Riccardo Venturi 2018/5/9 - 11:25
The website “Antiwar Songs” has celebrated on March 20 its 15th ANNIVERSARY.
Riccardo Venturi 2018/3/20 - 09:40
40 years? These days, the 40th anniversaries are only for “statesmen”, it seems. On March 18, 1978, forty years ago, Fausto and Iaio were killed “by unknown hands”. Nothing has been known ever since. Forty years, and forever among and with us, forever 18. Forty years among the drums of power and of its slaves.
Riccardo Venturi 2018/3/18 - 09:19
He's gone in the Pi-day, Stephen. Searching for infinite. A song for him, and a glass of Anything!
Riccardo Venturi 2018/3/14 - 10:04
Here's finally the NATURAL HYMN of AWS Extras! The page includes a Special Appendix.
Riccardo Venturi 2018/2/9 - 02:43
The story of Árpád Weisz, a Hungarian Jew, a successful football player and trainer in Italy in the '30s, then a refugee in the Netherlands after Mussolini's racial laws (the one who “did so many good things” according to a number of political intriguers in today's Italy) and finally deported to Auschwitz, where he died on January 31, 1944. In this International Holocaust Remembrance Day, Árpád Weisz's story is told by a 18 yo rapper from Novara, Andrea Licata ”Red Riot”, a boy having so a strong desire to remember what too many people have forgotten. His rap song is called L'allenatore in campo (“The midfield trainer”).
Riccardo Venturi 2018/1/27 - 11:04
He used to say he had always lived, and he would die, in balance. Only once did he loose his balance with a song, and said it was “the most beautiful of all”: his 'Αρνηση. Then silence came, the silence of a Μπαλάντα της σιωπής in the same language, and once again there was a refusal, an άρνηση inside. Thus we have decided to dedicate him both songs in this day, εἰς μνήμην, and both by the same voice of Maria Farandouri. Some years ago, on 28 November, Gian Piero Testa took his flight to αθανασία.
Riccardo Venturi 2017/11/27 - 13:49
Help Is Coming
[1985-95]
Scritta da Neil Finn, Mark Hart, Nick Seymour e Peter Jones
Nella raccolta intitolata “Afterglow”, pubblicata nel 1999
Scritta da Neil Finn, Mark Hart, Nick Seymour e Peter Jones
Nella raccolta intitolata “Afterglow”, pubblicata nel 1999
Help is coming
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 13:31
Illegally
[1996]
Parole e musica di Javier Vargas, chitarrista blues spagnolo ma di rilievo internazionale.
Un singolo poi incluso nell’album del 1997 intitolato “Gipsy Boogie”
Parole e musica di Javier Vargas, chitarrista blues spagnolo ma di rilievo internazionale.
Un singolo poi incluso nell’album del 1997 intitolato “Gipsy Boogie”
Picture the other side
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 10:57
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Il postino
1995
Colonna sonora de "Il postino"
Musica di Luis Bacalov, Sergio Endrigo, Riccardo Del Turco, Paolo Margheri
Premio Oscar 1995 come miglior colonna sonora.
Questo inserimento racconta alcune storie, tutte meritevoli di essere raccontate.
Innanzitutto è il primo inserimento a nome di Luis Bacalov, scomparso ieri, che comunque era già presente nelle CCG come autore delle musiche e degli arrangiamenti di Endrigo. E proprio questo brano è stato fonte di scontro dopo anni di (sofferta?) collaborazione: Endrigo, Riccardo Del Turco e Paolo Margheri fecero causa per plagio a Bacalov del brano Nelle mie notti, arriverà il riconoscimento ad Endrigo solo postumo.
Poi il film "Il postino" ultimo film di Massimo Troisi che morirà a fine riprese (o prima di girare l'ultima scena in cui muore durante degli scontri di piazza a Napoli, e dove infatti Troisi non si vede chiaramente, non saprei neanche... (Continues)
Colonna sonora de "Il postino"
Musica di Luis Bacalov, Sergio Endrigo, Riccardo Del Turco, Paolo Margheri
Premio Oscar 1995 come miglior colonna sonora.
Questo inserimento racconta alcune storie, tutte meritevoli di essere raccontate.
Innanzitutto è il primo inserimento a nome di Luis Bacalov, scomparso ieri, che comunque era già presente nelle CCG come autore delle musiche e degli arrangiamenti di Endrigo. E proprio questo brano è stato fonte di scontro dopo anni di (sofferta?) collaborazione: Endrigo, Riccardo Del Turco e Paolo Margheri fecero causa per plagio a Bacalov del brano Nelle mie notti, arriverà il riconoscimento ad Endrigo solo postumo.
Poi il film "Il postino" ultimo film di Massimo Troisi che morirà a fine riprese (o prima di girare l'ultima scena in cui muore durante degli scontri di piazza a Napoli, e dove infatti Troisi non si vede chiaramente, non saprei neanche... (Continues)
Strumentale
Contributed by Dq82 2017/11/16 - 10:06
Flight of the Earls
[1980s]
Credo che testo e musica siano di Liam Reilly, musicista associato al gruppo irlandese Bagatelle e attivo solo fino ai primi anni 90.
