La Main d’Hilbert
Nelle dit à sa mère, « Ce matin,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2018/10/12 - 22:22
Aerie (Gang of Eagles)
(1972)
Parole e musica di Grace Slick
dall'album Long John Silver
Il mio contributo al nuovissimo percorso sui Liberi Uccelli è questa cavalcata psichedelica dei Jefferson Airplane uscita dalla penna e dalla voce straordinaria di Grace Slick.
Aerie è il nido dell'aquila, qui presa a simbolo di libertà assoluta, senza legge, senza padrone, mentre gli umani non possono volare e non possono stare senza un fucile a portata di mano.
La canzone era anche la sigla di Perdido en el siglo, un mitico programma di Controradio Firenze condotto, non a caso, da Aquila DJ. Nonostante il titolo manuchaesco la programmazione musicale era incentrata sul rock anni '60 e '70 e sulla psichedelia. Non so che fine ha fatto Aquila, mi piacerebbe incontrarlo alla FLOG con l'immancabile birrino in mano, ad ascoltare un bel blues e brindare insieme alla libertà.
Parole e musica di Grace Slick
dall'album Long John Silver
Il mio contributo al nuovissimo percorso sui Liberi Uccelli è questa cavalcata psichedelica dei Jefferson Airplane uscita dalla penna e dalla voce straordinaria di Grace Slick.
Aerie è il nido dell'aquila, qui presa a simbolo di libertà assoluta, senza legge, senza padrone, mentre gli umani non possono volare e non possono stare senza un fucile a portata di mano.
La canzone era anche la sigla di Perdido en el siglo, un mitico programma di Controradio Firenze condotto, non a caso, da Aquila DJ. Nonostante il titolo manuchaesco la programmazione musicale era incentrata sul rock anni '60 e '70 e sulla psichedelia. Non so che fine ha fatto Aquila, mi piacerebbe incontrarlo alla FLOG con l'immancabile birrino in mano, ad ascoltare un bel blues e brindare insieme alla libertà.
How he knows where he's going
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2018/10/12 - 22:15
Song Itineraries:
Free Birds
Zé do Caroço
[1978]
Parole e musica di Leci Brandão
Nel suo album "Leci Brandão" pubblicato nel 1985
José Mendes da Silva è vissuto in una favela di Rio de Janeiro, o Morro do Pau da Bandeira. Credo di mestiere abbia fatto il vigile urbano, ma andò in pensione molto presto per via del suo stato di salute. Soffriva infatti di una malattia che gli causava grossi lividi sul corpo, tanto da meritarsi il suo soprannome, Zé do Caroço, dove caroço sta per livido, botta.
Ma per tutta la vita – è morto nel 2000 - Zé do Caroço le botte le prese soprattutto dalla polizia, perchè lui dalla sua casa del Morro do Pau da Bandeira conduceva una personale ed originale battaglia contro la dittatura e per svegliare la coscienza della sua gente, addormentata dalla repressione e dalle telenovelas. Così, proprio negli orari in cui la tv trasmetteva gli sceneggiati più seguiti, Zé do Caroço, si attaccava ad un microfono... (Continues)
Parole e musica di Leci Brandão
Nel suo album "Leci Brandão" pubblicato nel 1985
José Mendes da Silva è vissuto in una favela di Rio de Janeiro, o Morro do Pau da Bandeira. Credo di mestiere abbia fatto il vigile urbano, ma andò in pensione molto presto per via del suo stato di salute. Soffriva infatti di una malattia che gli causava grossi lividi sul corpo, tanto da meritarsi il suo soprannome, Zé do Caroço, dove caroço sta per livido, botta.
Ma per tutta la vita – è morto nel 2000 - Zé do Caroço le botte le prese soprattutto dalla polizia, perchè lui dalla sua casa del Morro do Pau da Bandeira conduceva una personale ed originale battaglia contro la dittatura e per svegliare la coscienza della sua gente, addormentata dalla repressione e dalle telenovelas. Così, proprio negli orari in cui la tv trasmetteva gli sceneggiati più seguiti, Zé do Caroço, si attaccava ad un microfono... (Continues)
Lelelelê Lelelelelelelelelê
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/10/12 - 17:39
Fågel Fenix
[1984]
Testo e musica / Text och musik
Lyrics and music / Paroles et musique
Sanat ja sävel: Mikael Wiehe
Album: Afzelius
Testo e musica / Text och musik
Lyrics and music / Paroles et musique
Sanat ja sävel: Mikael Wiehe
Album: Afzelius
In Greek mythology, a phoenix is a long-lived bird that symbolizes renewal.
The lyrics and music of "Fågel Fenix" are by Mikael Wiehe.
Album: Afzelius; sång & gitarr (1984)
Mikael Wiehe wrote the following notes about his song:
The lyrics and music of "Fågel Fenix" are by Mikael Wiehe.
Album: Afzelius; sång & gitarr (1984)
Mikael Wiehe wrote the following notes about his song:
"Jag tillägnade i många år den här sången det av Somoza-regimen förödda Nicaragua där sandinisterna segrat." (Kommentar från "Sångerna" 2002)
"I dedicated this song for many years to the Somoza regime devastation in Nicaragua where the Sandinista party won "(Comments from "The Songs", 2002) [Ceil Herman]
"I dedicated this song for many years to the Somoza regime devastation in Nicaragua where the Sandinista party won "(Comments from "The Songs", 2002) [Ceil Herman]
Höj dej på vida vingar
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ceil Herman 2018/10/12 - 16:25
Song Itineraries:
Free Birds
Set Da People Free
Sankara: “Ogni volta che un paese africano acquista un’arma è contro un africano, non è contro un europeo, non è contro un asiatico, è contro un africano”.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/10/12 - 11:32
Song Itineraries:
Thomas Sankara, Weapons: our daily home war
Lettera da Berlino Est
TESTO: Stefano D'Orazio
MUSICA: Roby Facchinetti
Dall'album "Tropico del nord", 1983.
