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I Ricchi

I Ricchi
1977

Una canzone fatta come un pezzo teatrale, con le parti assegnati ai componenti del gruppo e una intro un po farsesca con ospite Guccini
INTRO
(Continues)
2020/1/20 - 22:42

Impossible

Impossible
Impossible
Chanson française – Impossible – Marco Valdo M.I. – 2020

ARLEQUIN AMOUREUX – 36

Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l’édition française de « LES JAMBES C’EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.


Dialogue Maïeutique

Bon d’accord, Lucien l’âne mon ami, encore un titre impossible. Et je t’entends déjà le dire et me demander illico des éclaircissements, que d’ailleurs, je n’ai aps la moindre intention de te refuser.

De fait, de fait, Marco Valdo M.I., tu commences à me connaître et à anticiper mes petites manies. Mais enfin, il te faut l’avouer cet « Impossible » est vraiment impossible comme titre. Je suis même assez... (Continues)
Le groupe a la faim aux tripes ;
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2020/1/20 - 21:41
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16 ottobre 1943

16 ottobre 1943
[2019]
Testo di Fabio Della Seta, Roma in valigia. Mille e anche più sonetti in Urbe et in Orbe, Antonio Stango Editore, 2001.
Musica di Gianni Nebbiosi.
Calendario Civile
Sara Modigliani: voce;
Gabriele Modigliani e Felice Zaccheo: chitarre
Sempre ricorderò quei due vecchietti
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/20 - 14:55
Song Itineraries: Extermination camps, Ghettos
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Rituale per i morti di Lampedusa

Rituale per i morti di Lampedusa
Artisti Vari - We are not going back (Nota, 2016)

“Musiche migranti di resistenza, orgoglio e memoria” è il sottotitolo del CD di ventiquattro tracce, curato da Alessandro Portelli, edito dall’etichetta friulana nel formato libro-CD (block-Nota) e realizzato in collaborazione con il Circolo Gianni Bosio e l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi. In realtà, “We are not going back” è la terza produzione discografica del progetto “Roma Forestiera” (dal titolo di una canzone romana che nel 1949 lamentava la fine della musica dalle strade delle città, soppiantata dalla radio e dalla popular music d’oltreoceano), iniziato nel 2009, che si prefigge di indagare le musiche di quei migranti che hanno riportato la musica nelle nostre strade. Prima ci sono stati “Istaraniyeri - Musiche migranti a Roma” e “Yo Soy El Descendiente” della coppia ecuadoriana Janeth Chiliquinga e Sergio Cadena.... (Continues)
Odu eyi! Aboys oyee!
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/20 - 14:38
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Napule nun t’ ‘o scurdà’

Napule nun t’ ‘o scurdà’
1976
Napule nun t’ ‘o scurdà’

testo di Salvatore Palomba

Le quattro giornate di Napoli furono un episodio storico di insurrezione popolare avvenuto nel corso della seconda guerra mondiale, tra il 27 ed il 30 settembre 1943. Nel corso dell'insurrezione i civili, con l'apporto di militari fedeli al Regno del Sud, riuscirono a liberare la città di Napoli dall'occupazione delle forze della Wehrmacht, coadiuvate da gruppi di fascisti locali.

L'avvenimento, che valse alla città il conferimento della medaglia d'oro al valor militare, consentì alle forze Alleate di trovare al loro arrivo, il 1º ottobre 1943, una città già libera dall'occupazione tedesca, grazie al coraggio e all'eroismo dei suoi abitanti ormai esasperati e allo stremo per i lunghi anni di guerra. Napoli fu la prima, tra le grandi città europee, ad insorgere, e con successo, contro l'occupazione tedesca
O vintotto ‘e settembre d’ ‘o quarantrè
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/20 - 14:19
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A Song of Peace

A Song of Peace
2017
A Song of Peace

All proceeds from the sale of this recording will benefit Amnesty International
Melody composed by Jean Sibelius, 1899. First two verses written in 1934 by Lloyd Stone ("This Is My Song")
This is my song, O God of all the nations,
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/20 - 14:05
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Ain’t We Brothers

Ain’t We Brothers
2015
Ain’t We Brothers
I was born here, just the same as you
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/20 - 14:01
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Correvano coi carri

Correvano coi carri
1978
Correvano coi carri
Correvano coi carri
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/20 - 13:50
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E adesso?