I Wolfe Tones l’hanno interpretata nel loro album “Sing Out For Ireland” del 1987
Con lo stesso titolo esistono altre canzoni, come quella di Phil Coulter, che probabilmente si riferiscono allo specifico episodio della Flight of the Earls (Imeacht na nIarlaí), quando il 4 settembre del 1607 alcuni nobili gaelici irlandesi, che avevano perduto la guerra dei 9 anni (1594-1603) contro gli inglesi, fuggirono precipitosamente dalle loro contee del nord, divenendo esuli in Roma (accolti dal Papa) e senza far mai più ritorno in patria.
Qui invece a quell’episodio storico ci si riferisce per raccontare dell’emigrazione irlandese nel mondo.
Credo che testo e musica siano di Liam Reilly, musicista associato al gruppo irlandese Bagatelle e attivo solo fino ai primi anni 90.
I Wolfe Tones l’hanno interpretata nel loro album “Sing Out For Ireland” del 1987
Con lo stesso titolo esistono altre canzoni, come quella di Phil Coulter, che probabilmente si riferiscono allo specifico episodio della Flight of the Earls (Imeacht na nIarlaí), quando il 4 settembre del 1607 alcuni nobili gaelici irlandesi, che avevano perduto la guerra dei 9 anni (1594-1603) contro gli inglesi, fuggirono precipitosamente dalle loro contee del nord, divenendo esuli in Roma (accolti dal Papa) e senza far mai più ritorno in patria.
Qui invece a quell’episodio storico ci si riferisce per raccontare dell’emigrazione irlandese nel mondo.
I can hear the bells of Dublin
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/16 - 08:44
Blues för en arbetarkvinna som hängt sig
[1979]
Testo e musica di Cornelis Vreeswijk
Lyrics and music by Cornelis Vreeswijk
Text och musik: Cornelis Vreeswijk
Album: Bananer -bland annat...
Un teatrino. Quante volte, in questi anni di “crisi”, abbiamo sentito questa parola, e di persone, lavoratori, lavoratrici, disoccupati che al “teatrino” in cui facevano da personaggi non ci son voluti o volute più stare. Per sfuggirvi, darsi la morte. Una delle caratteristiche più salienti delle canzoni di Cornelis Vreeswijk, emigrato e figlio di camionista rovinato dalla guerra (e pure lui camionista a sua volta, prima di cominciare a scrivere e cantare), è quella -a scelta- o di anticipare ogni cosa, o di non passare mai d'attualità. Così questo bluessaccio del 1979, poi inserito nell'album del 1980 Bananer -bland annat.... In mancanza di materiale monografico e di spiegazioni, ignoro se la canzone sia stata dettata a Cornelis da qualche... (Continues)
Testo e musica di Cornelis Vreeswijk
Lyrics and music by Cornelis Vreeswijk
Text och musik: Cornelis Vreeswijk
Album: Bananer -bland annat...
Un teatrino. Quante volte, in questi anni di “crisi”, abbiamo sentito questa parola, e di persone, lavoratori, lavoratrici, disoccupati che al “teatrino” in cui facevano da personaggi non ci son voluti o volute più stare. Per sfuggirvi, darsi la morte. Una delle caratteristiche più salienti delle canzoni di Cornelis Vreeswijk, emigrato e figlio di camionista rovinato dalla guerra (e pure lui camionista a sua volta, prima di cominciare a scrivere e cantare), è quella -a scelta- o di anticipare ogni cosa, o di non passare mai d'attualità. Così questo bluessaccio del 1979, poi inserito nell'album del 1980 Bananer -bland annat.... In mancanza di materiale monografico e di spiegazioni, ignoro se la canzone sia stata dettata a Cornelis da qualche... (Continues)
Jag håller med dig, det är inte mycket
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/11/16 - 07:20
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Le Big Bang : En avant !
Le Big Bang : En avant !
Chanson athée de langue française – Le Big Bang : En avant ! – Marco Valdo M.I. – (15/11) 2017
Le 14 novembre 2017, en soirée, à l’UMONS – Université de Mons en Hainaut, sur la bordure d’une réserve indienne de Wallonie, deux physiciens athées parlaient du monde, des mondes, du big bang, des multivers et de la conscience. La chanson est un reflet kaléidoscopique de cette double conférence. Les physiciens Pierre Gillis et Claude Semay présentaient un livre « Le briquet du Tout-puissant a-t-il allumé le Big Bang ? », où des gens de grande science s’efforçaient de répondre à cette étrange question.
Tout le reste (ou presque) est dit dans la chanson.
Ainsi Parlait Marco Valdo M.I.
