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PEPPINO IMPASTATO
May 9, 1978 - May 9, 2018
Riccardo Venturi 2018/5/9 - 11:25
The website “Antiwar Songs” has celebrated on March 20 its 15th ANNIVERSARY.
Riccardo Venturi 2018/3/20 - 09:40
40 years? These days, the 40th anniversaries are only for “statesmen”, it seems. On March 18, 1978, forty years ago, Fausto and Iaio were killed “by unknown hands”. Nothing has been known ever since. Forty years, and forever among and with us, forever 18. Forty years among the drums of power and of its slaves.
Riccardo Venturi 2018/3/18 - 09:19
He's gone in the Pi-day, Stephen. Searching for infinite. A song for him, and a glass of Anything!
Riccardo Venturi 2018/3/14 - 10:04
Here's finally the NATURAL HYMN of AWS Extras! The page includes a Special Appendix.
Riccardo Venturi 2018/2/9 - 02:43
The story of Árpád Weisz, a Hungarian Jew, a successful football player and trainer in Italy in the '30s, then a refugee in the Netherlands after Mussolini's racial laws (the one who “did so many good things” according to a number of political intriguers in today's Italy) and finally deported to Auschwitz, where he died on January 31, 1944. In this International Holocaust Remembrance Day, Árpád Weisz's story is told by a 18 yo rapper from Novara, Andrea Licata ”Red Riot”, a boy having so a strong desire to remember what too many people have forgotten. His rap song is called L'allenatore in campo (“The midfield trainer”).
Riccardo Venturi 2018/1/27 - 11:04
He used to say he had always lived, and he would die, in balance. Only once did he loose his balance with a song, and said it was “the most beautiful of all”: his 'Αρνηση. Then silence came, the silence of a Μπαλάντα της σιωπής in the same language, and once again there was a refusal, an άρνηση inside. Thus we have decided to dedicate him both songs in this day, εἰς μνήμην, and both by the same voice of Maria Farandouri. Some years ago, on 28 November, Gian Piero Testa took his flight to αθανασία.
Riccardo Venturi 2017/11/27 - 13:49
Cornelis Vreeswijk died exactly 30 years ago, on 12 November 1987. This website includes since years about ten of this songs, maybe just a little neglected: so let's start knowing them a little better, on the 30th anniversary of his death and beginning from his Blues för Victor Jara.
Riccardo Venturi 2017/11/11 - 10:01
Today, after a two-months work, we completed the insertion of the songs included in a very beautiful and very rare LP by Beppe Chierici and Daisy Lumini "La cattiva erba" (The Weed) published in 1970.

The LP contains 15 songs, translated into Italian from poems and antiwar songs ranging from Archilochus and Laozi to Antoine over more than 2500 years.
Some tracks were already present in the original version. The Italian lyrics were transcribed thanks to Flavio Poltronieri who provided us with a copy of the record, that is now completely available on youtube. We found some of the missing tracks on the web, with the help of B.B. and of Renè Zosso, a Swiss hurdy-gurdy player.

Perchè quei cannoni? (Antoine) - Nenia (dalla guerra dei trent'anni) - Eravamo tre compagni - Compianto popolare - Il soldato morto in terra straniera - Alla guerra chi ci va - Il soldato dormiente (Rimbaud) - La guerra è truccata (Boris Vian) - Contro la guerra e le armi (Lao Tsu) - Lo scudo perduto (Archiloco) - Non avremo mai la pace, fratello? (Oliver De Magny) - Il condannato a morte - Testamento (Lermontov) - Il malcontento del soldato - Torna da in guerra un soldato
DonQuijote82 2017/9/8 - 19:44
Riccardo Venturi 2017/8/23 - 04:46
Should you go to Scarborough Fair together with Simon & Garfunkel, you should be accompanied by Elfin Knight, an antiwar Canticle, a coalminer, Martin Carthy, Ewan McColl and Peggy Seeger, Bob Dylan, the great American scholar Francis James Child, Oedipus and the Sphynx, Samson, the Veronese Riddle, a Graduate, the Muppets and even the Devil in person... This really millenary song deserves a totally new, composite page, with a totally new historical introduction (only in Italian for the moment): A very, very long story...
Riccardo Venturi 2017/7/2 - 00:55

