L'accalappiacani, il governatore, etc. etc.
1979
Flussi e riflussi
Flussi e riflussi
L'accalappiacani quando vide il sire mangiare
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/9/20 - 19:46
Chapel Hill
[1992]
Nell'album "Dirty"
Nel 1981 a Chapel Hill, nei paraggi dell'Università del Michigan, venne fondata la libreria "Internationalist Books". Il progetto intendeva fornire un luogo d'incontro, di confronto e di controinformazione per tutti coloro che credevano "that we have no country: we do not support mindless patriotic pleas for 'national unity,' nor are we interested in keeping America number one. We support the unity and liberation of oppressed people worldwide and are working toward the day when all oppression and inequality will be removed from the earth." (it.wikipedia). Questo era, nelle sue parole, il pensiero del fondatore dell'"Internationalist Books", Bob Sheldon.
Per tenere in piedi il suo progetto, Bob Sheldon fece per anni i lavori più disparati, poi riuscì a dedicarvisi per intero. A metà degli anni 80 l'"Internationalist Books" fu il motore della campagna contro il... (Continues)
Nell'album "Dirty"
Nel 1981 a Chapel Hill, nei paraggi dell'Università del Michigan, venne fondata la libreria "Internationalist Books". Il progetto intendeva fornire un luogo d'incontro, di confronto e di controinformazione per tutti coloro che credevano "that we have no country: we do not support mindless patriotic pleas for 'national unity,' nor are we interested in keeping America number one. We support the unity and liberation of oppressed people worldwide and are working toward the day when all oppression and inequality will be removed from the earth." (it.wikipedia). Questo era, nelle sue parole, il pensiero del fondatore dell'"Internationalist Books", Bob Sheldon.
Per tenere in piedi il suo progetto, Bob Sheldon fece per anni i lavori più disparati, poi riuscì a dedicarvisi per intero. A metà degli anni 80 l'"Internationalist Books" fu il motore della campagna contro il... (Continues)
Back in the days when the battles raged
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2020/9/20 - 19:03
Luna di febbraio
1979
Maida vale
(Testo di Gianni Dearca)
Maida vale
(Testo di Gianni Dearca)
Uomo bianco indosserò
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/9/20 - 18:51
Song Itineraries:
Native American Genocide
Si batte per distruggere lo stato
1977
Rapsodia meccanica
Rapsodia meccanica
Si batte per distruggere lo stato
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/9/20 - 18:46
Le cavallette
1977
Rapsodia meccanica
Rapsodia meccanica
Le cavallette con le zampette
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/9/20 - 18:44
Non mi parlare di rivoluzioni
1977
Rapsodia meccanica
Rapsodia meccanica
Non mi parlare di rivoluzione
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/9/20 - 18:38
Eroi ed eremiti
1977
Rapsodia meccanica
Rapsodia meccanica
Eroi ed eremiti dei dintorni
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/9/20 - 18:36
L'alunno dell'ultimo banco
1977
Rapsodia meccanica
Rapsodia meccanica
Sono l'alunno dell'ultimo banco
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/9/20 - 18:21
York nome di cane
1978
Il suo nome era York, qui da noi è un nome di cane
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/9/20 - 14:53
The Immigration Song (Tear Down the Walls)
[2019]
Lyrics by Mike Stout
Music: sung in part to the tune of "Universal Soldier by Buffy Sainte-Marie
Mike Stout
Mike Stout performed his song "Immigration Song - Tear Down the Walls" on May 4, 2019 at the Pumphouse, Munhall, PA. Mike wrote the lyrics and text for this immigration song and performed it as part of the Battle of Homestead 2019 event series. The event titled: Family Separation at the Border: Its Impact on Pittsburgh, a 'Welcoming City' included Monica Ruiz and Guillermo Perez, Pittsburgh activists supporting immigrants in Pittsburg. They spoke about the programs available for immigrants in Pittsburgh.
