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Brucia la strega, o come si diventa nazisti

Antiwar Songs Blog
Brucia la strega, o come si diventa nazisti
Una canzone sul “Come si diventa nazisti”, per citare il famoso studio che lo storico americano William Sheridan Allen (1932-2013) pubblicò nel 1965 (titolo originale: “The Nazi seizure of power; the experience of a single German town, 1930-1935”. L’edizione italiana di Einaudi era introdotta dal sociologo Luciano Gallino il quale scriveva, tra l’altro:
Antiwar Songs Staff 2022-04-24 12:24:00
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آه يا زين

آه يا زين
Ah ya zain
مترجمين / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulaa : صباح Ṣabāḥ

La canzone folk Ah ya zain è molto popolare nel Medioriente. Compositore e origine non sono noti. E’ un pezzo antecedente gli anni ’50, di quanto non è dato sapere. E’ una melodia orecchiabile anche per un occidentale, con dei versi che sembrano riecheggiare atmosfere da Mille e una Notte. Proprio qui sta il nocciolo che spiega la sua diffusione. Divenne infatti popolare dopo l’uscita del film egiziano Raqsat al-wadah (رقصة الوضاح), in italiano “La danza dell’addio”, nel 1954. Nel film la canzone fa da colonna sonora nella scena in cui l’attrice e ballerina Samia Gamal, idolo delle masse locali, esegue la danza del ventre. Il film, diretto da Ezzel Dine Zulficar, regista e sceneggiatore celebre nel mondo arabo negli anni ’50, fu per qualche tempo un “cult movie”.

Il punto più importante , che giustifica... (Continues)
آه يا زين [1]
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2019/8/16 - 11:12
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Bloody Flamenco

Bloody Flamenco
[1979]
Scritta da Nino Ferrer con il chitarrista Mickey Finn (nome d'arte di Mickey Waller)
Nel disco "Blanat"

Il testo che segue occupa il primo minuto circa della canzone. Nel prosieguo Ferrer urla in modo straziante altre frasi in inglese, che però non sono comprensibili e che non ho trovato in nessuna trascrizione...
Nella seconda strofa, Dingley Dell fa forse riferimento ad un sistema naturale protetto nel sud dell'Australia...
I've come from Spain
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/8/15 - 18:28
Song Itineraries: War on Earth
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Cochi e Renato: Italiani

Cochi e Renato: Italiani
[fine anni 90]
Scritta da Renato Pozzetto
Nell'album di Cochi e Renato intitolato "Finchè c'è la salute", pubblicato del 2007
C’è una finestra sul mondo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/8/15 - 16:33
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Eravamo Cinque stelle al bar

Eravamo Cinque stelle al bar
[2019]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Pardo Fornaciari / Massimo Emanuelli
Musica / Music / Musique / Sävel: Quattro amici (Gino Paoli, 1991, Matto come un gatto)

Eravamo Cinque stelle al bar
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/8/15 - 11:09
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El padre de un soldado

El padre de un soldado
Non molti sanno che i giovani messicani hanno contribuito in modo massiccio all'esercito americano nella seconda guerra mondiale, in Corea e in Vietnam. L'arruolamento nell'esercito era infatti sia un modo di sfuggire dalla miseria, sia di affrancarsi dalla segregazione, poiché nell'esercito venivano inseriti nelle stesse unità degli americani anglofoni. Come conseguenza, la gioventù messicana ha sofferto la più alta percentuale di morti e feriti (e ricevuto il più alto numero di onorificenze al valore) di tutti i gruppi etnici.

La canzone fu probabilmente scritta da Francisco Montalvo Olbera nel 1968 e incisa in quegli anni da diversi gruppi locali (Shorty Martinez, Los Dinos,Los Ideales del Norte, Henry Zimmerle, Flaco Jimenez & Toby Torres), nell'ambito di un filone di musica sulla guerra molto popolare nella comunità ispanica texana (si veda qui).

