Domani
2018
L'amore mio non more
L'amore mio non more
E da quanno che 'r monno s' é fatto
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2022/3/27 - 18:02
Le Rêve et le Réel
Le Rêve et le Réel
Chanson française – Le Rêve et le Réel – Marco Valdo M.I. – 2022
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 31
Dialogue Maïeutique
En Zinovie, dit Marco Valdo M.I., on peut toujours rêver.
Oui, dit Lucien l’âne, pour ce que j’en sais, on doit même rêver, sinon comment verrait-on l’avenir radieux dont parle le Guide ?
C’est juste, reprend Marco Valdo M.I., le rêve est le visage de... (Continues)
Chanson française – Le Rêve et le Réel – Marco Valdo M.I. – 2022
LA ZINOVIE
est le voyage d’exploration en Zinovie, entrepris par Marco Valdo M. I. et Lucien l’âne, à l’imitation de Carl von Linné en Laponie et de Charles Darwin autour de notre Terre et en parallèle à l’exploration du Disque Monde longuement menée par Terry Pratchett.
La Zinovie, selon Lucien l’âne, est ce territoire mental où se réfléchit d’une certaine manière le monde. La Zinovie renvoie à l’écrivain, logicien, peintre, dessinateur, caricaturiste et philosophe Alexandre Zinoviev et à son abondante littérature.
Épisode 31
Dialogue Maïeutique
En Zinovie, dit Marco Valdo M.I., on peut toujours rêver.
Oui, dit Lucien l’âne, pour ce que j’en sais, on doit même rêver, sinon comment verrait-on l’avenir radieux dont parle le Guide ?
C’est juste, reprend Marco Valdo M.I., le rêve est le visage de... (Continues)
Sans mot dire, je pense assis ;
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2022/3/27 - 17:13
Au pays des lumières
2019
Les Oubliés
La France Pays des Lumières , Gauvin parle ici de notre indifférence collective aux drames qui se déroulent en méditerranée , à la fameuse phrase " on ne peut accueillir toute la misère du monde"... Le dernier couplet il n'est jamais trop tard comme un appel à un reveil des consciences et a des actes.
Les Oubliés
La France Pays des Lumières , Gauvin parle ici de notre indifférence collective aux drames qui se déroulent en méditerranée , à la fameuse phrase " on ne peut accueillir toute la misère du monde"... Le dernier couplet il n'est jamais trop tard comme un appel à un reveil des consciences et a des actes.
Pas facile ce matin
(Continues)
(Continues)
Contributed by Pascal BORTOT 2022/3/27 - 13:40
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Kat a blázen
Nel 1925 viene fondata a Praga la compagnia teatrale Osvobozené divadlo, formata da un gruppo di artisti appartenenti al panorama dell'avanguardia praghese, per lo più studenti del Conservatorio. La compagnia è legata al gruppo Devětsil, un unione di scrittori, poeti e pittori di ispirazione socialista, tra cui anche diversi nomi importanti, come il premio Nobel per la letteratura Jaroslav Seifert o la pittrice Toyen.
Il gruppo di Osvobozené divadlo, letteralmente Teatro liberato, intendeva il modo di fare teatro in una chiave del tutto nuova, con maggiore coinvolgimento dello spettatore e innovazioni sul palcoscenico. Tra le prime messe in scena c'erano opere di grandi autori come Apollinaire, Molière o Jarry ma anche creazioni proprie. Dal 1927 diventa importante il legame della compagnia con la coppia di autori Jiří Voskovec e Jan Werich (noti con la sigla V+W). L'anno successivo comincia... (Continues)
Il gruppo di Osvobozené divadlo, letteralmente Teatro liberato, intendeva il modo di fare teatro in una chiave del tutto nuova, con maggiore coinvolgimento dello spettatore e innovazioni sul palcoscenico. Tra le prime messe in scena c'erano opere di grandi autori come Apollinaire, Molière o Jarry ma anche creazioni proprie. Dal 1927 diventa importante il legame della compagnia con la coppia di autori Jiří Voskovec e Jan Werich (noti con la sigla V+W). L'anno successivo comincia... (Continues)
Dle starých pramenů kdysi kraloval
(Continues)
(Continues)
Contributed by Stanislava 2022/3/26 - 23:10
Не стреляйте
(2017)
Zemfira Talgatovna Ramazanova, conosciuta semplicemente come Zemfira, è una delle più importanti rockstar russe. Il 21 marzo ha pubblicato un nuovo video di questa canzone, originariamente scritta durante la guerra in Cecenia, con immagini della guerra in Ucraina e delle proteste in Russia contro l'intervento militare. Sul suo sito ufficiale appaiono solo le parole "нет войне" (no alla guerra). Anche se ha tenuto un concerto il giorno stesso dell'inizio delle ostilità, sembra che Zemfira abbia lasciato il paese.