Chanson athée de langue française – Le Big Bang : En avant ! – Marco Valdo M.I. – (15/11) 2017
Le 14 novembre 2017, en soirée, à l’UMONS – Université de Mons en Hainaut, sur la bordure d’une réserve indienne de Wallonie, deux physiciens athées parlaient du monde, des mondes, du big bang, des multivers et de la conscience. La chanson est un reflet kaléidoscopique de cette double conférence. Les physiciens Pierre Gillis et Claude Semay présentaient un livre « Le briquet du Tout-puissant a-t-il allumé le Big Bang ? », où des gens de grande science s’efforçaient de répondre à cette étrange question.
Tout le reste (ou presque) est dit dans la chanson.
Ainsi Parlait Marco Valdo M.I.
Que le croyant croie,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/11/15 - 23:39
Home
[201?]
Versi di Warsan Shire, poetessa britannica di origini somale ma nata in Kenya nel 1988
Musica di Renato Folgado
Versi di Warsan Shire, poetessa britannica di origini somale ma nata in Kenya nel 1988
Musica di Renato Folgado
no one leaves home unless
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/15 - 22:49
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Higher Wall
[1987]
Scritta da Justin Sullivan e Michael Dean
Nell’album “Thunder and Consolation” pubblicato nel 1989
Parlate di pace, di riposo, di vacanze... e intanto rinforzate il muro. No! Non ci fermerete mai, nemmeno con il vostro muro più alto!
Scritta da Justin Sullivan e Michael Dean
Nell’album “Thunder and Consolation” pubblicato nel 1989
Parlate di pace, di riposo, di vacanze... e intanto rinforzate il muro. No! Non ci fermerete mai, nemmeno con il vostro muro più alto!
We're out here on the borders with our favourite few possessions
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/15 - 22:02
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
A Place in the Sun
[1966]
Scritta da Ronald Miller e Bryan Wells
La traccia che apre l'album “Down to Earth”
Nle 1968 Stevie Wonder ne rese anche una versione italiana, intitolata “Il sole è di tutti”, il cui testo (ad opera di tal Giuseppe Cassia) però tradiva completamente la portata di critica sociale dell'originale, facendone una canzonetta d'amore come tante.
Scritta da Ronald Miller e Bryan Wells
La traccia che apre l'album “Down to Earth”
Nle 1968 Stevie Wonder ne rese anche una versione italiana, intitolata “Il sole è di tutti”, il cui testo (ad opera di tal Giuseppe Cassia) però tradiva completamente la portata di critica sociale dell'originale, facendone una canzonetta d'amore come tante.
Like a long lonely stream
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/15 - 21:47
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Another Imperial Day
[2005]
Scritta da Justin Sullivan e Michael Dean
Nell’album “Carnival”
Scritta da Justin Sullivan e Michael Dean
Nell’album “Carnival”
You could be there - on a dark October night
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/15 - 13:17
Nothing but the Same Old Story
[1981]
Parole e musica di Paul Brady
Nel suo album intitolato “Hard Station”
Parole e musica di Paul Brady
Nel suo album intitolato “Hard Station”
I was just about nineteen
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/15 - 12:58
The Immigrant
[1978]
Scritta da Merle Haggard e Dave Kirby
Nell’album “I'm Always on a Mountain When I Fall”
Scritta da Merle Haggard e Dave Kirby
Nell’album “I'm Always on a Mountain When I Fall”
American ranching consists of a mansion
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/15 - 12:42
J't'écris (ou la 5ème guerre mondiale)
[1980]
Scritta da Éric Charden (1942-2012) con Didier Barbelivien e Guy Mattéoni
La canzone che dà il titolo ad decimo album di questo cantautore francese (peccato per l’orribile copertina, ma gli anni 80 ci abituarono ad orrori anche peggiori...)
Testo trovato su Bide & Musique
Scritta da Éric Charden (1942-2012) con Didier Barbelivien e Guy Mattéoni
La canzone che dà il titolo ad decimo album di questo cantautore francese (peccato per l’orribile copertina, ma gli anni 80 ci abituarono ad orrori anche peggiori...)
Testo trovato su Bide & Musique
J't'écris, que deviens-tu?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/15 - 11:56
2ème tabor
Les Marocains dans la Seconde Guerre Mondiale
Groupe Hoba Hoba Spirit - 2015
Groupe Hoba Hoba Spirit - 2015
Le commentateur :
(Continues)
(Continues)
Contributed by JJ 2017/11/15 - 11:22
La statua della mia libertà
2017
Il codice della bellezza
Testo e musica Samuel e Lorenzo Cherubini
"La statua della mia libertà" è il brano dell'album solista di Samuel dedicato alla tragedia dei migranti. Scritto a quattro mani con Jovanotti, racconta la storia di chi non avendo più nulla da perdere lascia ogni cosa per ricominciare a vivere in un mondo a loro estraneo
Il codice della bellezza
Testo e musica Samuel e Lorenzo Cherubini
"La statua della mia libertà" è il brano dell'album solista di Samuel dedicato alla tragedia dei migranti. Scritto a quattro mani con Jovanotti, racconta la storia di chi non avendo più nulla da perdere lascia ogni cosa per ricominciare a vivere in un mondo a loro estraneo
La statua della mia libertà
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/15 - 00:17
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
W.O.P.