La ritengo l'emblema di cosa significhi lavorare in una band. Dei problemi, delle contraddizioni che riserva. Chiunque abbia avuto un gruppo musicale, sa.
È chiaramente un brano apologetico dell'Occidente a stelle e strisce, contro la grigia, afona e retrograda parte orientale, qui la RDT. L'io narrante è un giovane al suo fine settimana, con tanta voglia di "mare e vele", di avventure, "di poter gridare", delle discoteche e delle "cento bocche che respirano su e giù" della luccicante parte di là.
Ma non è che tutto questo sia scritto in ottica critica.
Nessuno sdoppiamento tra l'autore e l'io narrante. Il senso del brano non è "Poveri ragazzi del blocco sovietico, che si credono chissà cosa ci sia qui, mentre non abbiamo che catene colorate... Gente: aggiustate il vostro socialismo, non trasognate... (Continues)
MUSICA: Roby Facchinetti
Dall'album "Tropico del nord", 1983.
La ritengo l'emblema di cosa significhi lavorare in una band. Dei problemi, delle contraddizioni che riserva. Chiunque abbia avuto un gruppo musicale, sa.
È chiaramente un brano apologetico dell'Occidente a stelle e strisce, contro la grigia, afona e retrograda parte orientale, qui la RDT. L'io narrante è un giovane al suo fine settimana, con tanta voglia di "mare e vele", di avventure, "di poter gridare", delle discoteche e delle "cento bocche che respirano su e giù" della luccicante parte di là.
Ma non è che tutto questo sia scritto in ottica critica.
Nessuno sdoppiamento tra l'autore e l'io narrante. Il senso del brano non è "Poveri ragazzi del blocco sovietico, che si credono chissà cosa ci sia qui, mentre non abbiamo che catene colorate... Gente: aggiustate il vostro socialismo, non trasognate... (Continues)
Sabato sera normale a Berlino Est.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Salvo Lo Galbo 2018/10/12 - 06:59
Song Itineraries:
The Berlin Wall, 1961-1989
When Will They Shoot?
[1992]
Scritta da Bobcat, D.J. Pooh e Ice Cube
Nell'album "Predator"
Testo trovato su Genius
Nel 1992 a presentarsi alle primarie del Partito Repubblicano per le elezioni presidenziali vi fu anche tal David Duke, un feroce suprematista, antisemita, negazionista e razzista che negli anni 70 è stato anche Glande Maestro del Ku Klux Klan... Il 1992 è stato anche l'anno del pestaggio del tassista nero Rodney King da parte di un gruppo di poliziotti bianchi, la cui assoluzione, nonostante le inequivocabili prove video della brutalità, portò alla sanguinosa rivolta di Los Angeles...
Qui Ice Cube esprime la sua opinione su quell'America e ce n'è per tutti, anche per il sistema militare: "Per noi lo Zio Sam è soltanto Hitler senza i forni"...
Scritta da Bobcat, D.J. Pooh e Ice Cube
Nell'album "Predator"
Testo trovato su Genius
Nel 1992 a presentarsi alle primarie del Partito Repubblicano per le elezioni presidenziali vi fu anche tal David Duke, un feroce suprematista, antisemita, negazionista e razzista che negli anni 70 è stato anche Glande Maestro del Ku Klux Klan... Il 1992 è stato anche l'anno del pestaggio del tassista nero Rodney King da parte di un gruppo di poliziotti bianchi, la cui assoluzione, nonostante le inequivocabili prove video della brutalità, portò alla sanguinosa rivolta di Los Angeles...
Qui Ice Cube esprime la sua opinione su quell'America e ce n'è per tutti, anche per il sistema militare: "Per noi lo Zio Sam è soltanto Hitler senza i forni"...
[Sample]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/10/11 - 22:38
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Million Man March
(2011)
Featuring Mai Khalil
Produced by Big G
Album Soundtrack to the Struggle
Se anche Lowkey dovesse essere ucciso un milione di persone sono pronti a portare avanti le sue idee. Un lungo pezzo che tocca tanti temi dalle guerre esportate dagli USA alla Palestina all'assassinio di Jean Charles de Menezes.
Featuring Mai Khalil
Produced by Big G
Album Soundtrack to the Struggle
Se anche Lowkey dovesse essere ucciso un milione di persone sono pronti a portare avanti le sue idee. Un lungo pezzo che tocca tanti temi dalle guerre esportate dagli USA alla Palestina all'assassinio di Jean Charles de Menezes.
You might take my life
(Continues)
(Continues)
2018/10/11 - 22:30
Can't Truss It
[1990]
Scritta da Carlton Ridenhour, Stuart Robertz, Gary "G-Wiz" Rinaldo e Cerwin "C-Dawg" Depper.
Nell'album "Apocalypse 91… The Enemy Strikes Black", pubblicato nel 1991
Testo trovato su Genius
Il sistema di sfruttamento capitalistico non è tanto diverso da quello schiavistico, è una sua evoluzione. E in America quelli che hanno sempre pagato un caro prezzo, sotto entrambi i sistemi, sono i neri. Si parla sempre dell'Olocausto ebraico ma nessuno parla mai dell'Olocausto dei neri in America... così diceva Carlton Ridenhour, in arte Chuck D, in un'intervista dell'epoca...
Scritta da Carlton Ridenhour, Stuart Robertz, Gary "G-Wiz" Rinaldo e Cerwin "C-Dawg" Depper.
Nell'album "Apocalypse 91… The Enemy Strikes Black", pubblicato nel 1991
Testo trovato su Genius
Il sistema di sfruttamento capitalistico non è tanto diverso da quello schiavistico, è una sua evoluzione. E in America quelli che hanno sempre pagato un caro prezzo, sotto entrambi i sistemi, sono i neri. Si parla sempre dell'Olocausto ebraico ma nessuno parla mai dell'Olocausto dei neri in America... così diceva Carlton Ridenhour, in arte Chuck D, in un'intervista dell'epoca...
