Non era un sogno
[1971]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Roberto Righini
Album / Albumi: Non era un sogno / Mondo malato
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Roberto Righini
Album / Albumi: Non era un sogno / Mondo malato
Ieri son tornato a casa mezzo addormentato
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/8/7 - 15:04
Mondo malato
[1971]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Roberto Righini
Album / Albumi: Non era un sogno / Mondo malato
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Roberto Righini
Album / Albumi: Non era un sogno / Mondo malato
Mondo malato, bruciato, avvilito
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/8/7 - 15:03
Les six couleurs du monde (ou L’Arc-en-ciel de Gwenola)
I sei colori del mondo (o l'arcobaleno di Gwenola)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2020/8/7 - 12:43
Sen więźnia
Riccardo Venturi, 7-8-2020 10:57
Nota. La traduzione si basa su quella di Sen o pokoju, la versione modificata da Aleksandr Kulisiewicz nel campo di Sachsenhausen. Sono state ovviamente tradotte ex novo le parti differenti
Nota. La traduzione si basa su quella di Sen o pokoju, la versione modificata da Aleksandr Kulisiewicz nel campo di Sachsenhausen. Sono state ovviamente tradotte ex novo le parti differenti
Sogno di un prigioniero
(Continues)
(Continues)
2020/8/7 - 10:58
Almost Cut My Hair
È davvero stimolante constatare quanto un testo possa essere interpretato in maniera personale, pur nel rispetto della lingua originale.
AGRIGENTO 2020/8/6 - 23:53
I lupi
Scusate, ho conosciuto questa canzone dopo la morte di Ivan, grazie a una delle tante raccolte postume.
Il testo mi ha sempre incuriosito ed inquietato, perché a parte i chiari riferimenti storici (le aggressioni nazifasciste di Spagna e Russia) il personaggio narrante non pare prendere le distanze da quei fatti, se non nel finale, quando spezza il fucile e ricomincia a respirare.
Prendiamo ad esempio i versi:
Sette anni militare
per la patria vilipesa
ed io lì ho presi sì di sputi
e non ero peggio degli altri degli altri
Io qui ci leggo un certo orgoglio revanscista, non certo una critica e una presa di distanza dai fatti a cui ha partecipato.
E messa insieme a questa, come non pensare che l'immagine dei "lupi con gli occhi rossi da assassini vomitati dalla montagna" possa riferirsi ai partigiani vittoriosi dell'aprile '45?
Ma poi ci sono le strofe dolenti in cui il protagonista... (Continues)
Il testo mi ha sempre incuriosito ed inquietato, perché a parte i chiari riferimenti storici (le aggressioni nazifasciste di Spagna e Russia) il personaggio narrante non pare prendere le distanze da quei fatti, se non nel finale, quando spezza il fucile e ricomincia a respirare.
Prendiamo ad esempio i versi:
Sette anni militare
per la patria vilipesa
ed io lì ho presi sì di sputi
e non ero peggio degli altri degli altri
Io qui ci leggo un certo orgoglio revanscista, non certo una critica e una presa di distanza dai fatti a cui ha partecipato.
E messa insieme a questa, come non pensare che l'immagine dei "lupi con gli occhi rossi da assassini vomitati dalla montagna" possa riferirsi ai partigiani vittoriosi dell'aprile '45?
Ma poi ci sono le strofe dolenti in cui il protagonista... (Continues)
Massimo Bartolini 2020/8/6 - 07:01
Amarti e poi morire
È una traduzione della canzone Je t’aime, je t’aime (1971) di Revaux cantata da Michel Sardou.
2020/8/6 - 03:51
Arrivaru i Cammisi
La canzone è bellissima, tragica e bella. La vicenda è brutta, ma vorrei fare una domanda: non sono stati forse i feudatari (perché di feudi si trattava) a mandare al massacro i contadini di Bronte per difendere le loro rendite terriere? Se quei contadini avessero avuto contezza della loro condizione, i forconi li avrebbero rivolti, da secoli, contro chi l'opprimeva ogni giorno, non agli stranieri del domani.
