L'ultimo respiro fa da testamento
Come Ocalan zio Apo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Zorba 2017/3/20 - 18:08
Lettera dalla barricata
2016
La via del sale
Tutti gli strumenti che hanno suonato nel disco si ritrovano in questa canzone che ha quasi il sapore di una felliniana fanfara conclusiva. La canzone riassume la mia poetica. Chi è familiare con i miei dischi precedenti, ritroverà parole e personaggi. Ma anche chi mi sente per la prima volta, spero che possa apprezzare questo riassunto della mia visione del mondo e del mio persistere nello scrivere canzoni. Questa la conclusione del disco; sono sulla barricata, ma non sono lieto di esserlo; altri sarebbero stati i miei desideri quando ero giovane, anche se questa barricata di suoni e parole è stata edificata con la dedizione dell’amore.
Blogfoolk
Cosa succederebbe se Zeus, in un attimo di bontà, decidesse di concedere una pausa a Sisifo e gli regalasse un violino, Probabilmente quest'ultimo costruirebbe una barricata di musica e parole sulla cima del monte nel tentativo... (Continues)
La via del sale
Tutti gli strumenti che hanno suonato nel disco si ritrovano in questa canzone che ha quasi il sapore di una felliniana fanfara conclusiva. La canzone riassume la mia poetica. Chi è familiare con i miei dischi precedenti, ritroverà parole e personaggi. Ma anche chi mi sente per la prima volta, spero che possa apprezzare questo riassunto della mia visione del mondo e del mio persistere nello scrivere canzoni. Questa la conclusione del disco; sono sulla barricata, ma non sono lieto di esserlo; altri sarebbero stati i miei desideri quando ero giovane, anche se questa barricata di suoni e parole è stata edificata con la dedizione dell’amore.
Blogfoolk
Cosa succederebbe se Zeus, in un attimo di bontà, decidesse di concedere una pausa a Sisifo e gli regalasse un violino, Probabilmente quest'ultimo costruirebbe una barricata di musica e parole sulla cima del monte nel tentativo... (Continues)
L'arte dopo Auschwitz [1], l'arte dopo Obama
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/20 - 17:52
Song Itineraries:
Barricades, Extermination camps
Io ti racconto
Dall'album "Un uomo in crisi (canzoni di morte, canzoni di vita)" (1973).
In questo brano Lolli racconta tutta la sua vita e ne trae i suoi motivi di pessimismo. E' un pessimismo del tutto radicale che investe non solo la natura delle cose ma anche la loro reale importanza a livello comunicativo di esperienza.
Gang
Io onestamente ignoravo questa canzone, l'ho riscoperta in Calibro 77 dei Gang. Con Lorenzo ci siamo detti che mancava... già... Certo parla di prigione e di guerra, ma giusto soffermandosi ad una lettura superficiale si può pensare che Lolli parli effettivamente di una prigione con le sbarre e di una guerra con le bombe, i carri armati etc, si parla di una prigione interiore e di una guerra interiore. Però forse parla della famigerata guerra dei 10 100.000 anni che ci relega a vivere ai margini
In questo brano Lolli racconta tutta la sua vita e ne trae i suoi motivi di pessimismo. E' un pessimismo del tutto radicale che investe non solo la natura delle cose ma anche la loro reale importanza a livello comunicativo di esperienza.
Gang
Io onestamente ignoravo questa canzone, l'ho riscoperta in Calibro 77 dei Gang. Con Lorenzo ci siamo detti che mancava... già... Certo parla di prigione e di guerra, ma giusto soffermandosi ad una lettura superficiale si può pensare che Lolli parli effettivamente di una prigione con le sbarre e di una guerra con le bombe, i carri armati etc, si parla di una prigione interiore e di una guerra interiore. Però forse parla della famigerata guerra dei 10 100.000 anni che ci relega a vivere ai margini
Io ti racconto lo squallore
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/20 - 17:12
Vivo morto o X
1995
Buon compleanno, Elvis
Pezzo rock con venature di blues che apre l'album, in cui Ligabue critica la tendenza, tipica di coloro che hanno una certa autorità, di imporre ad altri quelle scelte personali che questi ultimi sono sicuramente in grado di compiere in autonomia. E racconta come ci si senta a vivere una vita decisa da condizionamenti esterni.
L'ispirazione viene dall'idea di associare il simboli 1 X 2 utilizzati sulla schedina del Totocalcio alla vita di ognuno. Dove X, oltre a essere da sempre simbolo di anonimato, nella canzone rappresenta una vita NON vita, una vita decisa da qualcun altro.
Tra le varie autorità c'è anche quella militare:
"E puntano al tuo tempo
e a alcuni sissignore
e perfino un giuramento e un anno di tua proprietà. "
Nel 1995 si era ancora ai tempi della leva obbligatoria.
Buon compleanno, Elvis
Pezzo rock con venature di blues che apre l'album, in cui Ligabue critica la tendenza, tipica di coloro che hanno una certa autorità, di imporre ad altri quelle scelte personali che questi ultimi sono sicuramente in grado di compiere in autonomia. E racconta come ci si senta a vivere una vita decisa da condizionamenti esterni.
L'ispirazione viene dall'idea di associare il simboli 1 X 2 utilizzati sulla schedina del Totocalcio alla vita di ognuno. Dove X, oltre a essere da sempre simbolo di anonimato, nella canzone rappresenta una vita NON vita, una vita decisa da qualcun altro.
Tra le varie autorità c'è anche quella militare:
"E puntano al tuo tempo
e a alcuni sissignore
e perfino un giuramento e un anno di tua proprietà. "
Nel 1995 si era ancora ai tempi della leva obbligatoria.
Nato da un sospiro o da un temporale,
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/20 - 16:38
Song Itineraries:
fuckin' conscription
Le verger en Lorraine
[1963]
Scritta da Monique Serf, in arte Barbara, e Jean Poissonnier
Singolo del 1962, poi nell'album “Dis, quand reviendras-tu?” del 1964
Scritta da Monique Serf, in arte Barbara, e Jean Poissonnier
Singolo del 1962, poi nell'album “Dis, quand reviendras-tu?” del 1964
Tout le sang qu'ont versé
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/20 - 13:18
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
Marcia della cinghia
[1963]
Parole di Mario Monicelli (1915-2010), Agenore Incrocci (1919-2005) e Furio Scarpelli (1919-2010), in arte Age & Scarpelli, formidabile duo di sceneggiatori.
Musica di Carlo Rustichelli (1916-2004), musicista e compositore.
Nella colonna sonora del film “I compagni”, diretto da Monicelli nel 1963, con Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Annie Girardot, Folco Lulli.
Il film ebbe l'Oscar nel 1965 per la migliore sceneggiatura originale.
Testo trovato su YouTube
Parole di Mario Monicelli (1915-2010), Agenore Incrocci (1919-2005) e Furio Scarpelli (1919-2010), in arte Age & Scarpelli, formidabile duo di sceneggiatori.
Musica di Carlo Rustichelli (1916-2004), musicista e compositore.
Nella colonna sonora del film “I compagni”, diretto da Monicelli nel 1963, con Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Annie Girardot, Folco Lulli.
Il film ebbe l'Oscar nel 1965 per la migliore sceneggiatura originale.
Testo trovato su YouTube
Tira di un bùs la cinghia ma non calar le braghe
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/19 - 22:19
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Some People
[1970]
Parole e musica di Chuck Berry
La traccia che chiude l'album intitolato “Back Home”, quello che segnava il ritorno alla Chess Records dopo anni alla Mercury
Purtroppo non mi è riuscito di trovarne una versione su YouTube...
Parole e musica di Chuck Berry
La traccia che chiude l'album intitolato “Back Home”, quello che segnava il ritorno alla Chess Records dopo anni alla Mercury
Purtroppo non mi è riuscito di trovarne una versione su YouTube...
Some people live each week in fun and play
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/19 - 20:57
Gris 'mè on schelter
[2015?]
Scritta da Lucia Lella e Renato Ornaghi, fondatori del gruppo I Saltamartin, ossia Le Cavallette, in lombardo.
“Grigio come uno scheletro” è riscrittura totale di Gimme Shelter dei Rolling Stones.
L'esecuzione de I Saltamartin, secondo me, è molto bella.
Se l'originale parlava di guerra vera e propria, qui si parla invece del lavoro che non c'è più, di tutto un mondo, di tante vite sull'orlo del baratro. Un barlume di speranza si accende solo alla fine, quando il refrain cambia appena e fa irruzione l'amore come unico “Shelter From the Storm"...
Scritta da Lucia Lella e Renato Ornaghi, fondatori del gruppo I Saltamartin, ossia Le Cavallette, in lombardo.
“Grigio come uno scheletro” è riscrittura totale di Gimme Shelter dei Rolling Stones.
L'esecuzione de I Saltamartin, secondo me, è molto bella.
Se l'originale parlava di guerra vera e propria, qui si parla invece del lavoro che non c'è più, di tutto un mondo, di tante vite sull'orlo del baratro. Un barlume di speranza si accende solo alla fine, quando il refrain cambia appena e fa irruzione l'amore come unico “Shelter From the Storm"...
Gh'hoo in pè ona fabbrichetta
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/19 - 17:59
Laurina a la filanda
Anonymous
[inizio 900]
Canto di filanda lombardo, esistente in molte versioni.
