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Piosenka dla Mamy

Piosenka dla Mamy
[1942]
Testo di Stanisława Lempart Gąskowa (1926-2010), polacca, internata ad Auschwitz
Sulla melodia dell'italiana "Mamma", scritta nel 1940 da Cesare Andrea Bixio e Bixio Cherubini e interpretata da Beniamino Gigli.

Stanisława Gąskowa, nata Lempart, era figlia di un ufficiale della Związek Walki Zbrojnej (ZWZ), antesignana dell'Armię Krajową. Il padre, responsabile dell'area di Wadowice, venne catturato dai nazisti e fu poi ucciso a Mauthausen. Lei e la sorella furono deportate ad Auschwitz. Stanisława fuggì durante una "marcia della morte" per l'evacuazione del campo, nell'inverno del 1945.

"Era abitudine in tutti i campi di concentramento la riscrittura di canzoni celebri con testi ideati ad hoc. Ed è un filo rosso che lega idealmente campi diversi e lontani. Mamma son tanto felice era una delle canzoni più popolari all’epoca in tutta Europa. E la ritroviamo riscritta e cantata sia... (Continues)
Mamo, nie jesteś Ty ze mną,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/17 - 22:55
Song Itineraries: Extermination camps

Když jsem ležel v Terezíně

Když jsem ležel v Terezíně
[1944]
Scritta da Ilse Weber negli utltimi tempi della sua permanenza a Theresienstadt.
Melodia e testo ricostruiti da Aviva Bar-On, Kiryat Ono (Israele), e Francesco Lotoro.
Testo trovato su Memoria in scena

"Pur nel suo tragico epilogo, la storia della scrittrice, poetessa e musicista ebrea morava Ilse Weber è tra le più emozionanti e avvincenti dell’immenso patrimonio biografico di uomini e donne che hanno creato musica in cattività durante la Seconda Guerra Mondiale. Nata l’11 gennaio 1903 a Witkowitz (oggi Vítkovice v Krkonoších, Repubblica Ceca), virtuosa in numerosi strumenti musicali nonché autrice di canzoni e opere teatrali per l’infanzia, nel 1930 Ilse (il suo cognome da nubile era Herlinger) sposò Vilém Weber e si trasferì con lui a Praga. Nel 1939, durante i giorni dell’invasione tedesca di Boemia e Moravia, i coniugi Weber misero in salvo il loro figlio maggiore Hanuš trasferendolo... (Continues)
Když jsem ležel v Terezíně na té dětské marodce
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/17 - 22:23
Song Itineraries: Extermination camps

Pieśń rozpaczy

Pieśń rozpaczy
[1943-44]
Scritta da Bela Bogaty (classe 1927), ebrea polacca, internata a Parschnitz, sotto campo del lager nazista di Gross-Rosen, oggi Rogoźnica, in Polonia.
Testo trovato su Memoria in scena

"Bela Bogaty nacque a Będzin (Slesia, Polonia) il 4 maggio 1927 da Moszek Bogaty e Sara Cwerin. Nel 1941 fu deportata presso Parschnitz, un subcampo di Gross–Rosen prevalentemente destinato all’internamento e lavoro coatto femminile: le sorveglianti erano guardie femminili inquadrate nelle SS. Il campo fu liberato il 9 maggio 1945 dalle truppe sovietiche.
Insieme alle compagne di prigionia Lena e Radassa (cognomi non pervenuti) Bela creò il canto Pieśń rozpaczy, utilizzando l’unico giorno al mese di riposo dai lavori forzati e stendendo clandestinamente il testo su un foglio di carta. Colpita da tubercolosi riuscì comunque a sopravvivere. Dopo la Guerra emigrò in Italia (dove si unì in matrimonio... (Continues)
W tym przeklętym szarym domie
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/17 - 21:55
Song Itineraries: Extermination camps
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Merav pal e parochňa

Anonymous
Merav pal e parochňa
[194?]
Anonima autrice romaní slovacca internata nel Zigeunerlager di Auschwitz–Birkenau, la sezione destinata agli zingari.
Testo trovato su Memoria in scena

"Il Terzo Reich avviò nei confronti del popolo romaní (comunemente definito roma, o gypsies in inglese, cigány per gli ungheresi, zigeuner in tedesco), una politica fortemente discriminatoria, mediante persecuzioni e deportazioni. I primi roma arrivarono ad Auschwitz nel 1941; da fine febbraio 1943 numerose famiglie roma furono alloggiate presso lo Zigeunerlager in Auschwitz–Birkenau. Numerosi roma di Amburgo, Cecoslovacchia e Polonia furono deportati a Belzéc e alloggiati presso una tenuta agricola nel campo; il governatore di Lublino Ernst Zörner dispose che Belzéc divenisse il principale lager dei roma. Da Belzéc circa 1.000 roma furono trasferiti presso il campo di lavori forzati di Krychow (Sobibór) e infine a Treblinka. Altri... (Continues)
Merav pal e parochňa,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/17 - 21:30
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Pregon para el pueblo

Pregon para el pueblo
2018
Energia positiva
Ya estamos cansados de tanto maltrato 
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/17 - 21:29

Ravensbrück, vlasti vzdálený (Largo z IX. Symfonie “z Nového světa”)