Domenico 2020/8/5 - 18:49
Les Trente Copains
Les Trente Copains
Chanson française – Les Trente Copains – Marco Valdo M.I. – 2020
Scènes de la vie quotidienne au temps de la Guerre de Cent Mille Ans.
Histoire tirée du roman « Johnny et les Morts » – du moins de la traduction française de Patrick Couton de « Johnny and the Dead » de Terry Pratchett. (1995)
video illustration
Dialogue Maïeutique
Comme tu le sais sans doute, Lucien l’âne mon ami, tout comme l’appellation « camarade » signifie – du moins, c’est son sens originel – « quelqu’un avec qui on partage la chambre ou la chambrée, l’appellation « copain », comme celle toute proche de « compagnon », indique « quelqu’un avec qui on partage le pain ». Ce sont des expressions qui proviennent du langage militaire.
Oui, mais encore, demande Lucien l’âne. Pourquoi me parles-tu de toute cette étymologie ?
Précisément, répond Marco Valdo M.I., parce que la chanson raconte l’histoire... (Continues)
Chanson française – Les Trente Copains – Marco Valdo M.I. – 2020
Scènes de la vie quotidienne au temps de la Guerre de Cent Mille Ans.
Histoire tirée du roman « Johnny et les Morts » – du moins de la traduction française de Patrick Couton de « Johnny and the Dead » de Terry Pratchett. (1995)
video illustration
Dialogue Maïeutique
Comme tu le sais sans doute, Lucien l’âne mon ami, tout comme l’appellation « camarade » signifie – du moins, c’est son sens originel – « quelqu’un avec qui on partage la chambre ou la chambrée, l’appellation « copain », comme celle toute proche de « compagnon », indique « quelqu’un avec qui on partage le pain ». Ce sont des expressions qui proviennent du langage militaire.
Oui, mais encore, demande Lucien l’âne. Pourquoi me parles-tu de toute cette étymologie ?
Précisément, répond Marco Valdo M.I., parce que la chanson raconte l’histoire... (Continues)
Mil neuf cent seize. Première guerre.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2020/8/5 - 12:06
In the Year 2525 [Exordium and Terminus]
"Vuonna 2525" - The Finnish version (by Jussi Kylätasku) performed by Robin [Esa Kari Simonen] ja Robbarit (1969)
"Vuonna 2525" - Robin [Esa Kari Simonen, 1969]. Suomennos: Jussy Kylätasku
"Vuonna 2525" - Versione finlandese (di Jussi Kylätasku) interpretata da Robin [Esa Kari Simonen, 1969]
"Vuonna 2525" - Version finnoise (de Jussi Kylätasku) interprétée par Robin [Esa Kari Simonen, 1969]
"Vuonna 2525" - Robin [Esa Kari Simonen, 1969]. Suomennos: Jussy Kylätasku
"Vuonna 2525" - Versione finlandese (di Jussi Kylätasku) interpretata da Robin [Esa Kari Simonen, 1969]
"Vuonna 2525" - Version finnoise (de Jussi Kylätasku) interprétée par Robin [Esa Kari Simonen, 1969]
Vuonna siis kakskytviis kakskytviis
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2020/8/4 - 20:43
In the Year 2525 [Exordium and Terminus]
"L'an 2005" - La version française (de Boris Bergman) interprétée par Dalida et Richard Anthony [1969]
"L'an 2005" - La versione francese (di Boris Bergman) interpretata da Dalida e Richard Anthony [1969]
"L'an 2005" - The French version (by Boris Bergman) performed by Dalida and Richard Anthony [1969]
"L'an 2005" - La versione francese (di Boris Bergman) interpretata da Dalida e Richard Anthony [1969]
"L'an 2005" - The French version (by Boris Bergman) performed by Dalida and Richard Anthony [1969]
L'année 2005 de notre ère
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2020/8/4 - 19:52
In the Year 2525 [Exordium and Terminus]
"Nel 2023" [1970] - La cover italiana (Mogol / Daniele Pace) interpretata da Caterina Caselli, Dalida e Dik Dik
"Nel 2023" [1970] - The Italian cover (by Mogol - Daniele Pace) performed by Caterina Caselli, Dalida and Dik Dik
Nota. Il testo interpretato da Dalida differisce in alcuni punti da quello interpretato da Caterina Caselli e dai Dik Dik. Entrambe le versioni sono state qui riportate.
