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La vita del militare

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La vita del militare
[1914-18?]
Un canto dalla Grande Guerra raccolto da Cesare Bermani e da lui riferito in un articolo dal titolo “I borghesi cantavano 'il Piave' ma al fronte si cantava 'Gorizia'", pubblicato su Liberazione il 1 novembre 2008
La vita del militare
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/17 - 16:41
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Til Riksbanken

Til Riksbanken
[1973]
Testo e musica di Cornelis Vreeswijk
Lyrics and music by Cornelis Vreeswijk
Text och musik: Cornelis Vreeswijk
Album: I stället för vykort

Sempre che la canzone di Cornelis Vreeswijk (dall'album del 1973 I stället för vykort “Invece di una cartolina illustrata”) si riferisca a Jacob Wallenberg, l'onnipotente banchiere e finanziere svedese che nel medesimo 1973 veniva preso di mira con nome, cognome e qualifica di assassino in De mördades fria republik di Dan Berglund, questa canzoncina di Cornelis Vreeswijk serve perfettamente -se mai ce ne fosse ancora il bisogno- i meccanismi fondamentali del capitalismo. Quasi sicuramente il “mercante di cavalli Wallenberg” della canzone è proprio Jacob Wallenberg; in uno scrupolo di ricerca, mi sono messo a vedere se per caso, tra le aziende che controllava, vi fosse anche un salumificio. Possibilissimo, ma non ho trovato nulla; e quindi,... (Continues)
Hästhandlare Wallenberg hänger upp sin päls på kroken
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/11/17 - 10:56

The Indian’s Lament

The Indian’s Lament
[1846]
Parole e musica di J. W. Hutchinson
Arrangiamento di Edward Little White
Canzone pubblicata a Boston dall’editore musicale Stephen W. Marsh
Testo trovato su Protest Song Lyrics
Alas, alas, said the Indian, I once had a home,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/17 - 10:23
Song Itineraries: Native American Genocide
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Song of the Shirt

Song of the Shirt
[1843]
Versi di Thomas Hood (1799-1845), poeta londinese
Pubblicati anonimamente sul settimanale “Punch; or, The London Charivari”, su cui Hood regolarmente pubblicava, nell’edizione del Natale 1843.

Thomas Hood in questa sua poesia raccontò la storia vera della signora Biddell, una sarta rimasta vedova con figli ancora piccoli, una famiglia che viveva in condizioni miserabili. In base ad una pratica di sfruttamento semi-schiavistico assai praticata all’epoca, e che nessuno metteva in discussione, la signora Biddell cuciva capi di abbigliamento a casa sua ed il padrone le forniva il materiale necessario, imponendole un salato deposito. La Biddell – e con lei una miriade di lavoratori e lavoratrici di allora - pur lavorando tutto il giorno, non era nemmeno in grado di sopperire alla cauzione e finì così con l’indebitarsi ed essere condannata sostanzialmente ai lavori forzati. Spedita in... (Continues)
With fingers weary and worn,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/17 - 09:23
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Three Chords and the Truth

Three Chords and the Truth
[2007]
Scritta da Ry Cooder ed il figlio Joachim, musicista polistrumentista
Nell’album intitolato “My Name Is Buddy: Another Record by Ry Cooder”
I'm going to tell you a story right here.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/17 - 08:14
Song Itineraries: Cats & Bad cats
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This Country's Going to War

This Country's Going to War
[1933]
Testo di Bert Kalmar (1884-1947), liricista
Musica di Harry Ruby (1895-1974), compositore e sceneggiatore
Nel brano sono parodiate le popolari "All God's Chillun Got Wings" e "Oh! Susanna".

Dal film “Duck Soup” (“La guerra lampo dei fratelli Marx”), diretto da Leo McCarey (1898-1969) e interpretato dai Marx Brothers, con Groucho nella parte del protagonista, Rufus T. Firefly, il folle dittatore dello Stato di Freedonia.

Un apologo antiautoritario e antimilitarista che ovviamente valse al film il bando in Germania e in Italia. Ma l'ironia e la satira dei Marx era troppo avanti per i tempi anche negli USA, tant'è che “Duck Soup” fu un mezzo flop commerciale. Venne invece rivalutato in seguito, nell'ambito del movimento di protesta contro la guerra in Vietnam.

La storia è ambientata a Freedonia, immaginario Stato dell'Europa centrale. Per far fronte alla grave situazione economica... (Continues)
[Firefly]
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 20:47
Song Itineraries: Anti-war Movies Soundtracks
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The Laws of My Administration

The Laws of My Administration
[1933]
Testo di Bert Kalmar (1884-1947), liricista
Musica di Harry Ruby (1895-1974), compositore e sceneggiatore

Dal film “Duck Soup” (“La guerra lampo dei fratelli Marx”), diretto da Leo McCarey (1898-1969) e interpretato dai Marx Brothers, con Groucho nella parte del protagonista, Rufus T. Firefly, il folle dittatore dello Stato di Freedonia.

Un apologo antiautoritario e antimilitarista che ovviamente valse al film il bando in Germania e in Italia. Ma l'ironia e la satira dei Marx era troppo avanti per i tempi anche negli USA, tant'è che “Duck Soup” fu un mezzo flop commerciale. Venne invece rivalutato in seguito, nell'ambito del movimento di protesta contro la guerra in Vietnam.