(2004)
Title track dell'album
Il titolo, “Wop”, deriva dalla storpiatura che gli americani davano alla parola “guappo”. “Wop” è l’acronimo di “without paper" o "Without passaport” e si riferisce al timbro che gli americani mettevano sui passaporti degli italiani emigrati. Raiz utilizza una sigla burocratica per indicare gli stranieri in arrivo negli States senza uno straccio di documento. Nella title-track afferma proprio questo concetto e canta: “I’ sogno italian, nuje simmo tutti ammiscati, tu che ce vuo’ fa? Simmo ‘e pate ‘e tanti figli, forse è chesta ‘a verità… So’ francese, i so’ spagnolo, sogno pure ‘mericano, faje cchiù ampresso chiamarme napulitano”.
Nel disco la lingua diventa un mezzo di comunicazione universale: si alternano italiano, inglese e napoletano come fossero un unicum, amalgamando stili diversi come il reggae, il soul, la canzone napoletana, sapori mediorientali, ma anche la bossanova e ritmiche bembe e cubane.
dalla recensione su rockol
Title track dell'album
Il titolo, “Wop”, deriva dalla storpiatura che gli americani davano alla parola “guappo”. “Wop” è l’acronimo di “without paper" o "Without passaport” e si riferisce al timbro che gli americani mettevano sui passaporti degli italiani emigrati. Raiz utilizza una sigla burocratica per indicare gli stranieri in arrivo negli States senza uno straccio di documento. Nella title-track afferma proprio questo concetto e canta: “I’ sogno italian, nuje simmo tutti ammiscati, tu che ce vuo’ fa? Simmo ‘e pate ‘e tanti figli, forse è chesta ‘a verità… So’ francese, i so’ spagnolo, sogno pure ‘mericano, faje cchiù ampresso chiamarme napulitano”.
Nel disco la lingua diventa un mezzo di comunicazione universale: si alternano italiano, inglese e napoletano come fossero un unicum, amalgamando stili diversi come il reggae, il soul, la canzone napoletana, sapori mediorientali, ma anche la bossanova e ritmiche bembe e cubane.
dalla recensione su rockol
Italian I’m italian the original halfcaste
(Continues)
(Continues)
2017/11/14 - 23:28
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Rootz
[1998]
Nell'album “Lingo”
Con Pino Daniele alla chitarra
La voce che accompagna Raiz nelle parti in inglese è quella di Dave Watts (Fun-Da-Mental)
"La gente dice che bisogna cacciare gli immigrati ed io dico 'Ok, bene!', vuol dire che mi porterò via il mio tè, le mie patate, la mia polvere da sparo e alla fine vi lascerò senza nulla... Rimarrete senza niente di niente, giusto una zolla d'erba che potrete masticarvi come le mucche..."
Nell'album “Lingo”
Con Pino Daniele alla chitarra
La voce che accompagna Raiz nelle parti in inglese è quella di Dave Watts (Fun-Da-Mental)
"La gente dice che bisogna cacciare gli immigrati ed io dico 'Ok, bene!', vuol dire che mi porterò via il mio tè, le mie patate, la mia polvere da sparo e alla fine vi lascerò senza nulla... Rimarrete senza niente di niente, giusto una zolla d'erba che potrete masticarvi come le mucche..."
Aggio girato pe' mille città
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 21:41
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Figli di Dio
Mezanotte e assieme 'a luna dint' 'o scuro
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 21:08
Caña
[2001]
Nell'album “Imaginaria”
Il ritornello in spagnolo è la poesia “Caña” composta nel 1930 dal grande poeta cubano Nicolás Guillén e pubblicata nel 1931 nella raccolta “Sóngoro cosongo. Poemas mulatos”
Il brano è già presente sulle CCG/AWS anche nella traduzione inglese di Langston Hughes
Nell'album “Imaginaria”
Il ritornello in spagnolo è la poesia “Caña” composta nel 1930 dal grande poeta cubano Nicolás Guillén e pubblicata nel 1931 nella raccolta “Sóngoro cosongo. Poemas mulatos”
Il brano è già presente sulle CCG/AWS anche nella traduzione inglese di Langston Hughes
El negro junto al cañaveral
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 20:46
'Na bella vita
[2013]
Un'altra splendida traccia dall'album “Controra”, con Enzo Gragnaniello
Ho trovato il testo sul sito ufficiale degli Almamegretta
Un'altra splendida traccia dall'album “Controra”, con Enzo Gragnaniello
Ho trovato il testo sul sito ufficiale degli Almamegretta
Tutte ’e penziere ‘e chi è scustumato
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 20:08
Pane vino e casa
[2013]
La bellissima traccia che chiude l'album “Controra”, impreziosita dal sax di James Senese
Ho trovato il testo sul [[|sito ufficiale degli Almamegretta]] ma l'ho corretto all'ascolto, mettendo al fondo tra parentesi una strofa che non viene proposta nell'audio.
