La Senti Zaz
1. Una dettagliata e appassionata recensione firmata da Angelo Cabiati
2. Una bella intervista a Renato Franchi realizzata in occasione dell'uscita dell'album "Mi perdo e m'innamoro"
Renato Franchi – Mi perdo e m'innamoro | Musicalmind
Emozioni d’autore (Angelo Cabiati) - Renato Franchi è un artista vero, un artista che fa del sentimento la sua prima fonte di ispirazione, un artista.
2. Una bella intervista a Renato Franchi realizzata in occasione dell'uscita dell'album "Mi perdo e m'innamoro"
RENATO FRANCHI: UNA VITA IN MUSICA
Intervista al cantautore in occasione dell’uscita del suo ultimo album Mi perdo e m’innamoro Anni di musica, incontri, viaggi ed emozioni. Questo è il “sottotitolo” a Mi perdo e m’innam…
Mary 2025/9/20 - 17:00
Sogni e Tradimenti
Un'analisi di "Sogni e tradimenti"
LA STOFFA DEI SOGNI
Un’analisi di”Sogni e tradimenti”, il primo album di inediti di Renato Franchi & l’Orchestrina del Suonatore Jones (2006) We are such stuff as dreams…
Mary 2025/9/20 - 16:52
17 fili rossi
"17 fili rossi + 1" si è classificato al secondo posto alla Targhe Tenco 2024 nella categoria "Miglior album a progetto".
Premio Tenco 2024: i vincitori delle Targhe - Inchiostro Sonoro
Annunciati i vincitori del Premio Tenco 2024. La serata di consegna delle sei Targhe avrà luogo al Teatro Ariston di Sanremo a ottobre.
“17 fili rossi+1”, per non dimenticare Piazza Fontana | AOC
Anno d’uscita: 2023 Sito web:
Quella del 12 dicembre 1969]] è una data che rappresenta una pagina tragica della storia italiana: l’esplosione di una bomba alle ore 16:37 all’interno del salone centrale della Banca Nazionale dell’Agricoltura in Piazza Fontana a Milano causò la morte di 16 persone (una diciassettesima morì 14 anni dopo a […]
Quella del 12 dicembre 1969]] è una data che rappresenta una pagina tragica della storia italiana: l’esplosione di una bomba alle ore 16:37 all’interno del salone centrale della Banca Nazionale dell’Agricoltura in Piazza Fontana a Milano causò la morte di 16 persone (una diciassettesima morì 14 anni dopo a […]
Mary 2025/9/20 - 16:44
Pane e piombo
L’indignazione non va in ferie: questa affermazione giustifica la scelta controcorrente di Renato Franchi di far uscire il suo nuovo singolo il 4 agosto 2025, in un periodo di vacanza e apparentemente non propizio alle nuove pubblicazioni. Tuttavia le immagini e le notizie del massacro del popolo di Palestina da parte del governo israeliano, trasmesse quotidianamente, hanno indotto il cantautore a diffondere il brano poiché l’indignazione nei confronti di questo dramma non può e non deve andare mai in vacanza.
Per Franchi la guerra, così come la violenza delle armi, è un atto disumano da respingere in ogni nostro gesto e va contrastata con la cultura, l’arte, la musica e il confronto di proposte e di idee. E quindi anche una canzone si può configurare come una doverosa azione politica, soprattutto quando le trattative per trovare una soluzione pacifica sembrano non andare a buon fine, come... (Continues)
Per Franchi la guerra, così come la violenza delle armi, è un atto disumano da respingere in ogni nostro gesto e va contrastata con la cultura, l’arte, la musica e il confronto di proposte e di idee. E quindi anche una canzone si può configurare come una doverosa azione politica, soprattutto quando le trattative per trovare una soluzione pacifica sembrano non andare a buon fine, come... (Continues)
Sotto il cielo di Gaza hanno ucciso l’amore
(Continues)
(Continues)
Contributed by Mary 2025/9/20 - 15:48
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, The Palestinian Holocaust
Stand by Me
Il titolo della canzone non fa riferimento al famoso brano di Ben E. King, bensì a John Lennon (che interpretò questa canzone nel suo album di cover "Rock 'n' Roll" in una memorabile versione) e al suo impegno per la diffusione per una cultura di pace, che portò avanti a partire dalla fine degli anni Sessanta insieme a Yoko Ono.