Here come the drums, music
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/10/11 - 22:08
In the Night
[1985]
Scritta da Neil Tennant e Chris Lowe
Un singolo poi incluso in moltissime raccolte e remixes
Neil Tennant, laureato in Storia, ha avuto sempre un grande interesse per i fondamenti del totalitarismo. Questa canzone è dedicata ai cosiddetti "Zazous", i giovani swingers francesi che, come gli omologhi tedeschi della Swingjugend, negli anni dell'ultima guerra furono perseguitati dai regimi, perchè la loro condotta anarcoide, gaudente e scanzonata non si addiceva all'ordine costituito, e bollati dalla Resistenza come codardi menefreghisti, quando non come collaborazionisti, per la loro attitudine apolitica benchè antiautoritaria.
Si veda l'ampia pagina dedicata agli Zazous su Y a des Zazous di Andrex (1944)
Scritta da Neil Tennant e Chris Lowe
Un singolo poi incluso in moltissime raccolte e remixes
Neil Tennant, laureato in Storia, ha avuto sempre un grande interesse per i fondamenti del totalitarismo. Questa canzone è dedicata ai cosiddetti "Zazous", i giovani swingers francesi che, come gli omologhi tedeschi della Swingjugend, negli anni dell'ultima guerra furono perseguitati dai regimi, perchè la loro condotta anarcoide, gaudente e scanzonata non si addiceva all'ordine costituito, e bollati dalla Resistenza come codardi menefreghisti, quando non come collaborazionisti, per la loro attitudine apolitica benchè antiautoritaria.
Si veda l'ampia pagina dedicata agli Zazous su Y a des Zazous di Andrex (1944)
Zazou, what you gonna do?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/10/11 - 21:36
Coffin for Head of State
[1978]
Parole e musica di Fela Anikulapo Kuti
Singolo pubblicato nel 1981
Il brano (complessivamente di oltre 17 minuti) consta di una prima parte strumentale e di una seconda che contiene il testo.
La copertina di questo celebre brano mostra immagini di una manifestazione di protesta avvenuta nel 1979 a Lagos, Nigeria, davanti alla caserma militare di Dodan, al tempo residenza del dittatore di turno, il generale Olusegun Obasanjo (più recentemente, tra il 1999 ed il 2007, presidente democraticamente eletto).
I manifestanti portano una bara che simbolicamente raffigura il feretro della madre di Fela Kuti, Funmilayo Ransome-Kuti – classe 1900, insegnante ed attivista per i diritti delle donne – che solo l'anno prima era stata uccisa dai soldati del regime nel corso di un violentissimo raid contro la Kalakuta Republic, il compound del clan Ransome-Kuti, come ritorsione contro le continue... (Continues)
Parole e musica di Fela Anikulapo Kuti
Singolo pubblicato nel 1981
Il brano (complessivamente di oltre 17 minuti) consta di una prima parte strumentale e di una seconda che contiene il testo.
La copertina di questo celebre brano mostra immagini di una manifestazione di protesta avvenuta nel 1979 a Lagos, Nigeria, davanti alla caserma militare di Dodan, al tempo residenza del dittatore di turno, il generale Olusegun Obasanjo (più recentemente, tra il 1999 ed il 2007, presidente democraticamente eletto).
I manifestanti portano una bara che simbolicamente raffigura il feretro della madre di Fela Kuti, Funmilayo Ransome-Kuti – classe 1900, insegnante ed attivista per i diritti delle donne – che solo l'anno prima era stata uccisa dai soldati del regime nel corso di un violentissimo raid contro la Kalakuta Republic, il compound del clan Ransome-Kuti, come ritorsione contro le continue... (Continues)
Amen, Amen, Amen...
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/10/11 - 21:10
Juanita
[1975]
Testo e musica / Lyrics and music / Text och musik / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Björn Afzelius
Album: Fri information
Juanita was first recorded on the "Fri Information" Album with the Hoola Bandoola Band (1975)
This Comment about Juanita from Hoola Bandoola Band - Collection 1971 - 1976 (2004) is as follows:
Hoola Bandoola Band började som en ganska (av mig) toppstyrd orkester – en fortsättning på alla de pop- och jazzband som vi alla tidigare hade spelat i. Så småningom blev vi - påverkade av tidens ideal och idéer - en ganska demokratiskt fungerande grupp där "alla" helst skulle kunna "allt". En av följderna var att Björn Afzelius började skriva musik. Juanita var en av de första av hans sånger som bandet spelade. Sången blev (och är fortfarande) en bautahit i Danmark. Tyvärr fick Hoola Bandoola Band aldrig någon konkret nytta av det eftersom vi upplöste oss innan... (Continues)
Testo e musica / Lyrics and music / Text och musik / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Björn Afzelius
Album: Fri information
Juanita was first recorded on the "Fri Information" Album with the Hoola Bandoola Band (1975)
This Comment about Juanita from Hoola Bandoola Band - Collection 1971 - 1976 (2004) is as follows:
Hoola Bandoola Band började som en ganska (av mig) toppstyrd orkester – en fortsättning på alla de pop- och jazzband som vi alla tidigare hade spelat i. Så småningom blev vi - påverkade av tidens ideal och idéer - en ganska demokratiskt fungerande grupp där "alla" helst skulle kunna "allt". En av följderna var att Björn Afzelius började skriva musik. Juanita var en av de första av hans sånger som bandet spelade. Sången blev (och är fortfarande) en bautahit i Danmark. Tyvärr fick Hoola Bandoola Band aldrig någon konkret nytta av det eftersom vi upplöste oss innan... (Continues)
Juanita, hon var vacker som en gryning,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ceil Herman 2018/10/11 - 16:52
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Heksen
Scritta da Eivør Pálsdóttir e Niels Skousen
Skrevet af Eivør Pálsdóttir og Niels Skousen
Written by Eivør Pálsdóttir and Niels Skousen
Composée par Eivør Pálsdóttir et Niels Skousen
Säveltäjät: Eivør Pálsdóttir ja Niels Skousen
Eivør Pálsdóttir è nata a Syðrugøta, nell'isola Eysturoy delle Fær Øer (Føroyar), il 21 luglio 1983. Con la sua voce fa quello che vuole, canta di essere stregata (Tróllabundin) stregando senz'altro chi la ascolta, indifferentemente in feroese, in islandese, in danese e in inglese, vive a Copenaghen e nel 2004 è stata nominata “Feroese dell'anno”. In realtà, pur vivendo in Danimarca, canta poco in danese; lo ha fatto per un testo scritto assieme al cantautore, musicista, drammaturgo e poeta danese Niels Skousen (nato a Colonia, in Germania, nel 1944) per raccontare la brutta, bruttissima storia di Maren Spliid.