Quella che riporto è tratta dal volume di Nanni Svampa intitolato La mia morosa cara
La registrazione del brano si trova nel quinto volume dei “Canti del lavoro”, una collana curata da Roberto Leydi e pubblicata da I Dischi del Sole a metà degli anni 60. La canzone era interpretata da Ines Serventi, filandera cremonese classe 1904.
Canto di filanda lombardo, esistente in molte versioni.
Quella che riporto è tratta dal volume di Nanni Svampa intitolato La mia morosa cara
La registrazione del brano si trova nel quinto volume dei “Canti del lavoro”, una collana curata da Roberto Leydi e pubblicata da I Dischi del Sole a metà degli anni 60. La canzone era interpretata da Ines Serventi, filandera cremonese classe 1904.
Laurina a la filanda
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/19 - 16:59
Nisida
1982
1984
E' goal
Nisida è una piccola isola appartenente all'arcipelago delle isole Flegree, posta all'estrema propaggine della collina di Posillipo, in località chiamata Coroglio. Dal punto di vista amministrativo essa fa parte di Bagnoli, un quartiere del comune di Napoli. L'isola non è accessibile in quanto ospita l'Istituto Penale Minorile di Napoli, e il suo piccolo porto verso Coroglio era utilizzato dalla NATO fino al suo trasferimento.
1984
E' goal
Nisida è una piccola isola appartenente all'arcipelago delle isole Flegree, posta all'estrema propaggine della collina di Posillipo, in località chiamata Coroglio. Dal punto di vista amministrativo essa fa parte di Bagnoli, un quartiere del comune di Napoli. L'isola non è accessibile in quanto ospita l'Istituto Penale Minorile di Napoli, e il suo piccolo porto verso Coroglio era utilizzato dalla NATO fino al suo trasferimento.
No no no no, non cercate lontano
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/19 - 01:26
Song Itineraries:
War on Earth
I'll Dance on Your Grave, Mrs Thatcher
2009
I'll Dance on Your Grave, Mrs Thatcher
Poi feat. in "Won't Go Quietly" (2013) dei "Between the wars"
I'll Dance on Your Grave, Mrs Thatcher
Poi feat. in "Won't Go Quietly" (2013) dei "Between the wars"
Just a lad of sixteen summers
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/3/18 - 15:35
Song Itineraries:
Miss Maggie Thatcher
Το τσακάλι
To tsakáli
[1983]
Στίχοι: Ζωρζ Πιλαλί
Μουσική: Ζωρζ Πιλαλί
'Αλμπουμ: Επιθυμία!
Γιώργος Πιλάλας και το Καραβάνι του
Testo e musica di "Zorz Pilalì" (Giorgos Pilalas)
Album - Επιθυμια! ("Voglia")
Su Giorgos Pilalas, o Georges Pilalì (Ζωρζ Πιλαλί) che dir si voglia, si veda quanto scritto da Gian Piero Testa, il 4 settembre 2013, a introduzione di Χωροφύλαξ. Come intendere questa canzone? Sembrerebbe, a occhio, la “classica” canzone sul padre portato via nella notte dai nazisti davanti al figlio che, poi, si aggira a Dachau per cercarlo... ma è scritta in un linguaggio esageratamente retorico, preceduta addirittura dalle SS che, in tedesco, portano via il malcapitato, e con espressioni riprese dalle canzoni popolari e resistenziali, quali tante ce ne sono in questo sito. Qualcosa, insomma, che fa sospettare -cosa del tutto facile, con “Zorz Pilalì”- una perfetta presa per i fondelli.... (Continues)
[1983]
Στίχοι: Ζωρζ Πιλαλί
Μουσική: Ζωρζ Πιλαλί
'Αλμπουμ: Επιθυμία!
Γιώργος Πιλάλας και το Καραβάνι του
Testo e musica di "Zorz Pilalì" (Giorgos Pilalas)
Album - Επιθυμια! ("Voglia")
Su Giorgos Pilalas, o Georges Pilalì (Ζωρζ Πιλαλί) che dir si voglia, si veda quanto scritto da Gian Piero Testa, il 4 settembre 2013, a introduzione di Χωροφύλαξ. Come intendere questa canzone? Sembrerebbe, a occhio, la “classica” canzone sul padre portato via nella notte dai nazisti davanti al figlio che, poi, si aggira a Dachau per cercarlo... ma è scritta in un linguaggio esageratamente retorico, preceduta addirittura dalle SS che, in tedesco, portano via il malcapitato, e con espressioni riprese dalle canzoni popolari e resistenziali, quali tante ce ne sono in questo sito. Qualcosa, insomma, che fa sospettare -cosa del tutto facile, con “Zorz Pilalì”- una perfetta presa per i fondelli.... (Continues)
(Χτύπημα στην πόρτα)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικó Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2017/3/17 - 22:45
Song Itineraries:
The "Colonels' Dictatorship" in Greece, 1967-1974
Dark Horse on the Wind
“Dark Horse on the Wind” è stata composta da Liam nel 1966 in occasione del 50esimo anniversario della Rivolta di Pasqua ed è un’amara riflessione sul periodo dei “Troubles”.
Oh those who died for liberty
(Continues)
(Continues)
Contributed by Cattia Salto 2017/3/17 - 12:41
Song Itineraries:
Conflicts in Ireland
Diarsera posi un giglio, ovvero E cinquecento catenelle d'oro
Anonymous
[XVI / XVII secolo]
[16th / 17th Century]
[16ème / 17ème siècle]
Canto popolare toscano
A folksong from Tuscany
Chanson populaire de Toscane
Raccolto da / Collected by / Recuillie par
Caterina Bueno
1968, La veglia
1996, La veglia (Riedizione / New Release / Réédition)
Ogni canzone d'amore è contro la guerra. Anzi, ogni canzone è contro la guerra.
Davide “Darmo” Giromini
Campi Bisenzio, Centro Sociale Cienfuegos (K100), 2012.
Se sulla prima, Maremma amara, non c'è alcun dubbio, sulla seconda ci potrebbe essere una qualche contesa. Sto parlando delle canzoni popolari toscane più famose, lo avrete capito: sono uno, del resto, che ha sempre fatto gran giri per il mondo per poi tornare sempre dalle mie parti, alle quali sono abbarbicato come una pianta di rosmarino.
Vada come vada, prima o seconda che sia, c'è qualcuno, anzi qualcuna, che c'è sempre di mezzo. Si chiama Caterina... (Continues)
[16th / 17th Century]
[16ème / 17ème siècle]
Canto popolare toscano
A folksong from Tuscany
Chanson populaire de Toscane
Raccolto da / Collected by / Recuillie par
Caterina Bueno
1968, La veglia
1996, La veglia (Riedizione / New Release / Réédition)
Ogni canzone d'amore è contro la guerra. Anzi, ogni canzone è contro la guerra.
Davide “Darmo” Giromini
Campi Bisenzio, Centro Sociale Cienfuegos (K100), 2012.
Se sulla prima, Maremma amara, non c'è alcun dubbio, sulla seconda ci potrebbe essere una qualche contesa. Sto parlando delle canzoni popolari toscane più famose, lo avrete capito: sono uno, del resto, che ha sempre fatto gran giri per il mondo per poi tornare sempre dalle mie parti, alle quali sono abbarbicato come una pianta di rosmarino.
Vada come vada, prima o seconda che sia, c'è qualcuno, anzi qualcuna, che c'è sempre di mezzo. Si chiama Caterina... (Continues)
E cinquecento catenelle d’oro
(Continues)
(Continues)
Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 2017/3/17 - 03:08
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, From olden times: Songs against war, inside war, around war
Plantas embaixo do aquário
[1986]
Renato Russo/Renato Rocha/Dado Villa-Lobos/Marcelo Bonfá
Album: Dois
Renato Russo/Renato Rocha/Dado Villa-Lobos/Marcelo Bonfá
Album: Dois
"...A canção antiguerra "Plantas Embaixo Do Aquário" tem muito do clima do fim dos anos 1970 e início dos anos 1980, mas não soa datada."
(Si veda questa pagina per l'intera storia, presentazione e recensione dell'album). [CCG/AWS Staff]
(Si veda questa pagina per l'intera storia, presentazione e recensione dell'album). [CCG/AWS Staff]
Aceite o desafio e provoque um desempate:
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2017/3/16 - 23:22
Ch’à inventà la guéra
Anonymous
[1911]
Strofa intonata dalle operaie della filanda Brusadelli di Oggiono, Lecco, all'epoca dell'avventura coloniale italiana in Libia.
Testo trovato sul sito del Civico Museo della Seta Abegg di Garlate, Lecco, come trascritto e messi in musica dal compositore Oliviero Biella per il progetto “Voci dalla filanda”, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Liberi Sogni Onlus.
La strofa è commentata come segue:
“Questa strofetta veniva cantata nella filanda Brusadelli di Oggiono, nel 1911, in occasione della guerra di Libia - la Trìpuli - suscitando le ire della proprietaria. Il testo esprime la consapevolezza, diffusa negli ambienti socialisti, del legame esistente tra gli interessi del capitalismo italiano e la politica imperialistica.
L’informatrice [?] ricorda le reazioni della padrona della fabbrica contro le operaie: Vilòn de vilòn! (...) ve dó ‘na bastunàda, a chi ch’à cantà... (Continues)
Strofa intonata dalle operaie della filanda Brusadelli di Oggiono, Lecco, all'epoca dell'avventura coloniale italiana in Libia.