Zemfira Talgatovna Ramazanova, conosciuta semplicemente come Zemfira, è una delle più importanti rockstar russe. Il 21 marzo ha pubblicato un nuovo video di questa canzone, originariamente scritta durante la guerra in Cecenia, con immagini della guerra in Ucraina e delle proteste in Russia contro l'intervento militare. Sul suo sito ufficiale appaiono solo le parole "нет войне" (no alla guerra). Anche se ha tenuto un concerto il giorno stesso dell'inizio delle ostilità, sembra che Zemfira abbia lasciato il paese.
Не стреляйте…
(Continues)
(Continues)
2022/3/26 - 22:27
Song Itineraries:
Wars in Ukraine
Hénin-Beaumont
Dans cette chanson Gauvain se met dans la peau d'un facteur des postes qui regarde les habitant de sa ville après le score du front national aux élections municipales ( score 50% en 2014, 75% en 2020)
In questa canzone Gauvain si mette nei panni di un postino che guarda gli abitanti della sua città dopo i risultati del Front National alle elezioni municipali (50% nel 2014, 75% nel 2020).
In questa canzone Gauvain si mette nei panni di un postino che guarda gli abitanti della sua città dopo i risultati del Front National alle elezioni municipali (50% nel 2014, 75% nel 2020).
J'habite ici depuis trente ans
(Continues)
(Continues)
Contributed by Pascal BORTOT 2022/3/26 - 11:00
Song Itineraries:
Antifa AWS: Militant antifascism
Cinema
(2021)
dall'album "Nature"
Anche se siamo universi diversi / Siamo figli, fratelli, di questo pianeta, una canzone profonda e sincera dalla bellissima voce di Erica Mou.
dall'album "Nature"
“Cinema” è un pezzo che racconta la voglia di futuro, di maternità e di paternità, il bilancio di quello che è il mondo oggi e di cosa stiamo consegnando ai nostri figli, ma soprattutto la canzone si domanda chi saranno questi figli.
Anche se siamo universi diversi / Siamo figli, fratelli, di questo pianeta, una canzone profonda e sincera dalla bellissima voce di Erica Mou.
Ehi, andiamo al cinema
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2022/3/25 - 23:09
Bombe in Colombe
2020
Testo e musica di Francesca Siano.
Suoni distorti, pesanti, a tratti ridondanti come un’eco quasi a voler rappresentare la voce della coscienza di ognuno di noi ed in netto contrasto con la voce precisa, chiara e limpida di Francamente. “Bombe in colombe” è un brano particolare, che richiama l’attenzione dell’ascoltatore dapprima con il suo sound e poi con un testo profondo, da ascoltare e da capire.
Interpretato in modo intenso, il brano è una denuncia contro le discriminazioni legate all’orientamento sessuale. In un mondo ancora oggi troppo spesso arretrato, è giusto che il messaggio passi attraverso le canzoni. Le parole creano un’immagine chiara e forte che si riproduce immediatamente nella mente durante l’ascolto del brano. “Che fa se siamo diversi da chi in città cammina per mano, non respira piano né si vergogna di mostrare con chi gli piace far l’amore. Mentre noi, ghettizzati,... (Continues)
Testo e musica di Francesca Siano.
Suoni distorti, pesanti, a tratti ridondanti come un’eco quasi a voler rappresentare la voce della coscienza di ognuno di noi ed in netto contrasto con la voce precisa, chiara e limpida di Francamente. “Bombe in colombe” è un brano particolare, che richiama l’attenzione dell’ascoltatore dapprima con il suo sound e poi con un testo profondo, da ascoltare e da capire.
