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Cuori e confini

Cuori e confini
2012
Cuori e confini
Citazione nell'accompagnamento di Enola Gay
C'è stato un tempo in cui chiunque veniva da lontano
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/1/10 - 10:02

Inno delle donne

Anonymous
Inno delle donne
[1944]
In “Canti della Resistenza italiana”, a cura di Anton Virgilio Savona e Michele Luciano Straniero, 1985.
Testo trovato su “Il Canzoniere Ribelle dell’Emilia Romagna”
Brano di autrice anonima, da cantarsi sull’aria dell’“Inno di Garibaldi” (di Luigi Mercantini, 1858), raccolto nel ravennate nel corso degli anni 60 da un gruppo di studenti e lavoratori di cui facevano parte Janna Carioli e Gianfranco Ginestri. Proprio loro, nel 1967, pubblicarono “Il Canzoniere Ribelle dell’Emilia Romagna”, frutto di un paio di anni di raccolta e catalogazione di canzoni popolari. Lo firmarono inizialmente come “Gruppo Free” ma poco dopo si costituirono stabilmente come “Canzoniere delle Lame”.

«Il Canzoniere delle Lame era un gruppo musicale che dal 1967 al 1982 ha fatto più di mille
concerti girando in lungo e in largo per l'Italia e mezzo mondo, cantando canzoni popolari e di
“protesta”. Se... (Continues)
O donne d’Italia, o madri e ragazze
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/10 - 08:48
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Bambini

Bambini
Questa canzone è semplicemente meravigliosa. E' un racconto ancor attuale oggi.
gabber 2014/1/10 - 02:40
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E allora sai

E allora sai
[1976]
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)


L'estate dei poveri


Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. In origine fu diffuso per finanziare Radio Popolare Massa, l'emittente radiofonica del movimento comunista libertario massese.


E allora...
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/10 - 00:37
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Dove nel maggio splendono

Dove nel maggio splendono
[1976]
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)


L'estate dei poveri


Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. In origine fu diffuso per finanziare Radio Popolare Massa, l'emittente radiofonica del movimento comunista libertario massese.


Dove nel maggio splendono in un grande campo arato
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/10 - 00:27
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Coi comunisti nel governo

Coi comunisti nel governo
[1976]
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)


L'estate dei poveri


Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. In origine fu diffuso per finanziare Radio Popolare Massa, l'emittente radiofonica del movimento comunista libertario massese.


Coi comunisti nel governo della borghesia
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/10 - 00:02
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Andare avanti sempre

Andare avanti sempre
[1976]
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)


L'estate dei poveri


Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. In origine fu diffuso per finanziare Radio Popolare Massa, l'emittente radiofonica del movimento comunista libertario massese.


Andare avanti sempre, con la stanchezza dentro,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/9 - 23:42
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Avanza senza sosta

Avanza senza sosta
[1976]
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)


L'estate dei poveri


Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. In origine fu diffuso per finanziare Radio Popolare Massa, l'emittente radiofonica del movimento comunista libertario massese.


E allora...
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/9 - 23:32
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Io se fossi Dio

Io se fossi Dio
[1980]
Testo e musica: Giorgio Gaber e Sandro Luporini
Album "Io se fossi Dio"
Testo dal sito http://www.giorgiogaber.org/

Ho controllato. Non c’è. Eppure tra tanti brani di quest’autore presenti sulle CCG sembrerebbe che proprio la canzone in proposito non dovrebbe mancare. Una EXTRAS per eccellenza, secondo il mio modestissimo parere. Già da qualche anno avevo l’intenzione di tradurre quel celeberrimo componimento di Giorgio Gaber; piuttosto una recitazione che una canzone, una poesia scritta a quattro mani da Gaber e il suo amico Sandro Luporini, e in seguito ripresa e riscritta in tempi più recenti. Ma il testo é lungo e di pregiata fattura, in più, pretendevo di tradurlo “come Dio comanda”, cioè, farne una versione rispettosa di ritmo e rime, a volte tortuose, o almeno cercare di imitarle, nei limiti delle mie capacità. Passavano mesi e l’idea restava appoggiata sempre là, dov’è... (Continues)
Io se fossi Dio
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2014/1/9 - 22:33
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Se da diecimila anni

Se da diecimila anni
[1976]
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)


L'estate dei poveri

"Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. Dello stesso lavoro pubblichiamo anche due canzoni che seguono, senza titolo nel disco, impostate come un tutt'uno in continuità."

- Cantare, Anarchia Lottare. Canzoniere anarchico e libertario da Pietro Gori a Léo Ferré, p. 42. Edizioni La Fiaccola, a cura del Gruppo Anarchico di Ragusa, 1986. Collana "Anteo - La Rivolta", n° 23.

