Campostrini e tanti altri pari remenghi e preti e frati inazenti del tut, mandar lì quanti taliani gh’ era ancor, mandar dei mati, zent senza gambe, orbi del tut, e avanti fin che ghe n’ era e sani e mutilati l’era da veder…ma però ignoranti i s’è mostrai ’n te ’l mandar lì ’l Malfati.
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/26 - 16:41
Song Itineraries: From World Jails
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Nuestro cobre

Nuestro cobre
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Música y letras / Sävel ja sanat: Eduardo Yáñez

The audio sample provided is from Quilapayún's 1974 album El pueblo unido jamás será vencido / Yhtenäistä kansaa ei voi koskaan voittaa). The song first appeared on a 1972 compilation album titled Chile Pueblo (en el 2º Año del Gobierno Popular).

Nuestro cobre tells the story of Chilean copper from the times of foreign exploitation to the nationalization or »Chileanization« of copper industry during the government of President Salvador Allende.
Nuestro cobre
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2019/1/26 - 10:40
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Ligabue: Una vita da mediano

Ligabue: Una vita da mediano
[1999]
Parole e musica di Luciano Ligabue
Nell'album "Miss Mondo"

Una bellissima canzone, su di un ruolo calcistico che è stato sempre quello dell'antieroe rispetto ai numeri 10, ai bomber... Ma non basterebbe questo per provare a proporre questo brano all'interno delle CCG/AWS. C'è che mi offre il destro per raccontare la storia, purtroppo tragica, di un grande e oggi misconosciuto mediano nativo della mia città, Torino, uno che rimase sempre lì, lì nel mezzo, fino alla fine, nel mezzo di un campo da pallone e poi di un campo di concentramento...

Si chiamava Vittorio Staccione, classe 1904. Crebbe nel vivaio del Torino ed esordì nella massima divisione a 20 anni, nel 1924. Dopo una brevissima parentesi nella Cremonese, fu di nuovo al Torino con cui nel 1926-27 vinse il campionato, ma il titolo fu poi revocato (pare addirittura che il Toro si fosse comprato un derby della Mole!). Poi... (Continues)
Una vita da mediano
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/25 - 22:30
Song Itineraries: Extermination camps
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Course contre la honte

Course contre la honte
Paroliers : Fabien Marsaud / Ibrahim Maalouf / Richard Bohringer (SLAM)

Album: Funambule (2013)
Eh Tonton, est-ce que t’as regardé dehors?
(Continues)
2019/1/25 - 18:05
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Little Bit

Little Bit
Album: If All I Was Was Black (2017)

“The song is a cautionary anthem of all the ways in which those regarded as suspicious have to weigh their actions just to survive day to day.”
Mavis Staples
This life surrounds you
(Continues)
2019/1/25 - 15:08
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Tom of Bedlam (Bedlam Boys)

Anonymous
Interpretata anche dagli Steeleye Span

This song is originally from Thomas d'Urfey's Pills to Purge Melancholy, published 1720, where it had the title Mad Maudlin's Search for Her Tom of Bedlam. It was in the repertoire of The Halliard at the end of the 1960's with a tune that was “mostly the work of the Halliard's Dave Moran with some small input from Nic Jones” (according to Julia Jones). However, they didn't record it until 2005 for their songbook and CDBroadside Songs.

Tom Gilfellon sang Mad Tom of Bedlam in 1972 as the title track of his Leader album Loving Mad Tom.

Steeleye Span learned Boys of Bedlam from The Halliard via the Farriers and Tom Gilfellon. They recorded it in 1971 for their album Please to See the King, and this track was later included on the Martin Carthy anthology, The Carthy Chronicles. Martin Carthy and Maddy Prior share vocals, starting singing into the back... (Continues)
For to see mad Tom of Bedlam
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/25 - 10:49

Andemo in Transilvania [Domani se imbarchemo]

Anonymous
[ca 2a metà del XIX secolo]
[ab. 2nd half of 19th century]
Canto popolare triestino
A folksong from Trieste
Interpretata da / Performed by
Coro Pane e Guerra


Quando i "Rumeni" erano gli italiani
di Mirela Baciu, dal Blog cu două fet(z)e

Andemo in Transilvania
a menar la carioleta
che l'Italia povareta
no ga i bessi de pagar.
È davvero difficile da credere oggi, ma così canticchiava il ricco nord del Triveneto all’inizio del ‘900, quando la madrepatria italiana non aveva abbastanza soldi (“i bezzi”) per pagare gli stipendi e il sogno americano era costituito nientemeno che dalla Transilvania, in Romania!

L’Italia, si sa, è spesso terra dalla memoria corta e la locuzione di Cicerone “historia magistra vitae” non accompagna sempre un popolo nella sua memoria collettiva. Gli stranieri vengono a “rubare” lavoro, portano delinquenza, “invadono” le città… eppure non molto tempo fa... (Continues)
Andemo in Transilvania
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/1/25 - 09:30
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Ellerinde Pankartlar

Ellerinde Pankartlar
Ellerinde Pankartlar,
(Continues)
Contributed by ceyhan 2019/1/24 - 12:42
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Wojna

Wojna
[2016]
Parole e musica di Andriej Kotin
Il testo da YT
Wojno! Wypowiadam ci wojnę...
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2019/1/24 - 09:50

La Maison de Santé

La Maison de Santé
La Maison de Santé

Lettre de prison 6
Canzone léviane – La Maison de Santé – Marco Valdo M.I. – 2019
27 mars 1934


Dialogue Maïeutique

Parfois, Lucien l’âne mon ami, je me dis qu’il serait plus simple de ne pas commenter les chansons et en vérité, elles n’en ont pas besoin. Elles disent toutes seules ce qu’elles ont à dire ; d’autant plus pour celles-ci qui n’ont d’autre objet que de faire le lien, de faire la liaison entre des gens qu’une barrière sépare.

Qu’est-ce qui t’arrive Marco Valdo M.I. mon ami ? Aurais-tu perdu me goût de parler, le plaisir de noter ces conversations de bonne compagnie ? As-tu seulement songé à ce fait irrémédiable que sans elles, nous n’existerions simplement pas l’un pour l’autre ?

J’y pense, Lucien l’âne mon ami, j’y pense souvent à nos dialogues et à leur maïeutique. Sans eux, nous ne serions pas là à nous disputer autour de tout, de rien, d’un mot qui... (Continues)
Ici, il faut s’occuper : balayer, ranger ;
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/1/23 - 22:06
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Il bacio più lungo

Il bacio più lungo
A casa dell’inverno sono rimasti
(Continues)
2019/1/23 - 18:03
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Ave Maria degli ultimi

Venne il vento
(Continues)
2019/1/23 - 17:57
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La Merica

Con queste mani
(Continues)
2019/1/23 - 17:51
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Klage

Klage
[1916]
Versi di Erich Mühsam, nella raccolta "Brennende Erde. Verse eines Kämpfers", pubblicata a Monaco nel 1920
Musica di Christoph Holzhöfer
Wir haben den Frieden erstrebt und gewollt.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/23 - 17:34
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Get Your Rights Jack

Get Your Rights Jack
(1961?)

Nuove parole sulla musica della celebre "Hit The Road, Jack" scritta da Percy Mayfield e interpretata da Ray Charles

Testo e illustrazione ripresi da Sing for Freedom - The story of the Civil Rights Movement through its songs, edited and compiled by Guy and Candie Carawan (1990)
Get your rights, Jack
(Continues)
2019/1/22 - 23:21
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Μεσόγειος

Μεσόγειος
Mesógeios
[2018]
Στίχοι : Διονυσης Μαστορόπουλος
Μουσική : Στέλιος Βραχιόλογλου
Τραγουδάνε ο Στέλιος Βραχιολόγλου και η Κυριακή Μαστοροπούλου (8 ετών)



Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Dionysis Mastoropoulos
Musica / Music / Musique / Sävel: Stelios Vrachiologlou
Cantano / Singing / Chantent / Laulavat: Stelios Vrachiologlou – Kyriaki Mastoropoulou (di 8 anni / 8 years old / de 8 ans / 8-vuotias)



Ελληνικά
Italiano



«Μεσόγειος», ένα τραγούδι "γροθιά στο στομάχι" για όσα συμβαίνουν γύρω μας. Για τις εστίες πολέμου που ξεσπούν ή εξακολουθούν να υπάρχουν προκαλώντας "παράπλευρες απώλειες" και βίαιες μετακινήσεις πληθυσμών. Τα παιδιά, είτε γίνονται άθελά τους μάρτυρες αντικρίζοντας τη φρίκη του πολέμου από τις δυνάμεις που συγκρούονται, είτε χάνονται άδικα μέσα σε αυτόν, από τις "έξυπνες βόμβες" και τα οπλικά συστήματα τελευταίας τεχνολογίας.

