Vater ist auch dabei
[1919?]
Versi di Alfred Henschke (1890–1928), meglio conosciuto con lo pseudonimo di Klabund, scrittore tedesco.
Nella raccolta “Die Harfenjule”, pubblicata nel 1927, poco prima della prematura morte.
Musica di Béla Reinitz (1878-1943), compositore ungherese
Interpretata da Ernst Busch nel disco dell’Aurora-Schallplatten intitolato “Erich Mühsam / Klabund Zeit-, Leid-, Streitgedichte” del 1966, rieditato nel 1972.
Testo trovato su Zgedichte.de
In tre brevi strofe: la Grande Guerra, il primo dopoguerra tredesco e la rivolta spartachista del gennaio 1919, schiacciata nel sangue...
Versi di Alfred Henschke (1890–1928), meglio conosciuto con lo pseudonimo di Klabund, scrittore tedesco.
Nella raccolta “Die Harfenjule”, pubblicata nel 1927, poco prima della prematura morte.
Musica di Béla Reinitz (1878-1943), compositore ungherese
Interpretata da Ernst Busch nel disco dell’Aurora-Schallplatten intitolato “Erich Mühsam / Klabund Zeit-, Leid-, Streitgedichte” del 1966, rieditato nel 1972.
Testo trovato su Zgedichte.de
In tre brevi strofe: la Grande Guerra, il primo dopoguerra tredesco e la rivolta spartachista del gennaio 1919, schiacciata nel sangue...
Und als sie zogen in den Krieg -
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2020/2/7 - 13:42
Aida
ahi Aida... le bombe in piazza
guarda qui è stata la mafia
ma guarda pure qui
ed è stata P2 e fascismo da settant'anni di "democrazia" (e chi ce l'ha)
ma quanto sei bella,Aida,e quanto sono brutti chi ti oltraggia.
beppe pal
guarda qui è stata la mafia
ma guarda pure qui
ed è stata P2 e fascismo da settant'anni di "democrazia" (e chi ce l'ha)
ma quanto sei bella,Aida,e quanto sono brutti chi ti oltraggia.
beppe pal
2020/2/7 - 12:35
Save This Place
2020
Un omaggio alla lotta contro le catene sociali e culturali che attanagliano il tempo di oggi e di sempre e che segna brillantemente l’inizio percorso di questa band dai mille colori.
Un omaggio alla lotta contro le catene sociali e culturali che attanagliano il tempo di oggi e di sempre e che segna brillantemente l’inizio percorso di questa band dai mille colori.
Chains of the ancient people
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/2/7 - 09:46
Il mio nemico
Versione live feat. Rancore (Tour "La terra sotto i piedi" 2019)
le due canzoni di Rancore che vengono mischiate con Il mio nemico sono "Invisibile" e "Non esistono"
IL MIO NEMICO/INVISIBILE/NON ESISTONO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/2/7 - 08:55
Si può dare di più
Levante con Francesca Michielin e Maria Antonietta - "Si può dare di più"
Video da rai play
Francamente non ho capito la scelta di ritirare fuori questa canzone veramente bruttina, e sono convinto che tutte e tre potrebbero fare molto meglio, ma insomma...
Video da rai play
Francamente non ho capito la scelta di ritirare fuori questa canzone veramente bruttina, e sono convinto che tutte e tre potrebbero fare molto meglio, ma insomma...
Lorenzo 2020/2/6 - 23:42
Mare
2019
10
10
Il mio nome è sconosciuto
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/2/6 - 22:54
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Eden
(2020)
Featuring Dardust
dal Festival di Sanremo del 2020
testo, note e commenti da Genius
Ho sognato l’Eden, poi un albero e una mela che si stacca e che inizia a rotolare. Mentre rotola ripercorre la storia dell’uomo, dall’inizio fino ai giorni nostri. Ho deciso di scriverci una canzone che raccontasse i tempi che stiamo vivendo e che parlasse di come, ancora una volta, l’uomo è di fronte a una scelta che potrebbe cambiare tutto il suo futuro.
– Rancore, Sky Tg24
Il tema del brano è la scelta.
In un post su Instagram, l'artista spiega che,
come in principio, anche oggi l’uomo si trova alle prese con una scelta che potrebbe cambiarne il futuro.
Tutti noi ne siamo coinvolti e
ogni giorno possiamo decidere da cosa staccarci e a cosa unirci.
