"Canto le mille africane sui tram / Vestite con un destino / Comprato a poco da un signore nascosto / Dietro ad un finestrino..."
Oggi ho raccolto per strada il seguente commento. Da una signora bianca, grassa e sudata, complice il caldone che slatentizza e squaglia merde e merdosi:
"E tutte 'ste puttane negre, hai visto cos'hanno fatto venendo tutte qui da noi? Hanno portato pure il caldo africano!"
Più che di ulteriore ipotesi sul riscaldamento globale, credo si tratti della conferma del progressivo, inesorabile divenir merda della gente...
B.B. 2019/7/3 - 15:50
Pregherei gli Admins - perfidi ma sempre gentili - di cambiare la datazione di questo brano immortale: 1994, e non 2003!
Originariamente nel disco degli Ishi intitolato "Sotto la pioggia" e non nel successivo - quasi 10 anni dopo - "Tutto quello che vediamo è qualcos'altro" di Stefano Giaccone e Lalli...
Spesso il brano viene attribuito ai Franti e riportato agli anni 80, ma ho riguardato attentamente la discografia del gruppo ed il brano non c'è. Ciò non toglie che Stefano Giaccone possa averlo scritto anche prima del 1994, prima dell'unico, splendido album degli Ishi.
La Lega ha un grosso merito: ponendosi come aggregatore unico di buoni a nulla, scemi del villaggio, filisteucci, piccini, fronti basse, mangiaspaghetti, bambini speciali, vigliacchi, falliti, mezze seghe, dementi puri e semplici e quant'altra razzumaglia stupida e cattiva aiuta a farsi un'idea della loro numerosità.
Un paio di generazioni di liberisti coi diritti degli altri, convinte molto a torto che comunque fossero andate le cose una ciotola di maccaruna c'a' pummarola 'n coppa non gliela avrebbe mai negata nessuno, che adesso fanno i sovranisti con le pezze al culo.
Dati i contenuti prossimi allo zero della sua offerta politica, possiamo dare per scontato che l'elettorato leghista sia formato, in blocco, da quel genere di persone cui si evita di rivolgere la parola se non è strettamente necessario: furbacchioni condominiali, capi ufficio, ladruncoli, frequentatori di prostitute... (Continues)
I cosiddetti “italiani” nutrono il bisogno imprescindibile di essere rappresentati dal crasso cialtronismo allo stato puro. A seconda dei momenti storici e delle circostanze, tale cialtronismo si manifesta in forme più violente o più “moderate”, ma sempre con le stesse caratteristiche di fondo: piccineria borghese, finto “popolarismo” fatto di mugugni, baggianate e falsità, sessismo, la mamma, la famìgghia “al di sopra di tutto” (specie quando la si stermina), i carabbinièri, il vestire ammodino, il pallone, la raccomandazione, il sogno del posto in banca, l'Impero Immortale, il mito della “brava gente”, i manganelli, il servilismo verso ricchi e potenti, la carogneria eletta a regola di vita, la tendenza a sbavare per dei criminali bugiardi e fanfaroni e quant'altro. In tutte le sue varie forme, questa è tutta la storia del “popolo italiano” a partire dall' “Unità”, bel prodotto dei nazionalismi... (Continues)
Rispetto ai tempi e al "partito" di Berlusconi, la Lega "sovranista" rappresenta una scoraggiante involuzione.
Berlusconi ha controllato e manipolato molto bene l'opinione pubblica con i mass media tradizionali veicolando l'idea di un benessere diffuso che passava dalla proprietà diffusa e dallo smantellamento di diritti che potevano essere oggetto di difesa solo da parte di chi coltivava nostalgie inconfessabili.
L'ascesa delle "reti sociali", in primis l'immonda autoschedatura per mediocri rappresentata da Facebook, ha reso obsoleta la sua strategia. Il realizzarsi concreto del liberismo in ogni campo della vita ha reso obsoleta la sua propaganda. Nel 2018 Berlusconi ha ottenuto pessimi risultati alle elezioni politiche: le sue televisioncine e le sue gazzette avevano esagerato con il parlare alla pancia della gente e hanno finito per tirare la volata a una Lega che ha drenato in massa... (Continues)
Sottoscrivo tutto quanto rispetto alle merde leghiste e ai mentecatti cinquestellati... E viva la capitana con i muscoli!