E adesso?
2001
Cantata per Pier Paolo Pasolini
E adesso che...
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/20 - 13:42
Song Itineraries: Mafia and Mafias
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Martires in s'Ardeatina Fossa

Martires in s'Ardeatina Fossa
Umberto Cocco, Sardegna nelle Ardeatine. Storie di invisibili: nove sardi trucidati dai nazisti, Comune di Sedilo/Arkadia, 2015

Poi in Calendario Civile (2019)

Interpretata da Clara Farina

«Le Fosse Ardeatine sono il nostro vero monumento nazionale, altro che Vittoriano», scrive Sandro Portelli in “Sia lode ora a uomini non di fama”, il suo contributo al volume curato da Umberto Cocco, perché i 335 massacrati il 24 marzo 1944 da nazisti e fascisti accomunano il Paese intero, provenivano da tante parti d’Italia. Tra i caduti nell’eccidio c’erano anche nove sardi, dal Campidano, dal Logudoro, dall’Ogliastra, dal Sulcis. Erano diversi per estrazione sociale, attività e professione; i loro nomi: Candido Manca, Gerardo Sergi, Pasqualino Cocco, Agostino Napoleone, Salvatore Canalis, Giuseppe Medas, Sisinnio Mocci, Antonio Ignazio Piras, Gavino Luna. Alla loro vita sono dedicati gli altri interventi... (Continues)
Sonadu no han toccos de agonia
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/20 - 13:22
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El metro

El metro
[1981]
Scritta da Juan Höelzel
In "Yo te canto", unico album di questo gruppo cileno brevemente attivo all'inizio degli anni 80.

Elicura in mapuche significa "pietra trasparente". E' il nome di un cacicco che compare tra i personaggi del poema epico "La Araucana", composto nel 500 dallo scrittore e soldato spagnolo Alonso de Ercilla y Zúñiga. Elicura sarebbe stato un consigliere di Lautaro, condottiero della resistenza mapuche contro gli spagnoli.
Elicura fu il nome scelto da alcuni giovani seminaristi gesuiti cileni e peruviani per formare un loro gruppo musicale. Erano Juan Höelzel, Luis Távara, Fernando Verdugo, Fernando Berríos, Miguel Donoso e Javier Salomón.

La metro come metafora del regime di Pinochet, un servizio "pulito e democratico" che attraversa una Santiago sotterranea ordinata e pacifica, mentre ad ogni fermata risuonano ancora le esplosioni di quell'11 settembre di... (Continues)
Y nos fuimos con el metro...
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2020/1/19 - 23:30
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Caracol

Caracol
[1981]
Scritta da Juan Höelzel
La musica e anche parte del testo si rifanno ad alcune filastrocche infantili
In "Yo te canto", unico album di questo gruppo cileno brevemente attivo all'inizio degli anni 80.

Elicura in mapuche significa "pietra trasparente". E' il nome di un cacicco che compare tra i personaggi del poema epico "La Araucana", composto nel 500 dallo scrittore e soldato spagnolo Alonso de Ercilla y Zúñiga. Elicura sarebbe stato un consigliere di Lautaro, condottiero della resistenza mapuche contro gli spagnoli.
Elicura fu il nome scelto da alcuni giovani seminaristi gesuiti cileni e peruviani per formare un loro gruppo musicale. Erano Juan Höelzel, Luis Távara, Fernando Verdugo, Fernando Berríos, Miguel Donoso e Javier Salomón.

Il testo di questo brano è molto esplicito, nonostante la nenia infantile, e presenta tutti i protagonisti del Cile di allora, sotto feroce dittatura:... (Continues)
Caracol, caracol, saca tus cachitos que ya sale el sol
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2020/1/19 - 16:09
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Nunca quedas mal con nadie

Nunca quedas mal con nadie
[1984]
Scritta da Jorge González
In "La voz de los '80", album d'esordio della band cilena.

