Renitent
Vor der Gewissenskommission
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/6 - 20:54
Song Itineraries:
Deserters
En regardant vers le pays de France
[1433]
Versi di Charles d'Orléans, nella raccolta delle sue Ballades
Messi in musica dal gruppo folk Avaric (1981)
Esiste anche una versione di Laurent Voulzy ma con un testo completamente diverso dall’originale.
Carlo d'Orléans sarà anche stato un principe in un’epoca dove i potenti erano soliti esprimersi a colpi di spada, eppure non doveva essere un gran condottiero votato alla guerra…
Fin dall’infanzia aveva dovuto sucarsi le continue schermaglie tra suo padre Luigi ed il Duca di Borgogna, detto “Giovanni Senza Paura”, che nel 1407 aveva fatto alla fine uccidere il rivale di sempre. Nel 1415, alla sua prima scaramuccia contro gli inglesi, Carlo fu fatto prigioniero e fu portato nella Perfida Albione dove restò per 25 anni, visto che nessuno in Francia si degnò prima di pagare un riscatto per cotanto valente soldato… Ed è durante la quieta prigionia inglese che Carlo compose gran... (Continues)
Versi di Charles d'Orléans, nella raccolta delle sue Ballades
Messi in musica dal gruppo folk Avaric (1981)
Esiste anche una versione di Laurent Voulzy ma con un testo completamente diverso dall’originale.
Carlo d'Orléans sarà anche stato un principe in un’epoca dove i potenti erano soliti esprimersi a colpi di spada, eppure non doveva essere un gran condottiero votato alla guerra…
Fin dall’infanzia aveva dovuto sucarsi le continue schermaglie tra suo padre Luigi ed il Duca di Borgogna, detto “Giovanni Senza Paura”, che nel 1407 aveva fatto alla fine uccidere il rivale di sempre. Nel 1415, alla sua prima scaramuccia contro gli inglesi, Carlo fu fatto prigioniero e fu portato nella Perfida Albione dove restò per 25 anni, visto che nessuno in Francia si degnò prima di pagare un riscatto per cotanto valente soldato… Ed è durante la quieta prigionia inglese che Carlo compose gran... (Continues)
En regardant vers le païs de France,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/6 - 10:14
Song Itineraries:
From olden times: Songs against war, inside war, around war
Berceuse de l’enfant qui ne veut pas grandir
[1969]
Versi del poeta, scrittore e drammaturgo francese René De Obaldia (1917-), nella raccolta “Innocentines”
Musica di Hélène Martin, nel disco collettivo “Comptines et chansons pour un jeune poète”, 1976
Versi del poeta, scrittore e drammaturgo francese René De Obaldia (1917-), nella raccolta “Innocentines”
Musica di Hélène Martin, nel disco collettivo “Comptines et chansons pour un jeune poète”, 1976
Mon petit frère a le bourdon
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/6 - 08:50
Song Itineraries:
Child Abuse
Le promesse del mondo
(2018)
Credo che in questi giorni questo brano tratto dall'ultimo album di Flavio Giurato, di cui è la title track, sia attualissimo. Con il suo stile fatto di ripetizioni sia liriche che musicali, con parole essenziali che più che descrivere una situazione la evocano ("Ci sta 'o niro sprangato, ci sta 'o niro sprangato, / le promesse del mondo L'hanno mezzo ammazzato", "sul barcone incendiato ma chi cazzo ha partorito? / Buttalo a mare che non ha pagato", "Il natante avvistato, il natante incrociato, il natante abbordato, / la situazione appare disumana, / coraggio cazzo, siamo la Marina Militare Italiana"), Giurato a mio parere ha mostrato come si possa fare nel 2018 una canzone politica con un nuovo linguaggio.
Credo che in questi giorni questo brano tratto dall'ultimo album di Flavio Giurato, di cui è la title track, sia attualissimo. Con il suo stile fatto di ripetizioni sia liriche che musicali, con parole essenziali che più che descrivere una situazione la evocano ("Ci sta 'o niro sprangato, ci sta 'o niro sprangato, / le promesse del mondo L'hanno mezzo ammazzato", "sul barcone incendiato ma chi cazzo ha partorito? / Buttalo a mare che non ha pagato", "Il natante avvistato, il natante incrociato, il natante abbordato, / la situazione appare disumana, / coraggio cazzo, siamo la Marina Militare Italiana"), Giurato a mio parere ha mostrato come si possa fare nel 2018 una canzone politica con un nuovo linguaggio.
È arrivato 'o lavoro
(Continues)
(Continues)
Contributed by Vito Vita 2018/2/6 - 02:36
Cantu d’a curuna
Canto tradizionale siciliano, chissà quanto antico, che trovo nell'interpretazione di Etta Scollo in "Canta Ro’ in Trio", un suo disco del 2006 in omaggio alla Rosa Balistreri che, con il titolo "A curuna", lo incise nel disco "Amore tu lo sai la vita è amara" del 1972.
Per il percorso Canzoni d'Amore Contro la Guerra (e Contro il Potere)...
Per il percorso Canzoni d'Amore Contro la Guerra (e Contro il Potere)...
Arsira lu me beddu vinni fora
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/5 - 22:28
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
Faaterland
[1983]
Parole di Hansi Frank
Musica di Dick Städtler e Vridolin Enxing
Una delle ultime canzoni del collettivo politico-musicale tedesco Floh De Cologne, scioltosi proprio nel 1983 dopo più di 15 anni di esistenza.
La traccia che dà il titolo all'ultimo album del gruppo
Parole di Hansi Frank
Musica di Dick Städtler e Vridolin Enxing
Una delle ultime canzoni del collettivo politico-musicale tedesco Floh De Cologne, scioltosi proprio nel 1983 dopo più di 15 anni di esistenza.
La traccia che dà il titolo all'ultimo album del gruppo
Mein Opa hatte ein Häuschen klein
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/5 - 18:37
Song Itineraries:
Deserters
Frühling In Chile
[1974]
Parole di Gerd Wollschon
Musica di Dick Städtler e Vridolin Enxing
Wollschon, Städtler ed Enxing sono stati tutti e tre membri del collettivo politico musicale tedesco Floh De Cologne, attivo tra il 1966 ed il 1983
Nell'album intitolato "Mumien"
Parole di Gerd Wollschon
Musica di Dick Städtler e Vridolin Enxing
Wollschon, Städtler ed Enxing sono stati tutti e tre membri del collettivo politico musicale tedesco Floh De Cologne, attivo tra il 1966 ed il 1983
Nell'album intitolato "Mumien"
Die Armee
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartelby 2018/2/5 - 18:22
I Am an Immigrant
2017
Blood in the U.S.A.
Blood in the U.S.A.
I am an immigrant from Mexico
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/2/5 - 14:45
Kleinstadtlehrlinge
[1973]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nel suo album eponimo del 1973
Non mi pare che le cose stiano oggi tanto diversamente che nel 1973, anzi...
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nel suo album eponimo del 1973
Non mi pare che le cose stiano oggi tanto diversamente che nel 1973, anzi...
