Ne sarei ben contenta Riccardo, la mia conoscenza del folklore scandinavo e di quello norreno in particolare (per non parlare dell'Islanda) è ben più limitata rispetto al celtico, confesso che è stata la serie televisiva I Vichinghi a spingermi a cercare testi e canti di quella cultura "Lochlanach", quei suoni incomprensibili, aspri che richiamano il canto dello sciamano e hanno il sapore del ghiaccio e del vento.
Dovrei ricominciare un'altra vita per conoscerli meglio.
Cattia Salto 2020/4/12 - 19:33
Io invece, a rigore e propriamente dicendo, sono proprio uno scandinavista e puoi immaginare quanto piacere mi faccia darti una mano sul côté scandinavo per la pagina sul King Orfeo. Ti confesso che ho già iniziato a tradurre la versione classica danese di Harpens Kraft, che poi è quella che il Grundtvig comunicò direttamente al Child. Tra le altre cose fu pubblicata nel volume, curato dal Grundtvig, intitolato Danmarks Folkeviser i Udvalg "Selezione di ballate popolari di Danimarca", che fu pubblicato nel 1882 (vale a dire lo stesso anno in cui iniziò la pubblicazione dei cinque volumi delle Child Ballads). Farò un'introduzione; poi passo alla versione norvegese e a quella svedese. Segui questa pagina, Cattia, e attingi a profusione. A pensarci bene, serve parecchio anche a me ributtarmi nelle "mie cose", sono un antidoto al virus della mente.
HARPENS KRAFT: La versione danese / Danish version
In quanto ballata per la quale il Child sosteneva la derivazione comune, assieme a King Orfeo, dal romanzo medievale Sir Orfeo (sulla scorta di quanto affermato da Sophus Bugge in un numero dell'Arkiv for nordisk filologi del 1891; e, per un antico filologo germanico, sentir rinominare Sophus Bugge riporta alla gioventù...), una sua traduzione analitica e annotata potrà senz'altro servire per una pagina come quella che Cattia Salto ha voluto costruire sul King Orfeo. Eccola qui, in primis nella sua classica versione danese che Svend Grundtvig inserì nelle sue Danmarks Folkeviser i Udvalg “Selezione di ballate popolari di Danimarca” del 1882, lo stesso anno in cui iniziò la pubblicazione dei cinque volumi delle English and Scottish Popular Ballads di Francis James Child. Non è certamente un caso: durante tutta la redazione del suo monumentale... (Continues)
"... Sono sempre lì ad impomatarci mentre ci dicono bugie
Sono responsabili di mandare giovani alla morte
Abbiamo aspettato così tanto che arrivasse qualcuno
Che correggesse la legge del nostro paese
Ma l'attesa è stata troppo lunga..."
Ciao a tutti,
da tempo riflettevo sul legame anche etimologico fra le parole "Racconto", "Canto", "Conto"... e mi imbatto quasi per caso (come spesso accede con l'uso del web) in questa canzone (poesia). Meravigliosa. I versi, la musica...la voce. Poi leggo come è nata. E chiuso in questa stanza, in solitudine con i miei pensieri in questi tempi di "solipsismo forzato"... Ho immaginato la bellezza e la vita di quel momento... la manifestazione di vita che magicamente è stata trasportata col vento ("Stasera vado e corro insieme al vento
ad aprire le porte della storia") e tradotta in parole dal poeta e melodia dal musicante (musicista e cantante)...
Un regalo inaspettato.
Un conto è procedere a contare, un canto è progredire a raccontare.
Dovrei ricominciare un'altra vita per conoscerli meglio.