Testo trovato sul sito del Civico Museo della Seta Abegg di Garlate, Lecco, come trascritto e messi in musica dal compositore Oliviero Biella per il progetto “Voci dalla filanda”, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Liberi Sogni Onlus.
La strofa è commentata come segue:
“Questa strofetta veniva cantata nella filanda Brusadelli di Oggiono, nel 1911, in occasione della guerra di Libia - la Trìpuli - suscitando le ire della proprietaria. Il testo esprime la consapevolezza, diffusa negli ambienti socialisti, del legame esistente tra gli interessi del capitalismo italiano e la politica imperialistica.
L’informatrice [?] ricorda le reazioni della padrona della fabbrica contro le operaie: Vilòn de vilòn! (...) ve dó ‘na bastunàda, a chi ch’à cantà... (Continues)
Ch’à inventà la guéra
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/16 - 21:16
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Ballada o dzikim zachodzie
È morto Wojciech Młynarski
Un maestro, un gran traduttore
Per un percorsco sugli Sceriffi
[1980]
Parole di Wojciech Młynarski (scritte prima del 1980)
Musica di Jerzy Derfel (Orkiestra Pod Dyrekcją Jerzego Derfla)
Dall'album "Szajba" (Diamo i numeri/Pazzia/Follia)
Il testo da poezja-spiewana (corretto a mano)
ma c'è anche qua.
Un maestro, un gran traduttore
Per un percorsco sugli Sceriffi
[1980]
Parole di Wojciech Młynarski (scritte prima del 1980)
Musica di Jerzy Derfel (Orkiestra Pod Dyrekcją Jerzego Derfla)
Dall'album "Szajba" (Diamo i numeri/Pazzia/Follia)
Il testo da poezja-spiewana (corretto a mano)
ma c'è anche qua.
Potwierdzają to setne przykłady,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2017/3/16 - 21:11
Antipatico
1988
Di nuca...
G. Manfredi - Ricky Gianco
Presente anche nell'ultimo album "Di Santa Ragione" del 2009
Di nuca...
G. Manfredi - Ricky Gianco
Presente anche nell'ultimo album "Di Santa Ragione" del 2009
Antipatico e lontano
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2017/3/16 - 20:01
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
Miłość jak wino
Parole di Lech Konopiński
Musica di Kostas Dzokas (il cognato di Eleni)
Dall'album omonimo "Miłość jak wino" (L'amore come vino) del 1987
testo trovato qui, su Tekstowo
Il sito ufficiale di Eleni
Musica di Kostas Dzokas (il cognato di Eleni)
Dall'album omonimo "Miłość jak wino" (L'amore come vino) del 1987
testo trovato qui, su Tekstowo
Il sito ufficiale di Eleni
Przychodzi do mnie co dzień chłopak na schwał
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2017/3/16 - 19:47
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
On praa
[2014]
Scritta da Lucia Lella e Renato Ornaghi, fondatori del gruppo I Saltamartin, ossia Le Cavallette, in lombardo
Sulla musica di Ohio di Neil Young
Nell'album de I Saltamartin intitolato “Fior”
Il 3 gennaio del 1945 a Valaperta di Casatenovo, Lecco, le Brigate Nere fucilarono per ritorsione quattro giovani partigiani arrestati qualche giorno prima durante i violenti rastrellamenti operati in zona per vendicare l'uccisione di un milite fascista.
I trucidati si chiamavano Natale Beretta, Nazzaro Vitale, Mario Villa e Gabriele Colombo.
Uno dei comandanti della Brigata Nera responsabile dell'esecuzione sommaria era un ingegnere che si chiamava Emilio Formigoni e due anni più tardi sarebbe diventato padre del ben più famoso Roberto, il pluripregiudicato che per 20 anni è stato fra gli uomini politici più potenti ed arroganti d'Italia...
Dopo la guerra, Emilio Formigoni e alcuni altri fascisti presenti all'eccidio furono processati ma finirono tutti amnistiati.
Scritta da Lucia Lella e Renato Ornaghi, fondatori del gruppo I Saltamartin, ossia Le Cavallette, in lombardo
Sulla musica di Ohio di Neil Young
Nell'album de I Saltamartin intitolato “Fior”
Il 3 gennaio del 1945 a Valaperta di Casatenovo, Lecco, le Brigate Nere fucilarono per ritorsione quattro giovani partigiani arrestati qualche giorno prima durante i violenti rastrellamenti operati in zona per vendicare l'uccisione di un milite fascista.
I trucidati si chiamavano Natale Beretta, Nazzaro Vitale, Mario Villa e Gabriele Colombo.
Uno dei comandanti della Brigata Nera responsabile dell'esecuzione sommaria era un ingegnere che si chiamava Emilio Formigoni e due anni più tardi sarebbe diventato padre del ben più famoso Roberto, il pluripregiudicato che per 20 anni è stato fra gli uomini politici più potenti ed arroganti d'Italia...
Dopo la guerra, Emilio Formigoni e alcuni altri fascisti presenti all'eccidio furono processati ma finirono tutti amnistiati.
4 de magg, 1970. Kent State University, Ohio, USA. La Guardia Nazional la spara e la mazza quatter student, manifestant pacifich.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/15 - 21:38
Ragazze dell'Est
Dall'album Strada facendo (CBS, 1981)
Nei mattini pallidi ancora imburrati di foschia
(Continues)
(Continues)
Contributed by L.L. 2017/3/15 - 20:28
Σχολειό ελληνικό
Scholeió ellinikó
[1977]
Στίχοι: Κώστας Βίρβος
Μουσική: Κώστας Βίρβος
Ερμηνεία: Χαράλαμπος Γαργανουράκης
'Αλμπουμ: Οι ξερριζωμένοι
Testo e musica di Kostas Virvos
Interprete: Charalambos Garganourakis
Album: Οι ξερριζωμένοι ("Gli sradicati")
Nella primavera del 1949, i comunisti perdono la guerra civile in Grecia; un gruppo di andartes si rifugia con le loro famiglie in un villaggio poco fuori la cittadina di Grevenà, nella Macedonia ellenica; comincia così una storia di emigrazione, perlopiù sconosciuta anche agli stessi greci. Nella Grecia del 1949, quel che attende gli sconfitti è la fucilazione o l'internamento in qualche isola come Makronissos; nel gruppo si trova Evangelia Chondroyannis assieme alla madre e ai cinque fratelli, che ha raccontato questa storia alla rivista Themata in un articolo pubblicato il 1° dicembre 2013 con un sottotitolo piuttosto significativo: In questi... (Continues)
[1977]
Στίχοι: Κώστας Βίρβος
Μουσική: Κώστας Βίρβος
Ερμηνεία: Χαράλαμπος Γαργανουράκης
'Αλμπουμ: Οι ξερριζωμένοι
Testo e musica di Kostas Virvos
Interprete: Charalambos Garganourakis
Album: Οι ξερριζωμένοι ("Gli sradicati")
Nella primavera del 1949, i comunisti perdono la guerra civile in Grecia; un gruppo di andartes si rifugia con le loro famiglie in un villaggio poco fuori la cittadina di Grevenà, nella Macedonia ellenica; comincia così una storia di emigrazione, perlopiù sconosciuta anche agli stessi greci. Nella Grecia del 1949, quel che attende gli sconfitti è la fucilazione o l'internamento in qualche isola come Makronissos; nel gruppo si trova Evangelia Chondroyannis assieme alla madre e ai cinque fratelli, che ha raccontato questa storia alla rivista Themata in un articolo pubblicato il 1° dicembre 2013 con un sottotitolo piuttosto significativo: In questi... (Continues)
Όταν ο γιος μου λέει "νιέμα"
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi, Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2017/3/15 - 13:15
Song Itineraries:
Exiles and exilees
Here I Am
1978
The Boys of Company C O.S.T.
Cinque ragazzi americani si arruolano nel reparto dei Berretti Verdi alla vigilia dello scoppio della guerra del Vietnam. La loro amicizia, i loro rapporti e i loro ideali verrano messi a dura prova dall'ambiente militare e dalla sporca guerra.
The Boys of Company C O.S.T.
Cinque ragazzi americani si arruolano nel reparto dei Berretti Verdi alla vigilia dello scoppio della guerra del Vietnam. La loro amicizia, i loro rapporti e i loro ideali verrano messi a dura prova dall'ambiente militare e dalla sporca guerra.
Uncle Sam I’m in Vietnam,
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/15 - 09:45
Song Itineraries:
Anti-war Movies Soundtracks, War in Viet Nam as seen from the U.S.
Soldatì
Parole e musica di Luciano Ravasio (1950-), cantautore originario di Presezzo, Bergamo.
In una sua raccolta del 2015 intitolata “Bèrghem TomTom”.
Testo trovato sul sito dell'autore
In una sua raccolta del 2015 intitolata “Bèrghem TomTom”.
Testo trovato sul sito dell'autore
“La guerra...sarà una scampagnata”
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/14 - 21:53
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
Basta guère
[1995]
Parole e musica di Luciano Ravasio (1950-), cantautore originario di Presezzo, Bergamo.
Nel suo disco intitolato “I löcia i Madóne” (“Piangono le Madonne”)
La canzone si apre con il frammento di una filastrocca tipica del bergamasco ma anche del bresciano.