Interpretato in modo intenso, il brano è una denuncia contro le discriminazioni legate all’orientamento sessuale. In un mondo ancora oggi troppo spesso arretrato, è giusto che il messaggio passi attraverso le canzoni. Le parole creano un’immagine chiara e forte che si riproduce immediatamente nella mente durante l’ascolto del brano. “Che fa se siamo diversi da chi in città cammina per mano, non respira piano né si vergogna di mostrare con chi gli piace far l’amore. Mentre noi, ghettizzati,... (Continues)
Che fa, che fa, che fa, che fa
(Continues)
(Continues)
2022/3/25 - 21:55
אַרבעטער־פֿרױען
Arbeter-froyen
[1881]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: David Edelstadt (Dovid Edelshtot)
Collected 1928 by Berl Verblunsky from Basha Leye Lipski
La genesi di questa canzone è abbastanza complessa. In origine era una delle molte poesie “bundiste” di Dovid Edelshtot (David Edelstadt in forma germanizzata); poesia che, assai probabilmente, era divenuta subito canzone. David Edelstadt, nato nel 1866 a Kaluga (circa 200 km a sud di Mosca), fu un precocissimo rivoluzionario e poeta in lingua yiddish; a soli 15 anni emigrò negli USA per sfuggire ai pogrom antisemiti susseguenti al riuscito attentato contro lo zar Alessandro II (13 marzo 1881). A New York, David Edelstadt divenne militante del movimento anarchico e responsabile della rivista in yiddish Fraye Arbeter Shtime (“Libera Voce dei Lavoratori”), sulla quale pubbicava anche le sue poesie; poiché David Edelstadt morì nel 1892 a soli... (Continues)
[1881]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: David Edelstadt (Dovid Edelshtot)
Collected 1928 by Berl Verblunsky from Basha Leye Lipski
La genesi di questa canzone è abbastanza complessa. In origine era una delle molte poesie “bundiste” di Dovid Edelshtot (David Edelstadt in forma germanizzata); poesia che, assai probabilmente, era divenuta subito canzone. David Edelstadt, nato nel 1866 a Kaluga (circa 200 km a sud di Mosca), fu un precocissimo rivoluzionario e poeta in lingua yiddish; a soli 15 anni emigrò negli USA per sfuggire ai pogrom antisemiti susseguenti al riuscito attentato contro lo zar Alessandro II (13 marzo 1881). A New York, David Edelstadt divenne militante del movimento anarchico e responsabile della rivista in yiddish Fraye Arbeter Shtime (“Libera Voce dei Lavoratori”), sulla quale pubbicava anche le sue poesie; poiché David Edelstadt morì nel 1892 a soli... (Continues)
אַרבעטער־פֿרױען, לײַדנדע פֿרױען! [1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2022/3/25 - 10:53
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Himno de los guerrilleros de la Operación Reconquista de España
Anonymous
Inno anonimo dei guerriglieri repubblicani che nel 1944 tentarono di "riconquistare" la Spagna sperando in un intervento alleato contro la dittatura franchista. I guerriglieri riuscirono a conquistare per alcuni giorni la Val d'Aran, sui Pirenei al confine con la Francia, ma vennero poi sconfitti dall'esercito franchista.
Musica sconosciuta, forse quella dell'himno guerrillero (a sua volta ripresa da По долинам и по взгорьям)
Testo trovato qui: Himno de los guerrilleros de la “Operación Reconquista de España”, en la invasión del valle de Arán.
Vedi anche El maquis: la lucha antifranquista en España
Musica sconosciuta, forse quella dell'himno guerrillero (a sua volta ripresa da По долинам и по взгорьям)
Testo trovato qui: Himno de los guerrilleros de la “Operación Reconquista de España”, en la invasión del valle de Arán.
Vedi anche El maquis: la lucha antifranquista en España
Guerrillero, guerrillero ya te llama,
(Continues)
(Continues)
2022/3/25 - 00:05
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Cinque monete
Cinque monete
(Gianluca Magnani)
Migranti di oggi, migranti di ieri. Storie simili, storie uguali, storie differenti in ogni epoca della storia. “Cinque monete” racconta chi parte verso nuovo destino, chi si gioca il tutto per tutto chiedendo solamente la protezione delle stelle. E poi racconta di chi fa i conti sopra, chi stabilisce le regole e i prezzi.
(Gianluca Magnani)
Migranti di oggi, migranti di ieri. Storie simili, storie uguali, storie differenti in ogni epoca della storia. “Cinque monete” racconta chi parte verso nuovo destino, chi si gioca il tutto per tutto chiedendo solamente la protezione delle stelle. E poi racconta di chi fa i conti sopra, chi stabilisce le regole e i prezzi.
