Milonga para Fidel
Con las cuerdas bien templadas,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lucone 2020/1/19 - 02:42
Kinder des Krieges
[2006]
Album: So ein Theater
Album: So ein Theater
Panzerketten jede Nacht
(Continues)
(Continues)
Contributed by hmmwv 2020/1/18 - 19:25
Pröa
Lè sempèr chè la storia perché perdòm memoria
(Continues)
(Continues)
Contributed by Minelli Sergio 2020/1/18 - 15:08
Feudalesimo e Libertà
[2014]
Album "A Knight at the Opera"
Il testo da YT.
Album "A Knight at the Opera"
Il testo da YT.
Contra codesta epoca obscura,
(Continues)
(Continues)
Contributed by krzyś 2020/1/18 - 13:57
Canzone del demonio in mezzo al mare
[2018]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Daniele Tarantino - Giuseppe Santoro - Riccardo Notarpietro (Desueta)
Album / Albumi: C'era una svolta
I (o “la”?) Desueta sono tre ragazzi salentini: si chiamano Giuseppe Santoro (frontman e autore), Daniele Tarantino e Riccardo Notarpietro.
Il frontman e autore, Giuseppe Santoro, si è trasferito a Milano; ne parla, tra luci, ombre e nostalgie per Lecce, nell'intervista linkata e che è per me fonte di ogni notizia (ma non di eterna salvezza, tranquilli). In detta intervista si parla anche di artisti salentini; a me, però, un leccese a Milano ne ha ricordato un altro di vecchia, vecchissima conoscenza. L'album di esordio dei (o “della”) Desueta si chiama: C'era una svolta, e a mio parere è un titolo assolutamete geniale. Dall'intervista a Giuseppe Santoro estrapolo questa breve presentazione della canzone... (Continues)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Daniele Tarantino - Giuseppe Santoro - Riccardo Notarpietro (Desueta)
Album / Albumi: C'era una svolta
I (o “la”?) Desueta sono tre ragazzi salentini: si chiamano Giuseppe Santoro (frontman e autore), Daniele Tarantino e Riccardo Notarpietro.
Il frontman e autore, Giuseppe Santoro, si è trasferito a Milano; ne parla, tra luci, ombre e nostalgie per Lecce, nell'intervista linkata e che è per me fonte di ogni notizia (ma non di eterna salvezza, tranquilli). In detta intervista si parla anche di artisti salentini; a me, però, un leccese a Milano ne ha ricordato un altro di vecchia, vecchissima conoscenza. L'album di esordio dei (o “della”) Desueta si chiama: C'era una svolta, e a mio parere è un titolo assolutamete geniale. Dall'intervista a Giuseppe Santoro estrapolo questa breve presentazione della canzone... (Continues)
A bordo è salito un uomo con gli occhi stanchi,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2020/1/17 - 20:06
Pareti
2013
Album: L'Entrata - L'Uscita
Album: L'Entrata - L'Uscita
Non riesco a capire più
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/1/17 - 20:02
Vaters Land
[2001]
Parole di Hannes Wader
Musica: tradizionale
Album: Wünsche
Parole di Hannes Wader
Musica: tradizionale
Album: Wünsche
Vaterland, Vaterland
(Continues)
(Continues)
Contributed by hmmwv 2020/1/16 - 20:53
Не уводите меня из весны
Questa è una vecchia canzone, datata 1962, appartenente quindi al cosiddetto ciclo della "mala" delle canzoni di Vysotskij.
Весна еще в начале,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2020/1/16 - 19:02
Das Land, in dem ich leben will
[2017]
Parole e musica di Bodo Wartke
Parole e musica di Bodo Wartke
Ich hab‘ den Eindruck, dass das, was die ganze Welt
(Continues)
(Continues)
Contributed by hmmwv 2020/1/16 - 18:58
Le ceneri
"L'obbedienza chiede troppe lacrime inghiottite
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/1/16 - 17:27
Manù dorme sotto i ponti
Mimmo Mòllica 'traduce' in filastrocca «L’infanzia tradita di Manuel. A 10 anni già un clochard», titolo di un toccante articolo pubblicato su «La Stampa» da Lodovico Poletto. Manù dorme sotto i portici, mangia sotto i portici e al mattino, quando il traffico inizia a farsi intenso e il rumore troppo forte, si alza e trascina la sua giornata avanti e indietro per la città. Manuel è l’unico bambino della città che non ha una casa, e nemmeno una baracca con una stufa e un letto dove andare a dormire quando la temperatura, di notte, scende sotto zero. Il suo tetto è il porticato di un palazzo a due passi dal centro.