Testo trovato sul sito dell'autore
Parole e musica di Luciano Ravasio (1950-), cantautore originario di Presezzo, Bergamo.
Nel suo disco intitolato “I löcia i Madóne” (“Piangono le Madonne”)
La canzone si apre con il frammento di una filastrocca tipica del bergamasco ma anche del bresciano.
Testo trovato sul sito dell'autore
Gioanì Gioanèla
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/14 - 21:38
'Ndé piö in America
[1892]
Una canzone d'emigrazione letteralmente “contro corrente” per l'epoca, scritta dai bergamaschi Ferdinando Tarenghi e Alessandro Ferrari Paris e riscoperta alla fine degli anni 70, su di uno spartito conservato presso la biblioteca del Conservatorio “Gaetano Donizetti” di Bergamo, da Luciano Ravasio, cantautore nativo di Presezzo (BG).
Nel quinto volume della sua antologia “Nóter de Bèrghem”, pubblicato nel 1998.
Interpretata anche da Sandra e Mimmo Boninelli nel loro album “Il bastimento parte...” del 1996.
Scriveva proprio Mimmo Boninelli (scomparso di recente) in una sua ricerca sui canti dell'emigrazione bergamasca, allegata al disco citato:
“Anche la canzone d’autore del tempo, di fronte all’espandersi del fenomeno emigratorio, affronta nei suoi testi questo drammatico problema. Lo fa attraverso il brano “Ndé piö in America”, con le parole di Ferdinando Tarenghi e la musica... (Continues)
Una canzone d'emigrazione letteralmente “contro corrente” per l'epoca, scritta dai bergamaschi Ferdinando Tarenghi e Alessandro Ferrari Paris e riscoperta alla fine degli anni 70, su di uno spartito conservato presso la biblioteca del Conservatorio “Gaetano Donizetti” di Bergamo, da Luciano Ravasio, cantautore nativo di Presezzo (BG).
Nel quinto volume della sua antologia “Nóter de Bèrghem”, pubblicato nel 1998.
Interpretata anche da Sandra e Mimmo Boninelli nel loro album “Il bastimento parte...” del 1996.
Scriveva proprio Mimmo Boninelli (scomparso di recente) in una sua ricerca sui canti dell'emigrazione bergamasca, allegata al disco citato:
“Anche la canzone d’autore del tempo, di fronte all’espandersi del fenomeno emigratorio, affronta nei suoi testi questo drammatico problema. Lo fa attraverso il brano “Ndé piö in America”, con le parole di Ferdinando Tarenghi e la musica... (Continues)
'Ndé piö in America
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/14 - 21:11
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Piw 'zo mestr?
Titolo originale bretone: Piw 'zo Mestr? di Yann-Bêr Piriou
Interpretazione: Gweltaz Ar Fur nel disco Bonedoù Ruz! 1975
Interpretazione: Gweltaz Ar Fur nel disco Bonedoù Ruz! 1975
"A coloro che hanno fatto eredità ai loro figli del fardello della rebretonizzazione. (Flavio Poltronieri)"
Il testo della canzone, sinora indisponibile sia in rete che nell'album, è stato trascritto all'ascolto da Flavio Poltronieri. Il testo è stato trascritto nella grafia "unificata". [RV]
Il testo della canzone, sinora indisponibile sia in rete che nell'album, è stato trascritto all'ascolto da Flavio Poltronieri. Il testo è stato trascritto nella grafia "unificata". [RV]
Pa rankomp luskell hor melkoni
(Continues)
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2017/3/14 - 11:33
Silent Passage
(1974)
Bob Carpenter è stato un cantautore canadese , purtroppo morto precocemente nel 1995, che nella sua carriera ha pubblicato un solo disco " Silent Passage " nel 1974. Il disco all'epoca non ha avuto un gran successo di vendite , ma , vista la qualità , è diventato un piccolo oggetto di culto . Ristampato una prima volta nel 1984 ( anche allora senza grande risonanza ) , è poi stato riscoperto con la ripubblicazione su cd nel 2014 , anno nel quale è stato indicato come una delle ristampe più belle dell'anno .
In effetti può essere considerato una gemma del cantautorato nordamericano degli Anni 70 e consiglio caldamente a tutti di ascoltarlo . Purtroppo i testi non sono mai stati pubblicati ufficialmente , e, vista la voce estremamente espressiva ma non certo limpida di Carpenter , ed il fatto che gli stessi sono molto evocativi e criptici , anche gli stessi americani a volte... (Continues)
Bob Carpenter è stato un cantautore canadese , purtroppo morto precocemente nel 1995, che nella sua carriera ha pubblicato un solo disco " Silent Passage " nel 1974. Il disco all'epoca non ha avuto un gran successo di vendite , ma , vista la qualità , è diventato un piccolo oggetto di culto . Ristampato una prima volta nel 1984 ( anche allora senza grande risonanza ) , è poi stato riscoperto con la ripubblicazione su cd nel 2014 , anno nel quale è stato indicato come una delle ristampe più belle dell'anno .
In effetti può essere considerato una gemma del cantautorato nordamericano degli Anni 70 e consiglio caldamente a tutti di ascoltarlo . Purtroppo i testi non sono mai stati pubblicati ufficialmente , e, vista la voce estremamente espressiva ma non certo limpida di Carpenter , ed il fatto che gli stessi sono molto evocativi e criptici , anche gli stessi americani a volte... (Continues)
Before the war I had no need for travelling
(Continues)
(Continues)
Contributed by gabriele 2017/3/13 - 11:33
Dreaming on a World
1992
Matters of the Heart
Soprannominata la "Bob Dylan in gonnella" qui ricorda Imagine di John Lennon.
Matters of the Heart
Soprannominata la "Bob Dylan in gonnella" qui ricorda Imagine di John Lennon.
I know I may be wishing
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/3/13 - 10:07
L'eccidio di Modena
[?]
Parole di Bruna Montorsi
Musica: Sull'aria di Addio padre e madre addio
Il Deposito - Canti di Lotta
"Canto comunicatoci dall'autrice del testo, che ricorda come Il 9 gennaio 1950, la polizia di Scelba apriva il fuoco premeditatamente, a sangue freddo, sugli operai che protestavano contro la serrata delle Fonderie Riunite di Modena.
La melodia è quella del canto Ascoltate o popolo ignorante , ovvero di Addio padre e madre addio." - Il Deposito - Canti di Lotta
Così, stringatamente, nel “Deposito”, il nostro “Sito gemello”. Poiché, però, noialtri siamo gemelli decisamente meno stringati, siamo andati a vedere qualcosa di più consistente sull'eccidio di Modena (nel 1950, pochi anni dopo la guerra, si diceva ancora “eccidio”; lo si dovrebbe chiamare più propriamente “strage di Stato”, una delle tante che lo stato italiano ha perpetrato). Abbiamo quindi trovato questo esaurientissimo... (Continues)
Parole di Bruna Montorsi
Musica: Sull'aria di Addio padre e madre addio
Il Deposito - Canti di Lotta
"Canto comunicatoci dall'autrice del testo, che ricorda come Il 9 gennaio 1950, la polizia di Scelba apriva il fuoco premeditatamente, a sangue freddo, sugli operai che protestavano contro la serrata delle Fonderie Riunite di Modena.
La melodia è quella del canto Ascoltate o popolo ignorante , ovvero di Addio padre e madre addio." - Il Deposito - Canti di Lotta
Così, stringatamente, nel “Deposito”, il nostro “Sito gemello”. Poiché, però, noialtri siamo gemelli decisamente meno stringati, siamo andati a vedere qualcosa di più consistente sull'eccidio di Modena (nel 1950, pochi anni dopo la guerra, si diceva ancora “eccidio”; lo si dovrebbe chiamare più propriamente “strage di Stato”, una delle tante che lo stato italiano ha perpetrato). Abbiamo quindi trovato questo esaurientissimo... (Continues)
Fu nel ‘50, in un giorno nefasto
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/3/13 - 00:39
Riccardo Venturi 2017/3/12 - 22:18
Better Get It Right the First Time
[2017]
Parole e musica di Rhiannon Giddens, Dirk Powell e Justin Harrington, che canta il rap finale.
Nell'album Freedom Highway
La canzone è dedicata al movimento Black Lives Matters.
Parole e musica di Rhiannon Giddens, Dirk Powell e Justin Harrington, che canta il rap finale.
Nell'album Freedom Highway
La canzone è dedicata al movimento Black Lives Matters.
Young man was a good man
(Continues)
(Continues)
2017/3/12 - 22:10
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Siam tutti per uno
[1964]
Parole di Lina Wertmüller, al secolo Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich (1928-), regista e sceneggiatrice
Testo trovato sul blog Rita Pavone Lyrics
Musica di Nino Rota (1911-1979), compositore
Arrangiamenti e direzione d'orchestra di Luis Bacalov (1933-2017), pianista e compositore argentino naturalizzato italiano
Nel secondo atto dello sceneggiato musicale televisivo “Il Giornalino di Gian Burrasca”, diretto da Lina Wertmüller e prodotto dalla Rai-Radio Televisione Italiana nel 1964.
Con Rita Pavone nella parte di Giannino Stoppani detto Gian Burrasca.
