Deutschland, Deutschland über dieses (Neue deutsche Nationalhymne)
Anonymous
Versione italiana di Francesco Mazzocchi
mi sembra che la caustica conclusione sgombri da ogni dubbio
GERMANIA, GERMANIA, SOPRA QUESTA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Francesco Mazzocchi 2019/1/30 - 15:47
Il galeone
Confermo che la foto pubblicata è veritiera ! Essendo io un nipote e avendo avuto l’onore di conoscerlo e frequentarlo quotidianamente negli ultimi anni della sua vita .Alvaro Pedrini .
Alvaro Pedrini 2019/1/29 - 21:43
Complainte des ramasseux d'morts
Per la precisione:
anche Marc Robine ha dedicato un intero disco ai testi di Couté, nel 1979, mentre Gérard Pierron, prima di questo illustrato (che è del 1997) ne aveva già incisi molti altri sempre in omaggio a Gaston Couté.
Questa della serie Epm “Poetes & Chansons” poi è una raccolta e quindi i due cantanti si alternano.
anche Marc Robine ha dedicato un intero disco ai testi di Couté, nel 1979, mentre Gérard Pierron, prima di questo illustrato (che è del 1997) ne aveva già incisi molti altri sempre in omaggio a Gaston Couté.
Questa della serie Epm “Poetes & Chansons” poi è una raccolta e quindi i due cantanti si alternano.
Flavio Poltronieri 2019/1/29 - 20:19
Auf, auf zum Kampf!
Anonymous
SU, SU ALLA LOTTA!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Francesco Mazzocchi 2019/1/29 - 17:55
An Rhein und Ruhr marschieren wir
Anonymous
NOI MARCIAMO SUL RENO E LA RUHR
(Continues)
(Continues)
Contributed by Francesco Mazzocchi 2019/1/29 - 17:25
Im vierten Kriegsjahr
SODAN NELJÄNTENÄ VUONNA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2019/1/29 - 15:50
Paul Verlaine: Chanson d’automne
Dalla mia antologia delle superiori (Mario Pazzaglia)
CANZONE D'AUTUNNO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dario 2019/1/28 - 23:27
's Ist Wieder März Geworden
Anonymous
È DI NUOVO MARZO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Francesco Mazzocchi 2019/1/28 - 19:49
Immer raus mit der Mutter... !
SEMPRE FUORI CON LA MAMMA... !
(Continues)
(Continues)
Contributed by Francesco Mazzocchi 2019/1/28 - 10:25
Kill For Peace
Lo scorso 25 gennaio è morto a Belgrado il regista jugoslavo Dušan Makavejev. Aveva 87 anni.
Forse il suo film più famoso è W.R.: Mysteries of the Organism (W.R. – Misterije organizma) del 1971 per cui fu censurato e esiliato dalla Jugoslavia comunista.
Una celebre scena del film, incentrato sulle teorie dello psicologo Wilhelm Reich sulla relazione tra frustrazione sessuale, repressione della sessualità e violenza, vede Tuli Kupferberg, cantante dei Fugs, che masturba il suo fucile giocattolo, con la colonna sonora di Kill For Peace.
Forse il suo film più famoso è W.R.: Mysteries of the Organism (W.R. – Misterije organizma) del 1971 per cui fu censurato e esiliato dalla Jugoslavia comunista.
Una celebre scena del film, incentrato sulle teorie dello psicologo Wilhelm Reich sulla relazione tra frustrazione sessuale, repressione della sessualità e violenza, vede Tuli Kupferberg, cantante dei Fugs, che masturba il suo fucile giocattolo, con la colonna sonora di Kill For Peace.