La bellissima traccia che chiude l'album “Controra”, impreziosita dal sax di James Senese
Ho trovato il testo sul [[|sito ufficiale degli Almamegretta]] ma l'ho corretto all'ascolto, mettendo al fondo tra parentesi una strofa che non viene proposta nell'audio.
Gli alberi, la terra, il sole, il mare, le stelle
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 19:53
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Shah Mot (the Shah Is Dead / Checkmate)
[1980]
Parole di Gil Scott-Heron
Musica di Gil Scott-Heron e Brian Jackson, compositore con cui collaborò per tutti gli anni 70
Nell’album intitolato “1980”
Testo trovato su Genius
“Shah Mot”, nella traslitterazione dall’arabo, starebbe per “Lo Scià è morto”. La traduzione in inglese sarebbe assonante con il termine “checkmate”, scacco matto…
In questa canzone Gil Scott-Heron voleva assimilare la lotta dei neri americani negli USA contro il “regime” dominato dai bianchi alla rivoluzione iraniana del 1979…
Non mi pare che sia stata proprio la stessa cosa, ma tant’è… Comunque, tanto per la cronaca, se nel 1953 un golpe ordito dalla CIA aveva deposto il legittimo e laico presidente Mossadeq, nel 1979 il sanguinario fantoccio americano, lo Shah Reza Pahlavi, fu deposto (ma non ucciso, morì in esilio in Egitto l’anno seguente) in favore di una repubblica islamica largamente improntata alla legge coranica… Quali similitudini ci vedesse Scott-Heron, lo sapeva solo lui…
Parole di Gil Scott-Heron
Musica di Gil Scott-Heron e Brian Jackson, compositore con cui collaborò per tutti gli anni 70
Nell’album intitolato “1980”
Testo trovato su Genius
“Shah Mot”, nella traslitterazione dall’arabo, starebbe per “Lo Scià è morto”. La traduzione in inglese sarebbe assonante con il termine “checkmate”, scacco matto…
In questa canzone Gil Scott-Heron voleva assimilare la lotta dei neri americani negli USA contro il “regime” dominato dai bianchi alla rivoluzione iraniana del 1979…
Non mi pare che sia stata proprio la stessa cosa, ma tant’è… Comunque, tanto per la cronaca, se nel 1953 un golpe ordito dalla CIA aveva deposto il legittimo e laico presidente Mossadeq, nel 1979 il sanguinario fantoccio americano, lo Shah Reza Pahlavi, fu deposto (ma non ucciso, morì in esilio in Egitto l’anno seguente) in favore di una repubblica islamica largamente improntata alla legge coranica… Quali similitudini ci vedesse Scott-Heron, lo sapeva solo lui…
My name is what's your name
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 16:05
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Shut 'Um Down
[1980]
Parole di Gil Scott-Heron
Musica di Gil Scott-Heron e Brian Jackson, compositore con cui collaborò per tutti gli anni 70
Nell’album intitolato “1980”
Testo trovato su Genius
Una canzone sullo stesso tema di We Almost Lost Detroit, la necessaria lotta contro le centrali nucleari. Gil Scott-Heron fu molto impegnato sul tema in quegli anni.
Parole di Gil Scott-Heron
Musica di Gil Scott-Heron e Brian Jackson, compositore con cui collaborò per tutti gli anni 70
Nell’album intitolato “1980”
Testo trovato su Genius
Una canzone sullo stesso tema di We Almost Lost Detroit, la necessaria lotta contro le centrali nucleari. Gil Scott-Heron fu molto impegnato sul tema in quegli anni.
Did you feel that rumble? Did you hear that sound?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 15:42
Song Itineraries:
No Nukes
أمي
Ommi
1966
Ashiq min filastin (A lover from Palestine)
Musicata da Marcel Khalife
Il poeta palestinese Mahmud Darwish racconta: quando ero in carcere mi venne a trovare mia madre con della frutta e del caffe` e non posso dimenticare la sua tristezza quando il mio carceriere sequestro` tutto e verso` per terra il caffe`. Non potendo dimenticare le sue lacrime, le ho scritto questa mia poesia OMMI (mia madre), come una confessione sulla carta argentata del mio pacchetto di sigarette....non potevo mai immaginare che sarebbe poi diventata l`inno cantato dai bambini alle loro madri.
1966
Ashiq min filastin (A lover from Palestine)
Musicata da Marcel Khalife
Il poeta palestinese Mahmud Darwish racconta: quando ero in carcere mi venne a trovare mia madre con della frutta e del caffe` e non posso dimenticare la sua tristezza quando il mio carceriere sequestro` tutto e verso` per terra il caffe`. Non potendo dimenticare le sue lacrime, le ho scritto questa mia poesia OMMI (mia madre), come una confessione sulla carta argentata del mio pacchetto di sigarette....non potevo mai immaginare che sarebbe poi diventata l`inno cantato dai bambini alle loro madri.