González e Los Prisioneros evidentemente qui ce l'avevano con certi artisti che si professano rivoluzionari ma sono soltanto macchine da soldi la cui arte non solo non cambia nulla nella realtà ma ingrassa il sistema...
Dime, ¿tú te crees que protestas?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2020/1/19 - 15:08
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Piero Ciampi: Bambino mio

Piero Ciampi: Bambino mio
Bambino mio (Ciampi-Pavone-Marchetti)
in: Io e te abbiamo perso la bussola
Amico – 1973

Oggi sono 40 anni che se n’è andato! Voglio ricordare Piero Ciampi con questo capolavoro. Ha vissuto poco tempo, alzando continuamente la posta e non si può ogni giorno ricominciare da zero. Ha passato gli ultimi anni della propria vita nella sua Livorno, “la città più difficile per tutti”. L’ultima volta che venne visto era il 6 marzo 1979, all’Enoteca Mannari (che si chiamava Osteria dei Terrazzini, fino al 1974). Così, per molto tempo, il 6 Marzo di tutti gli anni, per qualcuno, divenne abitudine ritrovarsi proprio in quella osteria nel suo ricordo. Dopo tanto tempo e tanta storia purtroppo ancora molti non sanno neppure delle sue canzoni. Dal 2008 se n'è andata anche l'enoteca Mannari. Per ora resta Livorno, ma non basta rilastricare le strade, un paese è fatto di persone!
Sono da poco passate... (Continues)
Piano piano, per la strada,
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2020/1/19 - 09:09
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Revolution Calling

Revolution Calling
dal concept album Operation: Mindcrime
For a price, I'd do about anything
(Continues)
Contributed by Lucone 2020/1/19 - 03:13
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Speak

Speak
dal concept Operation:Mindcrime
Nikki: Hey! Hey! Listen to me!
(Continues)
Contributed by Lucone 2020/1/19 - 03:10
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Simpatia per il disoccupato

Simpatia per il disoccupato
Flessibilità
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/1/19 - 03:09
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Argon 36

Argon 36
Allarrembaggio, Mamma! - 1981
È diventato un fatto di creatività
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/1/19 - 03:06
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De mi barrio

De mi barrio
Nel 1923 , anno della canzone, una forma di violenza di classe e di genere poteva essere promettere ad una ragazza povera di sposarla , portarla a vivere con se e poi abbandonarla.

In questa canzone una ragazza, la più bella del suo quartiere, viene mandata a studiare in un collegio di suore nonostante la povertà della famiglia. Questo illuse la ragazza di essere una "ragazza bene", si innamora di un uomo ricco distinto ed educato che con la promessa di matrimonio la convince ad andare a vivere con lui ma poi la abbandona.
La ragazza dopo l'abbandono è costretta a vivere vendendo sorrisi e carezze in una milonga
Yo de mi barrio era la piba más bonita,
(Continues)
Contributed by Lucone 2020/1/19 - 03:04
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Pentarazzismo

Pentarazzismo
Allarrembaggio, Mamma! - 1981
Io, io sono un Dio
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/1/19 - 02:50
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L'inflazione

L'inflazione
Mi dicon che mio padre
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/1/19 - 02:46
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Milonga para Fidel

Milonga para Fidel
(1961)
Parole di D. Arce (Domingo Arcidiácono)
Musica di Osvaldo Pugliese

Informazioni su todotango
Con las cuerdas bien templadas,
(Continues)
Contributed by Lucone 2020/1/19 - 02:42
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Kinder des Krieges

Kinder des Krieges
[2006]
Album: So ein Theater
Panzerketten jede Nacht
(Continues)
Contributed by hmmwv 2020/1/18 - 19:25
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Pröa

Lè sempèr chè la storia perché perdòm memoria
(Continues)
Contributed by Minelli Sergio 2020/1/18 - 15:08
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Feudalesimo e Libertà

Feudalesimo e Libertà
[2014]
Album "A Knight at the Opera"
Il testo da YT.
Contra codesta epoca obscura,
(Continues)
Contributed by krzyś 2020/1/18 - 13:57
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Canzone del demonio in mezzo al mare

Canzone del demonio in mezzo al mare
[2018]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Daniele Tarantino - Giuseppe Santoro - Riccardo Notarpietro (Desueta)
Album / Albumi: C'era una svolta

I (o “la”?) Desueta sono tre ragazzi salentini: si chiamano Giuseppe Santoro (frontman e autore), Daniele Tarantino e Riccardo Notarpietro.