Uno dei fili conduttori del brano è la mela che compare nelle varie scene tratteggiate da Rancore connettendole in un percorso... (Continues)
Featuring Dardust
dal Festival di Sanremo del 2020
testo, note e commenti da Genius
Ho sognato l’Eden, poi un albero e una mela che si stacca e che inizia a rotolare. Mentre rotola ripercorre la storia dell’uomo, dall’inizio fino ai giorni nostri. Ho deciso di scriverci una canzone che raccontasse i tempi che stiamo vivendo e che parlasse di come, ancora una volta, l’uomo è di fronte a una scelta che potrebbe cambiare tutto il suo futuro.
– Rancore, Sky Tg24
Il tema del brano è la scelta.
In un post su Instagram, l'artista spiega che,
come in principio, anche oggi l’uomo si trova alle prese con una scelta che potrebbe cambiarne il futuro.
Tutti noi ne siamo coinvolti e
ogni giorno possiamo decidere da cosa staccarci e a cosa unirci.
Uno dei fili conduttori del brano è la mela che compare nelle varie scene tratteggiate da Rancore connettendole in un percorso... (Continues)
Questo è un codice, codice
(Continues)
(Continues)
2020/2/6 - 22:25
L'ultimo viaggio
Песня "Последняя поездка", основана на печальной истории еврейки, Каролины Ломброзо и ее четырех детей, депортированных в Освенцим в 1944 году. Цель песни - снова рассказать молодым об абсурде фашизма и нацизма.
ПОСЛЕДНЯЯ ПОЕЗДКА
(Continues)
(Continues)
Contributed by Евгений Виноградов 2020/2/6 - 06:26
Dino Buzzati: Aprile 1945
[1945]
Poesia di Dino Buzzati
A poem by Dino Buzzati
Poème de Dino Buzzati
Dino Buzzatin runo
“Senza osare ancora crederlo, Milano si è risvegliata ieri mattina all’ultima giornata della sua interminabile attesa. Da alcuni giorni la grande speranza aveva acquistato una verosimiglianza meravigliosa. Per vie misteriose, voci che dapprima parevano strane o pazzesche si spandevano per la città, accrescendo l’ansia della liberazione. I tram andavano ancora ma già si capiva che Milano aveva interrotto il lavoro: il fiato sospeso, essa sentiva il destino mettersi in moto e incalzare con ritmo sempre più precipitoso. Oggi è l’intero popolo che si risveglia. La sorte è stata decisa per opera del popolo stesso, unanime nel desiderio e nell’ansia.”
Dino Buzzati: "Cronaca di ore memorabili". Editoriale del Corriere della Sera, 26 aprile 1945.
Poesia di Dino Buzzati
A poem by Dino Buzzati
Poème de Dino Buzzati
Dino Buzzatin runo
Dino Buzzati, 1906-1972.
“Senza osare ancora crederlo, Milano si è risvegliata ieri mattina all’ultima giornata della sua interminabile attesa. Da alcuni giorni la grande speranza aveva acquistato una verosimiglianza meravigliosa. Per vie misteriose, voci che dapprima parevano strane o pazzesche si spandevano per la città, accrescendo l’ansia della liberazione. I tram andavano ancora ma già si capiva che Milano aveva interrotto il lavoro: il fiato sospeso, essa sentiva il destino mettersi in moto e incalzare con ritmo sempre più precipitoso. Oggi è l’intero popolo che si risveglia. La sorte è stata decisa per opera del popolo stesso, unanime nel desiderio e nell’ansia.”
Dino Buzzati: "Cronaca di ore memorabili". Editoriale del Corriere della Sera, 26 aprile 1945.
Ecco, la guerra è finita.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2020/2/5 - 19:22
Io conto
nella registrazione dal vivo dello spettacolo
GABER 1999-2000
..quello purtroppo interrotto per sempre solo quattro mesi dopo questa registrazione..
GABER 1999-2000
..quello purtroppo interrotto per sempre solo quattro mesi dopo questa registrazione..
Io sono un essere umano
(Continues)
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2020/2/5 - 17:58
Almost Cut My Hair
David aveva perso la fidanzata Christine Hinton poco tempo prima in un tragico incidente stradale, infatti la sua voce in questo pezzo è quasi irriconoscibile, non dolce piana e ispirata come al solito ma quasi disperata...rotta. Potrebbe essere che dopo quella morte, che lo ha profondamente segnato per anni, lui abbia pensato di tagliare i capelli e che non l'abbia fatto perché sarebbe stato come un tradimento a Christine, compagna di ideali e di vita. Se non risultasse che la canzone fosse stata scritta prima della morte della ragazza, questo mi sembra il senso più vero delle sue parole. Sicoramente comunque, il contenuto emozionale dell'interpretazione, che sembra abbia avuto solo un take, è influenzato da questo fatto.