Maren Spliid (o Splid, o Splids) è stata, probabilmente,... (Continues)
Skrevet af Eivør Pálsdóttir og Niels Skousen
Written by Eivør Pálsdóttir and Niels Skousen
Composée par Eivør Pálsdóttir et Niels Skousen
Säveltäjät: Eivør Pálsdóttir ja Niels Skousen
Eivør Pálsdóttir è nata a Syðrugøta, nell'isola Eysturoy delle Fær Øer (Føroyar), il 21 luglio 1983. Con la sua voce fa quello che vuole, canta di essere stregata (Tróllabundin) stregando senz'altro chi la ascolta, indifferentemente in feroese, in islandese, in danese e in inglese, vive a Copenaghen e nel 2004 è stata nominata “Feroese dell'anno”. In realtà, pur vivendo in Danimarca, canta poco in danese; lo ha fatto per un testo scritto assieme al cantautore, musicista, drammaturgo e poeta danese Niels Skousen (nato a Colonia, in Germania, nel 1944) per raccontare la brutta, bruttissima storia di Maren Spliid.
Maren Spliid (o Splid, o Splids) è stata, probabilmente,... (Continues)
1641,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2018/10/10 - 23:41
Song Itineraries:
Witches
Född fri
[1997]
Testo e musica / Text och musik
Lyrics and music / Paroles et musique
Sanat ja sävel : Björn Afzelius
Album: Tankar vid 50
Se sulla tomba di Björn Afzelius si trovano incisi i versi della Canzone alla Libertà, nella versione svedese che lui stesso fece di una canzone del cubano Silvio Rodríguez, non è un caso: la Libertà è il tema centrale di tutta l'opera del grande cantautore svedese. Cosí mi è venuto in mente di inserire anche questa lunga ballata, che si iscrive a pieno titolo in un “filone” che ha attraversato la canzone d'autore pressoché in tutte le lingue: quello degli uccelli come simbolo estremo di Libertà, rappresentato dal loro libero volo nel cielo. Si tratta, naturalmente, di un simbolo e di una metafora antichi quanto il mondo: ingabbiare un uccello è un attentato alla libertà naturale di ogni essere vivente (“Uccello in gabbia, non canta per amor, canta per rabbia”,... (Continues)
Testo e musica / Text och musik
Lyrics and music / Paroles et musique
Sanat ja sävel : Björn Afzelius
Album: Tankar vid 50
Se sulla tomba di Björn Afzelius si trovano incisi i versi della Canzone alla Libertà, nella versione svedese che lui stesso fece di una canzone del cubano Silvio Rodríguez, non è un caso: la Libertà è il tema centrale di tutta l'opera del grande cantautore svedese. Cosí mi è venuto in mente di inserire anche questa lunga ballata, che si iscrive a pieno titolo in un “filone” che ha attraversato la canzone d'autore pressoché in tutte le lingue: quello degli uccelli come simbolo estremo di Libertà, rappresentato dal loro libero volo nel cielo. Si tratta, naturalmente, di un simbolo e di una metafora antichi quanto il mondo: ingabbiare un uccello è un attentato alla libertà naturale di ogni essere vivente (“Uccello in gabbia, non canta per amor, canta per rabbia”,... (Continues)
Jag hittade fågeln, vid brunnen på gården,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2018/10/10 - 23:01
Song Itineraries:
Free Birds
Nelle accuse
Nelle accuse
Chanson française – Nelle accuse – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 96
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, III)
Dialogue Maïeutique
Mon ami Lucien l’âne, voici une chanson qui raconte un moment effroyable et proprement tragique, une péripétie aussi tragique que celles des grandes tragédies grecques que tu dois bien connaître.
Oh, Marco Valdo M.I., mon ami, tu ne crois pas si bien dire. Et ça m’intéresse tout particulièrement, car la grande tragédie grecque, je la connais et depuis tellement longtemps. En fait, depuis sa création. Les tragédies grecques, je les ai vues jouées aux Dionysies, il y a maintenant environ deux millénaires et demi. L’histoire épouvantable des... (Continues)
Chanson française – Nelle accuse – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 96
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, III)
Dialogue Maïeutique
Mon ami Lucien l’âne, voici une chanson qui raconte un moment effroyable et proprement tragique, une péripétie aussi tragique que celles des grandes tragédies grecques que tu dois bien connaître.
