Mafia
Su partuti cincu cavalli niuri
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/8/6 - 22:01
Song Itineraries:
Mafia and Mafias
シンフォニーの5広島 - Symphony no 5 Hiroshima
[1953]
Symphony no 5 Hiroshima
Musica /音楽/ Music / Musique / Musik / музыка /מוזיקה موسيقى/ מוזיקה / Μουσική / Sävel / Muziko:
大木正夫 - Masao Ohki
Oggi 74 anni fa
Introduzione alla Sinfonia n. 5 Hiroshima
Consiste di un Preludio e degli 8 movimenti seguenti:
I. Fantasmi - Era una processione di fantasmi. [幽霊, Yūrei]
II. Fuoco - Nel momento successivo il fuoco si propagò in fiamme. [火, Hi]
III. Acqua - La gente vagava in cerca d'acqua. [水, Mizu]
IV. Arcobaleno - Improvvisamente una pioggia nera si riversò su di loro e poi apparve un arcobaleno bellissimo. [虹, Niji]
V. Ragazzi e ragazze - I ragazzi e le ragazze sono morti senza potere conoscere la gioia della vita umana e chiamare i loro genitori. [少年少女, Shōnen shōjo]
VI. Deserto atomico [原子野, Genshi-no]
VII. Deserto sconfinato con teschi.
VIII. Elegy
I primi 6 movimenti corrispondono ai pannelli omologhi dipinti sino... (Continues)
Symphony no 5 Hiroshima
Musica /音楽/ Music / Musique / Musik / музыка /מוזיקה موسيقى/ מוזיקה / Μουσική / Sävel / Muziko:
大木正夫 - Masao Ohki
Oggi 74 anni fa
Introduzione alla Sinfonia n. 5 Hiroshima
Consiste di un Preludio e degli 8 movimenti seguenti:
I. Fantasmi - Era una processione di fantasmi. [幽霊, Yūrei]
II. Fuoco - Nel momento successivo il fuoco si propagò in fiamme. [火, Hi]
III. Acqua - La gente vagava in cerca d'acqua. [水, Mizu]
IV. Arcobaleno - Improvvisamente una pioggia nera si riversò su di loro e poi apparve un arcobaleno bellissimo. [虹, Niji]
V. Ragazzi e ragazze - I ragazzi e le ragazze sono morti senza potere conoscere la gioia della vita umana e chiamare i loro genitori. [少年少女, Shōnen shōjo]
VI. Deserto atomico [原子野, Genshi-no]
VII. Deserto sconfinato con teschi.
VIII. Elegy
I primi 6 movimenti corrispondono ai pannelli omologhi dipinti sino... (Continues)
brano strumentale
Contributed by Riccardo Gullotta 2019/8/6 - 19:31
Nothing
© David Jaye 2018
Nothing Song about the last person on earth after destruction
Nothing Song about the last person on earth after destruction
You, you tell me nothing,
(Continues)
(Continues)
Contributed by David Jaye 2019/8/6 - 12:28
I Come and Stand at Every Door
6 agosto 1945.
Poesia di TŌGE Sankichi tradotta in inglese da Karen Thornber.
TŌGE Sankichi, nato nel 1917 fu un poeta giapponese, attivista, sopravvissuto alla bomba. La sua raccolta “Poems of the Atomic Bomb” fu pubblicata nel 1951, due anni prima della sua morte.
AUGUST 6
Can we forget that flash?
suddenly 30,000 in the streets disappeared
in the crushed depths of darkness
the shrieks of 50,000 died out
when the swirling yellow smoke thinned
buildings split, bridges collapsed
packed trains rested singed
and a shoreless accumulation of rubble and embers - Hiroshima
before long, a line of naked bodies walking in groups, crying
with skin hanging down like rags
hands on chests
stamping on crumbled brain matter
burnt clothing covering hips
corpses lie on the parade ground like stone images of Jizo, dispersed in all
directions
on the banks of the river, lying one on top... (Continues)
Poesia di TŌGE Sankichi tradotta in inglese da Karen Thornber.
TŌGE Sankichi, nato nel 1917 fu un poeta giapponese, attivista, sopravvissuto alla bomba. La sua raccolta “Poems of the Atomic Bomb” fu pubblicata nel 1951, due anni prima della sua morte.