Il frontman e autore, Giuseppe Santoro, si è trasferito a Milano; ne parla, tra luci, ombre e nostalgie per Lecce, nell'intervista linkata e che è per me fonte di ogni notizia (ma non di eterna salvezza, tranquilli). In detta intervista si parla anche di artisti salentini; a me, però, un leccese a Milano ne ha ricordato un altro di vecchia, vecchissima conoscenza. L'album di esordio dei (o “della”) Desueta si chiama: C'era una svolta, e a mio parere è un titolo assolutamete geniale. Dall'intervista a Giuseppe Santoro estrapolo questa breve presentazione della canzone... (Continues)
A bordo è salito un uomo con gli occhi stanchi,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2020/1/17 - 20:06
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Pareti

Pareti
2013
Album: L'Entrata - L'Uscita
Non riesco a capire più
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/1/17 - 20:02
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Vaters Land

Vaters Land
[2001]
Parole di Hannes Wader
Musica: tradizionale
Album: Wünsche
Vaterland, Vaterland
(Continues)
Contributed by hmmwv 2020/1/16 - 20:53

Reporter

Reporter
Mestiere affascinante
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/1/16 - 19:32
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Не уводите меня из весны

Не уводите меня из весны
Questa è una vecchia canzone, datata 1962, appartenente quindi al cosiddetto ciclo della "mala" delle canzoni di Vysotskij.
Весна еще в начале,
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2020/1/16 - 19:02
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Das Land, in dem ich leben will

Das Land, in dem ich leben will
[2017]
Parole e musica di Bodo Wartke
Ich hab‘ den Eindruck, dass das, was die ganze Welt
(Continues)
Contributed by hmmwv 2020/1/16 - 18:58
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Le ceneri

Le ceneri
"L'obbedienza chiede troppe lacrime inghiottite
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/1/16 - 17:27

Manù dorme sotto i ponti

Manù dorme sotto i ponti
Mimmo Mòllica 'traduce' in filastrocca «L’infanzia tradita di Manuel. A 10 anni già un clochard», titolo di un toccante articolo pubblicato su «La Stampa» da Lodovico Poletto. Manù dorme sotto i portici, mangia sotto i portici e al mattino, quando il traffico inizia a farsi intenso e il rumore troppo forte, si alza e trascina la sua giornata avanti e indietro per la città. Manuel è l’unico bambino della città che non ha una casa, e nemmeno una baracca con una stufa e un letto dove andare a dormire quando la temperatura, di notte, scende sotto zero. Il suo tetto è il porticato di un palazzo a due passi dal centro.

«Ma andiamo via presto. Ci hanno detto che qui non possiamo restare». «Per trovarli bisogna andare di notte. Quando anche i pusher hanno lasciato i giardini lì vicino, i negozi sono chiusi e l’unico bar che resiste è ben lontano. Una sera di venerdì, faceva freddissimo, Manuel e... (Continues)
Manù dorme sotto i ponti,
(Continues)
Contributed by River 2020/1/16 - 14:47
Song Itineraries: Bridges
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Cambiamento

Cambiamento
Album: Ergo sum (2013)
Non c'è niente da capire, nulla di particolare
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/1/16 - 00:03
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Barabba

Barabba
(2015)
Album: Qui e ora


Parliamo della canzone "Barabba": cosa ti ha spinto a scrivere questa canzone, e quale messaggio intendi inviare al pubblico?