“La prima cosa a sparire quando un paese viene trasformato in uno stato totalitario è la commedia e i comici. Poiché le persone ridono di noi, non credo che capiscano davvero quanto siamo essenziali per la... (Continues)
[Mrs. Teasdale]
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 20:09
Song Itineraries: Anti-war Movies Soundtracks
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Le tournevire aux vaisselles

Le tournevire aux vaisselles
[?]
Paroles / Testo / Lyrics / Sanat: Gaston Couté
Musique et interprétation / Musica / Music / Sävel:
1. Groupe musical Le P'tit Crême
2. Vania Adrien Sens
Le Tournevire aux Vaisselles - Vania chante Gaston Couté Vol. 2]]

Nella piazza di un paesino della Sologne è arrivata la sagra, ricchi premi e côtillons: tra le tante attrazioni, il Tournevire aux vaisselles, vale a dire la lotteria con un “coso” di legno che gira diviso in scomparti contenenti piattacci decorati, tazze e altra terraglia di quella che finiva sulle credenze delle nonne a far da soprammobile. I bambini accorrono a frotte, e si lasciano incantare dalla lotteria buttandoci via tutti i soldini che hanno; quando per la piazza si spande il profumino della torta calda, però, i soldini son bell'e tutti che finiti, e addio torta. Si son fatti abbindolare, e parecchi tornano a casa pure senza aver vinto uno di quei troiai,... (Continues)
Su' la grand' place, y a des baraqu's et des roulottes,
(Continues)
Contributed by JJ 2017/11/16 - 19:01
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Les Enfants de la liberté

Les Enfants de la liberté
[1989]
Scritta da Viviane Galo e Joël Fajerman
Interpretata da Brenda Hervé, 10 anni, conduttrice della trasmissione televisiva per bambini Samdynamite, in onda tra il 1989 ed il 1991 su TF3.
La trasmissione presentava anche serie originali di cartoon, una delle quali s’intitolava “Les Enfants de la liberté”, ideata per il bicentenario della Rivoluzione francese, che raccontava di tre ragazzini abbandonati, vittime della loro perfida tutrice, che cercano vendetta e riscatto proprio negli anni della Rivoluzione.
Testo trovato su Bide & Musique
Le cœur empli d'espoir et de courage
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 15:54
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Livin’ in the City

Livin’ in the City
[2013]
Parole e musica di John Butler, importante cantautore australiano, classe 1975
Nell’album intitolato “Flesh & Blood”, pubblicato nel 2014
Bells are ringing on your alarm clock
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 14:51
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I’d Do Anything (Soldier’s Lament)

I’d Do Anything (Soldier’s Lament)
[2010]
Parole e musica di John Butler, importante cantautore australiano, classe 1975
Nell’album intitolato “April Uprising”
Tell me what you want girl, you tell me what you need.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 14:41
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One Way Road

One Way Road
[2010]
Parole e musica di John Butler, importante cantautore australiano, classe 1975
Nell’album intitolato “April Uprising”
They come, they take
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 14:35
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Revolution

Revolution
[2010]
Parole e musica di John Butler, importante cantautore australiano, classe 1975
Nell’album intitolato “April Uprising”
So tell me family now what do you think ?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 14:29
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Home Is Where the Heart Is

Home Is Where the Heart Is
[2001-02]
Parole e musica di John Butler, importante cantautore australiano, classe 1975
Nella raccolta dal vivo “Living 2001–2002”, dove il brano è il solo in versione da studio
Hard working people from another land
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 14:06
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Help Is Coming

Help Is Coming
[1985-95]
Scritta da Neil Finn, Mark Hart, Nick Seymour e Peter Jones
Nella raccolta intitolata “Afterglow”, pubblicata nel 1999
Help is coming
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 13:31
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Illegally

Illegally
[1996]
Parole e musica di Javier Vargas, chitarrista blues spagnolo ma di rilievo internazionale.
Un singolo poi incluso nell’album del 1997 intitolato “Gipsy Boogie”
Picture the other side
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 10:57
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Il postino

Il postino
1995
Colonna sonora de "Il postino"
Musica di Luis Bacalov, Sergio Endrigo, Riccardo Del Turco, Paolo Margheri
Premio Oscar 1995 come miglior colonna sonora.

Questo inserimento racconta alcune storie, tutte meritevoli di essere raccontate.
Innanzitutto è il primo inserimento a nome di Luis Bacalov, scomparso ieri, che comunque era già presente nelle CCG come autore delle musiche e degli arrangiamenti di Endrigo. E proprio questo brano è stato fonte di scontro dopo anni di (sofferta?) collaborazione: Endrigo, Riccardo Del Turco e Paolo Margheri fecero causa per plagio a Bacalov del brano Nelle mie notti, arriverà il riconoscimento ad Endrigo solo postumo.