Oh, Marco Valdo M.I., mon ami, tu ne crois pas si bien dire. Et ça m’intéresse tout particulièrement, car la grande tragédie grecque, je la connais et depuis tellement longtemps. En fait, depuis sa création. Les tragédies grecques, je les ai vues jouées aux Dionysies, il y a maintenant environ deux millénaires et demi. L’histoire épouvantable des... (Continues)
« Messire, demande le Bailli, connaissez-vous cette femme ? »
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2018/10/10 - 21:45
Sarajevo
[2002]
Composta da / Composed by /
Composée par / Säveltäjä : Max Richter
Album: Memoryhouse
MEMORYHOUSE
Memoryhouse is the 2002 debut album by neo-classical composer Max Richter. Originally released in 2002 under the Late Junction label, the album was reissued by FatCat Records in 2009 and 2014 with alternative album artwork.
Memoryhouse received largely positive reviews from contemporary music critics. Pitchfork Media gave the album a very positive review in a retrospective review for the 2014 reissue on FatCat, stating:
Memoryhouse has become a landmark of the amorphous scene that would eventually earn the tags "post-classical" or "indie classical." Memoryhouse remains audacious but careful, intimate but vivid, innovative but reverent. In 2002, Richter’s ability to weave subtle electronics against the grand BBC Philharmonic Orchestra helped suggest new possibilities and locate... (Continues)
Composta da / Composed by /
Composée par / Säveltäjä : Max Richter
Album: Memoryhouse
MEMORYHOUSE
Memoryhouse is the 2002 debut album by neo-classical composer Max Richter. Originally released in 2002 under the Late Junction label, the album was reissued by FatCat Records in 2009 and 2014 with alternative album artwork.
Memoryhouse received largely positive reviews from contemporary music critics. Pitchfork Media gave the album a very positive review in a retrospective review for the 2014 reissue on FatCat, stating:
Memoryhouse has become a landmark of the amorphous scene that would eventually earn the tags "post-classical" or "indie classical." Memoryhouse remains audacious but careful, intimate but vivid, innovative but reverent. In 2002, Richter’s ability to weave subtle electronics against the grand BBC Philharmonic Orchestra helped suggest new possibilities and locate... (Continues)
(strumentale)
Contributed by Andrea Marconi 2018/10/10 - 21:43
Song Itineraries:
Anti-war classical music , Balkan Wars of the 90's
La ballata della Coppa Davis
[1976]
Testo di Clai Calleri
Musica di Domenico Modugno
Flavio Poltronieri ha citato questa canzone e, visto che non c'era, tentiamo di inserirla.
La Coppa Davis in questione è quella del 1976, l'Italia doveva andare in Cile, il Cile di Pinochet, a giocare la finale. Ci fu un movimento d'opinione molto forte che chiedeva di non andare per non dare risalto alla giunta militare. Poi la finale si giocò e fu vinta da Panatta e Bertolucci in maglietta rossa.
In rete si trovano solo stralci della canzone tratti da articoli del 2016 e che presentano l'uscita di due libri: «Sei chiodi storti» di Dario Cresto-Dina e «1976, storia di un trionfo» di Lucio Biancatelli e Alessandro Nizogorocew entrambe usciti nel 40° anniversario.
La canzone fu cantata alla radio, dove Modugno teneva un programma dove "commentava" l'attualità (fonte:
domenicomodugno.it). Dovremmo essere riusciti a recuperare... (Continues)
Testo di Clai Calleri
Musica di Domenico Modugno
Flavio Poltronieri ha citato questa canzone e, visto che non c'era, tentiamo di inserirla.
La Coppa Davis in questione è quella del 1976, l'Italia doveva andare in Cile, il Cile di Pinochet, a giocare la finale. Ci fu un movimento d'opinione molto forte che chiedeva di non andare per non dare risalto alla giunta militare. Poi la finale si giocò e fu vinta da Panatta e Bertolucci in maglietta rossa.
In rete si trovano solo stralci della canzone tratti da articoli del 2016 e che presentano l'uscita di due libri: «Sei chiodi storti» di Dario Cresto-Dina e «1976, storia di un trionfo» di Lucio Biancatelli e Alessandro Nizogorocew entrambe usciti nel 40° anniversario.
La canzone fu cantata alla radio, dove Modugno teneva un programma dove "commentava" l'attualità (fonte:
domenicomodugno.it). Dovremmo essere riusciti a recuperare... (Continues)
La sorte della Coppa è controversa
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/10/10 - 09:08
Ballata delle rovine
2005
Canzone scritta dopo i fatti dell'11 settembre 2001, una ballata rarefatta dai toni cupi, dimessi e pessimistici che assume valenza universale nel descrivere l'eterno ripetersi della guerra nella Storia e il dolore delle sue vittime innocenti.
Canzone scritta dopo i fatti dell'11 settembre 2001, una ballata rarefatta dai toni cupi, dimessi e pessimistici che assume valenza universale nel descrivere l'eterno ripetersi della guerra nella Storia e il dolore delle sue vittime innocenti.
Questa è la ballata delle rovine
(Continues)
(Continues)
Contributed by Andrea Marconi 2018/10/10 - 07:43
Song Itineraries:
Right-wing Reactionarism against and inside war, September, 11: Attack on New York
Ho visto gente lavorare
Album: Che aria tira (2013)
Testi: Salvatore De Siena
Musica: Salvatore De Siena, Amerigo Sirianni, Mimmo Crudo
Prende spunto dalla tragedia della fabbrica ThyssenKrupp di Torino per denunciare la strage di lavoratori sui luoghi di lavoro.
Testi: Salvatore De Siena
Musica: Salvatore De Siena, Amerigo Sirianni, Mimmo Crudo
Prende spunto dalla tragedia della fabbrica ThyssenKrupp di Torino per denunciare la strage di lavoratori sui luoghi di lavoro.
Ho visto gente che andava sempre a lavorar
(Continues)
(Continues)
2018/10/9 - 21:23
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Soldiers Dilemma
Hollies Sing Hollies (1969)
Soldiers Dilemma (Written by Allan Clarke)
Soldiers Dilemma (Written by Allan Clarke)
Please answer my question
(Continues)
(Continues)
Contributed by Rob 2018/10/9 - 21:16
Piazza Della Loggia
Ciao, sono Paolo, colui che ha scritto, cantato e suonato il basso in questa canzone. Per caso l'ho ritrovata in questo sito. E mi sono commosso. Grazie per averla inserita tra le canzoni contro la guerra e per la condivisione. per me e per il mio gruppo, i Catrame, è UN ONORE
Paolo Castelletta 2018/10/9 - 16:17
Até quando esperar
[1985]
Scritta da Philippe Seabra, André X e Gutje
Canzone che apre "O Concreto Já Rachou", l'album d'esordio di questa punk rock band da Brasilia
Scritta da Philippe Seabra, André X e Gutje
Canzone che apre "O Concreto Já Rachou", l'album d'esordio di questa punk rock band da Brasilia
Não é nossa culpa nascemos já com uma bênção
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/10/9 - 13:06
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Novembre 1918
Pauline Collet
Bonjour,
nous souhaitons chanter cette super chanson pour le 11 novembre prochain.
Nous sommes l'école de musique de Faverges en Haute Savoie.
Auriez-vous la partition avec la grille d'acccords piano ?
Merci
Emmanuel MAURICE Directeur
musique.faverges@gmail.com
06 43 27 90 70
nous souhaitons chanter cette super chanson pour le 11 novembre prochain.
Nous sommes l'école de musique de Faverges en Haute Savoie.
Auriez-vous la partition avec la grille d'acccords piano ?
Merci
Emmanuel MAURICE Directeur
musique.faverges@gmail.com
06 43 27 90 70
MAURICE emmanuel 2018/10/9 - 11:47
Au suivant
Audio link to the song performed by Susanna Haavisto: https://www.youtube.com/watch?v=K2cMOeoadeE
SEURAAVA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2018/10/9 - 10:25
אחינו מאתיופיה - עבודה שחורה
I NOSTRI FRATELLI D'ETIOPIA – LAVORO NERO
(Continues)
(Continues)
2018/10/9 - 09:49
Au suivant
Oggi sono 40 anni che lui non c'è più, per chi fosse interessato la settimana scorsa è stato pubblicato su Blogfoolk il mio ricordo di Jacky:
Ricordando Jacques Brel
Ricordando Jacques Brel
Flavio Poltronieri 2018/10/9 - 07:44
Sulle ali del vento
Goyatlay fu uno dei più grandi capi nativi americani, appartenente alla tribù degli Apache. Guadagnatosi il soprannome di “Geronimo” dai messicani, che nel massacro di Kasyeh del 1851 sterminarono sua moglie, sua madre e i suoi tre figli, per oltre venticinque anni combattè contro l'esercito degli Stati Uniti d'America per contrastarne l'espansione ad ovest. Le forze di Geronimo divennero l'ultimo grande gruppo di nativi che si rifiutò di riconoscere come padrone il governo degli Stati Uniti nel West, combattendo fino ad essere costretti alla resa il 4 settembre 1886 a Skeleton Canyon, Arizona.
Spesso al tramonto io amo venire
(Continues)
(Continues)
Contributed by Andrea Marconi 2018/10/9 - 06:52
Song Itineraries:
Native American Genocide, Right-wing Reactionarism against and inside war
Belfast 1981
Il 22 maggio 1981 la giovane Carol Ann Kelly, dodicenne residente nel quartiere di Twinbrook a Belfast, Irlanda del Nord, fu uccisa a sangue freddo mentre rincasava dopo essere uscita per comprare del latte. Passando nei pressi di Cherry Park fu avvicinata da quattro jeep dell'esercito britannico, dalle quali, in assenza di alcuna avvisaglia di ostilità, partì un colpo. La giovane fu colpita in testa da un proiettile di plastica e morì tre giorni dopo per le lesioni riportate. Per l'omicidio non ci fu alcuna inchiesta e nessun responsabile fu mai perseguito.
Fonte: David Beresford, giornalista britannico del "Guardian", in un articolo intitolato "Plastic Bullets Inflame Hatred", pubblicato sul Manchester Guardian Weekly il 23 agosto 1981
Fonte: David Beresford, giornalista britannico del "Guardian", in un articolo intitolato "Plastic Bullets Inflame Hatred", pubblicato sul Manchester Guardian Weekly il 23 agosto 1981
Non ci sono scontri questa sera a Twinbrook,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Andrea Marconi 2018/10/9 - 01:17
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland, Right-wing Reactionarism against and inside war
One Vision
dal volume secondo di Queen - tutti i testi, Arcana editrice, 1992
(con alcune correzioni)
(con alcune correzioni)
UNA VISIONE
(Continues)
(Continues)
2018/10/8 - 23:12
Marcha da Quarta-Feira de Cinzas
[1963]
Parole di Vinicius De Moraes
Musica di Carlos Lyra
Nell'album di Carlos Lyra intitolato "Depois do Carnaval"
Resa un successo nell'interpretazione di Nara Leão nel 1964
Interpretata dall'autore con Toquinho nel famoso disco O Poeta e o Violão del 1975
<<
Una canzone premonitrice, composta poco prima dell'avvento della dittatura militare che avrebbe funestato il Brasile fino alla metà degli anni 80...
Parole di Vinicius De Moraes
Musica di Carlos Lyra
Nell'album di Carlos Lyra intitolato "Depois do Carnaval"
Resa un successo nell'interpretazione di Nara Leão nel 1964
Interpretata dall'autore con Toquinho nel famoso disco O Poeta e o Violão del 1975
<<
Una canzone premonitrice, composta poco prima dell'avvento della dittatura militare che avrebbe funestato il Brasile fino alla metà degli anni 80...