I° maggio

I° maggio
1926-1927

In piena dittatura fascista. Guai a festeggiare il I. Maggio… E gli operai venivano costretti ad iscriversi nel sindacati fascisti. Ma « Pietruccio» cantava e . . . . sferzava i gerarchi


Le prefazioni servono a presentare gli uomini e le opere. Ma se si dovesse porre questo compito per presentare "Pietruccio" e le sue canzonette a Civitanova Marche, il tutto sarebbe una cosa superflua e quindi inutile. Chi non conosce Pietro Cerquetti? Chi, più o meno in sordina, non ha fischiettato le sue canzonette?
Ma se una specie di prefazione è necessaria quando l'immaginazione ci fa prevedere sulle labbra di qualche pasciuto "signore" un sorriso che vorrebbe essere di commiserazione e che non riesce neanche a ben dimostrare la stupidità del suo proprietario. Sono i sorrisi, questi a cui alludiamo, di coloro che si ritengono "persone per bene" e che si ritengono gli unici depositori... (Continues)
Una volta ricordi il I Maggio
(Continues)
Contributed by dq82 2017/5/26 - 10:01

In occasione della guerra d'Africa

In occasione della guerra d'Africa
1935-1936

Sull’aria di «Faccetta nera».
Miseria. umiliazioni, buste vuote ogni quindicina, barbaro sfruttamento, ecc. Questa la vita degli Operai nei 1935. Ed il fascismo parte per civilizzare gli abissini


Le prefazioni servono a presentare gli uomini e le opere. Ma se si dovesse porre questo compito per presentare "Pietruccio" e le sue canzonette a Civitanova Marche, il tutto sarebbe una cosa superflua e quindi inutile. Chi non conosce Pietro Cerquetti? Chi, più o meno in sordina, non ha fischiettato le sue canzonette?
Ma se una specie di prefazione è necessaria quando l'immaginazione ci fa prevedere sulle labbra di qualche pasciuto "signore" un sorriso che vorrebbe essere di commiserazione e che non riesce neanche a ben dimostrare la stupidità del suo proprietario. Sono i sorrisi, questi a cui alludiamo, di coloro che si ritengono "persone per bene" e che si ritengono gli unici... (Continues)
Più su de lo Moli c’è 1’ officina,
(Continues)
Contributed by dq82 2017/5/26 - 09:39

Portocivitanova nell'oscurità

Portocivitanova nell'oscurità
1925 - 1926
Sull’aria di "Son fili d’oro i tuoi capelli"

Lungo la riva del mare, a Portocivitanova (ndr. oggi Civitanova Marche), nel periodo pre-fascista una discreta illuminazione consentiva ai marinai di lavorare. Un decreto del fascismo fece togliere tutte le luci. Quello che avvenne poi, ce lo dice Pietruccio.


Le prefazioni servono a presentare gli uomini e le opere. Ma se si dovesse porre questo compito per presentare "Pietruccio" e le sue canzonette a Civitanova Marche, il tutto sarebbe una cosa superflua e quindi inutile. Chi non conosce Pietro Cerquetti? Chi, più o meno in sordina, non ha fischiettato le sue canzonette?
Ma se una specie di prefazione è necessaria quando l'immaginazione ci fa prevedere sulle labbra di qualche pasciuto "signore" un sorriso che vorrebbe essere di commiserazione e che non riesce neanche a ben dimostrare la stupidità del suo proprietario. Sono... (Continues)
Prima, quanno commannava li ruscì
(Continues)
Contributed by dq82 2017/5/26 - 09:27
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La canzone degli sfollati (o Lo sfollamento)