AUGUST 6
Can we forget that flash?
suddenly 30,000 in the streets disappeared
in the crushed depths of darkness
the shrieks of 50,000 died out
when the swirling yellow smoke thinned
buildings split, bridges collapsed
packed trains rested singed
and a shoreless accumulation of rubble and embers - Hiroshima
before long, a line of naked bodies walking in groups, crying
with skin hanging down like rags
hands on chests
stamping on crumbled brain matter
burnt clothing covering hips
corpses lie on the parade ground like stone images of Jizo, dispersed in all
directions
on the banks of the river, lying one on top... (Continues)
Flavio Poltronieri 2019/8/6 - 12:27
Remembrance - Who Did You Die For?
[2017]
Remembrance - Are you Ready to Fight - Who Did You die For ?
A song about what has become a series of " Wars to end all War " as opposed to " A war to end all Wars". For those who gave, remain, the displaced, the victims, the survivors, the lost, the found, those that fight, those that seek peace, those that have found peace and forgiven or been forgiven. May there be peace. May you be happy, may you be healthy, may you be peaceful and free from any harm. © David Jaye
Remembrance - Are you Ready to Fight - Who Did You die For ?
A song about what has become a series of " Wars to end all War " as opposed to " A war to end all Wars". For those who gave, remain, the displaced, the victims, the survivors, the lost, the found, those that fight, those that seek peace, those that have found peace and forgiven or been forgiven. May there be peace. May you be happy, may you be healthy, may you be peaceful and free from any harm. © David Jaye
Are you ready to fight
(Continues)
(Continues)
Contributed by David Jaye 2019/8/6 - 12:01
E con la cicca in bocca
Anonymous
Sulla "leggera", credo vada citata anche la versione di Caterina Bueno, che l'aveva studiata sulle montagne Pistoiesi e dell'Amiata. (la trovate anche su questo stesso sito, https://www.antiwarsongs.org/canzone.p... )
Dice Caterina che con questa parola si definivano gli stagionali, i disoccupati, i migranti. Però è una parola che ha un senso dispregiativo, è anche uno che passa il tempo a bere all'osteria, al limite uno che vive di espedienti, di accatonaggio. La strofa che è cantata è già paradossale di per sé "alla leggera, che poco gliene importa, la prende la sporta, e via la se ne va", la sporta, perché alla leggera basta una sporta per viaggiare
Più semplicemente, così si chiamava la scombinata compagnia di lavoratori che d'inverno, per sbarcare il lunario, scendeva dalle inospitali montagne per cervare lavoro in pianura, senz'altra risorsa che le braccia per lavorare e una sporta... (Continues)
Dice Caterina che con questa parola si definivano gli stagionali, i disoccupati, i migranti. Però è una parola che ha un senso dispregiativo, è anche uno che passa il tempo a bere all'osteria, al limite uno che vive di espedienti, di accatonaggio. La strofa che è cantata è già paradossale di per sé "alla leggera, che poco gliene importa, la prende la sporta, e via la se ne va", la sporta, perché alla leggera basta una sporta per viaggiare
Più semplicemente, così si chiamava la scombinata compagnia di lavoratori che d'inverno, per sbarcare il lunario, scendeva dalle inospitali montagne per cervare lavoro in pianura, senz'altra risorsa che le braccia per lavorare e una sporta... (Continues)
Piersante Sestini 2019/8/5 - 23:45
Alle Kinder dieser Erde
KAIKKI MAAILMAN LAPSET
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2019/8/5 - 18:07
Il general Cadorna
Anonymous
E anca Checco Beppe faxeva el timoniere
Invese della mussa gaveva so mojere
BOM BOM BOM al Rombo del Canon
Il general Cadorna faceva il Mulattiere
Al posto della mula c'ha Vittorio Emanuele
BOM BOM BOM al Rombo del Canon
Invese della mussa gaveva so mojere
BOM BOM BOM al Rombo del Canon
Il general Cadorna faceva il Mulattiere
Al posto della mula c'ha Vittorio Emanuele
BOM BOM BOM al Rombo del Canon
Paolo 2019/8/5 - 13:30
רייזעלע
[1938/40]
Reyzele
טעקסט / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: מרדכי געבירטיג - Mordekhay Gebirtig
מוזיק / Musica / Music / Musique / Sävel: מרדכי געבירטיג - Mordekhay Gebirtig
יבערזעצן / Interprete / Performed by / Interprétée par / Laulaa : Chava Alberstein - חוה אלברשטיין
E’ una famosa canzone yiddish di Mordechai Gebirtig. Fu composta presumibilmente tra il 1938 e il 1940.