Μέσα από αυτό το φρικαλέο σκηνικό,... (Continues)
Μεσόγειος θάλασσα, μυρωδιές της ερήμου
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2019/1/22 - 21:32
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Pieśń niewiary

Pieśń niewiary
Parole e musica di Roman Kołakowski
Cantata da Elżbieta Wojnowska
Arrangiamento di Elżbieta Wojnowska
Włodzimierz Pawlik piano
Il testo da teksty
Nie będę żył wypruwał z ręki – do grania służą struny,
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2019/1/22 - 19:30
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Ojczyzna

Ojczyzna
[2018]
Parole e musica di Andriej Kotin
inedita
Il testo da https://pl-pl.facebook.com/kotinsongs/


Dulce et decorum est pro patria mori:
mors et fugacem persequitur virum
nec parcit inbellis iuventae
poplitibus timidove tergo.

(Orazio, Odi, III.2.13)
Być może to ciebie zaskoczy,
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2019/1/22 - 09:33
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Mr. Lonely

Mr. Lonely
1962
Roses are Red

Vinton began writing the song while serving in the Army. The song describes a soldier who is sent overseas and has no communication with his home. The singer laments his condition and wishes for someone to talk with. The single of Vinton's recording was released just as the Vietnam War was escalating and many soldiers were experiencing a similar situation
Wikipedia
Lonely, I'm Mr. Lonely
(Continues)
2019/1/22 - 05:46
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’s ist Krieg!

’s ist Krieg!
[1919]
Testo di Kurt Tucholsky
Musica di Christoph Holzhöfer

Una poesia pubblicata nel 1919 su Die Weltbühne, firmata con uno dei tanti pseudonimi del grande autore tedesco, quello di Kaspar Hauser.
Die fetten Hände behaglich verschränkt
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/21 - 22:28
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New York 1911

New York 1911
2018
Gardè

feat. Elisa Tartabini

Parlare della contemporaneità attingendo a storie del passato: è il caso di New York 1911, brano che riferendosi al tragico incendio della fabbrica Triangle di New York – un incidente industriale che causò la morte di 123 donne e 23 uomini – affronta insieme le tematiche dell’emancipazione femminile e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
ilflaneur.it
Non c’erano più nuvole sopra New York
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/21 - 17:35
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Gardè

Gardè
2018
Gardè

L’attualità sociale e politica emerge ancor più in Gardè, canzone dedicata da Danilo Sacco al sindaco Mimmo Lucano quale “esempio concreto di solidarietà e di militanza sociale”, un brano che parla in maniera diretta di immigrazione, sbarchi e pregiudizio nei confronti di chi è costretto a cercare un futuro lontano dalla propria terra d’origine
ilflaneur.it
Gardé, gardé, gardé, gardé
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/21 - 17:26
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Jesse e Lutz

Jesse e Lutz
2018
Gardè

Jesse e Lutz, dedicata all’amicizia, all’onore e al rispetto sportivo e umano tra Jesse Owens e Carl Ludwig Long detto Lutz, rivali nel salto in lungo alle Olimpiadi di Berlino del 1936: una vicenda, quest’ultima, che vide Lutz, destinato a vincere la medaglia d’oro, aiutare per onestà sportiva il rivale americano Owens, che così si aggiudicò il primo posto.

ilflaneur.it

Per raccontare certe storie è necessario iniziare dal punto in cui si concludono. Quel che accadde il pomeriggio del 4 agosto 1936 nello stadio olimpico di Berlino apparve agli occhi del mondo come uno schiaffo al regime nazista nel fulcro del suo potere: una medaglia d’oro vinta da un uomo di colore nella Germania ariana.

Tuttavia non è quella medaglia, per quanto splendente, a suggellare una vittoria umana ben più considerevole: un’amicizia nata sul campo di gara, a dimostrare che la rivalità non si traduce... (Continues)
Io , voglio raccontarti di ,
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/21 - 17:05
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Balas y Fronteras + Hidden Track

Balas y Fronteras + Hidden Track
Album La Estanquera de Saigón (2014)
testo e commento da Genius

El último tema del álbum lleva consigo un extra llamado Hidden Track, probablemente una de las canciones más potentes del disco.

Balas y fronteras trata la crisis humanitaria que han sufrido cientos de miles de refugiados sirios, libios, irakies, afghanos y de otras tantas zonas del mundo. Particularmente, se critica la actuación criminal del Estado Español con los CIE’s y el asesinato por parte de la Guardia Civil al menos 10 personas en las costas de Ceuta.