Note. The lyrics of the version performed by Dalida are slightly different from the version performed by Caterina Caselli and Dik Dik. Both are given here. [RV]
"Traduzione italiana di un brano visionario sul futuro dell'umanità, grandissimo successo internazionale nel 1968 per il duo USA Zager & Evans, addirittura per sei settimane al primo posto nella classifica di vendite americana. Primo ed unico per loro, soprattutto per Richard Evans che aveva scritto e pubblicato la prima volta questa... (Continues)
"Nel 2023" [1970] - The Italian cover (by Mogol - Daniele Pace) performed by Caterina Caselli, Dalida and Dik Dik
Nota. Il testo interpretato da Dalida differisce in alcuni punti da quello interpretato da Caterina Caselli e dai Dik Dik. Entrambe le versioni sono state qui riportate.
Note. The lyrics of the version performed by Dalida are slightly different from the version performed by Caterina Caselli and Dik Dik. Both are given here. [RV]
"Traduzione italiana di un brano visionario sul futuro dell'umanità, grandissimo successo internazionale nel 1968 per il duo USA Zager & Evans, addirittura per sei settimane al primo posto nella classifica di vendite americana. Primo ed unico per loro, soprattutto per Richard Evans che aveva scritto e pubblicato la prima volta questa... (Continues)
a. Caterina Caselli
(Continues)
2020/8/4 - 10:40
Le rose
[2020]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Martin Avena (Martix)
Produzione musicale e mastering: Gaetano Pellino
(Purpose sound factory, Monte da Po, TO)
Chitarra e basso: Gaetano Pellino
Sax: Diego Borotti
Regia Mirko Aretini
Assistente regia: Silvano Repetto
Il 1° agosto 1980 avevo quasi diciassette anni, e quella sera mi presi la prima, vera, sbronza colossale della mia vita. Assieme a Filippo, un amico e coetaneo, all'Elba, sopra il “Crino”, con due bottiglie intere di vodka, una per uno, da soli a ragionare di tutto e di niente in una notte d'estate da ragazzi da Gran Meaulnes. Poi, sembra, la vodka fece effetto e, scesi in paese, a Marina di Campo, cominciando a fare il diavolo a quattro. Non era per nulla semplice “gestirmi” viste le mie dimensioni anche allora. Mi raccontarono, perché non mi ricordo nulla, che sbarbai da solo un... (Continues)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Martin Avena (Martix)
Produzione musicale e mastering: Gaetano Pellino
(Purpose sound factory, Monte da Po, TO)
Chitarra e basso: Gaetano Pellino
Sax: Diego Borotti
Regia Mirko Aretini
Assistente regia: Silvano Repetto
Il 1° agosto 1980 avevo quasi diciassette anni, e quella sera mi presi la prima, vera, sbronza colossale della mia vita. Assieme a Filippo, un amico e coetaneo, all'Elba, sopra il “Crino”, con due bottiglie intere di vodka, una per uno, da soli a ragionare di tutto e di niente in una notte d'estate da ragazzi da Gran Meaulnes. Poi, sembra, la vodka fece effetto e, scesi in paese, a Marina di Campo, cominciando a fare il diavolo a quattro. Non era per nulla semplice “gestirmi” viste le mie dimensioni anche allora. Mi raccontarono, perché non mi ricordo nulla, che sbarbai da solo un... (Continues)
Eran finiti gli anni Settanta
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2020/8/3 - 06:14
Sayonara
1982
Kamikaze Rock 'n' Roll Suicide
Kamikaze Rock 'n' Roll Suicide
Confido nella lotta e nella guerra
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/8/2 - 19:43
Caro preside
Caro preside, che fai l'uomo importante
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/8/2 - 15:31
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Gabriele
Popolo di eroi, ebrei e razze miste
(Continues)
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/8/2 - 15:30
En una terra llunyana
En una terra llunyana. (Cançó dels Catalans Exiliats)
[2009]
Lletra i música de Sergi Dantí
Àlbum: CanSongs (Cançons) Cançons Essencials Catalanes
Este es un homenaje a los exiliados catalanes, aquellos que murieron en países lejanos sin poder nunca más volver a pisar su tierra, a ver su mar, a oler su viento. Siempre me ha impresionado mucho este detalle. Es un anhelo tan biológico o tan animal, que renunciar a él por imposición del fascismo victorioso, debe ser triplemente doloroso. Así vivía una familia catalana en tierras lejanas. Enseñando a sus nietos las canciones y la lengua de su país, "por si un día podían volver"..