Come nelle altre sue canzoni, la vita ,i sentimenti e le usanze ebraiche nel periodo antecedente l’Olocausto sono tratteggiati con la semplicità e la tenerezza di un grande interprete della cultura yiddish .Si divise tra l’impegno politico nel Bund ed il teatro. Avrebbe potuto salvarsi lasciando il Ghetto di Cracovia ma rifiutò. Fu fucilato dai nazisti per strada nel 1942.
I confinati nel Ghetto, tra cui la sua famiglia e i suoi compagni, finirono nei campi di sterminio in 11.000, vittime del piano delle... (Continues)
Reyzele
טעקסט / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: מרדכי געבירטיג - Mordekhay Gebirtig
מוזיק / Musica / Music / Musique / Sävel: מרדכי געבירטיג - Mordekhay Gebirtig
יבערזעצן / Interprete / Performed by / Interprétée par / Laulaa : Chava Alberstein - חוה אלברשטיין
E’ una famosa canzone yiddish di Mordechai Gebirtig. Fu composta presumibilmente tra il 1938 e il 1940.
Come nelle altre sue canzoni, la vita ,i sentimenti e le usanze ebraiche nel periodo antecedente l’Olocausto sono tratteggiati con la semplicità e la tenerezza di un grande interprete della cultura yiddish .Si divise tra l’impegno politico nel Bund ed il teatro. Avrebbe potuto salvarsi lasciando il Ghetto di Cracovia ma rifiutò. Fu fucilato dai nazisti per strada nel 1942.
I confinati nel Ghetto, tra cui la sua famiglia e i suoi compagni, finirono nei campi di sterminio in 11.000, vittime del piano delle... (Continues)
[1] שטייט זיך דאָרט אין געסעלע
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta + CCG/AWS Staff 2019/8/5 - 13:10
La serpe a Carolina
MOnsù o Mopnzù dl francese"MONSIEUR" ...Signore...
Franco Mayer 2019/8/3 - 15:15
Le Cahier vert
Le Cahier vert
Lettre de prison 39
19 juillet 1935
Dialogue Maïeutique
Le Cahier vert ?, s’étonne Lucien l’âne. Je me demande ce qu’il peut contenir.
Sans aucun doute, il peut contenir tout, absolument tout, tout un univers ou alors, répond Marco Valdo M.I., rien, au départ sûrement, rien du tout. En fait, je ne sais pas et je ne sais même pas si ce carnet vert a été conservé. Cependant, on peut être sûr qu’il a existé et ce que je peux en dire, c’est que c’est la première fois qu’il est mentionné.
Pour moi, dit Lucien l’âne, un carnet vert, bleu, rouge, jaune ou de n’importe quelle couleur, peu importe, mais un tel carnet s’impose. On devrait en remettre un à chaque prisonnier qui le demande, surtout à ceux qui sont mis en isolement. Un carnet et un miroir, ça briserait le cercle de la solitude. En quelque sorte, ce serait plus humain, comme vous dites.
Ce serait certainement une... (Continues)
Lettre de prison 39
19 juillet 1935
Dialogue Maïeutique
Le Cahier vert ?, s’étonne Lucien l’âne. Je me demande ce qu’il peut contenir.
Sans aucun doute, il peut contenir tout, absolument tout, tout un univers ou alors, répond Marco Valdo M.I., rien, au départ sûrement, rien du tout. En fait, je ne sais pas et je ne sais même pas si ce carnet vert a été conservé. Cependant, on peut être sûr qu’il a existé et ce que je peux en dire, c’est que c’est la première fois qu’il est mentionné.
Pour moi, dit Lucien l’âne, un carnet vert, bleu, rouge, jaune ou de n’importe quelle couleur, peu importe, mais un tel carnet s’impose. On devrait en remettre un à chaque prisonnier qui le demande, surtout à ceux qui sont mis en isolement. Un carnet et un miroir, ça briserait le cercle de la solitude. En quelque sorte, ce serait plus humain, comme vous dites.