Ho le mie cinque monete per prendere il mare
(Continues)
(Continues)
Contributed by Enrico Sartori 2022/3/24 - 10:11
Sotto il vulcano
Io non capisco la gente che non ci piace l’Emilia
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2022/3/15 - 20:00
L'Internationale
Versione trilingue (armeno, azero [in caratteri arabi] e georgiano)
come inno ufficiale dell'ex Repubblica Socialista Federativa Transcaucasica
Trilingual (Armenian, Azeri [in Arabic characters] and Georgian)
as the official anthem of the former Transcaucasian SFSR
come inno ufficiale dell'ex Repubblica Socialista Federativa Transcaucasica
Trilingual (Armenian, Azeri [in Arabic characters] and Georgian)
as the official anthem of the former Transcaucasian SFSR
Armeno / Armenian:
(Continues)
Contributed by Arisztid 2022/3/15 - 16:59
Φώναξε (Διακοπές στο Sarajevo)
A very popular song in Greece, about the Sarajevo war written by Magic De Spell band, lyrics by the drummer of the band Theodoris Vlachakis.
Theodora Moschopoulou 2022/3/15 - 15:40
Le Pays Basque
PAESE BASCO: POLEMICHE E DIVISIONI (ANCHE TRA GLI INDIPENDENTISTI) PER L’ULTIMO ONGI ETORRI
Gianni Sartori
Occuparsi della questione basca senza entrare nel merito di quella dei prigionieri (gli etarras ancora in carcere) non consente di comprendere alcune delle innegabili contraddizioni dell’attuale situazione in Euskal Herria. Diversamente da altre realtà in cui si era adottata una “soluzione politica” del conflitto (Sudafrica, Irlanda…), la deposizione delle armi da parte di ETA non ha comportato la liberazione dei militanti incarcerati. Tutt’altro.
Eppure, se pur timidamente, qualche apertura sembrerebbe all’opera. Al punto che per facilitare il superamento della contrapposizione muro contro muro (ormai forse sterile, inutile…) tra movimento basco e istituzioni, sia regionali che statali, il collettivo dei prigionieri (EPPK), allineandosi alle richieste di Sortu, nel novembre 2021... (Continues)
Gianni Sartori
Occuparsi della questione basca senza entrare nel merito di quella dei prigionieri (gli etarras ancora in carcere) non consente di comprendere alcune delle innegabili contraddizioni dell’attuale situazione in Euskal Herria. Diversamente da altre realtà in cui si era adottata una “soluzione politica” del conflitto (Sudafrica, Irlanda…), la deposizione delle armi da parte di ETA non ha comportato la liberazione dei militanti incarcerati. Tutt’altro.
Eppure, se pur timidamente, qualche apertura sembrerebbe all’opera. Al punto che per facilitare il superamento della contrapposizione muro contro muro (ormai forse sterile, inutile…) tra movimento basco e istituzioni, sia regionali che statali, il collettivo dei prigionieri (EPPK), allineandosi alle richieste di Sortu, nel novembre 2021... (Continues)
Gianni Sartori 2022/3/15 - 00:23
Chanson pour Yvan Colonna
Anonymous
ANCORA PROTESTE IN CORSICA PER IL TENTATO OMICIDIO DI YVAN COLONNA
Gianni Sartori
Anche nell’ultimo fine settimana non sembrava dar segni di esaurimento l’ondata di proteste che sta incendiando (non solo metaforicamente) le principali località dell’Isola di Granito. Un’ampia risposta popolare al tentato omicidio del prigioniero corso Yvan Colonna, al momento ancora in coma, da parte di un altro detenuto, un jihadista. Costui avrebbe agito, stando almeno alle sue farneticazioni, per “punire un blasfemo” in quanto Yvan avrebbe commentato negativamente la figura del profeta Maometto.
Tornando alle proteste, nella mattinata di venerdì 11 marzo una sessantina di indipendentisti tentava di forzare l’entrata della “gendarmerie” di Porto Vecchio. Sempre venerdì una manifestazione di studenti aveva occupato le strade di Bastia. Dopo aver protestato vigorosamente davanti alla “préfecture”, dal corteo... (Continues)
Gianni Sartori
Anche nell’ultimo fine settimana non sembrava dar segni di esaurimento l’ondata di proteste che sta incendiando (non solo metaforicamente) le principali località dell’Isola di Granito. Un’ampia risposta popolare al tentato omicidio del prigioniero corso Yvan Colonna, al momento ancora in coma, da parte di un altro detenuto, un jihadista. Costui avrebbe agito, stando almeno alle sue farneticazioni, per “punire un blasfemo” in quanto Yvan avrebbe commentato negativamente la figura del profeta Maometto.
Tornando alle proteste, nella mattinata di venerdì 11 marzo una sessantina di indipendentisti tentava di forzare l’entrata della “gendarmerie” di Porto Vecchio. Sempre venerdì una manifestazione di studenti aveva occupato le strade di Bastia. Dopo aver protestato vigorosamente davanti alla “préfecture”, dal corteo... (Continues)
Gianni Sartori 2022/3/13 - 22:23
The Gunner's Dream
A NOTE FROM ROGER REGARDING UKRAINE. BUT FIRST, A NOTE FROM ALINA:
Hello!
My name is Alina Mitrofanova, I am 19 years old, and I live in Ukraine. Today my country is resisting the Russian invasion and the real war started by Russian president and led by Russian army.
I am a huge Pink Floyd and Roger Waters fan, and it was very important for me to hear Roger's opinion on this whole situation. It may not seem as urgent and critical, because this war can be considered as only "our problem", but unfortunately it rapidly becomes a catastrophe for the entire Europe and world.
The war started 11 days ago, and everyday we hear sirens that signalize about bombs thrown by Russian occupants. Russia's aggression destroys MY country, kills hundreds of innocent adults and children in MY country, and I cannot explain how many Ukrainians are forced to leave their homes and run away from this madness.... (Continues)
2022/3/13 - 12:21
Where Have all the Flowers Gone
GDZE NE WSZETCZÉ KWIÔTCZI SĄ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Mislaus Lasota 2022/3/12 - 15:51
Giai Phong
Come è stato sottolineato già da qualcuno, Giải phóng non è il nome di una città, ma significa "liberare" in vietnamita. Giải phóng miền Nam era l'inno della Repubblica del sud Vietnam e si traduce con "liberare il sud".
Andrea 2022/3/12 - 15:44
Born in Xixax
L'unica riga da tradurre dal tedesco è quella contrassegnata dalla nota, e vuol dire:
«e un giorno siamo liberi, semplicemente liberi»
Francesco Mazzocchi 2022/3/12 - 15:04
Du hast den Farbfilm vergessen
La versione già pubblicata non è sbagliata. È solo questione di sfumature. La mia, come al solito, è più strettamente letterale
HAI DIMENTICATO LA PELLICOLA A COLORI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Francesco Mazzocchi 2022/3/12 - 15:00
Die Gefangenen
Richiama quel che scriveva Rosa Luxemburg poche settimane prima d'essere assassinata in questo articolo pubblicato su Die Rote Fahne [La bandiera rossa]
Zentralorgan des Spartakusbundes [organo centrale della Lega di Spartaco] del 18 novembre 1918
Un dovere morale
Per le vittime politiche del vecchio dominio reazionario noi non volemmo alcuna «amnistia», alcuna grazia. Pretendemmo il nostro diritto a libertà, lotta e rivoluzione per quelle centinaia di persone leali e coraggiose, che languivano in penitenziari e carceri, perché sotto la dittatura della sciabola della banda di delinquenti imperialista lottavano per libertà del popolo, pace, socialismo. Ora esse sono tutte libere. Noi siamo nuovamente schierati, pronti alla lotta. Non gli arbitri coi loro complici borghesi ed il principe Max in testa ci hanno liberato, la rivoluzione proletaria ha fatto saltare le porte delle nostre casematte.
Ma... (Continues)
I PRIGIONIERI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Francesco Mazzocchi 2022/3/12 - 09:03
Leonard Cohen: The Stranger Song
Il mio video della canzone con testo e traduzione di Riccardo Venturi
Corrado 2022/3/11 - 12:36
Quand les cons sont braves
Russian policemen in Saint Petersburg arrest a participant in a protest against the war in Ukraine.