«Ma andiamo via presto. Ci hanno detto che qui non possiamo restare». «Per trovarli bisogna andare di notte. Quando anche i pusher hanno lasciato i giardini lì vicino, i negozi sono chiusi e l’unico bar che resiste è ben lontano. Una sera di venerdì, faceva freddissimo, Manuel e... (Continues)
«Ma andiamo via presto. Ci hanno detto che qui non possiamo restare». «Per trovarli bisogna andare di notte. Quando anche i pusher hanno lasciato i giardini lì vicino, i negozi sono chiusi e l’unico bar che resiste è ben lontano. Una sera di venerdì, faceva freddissimo, Manuel e... (Continues)
Manù dorme sotto i ponti,
(Continues)
(Continues)
Contributed by River 2020/1/16 - 14:47
Song Itineraries:
Bridges
Cambiamento
Album: Ergo sum (2013)
Non c'è niente da capire, nulla di particolare
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/1/16 - 00:03
Barabba
(2015)
Album: Qui e ora
Parliamo della canzone "Barabba": cosa ti ha spinto a scrivere questa canzone, e quale messaggio intendi inviare al pubblico?
Scaturisce da un fatto di cronaca. Un 18enne rumeno muore in un incidente stradale coinvolgendo un’altra auto su cui viaggia una famiglia italiana. Muoiono due bimbi. Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo della Lombardia, scrive sulla pagina Facebook: "Non mi dispiace che il ragazzo rumeno ubriaco sia morto". Sotto il suo post una marea di commenti favorevoli. Dalle analisi il ragazzo risulterà negativo a ogni test tossicologico. Questo mi ha veramente mandato in bestia e mi sorprende che ancora oggi ci siano persone capaci di giudicare così superficialmente altri esseri umani e trattarli come inferiori.
ondarock
Album: Qui e ora
Parliamo della canzone "Barabba": cosa ti ha spinto a scrivere questa canzone, e quale messaggio intendi inviare al pubblico?
Scaturisce da un fatto di cronaca. Un 18enne rumeno muore in un incidente stradale coinvolgendo un’altra auto su cui viaggia una famiglia italiana. Muoiono due bimbi. Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo della Lombardia, scrive sulla pagina Facebook: "Non mi dispiace che il ragazzo rumeno ubriaco sia morto". Sotto il suo post una marea di commenti favorevoli. Dalle analisi il ragazzo risulterà negativo a ogni test tossicologico. Questo mi ha veramente mandato in bestia e mi sorprende che ancora oggi ci siano persone capaci di giudicare così superficialmente altri esseri umani e trattarli come inferiori.
ondarock
Indulgi all'odio, alla divisione, mentre la tua testa non ce la fa più
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/1/15 - 23:11
Tempo di virgole
2004
Album: Bonora
Album: Bonora
È un tempo di virgole
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/1/15 - 18:42
L'unico bacio
Nude (2015)
Senza perdere la tenerezza
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/15 - 15:14
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Filo spinato
Nude (2015)
Filo spinato corre sul confine
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/15 - 14:31
Rosa's Lovely Daughters
(1988)
Album: Skewed, Slewed, Stewed & Awkward
Testo dal Deposito
Canzone dedicata alle "adorabili figlie di Rosa (Luxemburg)", le donne coraggiose che nella vita quotidiana e nella militanza portano avanti gli ideali di giustizia ed emancipazione della rivoluzionaria tedesca. Queste donne sono ad esempio le madri di paza de Mayo (le mad mothers, che indossano white scarves), le militanti pacifiste (peace campers), le donne sudafricane che bruciarono i loro lasciapassare in piazza (burning pass-books in the centre of town).
