Per me rimane una retorica abbastanza contorta.
Penso che in queste ore il popolo ucraino paga il prezzo più alto per tutti noi occidentali, compresi i "tovarisc" milanesi.
Secondo te gli ucraini dovrebbero accogliere con i fiori gente della rizma dei degenerati armati di Kadyrov?
Oppure chiedere la misericordia a 'sto bonaccione di Vladimir.
k 2022/3/1 - 09:59
Ma non diciamo eresie, per favore. A me sembra un'analisi oggettiva e corretta, e non ci vedo proprio né nessuna giustificazione, né nessun appoggio a Putin. Poi, naturalmente, dipende sempre da quel che uno vuole vedere coi suoi nazionalismi schifosi, perché in fin dei conti tutto si riduce a questo. Putin è un autocrate nel pieno solco della “tradizione” russa zarista e imperialista, in quel filo che va dai Romanov a Stalin (e oltre) senza soluzione di continuità. Tutto è tornato a un profluvio di “sante madri”, preti di qui, preti di là, tutti a benedire le sante crociate da una parte e dall'altra, le sfere di influenza, gli attacchi e le difese, le ragioni e i torti. Con il medesimo risultato di sempre: guerra, guerra e guerra. Invasioni. Bombe. Morti. Profughi. Sono tornate le logiche da guerra fredda, anzi mica tanto fredda; a pensarci bene, non se ne sono mai andate. Hanno soltanto... (Continues)
Andate a raccontarlo alle donne e gli uomini Ucraini.
Lorenzo, non pretendo che gli "anarchici" di Milano si schierino con la NATO... ma potrebbero stare un'attimo zitti, visto che ce l'abbiamo la guerra in casa, invece di suonare la ritirata.
Non mi sembra proprio il tempo di allungarsi nelle dispute ideologiche; è soprattutto un'esame per il nostro continente, la nostra comunità e la gente che gli europei hanno mandato a governere per conto loro a Bruxelles.
Forse sarei un po' meno irritato come cittadino polacco se non dovessi sentire certe, solite cazzate degli "sapientoni" milanesi o fiorentini che ne oggettivamente ne storicamente hanno avuto a che fare con la brutalità dei vicini Russi, Rick.
Ultimamente ho fatto qualche cotributo che mirava a distogliere l'attenzione del "collettivo" dalle grandi isterie dei nostri tempi e entrare negli solchi della quotidiana Normalità tipo fine... (Continues)
Sì, d'accordo. Però tu, magari, vai a raccontarlo agli uomini, alle donne e ai bambini a cui lo stato polacco ha costruito davanti un bel muro invalicabile, guardato a vista in armi. Eppure è roba di pochi mesi fa, e non mi risulta che quelle persone venissero a portare guerra alla Polonia. Magari, chissà, Francis Tuan avrà organizzato pure per loro un pacato concerto di solidarietà e di aiuto, almeno me lo auguro; però vedo che per i profughi ucraini che scappano dalla guerra non esistono muri e non esistono frontiere. Che esistano, in Polonia e altrove, profughi di serie A e profughi di serie B? Te lo dico, visto che ti dichiari dell'identico parere del defunto Gino Strada. Dai su, che bello! Blocchi, guerre calde e fredde, “occidente” vs. “oriente”, comunisti, nazionalisti, eserciti, muri...è tornato il '900! O, forse, non se ne è mai andato.
Anche sulle CCG a volte sembrano vigere diversi doppi standard. Quando si tratta della lotta per l'indipendeza dei Kurdi e Palestinesi o le aspirazioni secesioniste catalane, tutto è a posto. Quando si tratta dell'Ucraina allora sono nazi-fascisti e assassini.
Per l'informazione ai certi milanesi:
- l'Ucraine è un paese indipendente dal 1991;
- dal 2018 non fa più parte della Comunità degli Stati Indipendenti;
- non fa parte della NATO;
- e nemmeno della Comunità Europea;
- non mi risulta che il partito attualmente al potere in Ucraina sia del orientamento nazionalista o fascista.
Altro che novecento! Con certe dichirazioni mi pare di trovarsi a metà dell'ottocento.
E vi auguro vivamente di non trovarsi mai, dico mai, nella cosidetta "sfera d'influenza russa".
Basta che già oggi vi trovate in difficolta con le forniture del gas proveniente dalla Russia, secondi solo alla Germania in Europa.
Saluti
Da Torino solidarietà con gli anarchici milanesi e fiorentini sotto attacco da parte del nazionanismo, pardon, nazionalismo polacco!
I torinesi manderanno al più presto armi pesanti (damigiane di nebbiolo 14,5°) ai compagni milanesi e fiorentini vilmente aggrediti.
Se l'aggressione dovesse intensificarsi, siamo financo disposti ad accogliervi come profughi, ma per non più di qualche ora, visto che sappiamo bene che nessuno di voi è bella, bionda e figa come una profuga ucraina.
E poi ci prosciugate le botti.
Un maschio abbraccio a voi e abbasso il nazionanismo, pardon, nazionalismo polacco!
No, caro Krzysiek, il problema casomai mi sembra essere che tu, di standard, ne hai uno solo, così riassumibile: chiunque non corrisponde al tuo, di standard, è automaticamente e comunque “comunista”, filo-Putin e nemico dell' “Occidente”, della Polonia, dell'Ucraina e di Roccacannuccia-di-Sopra. Io provo uno schifo inenarrabile per il sig. Vladimir Vladimirovič Putin e per tutti i suoi congeneri, di qualsiasi “ideologia”, bandiera e impero di cui si sono fatti e si fanno portatori. Fascismi, stalinismi e quant'altro mi ripugnano, e mi ripugnano soprattutto i nazionalismi. L'Ucraina? La penso esattamente come ebbe a dire una volta Fabrizio De André: dipendesse da me, darei l'indipendenza anche al mio condominio, così come la darei a chiunque non volesse più stare insieme alla Russia, alla Spagna, all'Italia, alla Polonia, all'Ucraina. A condizione che non esistessero più frontiere, muri,... (Continues)
Dopo quasi 40 anni, questa canzone non condanna solo Jarusleski e C per aver distrutto il sogno comunista, ma anche chi laovrò per far finire (per fortuna) quella Tirannia Russa sulla Polonia e l'Europa Centro-orientale...
Lo si capisce dalle frasi contro il cattolicesimo anche come realtà ideologico-politico, (a cui si rifaceva Solidarnoscz)
A Me sembra che Bertoli da un lato si disilluda sulla vera faccia del regime del "paradiso del proletariato" e lo spiega bene, ma al tempo stesso sembra pieno di livore verso chi lo ha generato, "firmando cambiali a una fede"
Purtroppo per Bertoli e molti come lui, quel mondo a cui si faceva finta di riferirsi (ma vivendo im modo molto più occidentale) era destinato a finire, e non a evolversi con il riformismo "eurocomunista" ...
La storia poi ha cancellato anche l'utopia di Walesa.
Questa canzone fa parte di quelle più "caciarone" e "simboliche" di Gang, però in questi giorni mi è venuta in mente più volte. Ho risistemato il testo, aiutandomi con il libretto del CD.
Ecco i grandi si fanno la guerra e "Noi", i popoli, sotto sempre sotto in mezzo ai guai
Allego qui il link a You Tube che contiene una versione di Polesine (Tera e Acqua) del gruppo polesano "Berretto Frigio" che la ripropone nei suoi concerti con il testo e la linea melodica assolutamente fedele all'originale. La versione si fa notare per un introduzione e uno stacco strumentale di composizione e per un armonizzazione delle strofe che rompono la ripetitività della struggente melodia.
Informazioni sul gruppo musicale Berretto Frigio qui:
Penso che in queste ore il popolo ucraino paga il prezzo più alto per tutti noi occidentali, compresi i "tovarisc" milanesi.
Secondo te gli ucraini dovrebbero accogliere con i fiori gente della rizma dei degenerati armati di Kadyrov?
Ramzan Kadyrov
Oppure chiedere la misericordia a 'sto bonaccione di Vladimir.