La versione qui riportata è quella... (Continues)
Soy un padre como hay muchos,
(Continues)
Contributed by Piersante Sestini 2019/8/15 - 01:50
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جواز السفر

جواز السفر
jawāz assafr
[2009]
شعر / Poesia / A Poem by / Poésie / Runo / שירה / محمود درويش ‎ - Maḥmūd Darwīsh
موسيقى / Musica / Music / Musique / Sävel / מוזיקה / مرسيل خليفة‎ - Marcel Khalife
مترجمين / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulaa / מתורגמן / مرسيل خليفة‎ - Marcel Khalife
الألبوم / Album / Albumi / אלבום / بيروت بيروت بيروت / Beirut Beirut Beirut / בביירות בביירות בביירות

12 Agosto 1976: Tel al-Zaatar (مذبحة تل الزعتر)
Alle vittime Palestinesi
Oggi, 12 Agosto, questa musica di Marcel Khalife sui versi di Maḥmūd Darwīsh mi sembra possa contribuire, insieme a tante altre sulle pagine di AWS, a non dimenticare. [Riccardo Gullotta]

Gli arabi palestinesi espulsi o fuggiti dal Mandatory Palestine dopo la guerra arabo israeliana del 1948 furono 711.000 con la qualifica di rifugiato, secondo i criteri stabiliti dall’UNRWA. Il 15% circa, cioè 110.000 Palestinesi... (Continues)
[1] جواز السفر
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2019/8/12 - 17:20

Les Rameaux de Cerisier

Les Rameaux de Cerisier
Les Rameaux de Cerisier

Lettre de prison 40
19 juillet 1935


Dialogue Maïeutique


Avec cette quarantième lettre, comme il en a en tout, ainsi que je l’ai signalé dès le début, dit Marco Valdo M.I., on approche du dénouement. Évidemment, le prisonnier politique Levi sait déjà qu’il va être confiné – mais pas demande-t-il, dans une Colonie (Érythrée, Libye, Somalie) ; pour le principe, en quelque sorte, il va introduire un dernier recours – sans trop d’espoir d’échapper à la condamnation.

Pour le principe, ça veut tout dire, dit Lucien l’âne. Enfin, ça veut sans doute dire qu’il sait que sa condamnation sera confirmée et sans doute également, ce dernier recours, cette ultime démarche est-elle la cause du fait qu’on postpose son confinement ; à moins que les Autorités n’aient pas encore trouvé le lieu adéquat.

Va-t’en savoir, répond Marco Valdo M.I. ; la réponse doit se trouver dans... (Continues)
Reçu vos cartes aujourd’hui,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/8/12 - 17:20
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Οι Ηπειρώτισσες

Οι Ηπειρώτισσες
Oi Ipeirótisses
[1973]
Testo / Στίχοι / Lyrics / Paroles / Sanat:
Pithagoras – Πυθαγόρας
Musica / Μουσική / Music / Musique / Sävel:
Giorgos Katsaros - Γιώργος Κατσαρός
Interpreti / Ερμηνεία / Performed by / Interprétée par / Laulavat: Marinella-Μαρινέλλα
Album / 'Αλμπουμ: Αλβανία [Alvanía]

Le donne d’Epiro nella Resistenza greca 1940-1944
Da: “Η γυναίκα της Ηπεἰρου και η κοινωνική της θέση από την αρχαιότητα έως τη νεοτέρη εποχή”

“Le madri salivano le scarpate come la Vergine Maria. Trasportando la loro benedizione sulle spalle, si dirigevano verso i figli. Il vento le scuoteva su e giù e, cariche com'erano, scioglieva i loro fazzoletti soffiando sui capelli, colpiva i loro vestiti come colpi di frusta. Ma esse camminavano come uomini in alta montagna, passo dopo passo da una pietra all'altra, salendo in fila, finché non le perdevi di vista, nascoste tra le nuvole, sempre a... (Continues)
Γυναίκες Ηπειρώτισσες
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2019/8/9 - 19:18
Song Itineraries: Heroes
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Voglio occupare il sistema solare (Viva Nettuno)

Voglio occupare il sistema solare (Viva Nettuno)
[1991]
Nella mitica compilation "Benvenuti a FIATlandia", con i gruppi torinesi Disforia Psichica, Cracsi Acidi, Fucktotum e Oppe e i Lupi.