أحنُ إلى خبز أمي
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/14 - 10:45
Song Itineraries:
From World Jails
Alien (Hold on to Your Dreams)
[1980]
Scritta da Gil Scott-Heron
Nell’album intitolato “1980”, con Brian Jackson, compositore che ha collaborato con Scott-Heron per tutti gli anni 70.
Scritta da Gil Scott-Heron
Nell’album intitolato “1980”, con Brian Jackson, compositore che ha collaborato con Scott-Heron per tutti gli anni 70.
Midnight near the border trying to cross the Rio Grande
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 08:38
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Risk to Exist
[2016]
La traccia che dà il titolo all’ultimo album di questa band inglese, pubblicato all’inizio del 2017
I proventi della vendita del singolo sono stati destinati al sostegno dell’organizzazione Migrant Offshore Aid Station (MOAS) che si occupa del salvataggio dei migranti nel Mediterraneo.
La traccia che dà il titolo all’ultimo album di questa band inglese, pubblicato all’inizio del 2017
I proventi della vendita del singolo sono stati destinati al sostegno dell’organizzazione Migrant Offshore Aid Station (MOAS) che si occupa del salvataggio dei migranti nel Mediterraneo.
Ever felt like you're going nowhere, and you need a little help
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 08:21
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
A L I E N S
[2017]
The third track of Coldplay’s 2017 EP “Kaleidoscope”, A L I E N S is a song about refugees fleeing their home from a war-torn planet and trying to seek refuge somewhere else.
The proceeds of this song go to the Migrant Offshore Aid Station (MOAS) to help save migrants on the Mediterranean Sea. (Genius)
The third track of Coldplay’s 2017 EP “Kaleidoscope”, A L I E N S is a song about refugees fleeing their home from a war-torn planet and trying to seek refuge somewhere else.
The proceeds of this song go to the Migrant Offshore Aid Station (MOAS) to help save migrants on the Mediterranean Sea. (Genius)
We were just about to lose our home
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/11/14 - 08:05
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Una bala en mi cabeza
2016
Corren malos tiempos para ser anarquista...sincronicemos la utopia
Corren malos tiempos para ser anarquista...sincronicemos la utopia
Laberintos de desidia,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/13 - 17:11
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
Genova tace
2004
Maledetto Copernico
Maledetto Copernico
Se ti muovi lentamente non ti fermeranno,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/13 - 12:39
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
Sarajevo
1997
Voodo vibes
Voodo vibes
Families worlds apart
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/11/13 - 10:41
Song Itineraries:
Balkan Wars of the 90's
Ballad på en soptipp
[1964]
Testo e musica di Cornelis Vreeswijk
Lyrics and music by Cornelis Vreeswijk
Text och musik : Cornelis Vreeswijk
Album: Ballader och oförskämdheter
“E si 'homincia benino”, si dice dalle mie parti. Questa qua, nella produzione abbastanza vasta di Cornelis Vreeswijk, può essere considerata la “canzone n° 1” almeno per quel che riguarda gli album in studio: è infatti la prima traccia del primo album dell'olando-svedese, Ballader och oförskämdheter (“Ballate e impertinenze”) del 1964. Si “homincia benino”, direttamente in mezzo a una discarica di rifiuti, come sottolineato giustamente dal creatore di questa pagina, Juha Rämö, inserendo la foto di Cornelis Vreeswijk e di un suo compagno chitarrista in mezzo a un immondezzaio di rottami.
La storia ci tramanda che, in un primo momento, le canzoni scritte da Cornelis Vreeswijk avrebbero dovuto essere cantate e incise dal suo amico... (Continues)
Testo e musica di Cornelis Vreeswijk
Lyrics and music by Cornelis Vreeswijk
Text och musik : Cornelis Vreeswijk
Album: Ballader och oförskämdheter
“E si 'homincia benino”, si dice dalle mie parti. Questa qua, nella produzione abbastanza vasta di Cornelis Vreeswijk, può essere considerata la “canzone n° 1” almeno per quel che riguarda gli album in studio: è infatti la prima traccia del primo album dell'olando-svedese, Ballader och oförskämdheter (“Ballate e impertinenze”) del 1964. Si “homincia benino”, direttamente in mezzo a una discarica di rifiuti, come sottolineato giustamente dal creatore di questa pagina, Juha Rämö, inserendo la foto di Cornelis Vreeswijk e di un suo compagno chitarrista in mezzo a un immondezzaio di rottami.
La storia ci tramanda che, in un primo momento, le canzoni scritte da Cornelis Vreeswijk avrebbero dovuto essere cantate e incise dal suo amico... (Continues)
Här sitter jag på en soptipp och skådar mig dystert kring
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2017/11/13 - 10:05
Song Itineraries:
War on Earth
Sva bol svijeta
(1993)
L'Eurovision del 1993 (in cui, tra parentesi, l'Italia presentò Enrico Ruggeri e la sua Sole d'Europa che si classificò dodicesima) vide la partecipazione per la prima volta degli stati nati dalla disgregazione della Jugoslavia. Come la Croazia con Don't ever cry, la Bosnia Erzegovina presentò una canzone che cercava di portare all'attenzione del mondo la guerra nel paese e nella capitale Sarajevo ancora sotto assedio.