Lyrics by Mike Stout
Music: sung in part to the tune of "Universal Soldier by Buffy Sainte-Marie
Mike Stout
Mike Stout performed his song "Immigration Song - Tear Down the Walls" on May 4, 2019 at the Pumphouse, Munhall, PA. Mike wrote the lyrics and text for this immigration song and performed it as part of the Battle of Homestead 2019 event series. The event titled: Family Separation at the Border: Its Impact on Pittsburgh, a 'Welcoming City' included Monica Ruiz and Guillermo Perez, Pittsburgh activists supporting immigrants in Pittsburg. They spoke about the programs available for immigrants in Pittsburgh.
Caravans of migrants, in nomadic chains,
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2020/9/20 - 09:37
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
La zanzara
1978
Album: York Nome Di Cane
Album: York Nome Di Cane
Questa è una ballata scritta per una zanzara
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/9/20 - 04:08
Fiorirà
(2006)
dall'album "In faccia", secondo il mio modesto parere l'unico veramente valido nella discografia solista di Pelù
La lotta contro la 'ndrangheta dei ragazzi di Locri ha ispirato questa bella e poetica canzone di Piero Pelù contro tutte le mafie.
dall'album "In faccia", secondo il mio modesto parere l'unico veramente valido nella discografia solista di Pelù
La lotta contro la 'ndrangheta dei ragazzi di Locri ha ispirato questa bella e poetica canzone di Piero Pelù contro tutte le mafie.
Un silenzio apparente
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2020/9/19 - 23:32
Song Itineraries:
Mafia and Mafias
G.H.L.M
(2006)
dall'album "In faccia"
Testo di Piero Pelù
Musica di Saverio Lanza e Piero Pelù
Il titolo è l'acronimo di Grand Hotel La Muerte e narra le Riflessioni in prima persona di un detenuto in attesa dell'esecuzione.
dall'album "In faccia"
Testo di Piero Pelù
Musica di Saverio Lanza e Piero Pelù
Il titolo è l'acronimo di Grand Hotel La Muerte e narra le Riflessioni in prima persona di un detenuto in attesa dell'esecuzione.
Ora son qua
(Continues)
(Continues)
2020/9/19 - 23:23
Song Itineraries:
Death penalty: murder by the power, From World Jails
Miserere capinere (L'attentato)
Il disco del 1970 era prodotto da Victor Sogliani, bassista dell'Equipe 84 e caro amico di Guccini. Tra le canzoni di questo primo disco c'era Miserere capinere, poetica metafora della strage di Piazza Fontana.
informazioni tratte da Storie d'amore e di anarchie di Sergio Secondiano Sacchi. Nello spettacolo la canzone era interpretata da Vittorio De Scalzi dei New Trolls.
informazioni tratte da Storie d'amore e di anarchie di Sergio Secondiano Sacchi. Nello spettacolo la canzone era interpretata da Vittorio De Scalzi dei New Trolls.
Bong! Bong! Bong! Bong!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/9/18 - 14:48
La canzone delle donne carcerate
Leggere negli occhi delle donne
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/9/18 - 14:37
Rivolta al raggio 3
[1970]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Mario Buffa Moncalvo
Album / Albumi: Moncalvo
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Mario Buffa Moncalvo
Album / Albumi: Moncalvo
Se brucia la galera non è poi 'sto gran male
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/9/18 - 14:19
Song Itineraries:
From World Jails
L’uso del ferro e l’uso del pane
[1975]
Testo e musica di Margherita Galante Garrone (Margot)
Album: Sul cammino dell'ineguaglianza
Si tratta di un concept album, formula che si ripeterà anche nei dischi successivi, basato sul tema dell’emarginazione e delle ineguaglianze, tratto liberamente dal “Discours sur l'origine et les fondements de l'inégalité parmi les hommes” di Jean-Jacques-Rousseau, pubblicato in Francia nel 1755, saggio già da me citato in Noci di cocco di Gaber a proposito dell’"invenzione" dello Stato, e di cui consiglierei sempre la ri-lettura.