Ravensbrück, vlasti vzdálený (Largo z IX. Symfonie “z Nového světa”)
[1945]
Testo e arrangiamento di Ludmila Kadlecova Peškařová (1890-1987), donna di nazionalità ceca che fu prigioniera a Ravensbrück.
Melodia su Largo dalla Sinfonia n. 9 di Antonín Dvořák (1841-1904), compositore boemo.
Testo trovato su Memoria in scena

Ludmila Kadlecova nacque a Sobotovice, vicino a Brno, nel 1890. Fece studi musicali e divenne insegnante di musica. Nel 1912 sposò Jan Peškař, un insegnante, da cui ebbe un figlio. La famiglia viveva a Rajhrad, sempre nel sud della Moravia. Nel 1939, dopo l’invasione nazista della Cecoslovacchia e la creazione del Protettorato di Boemia e Moravia, il marito di Ludmila si unì alla resistenza. Nel giugno del 1942 Jan Peškař fu arrestato nel corso dei rastrellamenti che seguirono l’assassinio del gerarca Reinhard Heydrich, avvenuto a Praga ad opera dei partigiani. Imprigionato a Brno, fu quasi subito ucciso. Un anno dopo anche Ludmila Peškařová... (Continues)
Ravensbrück, Ravensbrück, vlasti vzdálený,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/17 - 20:59
Song Itineraries: Extermination camps
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Była sobie raz Elżunia

Anonymous
Była sobie raz Elżunia
[1943?]
Testo di anonima autrice polacca, internata nel campo di Lublin-Majdanek.
Sulla melodia sul canto tradizionale polacco "Na Wojtusia z popielnika Iskiereczka mruga"
Testo trovato su Memoria in scena

"In questa breve, struggente strofa c’è il senso di estraniamento di una ragazzina che si ritrova sola al mondo. Furono centinaia di migliaia gli orfani strappati alle loro famiglie nei Campi di sterminio ma anche in quelli di lavoro, dove gli adulti morivano per fame, fatica, pessime condizioni igieniche o crudeltà delle guardie.

Teresa Chwiejczak di Wrocław ricostruì il testo su un canto tradizionale polacco e ne stese memoria il cantante e compositore polacco Aleksander Kulisiewicz (1918-1982), sopravvissuto a Sachsenhausen e pioniere della ricerca musicale concentrazionaria.

Per il Giorno della Memoria 2019, nello spettacolo intitolato "Libero è il mio canto – Musiche di donne... (Continues)
Była sobie raz Elżunia, pozo stała sama
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/17 - 20:33
Song Itineraries: Extermination camps
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Carabina 30 30

Anonymous
Carabina 30 30
Interpretata anche dai Quilapayún

Il titolo di una delle canzoni ("corridos") più popolari della Rivoluzione Messicana - di dominio pubblico e di autore incerto - si riferisce al fucile Winchester 1894 ed al calibro delle sue pallottole (30/30). Questa carabina fu adottata dai rivoluzionari, guidati da Emiliano Zapata e Francisco Villa, per il suo facile uso e anche perché di relativamente economico reperimento. Per questo i "maderisti",soldati federali del presidente Francisco Madero irridevano ai "dorados" componenti la truppa loro avversa agli ordini di Francisco Villa considerando la loro carabina inutile per sconfiggerli.

Giorgio Pinna
Carabina 30-30
(Continues)
Contributed by Giorgio Pinna 2019/1/17 - 15:54

La canzone della nave

La canzone della nave
1944/1945
Sull'aria de "Il ponte di Bassano"


La vicenda degli antifascisti rinchiusi a Palazzo Giusti di Padova
La breve storia di una nave, di una canzone e di una associazione
Le torture della Banda Carità, ma nessuno parlò mai. Ogni anno l’incontro tra gli ex detenuti

I padovani conoscono certamente via S. Francesco, percorrendo la quale passano davanti a Palazzo Giusti (al n. 83). Esso fu abitato, a quanto pare, già in epoca medievale da una comunità religiosa. Nel secolo XV fu residenza della famiglia Orsato, e successivamente dei Lazara (una delle più illustri casate della Città), che ospitarono nel 1574 Enrico di Valois – re di Polonia – divenuto Enrico III re di Francia. Nel 1870 lo acquistava il conte veronese Gerolamo Giusti del Giardino. Vi fu ospite Vittorio Emanuele III, durante la sua lunga permanenza a Padova nel 1917-’18.
Nel 1944 il palazzo fu confiscato dalla Banda... (Continues)
Nave, tu porti un carico
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/17 - 13:26
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Jérusalem (Al-Qods)

Jérusalem (Al-Qods)
Album Citoyen du Monde (2011)

Une chanson chantée en français et en arabe. Al Quds (la sacrée) est le nom arabe de Jérusalem.