Ricca 2020/2/5 - 12:35
Pablo
Quindi nessun Riferimento al Poeta Paplo Neruda assassinato dal regime di Franco! io avevo immagginato fosse così! Grazie!!
Vincenzo 2020/2/5 - 09:51
L'estaca
LETTONE [ Vilkacis (Aldis), Lyricstranslate 2017]
LATVIAN [ Vilkacis (Aldis), Lyricstranslate 2017]
LATVIAN [ Vilkacis (Aldis), Lyricstranslate 2017]
Traduzione lettone di Vilkacis (Aldis) - L. Trans.
Latvian translation by Vilkacis (Aldis) - L. Trans.
Latvian translation by Vilkacis (Aldis) - L. Trans.
MIETS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2020/2/5 - 02:58
Are My Hands Clean?
I have trying to purchase this song My hands are clean. For a class room project I teach fashion merchandising. How can I make this purchase
Vickie L Anderson 2020/2/4 - 23:10
Mi chiamo Forse
si trova, unitamente ad altri capolavori, nel cd:
Francesco Benozzo-Fabio Bonvicini-Fratelli Mancuso:
Un Requiem Laico
Arci Reggio Emilia Fondazione Ex Campo Di Fossoli
2016
Francesco Benozzo-Fabio Bonvicini-Fratelli Mancuso:
Un Requiem Laico
Arci Reggio Emilia Fondazione Ex Campo Di Fossoli
2016
Flavio Poltronieri 2020/2/4 - 18:08
Siamesi
Sotto casa tua hanno aperto i bangla e chiuso il negozio di zona
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/2/4 - 17:22
Azadî bo Kurdistan
AMNISTIATO DA ERDOGAN L'ISLAMISTA TURCO RESPONSABILE DELLA STRAGE DI SIVAS
(Gianni Sartori)
Quello che viene ricordato come il “pogrom di Sivas” risale al 2 luglio 1993.
A Sivas era stato organizzato un festival culturale per ricordare il poeta alauita Pir Sultan Abdal ucciso alla fine del XVI secolo all'epoca dell'Impero ottomano. Il 1 luglio numerosi artisti e intellettuali (scrittori, poeti, musicisti...in maggioranza di confessione alauita) si erano ritrovati nella città natale di Pir Sultan Abdal.
Il giorno successivo, dopo la preghiera del venerdì, migliaia di islamo-nazionalisti (circa 20mila) si radunarono davanti all'hotel Madimak dove si svolgeva l'incontro circondando l'edificio e dandolo poi alle fiamme. Risultato: 37 morti nel rogo. La maggior parte tra gli intellettuali qui riuniti. Due vittime erano impiegati dell'hotel e altri due facevano parte degli assalitori. Mentre... (Continues)
Gianni Sartori 2020/2/3 - 19:05
Camí avall
La Isabel Lyrics Translate
Cette chanson de Joan Manuel Serrat, écrite en 1968, bien qu’il n’y semble pas à la première lecture est une chanson contre la dictature de Franco.
Cette chanson de Joan Manuel Serrat, écrite en 1968, bien qu’il n’y semble pas à la première lecture est une chanson contre la dictature de Franco.
CHEMIN DESCENDANT
(Continues)
(Continues)
2020/2/3 - 15:55
Citizen Ship
nationality: stateless, Ivan Král si divideva tra la sua Praga dove era tornato a fare il produttore e il musicista e gli Stati Uniti che alla fine gli avevano concesso la cittadinanza. È morto ieri a 71 anni.
È morto Ivan Král, musicista del Patti Smith Group
Il compositore, produttore e chitarrista aveva 71 anni
CCG Staff 2020/2/3 - 10:49
Els carrers seran sempre nostres
(2018)
Le strade saranno sempre nostre
La cançó és un homenatge a totes les persones que van fer possible l’1 d’octubre i aquest acte d’empoderament popular. El títol ens evoca a l’himne que s’ha repetit duran totes aquestes mobilitzacions.
La canzone è un omaggio a tutte le persone che hanno reso possibile il 1 d'ottobre e questo atto di emancipazione popolare. Il titolo richiama lo slogan che è stato ripetuto durante tutte queste mobilitazioni.
Le strade saranno sempre nostre
La cançó és un homenatge a totes les persones que van fer possible l’1 d’octubre i aquest acte d’empoderament popular. El títol ens evoca a l’himne que s’ha repetit duran totes aquestes mobilitzacions.
La canzone è un omaggio a tutte le persone che hanno reso possibile il 1 d'ottobre e questo atto di emancipazione popolare. Il titolo richiama lo slogan che è stato ripetuto durante tutte queste mobilitazioni.
Som el brot de l’esperança caminant sense recança.
(Continues)
(Continues)
2020/2/2 - 19:35
In galera li panettieri
Di populista non ci trovo proprio un bel nulla.
sergio falcone 2020/2/2 - 17:06
Rebellenlied
In effetti "Brennende Erde" raccoglie poesie anche di diversi anni prima della sua pubblicazione (1920)...
La datazione al 1918 è assolutamente corretta, tant'è che nell'album di Dieter Süverkrüp"Erich Mühsam: Ich lade Euch zum Requiem" (1995) il titolo è proprio "Rebellenlied 1918"...
La datazione al 1918 è assolutamente corretta, tant'è che nell'album di Dieter Süverkrüp"Erich Mühsam: Ich lade Euch zum Requiem" (1995) il titolo è proprio "Rebellenlied 1918"...
B.B. 2020/2/2 - 14:16
Kalender 1913
Scusa Francesco RAUCEA, non ho capito il senso di questo tuo vecchio commento. Saluti.
B.B. 2020/2/2 - 14:11
Fiat Justitia!
[1914]
Versi di Erich Mühsam, pubblicati nel marzo 1914 sulla rivista "Kain", da lui stesso fondata.
Musica di Dieter Süverkrüp nell'album "Erich Mühsam: Ich lade Euch zum Requiem" (1995), con Walter Andreas Schwarz.
Testo da LyricWiki
Versi di Erich Mühsam, pubblicati nel marzo 1914 sulla rivista "Kain", da lui stesso fondata.
Musica di Dieter Süverkrüp nell'album "Erich Mühsam: Ich lade Euch zum Requiem" (1995), con Walter Andreas Schwarz.
Testo da LyricWiki
Was kriegt der Proletarier
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2020/2/2 - 13:56
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Le Banquet
Le Banquet
Chanson française – Le Banquet – Marco Valdo M.I. – 2020
ARLEQUIN AMOUREUX – 39
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l’édition française de « LES JAMBES C’EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
Quel titre, Marco Valdo M.I. mon ami ! J’en suis tout étourdi et on ne m’ôtera pas de ma cervelle d’âne que ce n’est pas un titre insignifiant. Imagine : « Le Banquet », rien de moins ; tu ne te mouches pas du pied. Qui d’autr que toi aurait osé invoquer ainsi les mânes de Socrate, Agathon, Pausanias, Aristophane, Eryximaque, Aristodème, Phèdre et Alcibiade et par ricochet, ou pour rester dans le ton, par... (Continues)
Chanson française – Le Banquet – Marco Valdo M.I. – 2020
ARLEQUIN AMOUREUX – 39
Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l’édition française de « LES JAMBES C’EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.
Dialogue Maïeutique
Quel titre, Marco Valdo M.I. mon ami ! J’en suis tout étourdi et on ne m’ôtera pas de ma cervelle d’âne que ce n’est pas un titre insignifiant. Imagine : « Le Banquet », rien de moins ; tu ne te mouches pas du pied. Qui d’autr que toi aurait osé invoquer ainsi les mânes de Socrate, Agathon, Pausanias, Aristophane, Eryximaque, Aristodème, Phèdre et Alcibiade et par ricochet, ou pour rester dans le ton, par... (Continues)
Le château resplendit tel un astre ;
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2020/2/2 - 13:08
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Bayti Fi Rasi
(يا وطني (انترو
Nota: i titoli sono anche sul disco traslitterati in caratteri latini
“Bayti Fi Rasi” (la mia casa è nella mia testa) è un concept album di musica originale ispirato alla storia della bisnonna delle tre sorelle, ebrea mizrahi immigrata in Israele dallo Yemen tra il ’49 e il ’50. Il disco tratta problematiche contemporanee di immigrazione, accoglienza ed integrazione, incarnate nell’archetipica antenata delle cantanti. Mizrahi è un termine a ombrello che si riferisce agli ebrei provenienti da nazioni a prevalenza musulmana. La storia dei Mizrahi in Israele è costellata di avversità, sintomo di una politica nazionalistica che osteggiava, in maniera non ufficiale, tutto ciò che ricordava il mondo Arabo. Il passato sociale dei mizrahi, infatti, assomiglia molto a quello dei Palestinesi del ’48, ovvero gli scampati all’esodo forzato che hanno ottenuto cittadinanza... (Continues)