2022/3/11 - 11:34
Soldadito Boliviano [Guitarra en duelo mayor]
Bolivia: morto Mario Teran, il soldato che sparò a Ernesto Che Guevara
Bolivia: morto Mario Teran, il soldato che sparò a Ernesto Che Guevara
Aveva 80 anni. "È stato il momento peggiore della mia vita" disse
Riccardo Venturi 2022/3/11 - 11:10
Прости-прощай, Одесса мама [Some of these days]
Riccardo Venturi [ריקאַרדאָ װענטורי], 11-3-2022 10:53
אַדיע, 'ס טוט מיר באַנג, אדעסאַ מאַמאַ
(Continues)
(Continues)
2022/3/11 - 10:57
La ninna nanna de la guerra
LA NINNA NANNA DELLA GUERRA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Pluck 2022/3/11 - 09:26
De twintigste eeuw
Anonymous
Riccardo Venturi, 11-3-2022 08:39
Il ventesimo secolo
(Continues)
(Continues)
2022/3/11 - 08:39
Make War Not Love
FACEBOOK: MAKE WAR NOT LOVE
Riprendiamo dai ragazzi/e di "Making of Love"
Riprendiamo dai ragazzi/e di "Making of Love"
Troviamo parecchio interessante che se scriviamo "Educazione sessuale" su un post non possiamo sponsorizzarlo perché per Facebook è "Prodotto pornografico dedicato agli adulti" e che se per caso si scappa un capezzolo rischiamo di perdere la nostra community: pagina chiusa e impossibilità di appellarsi.
Però si può tranquillamente fare fundraising per comprare armi, usando la sponsorizzazione e gli algoritmi della piattaforma.
Viviamo in un mondo straordinario. ❤
Però si può tranquillamente fare fundraising per comprare armi, usando la sponsorizzazione e gli algoritmi della piattaforma.
Viviamo in un mondo straordinario. ❤
2022/3/10 - 22:06
La memoria
(versione ridotta)
LA MEMORIA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Giuseppe Di Modugno 2022/3/9 - 22:50
Canción para mi América
CANZONE PER LA MIA AMERICA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Giuseppe Di Modugno 2022/3/9 - 22:26
War Is Not Healthy
Imagine a professional song writer creating a song in the style of a child's nursery rhyme. That doesn't make the song "amateur" (or imply the songwriter is an amateur).
If a professional artist uses her artistry to evoke the image of children by using mimesis, in this case making child-like stylistic choices, and does so effectively, I think that is a credit to her skills as a visual rhetor.
If a professional artist uses her artistry to evoke the image of children by using mimesis, in this case making child-like stylistic choices, and does so effectively, I think that is a credit to her skills as a visual rhetor.
Steve W 2022/3/9 - 21:10
Bella Ciao
Anonymous
"BELLA CIAO" NO!
Khrystyna Soloviy è una giovane cantante ucraina.
Ha appena realizzato una canzone patriottica, adattamento della nostra "Bella ciao".
Solo che...
"Bella ciao" è un inno contro il nazifascismo. E' stata cantata da ragazzi che hanno combattuto e sono morti per sconfiggere il nazismo e il fascismo.
Khrystyna Soloviy invece sale sul palco con stivali che portano la scritta "Bandera Padre Nostro".
Stepan Bandera è un nome che a noi dice poco: è stato un fascista, un criminale di guerra, un terrorista che collaborò con la Germania Nazista e giurò fedeltà a Hitler.
Solidarietà al popolo ucraino
ma cortesemente giù le mani da "Bella ciao".