Tratto dall'omonimo romanzo di Vamba, nome d'arte di Luigi Bertelli (1858–1920), scrittore fiorentino, che lo pubblicò a puntate sul Giornalino della Domenica tra il 1907 ed il 1908 e poi in edizione integrale nel 1912.
Parole di Lina Wertmüller, al secolo Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich (1928-), regista e sceneggiatrice
Testo trovato sul blog Rita Pavone Lyrics
Musica di Nino Rota (1911-1979), compositore
Arrangiamenti e direzione d'orchestra di Luis Bacalov (1933-2017), pianista e compositore argentino naturalizzato italiano
Nel secondo atto dello sceneggiato musicale televisivo “Il Giornalino di Gian Burrasca”, diretto da Lina Wertmüller e prodotto dalla Rai-Radio Televisione Italiana nel 1964.
Con Rita Pavone nella parte di Giannino Stoppani detto Gian Burrasca.
Tratto dall'omonimo romanzo di Vamba, nome d'arte di Luigi Bertelli (1858–1920), scrittore fiorentino, che lo pubblicò a puntate sul Giornalino della Domenica tra il 1907 ed il 1908 e poi in edizione integrale nel 1912.
Il tuo istituto carcere
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/12 - 22:07
Song Itineraries:
Child Abuse, From World Jails
No, prigioniero no!
[1964]
Parole di Lina Wertmüller, al secolo Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich (1928-), regista e sceneggiatrice
Testo trovato sul blog Rita Pavone Lyrics
Musica di Nino Rota (1911-1979), compositore
Arrangiamenti e direzione d'orchestra di Luis Bacalov (1933-), pianista e compositore argentino naturalizzato italiano
Nel secondo atto dello sceneggiato musicale televisivo “Il Giornalino di Gian Burrasca”, diretto da Lina Wertmüller e prodotto dalla Rai-Radio Televisione Italiana nel 1964.
Con Rita Pavone nella parte di Giannino Stoppani detto Gian Burrasca.
Tratto dall'omonimo romanzo di Vamba, nome d'arte di Luigi Bertelli (1858–1920), scrittore fiorentino, che lo pubblicò a puntate sul Giornalino della Domenica tra il 1907 ed il 1908 e poi in edizione integrale nel 1912.
Parole di Lina Wertmüller, al secolo Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich (1928-), regista e sceneggiatrice
Testo trovato sul blog Rita Pavone Lyrics
Musica di Nino Rota (1911-1979), compositore
Arrangiamenti e direzione d'orchestra di Luis Bacalov (1933-), pianista e compositore argentino naturalizzato italiano
Nel secondo atto dello sceneggiato musicale televisivo “Il Giornalino di Gian Burrasca”, diretto da Lina Wertmüller e prodotto dalla Rai-Radio Televisione Italiana nel 1964.
Con Rita Pavone nella parte di Giannino Stoppani detto Gian Burrasca.
Tratto dall'omonimo romanzo di Vamba, nome d'arte di Luigi Bertelli (1858–1920), scrittore fiorentino, che lo pubblicò a puntate sul Giornalino della Domenica tra il 1907 ed il 1908 e poi in edizione integrale nel 1912.
Eh! No, prigioniero non ci sto! No, no!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/12 - 21:43
Song Itineraries:
Child Abuse, From World Jails
Jødisk partisansang
[1966]
Poesia di Georg Johannesen (da Nye Dikt)
Musica: Zog nit keynmol (q.v.)
A poem by Georg Johannesen (from Nye Dikt)
Music: Zog nit keynmol (q.v.)
In Norvegia, questa poesia che Georg Johannesen scrisse nel 1966 inserendola nella sua terza raccolta, Nye Dikt (“Nuove poesie”), è generalmente intesa come una “versione” di Zog nit keynmol; in effetti, essa può essere cantata sulla sua melodia di origine russa in maniera assolutamente perfetta. George Johannesen fu del resto inequivocabile nel presentarla: “In memoria della rivolta nel ghetto di Varsavia, primavera 1943”
Si tratta però di una composizione che è sì ispirata in tutto e per tutto a Zog nit keynmol, che ne riprende senz'altro lo spirito; ma non ne è in senso stretto una “versione” e né tantomeno una “traduzione”. E' un testo quasi del tutto autonomo, anche se presenta qualche cosa ripresa effettivamente dall'originale.... (Continues)
Poesia di Georg Johannesen (da Nye Dikt)
Musica: Zog nit keynmol (q.v.)
A poem by Georg Johannesen (from Nye Dikt)
Music: Zog nit keynmol (q.v.)
In Norvegia, questa poesia che Georg Johannesen scrisse nel 1966 inserendola nella sua terza raccolta, Nye Dikt (“Nuove poesie”), è generalmente intesa come una “versione” di Zog nit keynmol; in effetti, essa può essere cantata sulla sua melodia di origine russa in maniera assolutamente perfetta. George Johannesen fu del resto inequivocabile nel presentarla: “In memoria della rivolta nel ghetto di Varsavia, primavera 1943”
Si tratta però di una composizione che è sì ispirata in tutto e per tutto a Zog nit keynmol, che ne riprende senz'altro lo spirito; ma non ne è in senso stretto una “versione” e né tantomeno una “traduzione”. E' un testo quasi del tutto autonomo, anche se presenta qualche cosa ripresa effettivamente dall'originale.... (Continues)
Dette lys er ikke solen, men en brann
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/3/12 - 21:22
Sento una musica
(2016)
Album: "Il tempo, le parole, il suono"
con Rocco Hunt
La forza della musica che scalda anche nei peggiori periodi di guerra.
Album: "Il tempo, le parole, il suono"
con Rocco Hunt
La forza della musica che scalda anche nei peggiori periodi di guerra.
Ho sprecato troppo tempo a giudicare me stesso
(Continues)
(Continues)
2017/3/12 - 21:17
Running Fast
(2008)
Album: Psychodelice
Parlando dei testi, cosa c’è di onirico e cosa di reale? Running Fast per esempio dà l’idea di un sogno...
Forse è un’impressione che i miei testi possono dare, ma in realtà sono molto ancorati alla realtà, al vissuto. Ovviamente si deve partire da una nota autobiografica, anche se comunque per me molto nasce dall’immaginazione. “Running Fast” poi è molto reale, può sembrare un sogno, una visione, in realtà si tratta di un dèjà-vu, un rivivere e riaffrontare dei momenti dolorosi, vissuti nel 2001 a Genova (durante i fatti del G8, ndr). L’ho scritta due anni fa, cinque anni dopo quello che era successo, ed è stata dura fermarsi a ripercorrere quei momenti, ma proprio in questo caso la musica ha avuto la funziona di cura dal dolore.
L'isola che non c'era
Album: Psychodelice
Parlando dei testi, cosa c’è di onirico e cosa di reale? Running Fast per esempio dà l’idea di un sogno...
Forse è un’impressione che i miei testi possono dare, ma in realtà sono molto ancorati alla realtà, al vissuto. Ovviamente si deve partire da una nota autobiografica, anche se comunque per me molto nasce dall’immaginazione. “Running Fast” poi è molto reale, può sembrare un sogno, una visione, in realtà si tratta di un dèjà-vu, un rivivere e riaffrontare dei momenti dolorosi, vissuti nel 2001 a Genova (durante i fatti del G8, ndr). L’ho scritta due anni fa, cinque anni dopo quello che era successo, ed è stata dura fermarsi a ripercorrere quei momenti, ma proprio in questo caso la musica ha avuto la funziona di cura dal dolore.
L'isola che non c'era
Last night
(Continues)
(Continues)
2017/3/12 - 20:34
Song Itineraries:
Genoa - G8, police repression, Carlo Giuliani
Ленинград (Я вернулся в мой город, знакомый до слез)
[Декабрь 1930 – dicembre 1930]
Versi di Osip Ämilevič Mandelštam
Messi in musica da diversi artisti, a cominciare da Larisa Novoseltseva / Лариса Новосельцева che a Mandelštam ha dedicato sempre un'attenzione particolare.
Nell'album “Привет, Россия... (То, что я должен сказать...)", un progetto del 2009-
Osip Ėmil’evič Mandel’štam (Varsavia, 15 gennaio 1891 – Vtoraja Rečka, 27 dicembre 1938) è stato uno dei grandi poeti del XX secolo.
Nato a Varsavia all’inizio del 1891 da una famiglia della media borghesia ebraica (il padre dopo studi di talmud commerciava in pellami, la madre era pianista e insegnante di musica), trascorre l’infanzia e l’adolescenza a Pietroburgo dove compie gli studi presso il prestigioso istituto Tenišev. Nel 1907 si reca a Parigi alla Sorbona, trascorre due semestri all’Università di Heidelberg, viaggia in Italia.
Esule fra territori e culture diverse, di tutte... (Continues)
Versi di Osip Ämilevič Mandelštam
Messi in musica da diversi artisti, a cominciare da Larisa Novoseltseva / Лариса Новосельцева che a Mandelštam ha dedicato sempre un'attenzione particolare.
Nell'album “Привет, Россия... (То, что я должен сказать...)", un progetto del 2009-
Osip Ėmil’evič Mandel’štam (Varsavia, 15 gennaio 1891 – Vtoraja Rečka, 27 dicembre 1938) è stato uno dei grandi poeti del XX secolo.