Acabou nosso carnaval
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/10/8 - 22:11
Terra
Muito / Dentro da Estrela Azulada (1978)
Prima di essere mandato in esilio a Londra, nel 1969, Caetano Veloso passò tre mesi in galera. È in questa occasione che scrisse "Terra" una canzone che sarebbe stata pubblicata solo anni dopo.
Mentre era nella sua cella, Veloso ebbe modo - non si sa come - di vedere le prime fotografie del nostro pianeta visto dallo spazio, e scrive una canzone di amore alla Terra, che per la prima volta si lascia vedere tutta intera, "anche se non completamente nuda ma coperta di nuvole".
Prima di essere mandato in esilio a Londra, nel 1969, Caetano Veloso passò tre mesi in galera. È in questa occasione che scrisse "Terra" una canzone che sarebbe stata pubblicata solo anni dopo.
Mentre era nella sua cella, Veloso ebbe modo - non si sa come - di vedere le prime fotografie del nostro pianeta visto dallo spazio, e scrive una canzone di amore alla Terra, che per la prima volta si lascia vedere tutta intera, "anche se non completamente nuda ma coperta di nuvole".
Quando eu me encontrava preso, na cela de uma cadeia
(Continues)
(Continues)
2018/10/8 - 21:59
Song Itineraries:
From World Jails
Aquele abraço
[1969]
Parole e musica di Gilberto Gil
Singolo pubblicato nel 1969, poi inserito nell'album "Gilberto Gil" dello stesso anno.
Una canzone epocale, composta da Gilberto Gil nella sua strada per l'esilio, dopo diverse settimane trascorse, insieme all'amico Caetano Veloso, in una prigione di Rio de Janeiro, arrestati dagli sgherri della dittatura che ha ammorbato il Brasile tra il 1964 ed il 1985 e alla quale si ispira Jair Messias Bolsonaro, colui che sembra avviato a diventare il nuovo presidente del gigante latinoamericano.
“Alcuni mesi dopo la mia liberazione, venni a Rio per trattare con l’esercito le condizioni per la mia partenza dal Brasile. Quando rientrai a Salvador, incontrai Mariah, madre di Gal Costa; è lì che ho avuto l’ispirazione per Aquele abraço. Potevo lasciare il Brasile, finalmente, e avevo il bisogno di dire bye bye, di sintetizzare il momento che stavo vivendo, e... (Continues)
Parole e musica di Gilberto Gil
Singolo pubblicato nel 1969, poi inserito nell'album "Gilberto Gil" dello stesso anno.
Una canzone epocale, composta da Gilberto Gil nella sua strada per l'esilio, dopo diverse settimane trascorse, insieme all'amico Caetano Veloso, in una prigione di Rio de Janeiro, arrestati dagli sgherri della dittatura che ha ammorbato il Brasile tra il 1964 ed il 1985 e alla quale si ispira Jair Messias Bolsonaro, colui che sembra avviato a diventare il nuovo presidente del gigante latinoamericano.
“Alcuni mesi dopo la mia liberazione, venni a Rio per trattare con l’esercito le condizioni per la mia partenza dal Brasile. Quando rientrai a Salvador, incontrai Mariah, madre di Gal Costa; è lì che ho avuto l’ispirazione per Aquele abraço. Potevo lasciare il Brasile, finalmente, e avevo il bisogno di dire bye bye, di sintetizzare il momento che stavo vivendo, e... (Continues)
O Rio de Janeiro continua lindo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/10/8 - 20:48
Song Itineraries:
Exiles and exilees
Τα λόγια και τα χρόνια τα χαμένα
Salve, nel limite delle mie possibilità desidero dare un contributo nell'analisi del testo, con qualche proposta a mia contezza del tutto inedita, perciò ho scritto in Word con caretteri Calibri 16 qualche considerazione. Lo stesso anche per Zavarakatranemia, in seguito ad un'intervista a Markopoulos. Domani dovrò rileggerli per emendarli.
Il problema è che i testi sono lunghi: 1.074 parole per Zavara e 4.262 per Ta logia. Come li invio? non ho idea di come e quanto il sistema li taglierà (magari spezzando in corpo di parola) e quante parti si formeranno (probabile che il sistema mi reputi spammer, con molteplici invii ravvicinati). Preferite che carichi su Zippyshare i due file word (meglio se trasformati da me in PDF così sono sicuro che vedrete ciò che vedo io), validi per un mese, e inserisca qui sotto (e nella pagina di Zavara) il link per il download? Grazie.
Il problema è che i testi sono lunghi: 1.074 parole per Zavara e 4.262 per Ta logia. Come li invio? non ho idea di come e quanto il sistema li taglierà (magari spezzando in corpo di parola) e quante parti si formeranno (probabile che il sistema mi reputi spammer, con molteplici invii ravvicinati). Preferite che carichi su Zippyshare i due file word (meglio se trasformati da me in PDF così sono sicuro che vedrete ciò che vedo io), validi per un mese, e inserisca qui sotto (e nella pagina di Zavara) il link per il download? Grazie.
Vasiloukos 2018/10/8 - 02:35
O Piamontesi
Anonymous
Interpretata da Sandra Mantovani in "E Per La Strada - Sandra Mantovani Canta Storie Dell'Italia Settentrionale", pubblicata nel 1967 dalla I Dischi del Sole.
B.B. 2018/10/7 - 21:17
Hans le Blême
Hans le Blême
Chanson française – Hans le Blême – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 95
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, III)
Dialogue Maïeutique
Durant que Till et Lamme s’en vont sur les mers combattre l’Espagnol, comme tu vas l’apprendre ici même Lucien l’âne mon ami, la vie se poursuit au village dont ils sont partis et naturellement, Sous le Manteau de la Guerre, continue l’histoire de Nelle et de Katheline, sa mère. Nelle, à présent, est une jeune femme et Katheline s’enfonce plus encore en sa folie, conséquence de ses supplices (Katheline suppliciée). Voilà où nous en sommes en cette fin d’hiver.