In der netten, kleinen, dummen Stadt
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/5 - 14:40
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Lied vom Nutzen
[1970]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nell’album intitolato “Süverkrüps Hitparade”
Testo trovato su LyricWiki
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nell’album intitolato “Süverkrüps Hitparade”
Testo trovato su LyricWiki
Denn was dem Unternehmen nützt
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/5 - 14:22
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Lied
[1970]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nell’album intitolato “Süverkrüps Hitparade”
Testo trovato su LyricWiki
Parole e musica di Dieter Süverkrüp
Nell’album intitolato “Süverkrüps Hitparade”
Testo trovato su LyricWiki
Wenn dieser Morgen kommt und dieser Tag
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/5 - 14:16
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from Italy and from the rest of the world
We Belong to Aleppo
La canzone è il risultato della lettura di tante testimonianze riguardo alla tragedia di Aleppo.
'Noi apparteniamo ad Aleppo', nel senso che quelle sofferenze sono anche le nostre, perché testimoniano l'insaziabile sete di guerra e odio che s'annida nell'animo umano.
'Noi apparteniamo ad Aleppo' anche perché rifuggiamo la tendenza a dimenticare il male che accecca le menti e i cuori degli uomini.
Sì, tutti noi siamo cittadini di Aleppo.
'Noi apparteniamo ad Aleppo', nel senso che quelle sofferenze sono anche le nostre, perché testimoniano l'insaziabile sete di guerra e odio che s'annida nell'animo umano.
'Noi apparteniamo ad Aleppo' anche perché rifuggiamo la tendenza a dimenticare il male che accecca le menti e i cuori degli uomini.
Sì, tutti noi siamo cittadini di Aleppo.
Children, have you ever heard of Aleppo?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Francis Vithayathil 2018/2/5 - 12:20
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
Come mi spendo
Io non conto quasi niente,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/2/5 - 12:00
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Il pazzo
2001
Lillipuziani
Lillipuziani
Le scimmie come sempre son sedute sul terrazzo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/2/5 - 11:47
Song Itineraries:
Lunatics and lunatic camps: Lagers, troubles, repression, freedom
Reviendrons-nous un jour ?
[1944]
Versi di Marius Bailly, soldato francese prigioniero dei tedeschi prima nello Stalag di Rowen a Rumbske (oggi Równo a Rumsko) e poi nello Stalag II B di Hammerstein (oggi Czarne), campi che sorgevano entrambi in Pomerania, Polonia, non lontani da Danzica.
Sulla melodia di Lili Marleen
Testo trovato su questo sito dedicato allo Stalag II B
Versi di Marius Bailly, soldato francese prigioniero dei tedeschi prima nello Stalag di Rowen a Rumbske (oggi Równo a Rumsko) e poi nello Stalag II B di Hammerstein (oggi Czarne), campi che sorgevano entrambi in Pomerania, Polonia, non lontani da Danzica.
Sulla melodia di Lili Marleen
Testo trovato su questo sito dedicato allo Stalag II B
Les années coulent
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/5 - 08:34
Song Itineraries:
From World Jails
Le plus beau de tous les instants du monde
[1942]
Versi di Marius Bailly, soldato francese prigioniero dei tedeschi prima nello Stalag di Rowen a Rumbske (oggi Równo a Rumsko) e poi nello Stalag II B di Hammerstein (oggi Czarne), campi che sorgevano entrambi in Pomerania, Polonia, non lontani da Danzica.
Sulla melodia de “Le plus beau tango du monde”, canzone da operetta del 1935.
Testo trovato su questo sito dedicato allo Stalag II B
Versi di Marius Bailly, soldato francese prigioniero dei tedeschi prima nello Stalag di Rowen a Rumbske (oggi Równo a Rumsko) e poi nello Stalag II B di Hammerstein (oggi Czarne), campi che sorgevano entrambi in Pomerania, Polonia, non lontani da Danzica.
Sulla melodia de “Le plus beau tango du monde”, canzone da operetta del 1935.
Testo trovato su questo sito dedicato allo Stalag II B
Nous que la guerre
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/5 - 08:25
Song Itineraries:
From World Jails
Inno dei Prigionieri italiani di Hammerstein
[1943]
L'autore di questo brano fu il tenente Lorenzo Lugli, tra i soldati italiani che dopo l'8 settembre 1943 furono fatti prigionieri dai tedeschi e avviati nei campi di prigionia.
La musica, per voce e coro maschili ed orchestra, è stata ricostruita dal Maestro Francesco Lotoro, pianista e curatore della collana musicale "KZ Musik", in 48 CD-volumi, la più grande enciclopedia discografica mai realizzata sulla musica concentrazionaria.
Trovo il testo in "Ricordi di vita vissuta", di Domenico Morra, anche lui prigioniero ad Hammerstein (Czarne), scritto in occasione del Giorno della Memoria del 2001 e pubblicato a Barletta nel 2008, dopo la morte dell'autore.
Il brano si trova nel 16° volume di "Kz Musik"
Non so quasi nulla del tenente Lorenzo Lugli ma la vita nel campo di prigionia Stalag II B di Hammerstein (oggi Czarne, in Pomerania, vicino a Danzica) è ben descritta da Domenico... (Continues)
L'autore di questo brano fu il tenente Lorenzo Lugli, tra i soldati italiani che dopo l'8 settembre 1943 furono fatti prigionieri dai tedeschi e avviati nei campi di prigionia.
La musica, per voce e coro maschili ed orchestra, è stata ricostruita dal Maestro Francesco Lotoro, pianista e curatore della collana musicale "KZ Musik", in 48 CD-volumi, la più grande enciclopedia discografica mai realizzata sulla musica concentrazionaria.
Trovo il testo in "Ricordi di vita vissuta", di Domenico Morra, anche lui prigioniero ad Hammerstein (Czarne), scritto in occasione del Giorno della Memoria del 2001 e pubblicato a Barletta nel 2008, dopo la morte dell'autore.
Il brano si trova nel 16° volume di "Kz Musik"
Non so quasi nulla del tenente Lorenzo Lugli ma la vita nel campo di prigionia Stalag II B di Hammerstein (oggi Czarne, in Pomerania, vicino a Danzica) è ben descritta da Domenico... (Continues)
Scende la neve nel cuor della notte
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/4 - 17:40
Song Itineraries:
From World Jails
Non mi avete fatto niente
2018
Testo e musica di Fabrizio Moro, Ermal Meta e Andrea Febo
Negli album:
Pensieri rumori e anni, the best of, di Fabrizio Moro
Non abbiamo Armi, di Ermal Meta
Interpretata nella seconda serata di Sanremo con Simone Cristicchi
La canzone vincitrice del Festival di Sanremo del 2018. Non mi soffermo sull'accusa di plagio. Il brano riprende il ritornello di "Silenzio" di Andrea Febo.
È una canzone contro la paura che si è generata soprattutto in questi ultimi anni nel mondo, dopo gli innumerevoli attentati terroristici.
"Su quella canzone, su quel ritornello avevo lavorato per un anno cercando di dargli una forma che poi non è arrivata. L'idea, con Ermal, era quella di scrivere un pezzo sulla paura che in questo momento storico ha contaminato tutti noi. Un familiare di una vittima del Bataclan aveva scritto una lettera e l'aveva letta in mondovisione e quella lettera finiva proprio con la frase 'non ci avete fatto niente'.
Testo e musica di Fabrizio Moro, Ermal Meta e Andrea Febo
Negli album:
Pensieri rumori e anni, the best of, di Fabrizio Moro
Non abbiamo Armi, di Ermal Meta
Interpretata nella seconda serata di Sanremo con Simone Cristicchi
La canzone vincitrice del Festival di Sanremo del 2018. Non mi soffermo sull'accusa di plagio. Il brano riprende il ritornello di "Silenzio" di Andrea Febo.