Il 15 gennaio 1919 ammazzano Rosa Luxembourg e Karl Liebknecht.
Album: Skewed, Slewed, Stewed & Awkward
Testo dal Deposito
Canzone dedicata alle "adorabili figlie di Rosa (Luxemburg)", le donne coraggiose che nella vita quotidiana e nella militanza portano avanti gli ideali di giustizia ed emancipazione della rivoluzionaria tedesca. Queste donne sono ad esempio le madri di paza de Mayo (le mad mothers, che indossano white scarves), le militanti pacifiste (peace campers), le donne sudafricane che bruciarono i loro lasciapassare in piazza (burning pass-books in the centre of town).
Il 15 gennaio 1919 ammazzano Rosa Luxembourg e Karl Liebknecht.
Who’s that walking miles for water?
(Continues)
(Continues)
2020/1/15 - 12:17
Non mi rappresentate
[2020]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Dante Francani
Dante Francani, sarà bene ricordarlo o farlo presente a chi non lo conoscesse, fa tuttora l'operaio metalmeccanico in provincia di Teramo, dove è nato; non si avesse a dire, come fanno tanti in modo “bipartisan” (o "biciarlatan", per meglio dire), che è uno che parla della classe operaia per sentito dire. Per il resto, penso che ogni altro commento sia del tutto superfluo: basta ascoltarla e leggerla, la sua canzone. Ci siamo messi appositamente a trascriverla proprio per questo. [CCG/AWS Staff]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Dante Francani
Dante Francani, sarà bene ricordarlo o farlo presente a chi non lo conoscesse, fa tuttora l'operaio metalmeccanico in provincia di Teramo, dove è nato; non si avesse a dire, come fanno tanti in modo “bipartisan” (o "biciarlatan", per meglio dire), che è uno che parla della classe operaia per sentito dire. Per il resto, penso che ogni altro commento sia del tutto superfluo: basta ascoltarla e leggerla, la sua canzone. Ci siamo messi appositamente a trascriverla proprio per questo. [CCG/AWS Staff]
Cadono i governi come fossero birilli,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Daniela -k.d.- 2020/1/15 - 11:19
Maria coraggio
Il video è un capolavoro e la canzone è da brividi. Conoscendo i fatti cui rende omaggio il suo valore cresce esponenzialmente. Pochi cazzi, i Litfiba (tra luci e ombre) sono il miglior gruppo italiano mainstream del panorama attuale.
truejustice2013@yahoo.it 2020/1/15 - 08:40
海闊天空 [Boundless Oceans, Vast Skies]
hoi2 fut3 tin1 hung1
[1993]
Scritta da / Written by / Auteur / Säveltäjä: Wong Ka Kui
Album / Albumi: Rock and Roll
"Boundless Oceans, Vast Skies" (Chinese: 海闊天空 hoi2 fut3 tin1 hung1; lit. "sea wide sky empty") is a song written and recorded by the Hong Kong rock band Beyond. Released in 1993 on the Cantonese album Rock and Roll, the song was and remains massively popular. The song has been also translated as "Under a Vast Sky", "Ocean Wide Sky High", "Vast Seas, Clear Skies" and "Clear Skies, Vast Ocean". The song is an anthem of Cantonese rock music and one of Beyond's signature songs. It has been adopted for several events in Cantonese-speaking regions, such as the Artistes 512 Fund Raising Campaign for the 2008 Sichuan earthquake, and most prominently as the unofficial anthem of the 2014 Hong Kong protests. The song was written by Wong Ka Kui and other band members. It was a tribute... (Continues)
[1993]
Scritta da / Written by / Auteur / Säveltäjä: Wong Ka Kui