Nei Disforia Psichica ci suonava anche un mio vicino di casa... Le loro esibizioni erano imbarazzanti, soprattutto per via del leader e cantante Giovanni Spada, poi curatore del famigerato Festival Cinema Trash, un libero pensatore – come si autodefiniva – che arrivò anche a candidarsi come consigliere circoscrizionale nell'UDC di Pierferdy Casini. Il suo slogan elettorale era "Meno cemento, più sentimento"... Un situazionista, un vero cultore del trash... Aveva una clamorosa erre moscia, che quando cantava non pronunciava proprio: "Voglio occupae il sistema solae, e su Venee mi pota la Celeeeee!!!"

La formazione dei torinesi Disforia Psichica, a cavallo tra 80 e 90, si presentava come segue: Giovanni Spada (voce, anarco-comunista), Paolo Aceto (basso,... (Continues)
Eins zwei drei vier...
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/8/9 - 16:14
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Viaggiate

Viaggiate
[2019?]
Poesia di Gio Evan / A poem by Gio Evan / Poème de Gio Evan / Gio Evanin runo

Gio Evan, al secolo Giovanni Giancaspro, nato il 21 aprile 1988, si definisce “scrittore, poeta, cantautore e performer” sul suo profilo Instagram (notizia ripresa da questo articolo del Corriere della Sera). Ha pubblicato il suo primo libro di poesie nel 2008, all'età di vent'anni (a vent'anni, chi non scrive poesie?), poi per i successivi quattro anni ha solo viaggiato per il mondo. “Il nome Gio Evan arriva proprio dall’incontro con un membro della popolazione indigena Hopi in Argentina: è lui a dargli questo soprannome che ricorda l’omonimo evangelista e che, al suo ritorno, diventerà il suo nome d’arte”, c'è ulteriormente scritto nell'articolo, autentico e interessante sunto di gioevannologia. Va detto, naturalmente, che l'interesse nei confronti di questo giovane poeta e artista si è svegliato qualche... (Continues)
Viaggiate
(Continues)
Contributed by Fabio Bello 2019/8/7 - 23:21
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Non ci vuol niente

Non ci vuol niente
[1967]
In "Non so non ho visto se c'ero dormivo"
Non ci vuol niente a credere
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/8/7 - 13:08
Song Itineraries: Antiwar Anticlerical
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Calatafimi

Calatafimi
[1961]
Canzone dalla commedia musicale di Garinei e Giovannini "Rinaldo in campo", con Domenico Modugno, Delia Scala, Paolo Panelli, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia
La colonna sonora fu interamente composta dallo stesso Modugno
Testo trovato su LyricWiki

Il brano si riferisce alla battaglia di Calatafimi (oggi Calatafimi Segesta, in provincia di Trapani), combattuta il il 15 maggio 1860 tra truppe borboniche e garibaldini. Questi ultimi costrinsero i borbonici ad una ritirata disordinata, nel corso della quale i soldati provarono a saccheggiare la cittadina di Partinico, incendiando case e infierendo sui civili, ma gli abitanti opposero resistenza, catturando ed trucidando orrendamente alcune decine di militari.
Il senso dell'orrore di quella guerra - che fu non solo guerra d'invasione ma anche fratricida - traspare chiaramente dal testo di questa canzone.
A vint'anni
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/8/7 - 10:48
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Apocalisse