Scaturisce da un fatto di cronaca. Un 18enne rumeno muore in un incidente stradale coinvolgendo un’altra auto su cui viaggia una famiglia italiana. Muoiono due bimbi. Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo della Lombardia, scrive sulla pagina Facebook: "Non mi dispiace che il ragazzo rumeno ubriaco sia morto". Sotto il suo post una marea di commenti favorevoli. Dalle analisi il ragazzo risulterà negativo a ogni test tossicologico. Questo mi ha veramente mandato in bestia e mi sorprende che ancora oggi ci siano persone capaci di giudicare così superficialmente altri esseri umani e trattarli come inferiori.

ondarock
Indulgi all'odio, alla divisione, mentre la tua testa non ce la fa più
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/1/15 - 23:11
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Tempo di virgole

Tempo di virgole
2004
Album: Bonora
È un tempo di virgole
(Continues)
Contributed by Alberto Scotti 2020/1/15 - 18:42
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L'unico bacio

L'unico bacio
Nude (2015)
Senza perdere la tenerezza
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/15 - 15:14
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L'indifferenza

L'indifferenza
Nude (2015)
Hai visto di tutto
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/15 - 15:04
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Filo spinato

Filo spinato
Nude (2015)
Filo spinato corre sul confine
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/15 - 14:31
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Rosa's Lovely Daughters

Rosa's Lovely Daughters
(1988)
Album: Skewed, Slewed, Stewed & Awkward

Testo dal Deposito

Canzone dedicata alle "adorabili figlie di Rosa (Luxemburg)", le donne coraggiose che nella vita quotidiana e nella militanza portano avanti gli ideali di giustizia ed emancipazione della rivoluzionaria tedesca. Queste donne sono ad esempio le madri di paza de Mayo (le mad mothers, che indossano white scarves), le militanti pacifiste (peace campers), le donne sudafricane che bruciarono i loro lasciapassare in piazza (burning pass-books in the centre of town).

Il 15 gennaio 1919 ammazzano Rosa Luxembourg e Karl Liebknecht.
Who’s that walking miles for water?
(Continues)
2020/1/15 - 12:17
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Non mi rappresentate

Non mi rappresentate
[2020]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Dante Francani

Dante Francani, sarà bene ricordarlo o farlo presente a chi non lo conoscesse, fa tuttora l'operaio metalmeccanico in provincia di Teramo, dove è nato; non si avesse a dire, come fanno tanti in modo “bipartisan” (o "biciarlatan", per meglio dire), che è uno che parla della classe operaia per sentito dire. Per il resto, penso che ogni altro commento sia del tutto superfluo: basta ascoltarla e leggerla, la sua canzone. Ci siamo messi appositamente a trascriverla proprio per questo. [CCG/AWS Staff]
Cadono i governi come fossero birilli,
(Continues)
Contributed by Daniela -k.d.- 2020/1/15 - 11:19
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海闊天空 [Boundless Oceans, Vast Skies]

海闊天空 [Boundless Oceans, Vast Skies]
hoi2 fut3 tin1 hung1
[1993]
Scritta da / Written by / Auteur / Säveltäjä: Wong Ka Kui
Album / Albumi: Rock and Roll

"Boundless Oceans, Vast Skies" (Chinese: 海闊天空 hoi2 fut3 tin1 hung1; lit. "sea wide sky empty") is a song written and recorded by the Hong Kong rock band Beyond. Released in 1993 on the Cantonese album Rock and Roll, the song was and remains massively popular. The song has been also translated as "Under a Vast Sky", "Ocean Wide Sky High", "Vast Seas, Clear Skies" and "Clear Skies, Vast Ocean". The song is an anthem of Cantonese rock music and one of Beyond's signature songs. It has been adopted for several events in Cantonese-speaking regions, such as the Artistes 512 Fund Raising Campaign for the 2008 Sichuan earthquake, and most prominently as the unofficial anthem of the 2014 Hong Kong protests. The song was written by Wong Ka Kui and other band members. It was a tribute... (Continues)
今天我寒夜里看雪飘过
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2020/1/15 - 08:33
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Η Σμύρνη

Η Σμύρνη
I Smýrni
[1972]
Testo / Στίχοι / Lyrics / Paroles / Sanat:
Pythagoras / Πυθαγόρας
Musica / Μουσική / Music / Musique / Sävel:
Apostolos Kaldaras / Απόστολος Καλδάρας
Interpreti / Ερμηνεία / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Giorgos Dalaras / Γιώργος Νταλάρας
Album /'Αλμπουμ: Mikra Asia / Μικρά Ασία