Poi il film "Il postino" ultimo film di Massimo Troisi che morirà a fine riprese (o prima di girare l'ultima scena in cui muore durante degli scontri di piazza a Napoli, e dove infatti Troisi non si vede chiaramente, non saprei neanche... (Continues)
Strumentale
Contributed by Dq82 2017/11/16 - 10:06
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Flight of the Earls

Flight of the Earls
[1980s]
Credo che testo e musica siano di Liam Reilly, musicista associato al gruppo irlandese Bagatelle e attivo solo fino ai primi anni 90.
I Wolfe Tones l’hanno interpretata nel loro album “Sing Out For Ireland” del 1987

Con lo stesso titolo esistono altre canzoni, come quella di Phil Coulter, che probabilmente si riferiscono allo specifico episodio della Flight of the Earls (Imeacht na nIarlaí), quando il 4 settembre del 1607 alcuni nobili gaelici irlandesi, che avevano perduto la guerra dei 9 anni (1594-1603) contro gli inglesi, fuggirono precipitosamente dalle loro contee del nord, divenendo esuli in Roma (accolti dal Papa) e senza far mai più ritorno in patria.

Qui invece a quell’episodio storico ci si riferisce per raccontare dell’emigrazione irlandese nel mondo.
I can hear the bells of Dublin
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 08:44
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Battle Cry

Battle Cry
As the mist floats away what do we see
(Continues)
2017/11/16 - 08:28
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Blues för en arbetarkvinna som hängt sig

Blues för en arbetarkvinna som hängt sig
[1979]
Testo e musica di Cornelis Vreeswijk
Lyrics and music by Cornelis Vreeswijk
Text och musik: Cornelis Vreeswijk
Album: Bananer -bland annat...

Un teatrino. Quante volte, in questi anni di “crisi”, abbiamo sentito questa parola, e di persone, lavoratori, lavoratrici, disoccupati che al “teatrino” in cui facevano da personaggi non ci son voluti o volute più stare. Per sfuggirvi, darsi la morte. Una delle caratteristiche più salienti delle canzoni di Cornelis Vreeswijk, emigrato e figlio di camionista rovinato dalla guerra (e pure lui camionista a sua volta, prima di cominciare a scrivere e cantare), è quella -a scelta- o di anticipare ogni cosa, o di non passare mai d'attualità. Così questo bluessaccio del 1979, poi inserito nell'album del 1980 Bananer -bland annat.... In mancanza di materiale monografico e di spiegazioni, ignoro se la canzone sia stata dettata a Cornelis da qualche... (Continues)
Jag håller med dig, det är inte mycket
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/11/16 - 07:20

Le Big Bang : En avant !

Le Big Bang : En avant !
Le Big Bang : En avant !

Chanson athée de langue française – Le Big Bang : En avant ! – Marco Valdo M.I. – (15/11) 2017

Le 14 novembre 2017, en soirée, à l’UMONS – Université de Mons en Hainaut, sur la bordure d’une réserve indienne de Wallonie, deux physiciens athées parlaient du monde, des mondes, du big bang, des multivers et de la conscience. La chanson est un reflet kaléidoscopique de cette double conférence. Les physiciens Pierre Gillis et Claude Semay présentaient un livre « Le briquet du Tout-puissant a-t-il allumé le Big Bang ? », où des gens de grande science s’efforçaient de répondre à cette étrange question.
Tout le reste (ou presque) est dit dans la chanson.

Ainsi Parlait Marco Valdo M.I.
Que le croyant croie,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/11/15 - 23:39
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Home

Home
[201?]
Versi di Warsan Shire, poetessa britannica di origini somale ma nata in Kenya nel 1988
Musica di Renato Folgado
no one leaves home unless
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/15 - 22:49
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Higher Wall

Higher Wall
[1987]
Scritta da Justin Sullivan e Michael Dean
Nell’album “Thunder and Consolation” pubblicato nel 1989

Parlate di pace, di riposo, di vacanze... e intanto rinforzate il muro. No! Non ci fermerete mai, nemmeno con il vostro muro più alto!
We're out here on the borders with our favourite few possessions
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/15 - 22:02
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A Place in the Sun

A Place in the Sun
[1966]
Scritta da Ronald Miller e Bryan Wells
La traccia che apre l'album “Down to Earth”
Nle 1968 Stevie Wonder ne rese anche una versione italiana, intitolata “Il sole è di tutti”, il cui testo (ad opera di tal Giuseppe Cassia) però tradiva completamente la portata di critica sociale dell'originale, facendone una canzonetta d'amore come tante.
Like a long lonely stream
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/15 - 21:47
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Another Imperial Day

Another Imperial Day
[2005]
Scritta da Justin Sullivan e Michael Dean
Nell’album “Carnival”
You could be there - on a dark October night
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/15 - 13:17
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Nothing but the Same Old Story

Nothing but the Same Old Story
[1981]
Parole e musica di Paul Brady
Nel suo album intitolato “Hard Station”
I was just about nineteen
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/15 - 12:58
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The Immigrant

The Immigrant
[1978]
Scritta da Merle Haggard e Dave Kirby
Nell’album “I'm Always on a Mountain When I Fall”
American ranching consists of a mansion
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/15 - 12:42
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J't'écris (ou la 5ème guerre mondiale)

J't'écris (ou la 5ème guerre mondiale)
[1980]
Scritta da Éric Charden (1942-2012) con Didier Barbelivien e Guy Mattéoni
La canzone che dà il titolo ad decimo album di questo cantautore francese (peccato per l’orribile copertina, ma gli anni 80 ci abituarono ad orrori anche peggiori...)
Testo trovato su Bide & Musique
J't'écris, que deviens-tu?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/15 - 11:56
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2ème tabor

2ème tabor
Les Marocains dans la Seconde Guerre Mondiale
Groupe Hoba Hoba Spirit - 2015
Le commentateur :
(Continues)
Contributed by JJ 2017/11/15 - 11:22
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La statua della mia libertà

La statua della mia libertà
2017
Il codice della bellezza
Testo e musica Samuel e Lorenzo Cherubini

"La statua della mia libertà" è il brano dell'album solista di Samuel dedicato alla tragedia dei migranti. Scritto a quattro mani con Jovanotti, racconta la storia di chi non avendo più nulla da perdere lascia ogni cosa per ricominciare a vivere in un mondo a loro estraneo
La statua della mia libertà
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/15 - 00:17
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W.O.P.

W.O.P.
(2004)
Title track dell'album

Il titolo, “Wop”, deriva dalla storpiatura che gli americani davano alla parola “guappo”. “Wop” è l’acronimo di “without paper" o "Without passaport” e si riferisce al timbro che gli americani mettevano sui passaporti degli italiani emigrati. Raiz utilizza una sigla burocratica per indicare gli stranieri in arrivo negli States senza uno straccio di documento. Nella title-track afferma proprio questo concetto e canta: “I’ sogno italian, nuje simmo tutti ammiscati, tu che ce vuo’ fa? Simmo ‘e pate ‘e tanti figli, forse è chesta ‘a verità… So’ francese, i so’ spagnolo, sogno pure ‘mericano, faje cchiù ampresso chiamarme napulitano”.

Nel disco la lingua diventa un mezzo di comunicazione universale: si alternano italiano, inglese e napoletano come fossero un unicum, amalgamando stili diversi come il reggae, il soul, la canzone napoletana, sapori mediorientali, ma anche la bossanova e ritmiche bembe e cubane.

dalla recensione su rockol
Italian I’m italian the original halfcaste
(Continues)
2017/11/14 - 23:28
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Rootz

Rootz
[1998]
Nell'album “Lingo”
Con Pino Daniele alla chitarra
La voce che accompagna Raiz nelle parti in inglese è quella di Dave Watts (Fun-Da-Mental)

"La gente dice che bisogna cacciare gli immigrati ed io dico 'Ok, bene!', vuol dire che mi porterò via il mio tè, le mie patate, la mia polvere da sparo e alla fine vi lascerò senza nulla... Rimarrete senza niente di niente, giusto una zolla d'erba che potrete masticarvi come le mucche..."
Aggio girato pe' mille città
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 21:41
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Figli di Dio

Figli di Dio
[1999]
Nell'album “4/4 – Quattro/Quarti”.
Al flauto traverso Mauro Pagani
Mezanotte e assieme 'a luna dint' 'o scuro
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 21:08
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Caña

Caña
[2001]
Nell'album “Imaginaria”

Il ritornello in spagnolo è la poesia “Caña” composta nel 1930 dal grande poeta cubano Nicolás ‎Guillén e pubblicata nel 1931 nella raccolta “Sóngoro cosongo. Poemas mulatos”
Il brano è già presente sulle CCG/AWS anche nella traduzione inglese di Langston Hughes
El negro junto al cañaveral
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 20:46
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'Na bella vita

'Na bella vita
[2013]
Un'altra splendida traccia dall'album “Controra”, con Enzo Gragnaniello
Ho trovato il testo sul sito ufficiale degli Almamegretta
Tutte ’e penziere ‘e chi è scustumato
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 20:08
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Pane vino e casa

Pane vino e casa
[2013]
La bellissima traccia che chiude l'album “Controra”, impreziosita dal sax di James Senese
Ho trovato il testo sul [[|sito ufficiale degli Almamegretta]] ma l'ho corretto all'ascolto, mettendo al fondo tra parentesi una strofa che non viene proposta nell'audio.
Gli alberi, la terra, il sole, il mare, le stelle
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 19:53
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Shah Mot (the Shah Is Dead / Checkmate)

Shah Mot (the Shah Is Dead / Checkmate)
[1980]
Parole di Gil Scott-Heron
Musica di Gil Scott-Heron e Brian Jackson, compositore con cui collaborò per tutti gli anni 70
Nell’album intitolato “1980”
Testo trovato su Genius

“Shah Mot”, nella traslitterazione dall’arabo, starebbe per “Lo Scià è morto”. La traduzione in inglese sarebbe assonante con il termine “checkmate”, scacco matto…
In questa canzone Gil Scott-Heron voleva assimilare la lotta dei neri americani negli USA contro il “regime” dominato dai bianchi alla rivoluzione iraniana del 1979…
Non mi pare che sia stata proprio la stessa cosa, ma tant’è… Comunque, tanto per la cronaca, se nel 1953 un golpe ordito dalla CIA aveva deposto il legittimo e laico presidente Mossadeq, nel 1979 il sanguinario fantoccio americano, lo Shah Reza Pahlavi, fu deposto (ma non ucciso, morì in esilio in Egitto l’anno seguente) in favore di una repubblica islamica largamente improntata alla legge coranica… Quali similitudini ci vedesse Scott-Heron, lo sapeva solo lui…
My name is what's your name
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 16:05
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Shut 'Um Down

Shut 'Um Down
[1980]
Parole di Gil Scott-Heron
Musica di Gil Scott-Heron e Brian Jackson, compositore con cui collaborò per tutti gli anni 70
Nell’album intitolato “1980”
Testo trovato su Genius

Una canzone sullo stesso tema di We Almost Lost Detroit, la necessaria lotta contro le centrali nucleari. Gil Scott-Heron fu molto impegnato sul tema in quegli anni.
Did you feel that rumble? Did you hear that sound?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 15:42
Song Itineraries: No Nukes
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أمي

أمي
Ommi
1966
Ashiq min filastin (A lover from Palestine)

Musicata da Marcel Khalife

Il poeta palestinese Mahmud Darwish racconta: quando ero in carcere mi venne a trovare mia madre con della frutta e del caffe` e non posso dimenticare la sua tristezza quando il mio carceriere sequestro` tutto e verso` per terra il caffe`. Non potendo dimenticare le sue lacrime, le ho scritto questa mia poesia OMMI (mia madre), come una confessione sulla carta argentata del mio pacchetto di sigarette....non potevo mai immaginare che sarebbe poi diventata l`inno cantato dai bambini alle loro madri.
أحنُ إلى خبز أمي
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/14 - 10:45
Song Itineraries: From World Jails
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Alien (Hold on to Your Dreams)

Alien (Hold on to Your Dreams)
[1980]
Scritta da Gil Scott-Heron
Nell’album intitolato “1980”, con Brian Jackson, compositore che ha collaborato con Scott-Heron per tutti gli anni 70.
Midnight near the border trying to cross the Rio Grande
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 08:38
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Risk to Exist

Risk to Exist
[2016]
La traccia che dà il titolo all’ultimo album di questa band inglese, pubblicato all’inizio del 2017
I proventi della vendita del singolo sono stati destinati al sostegno dell’organizzazione Migrant Offshore Aid Station (MOAS) che si occupa del salvataggio dei migranti nel Mediterraneo.
Ever felt like you're going nowhere, and you need a little help
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 08:21
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A L I E N S

A L I E N S
[2017]
The third track of Coldplay’s 2017 EP “Kaleidoscope”, A L I E N S is a song about refugees fleeing their home from a war-torn planet and trying to seek refuge somewhere else.
The proceeds of this song go to the Migrant Offshore Aid Station (MOAS) to help save migrants on the Mediterranean Sea. (Genius)
We were just about to lose our home
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 08:05
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Una bala en mi cabeza

Una bala en mi cabeza
2016
Corren malos tiempos para ser anarquista...sincronicemos la utopia
Laberintos de desidia,
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/13 - 17:11
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Genova tace

Genova tace
2004
Maledetto Copernico
Se ti muovi lentamente non ti fermeranno,
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/13 - 12:39
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Sarajevo

Sarajevo
1997
Voodo vibes
Families worlds apart
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/13 - 10:41
Song Itineraries: Balkan Wars of the 90's
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Ballad på en soptipp

Ballad på en soptipp
[1964]
Testo e musica di Cornelis Vreeswijk
Lyrics and music by Cornelis Vreeswijk
Text och musik : Cornelis Vreeswijk
Album: Ballader och oförskämdheter



“E si 'homincia benino”, si dice dalle mie parti. Questa qua, nella produzione abbastanza vasta di Cornelis Vreeswijk, può essere considerata la “canzone n° 1” almeno per quel che riguarda gli album in studio: è infatti la prima traccia del primo album dell'olando-svedese, Ballader och oförskämdheter (“Ballate e impertinenze”) del 1964. Si “homincia benino”, direttamente in mezzo a una discarica di rifiuti, come sottolineato giustamente dal creatore di questa pagina, Juha Rämö, inserendo la foto di Cornelis Vreeswijk e di un suo compagno chitarrista in mezzo a un immondezzaio di rottami.

La storia ci tramanda che, in un primo momento, le canzoni scritte da Cornelis Vreeswijk avrebbero dovuto essere cantate e incise dal suo amico... (Continues)
Här sitter jag på en soptipp och skådar mig dystert kring
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2017/11/13 - 10:05
Song Itineraries: War on Earth
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Sva bol svijeta

Sva bol svijeta
(1993)

L'Eurovision del 1993 (in cui, tra parentesi, l'Italia presentò Enrico Ruggeri e la sua Sole d'Europa che si classificò dodicesima) vide la partecipazione per la prima volta degli stati nati dalla disgregazione della Jugoslavia. Come la Croazia con Don't ever cry, la Bosnia Erzegovina presentò una canzone che cercava di portare all'attenzione del mondo la guerra nel paese e nella capitale Sarajevo ancora sotto assedio.
Ja ne mogu skinuti zvijezde sa neba
(Continues)
2017/11/12 - 22:58
Song Itineraries: Balkan Wars of the 90's
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Don't ever cry

Don't ever cry
(1993)
Music by: Andrej Basa
Lyrics by: Đorđe Novković

La prima canzone presentata all'Eurovision dalla Croazia indipendente, ancora in guerra. Una sdolcinata canzoncina su un soldato morto in guerra, pensata per attirare le simpatie verso la nuova nazione...