Vogliamo però spendere anche un insulto per i cerebrolesi nostrani che nel 1990 (governo Andreotti VI o VII o VII, non so più...) firmarono l'accordo di Dublino?
Vogliamo però spendere una parolaccia per alcuni, parecchi, degli Stati europei entrati nell'Unione nel terzo millennio, Polonia e Ungheria in primis? E anche per alcuni, parecchi, degli aderenti di più lungo corso, come Austria e Regno Unito?
Vogliamo però anche mandare a cagare le istituzioni europee che volentieri vorrebbero farci fare la fine della Grecia, e con un botto assai maggiore?
Vogliamo però pensare che i fascio-leghisti e i fascio-pentastellati sono solo gli esecutori del "divide et impera" di qualcuno che sta molto al di sopra di loro?
Non so... sono con il restare umani incarnato oggi da... (Continues)
Io non ho alcuna stima dell'elettorato talijan e dei legislatori che ne sono perfetti rappresentanti, per cui mi guardo bene dall'inveire sull'Unione Europea.
Allo stesso modo mi rifiuto di considerare Andreotti un cerebroleso: barcamenarsi per sessant'anni e con ottimi successi nell'ambiente politico che sappiamo tutto può comprendere e implicare meno che una lesione cerebrale.
L'abolizione di fatto delle frontiere e la moneta unica consentono fra l'altro a molti talijani di andare a fornicare nei postriboli della Primorska, a ubriacarsi a Ibiza e a perseguire i propri -ovviamente irriferibili- interessi a Malta.
L'integrazione europea consente da decenni alle fanciulle in fiore del vostro "paese" di tenere una condotta assai reprensibile lontano dal contesto abituale con la scusa dello studio all'estero, e di tornarvi per sposarsi in bianco proprio come le loro nonne.
Se poi c'è qualche... (Continues)
Non davo del cerebroleso al Gobbo. Gli accordi di Dublino furono firmati nel 1990 ed al dicastero degli Esteri dell'ennesimo governo Andreotti c'era Gianni De Michelis...
Il pareggio di bilancio sarebbe un'imperativo costituzionale, ma di fatto da noi non è mai stato raggiunto se non in epoca remota, quando governava la Destra Storica e all'inizio del Fascismo...
E intanto stiamo sfiorando i 2.400 miliardi di euro di debito...
Tu vois, Lucien l’âne mon ami, non seulement Dieu est une femme, mais en plus Ève était noire. On l’appelle, l’Ève mitochondriale et elle considérée comme la plus récente ancêtre commune par lignée maternelle de l’Humanité. De sa génération, seule l’Ève Mitochondriale a produit une chaîne ininterrompue de filles jusqu’à aujourd’hui et elle est la seule de laquelle tous les humains descendent en ligne maternelle. Elle vint au monde dans l’actuel Soudan et elle était, comme il est dit, noire. C’était au temps de la préhistoire, voici deux ou trois cent mille ans(L'Homme de Cro-Magnon)…
Il y a de quoi perturber les esprits chagrins, dit Lucien l’âne, mais moi qui ai une longue pratique des Dieux, des Déesses et des apparences colorées des humains, je trouve la chose plaisante. D’autant plus plaisante qu’elle bouscule les... (Continues)
"Una voce dietro di me disse in un odioso tono equivoco: – Spero, capitano, che ne siate soddisfatto –. Non voltai neppure la testa. Era il comandante del piroscafo, e qualsiasi cosa intendesse dire, qualsiasi cosa lui pensasse della nave, sapevo che, al pari di alcune rare donne, essa era una di quelle creature la cui semplice esistenza è sufficiente a suscitare un diletto disinteressato. Uno sente che è bello essere al mondo, quel mondo in cui essa esiste". (Joseph Conrad, La linea d'ombra)
Credo che in un sito come questo non si possa non ricordare che, purtroppo, tra le varie attività di Rimbaud in Africa, vi fossero anche quelle di commerciante di schiavi e contrabbandiere d'armi
non è 1 persona ma due, lulù E marlene...il fatto che dica "tu chiamerai" è perchè una si rivolge a l'altra e viceversa...bella comunque la tua interpretazione
Firenze: La “Casa del Boia”, residenza ufficiale del pubblico esecutore del Granducato di Toscana in via Ghibellina 69 all'angolo con via delle Pinzochere (pinzochere = vecchie zitelle). Il Granducato di Toscana fu il primo stato al mondo ad abolire la pena di morte, il 30 novembre 1786.