L'Eurovision del 1993 (in cui, tra parentesi, l'Italia presentò Enrico Ruggeri e la sua Sole d'Europa che si classificò dodicesima) vide la partecipazione per la prima volta degli stati nati dalla disgregazione della Jugoslavia. Come la Croazia con Don't ever cry, la Bosnia Erzegovina presentò una canzone che cercava di portare all'attenzione del mondo la guerra nel paese e nella capitale Sarajevo ancora sotto assedio.
Ja ne mogu skinuti zvijezde sa neba
(Continues)
(Continues)
2017/11/12 - 22:58
Song Itineraries:
Balkan Wars of the 90's
Don't ever cry
(1993)
Music by: Andrej Basa
Lyrics by: Đorđe Novković
La prima canzone presentata all'Eurovision dalla Croazia indipendente, ancora in guerra. Una sdolcinata canzoncina su un soldato morto in guerra, pensata per attirare le simpatie verso la nuova nazione...
Per la cronaca la canzone si piazzò quindicesima mentre andò un po' meglio al nostro Enrico Ruggeri con Sole d'Europa arrivato dodicesimo.
Music by: Andrej Basa
Lyrics by: Đorđe Novković
La prima canzone presentata all'Eurovision dalla Croazia indipendente, ancora in guerra. Una sdolcinata canzoncina su un soldato morto in guerra, pensata per attirare le simpatie verso la nuova nazione...
Per la cronaca la canzone si piazzò quindicesima mentre andò un po' meglio al nostro Enrico Ruggeri con Sole d'Europa arrivato dodicesimo.
Tisuće snova dalekih, ruža u srcima zaspalih
(Continues)
(Continues)
2017/11/12 - 22:43
Make Love Not War
Album: Ohne Schminke - 1985
Blumen trugen sie im Haar und trampten durch das Land
(Continues)
(Continues)
2017/11/12 - 22:25
Song Itineraries:
Make Love, Not War
Spent the Day in Bed
(2017)
Album Low in High School
Primo singolo estratto dal nuovo album di Morrissey, un pezzo ironico nello stile del cantante inglese. Rifugiarsi tra le lenzuola per scappare dal lavoro che uccide, e dalle notizie fatte solo per terrorizzarci e tenerci buoni...
Ho passato la giornata a letto mentre i lavoratori rimangono schiavizzati. Ho passato la giornata a letto, non sono il mio tipo ma adoro il mio letto e vi consiglio di... smettere di guardare le notizie perché le notizie sono fatte per spaventarti e per farti sentire piccolo e solo...
Album Low in High School
Primo singolo estratto dal nuovo album di Morrissey, un pezzo ironico nello stile del cantante inglese. Rifugiarsi tra le lenzuola per scappare dal lavoro che uccide, e dalle notizie fatte solo per terrorizzarci e tenerci buoni...
Ho passato la giornata a letto mentre i lavoratori rimangono schiavizzati. Ho passato la giornata a letto, non sono il mio tipo ma adoro il mio letto e vi consiglio di... smettere di guardare le notizie perché le notizie sono fatte per spaventarti e per farti sentire piccolo e solo...
Spent the day in bed
(Continues)
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Contributed by Lorenzo 2017/11/12 - 21:46
Song Itineraries:
Mort au Travail / Death to Work
Le grand étang
Paroles : Jean Tranchant - Musique : Arthur Honegger
Ces vers sont extraits d’un chant populaire du quatorzième siècle intitulé Le grand étang. [...] identifié en effectuant une recherche dans Gallica, la bibliothèque numérique de la BNF. Il a fait l’objet d’un article dans le journal Le Populaire (organe de la SFIO) du 17 janvier 1934 intitulé « Un chant révolutionnaire : Le peuple tondu ».
Ces vers sont extraits d’un chant populaire du quatorzième siècle intitulé Le grand étang. [...] identifié en effectuant une recherche dans Gallica, la bibliothèque numérique de la BNF. Il a fait l’objet d’un article dans le journal Le Populaire (organe de la SFIO) du 17 janvier 1934 intitulé « Un chant révolutionnaire : Le peuple tondu ».