Adolf Hitler probó sobre la República Española los métodos de muerte masiva que luego le harían tan efectivo en la II Guerra Mundial. Los probó mediante las tropas franquistas y sobre los Republicanos Españoles. Huyendo del horror y las fosas comunes, inaugurando los famosos Campos de Concentración nazis, los Republicanos se lanzaron al mundo.
[2009]
Lletra i música de Sergi Dantí
Àlbum: CanSongs (Cançons) Cançons Essencials Catalanes
Este es un homenaje a los exiliados catalanes, aquellos que murieron en países lejanos sin poder nunca más volver a pisar su tierra, a ver su mar, a oler su viento. Siempre me ha impresionado mucho este detalle. Es un anhelo tan biológico o tan animal, que renunciar a él por imposición del fascismo victorioso, debe ser triplemente doloroso. Así vivía una familia catalana en tierras lejanas. Enseñando a sus nietos las canciones y la lengua de su país, "por si un día podían volver"..
Adolf Hitler probó sobre la República Española los métodos de muerte masiva que luego le harían tan efectivo en la II Guerra Mundial. Los probó mediante las tropas franquistas y sobre los Republicanos Españoles. Huyendo del horror y las fosas comunes, inaugurando los famosos Campos de Concentración nazis, los Republicanos se lanzaron al mundo.
[Parlat: ] Aquestes són les cançons
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2020/8/2 - 15:28
Song Itineraries:
Exiles and exilees, The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Orphans
(2019)
Album: Everyday Life
Testo da Genius
The co-lead single from Everyday Life and lead single from ‘Sunset’, the second part of the double album, “Orphans”, tackles the Syrian Civil War. It showcases the story of a girl (Rosaleem) and her Baba (Arabic for father) who are now refugees and are met by what they believe to be the archangels, which is most probably someone aiding them in the refugee crisis.
Il secondo singolo da Everyday Life e primo singolo da 'Sunset', la seconda parte del doppio album, "Orphans" si riferisce direttamente alla guerra civile siriana. Racconta la storia di una ragazza (Rosaleem) e del suo Baba (padre in arabo) che ora sono rifugiati e accolti da persone che loro considerano, secondo la tradizione musulmana, arcangeli, probabilmente persone che li aiutano durante la crisi dei rifugiati.
Album: Everyday Life
Testo da Genius
The co-lead single from Everyday Life and lead single from ‘Sunset’, the second part of the double album, “Orphans”, tackles the Syrian Civil War. It showcases the story of a girl (Rosaleem) and her Baba (Arabic for father) who are now refugees and are met by what they believe to be the archangels, which is most probably someone aiding them in the refugee crisis.
Il secondo singolo da Everyday Life e primo singolo da 'Sunset', la seconda parte del doppio album, "Orphans" si riferisce direttamente alla guerra civile siriana. Racconta la storia di una ragazza (Rosaleem) e del suo Baba (padre in arabo) che ora sono rifugiati e accolti da persone che loro considerano, secondo la tradizione musulmana, arcangeli, probabilmente persone che li aiutano durante la crisi dei rifugiati.