La dignita dell'Europa muore ogni giorno nelle acque del Mediterraneo.. Lo vediamo anche in questi giorni.
[Intro]
(Continues)
2019/1/20 - 22:57
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Los Invisibles

Los Invisibles
2014
Album: La Estanquera de Saigón
Hoy se ha vuelto a suicidar otra persona
(Continues)
2019/1/20 - 22:51
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Domani è un altro giorno

Domani è un altro giorno
(1978)
Album: ... E Allora Senti Cosa Fò

Oggi sono passato da Contempo Records in via dei Neri a Firenze e tra gli LP in offerta ho trovato questo storico album di Stefano Rosso e me lo sono comprato a soli 10 euro. Tra altre canzoni che già conoscevo mi sono ritrovato ad ascoltare anche questa che incredibilmente non era sul sito nonostante le ultime due strofe.
E volavano le notti in allegria
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2019/1/20 - 21:58
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Stranieri

Stranieri
Musica di PAOLO SERAZZI 

E questa (non solo io lo dico) è una delle canzoni più belle del nostro Fantabosco. È stata scritta per la puntata della Melevisione "LO STRANIERO", andata in onda il 3 febbraio 2010, dove si narrava e cantava di paura e disprezzo per chi viene da terre lontane. 
PRINCIPESSA 
(Continues)
Contributed by Dq82 + adriana 2019/1/20 - 19:09
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Nta sta varca

Nta sta varca
2015
Duepuntozero

Il difficile viaggio di una barca abbandonata al mare in tempesta ed il punto di vista di un prete colluso, di uno scafista e di tanti migranti: di questo parla la canzone”Nta sta varca”, del giovane collettivo reggae siciliano, gli Shakalab. Le drammatiche scene, a cui purtroppo siamo abituati, che ritraggono tantissimi profughi ammassati come delle bestie nei barconi che veleggiano per il mar Mediterraneo, sono incastonate in un muro di note incalzanti. Speranza e paura. Gli Shakalab scrivono su facebook « A noi piacerebbe scrivere solamente di quanto sia bello il mare e il canale di Sicilia, ma non è così e non lo sarà mai finché anche un solo uomo perderà la vita per attraversarlo nella speranza di una vita migliore.»
per giorni. Può una canzone contemporaneamente avere un valore musicale ed artistico elevato e rilasciare come per eredità un messaggio forte e chiaro?... (Continues)
E niatri semu ccà
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/20 - 18:39
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Mercato RAP

Mercato Rap
by Todo (Luciano Todini)

Publication date 2017
Usage Attribution-ShareAlike 4.0 International
Topics Italian Song, Canzone, Italia, Todo, Luciano Todini
Language Italian
Quando il muro è caduto il comunismo collassato
(Continues)
Contributed by Luciano Todini 2019/1/20 - 18:06
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Ich hab kein Heimatland (Jüdischer Tango)

Ich hab kein Heimatland (Jüdischer Tango)
[1933]
Parole e musica di Friedrich Schwarz (1895-1933), autore e compositore, forse nativo austriaco.
Brano inciso dalla Marek Weber Orchester, con il tenore John Hendrik, e in seguito interpretato da molti
Testo trovato su YouTube

Friedrich Schwarz – di cui si sa molto poco - era un cantautore di un certo successo in Germania. Ebreo, all'avvento del nazismo fuggì a Parigi. Quell'anno stesso, dopo aver composto questo tango, fu trovato morto in una camera d'albergo, in circostanze mai chiarite (forse un suicidio, anche se su alcuni siti si sostiene che fu ucciso).
Ich hab kein Heimatland
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/20 - 15:26

Žalm vdov po národních zen mučednících r.1945 v Ravensbrücku

Žalm vdov po národních zen mučednících r.1945 v Ravensbrücku
[1945]
Testo e arrangiamento di Ludmila Kadlecova Peškařová (1890-1987), donna di nazionalità ceca che fu prigioniera a Ravensbrück.
Adattamento per coro femminile del Biblische Lieder op. 99 n. 7 di Antonín Dvořák (1841-1904), compositore boemo.
Testo trovato su Memoria in scena

Ludmila Kadlecova nacque a Sobotovice, vicino a Brno, nel 1890. Fece studi musicali e divenne insegnante di musica. Nel 1912 sposò Jan Peškař, un insegnante, da cui ebbe un figlio. La famiglia viveva a Rajhrad, sempre nel sud della Moravia. Nel 1939, dopo l’invasione nazista della Cecoslovacchia e la creazione del Protettorato di Boemia e Moravia, il marito di Ludmila si unì alla resistenza. Nel giugno del 1942 Jan Peškař fu arrestato nel corso dei rastrellamenti che seguirono l’assassinio del gerarca Reinhard Heydrich, avvenuto a Praga ad opera dei partigiani. Imprigionato a Brno, fu quasi subito ucciso. Un... (Continues)
Bože velký, proč jsi nás opustil, v hloubi duší těžhý žal zapustil?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/20 - 14:30
Song Itineraries: Extermination camps
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MGZ: Stelline