- Il nostro maggio
- Individuare il nemico... (Continues)
Se da diecimila anni
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/9 - 19:21

Individuare il nemico da battere

Individuare il nemico da battere
[1976]
L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)

Questo secondo brano dell' "Estate dei poveri" (si ricorda che nell'album i brani non hanno titolo, ma si susseguono uno dopo l'altro senza soluzione di continuità; il titolo è dunque nostro e arbitrario) è una vera e propria esposizione di programma politico e di lotta.

L'estate dei poveri

"Dello stesso lavoro pubbichiamo anche due canzoni che seguono, senza titolo nel disco, impostate come tutt'uno in continuità."

- Cantare, Anarchia Lottare. Canzoniere anarchico e libertario da Pietro Gori a Léo Ferré, p. 42. Edizioni La Fiaccola, a cura del Gruppo Anarchico di Ragusa, 1986. Collana "Anteo - La Rivolta", n° 23.

- Il nostro maggio
-... (Continues)
Individuare il nemico da battere,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2014/1/9 - 19:06
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L’Odineide

L’Odineide
[1964 e 1975]
Parole di Mario Isnenghi (1938-), storico ed accademico italiano.
Musica di Gualtiero Bertelli
Nell’album intitolato “Mi voria saver” del 1975.
Testo trovato su Il Deposito

Don Odino, parroco veneto, esponente della Chiesa più retriva e tradizionalista, racconta del grande spavento del 1948, quando i comunisti rischiavano di bussare al portone della canonica (mi ha ricordato parecchio la scena iniziale de “La Tosca” di Luigi Magni, quando il 14 giugno 1800 a Roma il papa-re Pio VII - interpretato da Aldo Fabrizi - e la sua corte stanno con il fiato sospeso in attesa dell’esito della battaglia di Marengo tra le truppe napoleoniche e quelle austriache, tra giacobini e difensori della fede…); nel brano successivo troviamo il prevosto Don Odino intento a dare saggi consigli di voto a bigotte e beghine; poi un dialogo tra Don Odino e Don Floriano sul nuovo, scampato pericolo... (Continues)
- La note di quel 18 aprile 1948
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/9 - 15:23
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L’aqua

L’aqua
[1977]
Nel disco intitolato L'aria
Con Alberto D'Amico, Emanuela Magro, Luisa Ronchini e Michele Santoro.

Una canzone sull’alluvione del Polesine dell’autunno 1951 e sulla strage del Vajont dell’ottobre 1963…

Una canzone che, nella sua strofa finale, mi ha ricordato le domandine su Dio che si poneva il Maestro Atahualpa Yupanqui…
“… Saranno i peccati che si fanno, sarà che Dio è incazzato, ma con ‘sto Dio malato di cuore son sempre i poveri che crepano…”
Inverno del cinquantaùn
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/9 - 08:51
Song Itineraries: War on Earth

La canzone del Vajont

La canzone del Vajont
[2006?]
Parole di Sandro Gallina
Musica: Sandro Gallina, Andrea Fabro, Massimo Fabbro e Matteo Merlino.
Testo trovato su www.Vajont.info – Sito antimafia documentale

9 ottobre 1963, disastro del Vajont, la più grande strage di Stato di tutti i tempi…
Quante vite spezzate, in una valle ricca di semplicità...
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/1/9 - 08:28
Song Itineraries: War on Earth
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Le boniment fantastique

Le boniment fantastique
[1949]
Versi di Paul Éluard, nella raccolta intitolata “Les sentiers et les routes de la Poésie”, Gallimard 1954.
Musica di Mireille (Mireille Hartuch, 1906-1996), interpretazione di Charles Gentès in una trasmissione radiofonica del 1954.
In seguito, nuova musica di Hélène Martin ed interpretazione di Jacques Marchais, nel loro disco intitolato “Un jour viendra couleur d'orange” del 1973
Le délire n'assure plus sa publicité,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby, "The Copypaster" 2014/1/8 - 14:46
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Sesto San Giovanni

Sesto San Giovanni
Corso
Riccardo Venturi

Sulla natura del corso se ne possono ovviamente dire di tutte, e tutte hanno il loro motivo. Sul fatto che sia percepito e usato come una lingua (perdipiù a contrasto con il francese, da cui è molto diverso) non c'è assolutamente nulla da dire; poco da dire c'è anche sul fatto che sia un dialetto italiano. Per me lingua surella, in questo particolare caso l'ho inserita nella raccolta di dialetti soffocati in cui viene tradotta questa canzone: pochi linguaggi sono del resto stati soffocati come il corso. Nel sito (e anche qui) resta però registrato come lingua. La traduzione mi ha preso una caterva di tempo e, sicuramente, un corso di madrelingua ci avrebbe parecchie cose da dire e da correggere; spero ce ne sia qualcuno che lo faccia. [RV]
SESTU SAN GHJUVANNI
(Continues)
2014/1/8 - 13:47
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Hasta XXL

Hasta XXL
[2011]
Nell’album intitolato “Coming out”

Il “Che Store” esiste veramente…

Son giorni di saldi… e i piciu fanno la coda per vestirsi da Desigual, anche se li costringono a mettersi in mutande… Il paradosso è poi che, una volta rivestiti, sono di nuovo tutti "igual"...
Camarades, ce matin...
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby, 2014/1/8 - 11:36
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Et puis merde, je vote à droite!

Et puis merde, je vote à droite!
La France pays d´assistés, je les supporte de moins en moins
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby, 2014/1/8 - 11:20
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Chasse, pêche et biture

Chasse, pêche et biture
[2003]
Nell’album “Droit de véto”
Il est cinq heures du matin
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby, 2014/1/8 - 10:40
Song Itineraries: War against Animals
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Atomic Twist

Atomic Twist
[2013]
Il brano che apre l’album intitolato “Septième ciel”

Tchernobyl e Fukushima sappiamo tutti cosa sono o, meglio, cosa sono stati...
Nell’ultima strofa si fa riferimento all’impianto nucleare di Fessenheim nell’Alto Reno alsaziano, luogo di almeno 4 incidenti negli ultimi anni, di cui il più grave nel 2012, quando 8 operai rimasero feriti dalle emissioni di vapori di perossido d’idrogeno… “Meru Howa” invece non corrisiponde al nome di nessun impianto nucleare né in Giappone, né in Corea, né in Cina, né in Taiwan e nemmeno in India, e quindi non so dire…
Twist twist
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby, 2014/1/8 - 10:25
Song Itineraries: No Nukes
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Canzone per Vladimir Pravik

Canzone per Vladimir Pravik
La notte del 26 aprile 1986, come da fatti noti, il reattore numero 4 esplode e rilascia nell'atmosfera particelle e gas altamente radioattivi. Immediati sono i soccorsi che giungono da Vladimir Pravik e dalla sua squadra. Lui e i sui compagni tentano di domare l'incendio ma vengono rapidamente colti da nausea e vomito, i primi sintomi di avvelenamento radioattivo.

In un primo momento i pompieri e gli impiegati della centrale vengono inviati all'ospedale di Pripiat. La loro pelle era annerita a causa delle intense radiazioni a cui erano stati sottoposti. Solamente più tardi vengono trasferiti all'ospedale numero 6 di Mosca.

Vladimir Pravik arriva all'ospedale durante il periodo di latenza di questa malattia delle radiazioni. Il suo stato di salute peggiora rapidamente. La sua morte è stata decisamente atroce; le radiazioni lo hanno consumato dall'interno, si potrebbe quasi dire che si è... (Continues)
Bernart Bartleby, "The Copypaster" 2014/1/8 - 10:19
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Onda granda

Onda granda
[2008]
Album : Il mulo
Il mio nome non conta niente non è di un ricco non è di un potente
(Continues)
Contributed by adriana 2014/1/8 - 09:41
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La France du petit Nicolas

La France du petit Nicolas
[2011]
Nell’album intitolato “Coming out”

Le “petit Nicolas” altri non è che il tracagnotto Nicolas Sarkozy, quello che già nel 2005, ben prima di assurgere al trono presidenziale, dichiarava che i principali nemici della Francia sono “les gens du voyage, les jeunes des banlieues, les immigrés illégaux”, ossia i nomadi, i giovani delle periferie e gli immigrati clandestini… Quando il 26 ottobre dello stesso anno, ad Argenteuil, qualcuno di questi “nemici”, evidentemente sentitosi offeso, lo insultò pesantemente, lanciando pure qualche pietra all’indirizzo del convoglio del ministero dell’interno, allora “le petit Nicolas”, inviperito, rincarò la dose: “Vous en avez assez, hein, vous avez assez de cette bande de racailles ? Eh bien on va vous en débarrasser!”… “Racailles, banda di canaglie, vi spazzerò via!”. Cominciarono da allora ad affibiargli soprannomi, quali “Racaille” – giustappunto... (Continues)
J'ai débarqué un matin de Novembre
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby, 2014/1/8 - 09:24
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Avanti ragazzi di Budapest