Ce serait certainement une... (Continues)
Quand vous recevrez ce courrier,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/8/1 - 19:00
Lamento del Partigiano
Anonymous
E' ancora una canzone della Brigata Valle Gesso “I.Vivanti” e si canta sull'aria di “Va l'alpin sulle alte cime”. A detta del Comandante Aldo Quaranta questa poteva dirsi la canzone della Banda di Roccavione e doveva essere stata scritta da Enrico Giorgis (Ricu).
Testo originale pubblicato nel libretto clandestino del 1944 "Canta il Partigiano" e successiva ristampa del 1947 a cura di Panfilo Editore in Cuneo.
Riproposto (agosto 2019) nella bella rivista MARITTIME a firma di Mauro FANTINO: tutti i dettagli li trovate alla pagina La veglia del partigiano
Testo originale pubblicato nel libretto clandestino del 1944 "Canta il Partigiano" e successiva ristampa del 1947 a cura di Panfilo Editore in Cuneo.
Riproposto (agosto 2019) nella bella rivista MARITTIME a firma di Mauro FANTINO: tutti i dettagli li trovate alla pagina La veglia del partigiano
Marcia ancora il partigiano
(Continues)
(Continues)
Contributed by gianfranco 2019/8/1 - 16:13
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Viva la Valle Gesso
Anonymous
E’ la canzone delle Brigata Valle Gesso “I.Vivanti”, già III Banda. Si canta sull'aria “Sul cappello che noi portiamo”. Quando le parole dicono “Il migliore dei partigian”, il riferimento è proprio ad Ildo Vivanti, l'eroe della Banda, che ferito e catturato dai tedeschi, venne condannato a morte e l'esecuzione avvenne in località San Rocco Castagneretta.
Testo originale pubblicato nel libretto clandestino del 1944 "Canta il Partigiano" e successiva ristampa del 1947 a cura di Panfilo Editore in Cuneo.
Riproposto (agosto 2019) nella bella rivista MARITTIME a firma di Mauro FANTINO: tutti i dettagli li trovate alla pagina La veglia del partigiano
Testo originale pubblicato nel libretto clandestino del 1944 "Canta il Partigiano" e successiva ristampa del 1947 a cura di Panfilo Editore in Cuneo.
Riproposto (agosto 2019) nella bella rivista MARITTIME a firma di Mauro FANTINO: tutti i dettagli li trovate alla pagina La veglia del partigiano
Le montagne le montagne di Valle Gesso
(Continues)
(Continues)
Contributed by gianfranco 2019/8/1 - 16:08
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Купола
Veniva eseguita da Łada Gorpienko
Il testo da Włodzimierz Wysocki.com
Il testo da Włodzimierz Wysocki.com
ROSYJSKIE KOPUŁY
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2019/8/1 - 01:32
Купола
Dall'album con le canzoni di Vladimir Vysotskij cantate in polacco "Ja i tak zabiorę Cię stąd" pubblicato nel 2014.
Il testo da Włodzimierz Wysocki.com
Il testo da Włodzimierz Wysocki.com
KOPUŁY
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2019/8/1 - 01:27
The Harder They Come
da Maggie's Farm
con alcune modifiche dove il testo originale era diverso
con alcune modifiche dove il testo originale era diverso
PIU' SONO DURI (1)
(Continues)
(Continues)
2019/7/31 - 16:59
Inno della rivolta, o Inno del Molinari
ZugNachPankow
Hymn to Revolt
(Continues)
(Continues)
Contributed by ZugNachPankow 2019/7/31 - 00:17
27 Ἰουνίου 1906, 2 μ. μ.
Fonte: C. P. Cavafis, Poesía completa, traducción de Anna Pothitou y Rafael Herrera Montero, Madrid, Visor libros, 2003
27 DE JUNIO DE 1906, 2 P.M.
(Continues)
(Continues)
Contributed by L.L. 2019/7/31 - 00:10
Al compagno presidente Salvador Allende
FOR THE COMRADE PRESIDENT SALVADOR ALLENDE
(Continues)
(Continues)
Contributed by ZugNachPankow 2019/7/30 - 23:51
Brothers and Sisters
(2019)
Parole e musica di Ben Harper
dall'album We Get By con canzoni scritte e prodotte da Ben Harper per Mavis Staples
Per una presentazione dell'album vedere Change.