Simone Massi
2022/3/9 - 21:00
Il siluramento dello Sgarallino
Due o tre cose che so della guerra
di :
UMBERTO MAZZANTINI Nato a Marciana Marina il 17/9/1957. Scrive per greenreport.it, dove si occupa soprattutto di biodiversità e politica internazionale, e collabora con La Nuova Ecologia ed ElbaReport. Considerato uno dei maggiori esperti dell’ambiente dell’Arcipelago Toscano, è un punto di riferimento per i media per quantto riguarda la natura e le vicende delle isole toscane. E’ responsabile nazionale Isole Minori di Legambiente e responsabile Mare di Legambiente Toscana. Ex sommozzatore professionista ed ex boscaiolo, ha più volte ricoperto la carica di consigliere e componente della giunta esecutiva del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
da: Elbareport - Quotidiano di informazione online dall'Isola d'Elba
6 marzo 2022
Il mi’ babbo Veleno – che un altr’anno avrebbe avuto cent’anni - la guerra l’ha fatta, è stato a Cassino, nascosto... (Continues)
di :
UMBERTO MAZZANTINI Nato a Marciana Marina il 17/9/1957. Scrive per greenreport.it, dove si occupa soprattutto di biodiversità e politica internazionale, e collabora con La Nuova Ecologia ed ElbaReport. Considerato uno dei maggiori esperti dell’ambiente dell’Arcipelago Toscano, è un punto di riferimento per i media per quantto riguarda la natura e le vicende delle isole toscane. E’ responsabile nazionale Isole Minori di Legambiente e responsabile Mare di Legambiente Toscana. Ex sommozzatore professionista ed ex boscaiolo, ha più volte ricoperto la carica di consigliere e componente della giunta esecutiva del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
da: Elbareport - Quotidiano di informazione online dall'Isola d'Elba
6 marzo 2022
Il mi’ babbo Veleno – che un altr’anno avrebbe avuto cent’anni - la guerra l’ha fatta, è stato a Cassino, nascosto... (Continues)
Riccardo Venturi 2022/3/9 - 18:20
Chodź, pomaluj mój świat
Alcune parole di congedo del traduttore
È l'ultima traduzione che faccio per le CCG. E anche l'ultimo mio contributo per questo sito.
Non ci pigliamo proprio e a pensarci bene non ci pigliavamo mai. Nonostante questo saranno quasi dieci anni che in vari modi, a volte pessimi, a volte migliori, partecipavo alle attività di questo "database". Ora basta.
Voglio ringraziare Riccardo, Lorenzo e Flavio che ho avuto fortuna incontrare di persona, ma anche tutti gli altri admins e contribuenti che ho potuto conoscere virtualmente tramite suddetto medium. Saluto in particolare Marco Valdo M.I., Stanislava, Juha Rämö e tanti, tanti altri, alcuni passaggeri, altri, come Gian Piero Testa fedeli, ma già mancanti.
Saluto Firenze, Roma, Verona e Sicilia.
Saluto l'Italia.
ps
@ Riccardo
Anche io amo la vita. Da un obiettore di coscienza e disertore da una vita spero di amarla pure da morto.
Ma per adesso – eccomi – diserto.
Un abbraccio forte
Krzysiek
È l'ultima traduzione che faccio per le CCG. E anche l'ultimo mio contributo per questo sito.
Non ci pigliamo proprio e a pensarci bene non ci pigliavamo mai. Nonostante questo saranno quasi dieci anni che in vari modi, a volte pessimi, a volte migliori, partecipavo alle attività di questo "database". Ora basta.
Voglio ringraziare Riccardo, Lorenzo e Flavio che ho avuto fortuna incontrare di persona, ma anche tutti gli altri admins e contribuenti che ho potuto conoscere virtualmente tramite suddetto medium. Saluto in particolare Marco Valdo M.I., Stanislava, Juha Rämö e tanti, tanti altri, alcuni passaggeri, altri, come Gian Piero Testa fedeli, ma già mancanti.
Saluto Firenze, Roma, Verona e Sicilia.
Saluto l'Italia.
ps
@ Riccardo
Anche io amo la vita. Da un obiettore di coscienza e disertore da una vita spero di amarla pure da morto.
Ma per adesso – eccomi – diserto.
Un abbraccio forte
Krzysiek
Allora vieni a dipingere il mio mondo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2022/3/8 - 23:56
C'eran ragazzi che, come loro, amavan Putin e Viktor Orbán
Il sindaco Bakun(in) e il pagliaccio milanese
A dire il vero, il sig. Wojciech Bakun, nonostante il nome simile, ha ben poco a vedere con lo storico anarchico russo. Fa parte infatti di Kukiz 15, movimento politico di destra radicale, nazionalista e “antipartitica”, fondato nel 2015 dal cantante punk Paweł Kukiz. Non sarebbe stata quindi, a rigore, la persona più probabile per far fare al nostrano Matteo Salvini una delle sue più epiche figure di merda, e stavolta a livello internazionale, da quando la categoria dello spirito delle figure di merda esiste sotto i cieli del mondo. Eppure il sindaco Bakun ci è riuscito, mostrando la differenza che passa tra una persona coerente, sia pure di destra, e un buffone fascista lombardo.