Canzone cantata in francese e in arabo (testo arabo da trovare). Al Quds (la città sacra) è il nome arabo di Gerusalemme.
Al Qods, Al Qods, Jérusalem
(Continues)
2019/1/16 - 22:35

La Madeleine aux figuiers

La Madeleine aux figuiers
La Madeleine aux figuiers

Lettre de prison 4
Canzone léviane – La Madeleine aux figuiers – Marco Valdo M.I. – 2019
27 mars 1934


Dialogue Maïeutique

Jusqu’ici, dit Marco Valdo M.I., j’avais oublié de préciser la date de chacune de ces lettres. Ainsi, pour réparer cet oubli, je précise que la première lettre, Le Fils emprisonné, était du 17 mars 1934, la deuxième, Le Vent souffle, du 22 mars 1934 et la troisième, Les Araignées rouges, du 23 mars 1934. Le printemps du calendrier qui tombe régulièrement le 21 mars était arrivé entretemps.

Que tout ça est banal, commente Lucien l’âne.

C’est mon impression aussi, répond Marco Valdo M.I. ; c’est aussi l’impression du prisonnier, car la vie en prison est une longue monotonie. C’était déjà mon impression quand j’avais traduit, il y a des années déjà, le livre de Carlo Levi et à nouveau, quand j’ai fait ces chansons, il y a tout juste un an.... (Continues)
Mon truc à moi, c’est l’optimisme
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/1/16 - 18:21
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Nur ein Lied

Nur ein Lied
[2015]
Parole e musica di Alex Diehl, classe 1987, cantautore bavarese
Nel suo album intitolato "Bretter meiner Welt"
Canzone finalista all'Eurovision Song Contest 2016

Soltanto una canzone, niente di più, scritta di getto all'indomani degli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi...

Non so se questa sia la canzone giusta per alleviare il dolore che provo per i continui crimini ispirati dall'odio che avvengono un po' ovunque... In particolare, da ultimo, sono rimasto molto colpito dal feroce assassinio di due ragazze scandinave in Marocco (si chiamavano Louisa Vesterager Jespersen, danese, e Maren Ueland, norvegese) e dalla pubblica esecuzione del sindaco di Danzica, Polonia, Pawel Adamowicz... Due atti così distanti eppure così simili, risultati dell'odio, dell'ignoranza, di idee aberranti che pure hanno largo seguito e che vengono propalate da sacerdoti del terrore, che siano essi... (Continues)
Habt ihr nichts daraus gelernt?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/15 - 23:43
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Chi 'o sape chi 'o dice

Chi 'o sape chi 'o dice
Testo e musica di Francesco Cavuoto

Un brano di nostra composizione dal titolo esplicativo:
"Chi 'o sape, chi 'o dice".
Ispirato ad un fatto di cronaca recente, l'uccisione per errore da parte della malavita di un innocente. Il tema è quello dell'omertà. La paura di denunciare, soprattutto per la persistente assenza delle istituzioni.....
Alluccan' 'e creature (fujeno pur''e viecchie)
(Continues)
Contributed by Francesco Cavuoto 2019/1/14 - 17:36
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Carta straccia

Testo e musica di Francesco Cavuoto

"Carta straccia" è un nostro brano che parla del lavoro, anzi del "non lavoro". Parla dello sfruttamento e della conseguente perdita di dignità di chi, pur di andare avanti, deve sottostare a qualsiasi tipo di angherie. Parla del non futuro dei giovani, di quelli delusi che non inseguono più il famoso pezzo di carta, ormai da tempo diventato solo "straccia" e invece di ribellarsi, stanno lì seduti a guardare, sognando di diventare "grandi cuochi" o essere protagonisti in uno degli innumerevoli Talent Tv.
E che te pare 'uè campamm' malamente
(Continues)
Contributed by Francesco Cavuoto 2019/1/14 - 17:22
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Inchiostro assaje buciardo

Testo e musica di Francesco Cavuoto

Le stragi e i massacri di Pontelandolfo e Casalduni sono pagine del nostro passato che non si possono saltare, anche per questo abbiamo composto questa canzone "Inchiostro assaje buciardo", vincitrice della Terza Edizione del Concorso di Musica Popolare e Gruppi Folk "La Ballata dei Briganti", affinché si possa almeno cantare una verità che non è mai stata scritta, quasi fosse una pagina fantasma di un libro di storia.
Simm' ggente c' 'ha vissuto p' 'a fatica e 'npuverta'
(Continues)
Contributed by Francesco Cavuoto 2019/1/14 - 17:09
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Sopra il tetto del comune

Sopra il tetto del comune
VINCITORE
Premio Musicultura Città di Recanati
XXV Ed. - 2014

Un’intensa canzone-manifesto di disagio e di denuncia, senza populismi.
Sono un operaio sopra al tetto del comune
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/14 - 13:28
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Amir

Amir
FINALISTA Premio Musicultura Città di Recanati
XXVI Ed. - 2015

La sofferenza e le speranze di chi è fuggito alla guerra sono il sale di una dolce, antiretorica canzone.
Ti comprerò una rosa
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/14 - 13:24
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Zero in condotta (Sui fatti di Genova)

FINALISTA Premio Musicultura Città di Recanati XX Ed. - 2009

La nobiltà compositiva e interpretativa di questo brano non limita la sua forte ironia di denuncia
Un capitombolo ed una capriola
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/14 - 01:06
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Baricentro di guerre

Baricentro di guerre
Il processo di pace ha nuovi confini…
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/13 - 23:10
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Non credere al potere

Non credere al potere
1995
Quando inizierà
A me non servono le tue sagge parole
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/13 - 22:54

Les Araignées rouges

Les Araignées rouges
Les Araignées rouges

Lettre de prison 3
Canzone léviane – Les Araignées rouges – Marco Valdo M.I. – 2018


Dialogue Maïeutique

Vois-tu, Lucien l’âne mon ami, il faut toujours garder à l’esprit le temps, non pas le temps qu’il fait, mais bien ce temps qui est et qui passe obstinément. Par exemple, il ne faudrait pas oublier que ces chansons de prison sont le reflet de lettres de prison qui ont été écrites il y a plus de quatre-vingts ans.