Avanti ragazzi di Budapest
che dica camerata o compagno non importa...la canzone e'tragicamente bella!!
gbturchi 2014/1/7 - 22:47

Respiro d’autore per i dialetti soffocati

Antiwar Songs Blog
Respiro d’autore per i dialetti soffocati
Meno di due mesi fa il sito delle Canzoni contro la guerra lanciava I dialetti soffocati nel regno del rumore, un appello per tradurre Sesto San Giovanni dei Gang nei dialetti italiani. Francamente ci aspettavamo magari che qualche lettore o amico (come è avvenuto a suo tempo per il “Pescatore” di De André) traducesse la […]
Antiwar Songs Staff 2014-01-07 21:59:00
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La filanda de Ghisalba

Anonymous
La filanda de Ghisalba
d'après la traduction italienne
d'une chanson lombarde anonyme – La filande de Ghisalba – Anna Identici – 1971
LA FILATURE DE GHISALBA
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/1/7 - 16:28
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Gli arbitri ti picchiano

Gli arbitri ti picchiano
[2010]

Album: Buena suerte

feat. Caparezza
Buonasera dallo stadio Olimpico di Libertopoli
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/1/7 - 15:38
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Stage degli innocenti

Stage degli innocenti
[2010]

Album: Buena suerte
Roba in nero e vai
(Continues)
Contributed by DonQuijote82 2014/1/7 - 14:27
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Stornelli pisani

Stornelli pisani
[1967]
Nel disco “Canzoni per il potere operaio”
Cantano Pino Masi, Piero Nissim e Carla Lantery.
fonte: Il Canzoniere dei Ribelli
Il centrosinistra è un grande governo,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby, The Copypaster 2014/1/7 - 11:22

Ninna Nenni

Ninna Nenni
[1961?]
Parole di Marco Ligini, giornalista e regista, militante della sinistra extraparlamentare, tra gli autori de “La strage di Stato”, controinchiesta del 1970 sulla strage di piazza Fontana.
Sulla melodia de La ninna nanna de la guerra di Trilussa.
Testo trovato su Il Canzoniere dei Ribelli

Canzone composta quando già si profilava all’orizzonte della politica italiana un mostro che ancora oggi alligna: il centro-sinistra. Da parte socialista ne fu artefice il vecchio Nenni, che già accarezzava il sogno fin dalla metà degli anni 50. Dopo la parentesi sanguinosa del Governo Tambroni, la DC godette dell’appoggio di socialdemocratici e repubblicani e della non-belligeranza dei socialisti. Poi nel 1963 anche il rapporto coi socialisti di Nenni divenne “organico”.
E da allora hanno continuato imperterriti a ficcarci l’ombrello nel gnau…
Dormi, dormi, proletario
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby, The Copypaster 2014/1/7 - 10:59
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Comme dirait Zazie

Comme dirait Zazie
[1966]
Parole e musica di Jehan Jonas
Canzone che dà il titolo all’album d’esordio del geniale cantautore libertario francese, scomparso troppo presto.

Un commentario di Jonas sul mondo dell’epoca, nel pieno della guerra fredda e di quella calda in Vietnam, attraverso la colorita espressione di Zazie, la protagonista del romanzo di Raymond Queneau “Zazie dans le métro” (1959). Venuta dalla provincia a conoscere Parigi, la piuttosto spessa ragazzina era solita manifestare la sua disapprovazione con un bel “Snob mon cul!”.
Le soleil de France
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby, The Copypaster 2014/1/7 - 08:45
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Demoghèla!

Anonymous
Demoghèla!
Doria non è un cognome triestino, o suo padre arrivò dall'Italia dopo il 1918, nuovo o regnicolo che fosse, oppure il suo è un cognome sloveno mal tradotto come capitò a centomila triestini negli anni '30. Costoro spesso ripudiarono le loro origini e solo in questi anni si sta assistendo ad un diffuso interesse per la memoria concellata.

Che fosse un po' di destra è indubbio, come si legge a questo link dal quale traspare la passione di "latinizzare" tutto ciò che gli capitava tra le mani, tradizione dei glottologi italiani dai tempi di Isaia Ascoli, inventore dell'acronimo "Venezia Giulia", "Venezia Tridentina" e di altri notevoli episodi di etnocidio culturale che si tramandano tutt'ora ma che ometto per brevità.

http://www.istitutoveneto.it/flex/Fixe...

Altro campione del neo irredentismo (quello dopo la seconda guerra mondiale per intenderci) è l'autore di un'altro celebre Vocabolario... (Continues)
Sandi 2014/1/7 - 06:55




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