MGZ: Stelline
[2002]
Scritta da Paolo Mezzadra (Brainzuk) e Mauro Guazzotti (MGZ)
Nell'album "Non riesco più a starmene tranquillo"

Adoro MGZ, anche se non ho ancora capito come abbia fatto in alcune canzoni - in particolare questa e Sopravvivo senza motivo – a scrivere dettagliatamente la mia biografia... boh?!?
Quand'ero ragazzino un milione di anni fa
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/20 - 13:26
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Buona fortuna

Buona fortuna
[2002]
Scritta da Paolo Mezzadra (Brainzuk) e Mauro Guazzotti (MGZ)
Nell'album "Non riesco più a starmene tranquillo"

"Mi piace questo mondo su misura che prima ti avvelena e poi ti da la cura..."
Mi piacerebbe vivere in una casetta
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/20 - 12:00

Przed ostatnią podróżą

Przed ostatnią podróżą
[1942-43]
Versi del poeta ebreo polacco Bolesław Pachucki, detto Bolek
Bolek Pachucki, rinchiuso anche lui, come altri 40.000 e oltre, nel ghetto di Białystok, introdusse la giovanissima Rena Hass alla poesia. Si ammalò nel ghetto e poi, quando questo fu liquidato, venne ucciso con tutta la famiglia a Treblinka...
Musica di Rena Hass (1925-2007), sopravvissuta all'Olocausto, poi docente di biologia a New York
Testo trovato su Memoria in scena

Questo meraviglioso canto d’amore e di dolore fu scritto a soli diciassette anni da Rena Hass, internata nel ghetto di Bialystock, su testo del poeta ebreo polacco Bolesław Pachucki (deceduto a Treblinka). Rena, nata a Brzeżany (oggi Berezhany, Ucraina) il 6 settembre 1925, fu trasferita nel 1941 con i genitori presso il Ghetto di Białystok, dove il 16 agosto 1943 partecipò all’insurrezione del ghetto.

Imprigionata con i suoi familiari a Lublin-Majdanek,... (Continues)
Jak tonący okręt przed burzą, Dzisiaj kołysze się świat.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/20 - 11:39
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Sur la lune

Sur la lune
[2018]

Album :PLAN B DELUXE
Cinq continents, des océans pour faire son terrain de jeu
(Continues)
Contributed by adriana 2019/1/20 - 11:12
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Au feu rouge

Au feu rouge
[2018]

Album :PLAN B DELUXE
Heureusement je n'ai pas d'enfant se dit Yana très souvent
(Continues)
Contributed by adriana 2019/1/20 - 11:04

Traum

Traum
[1943]
Scritta da Johanna Lichtenberg (1915-2008), ebrea lettone, mentre si trovava rinchiusa nel ghetto di Riga. Nel giugno dello stesso anno il ghetto fu liquidato, con il trasferimento di tutti i suoi abitanti nei campi di concentramento, soprattutto quello di Kaiserwald.
Testo trovato su Memoria in scena

La musicista lettone Johanna Lichtenberg, nata il 23 Marzo 1915 a Libau/Liepāja (Lettonia), è una artista e studiosa straordinaria che, sopravvissuta alla deportazione e ai maltrattamenti in diversi campi di concentramento, emigrò nel 1947 negli U.S.A. Qui, conseguito il dottorato in Lingua Ebraica alla Union College e un master alla Columbia University, fondò e diresse il dipartimento di etnomusicologia dell’Università di Musica Ebraica del Seminario Teologico Ebraico d’America. Autrice di libri e di contributi in enciclopedie e riviste specializzate, fu produttrice di documentari... (Continues)
Mein Traum fliegt gen Himmel ins Himmelblau,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/20 - 10:18
Song Itineraries: Extermination camps
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Andare, camminare, lavorare

Andare, camminare, lavorare
1975
Andare, camminare, lavorare e altri discorsi
(Ciampi - Marchetti - Pavone)

Piero Ciampi (Livorno, 28 settembre 1934 – Roma, 19 gennaio 1980)

Oggi sono 39 anni che se n'è andato. Nell'estate del 1975 nei juke-box sulla spiaggia, inserivi la monetina e ascoltavi questo trascinante 45 giri appena uscito di un cantante che nessuno conosceva. Tutti sghignazzavano e leccavano il gelato. E siamo ancora qui a ricordare una voce che ha lasciato impronte e cicatrici su questo nostro bel mondo poetico. Un'anima alcolista e fannullona. Inaffidabile e spesso insopportabile, mentitrice e millantatrice. Ma che probabilemte aveva intuito molto in anticipo....