La canzone degli sfollati (o Lo sfollamento)
1943

Due giorni dopo il primo bombardamento aereo di Civitanova Marche, in un piovoso pomeriggio di fine novembre 1943, Pietro Cerquetti scrive di getto La canzone degli sfollati. Con la matita, su un foglio di cartapaglia, compone nove strofe dialettali. Ottiene però dal commissario prefettizio Marini il permesso di stamparne solo otto, omettendo l'ultima dove Pietruccio si sfoga direttamente contro il duce e il re.
È proprio l'ultima strofa, conosciuta a memoria da molti, che procura a Pietruccio una serie di guai: 20 giorni di carcere nella caserma di Morrovalle e bastonate dai fascisti.
pietrucciocerquetti.jimdo.com


Le prefazioni servono a presentare gli uomini e le opere. Ma se si dovesse porre questo compito per presentare "Pietruccio" e le sue canzonette a Civitanova Marche, il tutto sarebbe una cosa superflua e quindi inutile. Chi non conosce Pietro Cerquetti? Chi, più o... (Continues)
‘Llajò lo Porto cò lo primo mitrajamendo
(Continues)
Contributed by dq82 2017/5/26 - 09:02
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No no non canto

No no non canto
2017
Diecianni

Canto narrativo diffuso in tutto il territorio nazionale ad esclusione di poche regioni meridionali, e presente in molteplici varianti anche in Francia, Spagna e Portogallo, noto anche con il titolo "La prova".
Costantino Nigra (n. 54) segnala che il tema della fedeltà della donna messa alla prova è lo stesso di un canto tedesco molto conosciuto e diffuso sotto diversi titoli: "Unter der Linde", "Liebesprobe", "Geprüfte Treue"; almeno in parte il tema risulta comparabile anche con alcuni canti greci moderni [Nigra 1888]. Il testo racconta la partenza dell'innamorata alla ricerca del marito andato in guerra. A metà strada un militare le dice di aver visto il funerale del suo innamorato, e lei si dispera alla notizia. L'alpino, verificata la fedeltà della donna, la consola e si svela, confessando di essere la persona che lei sta cercando.

Inserisco come primo testo questa... (Continues)
No no non canto no no non ballo
(Continues)
Contributed by dq82 2017/5/26 - 08:40

Humains ! Trop Humains !

Humains ! Trop Humains !
Humains ! Trop Humains !

Chanson française – Humains ! Trop Humains ! – Marco Valdo M.I. – 2017


Dialogue maïeutique

Comme tu le sais, Lucien l’âne mon ami, comme tu as l’habitude de le voir, je m’en vais – nouveau Till en route vers Rome – pèlerinant un pèlerinage tout au travers de ce labyrinthe des Chansons contre la Guerre et d’Internet et de leurs infinies extensions. Au cours d’une de mes dernières excursions électroniques, je m’en suis retourné visiter le blog de notre ami R.V., alias Ventu l’asocial, comme il aime à se définir lui-même. J’y jette régulièrement un regard pour… Pourquoi exactement ? Je ne le sais trop. Sans doute, car c’est Riccardo. Sans doute, car ce Ventu en mâche pas ses mots, ni ses phrases et fait rare de nos temps, a des idées claires, les yeux en face des trous et quand il se fâche, une faconde à faire pleurer la Joconde. Mais aussi…

Mais aussi quoi ?, Marco... (Continues)
Destin de migrants,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/5/25 - 22:24
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Madre

Madre
(1973)

Era il 1973, era domenica, il giorno della festa della mamma, Silvio Rodríguez si stava dirigendo a casa di sua madre e fece una deviazione per passare per gli uffici dell'agenzia di stampa Prensa Latina.

Fu lì che gli arrivò la notizia delle mine che l'esercito statunitense aveva disseminato alle foci dei fiumi del Vietnam per bloccare l'approvvigionamento delle popolazioni di questa repubblica che resisteva all'aggressione della più grande potenza militare del pianeta. I lavori per disinnescare questi pericolosissimi ordigni esplosivi erano costati, in poche ore, la vita di quasi 200 giovani vietnamiti, che facevano parte di una brigata della gioventù lavoratrice. Quel giorno in cui si rende conto di un simile atto di eroismo e di amore per la patria, Silvio stava festeggiando tranquillo nel suo paese la festa della mamma, mentre a Haiphong, una località costiera, i giovani vietnamiti... (Continues)
Madre
(Continues)
2017/5/25 - 22:22
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That's What Makes Us Great