Un accorato appello alla solidarietà tra esseri umani e a una rivoluzione pacifica contro i potenti.
Parole e musica di Ben Harper
dall'album We Get By con canzoni scritte e prodotte da Ben Harper per Mavis Staples
Per una presentazione dell'album vedere Change.
Un accorato appello alla solidarietà tra esseri umani e a una rivoluzione pacifica contro i potenti.
Can't stay the same, think that everything
(Continues)
(Continues)
2019/7/30 - 20:22
Change
(2019)
Parole e musica di Ben Harper
dall'album We Get By con canzoni scritte e prodotte da Ben Harper per Mavis Staples
Nella foto del 1956 di Gordon Parks scelta per la copertina del nuovo album di Mavis Staples, cinque bambine e un bambino di Mobile, Alabama guardano da dietro una rete un parco giochi in cui, essendo afroamericani, non possono entrare. Non riusciamo a vedere le loro espressioni, ma possiamo immaginare i loro sentimenti. Se non si capiscono questa foto e le emozioni e la storia che essa mette in gioco, non si può comprendere l’importanza di Mavis Staples, monumento del gospel-soul e colonna sonora con gli Staples Singers del movimento per i diritti civili.
A Ben Harper è riuscita un’altra piccola magia: scrivere testi che riflettono quel che accade negli Stati Uniti senza evocare fatti contingenti e soprattutto facendoli suonare perfettamente integrati alla vita e... (Continues)
Parole e musica di Ben Harper
dall'album We Get By con canzoni scritte e prodotte da Ben Harper per Mavis Staples
Nella foto del 1956 di Gordon Parks scelta per la copertina del nuovo album di Mavis Staples, cinque bambine e un bambino di Mobile, Alabama guardano da dietro una rete un parco giochi in cui, essendo afroamericani, non possono entrare. Non riusciamo a vedere le loro espressioni, ma possiamo immaginare i loro sentimenti. Se non si capiscono questa foto e le emozioni e la storia che essa mette in gioco, non si può comprendere l’importanza di Mavis Staples, monumento del gospel-soul e colonna sonora con gli Staples Singers del movimento per i diritti civili.
A Ben Harper è riuscita un’altra piccola magia: scrivere testi che riflettono quel che accade negli Stati Uniti senza evocare fatti contingenti e soprattutto facendoli suonare perfettamente integrati alla vita e... (Continues)
Gotta change around here
(Continues)
(Continues)
2019/7/30 - 20:17
Qana
Sbancor, Franco Lattanzi. Grande esempio di schizofrenica incoerenza.
sergio falcone 2019/7/30 - 20:04
Banan
à partir de la traduction italienne LA BANANA de Krzysiek Wrona
d’une chanson polonaise (inédite) – Banan – Jacek Kleyff – 2018
Paroles et musique : Jacek Kleyff
Jacek Kleyff : guitare et métronome, enregistrement sur dictaphone.
Texte transcrit à l’oreille par YT.
Dialogue Maïeutique
Qu’est-ce que c’est encore, Marco Valdo M.I., que cette histoire de banane ? D’abord, d’où vient-elle ? Puisque c’est une version française, elle vient forcément d’ailleurs. Est-elle africaine, sud-américaine, antillaise comme sont les bananes ? Vient-elle du Pérou ou de la Martinique ? Ou d’ailleurs, mais nécessairement, d’un pays où poussent les bananes qui sont des pays chauds, très chauds pour ce que j’en sais, car sur les rivages que j’ai fréquentés par ici, il n’y en avait pas, sauf à titre de curiosité.
En effet, Lucien l’âne mon ami, la banane est un fruit résolument exotique ; mais, il y a aussi... (Continues)
d’une chanson polonaise (inédite) – Banan – Jacek Kleyff – 2018
Paroles et musique : Jacek Kleyff
Jacek Kleyff : guitare et métronome, enregistrement sur dictaphone.
Texte transcrit à l’oreille par YT.
Dialogue Maïeutique
Qu’est-ce que c’est encore, Marco Valdo M.I., que cette histoire de banane ? D’abord, d’où vient-elle ? Puisque c’est une version française, elle vient forcément d’ailleurs. Est-elle africaine, sud-américaine, antillaise comme sont les bananes ? Vient-elle du Pérou ou de la Martinique ? Ou d’ailleurs, mais nécessairement, d’un pays où poussent les bananes qui sont des pays chauds, très chauds pour ce que j’en sais, car sur les rivages que j’ai fréquentés par ici, il n’y en avait pas, sauf à titre de curiosité.