Apocalisse
[1960]
Parole e musica di Domenico Modugno
L'arrangiamento originale di Ennio Morricone fu poi quasi del tutto abbandonato nell'incisione del brano.
Nell'album "Domenico Modugno" pubblicato nel 1960
Testo trovato su LyricWiki

"Conoscevo Domenico Modugno per averlo ascoltato alla radio. Le sue canzoni più famose erano Il pescespada, Io, mammeta e tu, La donna riccia e altre, tutte legate al folklore siciliano e alla sua chitarra. Quando mi chiamò per l'arrangiamento di un suo pezzo mi meravigliai molto. Tornai a casa mia e ascoltai la canzone: aveva ragione a chiamare me perché quel brano non aveva il profumo siciliano ma un richiamo completamente nuovo per lui. Il titolo era Apocalisse. Le parole della canzone erano terribili e richiamavano sugli uomini le maledizioni più sconvolgenti. Dopo qualche momento di perplessità gli chiesi: "Mimmo hai coraggio?", lui mi rispose in maniera perentoria... (Continues)
Rosso di fuoco
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/8/7 - 08:45
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Mafia

Mafia
[1961]
Scritta da Domenico Modugno e Riccardo Pazzaglia (1926-2006), scrittore, giornalista, paroliere, attore e regista italiano
Nella colonna sonora del film "L'onorata società", diretto proprio da Pazzaglia, con Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Vittorio De Sica e lo stesso Modugno.
Poi in alcuni album di quegli anni, a cominciare da "Modugno", con l'orchestra di Nello Ciangherotti.

Esordio da protagonisti della coppia Franchi / Ingrassia, un film non di certo indimenticabile, ma che nel 1961 si prendeva beffe della Mafia, a cominciare dalla colonna sonora... Solo un paio di anni più tardi Francesco Rosi avrebbe diretto ben altro film sul tema, "Le mani sulla città"...
Su partuti cincu cavalli niuri
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/8/6 - 22:01
Song Itineraries: Mafia and Mafias
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シンフォニーの5広島 - Symphony no 5 Hiroshima

シンフォニーの5広島  - Symphony no 5 Hiroshima
[1953]
Symphony no 5 Hiroshima

Musica /音楽/ Music / Musique / Musik / музыка /מוזיקה موسيقى/ מוזיקה / Μουσική / Sävel / Muziko:
大木正夫 - Masao Ohki

Oggi 74 anni fa

Introduzione alla Sinfonia n. 5 Hiroshima

Consiste di un Preludio e degli 8 movimenti seguenti:
I. Fantasmi - Era una processione di fantasmi. [幽霊, Yūrei]

II. Fuoco - Nel momento successivo il fuoco si propagò in fiamme. [火, Hi]

III. Acqua - La gente vagava in cerca d'acqua. [水, Mizu]

IV. Arcobaleno - Improvvisamente una pioggia nera si riversò su di loro e poi apparve un arcobaleno bellissimo. [虹, Niji]

V. Ragazzi e ragazze - I ragazzi e le ragazze sono morti senza potere conoscere la gioia della vita umana e chiamare i loro genitori. [少年少女, Shōnen shōjo]

VI. Deserto atomico [原子野, Genshi-no]

VII. Deserto sconfinato con teschi.

VIII. Elegy

I primi 6 movimenti corrispondono ai pannelli omologhi dipinti sino... (Continues)
brano strumentale
Contributed by Riccardo Gullotta 2019/8/6 - 19:31
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C'era un ragazzo dalla barba nera

C'era un ragazzo dalla barba nera
THERE WAS A BLACK BEARD BOY
(Continues)
Contributed by Alice Bellesi 2019/8/6 - 16:42
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On Lache Rien

On Lache Rien
On lache rien en japonais

Bortot Pascal 2019/8/6 - 12:39

Nothing

© David Jaye 2018
Nothing Song about the last person on earth after destruction
You, you tell me nothing,
(Continues)
Contributed by David Jaye 2019/8/6 - 12:28
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I Come and Stand at Every Door

I Come and Stand at Every Door
6 agosto 1945.

Poesia di TŌGE Sankichi tradotta in inglese da Karen Thornber.

TŌGE Sankichi, nato nel 1917 fu un poeta giapponese, attivista, sopravvissuto alla bomba. La sua raccolta “Poems of the Atomic Bomb” fu pubblicata nel 1951, due anni prima della sua morte.

AUGUST 6

Can we forget that flash?
suddenly 30,000 in the streets disappeared
in the crushed depths of darkness
the shrieks of 50,000 died out

when the swirling yellow smoke thinned
buildings split, bridges collapsed
packed trains rested singed
and a shoreless accumulation of rubble and embers - Hiroshima
before long, a line of naked bodies walking in groups, crying
with skin hanging down like rags
hands on chests
stamping on crumbled brain matter
burnt clothing covering hips

corpses lie on the parade ground like stone images of Jizo, dispersed in all
directions
on the banks of the river, lying one on top... (Continues)
Flavio Poltronieri 2019/8/6 - 12:27
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Remembrance - Who Did You Die For?

[2017]

Remembrance - Are you Ready to Fight - Who Did You die For ?
A song about what has become a series of " Wars to end all War " as opposed to " A war to end all Wars". For those who gave, remain, the displaced, the victims, the survivors, the lost, the found, those that fight, those that seek peace, those that have found peace and forgiven or been forgiven. May there be peace. May you be happy, may you be healthy, may you be peaceful and free from any harm. © David Jaye
Are you ready to fight
(Continues)
Contributed by David Jaye 2019/8/6 - 12:01
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E con la cicca in bocca

Anonymous
E con la cicca in bocca
Sulla "leggera", credo vada citata anche la versione di Caterina Bueno, che l'aveva studiata sulle montagne Pistoiesi e dell'Amiata. (la trovate anche su questo stesso sito, https://www.antiwarsongs.org/canzone.p... )

Dice Caterina che con questa parola si definivano gli stagionali, i disoccupati, i migranti. Però è una parola che ha un senso dispregiativo, è anche uno che passa il tempo a bere all'osteria, al limite uno che vive di espedienti, di accatonaggio. La strofa che è cantata è già paradossale di per sé "alla leggera, che poco gliene importa, la prende la sporta, e via la se ne va", la sporta, perché alla leggera basta una sporta per viaggiare
Più semplicemente, così si chiamava la scombinata compagnia di lavoratori che d'inverno, per sbarcare il lunario, scendeva dalle inospitali montagne per cervare lavoro in pianura, senz'altra risorsa che le braccia per lavorare e una sporta... (Continues)
Piersante Sestini 2019/8/5 - 23:45
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Il general Cadorna

Anonymous
Il general Cadorna
E anca Checco Beppe faxeva el timoniere
Invese della mussa gaveva so mojere

BOM BOM BOM al Rombo del Canon

Il general Cadorna faceva il Mulattiere
Al posto della mula c'ha Vittorio Emanuele

BOM BOM BOM al Rombo del Canon
Paolo 2019/8/5 - 13:30
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רייזעלע

רייזעלע
[1938/40]
Reyzele
טעקסט / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: מרדכי געבירטיג - Mordekhay Gebirtig
מוזיק / Musica / Music / Musique / Sävel: מרדכי געבירטיג - Mordekhay Gebirtig
יבערזעצן / Interprete / Performed by / Interprétée par / Laulaa : Chava Alberstein - חוה אלברשטיין

E’ una famosa canzone yiddish di Mordechai Gebirtig. Fu composta presumibilmente tra il 1938 e il 1940.
Come nelle altre sue canzoni, la vita ,i sentimenti e le usanze ebraiche nel periodo antecedente l’Olocausto sono tratteggiati con la semplicità e la tenerezza di un grande interprete della cultura yiddish .Si divise tra l’impegno politico nel Bund ed il teatro. Avrebbe potuto salvarsi lasciando il Ghetto di Cracovia ma rifiutò. Fu fucilato dai nazisti per strada nel 1942.