That's What Makes Us Great
(2017)
feat Bruce Springsteen

Una nuova canzone in cui Joe Grushecky e Springsteen se la prendono con Trump e con il suo travel ban, che Springsteen ha definito “fundamentally un-American”.
They come from everywhere
(Continues)
2017/5/25 - 20:33
Song Itineraries: Donald Trump

Le coq rouge

Le coq rouge
Versi di Charles-Maurice Couyba (1866-1931), deputato e senatore nella III Repubblica, che si firmava Maurice Boukay come poeta e chansonnier
Musica di Marcel Legay (1851-1915), chansonnier
Nella loro famosa raccolta del 1896 intitolata “Chansons rouges”, illustrata dall'artista anarchico svizzero francese Théophile-Alexandre Steinlen
Coq rouge, au sommet du clocher,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/5/25 - 15:16

La chanson des maréchaux

La chanson des maréchaux
Versi di Charles-Maurice Couyba (1866-1931), deputato e senatore nella III Repubblica, che si firmava Maurice Boukay come poeta e chansonnier
Musica di Marcel Legay (1851-1915), chansonnier
Nella loro famosa raccolta del 1896 intitolata “Chansons rouges”, illustrata dall'artista anarchico svizzero francese Théophile-Alexandre Steinlen

Canzone dedicata a Clovis Hugues, poeta e scrittore, socialista e comunardo, già presente sulle CCG.

Un maniscalco canta...
J'ai ferré les chevaux des rois;
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/5/25 - 13:36

La dernière Bastille

La dernière Bastille
Versi di Charles-Maurice Couyba (1866-1931), deputato e senatore nella III Repubblica, che si firmava Maurice Boukay come poeta e chansonnier
Musica di Marcel Legay (1851-1915), chansonnier
Nella loro famosa raccolta del 1896 intitolata “Chansons rouges”, illustrata dall'artista anarchico svizzero francese Théophile-Alexandre Steinlen

Un bambino povero canta, la sera del 14 luglio...
Père, à l'École on nous raconte, —
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/5/25 - 13:10
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Old Mother Reagan

Old Mother Reagan
[1986]
Scritta da Gordon Gano
Il brano di 30' che apre l'album “The Blind Leading the Naked”

Ronald Reagan immaginato come una vecchiaccia cattiva che cerca di entrare in paradiso ma viene fermata sulla porta...
Old Mother Reagan
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/5/25 - 08:31
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Operation Rescue

Operation Rescue
Album: Against the Grain (1990)
It's an S.O.S.. sent out telepathically
(Continues)
2017/5/25 - 05:00
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America Is

America Is
[1980s]
Scritta da Gordon Gano, fondatore e leader della band di Milwaukee, Wisconsin
Nella raccolta “Add It Up (1981-1993)”, pubblicata nel 1993

Finalmente il primo brano dei Violent Femmes sulle CCG!!!
Una canzone poco conosciuta, risalente quasi di sicuro agli anni 80 in pieno, eppure così attuale.

A proposito di “America is the home of the hypocrite”, in questi giorni sentivo distrattamente i GR che raccontavano del tour mondiale di Trump, che prima è andato dai sauditi per vender loro - e (in)direttamente all'ISIS – 110 miliardi di dollari di armi, poi è andato in Israele a parlare di pace, poi è andato dal Papa e gli ha regalato un libro coi discorsi di Martin Luther King e gli ha promesso 300 milioni di dollari “per combattere la fame nel mondo”...

110 miliardi di luride armi agli schifosi sceicchi sunniti salafiti, la solita fola della pace in Medio Oriente e 300 miseri milioni... (Continues)
America is
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/5/24 - 23:02
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Kamikaze Cappa

Kamikaze Cappa
1986
Emotional

Dedicata a Robert Capa, morto in Indocina nel 1954. Uno dei più famosi fotografi di guerra. Si veda anche Taro, dedicata a Capa e a Gerda Taro, compagna del fotografo, morta durante la guerra di Spagna nel 1937.