Margot fa sua la lezione di Rousseau laddove afferma che l'ineguaglianza non ha origine nella natura, ma viene generata insieme alla formazione della società, divenendo illegittima e dannosa per la moralità e il benessere dell'umanità. Margot, da sempre donna battagliera, nel corso della sua vita ha sempre condannato l'ipocrisia, l'ingiustizia e la corruzione.
Nel... (Continues)
Testo e musica di Margherita Galante Garrone (Margot)
Album: Sul cammino dell'ineguaglianza
Si tratta di un concept album, formula che si ripeterà anche nei dischi successivi, basato sul tema dell’emarginazione e delle ineguaglianze, tratto liberamente dal “Discours sur l'origine et les fondements de l'inégalité parmi les hommes” di Jean-Jacques-Rousseau, pubblicato in Francia nel 1755, saggio già da me citato in Noci di cocco di Gaber a proposito dell’"invenzione" dello Stato, e di cui consiglierei sempre la ri-lettura.
Margot fa sua la lezione di Rousseau laddove afferma che l'ineguaglianza non ha origine nella natura, ma viene generata insieme alla formazione della società, divenendo illegittima e dannosa per la moralità e il benessere dell'umanità. Margot, da sempre donna battagliera, nel corso della sua vita ha sempre condannato l'ipocrisia, l'ingiustizia e la corruzione.
Nel... (Continues)
L’uso del ferro e l’uso del pane
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2020/9/18 - 09:45
L'elettore
[1970]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Mario Buffa Moncalvo
Album / Albumi: Moncalvo
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Mario Buffa Moncalvo
Album / Albumi: Moncalvo
E se il sole
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/9/18 - 04:36
Viaggio in città
[1970]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Mario Buffa Moncalvo
Album / Albumi: Moncalvo
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Mario Buffa Moncalvo
Album / Albumi: Moncalvo
Buon viaggio lungo i muri
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/9/18 - 03:55
Trieste
[1970]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Mario Buffa Moncalvo
Album / Albumi: Moncalvo
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Mario Buffa Moncalvo
Album / Albumi: Moncalvo
Nel primo mio ricordo c'è un grande porto che ormai non serve più
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/9/18 - 03:54
Lacio Drom
(1994)
dall'album "Spirito"
Una delle più belle canzoni dal secondo periodo dei Litfiba, nell'album della tetralogia degli elementi dedicato all'Aria, è un sincero omaggio alla cultura rom e al nomadismo.
Lacio Drom in lingua romanes, cioè l’idioma del popolo Rom, significa Buon Viaggio. Il testo parla di un viaggio, ma un viaggio fantastico alla ricerca di un luogo utopico dove si può fare festa e bere del buon vino.
Certo, la festa evocata nel ritornello è quella di Santa Sara la Nera, santa non riconosciuta da nessuna Chiesa ma venerata dai gitani di Saintes-Maries-de-la-Mer, ma all'ascoltatore attento non sfuggiranno - nel testo delle strofe - dei segnali che spingono a pensare che in realtà questo mondo di festa e felicità non esista, e la vita del popolo rom sia invece segnata da sofferenze, venti, uragani, dalla porta della paura...
foto di Jacques Léonard
dall'album "Spirito"
Una delle più belle canzoni dal secondo periodo dei Litfiba, nell'album della tetralogia degli elementi dedicato all'Aria, è un sincero omaggio alla cultura rom e al nomadismo.
Lacio Drom in lingua romanes, cioè l’idioma del popolo Rom, significa Buon Viaggio. Il testo parla di un viaggio, ma un viaggio fantastico alla ricerca di un luogo utopico dove si può fare festa e bere del buon vino.