Certes, dit Lucien l’âne, quatre-vingt-cinq ans, c’est plus de quatre cinquièmes d’un siècle ; c’est un fameux bout de temps, l’équivalent d’une vie humaine actuelle. Soit, mais pourquoi dis-tu ça maintenant ?

Tout simplement, répond Marco Valdo M.I., parce que dans le cas de ces Araignées rouges, ça n’a aucune importance ; elles me paraissent intemporelles. Du moins, elles sont à l’échelle du millénaire et s’il n’y était pas question de monastères (minster,... (Continues)
Finalement, il fait beau ;
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/1/13 - 20:47
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La Ballata del Sindaco Pescatore

La Ballata del Sindaco Pescatore
2016
Il sindaco Pescatore: colonna sonora

La canzone è dedicata ad Angelo Vassallo
Mi chiamo Angelo, mi alzo quando sorge il sole,
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/13 - 18:37
Song Itineraries: Mafia and Mafias
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Mir viln nisht shtarbn

Mir viln nisht shtarbn
1997
QuALCOse

Finalista premio Musicultura di Recanati 1998

"Mir viln nisht shtarbn", grido in yiddish degli orfani del ghetto di Łódź mentre venivano caricati sui camion diretti ad Auschwitz.
Quando sono nato io, fischiavano le bombe
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/13 - 17:35
Song Itineraries: Extermination camps
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Bobby Cortez

Bobby Cortez
(1982)
Album: This Movie Is For Real

The lyrics recall Page's friend from his high school who dropped out of school and was killed in Viet Nam. The tombstone at the school has the names on it of those who fell in the war. Bobby Cortez is number 4 on the list.
Bobby Cortez was a friend of mine back in the days of old
(Continues)
Contributed by Ceil Herman 2019/1/12 - 22:19

Le jardin fut anglais

Le jardin fut anglais
Paroles, musique et interprétation : Véronique Pestel, album "La parole de l'autre".

La chanson apparaît également dans l'émission "Les Artisans Du Répertoire" FEMME DEBOUT.

Pour la semaine dans laquelle est incluse la journée internationale des droits des femmes, une émission de chansons de femmes qui dénoncent les fléaux dont elles sont victimes, le viol, la contestation du droit à l’avortement, la violence conjugale. Et pourtant, des femmes courageuses luttent pour une vie meilleure et sont célébrées par leurs proches, parce qu’elles sont debout !
Des titres par Agnès Bihl, Véronique Pestel, Jeanne Cherhal, Claire Lise, Anne Sylvestre, Zizi Jeanmaire, Evelyne Gallet, Carré de Dames et La Mordue.

Radio PFM
Le jardin fut anglais
(Continues)
Contributed by JJ 2019/1/12 - 16:02
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پاره سنگ

پاره سنگ
(2019)

Parole di Roozbeh Bemani
Musica di Mehdi Yarrahi



Iranian Pop Singer Gagged, Under Fire Over Antiwar Video


Iran's Culture Ministry says it is considering action against an Iranian pop singer and his recording company amid accusations that Mehdi Yarrahi sullied the "martyrs" and ideals of past conflicts.

The ministry last week dismissed reports that it had already blacklisted Yarrahi, saying it was awaiting a response from the company that produced the clip in question for the song Torn Rock.

[..]

"I was being naughty," Yarrahi said of the video, adding that he would accept the ministry's final ruling. But he rejected allegations that he had insulted Iranian "martyrs."

"I'm from Ahwaz, I grew up with the sound of the [air-raid] sirens. I have the right to ask [questions]," said Yarrahi, whose native Khuzestan Province was a front line in the war against Iraq. "The duty of... (Continues)
به تک تک شقیقه های پاره سنگ خورد و یباره دستمون به ضامن تفنگ خوردو
(Continues)
2019/1/12 - 14:15
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The Things We Do to Each Other

The Things We Do to Each Other
2018
All that Reckoning

Una canzone che sembra scritta per i potenti: "la paura non è così diversa dall'odio, e se spingi la gente alla paura basts un piccolo passo per cambiare marcia" e ancora "non si può controllare l'odio, se non per poco, e poi quando perdi il controllo..."
Fear is not so far from hate
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/11 - 19:24
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Il potere

Il potere
2018
La febbre incendiaria

Liberamente tratto dal romanzo "La Storia" di Elsa Morante
Marco Cantini: voce e chitarra acustica
Sara Benvenuti: voce
Francesco "Fry" Moneti (Modena City Ramblers): violino
Riccardo Galardini: chitarre elettrica e acustica
Lorenzo Forti: basso elettrico
Fabrizio Morganti: batteria
Lele Fontana: hammond
Gianfilippo Boni: piano
Claudio Giovagnoli: sax tenore

La canzone descrive l’episodio iniziale del romanzo della Morante: nel gennaio del ‘41 il giovane soldato tedesco Gunther – una semplice recluta – si aggira malinconico per il quartiere San Lorenzo nella vana ricerca di un bordello. Il suo girovagare lo conduce ben presto in un’osteria, dove si ubriaca di vino. Stordito dall’alcool, esce dal locale riprendendo a camminare per le strade del rione: quando vede Ida Ramundo incamminarsi verso il portone di casa, le si avvicina risoluto. Per lei –... (Continues)
Il soldato non si distingueva
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/11 - 18:45
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Kämpens väg

Kämpens väg
[1979]
Text och musik / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Dan Berglund
Album / Albumi: Den stora maskeraden

Attenzione. Maneggiare con cura. Questa canzone compie quarant'anni. Di canzoni così non se ne fanno più, e da tempo. Ha quarant'anni, ma potrebbe averne centoquaranta, o essere stata cantata durante qualche Germinale tradotta in francese da Émile Zola mentre le mogli dei minatori in sciopero strappano il cazzo al droghiere affamatore caduto dal tetto. Vi si enunciano, traversando nientemeno che l'intera storia dell'Umanità in forma epica, concetti che sono stati dichiarati ufficialmente morti, e anche peggio che morti: falliti. Lo stesso suo autore, il finlandese di lingua svedese Dan Berglund, dopo poco si disimpegnò totalmente e vendette persino la sua chitarra, deciso a non scrivere e a non cantare più nulla. Noialtri, invece, ricuperiamo... (Continues)
Öde låg landet – landet av stenar
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/1/11 - 12:26

Un tranviere

Un tranviere
[17 febbraio 2010]
Musica / Music / Musique / Sävel: Fabrizio De André (1940-1999), Un medico [Non al denaro, non all'amore, né al cielo, 1971]
Pubblicata originariamente sull'Ἐκβλόγγεθι Σεαυτόν Asocial Network (17-2-2010)

La fermata De André-Ciliegi sulla tramvia fiorentina (linea T1) è la penultima andando verso Scandicci-Villa Costanza (o la seconda andando verso Firenze). E preceduta, o seguita, da "Aldo Moro" e "Resistenza", e il trio Aldo Moro-Resistenza-De André mi è apparso come una delle singolari curiosità del caso, al pari della fermata dei Ciliegi. Ci sarebbe stato bene anche un "Pertini", ma non c'è. Siccome avevo già tutto in testa da giorni nella mia mente malata, ho preso apposta la tramvia per andare a fotografare i cartelli della fermata. La canzone originale è, ovviamente, "Un Medico", vale a dire il "Dottor Siegfried Iseman" di Edgar Lee Masters. [RV 17-2-2010]
(Continues)
2019/1/11 - 01:19
11-1-1999
11-1-2019
Riccardo Venturi 2019/1/11 - 00:14
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Ce n'est pas la faute aux poètes

Ce n'est pas la faute aux poètes
[1976]
Nell'album "Le veinard et le roi"
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/11 - 00:01
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La città vecchia

La città vecchia
[1965]
Parole / Lyrics / Paroles / Sanat: Fabrizio De André
Musica / Music / Musique / Sävel: Elvio Monti
Singolo / Single: La città vecchia / Delitto di paese (L'assassinat)
Karim, KN 209; ristampa 1971: Roman Record Company, RN 026
Album / Albumi: Canzoni [1974]

A ritmo di mazurca, De André racconta frammenti di vita di quello strano popolo dimenticato che vive presso le aree più malfamate della zona del porto di Genova, «nei quartieri dove il Sole del buon Dio non dà i suoi raggi». Si tratta di personaggi cari al cantautore: vecchi ubriachi che sfogano i loro dispiaceri nel vino, prostitute e loro clienti (che di giorno le insultano e di notte le frequentano), ladri, assassini e «il tipo strano, quello che ha venduto per tremila lire sua madre a un nano».

«"Io credo che gli uomini agiscano certe volte indipendentemente dalla loro volontà. Certi atteggiamenti, certi comportamenti... (Continues)
Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2019/1/10 - 23:42
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The Bomba

The Bomba
(2018)
Album: Go Go Diva

La brutalità delle guerre e dei muri innalzati in una scatenata filastrocca punk.

“È un pezzo punk attraverso il quale ce ne freghiamo dei canoni musicali di questo disco e in cui affrontiamo tematiche diverse tra loro, dal muro di Trump, alla maternità, alla bomba del coreano, e ne parliamo come ci piace fare da sempre, come una filastrocca”.

(da un'intervista)
T H E B O M B A
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2019/1/10 - 23:40

E tu come stai 2.0

E tu come stai 2.0
[10 gennaio 2019]
Sull'aria e sui motivi ispiratori di E tu come stai? del compagno Claudio Baglioni -che nel sito reca come autore il n° 1848, e non sarà un caso!
(Testo)

In attesa di risolvere definitivamente il mistero se gli irresistibili détournements li abbia scritti Luca Bottura o Claudio Baglioni stesso, mi permetto di fornire il mio piccolo contributo baglioniano con questa sentita versione di una bella canzone del Claudio nazionale, ispirata dalle tristi vicende sentimentali che hanno visto protagonista Matteo Salvini, abbandonato dalla fidanzata, la bella & cuciniera Elisa Isoardi (“donna cuciniera, pìgliala pe' mogliera!”, recita un vecchio detto popolare). E perdìo, un po' di umana solidarietà nei confronti del povero Matteo, che per superare la cocente delusione d'amore si è visto costretto ad ingozzarsi di troiai mentre prima poteva senz'altro contare sui manicaretti... (Continues)
Ho girato e rigirato
(Continues)
2019/1/10 - 20:23
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Radio-Activity [No Nukes 2012 Version, Tokyo, Japan]

Radio-Activity [No Nukes 2012 Version, Tokyo, Japan]
[2012; orig. 1975]
Music / Musica / Musique / Sävel:
Ralf Hütter / Florian Schneider
Japanese Lyrics / Testo giapponese / Paroles japonaises / Japaninkieliset sanat: Ryuichi Sakamoto

Il 7 e 8 luglio 2012, un enorme due giorni di musica rock chiamata No Nukes 2012 si tenne al Makuhari Messe Convention di Chiba, presso Tokyo, organizzata da Ryuichi Sakamoto, membro del gruppo technopop giapponese Yellow Magic Orchestra (YMO), nonché compositore e vincitore di un premio Oscar. I profitti del concerto furono donati al Sayonara Genpatsu 1000 Man Nin Akushon (“Comitato dei Cittadini per la petizione da 10 milioni di firme per dire addio alle centrali nucleari”), un gruppo antinuclearista sostenuto da Sakamoto, dal premio Nobel per la letteratura (1994) Kenzaburō Ōe e da altri. Non era né un luogo, né un'occasione a caso: solo l'anno prima, il Giappone era stato colpito dalla catastrofe nucleare... (Continues)
チェルノビイリ ハリスバーグ セラフィールド ヒロシマ [1]
(Continues)
Contributed by Rikarutu Wenuturi-san 2019/1/10 - 18:01
Song Itineraries: No Nukes
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Balladen om Rune Henry Johansson

Balladen om Rune Henry Johansson
[1975]
Scritta da / Skriven av / Written by / Écrite par / Laulun tekijä: Carsten Palmær
Album / Albumi: Fria Proteatern, Vietnam Kambodja befriade!



Il diciassette aprile 1975 i “Khmer Rossi” entrarono a Phnom Penh; il trenta aprile dello stesso anno gli ultimi americani scapparono via da Saigon, da allora ribattezzata “Città Ho-Chi-Minh”. Nella Svezia di quegli anni agivano De Förenade FNL-Grupperna (DFFG), un'organizzazione di solidarietà nata per sensibilizzare l'opinione pubblica svedese, raccogliere fondi, manifestare contro la guerra imperialista USA e sostenere le lotte di liberazione indocinesi. Attivi fin dall'escalation militare del '64/'65, i DFFG svedesi fecero, tra le altre cose, pubblicare dei dischi di canzoni di protesta scritte da vari autori e collettivi; celebre è quello del 1968, Befria Södern (“Liberare il Sud”). Nel 1975 è invece il “disco di esultanza” Vietnam... (Continues)
År -65 i Rågsved, i Stockholms ytterkant
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2019/1/10 - 16:28

Piccolo grande amore- Poster - Strada facendo

Piccolo grande amore- Poster - Strada facendo
[2019]

Claudio Baglioni, dopo lo scontro sulla Sea Watch, dedica a Matteo Salvini la rivisitazione di alcuni suoi successi.
PICCOLO GRANDE AMORE
(Continues)
Contributed by daniela -k.d. 2019/1/10 - 13:44
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Реанимация

Реанимация
Реанимация
автор: Гражданская Оборона
жанры: russian, post-punk
альбомы: Реанимация, Апельсин. Электричество

Yegor Letov: "Resuscitation" - sia la canzone che l'album sono stati scritti dopo un'altra visita alla rianimazione, o proprio lì nell'ospedale.E 'stato necessario sganciare la flebo di volta in volta, ed uscire nel corridoio, e lì i corpi giacevano arrotolati in un lenzuolo, scaricati, e questo non è qualcosa di banale, ma una specie di routine quotidiana: vengono portati via su una barella, ne vengono portati di nuovi ... C'era un soldato lì, prima della sua morte diceva qualcosa di simile a una grande poesia: sui cani feriti, su un comandante, sui pioppi incandescenti con giù, che vola verso l'orizzonte, sui cavalli ... Mi sono seduto e ho scritto, Ho tempo, come Mayakovsky in un sogno ha scritto alcuni versi, "Cloud In Pants", a mio parere, e quindi non riuscivo a decifrare... (Continues)
Бледные просветы посреди ветвей
(Continues)
Contributed by Donatella Leoni 2019/1/9 - 20:49
Song Itineraries: Chechenian Wars

Le Vent souffle

Le Vent souffle
Le Vent souffle

Lettre de prison 2
Canzone léviane – Le Vent souffle – Marco Valdo M.I. – 2019


Dialogue Maïeutique


Lucien l’âne mon ami, ces lettres du prisonnier Levi sont assez singulières. Comme on va s’en apercevoir au fur et à mesure qu’on les découvrira, elles se ressemblent et elles ressortissent apparemment à la banalité la plus quotidienne.

Oh, dit Lucien l’âne, c’est assez normal si on y réfléchit un peu à ce qu’est le quotidien du prisonnier, qu’il soit Carlo Levi n’y change pas grand-chose. C’est d’ailleurs une des caractéristiques du temps de prison : il est indifférent et banal. Il ne s’y passe rien que sa propre répétition, il n’y passe que des heures qui se suivent à l’aveuglette. Avec le temps, elles finissent par distiller un insondable ennui.

Sans doute, reprend Marco Valdo M.I., mais nous n’en sommes pas encore là. Le prisonnier Levi vient seulement d’arriver... (Continues)
Merci pour le linge si utile.
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/1/9 - 17:54
Song Itineraries: From World Jails
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Ballad of Accounting

Ballad of Accounting
Ciao a tutti, e innanzitutto grazie per questa pagina!
Col mio gruppo abbiamo fatto una versione di questo brano e spesso anche io mi sono chiesto cosa volesse dire esattamente "accounting" e propenderei per l'ultima osservazione qui sopra: secondo me si tratta di "fare i conti" in senso figurato.
Quindi si potrebbe dire "La ballata della resa dei conti"
Luca 2019/1/8 - 23:55
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Panico

Panico
(2018)
Album: Go Go Diva


A proposito di “Panico”, mi fa tristezza pensare a quanto successo in provincia di Ancona qualche giorno fa. Quel brano l’avevamo scritto pensando ai fatti di Torino e poi, purtroppo, è più attuale che mai. L’unica cosa che possiamo fare noi come cantautori è trovare dei nuovi immaginari, provare a sviluppare un nuovo lessico che non sia l’odio del nostro Ministro degli Interni ma che sia l’Amore che prevede la complessità, la difficoltà della vita eppure la bellezza di questi 80-100 anni che abbiamo la possibilità di vivere in questa Terra. A tal proposito – ti do una chicca – abbiamo deciso che nelle presentazioni del disco, durante “Panico” la nostra performance sarà quella di aprire un Atlante e di strappare le pagine mentre la cantiamo per far capire quanto è terribile quel che stiamo facendo al pianeta in cui viviamo, ossia distruggere delle parti di noi che ci appartengono e di cui non riusciamo a comprendere la bellezza e la necessità.

da un'intervista alla band

Dai guarda su il cielo
(Continues)
2019/1/8 - 22:59
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Si l'utopie marque le pas

Si l'utopie marque le pas
[2003]
Nell'album "Les diamants de l'été..."
C'était un chant d'entre-deux-guerres
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/8 - 22:14
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Les trois hussards

Les trois hussards
[1890]
Parole di Gustave Nadaud
Una poesia messa in musica da compositori diversi, tra i quali Anatole Lionnet.

Una canzone sul tema ricorrente dei soldati – spesso tre, come in Trois soldats revenant de la guerre e Der treue Husar – che tornano dalla guerra, con l'illusione di trovare il loro mondo e i loro affetti intatti... Ma il tempo di guerra ha divorato ogni cosa...
C'étaient trois hussards de la garde
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/8 - 21:53
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The Numbers

The Numbers
con solo una correzione perché gli "scintillatori" mi sembra una traduzione sbagliata di shimmers, io propongo "bagliori". Da notare che originariamente nel testo in questa pagina avevamo "chimeras" e non "shimmers".
I NUMERI
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2019/1/8 - 21:52
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Povero tempo nostro

Povero tempo nostro
2019
Prezioso
paroles et musique de Gianmaria Testa

Quasi due anni dopo la morte arriva un disco di inediti di Gianmaria Testa, 'Prezioso'. Pensate fra le mura della casa di Castiglione Falletto o di Alba per album futuri o per altri artisti, undici nuove canzoni registrate per lo più in forma di appunti sonori per voce e chitarra, formano un racconto che si mescola a un commiato pieno di affetto. Paola Farinetti, moglie di Gianmaria, e Roberto Barillari, ingegnere del suono, presentano questo materiale proprio come se stessimo assistendo, accanto a Gianmaria Testa, alla gestazione di un nuovo disco, come se fossimo testimoni e compagni di un lavoro meticoloso, quotidiano, intimo. A partire dal brano che apre il disco, 'Povero tempo nostro' i registi Silvia Luzi e Luca Bellino, autori, tra le altre cose, di 'Il Cratere', presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2017 con grande successo,... (Continues)
Povero tempo nostro
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/8 - 18:38
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Ultimo discorso registrato

Ultimo discorso registrato
l'impressione è che nonostante l'ermetismo del ns Francesco
manca la poesia critica per sostenere la fatica di tutto questo "futuro che avanza" tutt'altro che rassicurante per tutti noi. Io credo che risentire dopo 30/40 anni queste canzoni non sia un solo esercizio di amarcord ma di intelligenza . La storia si ripete ma questa volta siamo soli , per adesso non sappiamo più cosa sia la solidarietà
l'empatia della lotta condivisa con altri per migliorare il tempo che abbiamo da vivere.
alessandro aste 2019/1/8 - 17:27
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The Streets of Lahore