Interpretata tra gli altri dai Settore Out, Têtes de Bois, Riserva Moac e Bobo Rondelli
Andare camminare lavorare,
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2019/1/20 - 09:45
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Mare Nostro

Mare Nostro
[2017]
Album :A/R Canzoni da viaggio
"Com’è profondo il mare non l’avevo mai notato
(Continues)
Contributed by adriana 2019/1/20 - 08:17
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Jungle, frontiere chiuse

Jungle, frontiere chiuse
[2017]

Album : Senza rete

Il dramma dei profughi bloccati nel cuore dell'Europa da muri sempre più alti e frontiere sempre più rigide. Accampati in tende nel fango d'estate e nella neve d'inverno. Famiglie con bambini piccolissimi tentano una sopravvivenza estrema senza abbandonare il sogno di ricongiungersi con i familiari in Inghilterra o Germania. E' Londra la meta più desiderata. E cosi sui muri dei container scrivono le loro cartoline virtuali sperando in una "London calling" che però non arriverà mai.
Bambole sulla balconata, sui rami fiori di cartone.
(Continues)
Contributed by adriana 2019/1/19 - 18:09
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U piscaturi

U piscaturi
2018
Un posto vero

feat. Carmen Consoli

U' Piscaturi tratta il tema dell'immigrazione: la narrazione in dialetto in qualche modo è più forte rispetto a quello che avrei potuto dare cantando in italiano. La canzone nasce durante il tour in Spagna dello scorso anno, e la musica andalusa ha aiutato a buttare giù questa canzone. E il tema dei migranti è nato quando ho letto un articolo di giornale, che definiva i morti del Mediterraneo "una strage silenziosa". E Carmen (Consoli), essendo anche lei siciliana, come me ha a cuore questo tema. E la sua voce si sposava perfettamente con la narrazione della canzone. La forza del brano è il racconto del pescatore, che al posto di trovare nelle sue reti i pesci trova i cadaveri
Leggo
Amuri si sapissi chi duluri
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/19 - 15:49
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Il traffico

Il traffico
2019
Bassi per le masse

feat. Valerio Jovine

Luca Persico ci propone un singolo che oltrepassa la musica e si pone come analisi lucida della nostra società moderna. Una critica aperta contro la nostra incapacità a riconoscere i problemi reali ed i reali colpevoli. Puntando il dito all’opinione pubblica troppo spesso concentrata su discorsi futili ed “hate speech”. I due artisti Jovine e o’Zulu si completano musicalmente come due parti di una stessa melodia, morbidi e taglienti, dolci e feroci. “Sostenere che gli italiani siano tutti razzisti è una generalizzazione oltre che un messaggio sbagliato – spiega ‘o Zulù - questo non è il paese reale, anche se è certamente il riverbero di investimenti sempre minori sulla scolarizzazione e della mancata educazione familiare verso valori come la tolleranza e il rispetto. L’attuale propensione al razzismo risponde a dati elettorali spesso falsati... (Continues)
Il problema principale della nostra società è il traffico, il traffico
(Continues)
2019/1/19 - 12:26

Les petits Nuages lourds

Les petits Nuages lourds
Lettre de prison 5
Canzone léviane – Les petits Nuages lourds – Marco Valdo M.I. – 2018
27 mars 1934

Dialogue Maïeutique

Je vois à ton œil noir d’ébène et luisant comme un soulier vernis, Mon ami Lucien l’âne, que ce titre t’intrigue et que tu aimerais savoir ce qui se cache derrière ces « petits Nuages lourds ». Je n’avais pas besoin de voir tes yeux vibrants à la lisière de ton front pour savoir que tu ne manquerais pas de me questionner à ce sujet comme tu l’as fait déjà des dizaines de fois.

Eh bien oui, je te questionne Marco Valdo M.I. mon ami. Qu’est-ce que sont ces petits nuages lourds ? D’où sortent-ils, en quelque sorte ?