Per la cronaca la canzone si piazzò quindicesima mentre andò un po' meglio al nostro Enrico Ruggeri con Sole d'Europa arrivato dodicesimo.
Tisuće snova dalekih, ruža u srcima zaspalih
(Continues)
2017/11/12 - 22:43
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Make Love Not War

Make Love Not War
Album: Ohne Schminke - 1985
Blumen trugen sie im Haar und trampten durch das Land
(Continues)
2017/11/12 - 22:25
Song Itineraries: Make Love, Not War
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Spent the Day in Bed

Spent the Day in Bed
(2017)
Album Low in High School

Primo singolo estratto dal nuovo album di Morrissey, un pezzo ironico nello stile del cantante inglese. Rifugiarsi tra le lenzuola per scappare dal lavoro che uccide, e dalle notizie fatte solo per terrorizzarci e tenerci buoni...

Ho passato la giornata a letto mentre i lavoratori rimangono schiavizzati. Ho passato la giornata a letto, non sono il mio tipo ma adoro il mio letto e vi consiglio di... smettere di guardare le notizie perché le notizie sono fatte per spaventarti e per farti sentire piccolo e solo...
Spent the day in bed
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2017/11/12 - 21:46
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Le grand étang

Le grand étang
Paroles : Jean Tranchant - Musique : Arthur Honegger

Ces vers sont extraits d’un chant populaire du quatorzième siècle intitulé Le grand étang. [...] identifié en effectuant une recherche dans Gallica, la bibliothèque numérique de la BNF. Il a fait l’objet d’un article dans le journal Le Populaire (organe de la SFIO) du 17 janvier 1934 intitulé « Un chant révolutionnaire : Le peuple tondu ».
Sous le gibet de Montfaucon
(Continues)
Contributed by JJ 2017/11/12 - 18:17
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Abendlied

Alfred Gless
Abendlied
Oktoberklub

Testo / Lyrics / Paroles / Text: Herrmann Szepanski & Willi Lewin
Abend ist es und der Sterne Licht die Nacht erhellt
(Continues)
Contributed by J 2017/11/12 - 11:43
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Cornelis Vreeswijk: Balladen om herr Fredrik Åkare och den söta fröken Cecilia Lind

Cornelis Vreeswijk: Balladen om herr Fredrik Åkare och den söta fröken Cecilia Lind
[1966]
Testo / Lyrics / Text: Cornelis Vreeswijk
Musica / Music / Musik:
"Monday Morning"
(Canzone tradizionale inglese
English folksong
Engelsk folksång)
Album: Grimascher och telegram
Från Öckerö loge hörs dragspel och bas
(Continues)
Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI secolo 2017/11/11 - 11:57
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God

God
(1969)
Album: John Lennon/Plastic Ono Band


Questa canzone è un capolavoro. È una canzone contro tutti gli idoli, a partire da Dio e dai suoi profeti. Una canzone che parla della possibilità di mettere da parte Dio per arrivare all'Io. La canzone che è costata la vita a John Lennon.

Ma partiamo dall'inizio. I primi versi sono nati durante una seduta di psicoanalisi. All'epoca Lennon si era infatti affidato alle teorie del Dr Arthur Janov inventore della terapia dell'urlo primario (Primal Scream) che sosteneva che l'uso della voce attraverso l'urlo primordiale o primario, riconducendo alle origini, porta l'individuo che lo compie a ricongiungersi, in una sorta di rinascita, con la propria psiche liberandola dalle proprie paure e traumi attraverso l'esternazione di rabbia ed emozioni. Cosa che Lennon mette in pratica in questa canzone.

Durante una delle conversazioni con Janov, Lennon... (Continues)
God is a concept
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2017/11/10 - 22:21

Mare monstrum

Caldo è il sole sopra il mare
(Continues)
2017/11/10 - 13:17
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Он был хирургом

Он был хирургом
Il piccolo difetto di un bravo dottore.
Он был хирургом, даже «нейро»,
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2017/11/9 - 22:49

A Christmas Ghost-Story

A Christmas Ghost-Story
[Christmas Eve 1899]
Versi di Thomas Hardy, nella raccolta “Poems of the Past and the Present” pubblicata nel 1901
Poesia messa in musica da John Pierre Herman Joubert, compositore sudafricano classe 1927, e poi anche da Garth Baxter, compositore statunitense classe 1946

Una delle molte poesie di Thomas Hardy che si riferiscono alla seconda delle cosiddette “guerre boere”, combattute in Sudafrica in ‎due riprese (1880-1881 e poi 1899-1902) tra gli inglesi e i coloni di origine olandese, detti boeri.‎
Originariamente il testo si concludeva dopo 8 versi, ma l’attacco che Thomas Hardy subì dopo la pubblicazione della poesia sulla Westminster Gazette lo indusse a rafforzare la sua posizione assolutamente contraria a quella guerra coloniale. Così aggiunse una quartina in cui, nel paragone tra il soldato ucciso (è il suo fantasma a parlare) ed il Cristo crocifisso, Hardy non risparmiava un attacco alla Chiesa come entità che da duemila anni benedice le guerre e nasconde la vera causa dell’assassinio di Gesù Cristo.
South of the Line, inland from far Durban,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/9 - 16:06