Certo, la festa evocata nel ritornello è quella di Santa Sara la Nera, santa non riconosciuta da nessuna Chiesa ma venerata dai gitani di Saintes-Maries-de-la-Mer, ma all'ascoltatore attento non sfuggiranno - nel testo delle strofe - dei segnali che spingono a pensare che in realtà questo mondo di festa e felicità non esista, e la vita del popolo rom sia invece segnata da sofferenze, venti, uragani, dalla porta della paura...
foto di Jacques Léonard
La strada dove finisce
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2020/9/17 - 23:07
Song Itineraries:
Rom, Racism, Porrajmos
Dietro la collina
Chanson italienne – Dietro la collina – Zauber – 1978
Dialogue Maïeutique
Ne me demande pas, Lucien l’âne mon ami, de quelle colline, il s’agit. Je n’en sais rien et je ne sais même pas si quelqu’un en sait quelque chose. Peut-être, comme on peut le penser, il s’agit tout simplement d’une colline et d’un monde imaginaires. Bref, il y a la colline.
Oh, dit Lucien l’âne, des collines, il y en a beaucoup et il y en a partout. Alors, savoir laquelle, c’est peine perdue.
Ainsi, Lucien l’âne mon ami, on peut donc paraphraser la chanson en disant : derrière une colline imaginaire, il y a un monde imaginaire. Ou, ce qui serait mieux encore : derrière cette colline imaginée, il y a un monde fantasmé.
Oui, dit Lucien l’âne, on peut dire ainsi. Mais encore ?
Eh bien, reprend Marco Valdo M.I., dans ce pays imaginé et heureux, les arbres – ce doit être le pays des arbres – ne craignent ni le chaud... (Continues)
Dialogue Maïeutique
Ne me demande pas, Lucien l’âne mon ami, de quelle colline, il s’agit. Je n’en sais rien et je ne sais même pas si quelqu’un en sait quelque chose. Peut-être, comme on peut le penser, il s’agit tout simplement d’une colline et d’un monde imaginaires. Bref, il y a la colline.
Oh, dit Lucien l’âne, des collines, il y en a beaucoup et il y en a partout. Alors, savoir laquelle, c’est peine perdue.
Ainsi, Lucien l’âne mon ami, on peut donc paraphraser la chanson en disant : derrière une colline imaginaire, il y a un monde imaginaire. Ou, ce qui serait mieux encore : derrière cette colline imaginée, il y a un monde fantasmé.
Oui, dit Lucien l’âne, on peut dire ainsi. Mais encore ?
Eh bien, reprend Marco Valdo M.I., dans ce pays imaginé et heureux, les arbres – ce doit être le pays des arbres – ne craignent ni le chaud... (Continues)
DERRIÈRE LA COLLINE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2020/9/17 - 15:55
Забрује тако пјесме знане !
Anonymous
JA NIIN TUTUT LAULUT KAIKUVAT!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2020/9/17 - 12:27
Racist Country
[2016]
Lyrics & music by Lee Shapiro
“A Country-Rock tune about the 2016 presidential race, and general racism in America.
This song isn't based on any single individual, but rather a combination of news articles and various postings I've read on Facebook, from both friends and strangers”.
Lyrics & music by Lee Shapiro
“A Country-Rock tune about the 2016 presidential race, and general racism in America.
This song isn't based on any single individual, but rather a combination of news articles and various postings I've read on Facebook, from both friends and strangers”.
I had a friend, I used to know
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2020/9/17 - 09:15
Patriota
"Nella copertina c'è la centrale elettrica Edipower di Chivasso, vicino a Torino. È un mostro nato nei primi anni cinquanta, che inquina e uccide, ma sul loro sito dicono che è “patrimonio della storia industriale”. È chiaro che per dichiarare una scemenza simile devi essere completamente pazzo. Il mio rapporto con la natura è strettissimo, non perché io sia un ambientalista o stupidaggini del genere, ma perché la natura è tutto quello che abbiamo, la respiriamo, la mangiamo, la beviamo, siamo noi stessi natura, poi chissà per quale ridicolo motivo, ad un certo punto della storia qualcuno si è inventato questo cretinata che le città e l'uomo sono cose migliori, normali e separate dal resto mentre la natura è un optional, una cosa che ci riguarda solo quando abbiamo tempo, magari in vacanza. La natura non è una vetrina da ammirare, ma è il nostro respiro."