Florence: The “Casa del Boia” (Executioner's House), official residence of the public executioner of the Grand Duchy of Tuscany, located in via Ghibellina 69 by the corner with via delle Pinzochere (“Old Spinsters' Street”). The Grand Duchy of Tuscany was the first state in the world to abolish death penaly on 30 November 1786.
I think this is the time of year I envy you Italians only for your delicious food but surely not for your weather. 42 degrees would be simply unbearable to me. I happily prefer feeling a little bit chilly and not dreaming of a jäätelötötterö at 17 degrees.
Juha Rämö 2019/6/27 - 17:14
Nella melodia riecheggiano un po' le note di Paddy Works on the Railway, mi pare.
Molto bella, comunque.
Grazie
Ti pare parecchio bene, Krzysiek! Stessa impressione, ma forse non è un caso.
Senti, colgo l'occasione: che accidenti vuole dire "Klus Mitroh"? Non la canzone, proprio il nome....
Dear Juha, this is the wonderful weather report for next week in Florence, Metropolitan City of Florence:
I wonder what I'll do next Wednesday: I think I'll have my warm shower by only getting my nose out of the door.
That's why I'm living and working by night. I think my translation attempts from Finnish will have a great leap forwards. And that's why I translate from and into Greek mostly in winter. Weather-timed translations!
Secondo me è la pronuncia storpiata del nome del gruppo di Janerka, Klaus Mitffoch, ma va a vedere cosa intendeva Lech e i suoi commilitoni chiamando la band così. Ho trovato solo l'informazione che doveva essere un gioco di parole fra il tedesco "Mittwoch" e un personaggio di nome Klaus "con" (mit) foch (che in polacco significa "broncio"). Se fosse, poi, in qualche modo alter ego di Janerka stesso, visto che tutti i testi erano suoi o di sua ragazza di allora Bożena, e fino ai giorni nostri la consorte e violoncellista del gruppo, mi è difficile dire.
Una cosa è sicura, la canzone in questione è cantata in prima persona, è scritta da Janerka e si rivolge a una ipotetica persona facilmente identificabile con LA PATRIA. È comunque uno dei testi più diretti e di facile interpretazione fra tutte le opere sia giovanili sia quelle più maturi di questo autore che spesso e volentiri si abbandona... (Continues)
9. Version française – LA VALLÉE DE LA JARAMA – Marco Valdo M.I. - 2019
D’après la version italienne – LA VALLE DEL JARAMA – Riccardo Venturi – 2019 d’une chanson anglaise – Jarama Valley – Alex McDade – 1937 et de la version « Bataillon Lincoln » – 1937
Pour les détails historiques, voir Brigade Abraham Lincoln et Bataille du Jarama.
1. LA VALLÉE DE LA JARAMA – Version originale – Alex MacDade (Continues)
Oggi ho raccolto per strada il seguente commento. Da una signora bianca, grassa e sudata, complice il caldone che slatentizza e squaglia merde e merdosi:
"E tutte 'ste puttane negre, hai visto cos'hanno fatto venendo tutte qui da noi? Hanno portato pure il caldo africano!"
Più che di ulteriore ipotesi sul riscaldamento globale, credo si tratti della conferma del progressivo, inesorabile divenir merda della gente...