Mi affaccio al balcone del disordine
(Continues)
(Continues)
Contributed by Mary 2025/9/20 - 15:13
L'Internationale
UZBECO / UZBEK 1
Frammento dell'Internazionale in Uzbeco
A fragment of the Uzbek Internationale
An excerpt of the Sovietic version of the Internationale in Uzbek has been found.
E' stato reperito un frammento della versione sovietica dell'Internazionale in lingua uzbeca.
Il frammento proviene dall’opera di Said Ahmad (1920-2007), Zilzila. L’esistenza di una versione uzbeca dell’Internazionale è quindi indubbia. Il frammento consiste nella prima strofa e in due versi del ritornello. Un precedente piccolo frammento era stato reperito, consistente nei primi due versi della I strofa; lo abbiamo qui mantenuto perché appare redatto in un'ortografia diversa da quella dell'altro frammento.
The fragment comes from a work of Said Ahmad (1920-2007), Zilzila. The existence of an Uzbek version of the Internationale appears therefore undoubted. The fragment consists of the first stanza and two lines... (Continues)
Frammento dell'Internazionale in Uzbeco
A fragment of the Uzbek Internationale
An excerpt of the Sovietic version of the Internationale in Uzbek has been found.
E' stato reperito un frammento della versione sovietica dell'Internazionale in lingua uzbeca.
Il frammento proviene dall’opera di Said Ahmad (1920-2007), Zilzila. L’esistenza di una versione uzbeca dell’Internazionale è quindi indubbia. Il frammento consiste nella prima strofa e in due versi del ritornello. Un precedente piccolo frammento era stato reperito, consistente nei primi due versi della I strofa; lo abbiamo qui mantenuto perché appare redatto in un'ortografia diversa da quella dell'altro frammento.
The fragment comes from a work of Said Ahmad (1920-2007), Zilzila. The existence of an Uzbek version of the Internationale appears therefore undoubted. The fragment consists of the first stanza and two lines... (Continues)
Тур, эй лаънат остида қолган,
(Continues)
(Continues)
Contributed by We moved to 8.12 2025/9/20 - 11:59
If I Can Dream
Grandissima interpretazione insuperabile, da fare conoscere al mondo intero, che tutti possano ricevere le emozioni che questo brano trasmette
2025/9/20 - 09:44
The Flood And The Storm
Commento alla canzone "The Flood And The Storm" di Woody Guthrie del 1946.
In "The flood and the storm" - (Il diluvio e la tempesta) - 1946, l’autore si rivolge a un ideale pubblico di ascoltatori che chiama "Cari amici" ai quali vuole raccontare una storia. La storia dell’America che nel 1920 ha vinto la grande guerra ed è uscita dal conflitto vincente e potente, desiderosa di riavere indietro tutti i dollari investiti nel corso del conflitto. L’America viene chiamata Zio Sam, immagine che nasce all’interno del mondo militare e che richiama subito la guerra.
È un’America prepotente e capitalista, che ha costruito la sua storia sull’accumulazione del denaro e sullo sfruttamento dei più deboli. Ma la morte dei due giovani [Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti] ha scosso il mondo perché essi sono diventati un simbolo di lotta a favore della causa dell’uguaglianza e per i diritti dei lavoratori.... (Continues)
In "The flood and the storm" - (Il diluvio e la tempesta) - 1946, l’autore si rivolge a un ideale pubblico di ascoltatori che chiama "Cari amici" ai quali vuole raccontare una storia. La storia dell’America che nel 1920 ha vinto la grande guerra ed è uscita dal conflitto vincente e potente, desiderosa di riavere indietro tutti i dollari investiti nel corso del conflitto. L’America viene chiamata Zio Sam, immagine che nasce all’interno del mondo militare e che richiama subito la guerra.
È un’America prepotente e capitalista, che ha costruito la sua storia sull’accumulazione del denaro e sullo sfruttamento dei più deboli. Ma la morte dei due giovani [Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti] ha scosso il mondo perché essi sono diventati un simbolo di lotta a favore della causa dell’uguaglianza e per i diritti dei lavoratori.... (Continues)
Pluck 2025/9/19 - 21:52
Il tarlo
Sit tibi terra levis.
Un compagno che è cresciuto con le tue canzoni
Un compagno che è cresciuto con le tue canzoni
alfonso de filippo 2025/9/19 - 12:47
War Pigs
Ieri sera al concerto SOS Palestina all'anfiteatro delle Cascine a Firenze, gli Afterhours hanno aperto il loro set con questa canzone.
Lorenzo 2025/9/19 - 08:36
So Long, It's Been Good to Know You (World War II Version)
Commento alla canzone di Woody Guthrie: "So long. It’s been good to know yuh (World War II Version)" [Addio, è stato bello conoscerti, Versione della Seconda Guerra mondiale] del 1940.
La canzone nella melodia riprende una ballata del 1929, mentre nel testo si racconta di un giovane che decide di fare la recluta e di partecipare alla guerra. Parte per mare e saluta tutti:
"Addio, è stato bello conoscerti/ C’è una grande guerra che dobbiamo proprio vincere/Dopodiché ci ritroveremo di nuovo insieme".
Prevale un tono di esaltazione dell’impresa bellica, la canzone è un’esortazione a combattere e a vincere [il nazi-fascismo].
"I got the news that the war had begun/It was straight for the Army Hall that I run/And all of the people in my home town/Was a running up and a running down".
Fonte:
Patria Indipendente n.151 - 2017
[[https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/menestrello-antifascista-antisistema/]|Il menestrello antifascista e antisistema]] - Chiara Ferrari
La canzone nella melodia riprende una ballata del 1929, mentre nel testo si racconta di un giovane che decide di fare la recluta e di partecipare alla guerra. Parte per mare e saluta tutti:
"Addio, è stato bello conoscerti/ C’è una grande guerra che dobbiamo proprio vincere/Dopodiché ci ritroveremo di nuovo insieme".
Prevale un tono di esaltazione dell’impresa bellica, la canzone è un’esortazione a combattere e a vincere [il nazi-fascismo].
"I got the news that the war had begun/It was straight for the Army Hall that I run/And all of the people in my home town/Was a running up and a running down".
Fonte:
Patria Indipendente n.151 - 2017
[[https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/pentagramma/menestrello-antifascista-antisistema/]|Il menestrello antifascista e antisistema]] - Chiara Ferrari
Pluck 2025/9/19 - 00:55
Per i morti di Reggio Emilia
È morto Fausto Amodei.
un ricordo di Alessio Lega
L’amico Carlo Pestelli non me lo dice proprio così brutalmente, credo che sia estraneo alla sua natura torinese, ma se un cantautore decide di chiamarne un altro alle otto del mattino, di sicuro le notizie non son buone. E così a 91 anni, con una grazia invidiabile, da un attimo all’altro, un collasso folgora un genio. Un creatore. Un inventore. Un musicista. Un poeta. Un compagno. Per la storia della canzone italiana è un giorno di lutto stretto: Fausto ha iniziato a scrivere e cantare le sue canzoni prima ancora che fosse coniata la parola cantautore. Per la storia della canzone impegnata se ne va il decano, il primo ad aver fatto dell’ironia e del sarcasmo la sua arma espressiva. Per la storia delle vittime, se ne va un grande testimone: i morti di Reggio Emilia sarebbero entrati nella leggenda senza la sua canzone? (un aneddoto gustoso:... (Continues)
un ricordo di Alessio Lega
L’amico Carlo Pestelli non me lo dice proprio così brutalmente, credo che sia estraneo alla sua natura torinese, ma se un cantautore decide di chiamarne un altro alle otto del mattino, di sicuro le notizie non son buone. E così a 91 anni, con una grazia invidiabile, da un attimo all’altro, un collasso folgora un genio. Un creatore. Un inventore. Un musicista. Un poeta. Un compagno. Per la storia della canzone italiana è un giorno di lutto stretto: Fausto ha iniziato a scrivere e cantare le sue canzoni prima ancora che fosse coniata la parola cantautore. Per la storia della canzone impegnata se ne va il decano, il primo ad aver fatto dell’ironia e del sarcasmo la sua arma espressiva. Per la storia delle vittime, se ne va un grande testimone: i morti di Reggio Emilia sarebbero entrati nella leggenda senza la sua canzone? (un aneddoto gustoso:... (Continues)
2025/9/18 - 09:16
So Long, Its Been Good to Know Yuh (Dusty Old Dust)
Commento alla canzone “So Long It's Been Good To Know Yuh” di Woody Guthrie del 1940.
Woody Guthrie racconta che la gente di Pampa [Texas] non fece tragedie quando si vide piombare addosso il cataclisma. La dignità, la calma, il senso dell’umorismo con cui affrontarono la tempesta, pur nella convinzione di non uscirne vivi, furono una lezione importante per lui. Sopratutto, significativo fu il modo comunitario, collettivo con cui la gente di Pampa mostrò di voler far fronte al disastro che Guthrie mise in evidenza in una delle sue canzoni più grandi.
Questa canzone è il contrario di tutte le infinite “disaster ballads“ fiorite negli anni precedenti.Non c’è moralismo, nè morbosità, nè dettagli orripilanti. Il tono è volutamente tenuto al limite del sorriso, senza sminuire la drammaticità della situazione, ma riportandola ad una dimensione familiare, per mostrare come, anche davanti al... (Continues)
Woody Guthrie racconta che la gente di Pampa [Texas] non fece tragedie quando si vide piombare addosso il cataclisma. La dignità, la calma, il senso dell’umorismo con cui affrontarono la tempesta, pur nella convinzione di non uscirne vivi, furono una lezione importante per lui. Sopratutto, significativo fu il modo comunitario, collettivo con cui la gente di Pampa mostrò di voler far fronte al disastro che Guthrie mise in evidenza in una delle sue canzoni più grandi.
Questa canzone è il contrario di tutte le infinite “disaster ballads“ fiorite negli anni precedenti.Non c’è moralismo, nè morbosità, nè dettagli orripilanti. Il tono è volutamente tenuto al limite del sorriso, senza sminuire la drammaticità della situazione, ma riportandola ad una dimensione familiare, per mostrare come, anche davanti al... (Continues)
Pluck 2025/9/18 - 06:33
Scene 1
(2025)
Album: The Film
lyrics by Moor Mother
music by Sumac and Moor Mother.
Scene 1, la voce vibrante di Moor Mother irrompe attraverso un connubio stridente di chitarre intrecciate che producono intermezzi intrisi di spoken words. Il canto è un’esplosione che si irradia nell’etere, lasciandosi dietro una scia impercettibile di memoria
I temi affrontati nell’album sono di natura universale: la terra, gli sfollamenti, il clima, i diritti umani e le libertà, la guerra e la pace, l’idea di fuggire dalle numerose forme di violenza e dai sistemi orribili dell’uomo e del suo impero.
Recensione: SUMAC & Moor Mother - The Film
Album: The Film
lyrics by Moor Mother
music by Sumac and Moor Mother.
Scene 1, la voce vibrante di Moor Mother irrompe attraverso un connubio stridente di chitarre intrecciate che producono intermezzi intrisi di spoken words. Il canto è un’esplosione che si irradia nell’etere, lasciandosi dietro una scia impercettibile di memoria
I temi affrontati nell’album sono di natura universale: la terra, gli sfollamenti, il clima, i diritti umani e le libertà, la guerra e la pace, l’idea di fuggire dalle numerose forme di violenza e dai sistemi orribili dell’uomo e del suo impero.
Recensione: SUMAC & Moor Mother - The Film
All they know is hate
(Continues)
(Continues)
2025/9/17 - 23:16
Sally, Don't You Grieve
Sally, Don't You Grieve
Words and Music by Woody Guthrie - 1944
Fonte: "Sally Don't You Grieve" by Woody Guthrie
Le canzoni di Guthrie tra il 1942 e il 1945 hanno per tema il secondo conflitto mondiale.
Della guerra, dal principio, Guthrie ha una visione esaltante, quasi futurista: la vede come un’occasione necessaria per annientare il nazifascismo. E vede l’America come una grande potenza il cui compito è proprio di assolvere a questa missione. Lui stesso, motivato da questo desiderio, parte come volontario nella Marina in servizio nel Mediterraneo.
Diverse le canzoni antifasciste.