« Capa sapeva che cosa cercare e che cosa farne dopo averlo trovato. Sapeva, ad esempio, che non si può ritrarre la guerra, perché è soprattutto un'emozione. Ma lui è riuscito a fotografare quell'emozione conoscendola da vicino. »
(John Steinbeck in occasione della pubblicazione commemorativa di alcune foto di Capa)

E in effetti Capa non fotografa gli avvenimenti, ma l'effetto che gli avvenimenti fanno sulle persone:
Going with Company "E" to the first wave
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/5/24 - 14:36

Chanson de nature

Chanson de nature
Versi di Charles-Maurice Couyba (1866-1931), deputato e senatore nella III Repubblica, che si firmava Maurice Boukay come poeta e chansonnier
Musica di Marcel Legay (1851-1915), chansonnier
Nella loro famosa raccolta del 1896 intitolata “Chansons rouges”, illustrata dall'artista anarchico svizzero francese Théophile-Alexandre Steinlen

Canzone dedicata a Octave Mirbeau (1848-1917), scrittore, pamphlettista e critico d'arte sovversivo e libertario.
La nature, ma mère, un jour m'est apparue.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/5/24 - 09:40

En face!

En face!
Versi di Charles-Maurice Couyba (1866-1931), deputato e senatore nella III Repubblica, che si firmava Maurice Boukay come poeta e chansonnier
Musica di Marcel Legay (1851-1915), chansonnier
Nella loro famosa raccolta del 1896 intitolata “Chansons rouges”, illustrata dall'artista anarchico svizzero francese Théophile-Alexandre Steinlen

Ognuna delle “Canzoni rosse” di Boukay è dedicata a qualcuno, senza che vi sia necessariamente relazione tra testo e dedica. In questa – sul tema del prigioniero cinico e disilluso che attende la morte quasi come una liberazione – Boukay omaggia Lucien Descaves (1861-1949), che fu uno scrittore di sentimento libertario, tra i fondatori del cenacolo letterario dell'Académie Goncourt.

Lucien Descaves, disegnato per la pubblicità del suo “Sous-Offs”

Descaves fu autore di un paio di romanzi antimilitaristi, “La Caserne, misères du sabre” del 1887 e “Sous-Offs”... (Continues)
J'ai regardé le monde en face.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/5/24 - 09:16

Fermez la porte

Fermez la porte
Versi di Charles-Maurice Couyba (1866-1931), deputato e senatore nella III Repubblica, che si firmava Maurice Boukay come poeta e chansonnier
Musica di Marcel Legay (1851-1915), chansonnier
Nella loro famosa raccolta del 1896 intitolata “Chansons rouges”, illustrata dall'artista anarchico svizzero francese Théophile-Alexandre Steinlen
Je voudrais dire aux doigts-calleux,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/5/24 - 08:28

Aubade rouge

Aubade rouge
Versi di Charles-Maurice Couyba (1866-1931), deputato e senatore nella III Repubblica, che si firmava Maurice Boukay come poeta e chansonnier
Musica di Marcel Legay (1851-1915), chansonnier
Nella loro famosa raccolta del 1896 intitolata “Chansons rouges”, illustrata dall'artista anarchico svizzero francese Théophile-Alexandre Steinlen

Anatole Deibler (1863-1939), citato nell'ultima strofa, era figlio di Louis Deibler, boia di Parigi per oltre 40 anni. Anatole successe al padre e fu boia per altri 50 anni, collezionando quasi 400 esecuzioni.
Dans le brouillard gris de l'aube qui pleure,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/5/23 - 13:40

Noël rouge

Noël rouge
Versi di Charles-Maurice Couyba (1866-1931), deputato e senatore nella III Repubblica, che si firmava Maurice Boukay come poeta e chansonnier
Musica di Marcel Legay (1851-1915), chansonnier
Nella loro famosa raccolta del 1896 intitolata “Chansons rouges”, illustrata dall'artista anarchico svizzero francese Théophile-Alexandre Steinlen
Noël ! Noël ! Je te maudis :
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/5/23 - 13:12