2019/1/27 - 16:35
Stalker
La zona
di Paolo Nori
Che voi, mi rendo conto, potreste chiedermi "Ma cos’è, di preciso, questa zona, che non si capisce molto bene?!", e io potrei rispondervi che non si sa bene, o meglio che io, non lo so bene, che posso dire soltanto che, dopo che ho letto il romanzo dei fratelli Strugackij, la Zona per me sono stati i campi di lavoro sovietici descritti da Sergei Dovlatov nel suo romanzo Regime speciale, che nell’originale si intitola Zona, così si chiamavano, in gergo, i lager controllati dall’esercito; dopo che ho letto questo romanzo la Zona per me è stata il campo di concentramento di Birkenau quando mi han raccontato che a Birkenau, dopo la fine della Seconda guerra mondiale, dei civili entravano abusivamente nel campo e scavavano delle buche per cercare i tesori sepolti degli ebrei, e trovavano invece delle bottiglie con dentro delle testimonianze di quelli che erano morti, i... (Continues)
di Paolo Nori
Che voi, mi rendo conto, potreste chiedermi "Ma cos’è, di preciso, questa zona, che non si capisce molto bene?!", e io potrei rispondervi che non si sa bene, o meglio che io, non lo so bene, che posso dire soltanto che, dopo che ho letto il romanzo dei fratelli Strugackij, la Zona per me sono stati i campi di lavoro sovietici descritti da Sergei Dovlatov nel suo romanzo Regime speciale, che nell’originale si intitola Zona, così si chiamavano, in gergo, i lager controllati dall’esercito; dopo che ho letto questo romanzo la Zona per me è stata il campo di concentramento di Birkenau quando mi han raccontato che a Birkenau, dopo la fine della Seconda guerra mondiale, dei civili entravano abusivamente nel campo e scavavano delle buche per cercare i tesori sepolti degli ebrei, e trovavano invece delle bottiglie con dentro delle testimonianze di quelli che erano morti, i... (Continues)
daniela -k.d.- 2019/1/27 - 13:22
أَنا يُوسفٌ يَا أَبِي .
Bravi, grazie. Avevo bisogno di una poesia di Mahmoud Darwish in italiano con testo a fronte. Devo ringraziare anche il cantante Kahlife che l'ha messa in musica perché diversamente non l'avrei trovata!
Patrizia 2019/1/27 - 12:27
Un capretto [Dona, dona]
Rocco Rosignoli Feat. Lee Colbert
La prima strofa, cantata in lingua yiddish da Lee Colbert, voce della Moni Ovadia Stage Orkestra, è quella originale del testo di Segunda, tradotto e adattato in italiano da Herbert Pagani.
C'è nel disco una terza traduzione, o meglio un adattamento: la notissima canzone Dona dona, composta da Sholom Segunda e Aaron Zeitlin in yiddish, era già stata cantata meravigliosamente in italiano dal grande Herbert Pagani, che tra l'altro inserì anche una strofa che parla esplicitamente della Shoah, che non è presente nella canzone originale (che risale al 1936). Non ho ritenuto opportuno rifare qualcosa che prima di me qualcuno di ben più autorevole aveva già fatto così magistralmente, dunque mi sono limitato a cantare la sua versione, che mi offre anche l'occasione di rendere omaggio a un grande artista, che purtroppo una malattia ci portò via giovanissimo, ad appena 44 anni.
La prima strofa, cantata in lingua yiddish da Lee Colbert, voce della Moni Ovadia Stage Orkestra, è quella originale del testo di Segunda, tradotto e adattato in italiano da Herbert Pagani.
C'è nel disco una terza traduzione, o meglio un adattamento: la notissima canzone Dona dona, composta da Sholom Segunda e Aaron Zeitlin in yiddish, era già stata cantata meravigliosamente in italiano dal grande Herbert Pagani, che tra l'altro inserì anche una strofa che parla esplicitamente della Shoah, che non è presente nella canzone originale (che risale al 1936). Non ho ritenuto opportuno rifare qualcosa che prima di me qualcuno di ben più autorevole aveva già fatto così magistralmente, dunque mi sono limitato a cantare la sua versione, che mi offre anche l'occasione di rendere omaggio a un grande artista, che purtroppo una malattia ci portò via giovanissimo, ad appena 44 anni.
adriana 2019/1/26 - 10:49
Le Drapeau Rouge
THE STANDARD OF REVOLT
(Continues)
(Continues)
Contributed by Paweł Dembowski 2019/1/25 - 19:07
¿Qué dirá el Santo Padre?
MITÄ SANOO PYHÄ ISÄ?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2019/1/25 - 13:08
Stornelli d’esilio
Un fatto che non è stato messo in luce in questa pagina (ma correttamente riportato su Wikipedia e altrove) è che il celeberrimo verso "Nostra patria è il mondo intero" fu ripreso integralmente da Pietro Gori dall'aria introduttiva all'opera buffa di Gioacchino Rossini (su libretto di Felice Romani) Il Turco in Italia (in seguito spesso erroneamente riportata come "Un Turco in Italia"), del 1814. Nell'aria introduttiva, la prima strofa che contiene il verso è cantata da un coro di zingari, a Napoli:
(Zingari)
Nostra patria è il mondo intero,
e nel sen dell’abbondanza
l’altrui credula ignoranza
ci fa vivere e sguazzar.