(Davide Tosches, fonte: KULT Underground - Intervista con Davide Tosches)
(Davide Tosches, fonte: KULT Underground - Intervista con Davide Tosches)
Sono nato in un mattino di maggio,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Andrea Marconi 2020/9/17 - 07:33
Song Itineraries:
War on Earth
Turntables
(2020)
Scritta da George Peters II, Nate “Rocket” Wonder & Janelle Monáe
dalla colonna sonora di All In: The Fight for Democracy, il nuovo documentario di Liz Garbus e Lisa Cortés che racconta la storia della soppressione dei diritti degli elettori delle comunità di colore negli Stati Uniti.
“Turn the tables” è un'espressione inglese che significa prendersi la rivincita, ribaltare la situazione, cominciare una rivoluzione. Come cantava Tracy Chapman, "finally the tables are starting to turn". Ma turntable è anche il piatto del giradischi, su cui suona una base vintage che riporta all'epoca d'oro della musica nera negli anni '70.
«Che rivoluzione sarebbe senza una canzone? Ho iniziato a pensare a chi era in prima linea. Che regalo potrei fare loro? Eccolo il regalo, una canzone che ricordi che i tempi stanno cambiando. Che stiamo facendo progressi, anche mentre affrontiamo eventi... (Continues)
Scritta da George Peters II, Nate “Rocket” Wonder & Janelle Monáe
dalla colonna sonora di All In: The Fight for Democracy, il nuovo documentario di Liz Garbus e Lisa Cortés che racconta la storia della soppressione dei diritti degli elettori delle comunità di colore negli Stati Uniti.
“Turn the tables” è un'espressione inglese che significa prendersi la rivincita, ribaltare la situazione, cominciare una rivoluzione. Come cantava Tracy Chapman, "finally the tables are starting to turn". Ma turntable è anche il piatto del giradischi, su cui suona una base vintage che riporta all'epoca d'oro della musica nera negli anni '70.
«Che rivoluzione sarebbe senza una canzone? Ho iniziato a pensare a chi era in prima linea. Che regalo potrei fare loro? Eccolo il regalo, una canzone che ricordi che i tempi stanno cambiando. Che stiamo facendo progressi, anche mentre affrontiamo eventi... (Continues)
The table 'bout to turn
(Continues)
(Continues)
2020/9/16 - 22:41
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Utopia
(tratto dalla pagina you tube)
Ciao
Ho scritto questa canzone quando ero un ragazzo, negli anni ’80, al tempo del muro di Berlino e della guerra fredda. Cinema e tv ci ricordavano continuamente che se un pazzo di presidente avesse premuto un tasto, ogni momento sarebbe stato buono per un’ecatombe nucleare. E peggio ancora i media cercavano di far passare il messaggio che l’equilibrio del terrore fosse il metodo migliore per mantenere la pace nel mondo, che la violenza e la minaccia della violenza fossero indispensabili per ottenere la pace. In quegli anni l’Italia stava uscendo dagli “anni di piombo”, durante i quali gli estremisti e i terroristi predicavano ai giovani il credo che la strada per cambiare le cose fosse la violenza. A giro si vedevano molte T-shirt col volto di Che Guevara, idolo della guerra giusta.
Io in camera avevo attaccato le immagini di Ghandi e Martin Luther King.