I confinati nel Ghetto, tra cui la sua famiglia e i suoi compagni, finirono nei campi di sterminio in 11.000, vittime del piano delle... (Continues)
[1] שטייט זיך דאָרט אין געסעלע
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta + CCG/AWS Staff 2019/8/5 - 13:10
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A l'enseigne du temps perdu

A l'enseigne du temps perdu
EntrechoqueR gaiement leurs verres?
MC 2019/8/4 - 22:52
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La serpe a Carolina

La serpe a Carolina
MOnsù o Mopnzù dl francese"MONSIEUR" ...Signore...
Franco Mayer 2019/8/3 - 15:15

Le Cahier vert

Le Cahier vert
Le Cahier vert

Lettre de prison 39
19 juillet 1935


Dialogue Maïeutique

Le Cahier vert ?, s’étonne Lucien l’âne. Je me demande ce qu’il peut contenir.

Sans aucun doute, il peut contenir tout, absolument tout, tout un univers ou alors, répond Marco Valdo M.I., rien, au départ sûrement, rien du tout. En fait, je ne sais pas et je ne sais même pas si ce carnet vert a été conservé. Cependant, on peut être sûr qu’il a existé et ce que je peux en dire, c’est que c’est la première fois qu’il est mentionné.

Pour moi, dit Lucien l’âne, un carnet vert, bleu, rouge, jaune ou de n’importe quelle couleur, peu importe, mais un tel carnet s’impose. On devrait en remettre un à chaque prisonnier qui le demande, surtout à ceux qui sont mis en isolement. Un carnet et un miroir, ça briserait le cercle de la solitude. En quelque sorte, ce serait plus humain, comme vous dites.

Ce serait certainement une... (Continues)
Quand vous recevrez ce courrier,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/8/1 - 19:00

Lamento del Partigiano

Anonymous
Lamento del Partigiano
E' ancora una canzone della Brigata Valle Gesso “I.Vivanti” e si canta sull'aria di “Va l'alpin sulle alte cime”. A detta del Comandante Aldo Quaranta questa poteva dirsi la canzone della Banda di Roccavione e doveva essere stata scritta da Enrico Giorgis (Ricu).

Testo originale pubblicato nel libretto clandestino del 1944 "Canta il Partigiano" e successiva ristampa del 1947 a cura di Panfilo Editore in Cuneo.
Riproposto (agosto 2019) nella bella rivista MARITTIME a firma di Mauro FANTINO: tutti i dettagli li trovate alla pagina La veglia del partigiano
Marcia ancora il partigiano
(Continues)
Contributed by gianfranco 2019/8/1 - 16:13

Viva la Valle Gesso

Anonymous
Viva la Valle Gesso
E’ la canzone delle Brigata Valle Gesso “I.Vivanti”, già III Banda. Si canta sull'aria “Sul cappello che noi portiamo”. Quando le parole dicono “Il migliore dei partigian”, il riferimento è proprio ad Ildo Vivanti, l'eroe della Banda, che ferito e catturato dai tedeschi, venne condannato a morte e l'esecuzione avvenne in località San Rocco Castagneretta.

Testo originale pubblicato nel libretto clandestino del 1944 "Canta il Partigiano" e successiva ristampa del 1947 a cura di Panfilo Editore in Cuneo.
Riproposto (agosto 2019) nella bella rivista MARITTIME a firma di Mauro FANTINO: tutti i dettagli li trovate alla pagina La veglia del partigiano
Le montagne le montagne di Valle Gesso
(Continues)
Contributed by gianfranco 2019/8/1 - 16:08
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Купола

Купола
Veniva eseguita da Łada Gorpienko
Il testo da Włodzimierz Wysocki.com
ROSYJSKIE KOPUŁY
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2019/8/1 - 01:32
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Купола

Купола
Dall'album con le canzoni di Vladimir Vysotskij cantate in polacco "Ja i tak zabiorę Cię stąd" pubblicato nel 2014.
Il testo da Włodzimierz Wysocki.com
KOPUŁY
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2019/8/1 - 01:27
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The Harder They Come

The Harder They Come
da Maggie's Farm
con alcune modifiche dove il testo originale era diverso
PIU' SONO DURI (1)
(Continues)
2019/7/31 - 16:59

27 Ἰουνίου 1906, 2 μ. μ.