(Zaida)
Hanno tutti il cor contento,
sol la misera son io!
Ho perduto l’amor mio,
e nol posso ritrovar.
(Albazar)
Consolatevi una volta;
divertitevi con noi.
Via... coraggio! tocca a voi
la canzone a cominciar.
Del resto, il legame assolutamente indissolubile... (Continues)
(Zingari)
Nostra patria è il mondo intero,
e nel sen dell’abbondanza
l’altrui credula ignoranza
ci fa vivere e sguazzar.
(Zaida)
Hanno tutti il cor contento,
sol la misera son io!
Ho perduto l’amor mio,
e nol posso ritrovar.
(Albazar)
Consolatevi una volta;
divertitevi con noi.
Via... coraggio! tocca a voi
la canzone a cominciar.
Del resto, il legame assolutamente indissolubile... (Continues)
Riccardo Venturi 2019/1/25 - 10:13
A.D.D. (American Dream Denial)
A.D.D. (Negazione del sogno americano)*
(Continues)
(Continues)
Contributed by Andrea Marconi 2019/1/25 - 06:27
Paolo Conte: Bartali
Bartali
Quando i fascisti lo convocano, quel giorno, Gino Bartali ha paura.
Ma non può non andare, sanno dove abita, ha un bimbo piccolo.
Non che non lo abbiano mai controllato, dopo lo scoppio della guerra: durante gli allenamenti tra Firenze e Assisi era facilissimo che lo fermassero. Ma ogni volta che vedevano la sua faccia e riconoscevano il campione già vincitore del Giro d'Italia e del Tour de France e della Milano Sanremo e di tante altre gare, tutto filava liscio.
Quel giorno è diverso, perché lo hanno convocato a Villa Triste, come è soprannominato il palazzo dove è alloggiata la Banda Carità che lo cerca.
La banda, che prende il nome dal comandante Mario Carità, è una delle più crudeli formazioni fasciste, specializzata in rastrellamenti, torture e infiltrazioni dentro i gruppi partigiani per arrestarne e ucciderne i componenti.
Villa Triste è famosa per le grida che provengono... (Continues)
2019/1/24 - 11:19
Le déserteur
ROMENO / ROMANIAN / ROUMAIN [2] - Cindrel Lupe
DEZERTORUL
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/1/24 - 03:16
Le déserteur
CECO / CZECH / TCHÈQUE [3] - Tom Cortés [Tomáš Dvořák]
"Můj překlad slavné písně Borise Viana Le Déserteur.
psanci.cz
tomcortes.com
"Můj překlad slavné písně Borise Viana Le Déserteur.
psanci.cz
tomcortes.com
DEZERTÉR
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/1/24 - 02:57
Le déserteur
CECO / CZECH / TCHÈQUE [2] - Jiří Dědeček
"Vianovu básnickou tvorbu označuje Dědeček za "elegantně nedbalou". Na základě vlastních překladatelských zkušeností píše: "Po zkušenosti s formálně vycizelovanou poezií Georgese Brassense, s propracovanou dramatickou lyrikou Jacquese Brela nebo s ostře pointovanými absurditami Serge Gainsbourga působí Vianovy verše na první přečtení jako polotovary... Výborný nápad se co nejrychleji zpracuje a odloží, protože na jeho místo se neodbytně dere další, stejně geniální." - Poetický bouřlivák Boris Vian odhaluje svou nejméně známou tvář
"Vianovu básnickou tvorbu označuje Dědeček za "elegantně nedbalou". Na základě vlastních překladatelských zkušeností píše: "Po zkušenosti s formálně vycizelovanou poezií Georgese Brassense, s propracovanou dramatickou lyrikou Jacquese Brela nebo s ostře pointovanými absurditami Serge Gainsbourga působí Vianovy verše na první přečtení jako polotovary... Výborný nápad se co nejrychleji zpracuje a odloží, protože na jeho místo se neodbytně dere další, stejně geniální." - Poetický bouřlivák Boris Vian odhaluje svou nejméně známou tvář
DEZERTÉR
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/1/24 - 01:53
Le déserteur
INDONESIANO / INDONESIAN / INDONÉSIEN
Da una pagina di Mozaik el Maula (traduzione letterale dell'originale francese).