En effet, Lucien l’âne mon ami, la banane est un fruit résolument exotique ; mais, il y a aussi... (Continues)
LA BANANE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/7/29 - 18:11
Als die Waffen schwiegen
Translated by Tobi Veselich
Lyrics Translate
Lyrics Translate
WHEN THE WEAPONS WERE SILENT
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2019/7/29 - 10:18
Symphony No.9 "The Ardeatine Caves"
Dedicato ai Martiri dell’eccidio con un riguardo verso il 335mo di cui non si conosce neppure il nome. Quello che segue vorrebbe non essere un semplice elenco.
Martiri delle Fosse Ardeatine : 335 vite
Adolfo Caviglia Adolfo Sansolini Agostino Napoleone Aladino Govoni Alberto Cozzi Alberto Di Nepi Alberto Fantacone Alberto Funaro Alberto Giacchini Alberto Marchesi Aldo Angelai Aldo Banzi Aldo Berolsheimer Aldo Eluisi Aldo Ercoli Aldo Finzi Aldo Francesco Chiricozzi Alessandro Portieri Alessandro Zarfati Alfredo Capecci Alfredo Mosca Alfredo Pasqualucci Alfredo Sansolini Alfredo Maggini Ambrogio Lunghi Ambrogio Pettorini Amedeo Lidonnici Amedeo Petocchi Andrea Casadei Angelo Di Castro Angelo Di Porto Angelo Fochetti Angelo Frascati Angelo Galafati Angelo Marino Angelo Martella Angelo Perugia Angelo Pignotti Angelo... (Continues)
Martiri delle Fosse Ardeatine : 335 vite
Adolfo Caviglia Adolfo Sansolini Agostino Napoleone Aladino Govoni Alberto Cozzi Alberto Di Nepi Alberto Fantacone Alberto Funaro Alberto Giacchini Alberto Marchesi Aldo Angelai Aldo Banzi Aldo Berolsheimer Aldo Eluisi Aldo Ercoli Aldo Finzi Aldo Francesco Chiricozzi Alessandro Portieri Alessandro Zarfati Alfredo Capecci Alfredo Mosca Alfredo Pasqualucci Alfredo Sansolini Alfredo Maggini Ambrogio Lunghi Ambrogio Pettorini Amedeo Lidonnici Amedeo Petocchi Andrea Casadei Angelo Di Castro Angelo Di Porto Angelo Fochetti Angelo Frascati Angelo Galafati Angelo Marino Angelo Martella Angelo Perugia Angelo Pignotti Angelo... (Continues)
Riccardo Gullotta 2019/7/28 - 23:35
American Land
E' curioso che nella esecuzione Springsteen si rifaccia apertamente allo stile dei Pogues, che nel 1985 avevano pubblicato una canzone (Sally Maclenanne) su un tema un po' diverso (la partenza di un emigrante), ma basata sulla stessa musica.
piersante sestini 2019/7/28 - 23:03
All Some Kind of Dream
2019
Fever Break
Fever Break
I saw my brother in a stranger's face
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/7/28 - 22:18
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Die Eisenbahnballade
[1987]
Album: Balladen (1988)
Album: Balladen (1988)
Ein dichter Nebel senkte sich auf die große, fremde Stadt.
(Continues)
(Continues)
Contributed by hmmwv 2019/7/28 - 21:52
Karen’s Song
Apprendo che Karen Lund, voce dei Podiṕto, è morta il 1 giugno 2017 in circostanza tragiche, assassinata insieme al marito, Brian Regnier, dal loro figlio Aaron, 27 anni, che poi a sua volta si è tolto la vita...
B.B. 2019/7/28 - 21:49
Lu minaturi
Le sue canzoni in dialetto tradotte e commentate da Mimmo Mòllica
Domenico Modugno, il siciliano del Salento». Le sue canzoni in dialetto tradotte e commentate da Mimmo Mòllica. «"Come hai fatto" era nata in lingua napoletana, s’intitolava "Ma cumm' ha’ fatto", solo che poi mi hanno costretto a trascriverla in italiano. Ma è il dialetto la vera lingua di noi». (Domenico Modugno). Nel 1951 Domenico Modugno prese parte al film "Filumena Marturano" di Eduardo De Filippo e nel 1952 al film "Carica eroica" di De Robertis, nella parte di un soldato siciliano che canta la "Ninna Nanna" ad una bambina. Da questo episodio nacque la leggenda del "Modugno siciliano".