È una canzone contro la paura che si è generata soprattutto in questi ultimi anni nel mondo, dopo gli innumerevoli attentati terroristici.
"Su quella canzone, su quel ritornello avevo lavorato per un anno cercando di dargli una forma che poi non è arrivata. L'idea, con Ermal, era quella di scrivere un pezzo sulla paura che in questo momento storico ha contaminato tutti noi. Un familiare di una vittima del Bataclan aveva scritto una lettera e l'aveva letta in mondovisione e quella lettera finiva proprio con la frase 'non ci avete fatto niente'.
A Il Cairo(1) non lo sanno che ore sono adesso
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/2/4 - 14:18
Կակաչներ
Kakač’ner
Scritto prima del 1915.
Pubblicato postumo nel 1921. Dopo essere stato ritrovato tra i beni sequestrati agli armeni.
Canto del pane (Հացին երգը)
Dalla collaborazione dell’uomo con la terra e con gli animali Dio fa nascere la vita: il grano. Non contento di ciò, Egli fa crescere in mezzo ai campi del pane di domani l’amore di oggi – il papavero scarlatto – in cui si rispecchia e si arricchisce il nostro rapportocon il pane stesso: “nelle loro coppe purpuree / berremo il mistero delle spighe”. “E dalla sua bontà abbiamo tutti ricevuto, grazia su grazia”, dice San Paolo.
Questa poesia quasi sembra una profezia del poeta circa la sua morte... Portava il canto del pane in tasca e fu ritrovato solo anni dopo tra i beni sequestrati agli armeni, grazie all'investimento di ingenti somme di denaro e l'azione di una spia. La canzone è messa in musica dal gruppo occitano (in occitano) Blu L'Azard.
Nella traduzione di Antonia Arslan, la poesia viene tradotta con Papaveri, ma potrebbe anche essere Tulipani
Scritto prima del 1915.
Pubblicato postumo nel 1921. Dopo essere stato ritrovato tra i beni sequestrati agli armeni.
Canto del pane (Հացին երգը)
Dalla collaborazione dell’uomo con la terra e con gli animali Dio fa nascere la vita: il grano. Non contento di ciò, Egli fa crescere in mezzo ai campi del pane di domani l’amore di oggi – il papavero scarlatto – in cui si rispecchia e si arricchisce il nostro rapportocon il pane stesso: “nelle loro coppe purpuree / berremo il mistero delle spighe”. “E dalla sua bontà abbiamo tutti ricevuto, grazia su grazia”, dice San Paolo.
Questa poesia quasi sembra una profezia del poeta circa la sua morte... Portava il canto del pane in tasca e fu ritrovato solo anni dopo tra i beni sequestrati agli armeni, grazie all'investimento di ingenti somme di denaro e l'azione di una spia. La canzone è messa in musica dal gruppo occitano (in occitano) Blu L'Azard.
Nella traduzione di Antonia Arslan, la poesia viene tradotta con Papaveri, ma potrebbe anche essere Tulipani
Քո՛ւյր իմ, ցանքին մեջ կակաչներ կան, քաղե՛.[1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 + Adriana 2018/2/4 - 12:20
Song Itineraries:
Poppie: an Antiwar flower?, The Armenian Genocide
Ցորյանի ծովեր
C'voryan cover
Scritto prima del 1915.
Pubblicato postumo nel 1921. Dopo essere stato ritrovato tra i beni sequestrati agli armeni.
Canto del pane (Հացին երգը)
Questa poesia è quasi un testamento. I mari di grano che Varujan descrive qui crescevano, in fatti, in una nazione che egli sa prossima al martiri – ricordiamo che aveva Il Canto del Pane in tasca quando fu deportato e ucciso - una nazione quindi più simile al “capretto” soffocato dal grano, che al grano stesso che cresceva libero. Eppure benedice il grano, e nella sua benedizione dà il suo consenso al martirio. Come il capretto nella poesia, e come quello morto al posto di Isacco, egli muore in nome del Pane del domani.
2008
Armenian's Strength
Leyla Saribekyan (Լեյլա Սարիբեկյան)
Scritto prima del 1915.
Pubblicato postumo nel 1921. Dopo essere stato ritrovato tra i beni sequestrati agli armeni.
Canto del pane (Հացին երգը)
Questa poesia è quasi un testamento. I mari di grano che Varujan descrive qui crescevano, in fatti, in una nazione che egli sa prossima al martiri – ricordiamo che aveva Il Canto del Pane in tasca quando fu deportato e ucciso - una nazione quindi più simile al “capretto” soffocato dal grano, che al grano stesso che cresceva libero. Eppure benedice il grano, e nella sua benedizione dà il suo consenso al martirio. Come il capretto nella poesia, e come quello morto al posto di Isacco, egli muore in nome del Pane del domani.
2008
Armenian's Strength
Leyla Saribekyan (Լեյլա Սարիբեկյան)
Հովե՜ր կ'ացնին. [1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 + Adriana 2018/2/4 - 12:03
Song Itineraries:
The Armenian Genocide
Schnee zu Ostern
[1984]
In Die Erde war nicht immer so, album dei Cochise, folk-rock band si Dortmund attiva tra il 1979 ed il 1988
In Die Erde war nicht immer so, album dei Cochise, folk-rock band si Dortmund attiva tra il 1979 ed il 1988
Der erste Tag dieser Reise
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/3 - 21:38
Song Itineraries:
War on Earth
Die Erde war nicht immer so
[1984]
La canzone che dà il titolo ad un album dei Cochise, folk-rock band si Dortmund attiva tra il 1979 ed il 1988
La canzone che dà il titolo ad un album dei Cochise, folk-rock band si Dortmund attiva tra il 1979 ed il 1988
Wer immer ihr seid, ganz gleich wo ihr lebt
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/3 - 18:10
Song Itineraries:
War on Earth
Le Querce di Monte Sole
Le Querce di Monte Sole, brano di Alessandro Colpani e Francesco Brianzi. Testo tratto dalla poesia omonima "Le Querce di Monte Sole" di Luciano Gherardi (1919-1999), sull'eccidio di Marzabotto.
Dal sito www.chiesadibologna.it: "Chi sale oggi sulle colline di Monte Sole e si ferma sul prato antistante i resti della chiesa di San Martino di Caprara, trova una poesia incisa su dei lastroni posti sotto l'immagine di un Crocifisso. Si tratta di un canto spirituale, composto da monsignor Luciano Gherardi nel 1978, quando ancora le rovine di San Martino di Caprara, di Santa Maria di Casaglia e di Cerpiano, erano sommerse da cumuli di terriccio e da grovigli di sterpi e ortiche: in esso emerge tutta la sofferenza di un sacerdote che ha perso due «compagni di Messa», don Ubaldo Marchioni e don Giovanni Fornasini. Il canto è intitolato «Le querce di Monte Sole», e sarà poi il titolo del volume scritto... (Continues)
Dal sito www.chiesadibologna.it: "Chi sale oggi sulle colline di Monte Sole e si ferma sul prato antistante i resti della chiesa di San Martino di Caprara, trova una poesia incisa su dei lastroni posti sotto l'immagine di un Crocifisso. Si tratta di un canto spirituale, composto da monsignor Luciano Gherardi nel 1978, quando ancora le rovine di San Martino di Caprara, di Santa Maria di Casaglia e di Cerpiano, erano sommerse da cumuli di terriccio e da grovigli di sterpi e ortiche: in esso emerge tutta la sofferenza di un sacerdote che ha perso due «compagni di Messa», don Ubaldo Marchioni e don Giovanni Fornasini. Il canto è intitolato «Le querce di Monte Sole», e sarà poi il titolo del volume scritto... (Continues)
Si piegano le querce
(Continues)
(Continues)
Contributed by muffinthebest 2018/2/3 - 12:53
The Kriegie Ballad
[1943?]
Parole di Robert Garioch (1909-1981), poeta e traduttore scozzese
Sulla melodia di non so quale delle tante versioni di Botany Bay, ballata tradizionale sui trasporti nelle colonie penali australiane.
Testo trovato sull'ineguagliabile Mudcat Café
Robert Garioch era già un promettente giovane letterato, laureato nella natale Edimburgo, quando nel 1941 venne reclutato come telegrafista nella British Army e spedito in Africa. Catturato dai tedeschi nel novembre dell'anno seguente, si fece quel che restava della guerra come prigioniero in Italia. Qui da noi imparò la lingua e anche diversi dialetti e divenne un grande estimatore di Giuseppe Gioacchino Belli, la sua dichiarata maggiore influenza letteraria, insieme al poeta scozzese settecentesco Robert Fergusson.
A Brindisi e Vetralla (Viterbo), che Garioch cita nella sua "Ballata della (Crucca) Guerra", sorgevano due dei tanti campi di prigionia presenti sul territorio italiano.
Parole di Robert Garioch (1909-1981), poeta e traduttore scozzese
Sulla melodia di non so quale delle tante versioni di Botany Bay, ballata tradizionale sui trasporti nelle colonie penali australiane.
Testo trovato sull'ineguagliabile Mudcat Café
Robert Garioch era già un promettente giovane letterato, laureato nella natale Edimburgo, quando nel 1941 venne reclutato come telegrafista nella British Army e spedito in Africa. Catturato dai tedeschi nel novembre dell'anno seguente, si fece quel che restava della guerra come prigioniero in Italia. Qui da noi imparò la lingua e anche diversi dialetti e divenne un grande estimatore di Giuseppe Gioacchino Belli, la sua dichiarata maggiore influenza letteraria, insieme al poeta scozzese settecentesco Robert Fergusson.
A Brindisi e Vetralla (Viterbo), che Garioch cita nella sua "Ballata della (Crucca) Guerra", sorgevano due dei tanti campi di prigionia presenti sul territorio italiano.
Yes this is the place we were took Sir,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/2 - 23:52
Song Itineraries:
From World Jails
Piccola Bottega Baltazar: Rugby di periferia
Piccola Bottega Baltazar
2016
Sulla testa dell'elefante
Questa canzone parla di campi di periferia, di rugby. E il rugby è uno sport fatto di fango fatica e sudore, a volte pure un po' di sangue, e l'idea del cadere e rialzarsi è l'essenza di questo sport; è quindi una metafora del riscatto. E inserisco questa canzone, seppure tra gli extra, per raccontare due storie di riscatto... una è quella delle Tre Rose Nere (Il documentario), una squadra di rifugiati di Casale Monferrato.
L'altra è quella dei Briganti Rugby di Librino, cui è stata bruciata la club house al campo San Teodoro Liberato di Catania, con un chiaro messaggio mafioso, per un luogo di aggregazione doposcuola, un piccolo faro in un quartiere periferico di Catania, uno di quelli col più alto tasso di dispersione scolastico.
2016
Sulla testa dell'elefante
Questa canzone parla di campi di periferia, di rugby. E il rugby è uno sport fatto di fango fatica e sudore, a volte pure un po' di sangue, e l'idea del cadere e rialzarsi è l'essenza di questo sport; è quindi una metafora del riscatto. E inserisco questa canzone, seppure tra gli extra, per raccontare due storie di riscatto... una è quella delle Tre Rose Nere (Il documentario), una squadra di rifugiati di Casale Monferrato.
L'altra è quella dei Briganti Rugby di Librino, cui è stata bruciata la club house al campo San Teodoro Liberato di Catania, con un chiaro messaggio mafioso, per un luogo di aggregazione doposcuola, un piccolo faro in un quartiere periferico di Catania, uno di quelli col più alto tasso di dispersione scolastico.
Il bocia è qui da poco e l’hanno messo all’ala
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/2/2 - 22:00
A foras sa lega
2012
Congestione mentale
Il ritornello è ripreso da Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]
Congestione mentale
Il ritornello è ripreso da Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]
Un nero nel ku klux klan, non si vede tutti i giorni
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/2/2 - 18:49
A.F.S.L. part 2
2017
Odio EP
Il ritornello è ripreso da Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare].
Il titolo è l'acronimo di A foras sa lega, brano di cui è la seconda parte
Odio EP
Il ritornello è ripreso da Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare].
Il titolo è l'acronimo di A foras sa lega, brano di cui è la seconda parte
Ti ho visto festeggiare
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/2/2 - 18:44
Le marchand d'canons
[1994?]
Parole e musica di Pierre Louki
Nell’album “Verses bissextils” del 1996
Testo trovato su Je Chante! Magazine, in un articolo a firma di Joseph Moalic
Un’altra pura CCG/AWS scritta da Louki, con echi de Le petit commerce di Boris Vian.
Parole e musica di Pierre Louki
Nell’album “Verses bissextils” del 1996
Testo trovato su Je Chante! Magazine, in un articolo a firma di Joseph Moalic
Un’altra pura CCG/AWS scritta da Louki, con echi de Le petit commerce di Boris Vian.
Le marchand d'canons,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/2 - 13:21
La città dell'aria
Testo:Daniele Coccia Paifelman*, Simone Saccucci
Voce recitante: Simone Saccucci
Voci: Daniele Coccia Paifelman, Leonardo Angelucci, Francesco Polucci
Fisarmonica: Alessndro Marinelli*
Chitarra acustica: Eric Caldironi*
Chitarra elettrica: Francesco Argenis Grammatico
* de Il muro del Canto
Prima di Natale non avrei mai immaginato di ritrovarmi a scrivere una canzone sulla città in cui sono cresciuto, dove è nato mio padre e dove i miei nonni arrivarono in cerca di futuro negli anni ‘40.
Parlo di Guidonia Montecelio, terzo comune del Lazio per numero di abitanti. La "Cittá dell'Aria", così denominata in virtù del suo passato bellico poiché fondata da Benito Mussolini nel 1937 attorno ad un aeroporto militare.
Questo appellativo, oggi, risulta sconvolgente. Il livello critico della qualità dell'aria che respiriamo quotidianamente, per via di molteplici fattori che hanno contribuito... (Continues)
Voce recitante: Simone Saccucci
Voci: Daniele Coccia Paifelman, Leonardo Angelucci, Francesco Polucci
Fisarmonica: Alessndro Marinelli*
Chitarra acustica: Eric Caldironi*
Chitarra elettrica: Francesco Argenis Grammatico
* de Il muro del Canto
Prima di Natale non avrei mai immaginato di ritrovarmi a scrivere una canzone sulla città in cui sono cresciuto, dove è nato mio padre e dove i miei nonni arrivarono in cerca di futuro negli anni ‘40.
Parlo di Guidonia Montecelio, terzo comune del Lazio per numero di abitanti. La "Cittá dell'Aria", così denominata in virtù del suo passato bellico poiché fondata da Benito Mussolini nel 1937 attorno ad un aeroporto militare.
Questo appellativo, oggi, risulta sconvolgente. Il livello critico della qualità dell'aria che respiriamo quotidianamente, per via di molteplici fattori che hanno contribuito... (Continues)
Questa è la storia di chi uccide figli
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/2/2 - 13:03
Song Itineraries:
War on Earth
Je ne ferai jamais...
[1958]
Parole di Pierre Louki
Musica di Jean Lemarie
Nel disco “Chansons zidiotes”
Testo trovato su LyricsWikia
CCG/AWS (anticléricale aussi) vraiment AOC (Appellation d'origine contrôlée)...
Parole di Pierre Louki
Musica di Jean Lemarie
Nel disco “Chansons zidiotes”
Testo trovato su LyricsWikia
CCG/AWS (anticléricale aussi) vraiment AOC (Appellation d'origine contrôlée)...
Je ne ferai jamais jamais
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/2 - 11:18
Je n'irai pas en Espagne
[1965]
Parole di Pierre Louki
Musica di Marc Heyral
Parole di Pierre Louki
Musica di Marc Heyral
Je n'irai pas en Espagne l'été qui vient
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/2 - 10:59
Song Itineraries:
From World Jails, The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Time Is Money
[1951]
Scritta da Claude Valéry e Raymond Asso
Singolo poi incluso nell’album “Mouloudji chante ses derniers succès” del 1954
Testo trovato su LyricsWikia
Scritta da Claude Valéry e Raymond Asso
Singolo poi incluso nell’album “Mouloudji chante ses derniers succès” del 1954
Testo trovato su LyricsWikia
Time is money
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/2 - 08:12
Song Itineraries:
Mort au Travail / Death to Work
Hein, on s'en souviendra
[1968]
Sul lato B di un EP del 1968
Sul lato B di un EP del 1968
On s'en souviendra d' cette planète
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/1 - 15:24
Stolpersteine
[2015]
Scritta da Klaas Heufer-Umlauf e Mark Tavassol
Nell’album “Geister”
Stamattina ho inciampato in una “Stolpersteine”, una “pietra d’inciampo” che ancora non conoscevo. Sta davanti all’ingresso del civico 70 in corso Vittorio Emanuele II a Torino.
E’ quella dedicata a Umberto Nizza, nato a Torino nel 1893 da Teodoro Nizza e Elena Ottolenghi. Umberto Nizza fu arrestato il 3 novembre 1943 e rinchiuso alle Nuove per via del suo “crimine”: essere ebreo. Un mese dopo, il 6 dicembre, fu imbarcato a Milano su un convoglio che arrivò ad Auschwitz l’11. Umberto Nizza sparì in quei giorni. Non esiste nemmeno la registrazione del suo arrivo ed il numero di matricola che veniva tatuato ai prigionieri. Probabilmente morì nel viaggio o fu avviato subito alle camere a gas...
Scritta da Klaas Heufer-Umlauf e Mark Tavassol
Nell’album “Geister”
Stamattina ho inciampato in una “Stolpersteine”, una “pietra d’inciampo” che ancora non conoscevo. Sta davanti all’ingresso del civico 70 in corso Vittorio Emanuele II a Torino.
E’ quella dedicata a Umberto Nizza, nato a Torino nel 1893 da Teodoro Nizza e Elena Ottolenghi. Umberto Nizza fu arrestato il 3 novembre 1943 e rinchiuso alle Nuove per via del suo “crimine”: essere ebreo. Un mese dopo, il 6 dicembre, fu imbarcato a Milano su un convoglio che arrivò ad Auschwitz l’11. Umberto Nizza sparì in quei giorni. Non esiste nemmeno la registrazione del suo arrivo ed il numero di matricola che veniva tatuato ai prigionieri. Probabilmente morì nel viaggio o fu avviato subito alle camere a gas...
Die ersten Strahlen sind gekommen
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/1 - 14:05
Song Itineraries:
Extermination camps
Dans les Plaines du Far-West
Dans les Plaines du Far-West
Chanson française – Dans les Plaines du Far-West – Yves Montand – 1945
Paroles et musique : Charles Humel, Maurice Vandair
Dialogue maïeutique
L’autre jour, Lucien l’âne mon ami, on avait présenté – toi et moi – une chanson nouvelle intitulée « Ogalla, Ogallala », où on parlait d’un épisode de cette incroyable guerre de l’eau qui se déroule actuellement partout dans le monde, un épisode qui relatait assèchement de la plus grande nappe d’eau étazunienne, due aux pompages des fermiers et aux captages pour alimenter les grandes villes, leurs habitants et leurs entreprises.
À propos, Marco Valdo M.I. mon ami, on vient d’apprendre que la ville du Cap, au sud du sud de l’Afrique, métropole de ces autres USA (Union Sud Africaine, devenue République d’Afrique du Sud), une agglomération de plusieurs millions d’habitants est quasiment en état de pénurie et que la... (Continues)
Chanson française – Dans les Plaines du Far-West – Yves Montand – 1945
Paroles et musique : Charles Humel, Maurice Vandair
Dialogue maïeutique
L’autre jour, Lucien l’âne mon ami, on avait présenté – toi et moi – une chanson nouvelle intitulée « Ogalla, Ogallala », où on parlait d’un épisode de cette incroyable guerre de l’eau qui se déroule actuellement partout dans le monde, un épisode qui relatait assèchement de la plus grande nappe d’eau étazunienne, due aux pompages des fermiers et aux captages pour alimenter les grandes villes, leurs habitants et leurs entreprises.
À propos, Marco Valdo M.I. mon ami, on vient d’apprendre que la ville du Cap, au sud du sud de l’Afrique, métropole de ces autres USA (Union Sud Africaine, devenue République d’Afrique du Sud), une agglomération de plusieurs millions d’habitants est quasiment en état de pénurie et que la... (Continues)
Dans les plaines du Far-West, quand vient la nuit,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2018/2/1 - 12:37
La ballata del pedone
[1963]
Scritta da Giorgio Gaber e Vittorio Pierantoni
Singolo sul lato B della mitica “Goganga”
Propongo questa canzone nel percorso “Guerra alla Terra” pensando al traffico che ci uccide giorno dopo giorno, nell’incertezza - quando non nell’indifferenza - degli amministratori pubblici, mentre le canaglie come Marchionne, Müller e gli altri industrialoni fanno soldi a palate, e per giunta ricorrendo alla truffa colossale dei software per alterare le rilevazioni sulle emissioni e utilizzando cavie, anche umane, per presunti esperimenti volti solo a favorire i grandi colossi dell’auto...
Scritta da Giorgio Gaber e Vittorio Pierantoni
Singolo sul lato B della mitica “Goganga”
Propongo questa canzone nel percorso “Guerra alla Terra” pensando al traffico che ci uccide giorno dopo giorno, nell’incertezza - quando non nell’indifferenza - degli amministratori pubblici, mentre le canaglie come Marchionne, Müller e gli altri industrialoni fanno soldi a palate, e per giunta ricorrendo alla truffa colossale dei software per alterare le rilevazioni sulle emissioni e utilizzando cavie, anche umane, per presunti esperimenti volti solo a favorire i grandi colossi dell’auto...
Veniva giù da corso Tricolore
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/1 - 11:42
Song Itineraries:
War on Earth
Viaggiatori luminosi
[1992]
Parole e musica di Carlo Fava
Nel suo album d’esordio intitolato “Ritmo Vivente Muscolare della Vita”, pubblicato nel 1994.
Parole e musica di Carlo Fava
Nel suo album d’esordio intitolato “Ritmo Vivente Muscolare della Vita”, pubblicato nel 1994.