Le Moulin Rouge

Le Moulin Rouge
[1896]
Versi di Maurice Boukay
Musica di Marcel Legay
Nella loro famosa raccolta intitolata “Chansons rouges”, illustrata dall'artista anarchico svizzero francese Théophile-Alexandre Steinlen
Interpretata all'epoca dallo stesso Marcel Legay e dalla grande chanteuse Yvette Guilbert e, più recentemente, da Claude Sylvain (nei primi anni 70) e Nathalie Joly (nel suo album “Chansons sans gêne - Nathalie Joly chante Yvette Guilbert”, pubblicato l'anno scorso)
Testo trovato sul sito dedicato a Marcel Legay
Sur la hauteur, tout près des cieux,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/5/23 - 10:46
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Love and War

Love and War
(2017)
Featuring John Fogerty
Album: Love and War

Una collaborazione con il cantante dei Creedence Clearwater Revival per denunciare il trattamento riservato negli Stati Uniti ai veterani del Vietnam ma anche dell'Iraq.
He was nineteen
(Continues)
2017/5/21 - 22:48
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Maria Consuelo

Maria Consuelo
[1968]
Parole e musica di Henri Destraz, in arte Henri Dès, cantautore svizzero noto soprattutto per la sua produzione dedicata ai bambini
Ho trovato il testo di questa canzone dimenticata (forse con qualche ragione...) soltanto su tekstowo.pl, perchè nel 1969 Henri Dès con questo brano si aggiudicò il festival di Sopot, che si è tenuto in quella città della Pomerania dall'inizio degli anni 60 e fino in tempi recenti.
Maria Consuelo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/5/21 - 22:48
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Le maledizioni

Le maledizioni
"Canzone, forse" di Ivan Della Mea
(Febbraio-marzo 2000)
Inedita, ma pubblicata nel 2004
"Prima di dire", Edizioni Jaca Book / Alce Nero / Circolo il Grandevetro", Milano.

Questa Canzone, forse, così l'ha chiamata lui stesso, Ivan Della Mea l'ha scritta nel febbraio o marzo del 2000. Era qualificata come “inedita”, ma il realtà il testo fu pubblicato quattro anni dopo nel volume Prima di dire, Cantate dalla caduta del Muro di Berlino alla Seconda guerra del Golfo, edizioni Jaca Book. Canzone,forse, dunque. Era il famoso “Dumila”, come lo chiamo sempre. Stavano nascendo i Millennials, perché ora come ora una definizione a base d'idiotissimo inglese non la si nega nemmeno a dei diciassettenni che, loro malgrado, si ritrovano bersagli di vendite, di “mode”, di trends, di categorizzazione obbligata nei meccanismi del sistema di potere. Era il celebre “Dumila”, come continuerò a chiamarlo,... (Continues)
E maledico l'amore briaco
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/5/21 - 20:39
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Ma zat

Ma zat
[2009]
Parole e musica di Alan Simon
Paroles et musique: Alan Simon
Dall'opera rock Anne de Bretagne
Tiré du rock opéra Anne de Bretagne



"Oggi, sono rimaste qualche decina di corrispondenze tra la duchessa ed i grandi di questo tempo. Sono rimaste alcune cronache disseminate attraverso tutta l'Europa. Ed infine, è rimasto questo commovente reliquiario dove riposava un tempo il suo cuore. In quanto originario di Nantes, sono orgoglioso oggi di presentarvi questo nuovo opus. Questo primo album dedicato alla storia di questa giovane donna dal coraggio straordinario, simbolo di una Bretagna col cuore aperto sul mondo!" - Alan Simon

Anne de Bretagne est un opéra rock français d'Alan Simon, créé en 2009.
Les deux premières de l'opéra-rock ont eu lieu, les 29 et 30 juin 2009, à Nantes, dans la cour du Château des Ducs de Bretagne. À cette occasion, le spectacle fut joué devant près de 6000... (Continues)
Tenval an eur
(Continues)
Contributed by dq82 2017/5/21 - 18:09
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Filastrocca del precario

Filastrocca del precario
Chanson italienne – Filastrocca del precario – Disabilié – 2015
Texte et musique : Stefano Onnis