Album / Albumi: Rock and Roll
"Boundless Oceans, Vast Skies" (Chinese: 海闊天空 hoi2 fut3 tin1 hung1; lit. "sea wide sky empty") is a song written and recorded by the Hong Kong rock band Beyond. Released in 1993 on the Cantonese album Rock and Roll, the song was and remains massively popular. The song has been also translated as "Under a Vast Sky", "Ocean Wide Sky High", "Vast Seas, Clear Skies" and "Clear Skies, Vast Ocean". The song is an anthem of Cantonese rock music and one of Beyond's signature songs. It has been adopted for several events in Cantonese-speaking regions, such as the Artistes 512 Fund Raising Campaign for the 2008 Sichuan earthquake, and most prominently as the unofficial anthem of the 2014 Hong Kong protests. The song was written by Wong Ka Kui and other band members. It was a tribute... (Continues)
今天我寒夜里看雪飘过
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2020/1/15 - 08:33
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
薩拉熱窩的羅蜜歐與茱麗葉 [Romeo and Juliet in Sarajevo]
metroandro (L. Trans)
ROMEO AND JULIET IN SARAJEVO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2020/1/15 - 08:03
Malarazza [Lamento di un servo ad un Santo crocifisso]
PROPOSTA DI MODIFICA AL TESTO
di Alberto Musmeci
Nota: essendo un dialetto, e non una lingua, ho scritto in modo da approssimare la dizione siciliana, anche se letta da uno non siculo.
di Alberto Musmeci
Nota: essendo un dialetto, e non una lingua, ho scritto in modo da approssimare la dizione siciliana, anche se letta da uno non siculo.
MALARAZZA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Musmeci 2020/1/14 - 12:14
Filastrocca di un piatto di plastica
I rifiuti marini costituiscono un grave problema in costante aumento. Se la plastica rappresenta una importante risorsa per la società moderna, il suo ‘smaltimento’ in mare è una autentica iattura, una guerra.
«Filastrocche Plastic Free» di Mimmo Mòllica, per sviluppare una memoria di ferro e ricordarsi che i «piatti di carta» sono fatti di plastica e la sterminata presenza di rifiuti in plastica nell'ambiente marino: più di 11 mila tonnellate l’anno vengono recuperate lungo le coste e sulle spiagge.
«Un piatto di plastica» fa parte di «Filastrocche Plastic Free» di Mimmo Mòllica, tre filastrocche per sviluppare una memoria di ferro, per ricordarsi che i «piatti di carta» sono fatti di plastica.
«Filastrocche Plastic Free» di Mimmo Mòllica, per sviluppare una memoria di ferro e ricordarsi che i «piatti di carta» sono fatti di plastica e la sterminata presenza di rifiuti in plastica nell'ambiente marino: più di 11 mila tonnellate l’anno vengono recuperate lungo le coste e sulle spiagge.
«Un piatto di plastica» fa parte di «Filastrocche Plastic Free» di Mimmo Mòllica, tre filastrocche per sviluppare una memoria di ferro, per ricordarsi che i «piatti di carta» sono fatti di plastica.
"Le gravi catastrofi naturali reclamano un cambio di mentalità che obbliga ad abbandonare la logica del puro consumismo e a promuovere il rispetto della creazione". (Albert Einstein)
Di plastica un piatto
(Continues)
(Continues)
Contributed by River 2020/1/14 - 09:31
Song Itineraries:
War on Earth
Pippo non lo sa
Mio papà mi ricordava che " Pippo non lo sa " a Milano voleva dileggiare i " Mosquito " che volavano sul nord Italia ...