Nato a Varsavia all’inizio del 1891 da una famiglia della media borghesia ebraica (il padre dopo studi di talmud commerciava in pellami, la madre era pianista e insegnante di musica), trascorre l’infanzia e l’adolescenza a Pietroburgo dove compie gli studi presso il prestigioso istituto Tenišev. Nel 1907 si reca a Parigi alla Sorbona, trascorre due semestri all’Università di Heidelberg, viaggia in Italia.
Esule fra territori e culture diverse, di tutte... (Continues)
Я вернулся в мой город, знакомый до слез, (1)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/12 - 14:42
L'inno dei senza patria
Versi e musica di Mauro Geraci
Non c'è che far... se questa nave affonda nel mar,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2017/3/12 - 09:00
Italiani superstar
[2017]
Album : Distratto ma però
Testo Voltarelli-Bruni
Musica Voltarelli -Finazzo
Album : Distratto ma però
Testo Voltarelli-Bruni
Musica Voltarelli -Finazzo
Tony guarda in alto
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2017/3/12 - 08:40
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
'O scarrafone
(1991)
da "Un uomo in blues"
Nel 1991 Pino, che era molto sensibile ai problemi politici, fu terribilmente colpito dall'improvviso successo della prima Lega Nord, che sbraitava contro i terroni e i napoletani, che se la prendeva con i poveri e i deboli... In questa canzone decide quindi di mettere in scena la condizione di alcuni meridionali emigrati al Nord. Gente semplice ("noi crediamo alla cicogna"), che fa lavori manuali e faticosi, che è salita al Nord per la necessità di un lavoro, ma che non riesce ad adattarsi, per la "nebbia" che riempie sia il cielo che la testa di molte persone... Sono meridionali mantengono un legame forte con la loro terra, che continuano a sentire una volta a settimana ("oggi è sabato, se non chiami ho un nodo in gola"), nel tempo libero che, contro una certa ossessione per il lavoro tipica del Nord, continua a essere importante per loro ("sabato è un giorno... (Continues)
da "Un uomo in blues"
Nel 1991 Pino, che era molto sensibile ai problemi politici, fu terribilmente colpito dall'improvviso successo della prima Lega Nord, che sbraitava contro i terroni e i napoletani, che se la prendeva con i poveri e i deboli... In questa canzone decide quindi di mettere in scena la condizione di alcuni meridionali emigrati al Nord. Gente semplice ("noi crediamo alla cicogna"), che fa lavori manuali e faticosi, che è salita al Nord per la necessità di un lavoro, ma che non riesce ad adattarsi, per la "nebbia" che riempie sia il cielo che la testa di molte persone... Sono meridionali mantengono un legame forte con la loro terra, che continuano a sentire una volta a settimana ("oggi è sabato, se non chiami ho un nodo in gola"), nel tempo libero che, contro una certa ossessione per il lavoro tipica del Nord, continua a essere importante per loro ("sabato è un giorno... (Continues)
‘O scarrafone ‘o scarrafone
(Continues)
(Continues)
2017/3/11 - 19:46
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Chant mauresque
[1982]
Composto da Véronique Chalot
Voce / Voice / Voix: Véronique Chalot
Album: À l'entrée du temps clair
Materiali Sonori
Il canto moresco: marinai, contadini andalusi e gitani alle origini del Flamenco
Il canto che qui si presenta, vale a dire il Chant mauresque registrato da Véronique Chalot nel 1982 e inserito nell'album À l'entrée du temps clair, è una delle rare testimonianze di tale tipo di canto inciso in tempi moderni. In realtà non si tratta di una composizione tradizionale: fu composto direttamente (e interpretato) da Véronique Chalot sulla base di stili di canto moresco tradizionale, ma con una moderna commistione di strumenti musicali; Véronique Chalot vi inserisce ad un certo punto anche una ghironda, che dal punto di vista strettamente storico è un'autentica aberrazione in un canto moresco. Il canto moresco vero e proprio, ad ogni modo, non prevedeva alcun tipo... (Continues)
Composto da Véronique Chalot
Voce / Voice / Voix: Véronique Chalot
Album: À l'entrée du temps clair
Materiali Sonori
Il canto moresco: marinai, contadini andalusi e gitani alle origini del Flamenco
Il canto che qui si presenta, vale a dire il Chant mauresque registrato da Véronique Chalot nel 1982 e inserito nell'album À l'entrée du temps clair, è una delle rare testimonianze di tale tipo di canto inciso in tempi moderni. In realtà non si tratta di una composizione tradizionale: fu composto direttamente (e interpretato) da Véronique Chalot sulla base di stili di canto moresco tradizionale, ma con una moderna commistione di strumenti musicali; Véronique Chalot vi inserisce ad un certo punto anche una ghironda, che dal punto di vista strettamente storico è un'autentica aberrazione in un canto moresco. Il canto moresco vero e proprio, ad ogni modo, non prevedeva alcun tipo... (Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/3/11 - 17:27
Gente do Sud
[2017]
Singolo: Gente do Sud
Trascrizione del testo di Titta Calemme
"TERRONI UNITI!!! verso il corteo di Sabato 11 Marzo ore 14 Piazza Sannazaro (Mergellina) MAI CON SALVINI NAPOLI NON TI VUOLE!“.
Il brano Gente do Sud dei Terroni Uniti, un collettivo di 30 artisti napoletani, è un inno alla fratellanza e un “no” al razzismo!
(Napolike.it)
Un gruppo di più di 30 artisti napoletani ha realizzato un singolo per dire “no” al razzismo, un brano autoprodotto e nato da un’idea di Massimo Jovine. Il collettivo si fa chiamare Terroni Uniti e la canzone è “Gente do Sud“, una sorta di inno alla capacità prettamente meridionale di accogliere tutti i “fratelli” e di saper convivere in una società multietnica e multiculturale.
La canzone, scritta in pochissimo tempo a pochi giorni dall’arrivo a Napoli di Matteo Salvini, vuole sottolineare l’importanza della solidarietà per smuovere le coscienze... (Continues)
Singolo: Gente do Sud
Trascrizione del testo di Titta Calemme
"TERRONI UNITI!!! verso il corteo di Sabato 11 Marzo ore 14 Piazza Sannazaro (Mergellina) MAI CON SALVINI NAPOLI NON TI VUOLE!“.
Il brano Gente do Sud dei Terroni Uniti, un collettivo di 30 artisti napoletani, è un inno alla fratellanza e un “no” al razzismo!
(Napolike.it)
Un gruppo di più di 30 artisti napoletani ha realizzato un singolo per dire “no” al razzismo, un brano autoprodotto e nato da un’idea di Massimo Jovine. Il collettivo si fa chiamare Terroni Uniti e la canzone è “Gente do Sud“, una sorta di inno alla capacità prettamente meridionale di accogliere tutti i “fratelli” e di saper convivere in una società multietnica e multiculturale.
La canzone, scritta in pochissimo tempo a pochi giorni dall’arrivo a Napoli di Matteo Salvini, vuole sottolineare l’importanza della solidarietà per smuovere le coscienze... (Continues)
Gente d’’o mare
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff + Titta Calemme 2017/3/11 - 07:49
Caro Pepè
2016
Greetings from Fireland
Pepe Mujica, uruguagio, di origini basche e italiane (la madre era di Favale di Malvaro (GE)), fu guerrigliero tupamaro, più volte imprigionato, rimase in cella di isolamento in fondo ad un pozzo per 12 anni durante la dittatura militare (1973-1985), fu poi deputato e senatore, e infine presidente dell'Uruguay dal 2010 al 2015. Ha condotto la sua presidenza all'insegna della sobrietà. Durante la sua presidenza sono state approvate leggi per il riconoscimento dei matrimoni omosessuali e per la legalizzazione delle droghe leggere.
Greetings from Fireland
Pepe Mujica, uruguagio, di origini basche e italiane (la madre era di Favale di Malvaro (GE)), fu guerrigliero tupamaro, più volte imprigionato, rimase in cella di isolamento in fondo ad un pozzo per 12 anni durante la dittatura militare (1973-1985), fu poi deputato e senatore, e infine presidente dell'Uruguay dal 2010 al 2015. Ha condotto la sua presidenza all'insegna della sobrietà. Durante la sua presidenza sono state approvate leggi per il riconoscimento dei matrimoni omosessuali e per la legalizzazione delle droghe leggere.
Tu che hai fatto il ciclista
(Continues)
(Continues)
Contributed by dq82 2017/3/10 - 11:42
דער דריטער פאָגראָם
Der driter pogrom
[1939/1944]
Testo di Yitsik Fleysher
Orfano 13 enne di Rožyšče (Volinia, Ucraina)
Musica: ? (Elaborata da I. Schindler e E. Ofner)
Raccolta da Yehuda Ayzman
Pubblicata nel canzoniere Mi-ma amakim: Lider fun lagers un getos in Poyln 1939-1944
Bucarest, giugno 1945 - Biblioteca Hehalutz
Lyrics by Yitsik Fleysher
A 13 years old orphan from Rožyšče (Volhynia, Ukraine)
Music: ? (Arranged by I. Schindler and E. Ofner)
Collected by Yehuda Ayzman
Published in the songbook Mi-ma amakim: Lider fun lagers un getos in Poyln 1939-1944
Bucharest, Juny 1945 - Hehalutz Library
Nel 1948, Shmerke Kaczerginski pubblicò a New York la fondamentale antologia Lider fun di getos un lagern (“Canzoni dei ghetti e dei lager”). In 435 pagine, l'antologia comprendeva 233 canzoni provenienti da quattordici canzonieri che si era procurato in tutta Europa dopo essere stato una delle figure... (Continues)
[1939/1944]
Testo di Yitsik Fleysher
Orfano 13 enne di Rožyšče (Volinia, Ucraina)
Musica: ? (Elaborata da I. Schindler e E. Ofner)
Raccolta da Yehuda Ayzman
Pubblicata nel canzoniere Mi-ma amakim: Lider fun lagers un getos in Poyln 1939-1944
Bucarest, giugno 1945 - Biblioteca Hehalutz
Lyrics by Yitsik Fleysher
A 13 years old orphan from Rožyšče (Volhynia, Ukraine)
Music: ? (Arranged by I. Schindler and E. Ofner)
Collected by Yehuda Ayzman
Published in the songbook Mi-ma amakim: Lider fun lagers un getos in Poyln 1939-1944
Bucharest, Juny 1945 - Hehalutz Library
Nel 1948, Shmerke Kaczerginski pubblicò a New York la fondamentale antologia Lider fun di getos un lagern (“Canzoni dei ghetti e dei lager”). In 435 pagine, l'antologia comprendeva 233 canzoni provenienti da quattordici canzonieri che si era procurato in tutta Europa dopo essere stato una delle figure... (Continues)
ליג איך אױף דעם קאלטען בױדעם,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/3/10 - 02:04
Song Itineraries:
Extermination camps
At the Purchaser's Option
(2017)
dal secondo album solista di Rhiannon Giddens, Freedom Highway
Scritta dalla Giddens insieme a Joey Ryan, del duo indie-folk The Milk Carton Kids.
La canzone è ispirata ad un annuncio pubblicitario datato intorno al 1830 che pubblicizzava una giovane donna nera da vendere come schiava. La pubblicità terminava con la frase "Ha con sé un bambino di nove mesi, che è disponibile su richiesta dell'acquirente".
Una bella recensione dell'album
dal secondo album solista di Rhiannon Giddens, Freedom Highway
Scritta dalla Giddens insieme a Joey Ryan, del duo indie-folk The Milk Carton Kids.
La canzone è ispirata ad un annuncio pubblicitario datato intorno al 1830 che pubblicizzava una giovane donna nera da vendere come schiava. La pubblicità terminava con la frase "Ha con sé un bambino di nove mesi, che è disponibile su richiesta dell'acquirente".
Last year I came across an advertisement from the 1830s for a young woman. Thinking about her, and how she had to maintain her humanity against horrific odds inspired this song named for the end of the ad: ‘She has with her a nine-month old baby, who is at the purchaser’s option.’
(Rhiannon Giddens)
(Rhiannon Giddens)
Una bella recensione dell'album
I've got a babe but shall I keep him
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2017/3/9 - 23:50
ביאַליסטאָק, מײַן הײם
Byalistok, mayn heym
[1939]
Testo di Yitskhok Perlov (1911-1980)
Dalla raccolta di canzoni אונדזער לקױ־חמה, לידער1946-1939
[Undzer like-khame, lider 1939-1946] (“La nostra eclisse, canzoni 1939-1946"), Tashkent 1947
Musica di Elye (Eliyahu) Hirshin (1878-1960)
Lyrics by Yitskhok Perlov (1911-1980)
From the songbook Undzer like-khame, lider 1939-1946 (“Our Eclypse, Songs 1939-1946”), Tashkent 1947
Music by Elye (Eliyahu) Hirshin (1878-1960)
Yitskhok Perlov (1911-1980), poeta e autore di canzoni, è noto soprattutto per essere stato il marito della celebre cantante Lola Folman, per la quale scrisse Dos baytshl kreln. Nativo di Białystok, Yitskhok Perlov (Perlow in grafia polacca) scrisse questa canzone nel 1939 già lontanissimo dalla sua città natale, a Tashkent nell'Uzbekistan: nello stesso anno 1939, a Białystok, aveva fondato assieme alla moglie (che era stata solista e corista... (Continues)
[1939]
Testo di Yitskhok Perlov (1911-1980)
Dalla raccolta di canzoni אונדזער לקױ־חמה, לידער1946-1939
[Undzer like-khame, lider 1939-1946] (“La nostra eclisse, canzoni 1939-1946"), Tashkent 1947
Musica di Elye (Eliyahu) Hirshin (1878-1960)
Lyrics by Yitskhok Perlov (1911-1980)
From the songbook Undzer like-khame, lider 1939-1946 (“Our Eclypse, Songs 1939-1946”), Tashkent 1947
Music by Elye (Eliyahu) Hirshin (1878-1960)
Yitskhok Perlov (1911-1980), poeta e autore di canzoni, è noto soprattutto per essere stato il marito della celebre cantante Lola Folman, per la quale scrisse Dos baytshl kreln. Nativo di Białystok, Yitskhok Perlov (Perlow in grafia polacca) scrisse questa canzone nel 1939 già lontanissimo dalla sua città natale, a Tashkent nell'Uzbekistan: nello stesso anno 1939, a Białystok, aveva fondato assieme alla moglie (che era stata solista e corista... (Continues)
ביאַליסטאָק, ביסט מײַן שענסטער חלום,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona + R.V. 2017/3/9 - 11:08
Il sovversivo
Canzone dedicata all'anarchico Franco Serantini
Nato in provincia di niente
(Continues)
(Continues)
Contributed by gianluca grossi 2017/3/9 - 10:25
Shaking the Tree
(1989)
con Youssou N'Dour
Originariamente apparsa sull'album di Youssou N'Dour e poi in una nuova versione nella raccolta di Peter Gabriel "Shaking the Tree" del 1990, una bella canzone sui diritti delle donne e sulla necessità della lotta per l'emancipazione femminile, in Africa e nel mondo.
con Youssou N'Dour
Originariamente apparsa sull'album di Youssou N'Dour e poi in una nuova versione nella raccolta di Peter Gabriel "Shaking the Tree" del 1990, una bella canzone sui diritti delle donne e sulla necessità della lotta per l'emancipazione femminile, in Africa e nel mondo.
Souma Yergon, Sou Nou Yergon, We are shakin' the tree
(Continues)
(Continues)
2017/3/8 - 23:53
Modlitwa o wschodzie słońca
[1981]
Parole di Natan Tenenbaum
Musica di Przemysław Gintrowski
Il primo brano dell'album "Muzeum"(Museo) del trio Gintrowski, Kaczmarski, Łapiński
Da http://tujek.linuxpl.info/tworczosc/wi...
Parole di Natan Tenenbaum
Musica di Przemysław Gintrowski
Il primo brano dell'album "Muzeum"(Museo) del trio Gintrowski, Kaczmarski, Łapiński
Da http://tujek.linuxpl.info/tworczosc/wi...
Każdy Twój wyrok przyjmę twardy
(Continues)
(Continues)
Contributed by Free Krzyś 2017/3/8 - 21:37
Kto dziś największy w Polsce skurwysyn?
[1968]
Parole di Natan Tenenbaum
Musica tradizionale (anonimo)
Ripreso da YT
Nell'anniversario del Marzo Polacco 1968
The Polish 1968 political crisis, also known in Poland as March 1968 or March events (Polish: Marzec 1968; wydarzenia, wypadki marcowe), pertains to a major student and intellectual protest action against the government of the Polish People's Republic. The crisis resulted in the suppression of student strikes by security forces in all major academic centres across the country and the subsequent repression of the Polish dissident movement. It was also accompanied by a mass emigration following an antisemitic (internally branded "anti-Zionist" at the time) campaign waged by the minister of internal affairs, General Mieczysław Moczar, with the approval of First Secretary Władysław Gomułka of the Polish United Workers' Party. The protests coincided with the events of the... (Continues)
Parole di Natan Tenenbaum
Musica tradizionale (anonimo)
Ripreso da YT
Nell'anniversario del Marzo Polacco 1968
The Polish 1968 political crisis, also known in Poland as March 1968 or March events (Polish: Marzec 1968; wydarzenia, wypadki marcowe), pertains to a major student and intellectual protest action against the government of the Polish People's Republic. The crisis resulted in the suppression of student strikes by security forces in all major academic centres across the country and the subsequent repression of the Polish dissident movement. It was also accompanied by a mass emigration following an antisemitic (internally branded "anti-Zionist" at the time) campaign waged by the minister of internal affairs, General Mieczysław Moczar, with the approval of First Secretary Władysław Gomułka of the Polish United Workers' Party. The protests coincided with the events of the... (Continues)
Kłócą się w Kłaju, kłócą w Warszawie
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2017/3/8 - 20:36
Erupt and Matter
[2016]
Scritta da Richard Melville Hall, in arte Moby
Nell'album intitolato “These Systems Are Failing”, con The Void Pacific Choir (Mindy Jones, Julie Mintz, Jonathan e Joel Nesvadba, Jamie Drake e Lauren Tyler Scott)
“These systems are failing” è un bel calcio nel culo. Un calcio in culo sferrato con forza. Un calcio in culo sferrato con rabbia. E’ un album da ascoltarsi preferibilmente ad alto volume, senza tregua. Moby & the Void Pacific Choir hanno espresso in questo disco il loro punto di vista che è uno e uno solo: il nostro sistema ha fallito.