Embarcation

Embarcation
[Southampton Docks: October 1899]
Versi di Thomas Hardy, nella raccolta “Poems of the Past and the Present” pubblicata nel 1901
Musica di John Pierre Herman Joubert, compositore sudafricano classe 1927

Una delle molte poesie di Thomas Hardy che si riferiscono alla seconda delle cosiddette “guerre boere”, combattute in Sudafrica in ‎due riprese (1880-1881 e poi 1899-1902) tra gli inglesi e i coloni di origine olandese, detti boeri.‎
Here, where Vespasian's legions struck the sands,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/9 - 14:48
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Let the Boots Do the Talking

Let the Boots Do the Talking
[1999]
Brano che dà il titolo ad un EP di questa band anarco-punk scozzese

Canzone antifa piuttosto esplicita, della serie “I fascisti non devono parlare” e peggio…
E non manca una condivisibile giustificazione storica, la “Battaglia di Cable Street” del 4 ottobre 1936 a Londra…

La “Battaglia di Cable Street” avvenne la domenica del 4 ottobre 1936 a Cable Street nell'East End di Londra. Quel giorno decine di migliaia di anti-fascisti (ebrei, socialisti, anarchici e comunisti) cercarono di impedire lo svolgimento di un corteo della British Union of Fascists, il partito fascista britannico capeggiato dal “baronetto” Sir Oswald Ernald Mosley, un ultra-conservatore che durante alcuni viaggi in Italia si era invaghito di Mussolini. Proprio nel 1936 Mosley si era sposato in seconde nozze con la nobildonna Diana Mitford e il matrimonio si era svolto, in gran segreto, nella residenza di Goebbels... (Continues)
Oi!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/9 - 12:57
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Bully Boys

Bully Boys
[1980]
Scritta da Frances Sokolov, in arte Vi Subversa (1935-2016), cantante e chitarrista, fondatrice di questa anarcho-punk band di Brighton.

Quando parlava della violenza fascista, Vi Subversa sapeva bene di cosa stava parlando: era ebrea, figlia di rifugiati a Londra dall’Europa dell’est sotto il giogo hitleriano.

“Ma non piangere, non versare una lacrima, non è tempo di essere vittime. I picchiatori fascisti sono (di nuovo) qui, non ti resta che infilarti il tuo giubbotto nero e reagire...”
The bully boys are coming
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/9 - 10:29
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Which Side Will You Be On?

Which Side Will You Be On?
[1978]
Scritta da Joop de Vries
Il brano che intitola un 7” di questa punk band di Rotterdam
when this country is another Vietnam
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/9 - 08:20

Scomposizione e tariffario di Giulio Regeni, ricercatore

Scomposizione e tariffario di Giulio Regeni, ricercatore
[9 novembre 2017]
Lyrics by Ahmed il Lavavetri
Music by Wolfgang Amadeus Mozart
(se musica non c'è, tanto vale puntare in alto)
Giulio Regeni da solo vale
(Continues)
2017/11/9 - 00:49
Song Itineraries: Truth about Giulio Regeni

Tudor Arghezi: Serenadă

Tudor Arghezi: Serenadă
[1932]
Poesia di Tudor Arghezi
Poezie de Tudor Arghezi
A poem by Tudor Arghezi
Poème de Tudor Arghezi
Da / De la / From / D'après Flori de mucigai

Dire che Tudor Arghezi (mi scuso per il link inglese, ma l'articolo sull'italica Wikipedia fa veramente rècere) è stato un poeta, uno scrittore e un intellettuale controverso, no, non è un'esagerazione. Come non è affatto un'esagerazione dire che è stato uno dei maggiori poeti del '900 europeo; negli anni '60 e '70 godette anche in Italia di un po' di notorietà, grazie ad alcune traduzioni di Salvatore Quasimodo (ovviamente mediate: Quasimodo non conosceva una parola di romeno) e al volume antologico curato e tradotto dal valsusino Marco Cugno -che lui, sì, il romeno lo conosceva alla perfezione-, il quale fu pubblicato nientemeno che dalla Einaudi nel 1972 e che ho in questo momento, semidistrutto dall'uso e dal tempo, tra le mani.