Lieve per sempre la terra sia a quelli che
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/1 - 09:00
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
Immagini
[1965]
Parole e musica di Giorgio Gaber
Nell’album “L’asse di equilibrio”, pubblicato nel 1968
Testo trovato sul sito della Fondazione Giorgio Gaber
Parole e musica di Giorgio Gaber
Nell’album “L’asse di equilibrio”, pubblicato nel 1968
Testo trovato sul sito della Fondazione Giorgio Gaber
Una strada una lunga strada
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/2/1 - 08:18
Street Livin'
2018
Produced by Keith Harris & will.i.am
Produced by Keith Harris & will.i.am
"Ci sono più negri in galera oggi di quanti schiavi ci sono stati a raccogliere il cotone"
Streets, streets
(Continues)
(Continues)
2018/1/31 - 23:45
Giorgio Gaber: Gli imbroglioni
[1963]
Parole di Giorgio Gaber
Musica di Giorgio Gaber e Umberto Simonetta
Una canzone scritta per la colonna sonora dell'omonimo film ad episodi diretto da Lucio Fulci nel 1963, con Walter Chiari, Raimondo Vianello, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia e tanti altri noti del cinema italiano (compreso lo stesso Gaber in un cameo)
Propongo questa canzone come Extra e nel percorso "Violenza contro i primi ministri" perchè c'è una strofa profetica che mi ha lasciato di stucco... Era infatti il 1963, e Gaber di certo non poteva sapere che di lì a qualche anno, nel 1977, il nostro beneamato Silvio Berlusconi – presente! - sarebbe stato insignito della onorificenza di Cavaliere del Lavoro avendo giustappunto 40 anni!
Parole di Giorgio Gaber
Musica di Giorgio Gaber e Umberto Simonetta
Una canzone scritta per la colonna sonora dell'omonimo film ad episodi diretto da Lucio Fulci nel 1963, con Walter Chiari, Raimondo Vianello, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia e tanti altri noti del cinema italiano (compreso lo stesso Gaber in un cameo)
Propongo questa canzone come Extra e nel percorso "Violenza contro i primi ministri" perchè c'è una strofa profetica che mi ha lasciato di stucco... Era infatti il 1963, e Gaber di certo non poteva sapere che di lì a qualche anno, nel 1977, il nostro beneamato Silvio Berlusconi – presente! - sarebbe stato insignito della onorificenza di Cavaliere del Lavoro avendo giustappunto 40 anni!
Conosci quel paese
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/31 - 18:03
Song Itineraries:
Prime Minister Abuse
Ballade Vom Zufälligen Tod In Duisburg
[1974?]
Parole di Walter Mossmann (1941-2015), cantautore, giornalista e regista tedesco
Sulla melodia de Le roi a fait battre tambour
Nell’album “Frühlingsanfang” del 1979
Testo trovato su LyricWiki
Una canzone dedicata al sociologo tedesco Christian Sigrist (1935-2015), più volte arrestato e processato all’epoca per la sua condanna di omicidi politici da parte della polizia.
Infatti questa canzone parla di Günter Routhier, militante comunista che nel 1974 a Duisburg, durante i disordini scoppiati nel corso di un’udienza, fu fermato dalla polizia e trascinato giù per le scale, riportando lesioni alla testa tali da ucciderlo dopo due settimane di ricovero. Le due perizie ordinate arrivarono a conclusioni diametralmente opposte, ma i giudici accolsero quella favorevole alla polizia e stabilirono che fosse denunciato chiunque sostenesse la tesi dell’omicidio in custodia.
Nel testo si... (Continues)
Parole di Walter Mossmann (1941-2015), cantautore, giornalista e regista tedesco
Sulla melodia de Le roi a fait battre tambour
Nell’album “Frühlingsanfang” del 1979
Testo trovato su LyricWiki
Una canzone dedicata al sociologo tedesco Christian Sigrist (1935-2015), più volte arrestato e processato all’epoca per la sua condanna di omicidi politici da parte della polizia.
Infatti questa canzone parla di Günter Routhier, militante comunista che nel 1974 a Duisburg, durante i disordini scoppiati nel corso di un’udienza, fu fermato dalla polizia e trascinato giù per le scale, riportando lesioni alla testa tali da ucciderlo dopo due settimane di ricovero. Le due perizie ordinate arrivarono a conclusioni diametralmente opposte, ma i giudici accolsero quella favorevole alla polizia e stabilirono che fosse denunciato chiunque sostenesse la tesi dell’omicidio in custodia.
Nel testo si... (Continues)
Im Jahre dreiundsiebzig kam
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/31 - 16:25
Nach der endgültigen und vollständigen Einführung und Inkrafttretung der Notstandsgesetze werde ich allen leichtfertig-gutgläubigen Wählern ein Liedchen singen. Vorsichtshalber singe ich es schon jetzt!
[1967]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp (1934-), cantautore e pittore tedesco di grande talento.
Nel suo album intitolato “Die widerborstigen Gesänge des Dieter Süverkrüp”
Testo trovato su LyricWiki
Come già in Lagerlied - paradossale descrizione della Germania occidentale negli anni 60 come un grande campo di concentramento hitleriano - anche qui Süverkrüp saluta l’imminente avvento delle leggi emergenziali per contrastare la ribellione studentesca, che poi furono effettivamente adottate – guarda caso - all’indomani del grave ferimento di Rudi Dutschke ad opera di un invasato anticomunista, episodio che privò il movimento del suo leader…
Una canzone che ritengo sia pure di grande attualità, alla luce di quanto si può leggere, per esempio, sul recente rapporto di Amnesty International intitolato Dangerously disproportionate. The ever-expanding national security State in Europe (gennaio... (Continues)
Parole e musica di Dieter Süverkrüp (1934-), cantautore e pittore tedesco di grande talento.
Nel suo album intitolato “Die widerborstigen Gesänge des Dieter Süverkrüp”
Testo trovato su LyricWiki
Come già in Lagerlied - paradossale descrizione della Germania occidentale negli anni 60 come un grande campo di concentramento hitleriano - anche qui Süverkrüp saluta l’imminente avvento delle leggi emergenziali per contrastare la ribellione studentesca, che poi furono effettivamente adottate – guarda caso - all’indomani del grave ferimento di Rudi Dutschke ad opera di un invasato anticomunista, episodio che privò il movimento del suo leader…
Una canzone che ritengo sia pure di grande attualità, alla luce di quanto si può leggere, per esempio, sul recente rapporto di Amnesty International intitolato Dangerously disproportionate. The ever-expanding national security State in Europe (gennaio... (Continues)
Ich gratuliere euch zu den Gesetzen
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/31 - 14:32
Lied vom Tod
[1967]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp (1934-), cantautore e pittore tedesco di grande talento.
Nel suo album intitolato “Die widerborstigen Gesänge des Dieter Süverkrüp”
Testo trovato su LyricWiki
Parole e musica di Dieter Süverkrüp (1934-), cantautore e pittore tedesco di grande talento.
Nel suo album intitolato “Die widerborstigen Gesänge des Dieter Süverkrüp”
Testo trovato su LyricWiki
Es hat der Tod ein glatt Gesicht und trinkt Champagnerwein
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/31 - 13:36
Lagerlied
[1967]
Parole e musica di Dieter Süverkrüp (1934-), cantautore e pittore tedesco di grande talento.