Mais de la chanson tout simplement, pardi !, répond Marco Valdo M.I., du dernier quintil qui se termine ainsi :

« Par-dessus le toit, de petits nuages lourds
Annoncent la levée du jour. »

et comme tu manqueras pas de le remarquer, ce « par-dessus le... (Continues)
Aujourd’hui, on peut envoyer,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/1/19 - 10:50
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Damasco

Damasco
[2018]

Album:Klondike

È un canto universale di amore verso la propria terra, un continuum che ci rende tutti uguali di fronte al cambiamento. Mi sono immaginato il silenzio lontano dalle bombe, lontano dal caos del lavoro, lontano da tutto. Il silenzio del mare aperto come colonna sonora di una malinconia incessante. Questa canzone vuole essere un atto di empatia verso tutti coloro che devono partire, sia che si tratti di profughi sia che si tratti di studenti, di lavoratori, che dal sud vanno verso il nord, sempre più a nord. In quel nord del mondo che non finisce mai.
Dalla pagina facebook dell'artista
Sarò tuo Dio lo scirocco disceso nel tempio l'eco del lampo nel buio che esplode,
(Continues)
Contributed by adriana 2019/1/18 - 18:38

Piosenka dla Mamy

Piosenka dla Mamy
[1942]
Testo di Stanisława Lempart Gąskowa (1926-2010), polacca, internata ad Auschwitz
Sulla melodia dell'italiana "Mamma", scritta nel 1940 da Cesare Andrea Bixio e Bixio Cherubini e interpretata da Beniamino Gigli.

Stanisława Gąskowa, nata Lempart, era figlia di un ufficiale della Związek Walki Zbrojnej (ZWZ), antesignana dell'Armię Krajową. Il padre, responsabile dell'area di Wadowice, venne catturato dai nazisti e fu poi ucciso a Mauthausen. Lei e la sorella furono deportate ad Auschwitz. Stanisława fuggì durante una "marcia della morte" per l'evacuazione del campo, nell'inverno del 1945.

"Era abitudine in tutti i campi di concentramento la riscrittura di canzoni celebri con testi ideati ad hoc. Ed è un filo rosso che lega idealmente campi diversi e lontani. Mamma son tanto felice era una delle canzoni più popolari all’epoca in tutta Europa. E la ritroviamo riscritta e cantata sia... (Continues)
Mamo, nie jesteś Ty ze mną,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/17 - 22:55
Song Itineraries: Extermination camps

Když jsem ležel v Terezíně

Když jsem ležel v Terezíně
[1944]
Scritta da Ilse Weber negli utltimi tempi della sua permanenza a Theresienstadt.
Melodia e testo ricostruiti da Aviva Bar-On, Kiryat Ono (Israele), e Francesco Lotoro.
Testo trovato su Memoria in scena

"Pur nel suo tragico epilogo, la storia della scrittrice, poetessa e musicista ebrea morava Ilse Weber è tra le più emozionanti e avvincenti dell’immenso patrimonio biografico di uomini e donne che hanno creato musica in cattività durante la Seconda Guerra Mondiale. Nata l’11 gennaio 1903 a Witkowitz (oggi Vítkovice v Krkonoších, Repubblica Ceca), virtuosa in numerosi strumenti musicali nonché autrice di canzoni e opere teatrali per l’infanzia, nel 1930 Ilse (il suo cognome da nubile era Herlinger) sposò Vilém Weber e si trasferì con lui a Praga. Nel 1939, durante i giorni dell’invasione tedesca di Boemia e Moravia, i coniugi Weber misero in salvo il loro figlio maggiore Hanuš trasferendolo... (Continues)
Když jsem ležel v Terezíně na té dětské marodce
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/17 - 22:23
Song Itineraries: Extermination camps

Pieśń rozpaczy

Pieśń rozpaczy
[1943-44]
Scritta da Bela Bogaty (classe 1927), ebrea polacca, internata a Parschnitz, sotto campo del lager nazista di Gross-Rosen, oggi Rogoźnica, in Polonia.
Testo trovato su Memoria in scena

"Bela Bogaty nacque a Będzin (Slesia, Polonia) il 4 maggio 1927 da Moszek Bogaty e Sara Cwerin. Nel 1941 fu deportata presso Parschnitz, un subcampo di Gross–Rosen prevalentemente destinato all’internamento e lavoro coatto femminile: le sorveglianti erano guardie femminili inquadrate nelle SS. Il campo fu liberato il 9 maggio 1945 dalle truppe sovietiche.
Insieme alle compagne di prigionia Lena e Radassa (cognomi non pervenuti) Bela creò il canto Pieśń rozpaczy, utilizzando l’unico giorno al mese di riposo dai lavori forzati e stendendo clandestinamente il testo su un foglio di carta. Colpita da tubercolosi riuscì comunque a sopravvivere. Dopo la Guerra emigrò in Italia (dove si unì in matrimonio... (Continues)
W tym przeklętym szarym domie
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/17 - 21:55
Song Itineraries: Extermination camps
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Merav pal e parochňa

Anonymous
Merav pal e parochňa
[194?]
Anonima autrice romaní slovacca internata nel Zigeunerlager di Auschwitz–Birkenau, la sezione destinata agli zingari.
Testo trovato su Memoria in scena