I want to know when I can go
(Continues)
(Continues)
2020/8/2 - 12:48
Noir et Blanc (version noire)
Noir et Blanc (version noire)
Version française – Noir et Blanc (version noire) – Marco Valdo M.I. – 2020
Dialogue Maïeutique
Je t’avais annoncé, Lucien l’âne mon ami, qu’il y aurait une version noire – seulement en langue française, et c’est donc une chanson nouvelle, quels que soient ses airs de parodie – de cette ancienne chanson italienne intitulée Bianco e nero, qu’interprétait il y a plus d’un demi-siècle le Quartetto Cetra et comme bien des parodies, elle revêt la vêture de sa partition originale. Elle lui ressemble et cependant, elle s’en distingue. Ici, par une noirceur accentuée des faits, par un parfum musqué de réalité ; c’est une chanson réaliste. Elle s’inscrit dans un autre courant du Mississippi, elle nage dans un bras sans berges. C’est une fille de The House of the Rising Sun, sans le fard, sans le vernis, sans les fanfreluches et sans le parfum qui cachent ses vraies... (Continues)
Version française – Noir et Blanc (version noire) – Marco Valdo M.I. – 2020
Dialogue Maïeutique
Je t’avais annoncé, Lucien l’âne mon ami, qu’il y aurait une version noire – seulement en langue française, et c’est donc une chanson nouvelle, quels que soient ses airs de parodie – de cette ancienne chanson italienne intitulée Bianco e nero, qu’interprétait il y a plus d’un demi-siècle le Quartetto Cetra et comme bien des parodies, elle revêt la vêture de sa partition originale. Elle lui ressemble et cependant, elle s’en distingue. Ici, par une noirceur accentuée des faits, par un parfum musqué de réalité ; c’est une chanson réaliste. Elle s’inscrit dans un autre courant du Mississippi, elle nage dans un bras sans berges. C’est une fille de The House of the Rising Sun, sans le fard, sans le vernis, sans les fanfreluches et sans le parfum qui cachent ses vraies... (Continues)
Dans les rues de la Nouvelle-Orléans,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2020/8/2 - 12:44
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Amara terra mia
"Cade l'uliva" è un traditionnel italien-chant des cueilleuses d'olives dans la région d'Abruzzo.
UNIO - trio vocal
Première étape de travail - château du Plessis Théâtre 2017.
Cade l'uliva (traditionnel italien - chant des cueilleuses d'olives dans la région d'Abruzzo);
cantano: Armande Ferry Wilzcek , Elise Kus Meruck e Juliette Rillard:
UNIO - trio vocal
Première étape de travail - château du Plessis Théâtre 2017.
Cade l'uliva (traditionnel italien - chant des cueilleuses d'olives dans la région d'Abruzzo);
cantano: Armande Ferry Wilzcek , Elise Kus Meruck e Juliette Rillard:
Ignazio Putignano 2020/8/2 - 12:20
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[ 2017 ]
نص/ Testo / Lyrics / Paroles / Sanat :
غدي-الرحباني / Ghadi Al Raḥbāni
موسيقى / Musica / Music / Musique / Sävel :
أسامة الرحباني / Oussama Al Raḥbāni
مطرب / Interpreti / Performed by / Interprétée par Laulavat:
Hiba Tawaji
الألبوم / Album :
Hiba Tawaji – 30
da البدائيا والطرائف [Al-Bada'i' waal-Tara'if] / Novità e meraviglie , scritto nel 1923 da Kahlil Gibran
Vous avez votre Liban et j'ai le mien. Vous avez votre Liban avec ses problèmes et j'ai le mien avec sa beauté.
Vous avez votre Liban avec tous ses intérêts et toutes ses ten-dances et j'ai le mien avec tous ses rêves et toutes ses attentes.
Vous avez votre Liban : contentez-vous de lui, et j'ai le mien, mais moi, je ne me contente que de l'unique et de l'absolu.
Votre Liban est un nœud politique que le temps essaie de défaire, alors que le mien, ce sont des ... (Continues)