(dalla recensione di Paolo Panzeri su Rockol)
Scritta da Richard Melville Hall, in arte Moby
Nell'album intitolato “These Systems Are Failing”, con The Void Pacific Choir (Mindy Jones, Julie Mintz, Jonathan e Joel Nesvadba, Jamie Drake e Lauren Tyler Scott)
“These systems are failing” è un bel calcio nel culo. Un calcio in culo sferrato con forza. Un calcio in culo sferrato con rabbia. E’ un album da ascoltarsi preferibilmente ad alto volume, senza tregua. Moby & the Void Pacific Choir hanno espresso in questo disco il loro punto di vista che è uno e uno solo: il nostro sistema ha fallito.
(dalla recensione di Paolo Panzeri su Rockol)
Step out of the dancehall
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/8 - 15:58
Anima latina
[1974]
Scritta da Giulio Rapetti Mogol e Lucio Battisti
Title track del nono album in studio di Battisti
Per me, un CAPOLAVORO!, nel testo e nella musica
« Questo mio ultimo LP, 'Anima Latina', è per me un'operazione culturale, quasi un esperimento, e tale dovrà restare »
(Lucio Battisti in un'intervista a Renato Marengo, su Ciao 2001, 1º dicembre 1974)
Scritta da Giulio Rapetti Mogol e Lucio Battisti
Title track del nono album in studio di Battisti
Per me, un CAPOLAVORO!, nel testo e nella musica
« Questo mio ultimo LP, 'Anima Latina', è per me un'operazione culturale, quasi un esperimento, e tale dovrà restare »
(Lucio Battisti in un'intervista a Renato Marengo, su Ciao 2001, 1º dicembre 1974)
Scende ruzzolando
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/8 - 11:00
Vietnam Veterano
Album: California Corazón (1983)
An emotional musical saga, "Vietnam Veterano" portrays the feelings that Chicano communities experienced during the Vietnam War. In the song, Al Reyes, a musician and an award-winning journalist, reveals some of the tensions caused by the war; however, it is the interview excerpts (with veteran David Rodriguez) woven into the composition that illuminate the hard-to-understand feelings soldiers and protesters of the war were having. Combat soundscapes, added to the musical and narrative sections, intensify the affect of the track, complementing Reyes' plaintive vocals.
(liner notes from Rolas de Aztlán: Songs of the Chicano Movement, Smithsonian Folkways)
Una canzone dedicata ai chicanos, gli statunitensi di origine messicana che hanno combattuto nella guerra del Vietnam. Al pari dei neri, los chicanos sono stati mandati a morire in guerra ma hanno continuato ad essere discriminati, sia all'interno dell'esercito che nel loro paese.
An emotional musical saga, "Vietnam Veterano" portrays the feelings that Chicano communities experienced during the Vietnam War. In the song, Al Reyes, a musician and an award-winning journalist, reveals some of the tensions caused by the war; however, it is the interview excerpts (with veteran David Rodriguez) woven into the composition that illuminate the hard-to-understand feelings soldiers and protesters of the war were having. Combat soundscapes, added to the musical and narrative sections, intensify the affect of the track, complementing Reyes' plaintive vocals.
(liner notes from Rolas de Aztlán: Songs of the Chicano Movement, Smithsonian Folkways)
You found yourself on a beach in Da Nang
(Continues)
(Continues)
2017/3/7 - 22:23
Song Itineraries:
War in Viet Nam as seen from the U.S., War in Vietnam: Veterans and consequences
E forse un giorno
[2015]
Parole e musica di Carmen Consoli
Nell'album “L'abitudine di tornare”
Parole e musica di Carmen Consoli
Nell'album “L'abitudine di tornare”
Per quanto tempo dovrò
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/7 - 20:06
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Ponte de Priula
Anonymous
Una testimonianza agghiacciante:
C’è un canto che non entrò nei canzonieri, e rimase confinato in una delle tante memorie di piccolo raggio. È “Ponte de Priula l’è un Piave streto”. Racconta i giorni della ritirata, quando sul Piave venivano uccisi i soldati italiani che erano scappati e avevano perso o buttato il fucile per strada, e quando il fiume diventò rosso di sangue. Io la conosco per caso, da un amico veneto che l’aveva ascoltata dal suo nonno materno (classe 1889). Il testimone raccontava che sul ponte della Priula si accalcava una folla con carri, bestie da soma e soldati in fuga, e che nessuno obbediva più agli ordini. Un ufficiale italiano tentò di fermare i soldati sparando con la pistola e gridando “Vigliacchi”. Riuscì a fermare un gruppetto di soldati del genio, tra cui il testimone, e ordinò loro di far saltare il ponte. Siccome i soldati non volevano obbedire, l’ufficiale... (Continues)
C’è un canto che non entrò nei canzonieri, e rimase confinato in una delle tante memorie di piccolo raggio. È “Ponte de Priula l’è un Piave streto”. Racconta i giorni della ritirata, quando sul Piave venivano uccisi i soldati italiani che erano scappati e avevano perso o buttato il fucile per strada, e quando il fiume diventò rosso di sangue. Io la conosco per caso, da un amico veneto che l’aveva ascoltata dal suo nonno materno (classe 1889). Il testimone raccontava che sul ponte della Priula si accalcava una folla con carri, bestie da soma e soldati in fuga, e che nessuno obbediva più agli ordini. Un ufficiale italiano tentò di fermare i soldati sparando con la pistola e gridando “Vigliacchi”. Riuscì a fermare un gruppetto di soldati del genio, tra cui il testimone, e ordinò loro di far saltare il ponte. Siccome i soldati non volevano obbedire, l’ufficiale... (Continues)
Bernart Bartleby 2017/3/7 - 10:24
Non vogliamo più la guerra
Canto del secondo dopoguerra, registrato negli anni 70 da un coro di mondine di Lavezzola, frazione di Conselice, Ravenna.
Nel volume con CD intitolato “Noi siam le canterine antifasciste. I canti delle mondine di Lavezzola”, a cura di Cristina Ghirardini, pubblicato nel 2012.
Il volume è stato realizzato nell’ambito delle attività del Centro per il dialetto romagnolo della Fondazione Casa di Oriani e ripercorre le attività del coro delle mondine di Lavezzola – che preferiva farsi chiamare Coro della Bassa Romagna - e i suoi legami con la Federbraccianti, il Partito Comunista e il mondo cooperativo, che lo hanno portato a cantare anche nella ex Jugoslavia, nell’URSS e in Germania.
Il CD allegato al volume ripropone i canti delle mondariso, alcuni dei quali furono registrati in un LP intitolato “Unità e lotta. Lotta e unità” prodotto negli anni Settanta proprio a cura della Fedrbraccianti CGIL. I brani sono stati digitalizzati nel laboratorio musicale del Dipartimento Beni Culturali dell'Università di Bologna.
Nel volume con CD intitolato “Noi siam le canterine antifasciste. I canti delle mondine di Lavezzola”, a cura di Cristina Ghirardini, pubblicato nel 2012.
Il volume è stato realizzato nell’ambito delle attività del Centro per il dialetto romagnolo della Fondazione Casa di Oriani e ripercorre le attività del coro delle mondine di Lavezzola – che preferiva farsi chiamare Coro della Bassa Romagna - e i suoi legami con la Federbraccianti, il Partito Comunista e il mondo cooperativo, che lo hanno portato a cantare anche nella ex Jugoslavia, nell’URSS e in Germania.
Il CD allegato al volume ripropone i canti delle mondariso, alcuni dei quali furono registrati in un LP intitolato “Unità e lotta. Lotta e unità” prodotto negli anni Settanta proprio a cura della Fedrbraccianti CGIL. I brani sono stati digitalizzati nel laboratorio musicale del Dipartimento Beni Culturali dell'Università di Bologna.
Non vogliamo più la guerra
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/3/6 - 22:36
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Vota Cthulhu!
Il grande Cthulhu! Gli Antichi! Il Necronomicon! L'arabo pazzo Abdul Alhazred! Yog-Sothoth! Shub-Niggurath il capro dai mille cuccioli! Joseph Curwen, et Corvinus necandus est atque aqua forti dissolvendus! I topi n'i mmuro! Dagon! Le montagne della follia! Confesso di avere una malsana passione per Lovecraft da decenni...io comunque difendo il grande Cthulhu, non me lo toccate anche se 'sti Malnàtt sono fenomenali...and in strange aeons even death may die...
Riccardo Venturi 2017/3/6 - 22:09
Ar chas doñv 'yelo da ouez
Non solo me li guarderò, ma ho in programma di rispondere ad ogni cosa. Riposati e un abbraccio, ti si vuole in forma! :-)
Richard Gwenndour 2017/3/6 - 21:54
Tema del soldato eterno e degli aironi
la piu' struggente canzone di Vecchioni ! inimitabile
Grazie Roberto, Augusta
Grazie Roberto, Augusta
Augusta 2017/3/6 - 21:21
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Eredi della sconfitta
La storia ha protagonisti più o meno famosi.
Alcuni fanno da esempio, illuminano con la loro vita e la loro voglia di cambiamento anche le nostre vite, a distanza di anni o di decenni.
Altre volte il loro esempio viene dimenticato, così come la loro voglia di lottare per un futuro migliore.
Il loro ultimo respiro non deve andare perso, ma deve essere un testamento, un passaggio di testimone, per noi che continuiamo a combattere e non dobbiamo buttare il sacrificio di vite esemplari.