ci arriva questa precisazione, che sembra un po' scritta da google translate ma comunque comprensibile, e promettiamo a Yvonne di controllare
Hi,
Ho trovato vostra pagina mentre cercavo parole di una canzone tradizionale “A bushel and a peck”. Volevo condividere con voi che c’e un grave errore nelle parole come vengono scritto sulla vostra pagina. La canzone non dice “one had a rope around his neck”. Dice invece “had a roass’n ear around his neck”. Cioe una panocchia di mais. Non una corda. Questo e importantissimo perche le parole sono molto commune e tradizionale, e sono repetute in tante canzioni tradizionali. Non ha il senso minacciante di linciaggo come voi e altri--che non hanno conoscenze della nostra cultura, musica, ed accento—l’hanno assegnato. Si tratta invece di un gioco di giovani, dove due persone devonno gareggiare per chi bacera quello che porta la panocchia.
Vi offro... (Continues)
CCG Staff 2020/10/22 - 23:46
Premesso che si tratta di una canzone ottocentesca di tradizione orale, esistente in molte verisoni.
La versione qui contribuita NON riporta il verso incriminato.
Quel verso fa parte di un'altra versione, quella di Gid Tanner & His Skillet Lickers (Atlanta, Georgia, 1927), riportata su Mudcat Café al link ancora oggi attivo.
A quello stesso link nessuno dei tanti intervenuti riporta la versione suggerita da Yvonne Hart.
In ogni caso, è assolutamente chiaro come la canzone parli di neri fuggiaschi e dei loro persecutori e non di giochi amorosi tra giovani.
L'intervento di Yvonne Hart quindi non mi sembra molto centrato, ma merita senz'altro un approfondimento.
Aggiungo che il verso riportato tra virgolette da Yvonne Hart (“had a roass’n ear around his neck”) NON dà nessun riscontro ad una prima ricerca su Google.
Ma verifico ancora.
Il verso "And one had a roaster near tied around his neck" è di una canzone interpretata anche da Willie Nelson, ma scritta e composta nel 1960 da Cowboy Copas (1913-1963), celebre country songwriter.
Non c'entra nulla con l'ottocentesca "Run, Nigger, Run", mi pare...
L'attribuzione di en.wikipedia potrebbe essere scorretta.
Giusta è sicuramente quella della Library of Congress, nella collezione "America Singing: Nineteenth-Century Song Sheets": testo su foglio volante ottocentesco.
In realtà nel testo di en.wiki è citato il White's Serenaders' Song Book (1851), ma se si va alla nota il libro citato è American negro folk-songs di Newman Ivey White del 1928, nel quale effettivamente risulta
Mi pare che l'intervento di Yvonne Hart sia completamente fuori centro. Fa riferimento ad altra e diversa canzone.
Quanto a "Run, Nigger, Run", resta da stabilire se originariamente si trattasse di canzone "bianca" di celebrazione della "caccia al negro", oppure invece di una canzone "nera", di ambito "Underground Railroad", che poi successivamente i bianchi razzisti del sud fecero propria.
Se ho capito bene, per quanto comprendo certo americano ottocentesco...
Chanson allemande – Gegenwind der Zeit – Die Toten Hosen – 2017
Texte : Andreas Frege (Campino) et Marten Laciny
Musique : Michael Breitkopf
Dialogue Maïeutique
Contrevent ?, demande Lucien l’âne.
Oui, Contrevent, dit Marco Valdo M.I., c’est son titre et ce n’est pas une chanson de marins. C’est une chanson qui interpelle frontalement les résidus du nazisme en Allemagne contemporaine et qui les renvoie à leurs calendes, qui les confronte à leur désuétude.
Oh, dit Marco Valdo M.I., « le ventre est encore fécond d’où est sortie la chose immonde » ou quelque chose comme ça, disait Bertolt Brecht. Est-ce bien de ces résidus-là, de ces nostalgiques des reichs qu’il est question dans la chanson ?
C’est bien d’eux qu’elle s’inquiète, répond Marco Valdo M.I., et même si elle les retourne à leur passé ; même si, finalement, elle les moque ; même si elle conseille (à juste titre, selon moi) de... (Continues)
CONTREVENT (Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2020/10/23 - 17:54
Un tassello significativo per capirne di più in un articolo del ricercatore israeliano Shaiel Ben-Ephraim,
Italiano
English
Israele intende mantenere la superiorità azera nella guerra del Karabakh
di Shaiel Ben-Ephraim , Asiatimes.com 14 Ottobre 2020
Israele, nonostante la solidarietà di massa per il popolo armeno, è impegnato a mantenere un sostegno fondamentale al suo alleato Azerbaigian nella guerra per il Nagorno-Karabakh.
"L'Azerbaigian non sarebbe in grado di continuare la sua operazione con l’intensità attuale senza il nostro sostegno", ha dichiarato ad Asia Times una fonte importante del ministero della Difesa israeliano a condizione di restare anonimo. Il ministero è responsabile di tutte le vendite ufficiali di armi israeliane.
Secondo l'Istituto internazionale di ricerca sulla pace [ SIPRI, ndT ] di Stoccolma, Israele ha fornito quasi due terzi (61%) di tutte le... (Continues)
Nota. Versione ritmica e cantabile, evidentemente adattata; tra le altre cose, l' "osteria" generica sostituisce il Lefteris dell'originale, che dev'essere stato qualcosa di autobiografico in quanto si tratta di una taverna realmente esistente (o meglio, una "Ouzeria": la Ουζερία Λευτέρη che si trova in pieno centro di Katerini). Versione improvvisata mentalmente mentre andavo all'Esselunga a piedi, ed esecuzione provata in fila alla cassa, indossando la mascherina e rispettando il debito distanziamento cantando Theodorakis. Con un ricordo -commosso- e un saluto a Gian Piero Testa, che è scomparso un quattordici di novembre: "Novembre quest'anno non viene". [RV]