"Il Terzo Reich avviò nei confronti del popolo romaní (comunemente definito roma, o gypsies in inglese, cigány per gli ungheresi, zigeuner in tedesco), una politica fortemente discriminatoria, mediante persecuzioni e deportazioni. I primi roma arrivarono ad Auschwitz nel 1941; da fine febbraio 1943 numerose famiglie roma furono alloggiate presso lo Zigeunerlager in Auschwitz–Birkenau. Numerosi roma di Amburgo, Cecoslovacchia e Polonia furono deportati a Belzéc e alloggiati presso una tenuta agricola nel campo; il governatore di Lublino Ernst Zörner dispose che Belzéc divenisse il principale lager dei roma. Da Belzéc circa 1.000 roma furono trasferiti presso il campo di lavori forzati di Krychow (Sobibór) e infine a Treblinka. Altri... (Continues)
Merav pal e parochňa,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/17 - 21:30
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Pregon para el pueblo

Pregon para el pueblo
2018
Energia positiva
Ya estamos cansados de tanto maltrato 
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/17 - 21:29

Ravensbrück, vlasti vzdálený (Largo z IX. Symfonie “z Nového světa”)

Ravensbrück, vlasti vzdálený (Largo z IX. Symfonie “z Nového světa”)
[1945]
Testo e arrangiamento di Ludmila Kadlecova Peškařová (1890-1987), donna di nazionalità ceca che fu prigioniera a Ravensbrück.
Melodia su Largo dalla Sinfonia n. 9 di Antonín Dvořák (1841-1904), compositore boemo.
Testo trovato su Memoria in scena

Ludmila Kadlecova nacque a Sobotovice, vicino a Brno, nel 1890. Fece studi musicali e divenne insegnante di musica. Nel 1912 sposò Jan Peškař, un insegnante, da cui ebbe un figlio. La famiglia viveva a Rajhrad, sempre nel sud della Moravia. Nel 1939, dopo l’invasione nazista della Cecoslovacchia e la creazione del Protettorato di Boemia e Moravia, il marito di Ludmila si unì alla resistenza. Nel giugno del 1942 Jan Peškař fu arrestato nel corso dei rastrellamenti che seguirono l’assassinio del gerarca Reinhard Heydrich, avvenuto a Praga ad opera dei partigiani. Imprigionato a Brno, fu quasi subito ucciso. Un anno dopo anche Ludmila Peškařová... (Continues)
Ravensbrück, Ravensbrück, vlasti vzdálený,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/17 - 20:59
Song Itineraries: Extermination camps
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Była sobie raz Elżunia

Anonymous
Była sobie raz Elżunia
[1943?]
Testo di anonima autrice polacca, internata nel campo di Lublin-Majdanek.
Sulla melodia sul canto tradizionale polacco "Na Wojtusia z popielnika Iskiereczka mruga"
Testo trovato su Memoria in scena

"In questa breve, struggente strofa c’è il senso di estraniamento di una ragazzina che si ritrova sola al mondo. Furono centinaia di migliaia gli orfani strappati alle loro famiglie nei Campi di sterminio ma anche in quelli di lavoro, dove gli adulti morivano per fame, fatica, pessime condizioni igieniche o crudeltà delle guardie.

Teresa Chwiejczak di Wrocław ricostruì il testo su un canto tradizionale polacco e ne stese memoria il cantante e compositore polacco Aleksander Kulisiewicz (1918-1982), sopravvissuto a Sachsenhausen e pioniere della ricerca musicale concentrazionaria.

Per il Giorno della Memoria 2019, nello spettacolo intitolato "Libero è il mio canto – Musiche di donne... (Continues)
Była sobie raz Elżunia, pozo stała sama
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/17 - 20:33
Song Itineraries: Extermination camps
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Carabina 30 30

Anonymous
Carabina 30 30
Interpretata anche dai Quilapayún

Il titolo di una delle canzoni ("corridos") più popolari della Rivoluzione Messicana - di dominio pubblico e di autore incerto - si riferisce al fucile Winchester 1894 ed al calibro delle sue pallottole (30/30). Questa carabina fu adottata dai rivoluzionari, guidati da Emiliano Zapata e Francisco Villa, per il suo facile uso e anche perché di relativamente economico reperimento. Per questo i "maderisti",soldati federali del presidente Francisco Madero irridevano ai "dorados" componenti la truppa loro avversa agli ordini di Francisco Villa considerando la loro carabina inutile per sconfiggerli.

Giorgio Pinna
Carabina 30-30
(Continues)
Contributed by Giorgio Pinna 2019/1/17 - 15:54




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