Nel suo album intitolato “Die widerborstigen Gesänge des Dieter Süverkrüp”
Immagino che Süverkrüp volesse utilizzare un paradosso paragonando i campi di concentramento naziste alle leggi speciali che la Germania per prima in Europa varò per contenere e reprimere il movimento sessantottino. Comunque, secondo Süverkrüp l’unica differenza tra la “democrazia” tedesca (parliamo della Repubblica Federale) ed il totalitarismo hitleriano era che negli anni 60 si poteva esprimere liberamente la propria opinione, ma la repressione del dissenso restava comunque feroce.
Parole e musica di Dieter Süverkrüp (1934-), cantautore e pittore tedesco di grande talento.
Nel suo album intitolato “Die widerborstigen Gesänge des Dieter Süverkrüp”
Immagino che Süverkrüp volesse utilizzare un paradosso paragonando i campi di concentramento naziste alle leggi speciali che la Germania per prima in Europa varò per contenere e reprimere il movimento sessantottino. Comunque, secondo Süverkrüp l’unica differenza tra la “democrazia” tedesca (parliamo della Repubblica Federale) ed il totalitarismo hitleriano era che negli anni 60 si poteva esprimere liberamente la propria opinione, ma la repressione del dissenso restava comunque feroce.
Du da, bist du der, den man um elf hier eingeliefert hat?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/31 - 13:26
Song Itineraries:
Extermination camps, From World Jails
My Last Farewell to Stirling
Anonymous
[XIX° secolo]
Una ballata compresa in “The Greig-Duncan Folk Song Collection”, raccolta di canzoni del nord-est scozzese curata dai ricercatori Gavin Greig (1856–1914) e James Bruce Duncan (1848-1917), pubblicata poco prima dello scoppio della Grande Guerra.
La versione riportata, tratta dal sito dello Scots Language Centre, è quella di Charlie Murray, classe 1916. Interpretata in seguito da molti altri artisti, tra i quali in particolare Martyn Wyndham-Read e Ewan MacColl. La versione di quest’ultimo si trova in “Scots Street Songs” del 1956.
Un bracconiere – mestiere allora svolto da poveracci per fame – catturato nella tenuta di un signore, viene condannato a 20 anni di colonia penale in Australia, nella Van Dieman's Land, la Tasmania.
Una ballata compresa in “The Greig-Duncan Folk Song Collection”, raccolta di canzoni del nord-est scozzese curata dai ricercatori Gavin Greig (1856–1914) e James Bruce Duncan (1848-1917), pubblicata poco prima dello scoppio della Grande Guerra.
La versione riportata, tratta dal sito dello Scots Language Centre, è quella di Charlie Murray, classe 1916. Interpretata in seguito da molti altri artisti, tra i quali in particolare Martyn Wyndham-Read e Ewan MacColl. La versione di quest’ultimo si trova in “Scots Street Songs” del 1956.
Un bracconiere – mestiere allora svolto da poveracci per fame – catturato nella tenuta di un signore, viene condannato a 20 anni di colonia penale in Australia, nella Van Dieman's Land, la Tasmania.
Nae lark in transport mounts the sky
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/31 - 11:05
Song Itineraries:
From World Jails, Traditional English, Scottish and Irish antiwar ballads
Filastrocca macabra
[2018]
"La scorsa settimana ho scritto questi versi, nati come filastrocca macabra. Si scrive e si ride anche di ciò che spaventa, proprio perché spaventa e fa soffrire. Sono molti anni che non condivido i testi destinati a non essere musicati. Non ne scrivo più tanti come un tempo, ma ogni tanto qualcosa salta fuori. Questa la condivido con voi.
dalla pagina facebook dell'autore"
"La scorsa settimana ho scritto questi versi, nati come filastrocca macabra. Si scrive e si ride anche di ciò che spaventa, proprio perché spaventa e fa soffrire. Sono molti anni che non condivido i testi destinati a non essere musicati. Non ne scrivo più tanti come un tempo, ma ogni tanto qualcosa salta fuori. Questa la condivido con voi.
dalla pagina facebook dell'autore"
Si muore sui treni, si muore per strada,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2018/1/31 - 09:07
Ogalla, Ogallala
Ogalla, Ogallala
Chanson française – Ogalla, Ogallala – Marco Valdo M.I. – 2018
Dialogue maïeutique
Oh la la, oh la la, Marco Valdo M.I. mon ami, quel titre est-ce là ? De quoi elle cause la chanson-là ?
Je me doutais que tu allais faire une pareille réflexion, Lucien l’âne mon ami et comme on peut l’imaginer, j’ai une réponse à te donner, dont j’espère qu’elle ne te décevra pas. En premier lieu, ce n’est pas « Oh la la Oh la la » le titre de la chanson, c’est « Ogalla, Ogallala ». Et ça change tout, même si je dois reconnaître qu’en écho, il y a bien l’expression que tu avances qui laisse entendre qu’il y aurait un drame qui se jouerait. Et pour un drame, c’en est un et un drame à rebondissements qui n’est pas près de finir. Venons en au fait : l’Ogallala du titre n’est la petite ville du Nebraska, à laquelle tu pensais certainement, mais une gigantesque nappe aquifère (Ogallala aquifer)... (Continues)
Chanson française – Ogalla, Ogallala – Marco Valdo M.I. – 2018
Dialogue maïeutique
Oh la la, oh la la, Marco Valdo M.I. mon ami, quel titre est-ce là ? De quoi elle cause la chanson-là ?
Je me doutais que tu allais faire une pareille réflexion, Lucien l’âne mon ami et comme on peut l’imaginer, j’ai une réponse à te donner, dont j’espère qu’elle ne te décevra pas. En premier lieu, ce n’est pas « Oh la la Oh la la » le titre de la chanson, c’est « Ogalla, Ogallala ». Et ça change tout, même si je dois reconnaître qu’en écho, il y a bien l’expression que tu avances qui laisse entendre qu’il y aurait un drame qui se jouerait. Et pour un drame, c’en est un et un drame à rebondissements qui n’est pas près de finir. Venons en au fait : l’Ogallala du titre n’est la petite ville du Nebraska, à laquelle tu pensais certainement, mais une gigantesque nappe aquifère (Ogallala aquifer)... (Continues)
Trois ères glaciaires,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2018/1/30 - 21:24
James Raeburn
Anonymous
[prima metà 800 o precedente]
Canzone tradizionale scozzese che racconta un episodio di trasferimento forzato in una colonia penale in Oceania.
Il riferimento alla (Nuova) Caledonia situa la canzone a prima del 1853, quando quell’isola passò dal controllo britannico a quello francese.
Interpretata artisti come Ewan MacColl, Martyn Wyndham-Read, The Tannahill Weavers, The Corries e molti, molti altri.
Pare che James (o Jamie) Raeburn fosse un panettiere, condannato alla colonia penale per un piccolo furto, benchè si fosse sempre professato innocente. Un reato da poco, o addirittura non commesso, poteva costare allora il trasporto vero le colonie, un metodo sbrigativo con cui le classi dirigenti si procuravano manodopera a basso costo per le loro avventure coloniali.
Nell’edizione del 1901 della raccolta “Vagabond Songs and Ballads of Scotland: With Many Old and Familiar Melodies”, a... (Continues)
Canzone tradizionale scozzese che racconta un episodio di trasferimento forzato in una colonia penale in Oceania.
Il riferimento alla (Nuova) Caledonia situa la canzone a prima del 1853, quando quell’isola passò dal controllo britannico a quello francese.
Interpretata artisti come Ewan MacColl, Martyn Wyndham-Read, The Tannahill Weavers, The Corries e molti, molti altri.