La comptine du précaire est une chanson, inspirée d’une comptine populaire d’origine toscane.
Comme celle-ci , il emploie les lettres de l'alphabet pour jouer avec les mots et endormir un enfant, l’idée est de renverser complètement cette image à partir du fait que tous les mots liés à l’actuelle condition de précarité ouvrière n’ont vraiment rien à voir avec la « bonne nuit et les rêves d’or »…

Dialogue maïeutique :

Voici, Lucien l’âne mon ami, une chanson qui est une comptine, c’est-à-dire une de ces chansons qu’on chante aux enfants avant qu’ils s’endorment et même, pour qu’ils s’endorment. Ce sont des chansons qui racontent de jolies histoires, question d’apaiser l’esprit agité du bambin.

Oh, dit Lucien l’âne, des comptines, des litanies, des ritournelles, des cantilènes, des lallations,... (Continues)
ABÉCÉDAIRE DU PRÉCAIRE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/5/20 - 23:21
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Il grande freddo

Il grande freddo
[2017]

Album : Il grande freddo
E quanto amore sprecato negli autobus,
(Continues)
Contributed by adriana 2017/5/20 - 18:40
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Papa, Mum

Papa, Mum
Le chanteur Jann Halexander y évoque en filigranes la difficulté des enfants issus de couples mixtes à se faire une place dans un monde en proie aux conflits, aux tensions communautaires, ethniques. Il évoque l'enfance qui file trop vite, l'innocence des enfants qui cède le pas devant les brutalités et les préjugés des adultes.
Maman couleur porcelaine
(Continues)
Contributed by Bruno 2017/5/20 - 17:02
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Aqualung

Aqualung
Gran bel lavoro , e' un pezzo che ho sentito centinaia di volte ed e' la prima volta che leggo la tua traduzione , mi fa piacere anche l'aver sottolineato l'assolo di chitarra che e' stupendo (sono un chitarrista del 68) . i ragazzi dovrebbero ascoltare di piu' questa musica.
Antonio P. 2017/5/20 - 15:31
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Tri Yann: De Nivôse en Frimaire

Tri Yann: De Nivôse en Frimaire
Riccardo, tra l'altro, una curiosità: in certe parti del testo il brano seguente a questo "A matine à la télé" richiama alcune parole di "Les 7 jours de mai" dei Malicorne, brano d'apertura di "Le Bestiaire" disco tra l'altro, assolutamente assente dal sito, l'ultimo che fecero in ambito folk e in cui come fa intendere chiaramente il titolo la fanno da protagonisti gli Animali con le loro valenze simboliche e la loro magia. Mi sovviene adesso che all'epoca assistetti a un loro concerto a Milano, al Teatro Cristallo, era autunno e appunto presentavano questo disco. Erano in sette, vestiti di bianco, probabilmente per offrire una nuova identità di gruppo e presentarsi tutti allo stesso livello, dei membri originali non erano rimasti che Gabriel e Marie, curioso era che invece vennero accusati di fare setta, in Spagna addirittura in una conferenza stampa un giornalista chiese loro se appartenessero... (Continues)
Flavio Poltronieri 2017/5/20 - 14:34
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Complainte de Marion du Faouët

Complainte de Marion du Faouët
Riccardo, scusami, (non vorrei sembrarti esageratamente pignolo) ma l'ultima parola di questa canzone è "vermeil" (e non "merveille")? Anche perchè "collo" in francese è un sostantivo maschile e "collo meraviglioso" sarebbe "cou merveilleux" e non "cou merveille" che potrebbe forse essere una licenza poetica ma grammaticamente scorretto. "Collo vermiglio" è quel che cantano i Tri Yann comunque, rimando perfettamente: soleil/vermeil.

A wir galon.
F.
Flavio Poltronieri 2017/5/20 - 11:42
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The Promise

The Promise
(2016)
dalla colonna sonora del film di Terry George The Promise
Orchestrazione di Paul Buckmaster

L'ultima canzone registrata da Chris Cornell prima della sua morte. Pubblicata come singolo il 10 marzo 2017.