Je vois ça d’ici, dit Lucien l’âne, la plaine maritime, ses polders, ses digues,... (Continues)
Chanson française – Hans le Blême – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 95
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, III)
Dialogue Maïeutique
Durant que Till et Lamme s’en vont sur les mers combattre l’Espagnol, comme tu vas l’apprendre ici même Lucien l’âne mon ami, la vie se poursuit au village dont ils sont partis et naturellement, Sous le Manteau de la Guerre, continue l’histoire de Nelle et de Katheline, sa mère. Nelle, à présent, est une jeune femme et Katheline s’enfonce plus encore en sa folie, conséquence de ses supplices (Katheline suppliciée). Voilà où nous en sommes en cette fin d’hiver.
Je vois ça d’ici, dit Lucien l’âne, la plaine maritime, ses polders, ses digues,... (Continues)
Neiges et glaces sur le monde,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2018/10/7 - 19:01
Què volen aquesta gent?
The song is about the death of Rafael Guijarro Moreno, a 23 years old student and communist militant. In 1967, after being arrested, he was taken to his house for an interrogation, and one time he jumped (or he was thrown) from the window to the street
WHAT DO THESE PEOPLE WANT
(Continues)
(Continues)
2018/10/6 - 23:47
Katabum
2018
Dalla colonna sonora del film "La profezia dell'armadillo" di Emanuele Scaringi ispirato all'omonimo fumetto di Zerocalcare
'Katabum', nuovo brano dei Veeblefetzer, è un grido di protesta contro la deriva inumana dei conflitti internazionali e la vendita di armi.
Dalla colonna sonora del film "La profezia dell'armadillo" di Emanuele Scaringi ispirato all'omonimo fumetto di Zerocalcare
'Katabum', nuovo brano dei Veeblefetzer, è un grido di protesta contro la deriva inumana dei conflitti internazionali e la vendita di armi.
Don't try to sell your shiny star
(Continues)
(Continues)
2018/10/6 - 18:12
Maltamé
2018
Temuto come grido atteso come canto
Maltamé è scritta nella parlata degli ebrei di Venezia. In questa lingua che la violenza dei carnefici ha quasi definitivamente cancellato, ho voluto narrare il momento della deportazione dall’isola di San Servolo.
Maltamé è dedicata a Shaul Bassi: senza il suo sprone, non l’avrei mai scritta.
Parole: Volo Milano-Chicago 7 marzo 2018; Volo Nashville-Saint Louis 17 marzo 2018 ; Volo Saint Louis-Seattle 17 marzo 2018; Volo Portland-Oakland 20 marzo 2018; Venezia, Palazzo Cosulich 3 aprile 2018
Musica: Oakland 21 marzo 2018 – San Servolo (Venezia) 7 aprile 2018
“È uno "sconfinamento" in una dimensione sacrale, sacrale nel significato originario del termine di separazione dal mondano, di oltrepassamento a ciò che è Altro. Una sacralità che però è stradaiola, sanguigna, sa di urina e vomito. Il testo, alle orecchie di chi non mastica la lingua, ha... (Continues)
Temuto come grido atteso come canto
Maltamé è scritta nella parlata degli ebrei di Venezia. In questa lingua che la violenza dei carnefici ha quasi definitivamente cancellato, ho voluto narrare il momento della deportazione dall’isola di San Servolo.
Maltamé è dedicata a Shaul Bassi: senza il suo sprone, non l’avrei mai scritta.
Parole: Volo Milano-Chicago 7 marzo 2018; Volo Nashville-Saint Louis 17 marzo 2018 ; Volo Saint Louis-Seattle 17 marzo 2018; Volo Portland-Oakland 20 marzo 2018; Venezia, Palazzo Cosulich 3 aprile 2018
Musica: Oakland 21 marzo 2018 – San Servolo (Venezia) 7 aprile 2018
“È uno "sconfinamento" in una dimensione sacrale, sacrale nel significato originario del termine di separazione dal mondano, di oltrepassamento a ciò che è Altro. Una sacralità che però è stradaiola, sanguigna, sa di urina e vomito. Il testo, alle orecchie di chi non mastica la lingua, ha... (Continues)
Digo parole de mascòn(1)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 + Michele Gazich 2018/10/6 - 16:39
San Sebastiano
2018
Temuto come grido atteso come canto
Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (Continues)
Temuto come grido atteso come canto
Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (Continues)
Legato al letto San Sebastiano
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/10/6 - 16:28
Song Itineraries:
Lunatics and lunatic camps: Lagers, troubles, repression, freedom
Anna, te scrivo
2018
Temuto come grido atteso come canto
Voce e fisarmonica Gualtiero Bertelli
Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’.... (Continues)
Temuto come grido atteso come canto
Voce e fisarmonica Gualtiero Bertelli
Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’.... (Continues)
Anna, te scrivo da l'isola
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/10/6 - 16:23
Euridice
2018
Temuto come grido atteso come canto
Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (Continues)
Temuto come grido atteso come canto
Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (Continues)
I miei fratelli morivano
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/10/6 - 16:13
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Chanson française – La Main d'Hilbert – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 97
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, IV)
Dialogue Maïeutique
Cette fois aussi, Marco Valdo M.I. mon ami, il te faudra expliquer ce titre tant il est étrange et réfrigérant. Quoi ! Que veut dire cette « main d’Hilbert » ? Serait-elle séparée de son corps ? Ah, il me souvient que le dit Hilbert est porté disparu, tenu pour mort et même, on connaît son assassin.
Ah, Lucien l’âne mon ami, tu as bien résumé la situation. Hilbert est mort assassiné par Joos Damman, son ami, celui qui se fait passer pour Hans auprès de Katheline. Sans doute, ce meurtre avait pour objet une sordide question d’argent... (Continues)