Poi... (Continues)
Tornerai insieme a me
(Continues)
(Continues)
2020/9/16 - 16:41
Victor Hugo: Demain, dès l’aube
HUOMENNA AAMUNKOITTEESSA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2020/9/16 - 14:24
No pueden matar al Che
NON POSSONO UCCIDERE IL CHE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lucone 2020/9/16 - 11:54
Peace Wins the Election
[2005]
Songwriters: Maria Daines & Paul Killington
Album: Come On Over [2018]
“This song was inspired by the Greg Allen Interview discussing the Earth’s need for renewable energy.
I guess when you really start thinking about the world it’s like ripples on a pond and war and destruction of any kind goes hand in hand with ripping up rainforests to make more junk mail.
Pro peace, pro planet, pro humanity song, or wishful thinking...”
Songwriters: Maria Daines & Paul Killington
Album: Come On Over [2018]
“This song was inspired by the Greg Allen Interview discussing the Earth’s need for renewable energy.
I guess when you really start thinking about the world it’s like ripples on a pond and war and destruction of any kind goes hand in hand with ripping up rainforests to make more junk mail.
Pro peace, pro planet, pro humanity song, or wishful thinking...”
I’m holdin’ the post
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2020/9/16 - 09:00
Punti di vista
Chanson italienne – Punti di vista – Zauber – 2001
Dialogue Maïeutique
Une chanson, même courte, Lucien l’âne mon ami, peut dire beaucoup de choses à propos du monde tel qu’il est, à propos du monde tel qu’il ne va pas ou plutôt, tel qu’il va mal.
Sûrement, dit Lucien l’âne, tout le monde sait ça.
Peut-être bien, dit Marco Valdo M.I., mais il y a la manière. On peut en condensant faire un petit air qui n’a l’air de rien et qui peu à peu, sans crier gare, peut faire entendre l’indignation face à ce réel que des hommes imposent à d’autres hommes, des femmes ou des enfants. C’est ce que raconte cette chanson en trois petits points de vue portés sur une même chose : une paire de chaussures superflue, absurde, inutile. On a donc : un, le point de vue commercial, celui où seul importe le profit, celui de notre monde actuel en quelque sorte ; deux, le point de vue de l’enfant qui au bout du... (Continues)
Dialogue Maïeutique
Une chanson, même courte, Lucien l’âne mon ami, peut dire beaucoup de choses à propos du monde tel qu’il est, à propos du monde tel qu’il ne va pas ou plutôt, tel qu’il va mal.
Sûrement, dit Lucien l’âne, tout le monde sait ça.
Peut-être bien, dit Marco Valdo M.I., mais il y a la manière. On peut en condensant faire un petit air qui n’a l’air de rien et qui peu à peu, sans crier gare, peut faire entendre l’indignation face à ce réel que des hommes imposent à d’autres hommes, des femmes ou des enfants. C’est ce que raconte cette chanson en trois petits points de vue portés sur une même chose : une paire de chaussures superflue, absurde, inutile. On a donc : un, le point de vue commercial, celui où seul importe le profit, celui de notre monde actuel en quelque sorte ; deux, le point de vue de l’enfant qui au bout du... (Continues)
POINTS DE VUE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2020/9/15 - 20:14
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Figli Dei Figli Della Guerra
Testo di Tony Tartarini
"Figli dei figli della guerra" è il secondo ed ultimo album (o per meglio dire mini album) dei Stradaperta, noti soprattutto per essere stati per anni la band che accompagnava Antonello Venditti dal vivo ed in studio. Questo lavoro ha il valore aggiunto, per gli amanti del rock progressivo italiano, di ospitare alla voce Tony Tartarini, che i più esperti di voi ricorderanno come front-man di un'ottima band, riconosciuta solo "post-mortem" grazie ad una ristampa degli anni 90, ovvero i Cherry Five, direttamente collegabili ai Goblin e autori di un album davvero bello, che consiglio di rintracciare a tutti. "Nipoti della guerra" (si fa prima) è in realtà un buon disco di musica rock melodica italiana, non certo progressive, ma non per questo meno valido. Un ascolto leggero e gradevole. I brani migliori stanno intorno, o all'inizio... (Continues)