Sous le gibet de Montfaucon
(Continues)
(Continues)
Contributed by JJ 2017/11/12 - 18:17
Тaмо дaлеко / Tamo daleko
Adaptación chilena de canción tradicional yugoslava
Recinto: Campamento de Prisioneros Isla Dawson
Testimonio de: Jorge Grez Leuquén
Fecha de la experiencia: 2007
Mis recuerdos de la canción: Como documentalista durante algunos años registré la historia de algunos detenidos en dictadura. Fue así como en algunas de estas sesiones se revivió la canciónTamo daleko que tantas veces cantaron en Isla Dawson. Un humilde aporte desde el sur del sur.
cantoscautivos.cl
Testimonio de: Miguel Lawner
Fecha de la experiencia: marzo o abril de 1974
Mis recuerdos de la canción:
Baldovino invita a Daniel a encabezar el coro que cantará una canción. El negro Ruiz (1) como se le conoce amistosamente, ha sido toda su vida un hombre de radio, y ahora no se despega de una pequeña grabadora que porta en su mano izquierda.
Este gordo afable, goza de gran aprecio como recitador, especialista en la poesía romántica... (Continues)
Recinto: Campamento de Prisioneros Isla Dawson
Testimonio de: Jorge Grez Leuquén
Fecha de la experiencia: 2007
Mis recuerdos de la canción: Como documentalista durante algunos años registré la historia de algunos detenidos en dictadura. Fue así como en algunas de estas sesiones se revivió la canciónTamo daleko que tantas veces cantaron en Isla Dawson. Un humilde aporte desde el sur del sur.
cantoscautivos.cl
Testimonio de: Miguel Lawner
Fecha de la experiencia: marzo o abril de 1974
Mis recuerdos de la canción:
Baldovino invita a Daniel a encabezar el coro que cantará una canción. El negro Ruiz (1) como se le conoce amistosamente, ha sido toda su vida un hombre de radio, y ahora no se despega de una pequeña grabadora que porta en su mano izquierda.
Este gordo afable, goza de gran aprecio como recitador, especialista en la poesía romántica... (Continues)
Tamo daleko
(Continues)
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Contributed by Dq82 2017/11/12 - 14:32
Richard and Linda Thompson: The Great Valerio
Caro Riccardo, anche Vladimir Vysotskij un paio d'anni prima (nel 1972)di Richard Thompson, aveva composto una canzone metaforica sull'equilibrista che si potrebbe tradurre come "La Corda Tesa" o "Il funambolo" (interpretata più volte anche dai polacchi con i titoli "Napięta lina" o "Linoskoczek"....Big Krzys ne sa sicuramente qualcosa):
Канатоходец
Он не вышел ни званьем, ни ростом.
Не за славу, не за плату -
На свой, необычный манер
Он по жизни шагал над помостом -
По канату, по канату,
Натянутому, как нерв.
Посмотрите - вот он
без страховки идёт.
Чуть правее наклон -
упадет, пропадёт!
Чуть левее наклон - всё равно не спасти...
Но должно быть, ему очень нужно пройти
четыре четверти пути.
«Он дойдет, он дойдет!» - уверяли
Трех медведей из Малайи
Морские ученые львы, -
Но упрямо и зло повторяли
Попугаи, попугаи:
«Ему не сносить головы!»
Посмотрите - ведь он
без страховки... (Continues)
Канатоходец
Он не вышел ни званьем, ни ростом.
Не за славу, не за плату -
На свой, необычный манер
Он по жизни шагал над помостом -
По канату, по канату,
Натянутому, как нерв.
Посмотрите - вот он
без страховки идёт.
Чуть правее наклон -
упадет, пропадёт!
Чуть левее наклон - всё равно не спасти...
Но должно быть, ему очень нужно пройти
четыре четверти пути.
«Он дойдет, он дойдет!» - уверяли
Трех медведей из Малайи
Морские ученые львы, -
Но упрямо и зло повторяли
Попугаи, попугаи:
«Ему не сносить головы!»
Посмотрите - ведь он
без страховки... (Continues)
Flavio Poltronieri 2017/11/11 - 18:57
Alles fügt sich und erfüllt sich
KAIKKI JÄRJESTYY JA TULEE TODEKSI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2017/11/11 - 10:28
Cornelis Vreeswijk died exactly 30 years ago, on 12 November 1987. This website includes since years about ten of this songs, maybe just a little neglected: so let's start knowing them a little better, on the 30th anniversary of his death and beginning from his Blues för Victor Jara.
Riccardo Venturi 2017/11/11 - 10:01
Refugees
Sono 46 anni che piango ogni volta che ascolto questa canzone, che nel 1971 era la mia preferita dei VDGG, insieme a "A Plague of Lighthouse Keepers" di Pawn Hearts.
Anch'io avevo 15 anni nel 1971 e anch'io andai a quel concerto a Napoli, al Teatro Mediterraneo, ma credo che fosse stato nel 1972, quando andò via la corrente e Claudio Rocchi, che era la loro spalla, aprì il concerto con la sola chitarra acustica, salvando la situazione!
Anch'io avevo 15 anni nel 1971 e anch'io andai a quel concerto a Napoli, al Teatro Mediterraneo, ma credo che fosse stato nel 1972, quando andò via la corrente e Claudio Rocchi, che era la loro spalla, aprì il concerto con la sola chitarra acustica, salvando la situazione!
Roberto Romano 2017/11/11 - 01:13
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May 9, 1978 - May 9, 2018