Come si sa, in questi giorni, il buon Matteo Salvini è impegnatissimo a fare il guardiano della pace e il salvatore di profughi, nella Rzeczpospolita Polska. Sta... (Continues)
A dire il vero, il sig. Wojciech Bakun, nonostante il nome simile, ha ben poco a vedere con lo storico anarchico russo. Fa parte infatti di Kukiz 15, movimento politico di destra radicale, nazionalista e “antipartitica”, fondato nel 2015 dal cantante punk Paweł Kukiz. Non sarebbe stata quindi, a rigore, la persona più probabile per far fare al nostrano Matteo Salvini una delle sue più epiche figure di merda, e stavolta a livello internazionale, da quando la categoria dello spirito delle figure di merda esiste sotto i cieli del mondo. Eppure il sindaco Bakun ci è riuscito, mostrando la differenza che passa tra una persona coerente, sia pure di destra, e un buffone fascista lombardo.
Come si sa, in questi giorni, il buon Matteo Salvini è impegnatissimo a fare il guardiano della pace e il salvatore di profughi, nella Rzeczpospolita Polska. Sta... (Continues)
Riccardo Venturi 2022/3/8 - 21:38
Прости-прощай, Одесса мама [Some of these days]
@B.B.,in mente Odessa
L’unico su questo sito che può produrre delle traduzioni propriamente dette dall’yiddish e dall’ebraico è Riccardo Venturi. Il quale è stato disponibile anche in questa occasione a tradurre al suo noto livello.Grazie a lui.
Io avrei potuto produrre in extremis, copiandole, la trascrizione (senza certezza della conformità a Yivo) e la traduzione inglese.
un salutone
L’unico su questo sito che può produrre delle traduzioni propriamente dette dall’yiddish e dall’ebraico è Riccardo Venturi. Il quale è stato disponibile anche in questa occasione a tradurre al suo noto livello.Grazie a lui.
Io avrei potuto produrre in extremis, copiandole, la trascrizione (senza certezza della conformità a Yivo) e la traduzione inglese.
un salutone
Riccardo Gullotta 2022/3/8 - 13:38
אדעסאַ מאַמאַ
Anonymous
Riccardo Venturi, 8-3-2022 11:57
Sette o otto parole del traduttore. Prima di tutto vorrei chiedere scusa a tutti e tutte per aver lasciato abbandonata questa pagina, dopo aver dichiarato che “me ne sarei occupato” otto anni fa (si vedano i commenti di allora). Probabilmente, arrivato il momento di occuparmene davvero, mi sono spaventato: c'era un testo yiddish completamente svocalizzato (il che lo rende quasi incomprensibile) e, in più, tutta una serie di termini gastronomici locali ed altre parole non-standard che mi devono avere messo in difficoltà. Poiché le cose, e anche le canzoni, hanno la tendenza a risaltare fuori al cosiddetto “momento giusto” (e, in questi casi, il “momento giusto” non è quasi mai gradevole), mi è stato giustamente chiesto di riprendere questa pagina; cosa che ho fatto accorgendomi con orrore di quanto mi sia calata la vista, alle prese con le tabelle delle puntature... (Continues)
Sette o otto parole del traduttore. Prima di tutto vorrei chiedere scusa a tutti e tutte per aver lasciato abbandonata questa pagina, dopo aver dichiarato che “me ne sarei occupato” otto anni fa (si vedano i commenti di allora). Probabilmente, arrivato il momento di occuparmene davvero, mi sono spaventato: c'era un testo yiddish completamente svocalizzato (il che lo rende quasi incomprensibile) e, in più, tutta una serie di termini gastronomici locali ed altre parole non-standard che mi devono avere messo in difficoltà. Poiché le cose, e anche le canzoni, hanno la tendenza a risaltare fuori al cosiddetto “momento giusto” (e, in questi casi, il “momento giusto” non è quasi mai gradevole), mi è stato giustamente chiesto di riprendere questa pagina; cosa che ho fatto accorgendomi con orrore di quanto mi sia calata la vista, alle prese con le tabelle delle puntature... (Continues)
Mamma Odessa [1]
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2022/3/8 - 11:58
Carlos Puebla: Canción al Che, o Hasta siempre
CANZONE AL CHE (ORA E SEMPRE)
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Contributed by Giuseppe Di Modugno 2022/3/7 - 22:25
Tа забіліли сніжки
Anonymous
Riccardo Gullotta
GRUMI DI NEVE IMBIANCATI
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Contributed by Riccardo Gullotta 2022/3/7 - 14:03
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Novecento