Senza... (Continues)
De cu noaptea, câte toate:
(Continues)
Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI secolo 2017/11/8 - 19:53
Song Itineraries: From World Jails
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Alice no País dos Matraquilhos

Alice no País dos Matraquilhos
[1989]
Parole e musica di Sérgio Godinho
Nell’album “Aos amores”
Testo trovato qui
Mãe fora, em que avenida
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/8 - 13:53
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Quatro quadras soltas

Quatro quadras soltas
[1979]
Versi di António Aleixo e José Afonso
Musica di Sérgio Godinho
Interpretazione di Sérgio Godinho insieme ad Adriano Correia De Oliveira, José Afonso e Fausto
Nell’album intitolato “Campolide” (nome di un quartiere di Lisbona)
Testo trovato su qui
[Sérgio Godinho]
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/8 - 13:14
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El hombre que se convirtió en animal

El hombre que se convirtió en animal
1986
Documento

Compuse esta canción poco después de haber leído La metamorfosis de Franz Kafka, que era uno de esos libros que circulaban por el Campo de Melinka de mano en mano y de cabaña en cabaña. Me imagino que no necesito decir quién es el metamorfoseado del cual aquí se habla. Por razones de seguridad estos versos sólo se cantaron en voz baja y ante un público selecto de presos políticos. Hoy forman parte mi disco Documento (1986), que grabé al cumplirse diez años de mi exilio en Alemania y que compila las 27 canciones que nacieron de mi experiencia como prisionero.
cantoscautivos.cl

Ispirato dal libro la Metamorfosi di Kafka, uno dei pochi libri che giravano nel campo di concentramento di Melinka, fu scritta questa canzone per Augusto Pinochet.
Esta historia es la triste historia
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/8 - 09:45
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Curas y milicos

Curas y milicos
1986
Documento

No quiero exagerar, pero el Campo de Melinka llegó a funcionar no solo como fábrica de artesanía y sala de espectáculos, sino que hasta de universidad. Todos los días se daban clases de idiomas, de astronomía, de artes plásticas, de medicina o literatura. Se construían hornos solares. Se ofrecían charlas de aracnología. Se desarrollaban programas de alfabetización. Para un veinteañero como yo, interesado en conocer más a fondo la historia americana, había profesores de americanismo que, si querían, te regalaban todo su conocimiento sin cobrarte entrada. Fue oyendo a uno de esos profesores que supe del Padre Bartolomé de las Casas, un religioso que vivió en Centroamérica y se ganó el título de Defensor de los Indios en el período más cruento de la Conquista. Su vida estuvo llena de derrotas. No logró impedir los excesos que se cometían con la aprobación de la Iglesia Católica,... (Continues)
Si la cruz llegó a este mundo
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/8 - 09:33
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Amor

Amor
1986
Documento

Autor: Sergio Vesely / Guillermo Núñez

Esta canción está basada en un poema escrito en el Campo de Prisioneros de Puchuncaví por Guillermo y dedicado a su compañera Soledad. De todas las canciones que hice estando preso esta es la única que no lleva letra mía. El motivo es muy humano y sencillo: Guillermo se me acercó un día para preguntarme si podía ponerle música a unos versos que él había escrito para cantarlos a su amada la próxima vez que ella viniera a visitarlo. A mí la idea me pareció tan original y me gustó tanto que decidí ayudarle. Tomé la hoja de papel con el poema, me lo llevé a mi celda en una de las cabañas vecinas y después de leerlo y releerlo varias veces me puse a componer esta canción. Es una pena, pero no me acuerdo si Soledad llegó a oírla alguna vez.
“Amor” hoy forma parte de mi disco Documento (1986), así como otras 26 canciones nacidas desde mi encierro en diferentes centros de detención de la dictadura.
cantoscautivos.cl
Amor,
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/8 - 09:28
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Diálogo musicalizado entre dos ancianos presos

Diálogo musicalizado entre dos ancianos presos
1986
Documento

En el Campo de Detenidos de Puchuncaví (Melinka) me tocó compartir la celda con un hombre de edad que provenía de Lota, donde trabajó extrayendo carbón de las minas durante toda una vida. Su lenguaje me llamó la atención desde un principio. Era muy distinto al “chileno” de un capitalino veinteañero como yo. Cuando él conversaba con sus colegas presos yo no entendía casi nada. Esta canción la compuse en la celda, transcribiendo parte de esas conversaciones, y es uno de los 27 temas contenidos en el disco Documento (1986), que grabé al cumplirse diez años de mi exilio en Alemania y que compila todas esas creaciones que nacieron de mi experiencia como prisionero.
cantoscautivos.cl
¿Qué pasa, cumpadre, que no cumpa na?
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/8 - 09:23
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Capitán, el rumbo es una isla errante

Capitán, el rumbo es una isla errante
1986
Documento

Esta canción fue dedicada a Óscar Castro, a quien tuve la suerte de conocer en 1975 en Puchuncaví. Con su experiencia teatral – Óscar ya era un actor bastante conocido antes de caer detenido – se integró de lleno al trabajo cultural que nosotros habíamos organizado en el así llamado “Campo de Melinka”, donde todos los viernes se presentaba el espectáculo de los presos. Nuestra amistad fue breve pero muy intensa. Varias veces, en medio de una conversación seria, él se desconectaba, se subía a un barco imaginario llamado “El Supertricio” y me invitaba a viajar con él por el reino de su fantasía. En esos momentos, yo me olvidaba de que estaba preso.
“Capitán, el rumbo es una isla errante” hoy forma parte del disco Documento (1986), así como otras 26 canciones nacidas desde mi encierro en diferentes centros de detención de la dictadura.
cantoscautivos.cl
Hice buenas migas con un capitán,
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/8 - 09:13




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