La canzone di chiusura del film The Promise, dedicato al genocidio armeno.
Quando il produttore cinematografico Eric Esrailian contattò il cantante perché scrivesse una canzone per il film, Cornell accettò subito perché l'argomento lo aveva toccato. Inoltre la famiglia della moglie di Cornell, che è di origine greca, era stata vittima delle persecuzioni ottomane, che non avevano toccato solo gli armeni ma anche altre popolazioni non turche.

All'inizio Cornell pensò che Serj Tankian dei System Of A Down (che è di origine armena e che aveva già scritto varie canzoni che parlavano del genocidio) sarebbe stata la persona più adatta a scrivere una canzone per il film. Poi si convinse... (Continues)
If I had nothing to my name
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2017/5/19 - 22:34
Song Itineraries: The Armenian Genocide
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One Small Voice

One Small Voice
1982
Re-released in 2017


I wrote the words and music for the song “One Small Voice” in 1982. More than two decades later I re-recorded it because I wanted a version without synthesizers. I had forgotten about the second recording until January 20, 2017.

On January 21, 2017 men, women, and children of all ages with a variety of political views marched peacefully in “Women’s Marches” on seven continents around the world. I marched in a snowstorm in Stanley, Idaho (pop. 63) with 29 other people comprising half the town. I carried a handmade sign that said “One Small Voice” because I’ve never stopped believing that one small voice plus millions of other small voices is exactly how we change the world.

I’m making the updated recording of “One Small Voice” available to everyone because it will take the strength and persistence of many small voices to overcome the lies of the loudest voice with our message of truth, dignity, and decency.

huffington post
The Emperor’s got no clothes on
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/5/19 - 17:37
Song Itineraries: Donald Trump
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Ground Zero

Ground Zero
Album: "Scream" (2009)

"To me, it's sort of about the lingering aspect of [9/11] that is used to kind of create support for things that haven't been very good for our country or the citizens of our country. I've felt like, with the Bush administration, whenever they're in crisis, they'll suddenly pull out a terror alert - a code orange scenario, which I run into constantly, because I'm in airports so often. They don't ever have to say why, just that it's a matter of national security. And with the conservative right, part of the platform right now in the election is 'Be afraid of terror, be afraid of terrorists. Look at 9/11 - we need an administration and a president who knows how to go out, kick ass, take names and keep us safe.' That's what got us into Iraq in the first place. [That tactic] certainly helped, and I think [9/11 was] a key factor in Bush winning a second term. To me, the song is about how awful 9/11 was, but stresses that we've got to let go of that to move on peacefully."


(Chris Cornell)
The speaker on?
(Continues)
2017/5/19 - 00:01
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Hunger Strike

Hunger Strike
in memoria di Chris Cornell (1964-2017)
SCIOPERO DELLA FAME
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2017/5/18 - 23:43
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Répression

Répression
Caro Bernart Bartleby, fra le tante sue meraviglie (anche in questo disco tipo "Camarade-Curé"), non è questo uno dei miei brani preferiti della grande Colette Magny, comunque ecco la parte inspiegabilmente mancante, in tre brani di quel coraggioso e lontano(anzi, antico, come dicono i giovani d'oggi) LP suonava anche il mio caro amico François Tusques con cui ancora sono in contatto:

Douce majorité silencieuse, pas d'opinion, pas de délit d'opinion,
pas de répression, pas de répression
A votre avis, pourquoi on met pas Jean-Paul Sartre en prison?
pas de répression
C'est pas un homme convenable, a refusé le prix Nobel, respecte pas les institu-tu-tions et qu'est-ce qu'il fout sur un tonneau chez Renault?
Chacun à son poste: nous, c'est les trottoirs
Je m'ennuie
Répression, répression, répression

P.S. così ad orecchio direi che anche la riga: "Les trottoirs c'est pour nous, la rue elle est à vous" contiene una inesattezza infatti lei canta: "Les trottoirs c'est pour nous, la rue elle est à nous"
Flavio Poltronieri 2017/5/18 - 19:12
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Tränen des Vaterlandes / Anno 1636

Tränen des Vaterlandes / Anno 1636
LARMES DE LA PATRIE
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/5/18 - 14:51




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