Sì, è cosa complessa e di tutti.
E ho anche riconsiderato molte cose riflettendoci sopra, anche grazie al tuo "sproloquio".
Io però di demoni davvero non ne ho, non quelli dovuti al male che si è fatto ad altri, volontariamente o meno.
Anche per questo davvero non capisco i mostri come Cantat come fanno a non provare il desiderio di nascondersi nel più profondo della terra, il desiderio di morire (come nella canzone di Merle Haggard che ho appena contribuito), di sparire e, anzi, avvertono il bisogno di vivere ancora alla luce del sole e dei riflettori.
E' come se il loro voler vivere nella luce uccidesse ancora chi hanno ridotto per sempre ingiustamente nelle tenebre.
Se poi penso a Cantat, col suo fisico possente e quel collo taurino, che massacra la sua compagna e poi se ne va a dormire il sonno dell'ubriaco, lasciandola agonizzante, beh, devo dirti che un moto d'odio lo devo reprimere a forza.
B.B. 2019/6/10 - 21:02
Io invece, per concludere la cosa (almeno per quel che mi riguarda, cosciente di essermi intrufolato nel colorito scambio tra B.B. e F. Moroni...), vorrei raccontare una storia che ha a che fare con canzoni, anonimi, demoni e quant'altro. È un fatto realmente accaduto in Francia diversi anni fa. L'avevo raccontato sul mio blogghino giusto un anno fa, il 24 maggio 2018; riportarlo qui mi permette di inserire dei link e dei video più facilmente, così a mo' di completezza.
Joël
di R.V.
Quel che segue è di notevole lunghezza. Come sempre ho fatto e sempre farò, suggerisco a chi lo desiderasse leggere di farlo con calma e di prendersi il suo tempo.
Ecco, nonostante tutti gli sforzi per evitare di iniziare con “tutto comincia” eccetera, non ce l'ho fatta, maledizione.
1.
Tutto comincia nella tardissima serata del 6 giugno 1987, su una strada secondaria, in piena campagna, che mena al paese... (Continues)
Sai cosa mi dispiace molto, Riccardo? Di non aver trovato in Rete una foto di Joël Hipeau. Mi piacerebbe pensarlo vivo e invece mi vengono solo in mente quei tre grammi virgola sette d'ossa della sua mascella...
Per quel che riguarda invece Marie Trintignant, per fortuna tutti possiamo immaginarla, bella com'era, e a me piace ricordarla qui in una foto insieme ad un uomo che l'ha sicuramente amata molto e protetta: