Sarà un caso, ma c'è sempre qualcosa che inizia con Pin-, a Santiago: Pinochet, Piñera (anche se quest'ultimo ci ha la "tilde", speriamo gli vada diritta nel culo). Santiago di nuovo col coprifuoco e con l'esercito e i blindati per le strade. Quarantasei anni e non sentirli!
Magari sbaglio, ma questa mi sembra solo una versione di un canto settecentesco già presente sulle CCG come Le petit roi de Sardaigne [Gironfla]...
O no?
B.B. 2019/10/20 - 21:48
Certo che lo è Bernart! L'avevi segnalato già tre anni fa, Riccardo l'ha scritto da qualche parte che i tempi del sito sono lunghi ma qui mi sa che la cosa da fare è proprio togliere l'intera (per altro lacunosissima) pagina e inserirla appunto in Le petit roi de Sardaigne [Gironfla]
Andrea Breda, grazie per questo tuo ricordo, che trovo solo oggi, a due anni di distanza.
Anch'io feci qualche anno di colonia ad Arma di Taggia e, se il primo anno c'erano la monache, dal secondo c'erano le "monitrici", tutta un'altra musica!"
I primi turbamenti li conobbi lì, e la ragazzina che li condivise mi cercò poi - non so come - molti anni dopo... Si vede che anche a lei erano rimasti impressi...
La naja non l'ho fatta, e quindi non so se mi manchi, forse no...
This song is absolutely NOT an anti-war song. It's a traditional french military song speaking about the bleak truth of what duty means.
Which is very typical of many french military song, which unlike in other cultures, that often speak of war/sacrifice for glory or better tomorrows, speak of dying in battle, with all it's harsh reality, brutally and completely unrewarded, bringing only grief for the loved ones, as one's fulfillment of it's patriotic call.
It's french republican spirit to it's core and why that song among many other of the same type (all "departure" songs have the same elements) are still sung to this day by the french military (which sings a lot and make new ones regularly).
Anonymous 2019/10/20 - 06:51
Cher Anonymous, if you don't know, on this site there are many songs against the war, about the war and around the war. A very conflicting website... Bye.
non so se esista qualche canto al riguardo questo che probabilmente è il più grosso crimine di guerra causato dai bombardamenti alleati sull'Italia e passerà nell'ignoranza e nell'ipocrisia generale, anzi andando addirittura a far visita di stato agli americani
L'ho ascoltata stasera dal vivo al Teatro Verdi con una bella introduzione. Ha cantato anche Povera patria cambiando i versi in "ma non vi danno un po' di dispiacere quei corpi IN MARE senza più calore?". Mi è sembrato molto significativo.
Questo era il testo del canto dei minatori, eseguito dai componenti della famiglia Bregoli, registrato dallo scrivente a Chiavari, piazza dei Bastioni, il giorno 12 luglio 1986.
ANCHE MIO PADRE (SANTA BARBARA) (Continues)
Contributed by gianfranco 2019/10/19 - 09:48
Anche mio padre (Santa Barbara)
testo tratto dal libretto associato al disco long playing "Minatori della Valtrompia" (Albatros VPA 8237)
Esecutori : la Famiglia Bregoli di Pezzaze
Qui potete ascoltare la registrazione del concerto tenuto dai componenti della famiglia Bregoli, a Chiavari (GE), piazza dei Bastioni, il giorno 12 luglio 1986.
Solo una precisazione su “The stakes are getting higher”.
Direi che il senso sia invece “La posta in gioco si fa sempre più alta” (The stakes are high è frase idiomatica), con un doppio senso che fa riferimento alle azioni societarie (stakes) e quindi alla Borsa, come sarà esplicitato ampiamente in un’altra delle molte versioni live, con il testo sempre aggiornato all’evoluzione degli eventi che richiama anche Occupy Wall Street
Ciao B.B. l'ho trovata io per caso in una lista su un forum sulle "best anti-war songs". Non la conoscevo prima ma mi è piacuta subito. Vuoi aggiungere qualcosa in più, per esempio a chi è rivolta di preciso questa invettiva?
Sarà un caso, ma c'è sempre qualcosa che inizia con Pin-, a Santiago: Pinochet, Piñera (anche se quest'ultimo ci ha la "tilde", speriamo gli vada diritta nel culo). Santiago di nuovo col coprifuoco e con l'esercito e i blindati per le strade. Quarantasei anni e non sentirli!