Claudio Ascari 2020/1/13 - 22:07
Spielzeugland
d’après la traduction italienne de Riccardo Venturi
d’une chanson allemande – Spielzeugland – Die Toten Hosen – 1986
Dialogue Maïeutique
Spielzeugland – littéralement, en français : Pays des Jouets – désigne quelque chose de particulier en allemand, mais transposé en italien, il désigne tout autre chose, ce qui bien évidemment complique un peu le problème qui se pose au traducteur bénévole, comprenez au sens premier et paraît-il vieilli de « de bonne volonté » ; on y ajoute généralement, un zeste de bienveillance. En italien donc, Riccardo Venturi a tout naturellement traduit : « Paese dei balocchi », ce qui renvoie à Pinocchio et à Carlo Collodi, alias Carlo Lorenzini. Comme on le voit, rien n’est simple. D’autant que vu ainsi, le sens de Spielzeugland glisse encore un peu plus vers un autre sens, celui de Pays de Cocagne - Paese dei balocchi, luogo immaginario del Pinocchio di Collodi,... (Continues)
d’une chanson allemande – Spielzeugland – Die Toten Hosen – 1986
Dialogue Maïeutique
Spielzeugland – littéralement, en français : Pays des Jouets – désigne quelque chose de particulier en allemand, mais transposé en italien, il désigne tout autre chose, ce qui bien évidemment complique un peu le problème qui se pose au traducteur bénévole, comprenez au sens premier et paraît-il vieilli de « de bonne volonté » ; on y ajoute généralement, un zeste de bienveillance. En italien donc, Riccardo Venturi a tout naturellement traduit : « Paese dei balocchi », ce qui renvoie à Pinocchio et à Carlo Collodi, alias Carlo Lorenzini. Comme on le voit, rien n’est simple. D’autant que vu ainsi, le sens de Spielzeugland glisse encore un peu plus vers un autre sens, celui de Pays de Cocagne - Paese dei balocchi, luogo immaginario del Pinocchio di Collodi,... (Continues)
AU PAYS DES JOUETS
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2020/1/13 - 18:13
Ai mamà
QUANDO LO STATO SI AUTOASSOLVE: NESSUN COLPEVOLE PER LA MORTE INGIUSTA DI REMY FRAISSE
(Gianni Sartori)
L'8 gennaio i magistrati della corte d'appello di Tolosa responsabili dell'inchiesta sulla morte di Remy Fraisse hanno stabilito che nessuno doveva essere perseguito per il tragico evento. Il giovane militante ecologista – 21 anni - era rimasto ucciso da una granata esplosiva nella notte tra il 25 e il 26 ottobre 2014 mentre protestava contro la costruzione di una diga a Sivens (Tarn). Nonostante le richieste in tal senso degli avvocati della famiglia di Remy, i giudici hanno sostanzialmente evitato di procedere ad una nuova ricostruzione dei fatti e di interrogare il prefetto in proposito. Un “non-luogo a procedere” nei confronti del gendarme responsabile (con cui si confermano e sottoscrivono le conclusioni a cui era giunto il giudice nel gennaio 2018) che chiude definitivamente... (Continues)
Gianni Sartori 2020/1/13 - 17:55
Työttömän Valssi (Come Around Again Waltz)
WALTZ OF AN UNEMPLOYED MAN
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2020/1/13 - 14:46
A Gaza
2014
Scrivo. E nel frattempo a Gaza vanno all'appuntamento con la tragedia
quotidiana. Nella loro terra sono estranei, separati, senza domani, senza
protezioni, esplorano i margini del dolore. Maledetti dall’odio del custode che
stamattina si è svegliato più vorace. Serrati dalla sua legge, una macchina che
scava, devasta, frantuma, distrugge costruzioni e chiama a una lenta discesa
disperata in quella voragine che resta sempre aperta.
Muoiono, sospesi all'ingresso di un cielo stordito, scorticato dal filo spinato
che corrode anche la vista negata di bambini invisibili, ma con addosso ancora
l'accento della vita, che in loro risale con affanno per venire alla luce illegale
che li circonda nel fumo di una civiltà morente.
Quei loro sogni, infranti nello specchio, in me scorrono come nuvole
periodiche contaminate da rabbia inefficace. E voleranno eterni in lenti
intervalli... (Continues)
Scrivo. E nel frattempo a Gaza vanno all'appuntamento con la tragedia
quotidiana. Nella loro terra sono estranei, separati, senza domani, senza
protezioni, esplorano i margini del dolore. Maledetti dall’odio del custode che
stamattina si è svegliato più vorace. Serrati dalla sua legge, una macchina che
scava, devasta, frantuma, distrugge costruzioni e chiama a una lenta discesa
disperata in quella voragine che resta sempre aperta.
Muoiono, sospesi all'ingresso di un cielo stordito, scorticato dal filo spinato
che corrode anche la vista negata di bambini invisibili, ma con addosso ancora
l'accento della vita, che in loro risale con affanno per venire alla luce illegale
che li circonda nel fumo di una civiltà morente.
Quei loro sogni, infranti nello specchio, in me scorrono come nuvole
periodiche contaminate da rabbia inefficace. E voleranno eterni in lenti
intervalli... (Continues)
Ecco, se mi adattassi a una poesia ragionevole,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/13 - 09:30
Song Itineraries:
The Palestinian Holocaust
Gli occhi neri di Julia Cortez
da Ferite & Feritoie (2019)
l’emozionante canzone Gli occhi neri di Julia Cortez è dedicata alla tenerissima figura della maestrina, l’ultima con cui ha comunicato Che Guevara prima della sua esecuzione.
La Higuera, Bolivia, ottobre 1967. Che Guevara è prigioniero in una piccola scuola, in attesa della sentenza. L’ultima persona che vedrà, prima di morire, a parte i soldati, è la maestrina di quella scuola, la giovane Julia Cortez. A raccontare questo risvolto minimale di una grande storia furono Giovanni Marrozzini e Angelo Ferracuti in un reportage dalla Bolivia (“Nessuno va più a trovare il Che”) apparso in maggio sul magazine del quotidiano Repubblica. Julia è ancora viva, suo figlio si chiama Ernesto e i due cronisti l’hanno intervistata. Paolo Capodacqua riprende il loro racconto e aggiunge un nuovo brandello alla tela del mito del Che.
Gli occhi neri di Julia Cortez è una canzone... (Continues)
l’emozionante canzone Gli occhi neri di Julia Cortez è dedicata alla tenerissima figura della maestrina, l’ultima con cui ha comunicato Che Guevara prima della sua esecuzione.
La Higuera, Bolivia, ottobre 1967. Che Guevara è prigioniero in una piccola scuola, in attesa della sentenza. L’ultima persona che vedrà, prima di morire, a parte i soldati, è la maestrina di quella scuola, la giovane Julia Cortez. A raccontare questo risvolto minimale di una grande storia furono Giovanni Marrozzini e Angelo Ferracuti in un reportage dalla Bolivia (“Nessuno va più a trovare il Che”) apparso in maggio sul magazine del quotidiano Repubblica. Julia è ancora viva, suo figlio si chiama Ernesto e i due cronisti l’hanno intervistata. Paolo Capodacqua riprende il loro racconto e aggiunge un nuovo brandello alla tela del mito del Che.
Gli occhi neri di Julia Cortez è una canzone... (Continues)
Mi scusi, signorina, se non sto in posa
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/13 - 06:11
Song Itineraries:
Che Guevara, Death penalty: murder by the power
Manifesto
2014
Fuori Dal Gruppo
Fuori Dal Gruppo
Black bloc sulla strada
(Continues)
(Continues)
Contributed by Antonio Santi 2020/1/13 - 04:52
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
Non mi faccio comandare
2014
Fuori Dal Gruppo
Fuori Dal Gruppo
Non mi faccio comandare da un americano
(Continues)
(Continues)
Contributed by Antonio Santi 2020/1/13 - 04:44
Κι εσύ λαέ βασανισμένε (Μη ξεχνάς τον Ωρωπό)
46 anni dall'evento e 8 dall'ultimo post:
Riccardo Gullotta 2020/1/12 - 23:56
I nidi degli uccelli
da Ferite & Feritoie (2019)
con Michele Gazich
(Per non dimenticare, giornata della memoria della Shoah)
con Michele Gazich
(Per non dimenticare, giornata della memoria della Shoah)
Io ricordo il cielo stellato
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/1/12 - 18:37
Song Itineraries:
Extermination camps
Per questo mi chiamo Giovanni
da Ferite & Feritoie (2019)
Con Pippo Pollina, Roberto Soldati
(Dedicata a Giovanni Falcone e ispirata dall'omonimo libro di Luigi Garlando)
Con Pippo Pollina, Roberto Soldati
(Dedicata a Giovanni Falcone e ispirata dall'omonimo libro di Luigi Garlando)
Per questo mi chiamo Giovanni
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/1/12 - 18:29
Song Itineraries:
Mafia and Mafias
Lilie
Before he closed the gate, he attired in steel and blown off candles,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Edvard Sidoryk 2020/1/12 - 16:32
Morituri te salutant
The path is the dust,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Edvard Sidoryk 2020/1/12 - 16:30
Italiella
Per Antonino.