Domenico Modugno, il siciliano del Salento». Le sue canzoni in dialetto tradotte e commentate da Mimmo Mòllica. «"Come hai fatto" era nata in lingua napoletana, s’intitolava "Ma cumm' ha’ fatto", solo che poi mi hanno costretto a trascriverla in italiano. Ma è il dialetto la vera lingua di noi». (Domenico Modugno). Nel 1951 Domenico Modugno prese parte al film "Filumena Marturano" di Eduardo De Filippo e nel 1952 al film "Carica eroica" di De Robertis, nella parte di un soldato siciliano che canta la "Ninna Nanna" ad una bambina. Da questo episodio nacque la leggenda del "Modugno siciliano".
IL MINATORE
(Continues)
(Continues)
Contributed by River 2019/7/28 - 21:42
Vernunft breitet sich aus über die Bundesrepublik Deutschland
[1993]
Album: Immer weiter (1994)
Album: Immer weiter (1994)
Es kommt durch die Dielenbretter, durch den Spalt unter der Tür,
(Continues)
(Continues)
Contributed by hmmwv 2019/7/28 - 21:42
Lu pisce spada
Tratta da Domenico Modugno, il siciliano del Salento (Tutte le sue canzoni in dialetto tradotte e commentate da Mimmo Mòllica)
«Domenico Modugno, il siciliano del Salento». Le sue canzoni in dialetto tradotte e commentate da Mimmo Mòllica. «"Come hai fatto" era nata in lingua napoletana, s’intitolava "Ma cumm' ha’ fatto", solo che poi mi hanno costretto a trascriverla in italiano. Ma è il dialetto la vera lingua di noi». (Domenico Modugno). Nel 1951 Domenico Modugno prese parte al film "Filumena Marturano" di Eduardo De Filippo e nel 1952 al film "Carica eroica" di De Robertis, nella parte di un soldato siciliano che canta la "Ninna Nanna" ad una bambina. Da questo episodio nacque la leggenda del "Modugno siciliano".
Nel 1953 Fulvio Palmieri (Rai) gli offrì una serie di trasmissioni radiofoniche, "Amuri... Amuri", della quale Modugno stesso era autore dei testi, regista e, insieme a Franca... (Continues)
«Domenico Modugno, il siciliano del Salento». Le sue canzoni in dialetto tradotte e commentate da Mimmo Mòllica. «"Come hai fatto" era nata in lingua napoletana, s’intitolava "Ma cumm' ha’ fatto", solo che poi mi hanno costretto a trascriverla in italiano. Ma è il dialetto la vera lingua di noi». (Domenico Modugno). Nel 1951 Domenico Modugno prese parte al film "Filumena Marturano" di Eduardo De Filippo e nel 1952 al film "Carica eroica" di De Robertis, nella parte di un soldato siciliano che canta la "Ninna Nanna" ad una bambina. Da questo episodio nacque la leggenda del "Modugno siciliano".
Nel 1953 Fulvio Palmieri (Rai) gli offrì una serie di trasmissioni radiofoniche, "Amuri... Amuri", della quale Modugno stesso era autore dei testi, regista e, insieme a Franca... (Continues)
IL PESCE SPADA
(Continues)
(Continues)
Contributed by River 2019/7/28 - 21:35
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Scritta da Domenico Modugno e Riccardo Pazzaglia (1926-2006), scrittore, giornalista, paroliere, attore e regista italiano
Nella colonna sonora del film "L'onorata società", diretto proprio da Pazzaglia, con Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Vittorio De Sica e lo stesso Modugno.
Poi in alcuni album di quegli anni, a cominciare da "Modugno", con l'orchestra di Nello Ciangherotti.
Esordio da protagonisti della coppia Franchi / Ingrassia, un film non di certo indimenticabile, ma che nel 1961 si prendeva beffe della Mafia, a cominciare dalla colonna sonora... Solo un paio di anni più tardi Francesco Rosi avrebbe diretto ben altro film sul tema, "Le mani sulla città"...