Traduction à la lettre de l'original français tirée d'une pagine de Mozaik el Maula.
A word-for-word translation of the French original reproduced from a page of Mozaik el Maula.
"Pernahkah kita melanggar peraturan? jawabannya tentu berbeda pada setiap individu, terlepas dari apakah melanggar dengan alasan yang lebih kuat atau hanya sekedar apologi kita sebagai makhluk yang -katanya- dicetak untuk merasakan ‘nikmatnya’ membangkang. Namun saya yakin dalam keadaan itu hati kecil kita merasa bersalah atau minimal berasa tak nyaman. nah bisa di bayangkan jika keadaan ini dialami oleh seorang prajurit pasti dilematisnya lebih bergejolak. Boris Vian, seorang sastrawan Perancis menggambarkan keadaan ini dalam sebuah puisi panjang dengan judul Le Déserteur (Sang Pembelot)"
Traduction à la lettre de l'original français tirée d'une pagine de Mozaik el Maula.
A word-for-word translation of the French original reproduced from a page of Mozaik el Maula.
"Pernahkah kita melanggar peraturan? jawabannya tentu berbeda pada setiap individu, terlepas dari apakah melanggar dengan alasan yang lebih kuat atau hanya sekedar apologi kita sebagai makhluk yang -katanya- dicetak untuk merasakan ‘nikmatnya’ membangkang. Namun saya yakin dalam keadaan itu hati kecil kita merasa bersalah atau minimal berasa tak nyaman. nah bisa di bayangkan jika keadaan ini dialami oleh seorang prajurit pasti dilematisnya lebih bergejolak. Boris Vian, seorang sastrawan Perancis menggambarkan keadaan ini dalam sebuah puisi panjang dengan judul Le Déserteur (Sang Pembelot)"
SANG PEMBELOT
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/1/24 - 01:25
Je cherche une guerre
Riceviamo da Annamaria:
Sabato ho scoperto questa bellissima canzone grazie all'Assemblea Antimilitarista Torinese. E dopo una ricerca sono riuscita a decifrare il testo intero.
Grazie ad Annamaria. Abbiamo integrato il testo e anche la traduzione.
Sabato ho scoperto questa bellissima canzone grazie all'Assemblea Antimilitarista Torinese. E dopo una ricerca sono riuscita a decifrare il testo intero.
Grazie ad Annamaria. Abbiamo integrato il testo e anche la traduzione.
CCG Staff 2019/1/23 - 22:18
Le déserteur
BULGARO / BULGARIAN / BULGARE
Traduzione bulgara ripresa dal blog Избрана поезия ("Poesia scelta"). Si tratta di una traduzione artistica e in versi, ma l'autore non è indicato.
Bulgarian translation reproduced from the blog [[Избрана поезия ("Selected Poetry"). The translation is poetic and versified, but the author is not stated.
Traduction bulgare tirée du blog Избрана поезия ("Choix de poèmes"). Il s'agit d'una traduction poétique en vers, mais l'auteur n'est pas indiqué.
Bulgarian translation reproduced from the blog [[Избрана поезия ("Selected Poetry"). The translation is poetic and versified, but the author is not stated.
Traduction bulgare tirée du blog Избрана поезия ("Choix de poèmes"). Il s'agit d'una traduction poétique en vers, mais l'auteur n'est pas indiqué.
ДЕЗЕРТЬОРЪТ [1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/1/23 - 20:49
Heimweh, wonach?
scusate la maldestraggine: il titolo è
NOSTALGIA, DI COSA?
ma non riesco a capire come inserirlo
NOSTALGIA, DI COSA?
ma non riesco a capire come inserirlo
Francesco Mazzocchi 2019/1/23 - 19:53
Die Schnupftabaksdose
traduzione letterale diretta dall'originale tedesco
LA TABACCHIERA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Francesco Mazzocchi 2019/1/23 - 19:32
Le déserteur
ARABO / ARABIC / ARABE [2]
Una versione letterale ripresa da En français et en arabe (pagina Facebook)
Arabic word-for-word translation reproduced from En français et en arabe (a Facebook page)
Traduction à la lettre en arabe, tirée de En français et en arabe (page Gueulebouquin) [RV]
Arabic word-for-word translation reproduced from En français et en arabe (a Facebook page)
Traduction à la lettre en arabe, tirée de En français et en arabe (page Gueulebouquin) [RV]
الهارب
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/1/23 - 19:19
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