"Sally, don’t you grieve" (Sally, non esser triste, 1944) racconta in prima persona la vicenda di un giovane americano. È appena stato chiamato alle armi, e prega la sua amata di non essere triste, di continuare a vivere da brava ragazza americana, anche qualora lui non tornasse più dal fronte:
"Sally,... (Continues)
Words and Music by Woody Guthrie - 1944
Fonte: "Sally Don't You Grieve" by Woody Guthrie
Le canzoni di Guthrie tra il 1942 e il 1945 hanno per tema il secondo conflitto mondiale.
Della guerra, dal principio, Guthrie ha una visione esaltante, quasi futurista: la vede come un’occasione necessaria per annientare il nazifascismo. E vede l’America come una grande potenza il cui compito è proprio di assolvere a questa missione. Lui stesso, motivato da questo desiderio, parte come volontario nella Marina in servizio nel Mediterraneo.
Diverse le canzoni antifasciste.
"Sally, don’t you grieve" (Sally, non esser triste, 1944) racconta in prima persona la vicenda di un giovane americano. È appena stato chiamato alle armi, e prega la sua amata di non essere triste, di continuare a vivere da brava ragazza americana, anche qualora lui non tornasse più dal fronte:
"Sally,... (Continues)
I just got my army call
(Continues)
(Continues)
Contributed by Pluck 2025/9/17 - 10:23
Africa
Album: Girl Senza Paura (1981)
Africa, uh, uh-uh
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2025/9/17 - 04:16
Song Itineraries:
Apartheid, Institutionalized Racist Shame
The Biggest Thing Man Has Ever Done
Commento alla canzone "The biggest thing that man has ever done" di Woody Guthrie del 1961.
"The biggest thing that man has ever done - The great historical bum". [La cosa più grande mai fatta dall’uomo - Il grande vagabondo della storia.] è una storia dell’uomo e dell’America.
L’autore si mette nei panni di un viaggiatore solitario, il grande vagabondo della storia che si sposta lungo un arco temporale lunghissimo, dalla nascita del Paradiso Terrestre, passando poi in rassegna alcuni momenti salienti della storia americana: la guerra d’Indipendenza, la guerra di Secessione, la fine della schiavitù.
Ognuna di queste grandi imprese rappresenta ciò che di più grande l’uomo sia stato in grado di realizzare. Ma nulla è così grandioso come sconfiggere Adolf Hitler e dare al mondo un futuro di pace.
Fonte: Patria Indipendente n.151 - 2017
Il menestrello antifascista e antisistema - Chiara Ferrari
"The biggest thing that man has ever done - The great historical bum". [La cosa più grande mai fatta dall’uomo - Il grande vagabondo della storia.] è una storia dell’uomo e dell’America.
L’autore si mette nei panni di un viaggiatore solitario, il grande vagabondo della storia che si sposta lungo un arco temporale lunghissimo, dalla nascita del Paradiso Terrestre, passando poi in rassegna alcuni momenti salienti della storia americana: la guerra d’Indipendenza, la guerra di Secessione, la fine della schiavitù.
Ognuna di queste grandi imprese rappresenta ciò che di più grande l’uomo sia stato in grado di realizzare. Ma nulla è così grandioso come sconfiggere Adolf Hitler e dare al mondo un futuro di pace.
Fonte: Patria Indipendente n.151 - 2017
Il menestrello antifascista e antisistema - Chiara Ferrari
Pluck 2025/9/16 - 18:22
I diari di mio padre O.S.T.
2025
I diari di mio padre
regia di: Ado Hasanovic
È il 1993 quando Bekir Hasanović scambia una moneta d’oro con la videocamera che userà per filmare la vita di ogni giorno a Srebrenica, nei giorni della guerra. Le immagini che registra con la sua troupe improvvisata, chiamata Dzon, Ben & Boys, dà vita al ritratto inaspettato di una popolazione smarrita, ma che mantiene un fiero legame con la realtà senza rinunciare alla giusta dose di umorismo. Ado, figlio di Bekir, parte da queste immagini e dalle pagine dei diari tenuti dal padre per ricostruire, insieme alla madre Fatima, la sua immagine e riuscire finalmente a sapere come ha fatto a sopravvivere alla Marcia della Morte e al genocidio di Srebrenica.
Perché per tutti potrebbe essere comodo scrivere colonne sonore: si mette un bordone prepotente, qualche arco midi a fare effetto, e un crescendo di batterie post-rock. E invece no.... (Continues)
I diari di mio padre
regia di: Ado Hasanovic
È il 1993 quando Bekir Hasanović scambia una moneta d’oro con la videocamera che userà per filmare la vita di ogni giorno a Srebrenica, nei giorni della guerra. Le immagini che registra con la sua troupe improvvisata, chiamata Dzon, Ben & Boys, dà vita al ritratto inaspettato di una popolazione smarrita, ma che mantiene un fiero legame con la realtà senza rinunciare alla giusta dose di umorismo. Ado, figlio di Bekir, parte da queste immagini e dalle pagine dei diari tenuti dal padre per ricostruire, insieme alla madre Fatima, la sua immagine e riuscire finalmente a sapere come ha fatto a sopravvivere alla Marcia della Morte e al genocidio di Srebrenica.
Perché per tutti potrebbe essere comodo scrivere colonne sonore: si mette un bordone prepotente, qualche arco midi a fare effetto, e un crescendo di batterie post-rock. E invece no.... (Continues)
1. VHS 03:18
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2025/9/16 - 09:19
Song Itineraries:
Anti-war Movies Soundtracks, Balkan Wars of the 90's
Green With Black and White and Red Between
great! love it Tony !
kavisha@kavisha.com 2025/9/16 - 07:56
Grand Coulee Dam
Grand Coulee Dam - 1945
Words and Music by Woody Guthrie
© Copyright Woody Guthrie Publications, Inc. & TRO-Ludlow Music, Inc. (BMI)
Fonte: "Grand Coulee Dam" ~ Woody Guthrie
Nel 1941 [Guthrie] è a Portland, nell’Oregon, dove riceve l’incarico di raccontare in parole e musica la grande impresa della costruzione della diga sul fiume Columbia. Ne nasce il progetto "Le canzoni del Coulee Dam". Per Guthrie è un’esperienza esaltante: non tanto descrivere la costruzione della diga in sé, quanto vedere il fiume e la grande potenza dell’acqua che, nelle sue canzoni, diventa la metafora ideale per rappresentare l’America, grande Paese chiamato a liberare il mondo dal nazifascismo. L’America è entrata in guerra e il suo sforzo militare va sostenuto, come mostravano le direttive del Partito comunista che, già da un po’ Guthrie frequenta.
Così scrive "Grand Coulee Dam" (La Grande Coulee Dam,... (Continues)
Words and Music by Woody Guthrie
© Copyright Woody Guthrie Publications, Inc. & TRO-Ludlow Music, Inc. (BMI)
Fonte: "Grand Coulee Dam" ~ Woody Guthrie
Nel 1941 [Guthrie] è a Portland, nell’Oregon, dove riceve l’incarico di raccontare in parole e musica la grande impresa della costruzione della diga sul fiume Columbia. Ne nasce il progetto "Le canzoni del Coulee Dam". Per Guthrie è un’esperienza esaltante: non tanto descrivere la costruzione della diga in sé, quanto vedere il fiume e la grande potenza dell’acqua che, nelle sue canzoni, diventa la metafora ideale per rappresentare l’America, grande Paese chiamato a liberare il mondo dal nazifascismo. L’America è entrata in guerra e il suo sforzo militare va sostenuto, come mostravano le direttive del Partito comunista che, già da un po’ Guthrie frequenta.
Così scrive "Grand Coulee Dam" (La Grande Coulee Dam,... (Continues)
Well, the world has seven wonders that the trav'lers always tell,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Pluck 2025/9/15 - 19:03
La Tradition
La Tradition
Chanson française – La Tradition – Marco Valdo M.I. – 2025
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 270
Dialogue maïeutique
Cette chanson, Lucien l’âne mon ami, comme tu peux le voir, est présentement intitulée « La Tradition ».
C’est un beau titre, dit Lucien l’âne, quoiqu’un peu mystérieux. De quelle tradition peut-il être question ? Et puis d’abord, quels sont les titres qui ont été abandonnés ?
Pour... (Continues)
Chanson française – La Tradition – Marco Valdo M.I. – 2025
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 270
Dialogue maïeutique
Cette chanson, Lucien l’âne mon ami, comme tu peux le voir, est présentement intitulée « La Tradition ».
C’est un beau titre, dit Lucien l’âne, quoiqu’un peu mystérieux. De quelle tradition peut-il être question ? Et puis d’abord, quels sont les titres qui ont été abandonnés ?
Pour... (Continues)
Le Revenant dit : J’avais vingt ans
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2025/9/15 - 12:12
Scura maja
Anonymous
Un frammento del canto era inserito nello spettacolo di Dario Fo "Ci ragiono e canto n.2", andato in scena alla Camera del Lavoro di Milano l'8 aprile 1969, cantato da Caterina Bueno e dal coro.
Giovanni Bartolomei 2025/9/14 - 22:55
Sulla Luna
Musica, ukulele, voci, programmazione strumenti, mix audio, montaggio video: l'OrcheStrafottente
l'OrcheStrafottente - Sulla Luna (2024)
l'OrcheStrafottente - Sulla Luna (2024)
Marco Tregambi 2025/9/14 - 12:45
Guarda le luci
(2025)
Guarda le luci affronta il rapporto tra la vita quotidiana e la storia, tra le distrazioni di massa e le tragedie globali. Nel testo convivono così immagini domestiche e bar di quartiere, pubblicità invadenti e social scrollati senza coscienza, ma anche scenari di guerra e bombardamenti lontani.
Il ritornello ribalta però ogni prospettiva. Di fronte al collasso, Dutch Nazari invita infatti tutti a stringersi, a tenersi stretti, a trovare nel legame umano una forma di resistenza all’angoscia della devastazione che ci circonda e che viene documentata nel videoclip del brano, dove l’artista – insieme a Sicket (che ha prodotto non solo il brano, ma anche il disco di prossima uscita) – viene immortalato mentre è intento a compiere delle semplici azioni quotidiane.
Dutch Nazari torna con un nuovo singolo e svela la data d'uscita di "Guarda Le Luci, Amore Mio"
Guarda le luci affronta il rapporto tra la vita quotidiana e la storia, tra le distrazioni di massa e le tragedie globali. Nel testo convivono così immagini domestiche e bar di quartiere, pubblicità invadenti e social scrollati senza coscienza, ma anche scenari di guerra e bombardamenti lontani.
Il ritornello ribalta però ogni prospettiva. Di fronte al collasso, Dutch Nazari invita infatti tutti a stringersi, a tenersi stretti, a trovare nel legame umano una forma di resistenza all’angoscia della devastazione che ci circonda e che viene documentata nel videoclip del brano, dove l’artista – insieme a Sicket (che ha prodotto non solo il brano, ma anche il disco di prossima uscita) – viene immortalato mentre è intento a compiere delle semplici azioni quotidiane.
Dutch Nazari torna con un nuovo singolo e svela la data d'uscita di "Guarda Le Luci, Amore Mio"
In senso lato la vita è una
(Continues)
(Continues)
2025/9/14 - 00:13
E si sfarda la negghia
se penso alle canzonette di Sanremo...... questa è pura poesia e il dialetto siciliano traduce l'angoscia umana....stupenda...
piera chiavaroli 2025/9/13 - 17:44
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Red Wine (Vino rosso, 1960) è un racconto oggettivo dei tragici avvenimenti [il sacrificio di Sacco e Vanzetti] e si sofferma sulle diverse fasi della vicenda, dal momento dell’arresto dei due giovani, fino al processo e all’esecuzione, senza tralasciare i particolari delle testimonianze, citando nomi di giudici, di testimoni, di poliziotti che hanno preso parte alla vicenda.
Nel momento in cui la canzone mette in scena il fatto più crudo (la condanna a morte sulla sedia elettrica) un testimone racconta le proprie emozioni e la speranza che le cose possano cambiare:
"I was right there in Boston the night that they died,/I never did see such sight in my life;/I thought the crowds would pull down the town,/An’ I was hopin’ they’d do it and change things around".
Poi, forse, l’amarezza, lo sconforto e la delusione prendono il sopravvento... (Continues)