Il 1922 segnò la disfatta della Grecia dopo tre anni di guerra contro la repubblica di Turchia, appena costituita. Passò alla storia come la Mikrasiatikí katastrofí / Μικρασιατική καταστροφή. Fu la conseguenza dell’insano nazionalismo che produsse i fumi della Megali Idea / Μεγάλη Ιδέα .
Dall’indipendenza greca si era fatto strada il progetto di estendere la sovranità greca su una parte dell’antico impero bizantino, Anatolia occidentale e Cipro,e di eleggere Costantinopoli a capitale dello stato allargato, la Megali Hellas / Μεγάλη Ἑλλάς , una Magna Graecia... (Continues)
Η Σμύρνη μάνα καίγεται καίγεται και το βιος μας
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2020/1/14 - 23:43
Song Itineraries: Exiles and exilees
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Malarazza [Lamento di un servo ad un Santo crocifisso]

Malarazza [Lamento di un servo ad un Santo crocifisso]
PROPOSTA DI MODIFICA AL TESTO
di Alberto Musmeci

Nota: essendo un dialetto, e non una lingua, ho scritto in modo da approssimare la dizione siciliana, anche se letta da uno non siculo.
MALARAZZA
(Continues)
Contributed by Alberto Musmeci 2020/1/14 - 12:14

Filastrocca di un piatto di plastica

Filastrocca di un piatto di plastica
I rifiuti marini costituiscono un grave problema in costante aumento. Se la plastica rappresenta una importante risorsa per la società moderna, il suo ‘smaltimento’ in mare è una autentica iattura, una guerra.
«Filastrocche Plastic Free» di Mimmo Mòllica, per sviluppare una memoria di ferro e ricordarsi che i «piatti di carta» sono fatti di plastica e la sterminata presenza di rifiuti in plastica nell'ambiente marino: più di 11 mila tonnellate l’anno vengono recuperate lungo le coste e sulle spiagge.

«Un piatto di plastica» fa parte di «Filastrocche Plastic Free» di Mimmo Mòllica, tre filastrocche per sviluppare una memoria di ferro, per ricordarsi che i «piatti di carta» sono fatti di plastica.

"Le gravi catastrofi naturali reclamano un cambio di mentalità che obbliga ad abbandonare la logica del puro consumismo e a promuovere il rispetto della creazione". (Albert Einstein)
Di plastica un piatto
(Continues)
Contributed by River 2020/1/14 - 09:31
Song Itineraries: War on Earth
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Pippo non lo sa

Pippo non lo sa
Mio papà mi ricordava che " Pippo non lo sa " a Milano voleva dileggiare i " Mosquito " che volavano sul nord Italia ...
Claudio Ascari 2020/1/13 - 22:07
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La Breda

La Breda
Nerone Piccolo fu gravemente ferito, ma si salvò ed è ancora vivo, ha 95 anni.
Paola Brolati 2020/1/13 - 21:57
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Spielzeugland

Spielzeugland
d’après la traduction italienne de Riccardo Venturi
d’une chanson allemande – Spielzeugland – Die Toten Hosen – 1986


Dialogue Maïeutique

Spielzeugland – littéralement, en français : Pays des Jouets – désigne quelque chose de particulier en allemand, mais transposé en italien, il désigne tout autre chose, ce qui bien évidemment complique un peu le problème qui se pose au traducteur bénévole, comprenez au sens premier et paraît-il vieilli de « de bonne volonté » ; on y ajoute généralement, un zeste de bienveillance. En italien donc, Riccardo Venturi a tout naturellement traduit : « Paese dei balocchi », ce qui renvoie à Pinocchio et à Carlo Collodi, alias Carlo Lorenzini. Comme on le voit, rien n’est simple. D’autant que vu ainsi, le sens de Spielzeugland glisse encore un peu plus vers un autre sens, celui de Pays de Cocagne - Paese dei balocchi, luogo immaginario del Pinocchio di Collodi,... (Continues)
AU PAYS DES JOUETS
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2020/1/13 - 18:13
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Ai mamà