The Streets of Lahore
2015
Another Man's Ground

On 26th May 2014 Farzana Parveen was murdered by 4 members of her own family in broad daylight outside the High Court of Lahore for marrying without their consent. Days later her grieving husband admitted to strangling his first wife in order to marry her. It has been estimated that 1000 women are the victims of so called ‘honour’ killings every year in Pakistan.
The sun shone on the face of Farzana Parveen
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/8 - 10:04
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The I.C.I. Song (the Chemical Worker's Song)

The I.C.I. Song (the Chemical Worker's Song)
The poor safety and health conditions workers endured in the chemical industry are the theme of "The ICI Song", also known as 
"The Chemical Worker's Song" and "Process Man".  The song was written and recorded in 1964 by Ron Angel in Cleveland, UK, an 
area known for its chemical industry.
Recorded a few years ago by the Canadian group, Great Big Sea on their album "Up". Lorre Wyatt recorded it on his Roots and Branches for Folk-Legacy. Recorded also by The Young'uns
A process man am I and I'm telling you no lie.
(Continues)
Contributed by Dq82 2019/1/8 - 09:42
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La chanson de Yohann

La chanson de Yohann
[1967]
Parole di Eddy Marnay, nome d'arte di Edmond Bacri (1920-2003), paroliere e cantante francese d'origine algerina.
Musica di Georges Delerue (1925-1992), compositore francese, autore di tante colonne sonore per il cinema, come quelle di "Hiroshima Mon Amour" di Resnais, "Le Mépris" di Godard e di moltissimi capolavori di Truffaut.
Nell'album dal vivo di Dalida intitolato "Olympia 67"

La canzone fa parte della colonna sonora de "La Vingt-cinquième heure", un film contro la guerra diretto da Henri Verneuil, con Anthony Quinn e Virna Lisi.
Toi qui dort sur la paille d'une prison
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/7 - 22:38
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Le chemineau

Le chemineau
[1956?]
Parole e musica di Francis Lemarque
Nell'EP "5", accompagnato da Jean-Paul Mengeon et son Orchestre
L'autore stesso la interpretò poi nel 1957 nell'EP "Paris se regarde", con Michel Legrand et son Orchestre et Les Blue Stars.
J'avais trouvé une place
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2019/1/7 - 22:08
Song Itineraries: From World Jails
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La rosa bianca

La rosa bianca
A white rose is grown
(Continues)
Contributed by Caterina Cavallarin 2019/1/7 - 18:00
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Bertolt Brecht: Die Lösung

Bertolt Brecht: Die Lösung
Το «Die Lösung» (Η Λύση) είναι ένα γνωστό γερμανικό ποίημα του Μπέρτολτ Μπρεχτ για την εξέγερση του 1953 στην Ανατολική Γερμανία. Γραμμένο στα μέσα του 1953, είναι επικριτικό προς την κυβέρνηση και δεν δημοσιεύθηκε τότε.
Εκδόθηκε για πρώτη φορά το 1959, στην δυτική γερμανική εφημερίδα Die Welt.
Η ΛΥΣΗ
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 2019/1/7 - 07:05

Le Fils emprisonné

Le Fils emprisonné
Le Fils emprisonné

Lettre de prison 1
Canzone léviane – Le Fils emprisonné – Marco Valdo M.I. – 2018


Dialogue Maïeutique

Par deux fois, avec un intervalle de quelques mois, le peintre Carlo Levi (1902-1975) qui vivait à Turin, est arrêté et interné aux Nuove, la prison historique de Turin. C’était en 1934 et en 1935, avant d’être envoyé à Regina Cœli à Rome et de là, en relégation à Aliano en Lucanie. Durant ces séjours dans ces établissements publics, il enverra des lettres à sa famille. Ce sont ces 42 lettres, tirées de l’édition italienne : « È questo il «Carcer tetro»? Lettere dal carcere 1934-1935 (Il Melangolo – 1991), dont j’ai fait les versions françaises que sont ces chansons.

Ah, dit Lucien l’âne, voilà qui me paraît intéressant, déjà, car il s’agit de Carlo Levi, mais aussi, car je me suis toujours demandé ce que pensait un prisonnier au fur et à mesure qu’il découvre l’univers... (Continues)
17 mars 1934
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2019/1/6 - 21:42
Song Itineraries: From World Jails
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Arriba quemando el sol, o Y arriba quemando el sol

Arriba quemando el sol, <i>o</i> Y arriba quemando el sol
Ignazio Delogu nel volumetto 53 Newton Compton Editori dedicato agli Inti Illimani, del marzo 1977, traduceva "E lassù bruciando il sol". Nel volumetto 75 dedicato, nel maggio 1979, a Violeta Parra aggiungeva una "e" finale: "E lassù bruciando il sole". Anche nei testi riportati dalla busta interna al 4 volume degli Inti (Hacia la Libertad)uscito per la EMI nel 1975, Delogu traduce "E lassù bruciando il sole".
Flavio Poltronieri 2019/1/6 - 18:49




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