Credo che il modo dire risalga alla seconda guerra punica, quando Capua (l'attuale Santa Maria Capua Vetere) si alleò con i Cartaginesi, subito dopo la battaglia di Canne (216 a. C.). In quel periodo Capua battè una moneta propria, che recava impresso il nome della città (KAPU), in alfabeto osco e con scrittura retrograda.
Ma già nel 211 Annibale e i cartaginesi levarono le tende e Capua venne riconquistata dai Romani. (it.wikipedia)
Sicchè per "moneta cartaginese" credo s'intenda una moneta senza valore, vista la fortuna che ebbe il KAPU...
Spero che sia l'interpretazione corretta.
Saluti
Credo che il modo dire risalga alla seconda guerra punica, quando Capua (l'attuale Santa Maria Capua Vetere) si alleò con i Cartaginesi, subito dopo la battaglia di Canne (216 a. C.). In quel periodo Capua battè una moneta propria, che recava impresso il nome della città (KAPU), in alfabeto osco e con scrittura retrograda.
Ma già nel 211 Annibale e i cartaginesi levarono le tende e Capua venne riconquistata dai Romani. (it.wikipedia)
Sicchè per "moneta cartaginese" credo s'intenda una moneta senza valore, vista la fortuna che ebbe il KAPU...
Spero che sia l'interpretazione corretta.
Saluti
B.B. 2020/1/12 - 13:15
Prendi il fucile e gettalo per terra (Gran Dio del cielo)
Anonymous
tratta da Il Deposito
DIO DEL CIELO SE FOSSI UNA RONDINELLA
(Continues)
(Continues)
2020/1/12 - 11:43
Figlia ti voglio dare
Anonymous
Compagnia Genio Guastatori Brigata Cadore ottavo scaglione 1989
Noi durante il campo invernale, con presenti i graduati fino al capitano l'abbiamo cantata così (in crescendo sui gradi):
Ma penso che di versioni ce ne siano varie (anche in funzione del tasso alcolico)!
Noi durante il campo invernale, con presenti i graduati fino al capitano l'abbiamo cantata così (in crescendo sui gradi):
Ma penso che di versioni ce ne siano varie (anche in funzione del tasso alcolico)!
Figlia ti voglio dare in sposa al sergentino
(Continues)
(Continues)
Contributed by Cristian 2020/1/12 - 10:54
Anna Lamberti Bocconi: Confessione di Alonso Chisciano
Benedetta insonnia, che mi spinge a cercare in qualche angolo del grande centro commerciale del web pagine come questa, per fortuna trovandole. Ho un'impressione parallela a questa, legata allo stesso disco, che di impressioni ne offre a iosa. Per puro caso il mio primo (e unico) viaggio in Portogallo ebbe come colonna sonora i versi e le note di "Lusitania", all'epoca appena uscita insieme a tutto "Discanto", album davvero non comune, e non solo per il titolo. Da allora sono passati innumerevoli ascolti di Teresa Salgueiro (Madredeus) e Dulce Pontes, bravissime nel loro genere, ma per me il Portogallo, o almeno quella frettolosa successione di "salite, ponti e discese e barche e ponti ancora" che ebbi la fortuna di visitare, si identifica in questa canzone, e così sempre sarà, se mai avrò occasione di tornarci.
Luca 2020/1/12 - 03:34
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Parole di D. Arce (Domingo Arcidiácono)
Musica di Osvaldo Pugliese
Informazioni su todotango