Pare che James (o Jamie) Raeburn fosse un panettiere, condannato alla colonia penale per un piccolo furto, benchè si fosse sempre professato innocente. Un reato da poco, o addirittura non commesso, poteva costare allora il trasporto vero le colonie, un metodo sbrigativo con cui le classi dirigenti si procuravano manodopera a basso costo per le loro avventure coloniali.
Nell’edizione del 1901 della raccolta “Vagabond Songs and Ballads of Scotland: With Many Old and Familiar Melodies”, a... (Continues)
My name is James Raeburn. In Glasgow I was born,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/30 - 17:06
Парус (Песня беспокойства)
LAULU RAUHATTOMUUDESTA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2018/1/30 - 12:16
Peace and Harmony
io veramente non mi capacito di cosa abbiamo in questo sito...
Lorenzo 2018/1/29 - 23:06
Schooldays Over, Come on Then John
[1960]
Parole di Ewan MacColl
Musica di Ewan MacColl e Peggy Seeger
In "The Big Hewer - A Radio Ballad About Britain's Coal Miners", trasmissione radiofonica in onda nel 1960 sulla BBC Radio, prodotta da Charles Parker (1919-1980), scrittore, cantante ed attore teatrale. Il disco è del 1967, poi riedito nel 1999.
Si tratta della quarta di otto emissioni curate da MacColl e dalla Seeger tra il 1957 ed il 1964.
La coppia si avvalse della collaborazione di artisti prestigiosi, come Dave Swarbrick, A. L. Lloyd, Ian Campbell, Isla Cameron e Louis Killen.
Interpreta da molti, tra cui i Dubliners, i Chieftains, Dick Gaughan, Damien Dempsey, i Clancy Brothers,...
Pitman e collier sono entrambi sinonimi di miner, tre modi diversi che l'inglese ha per indicare il minatore del carbone...
Parole di Ewan MacColl
Musica di Ewan MacColl e Peggy Seeger
In "The Big Hewer - A Radio Ballad About Britain's Coal Miners", trasmissione radiofonica in onda nel 1960 sulla BBC Radio, prodotta da Charles Parker (1919-1980), scrittore, cantante ed attore teatrale. Il disco è del 1967, poi riedito nel 1999.
Si tratta della quarta di otto emissioni curate da MacColl e dalla Seeger tra il 1957 ed il 1964.
La coppia si avvalse della collaborazione di artisti prestigiosi, come Dave Swarbrick, A. L. Lloyd, Ian Campbell, Isla Cameron e Louis Killen.
Interpreta da molti, tra cui i Dubliners, i Chieftains, Dick Gaughan, Damien Dempsey, i Clancy Brothers,...
Pitman e collier sono entrambi sinonimi di miner, tre modi diversi che l'inglese ha per indicare il minatore del carbone...
Schooldays over, come on then John
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/29 - 21:42
Song Itineraries:
Child Abuse, The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Büyü
Traduzione inglese di zel.ayik (L.Trans.)
English Translation by zel.ayik (L.Trans.)
GROW UP
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2018/1/29 - 20:26
Through The Barricades
Finalmente una buona traduzione di questo magnifico testo.
Bibo 2018/1/29 - 19:16
For Anja
2014
For Anja
For Anja, è infatti un omaggio alle vittime dell'Olocausto, in particolare a coloro che pur essendo sopravvissuti allo sterminio sono stati schiacciati dal peso delle atrocità di cui sono stati testimoni, e forse dal peso di una colpa oscura, quella di essere usciti vivi da uno dei più grandi massacri della storia. For Anja trae ispirazione dal fumetto di Art Spiegelman, Maus, che nella leggerezza dello stile fumettistico riesce ad esprimere l'enormità della tragedia dell'Olocausto.
In questa storia si muove in sordina la figura di Anja Spiegelman (Andzia Zylberberg), madre dell'autore, una donna fragile, comune, certamente non un'eroina, che malgrado la sua fragilità riesce tuttavia a sopravvivere all'internamento nel campo di Auschwitz.
Nel 1968 si toglierà la vita, compiendo una scelta difficile da comprendere eppure condivisa con molti altri che come lei erano scampati allo sterminio.
altoadige.it
For Anja
For Anja, è infatti un omaggio alle vittime dell'Olocausto, in particolare a coloro che pur essendo sopravvissuti allo sterminio sono stati schiacciati dal peso delle atrocità di cui sono stati testimoni, e forse dal peso di una colpa oscura, quella di essere usciti vivi da uno dei più grandi massacri della storia. For Anja trae ispirazione dal fumetto di Art Spiegelman, Maus, che nella leggerezza dello stile fumettistico riesce ad esprimere l'enormità della tragedia dell'Olocausto.
In questa storia si muove in sordina la figura di Anja Spiegelman (Andzia Zylberberg), madre dell'autore, una donna fragile, comune, certamente non un'eroina, che malgrado la sua fragilità riesce tuttavia a sopravvivere all'internamento nel campo di Auschwitz.
Nel 1968 si toglierà la vita, compiendo una scelta difficile da comprendere eppure condivisa con molti altri che come lei erano scampati allo sterminio.
altoadige.it
What were you thinking while passing those gates,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/1/29 - 11:52
Song Itineraries:
Extermination camps
Il diritto di amare
2009
Passaggi segreti
Lettera di una madre in carcere alla figlia. Il video è girato nel carcere di massima sicurezza di Ivrea
Passaggi segreti
Lettera di una madre in carcere alla figlia. Il video è girato nel carcere di massima sicurezza di Ivrea
E se la vita vera fosse qui
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/1/29 - 11:41
Song Itineraries:
From World Jails
Supper's Ready
Il mio giudizio da Ascoltatore dei Genesis dal 1980 (scoperti con Duke regalatomi al compleanno) è che Supper’s Ready rappresenti la poliedricità massima di Peter Gabriel nella sua infinita tavolozza canora. Ma quale cantante progressive di quegli anni poteva sfoggiare un tale tange di voci?
Pensate alla morbidezza della sua voce nella prima parte del pezzo, le mille voci di Willow Farm e allo stesso tempo alla potenza vocale espressa con 9/8 e il finale maestoso con un urlo degno del miglior cantante hard rock .............
Nota di tristezza: con tutto il bene che gli si possa volere, ma quando mai Phil Collins ha avuto quella potenza
Pensate alla morbidezza della sua voce nella prima parte del pezzo, le mille voci di Willow Farm e allo stesso tempo alla potenza vocale espressa con 9/8 e il finale maestoso con un urlo degno del miglior cantante hard rock .............
Nota di tristezza: con tutto il bene che gli si possa volere, ma quando mai Phil Collins ha avuto quella potenza
Augusto 2018/1/29 - 08:07
But fačunge, but maro pekal
Anonymous
Esatto, e provvedo. Mi era sfuggita. Salud!
Riccardo Venturi 2018/1/29 - 02:40
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Parole di Walter Mossmann
Musica di Walter Mossmann e Michel Werner
Nell'album d'esordio di Mossmann, intitolato "Achterbahn Chansons"
Testo e informazioni trovate qui
Una canzone ispirata a Thomas M., un obiettore di coscienza tedesco, un contadino di Welschensteinach, nella Foresta Nera, che nel 1967 oppose strenua resistenza al reclutamento, tanto che la sua "battaglia" passò alla storia come "Welschensteinacher Bauernkrieg", ossia la guerra dei contadini di Welschensteinach.