Ai mamà

QUANDO LO STATO SI AUTOASSOLVE: NESSUN COLPEVOLE PER LA MORTE INGIUSTA DI REMY FRAISSE

(Gianni Sartori)

L'8 gennaio i magistrati della corte d'appello di Tolosa responsabili dell'inchiesta sulla morte di Remy Fraisse hanno stabilito che nessuno doveva essere perseguito per il tragico evento. Il giovane militante ecologista – 21 anni - era rimasto ucciso da una granata esplosiva nella notte tra il 25 e il 26 ottobre 2014 mentre protestava contro la costruzione di una diga a Sivens (Tarn). Nonostante le richieste in tal senso degli avvocati della famiglia di Remy, i giudici hanno sostanzialmente evitato di procedere ad una nuova ricostruzione dei fatti e di interrogare il prefetto in proposito. Un “non-luogo a procedere” nei confronti del gendarme responsabile (con cui si confermano e sottoscrivono le conclusioni a cui era giunto il giudice nel gennaio 2018) che chiude definitivamente... (Continues)
Gianni Sartori 2020/1/13 - 17:55
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A Gaza

A Gaza
2014

Scrivo. E nel frattempo a Gaza vanno all'appuntamento con la tragedia
quotidiana. Nella loro terra sono estranei, separati, senza domani, senza
protezioni, esplorano i margini del dolore. Maledetti dall’odio del custode che
stamattina si è svegliato più vorace. Serrati dalla sua legge, una macchina che
scava, devasta, frantuma, distrugge costruzioni e chiama a una lenta discesa
disperata in quella voragine che resta sempre aperta.
Muoiono, sospesi all'ingresso di un cielo stordito, scorticato dal filo spinato
che corrode anche la vista negata di bambini invisibili, ma con addosso ancora
l'accento della vita, che in loro risale con affanno per venire alla luce illegale
che li circonda nel fumo di una civiltà morente.
Quei loro sogni, infranti nello specchio, in me scorrono come nuvole
periodiche contaminate da rabbia inefficace. E voleranno eterni in lenti
intervalli... (Continues)
Ecco, se mi adattassi a una poesia ragionevole,
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/13 - 09:30
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Gli occhi neri di Julia Cortez

Gli occhi neri di Julia Cortez
da Ferite & Feritoie (2019)

l’emozionante canzone Gli occhi neri di Julia Cortez è dedicata alla tenerissima figura della maestrina, l’ultima con cui ha comunicato Che Guevara prima della sua esecuzione.

La Higuera, Bolivia, ottobre 1967. Che Guevara è prigioniero in una piccola scuola, in attesa della sentenza. L’ultima persona che vedrà, prima di morire, a parte i soldati, è la maestrina di quella scuola, la giovane Julia Cortez. A raccontare questo risvolto minimale di una grande storia furono Giovanni Marrozzini e Angelo Ferracuti in un reportage dalla Bolivia (“Nessuno va più a trovare il Che”) apparso in maggio sul magazine del quotidiano Repubblica. Julia è ancora viva, suo figlio si chiama Ernesto e i due cronisti l’hanno intervistata. Paolo Capodacqua riprende il loro racconto e aggiunge un nuovo brandello alla tela del mito del Che.

Gli occhi neri di Julia Cortez è una canzone... (Continues)
Mi scusi, signorina, se non sto in posa
(Continues)
Contributed by Dq82 2020/1/13 - 06:11
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Manifesto

Manifesto
2014
Fuori Dal Gruppo
Black bloc sulla strada
(Continues)
Contributed by Antonio Santi 2020/1/13 - 04:52
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Non mi faccio comandare

Non mi faccio comandare
2014
Fuori Dal Gruppo
Non mi faccio comandare da un americano
(Continues)
Contributed by Antonio Santi 2020/1/13 - 04:44

Harvest Land

Anonymous
Harvest Land
@ Juha Rämö

I don't think it's just a linguistic job here, not for me... I don't know a single foreign language, even the italian so and so...
B.B. 2020/1/12 - 22:20




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