27 Ἰουνίου 1906, 2 μ. μ.
Fonte: C. P. Cavafis, Poesía completa, traducción de Anna Pothitou y Rafael Herrera Montero, Madrid, Visor libros, 2003
27 DE JUNIO DE 1906, 2 P.M.
(Continues)
Contributed by L.L. 2019/7/31 - 00:10
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Al compagno presidente Salvador Allende

Al compagno presidente Salvador Allende
FOR THE COMRADE PRESIDENT SALVADOR ALLENDE
(Continues)
Contributed by ZugNachPankow 2019/7/30 - 23:51
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Brothers and Sisters

Brothers and Sisters
(2019)
Parole e musica di Ben Harper
dall'album We Get By con canzoni scritte e prodotte da Ben Harper per Mavis Staples

Per una presentazione dell'album vedere Change.

Un accorato appello alla solidarietà tra esseri umani e a una rivoluzione pacifica contro i potenti.
Can't stay the same, think that everything
(Continues)
2019/7/30 - 20:22
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Change

Change
(2019)
Parole e musica di Ben Harper
dall'album We Get By con canzoni scritte e prodotte da Ben Harper per Mavis Staples


Nella foto del 1956 di Gordon Parks scelta per la copertina del nuovo album di Mavis Staples, cinque bambine e un bambino di Mobile, Alabama guardano da dietro una rete un parco giochi in cui, essendo afroamericani, non possono entrare. Non riusciamo a vedere le loro espressioni, ma possiamo immaginare i loro sentimenti. Se non si capiscono questa foto e le emozioni e la storia che essa mette in gioco, non si può comprendere l’importanza di Mavis Staples, monumento del gospel-soul e colonna sonora con gli Staples Singers del movimento per i diritti civili.

A Ben Harper è riuscita un’altra piccola magia: scrivere testi che riflettono quel che accade negli Stati Uniti senza evocare fatti contingenti e soprattutto facendoli suonare perfettamente integrati alla vita e... (Continues)
Gotta change around here
(Continues)
2019/7/30 - 20:17
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Qana

Qana
Sbancor, Franco Lattanzi. Grande esempio di schizofrenica incoerenza.
sergio falcone 2019/7/30 - 20:04
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Banan

Banan
à partir de la traduction italienne LA BANANA de Krzysiek Wrona
d’une chanson polonaise (inédite) – Banan – Jacek Kleyff – 2018
Paroles et musique : Jacek Kleyff
Jacek Kleyff : guitare et métronome, enregistrement sur dictaphone.
Texte transcrit à l’oreille par YT.


Dialogue Maïeutique

Qu’est-ce que c’est encore, Marco Valdo M.I., que cette histoire de banane ? D’abord, d’où vient-elle ? Puisque c’est une version française, elle vient forcément d’ailleurs. Est-elle africaine, sud-américaine, antillaise comme sont les bananes ? Vient-elle du Pérou ou de la Martinique ? Ou d’ailleurs, mais nécessairement, d’un pays où poussent les bananes qui sont des pays chauds, très chauds pour ce que j’en sais, car sur les rivages que j’ai fréquentés par ici, il n’y en avait pas, sauf à titre de curiosité.

En effet, Lucien l’âne mon ami, la banane est un fruit résolument exotique ; mais, il y a aussi... (Continues)
LA BANANE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/7/29 - 18:11
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Genocide

Genocide
2019/7/29 - 15:17




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