Il testo modificato da George Michael nel corso del tour orchestrale "Symphonica" del 2011-2012:
PRAYING FOR TIME (Continues)
Contributed by Alberta Beccaro - Venezia 2018/6/19 - 19:00
Grazie Alberta Beccaro! Non mi sbagliavo ad amare questo artista e fin dai tempi dei Wham!, quando passavo il mio tempo a disegnare storie ascoltando "Fantastic" e "Make It Big"... Lo sapevo già allora che sarebbe diventato un grande... e un incompreso.
Il 3 giugno scorso avrei voluto esprimere la mia tristezza perchè cadeva il cinquantacinquesimo anniversario della morte di Nazim Hikmet. Poi mi ha frenato dal farlo l'idea che la sua poesia nemmeno nei momenti più bui era stata disperata. Così lo faccio solo ora, appositamente in ritardo, proponendo a tutti e in particolare al mio sodale Bernart Bartleby, la poesia "Nazim Hikmet parla all'umanità” che Latif gli dedicò. Latif Halmet (Letîf Helmet) è un poeta dal 1963 (è anche un giornalista) curdo, nato nel 1947 a Kifri, vicino a Kirkuk in Iran, talvolta conosciuto anche semplicemente come Latif, militante indipendentista che pur avendo avuto una vita durissima, non abbandonò mai il Kurdistan irakeno. Un poeta-combattente. Nazim Hikmet è molto amato in tutto il Kurdistan.
“Nazim Hikmet parla all'umanità”
Quando nacqui, il dolore era normale come il vento
e la morte era normale come il... (Continues)
Grazie amici. Sono sempre onorato di vedere le mie canzoni su questo portale, che per me continua a essere una risorsa fondamentale - che, per un linguista mancato quale sono, ha anche la piacevole componente del gioco :)
Anche qui protagonista è il pianto, il pianto diffuso ed inarrestabile di gran parte dell’umanità, sfruttata, angariata, massacrata, un pianto che anche l’imprenditore Herr Schmidt percepisce ma senza capirne origine e natura...
Wo kommt nur das gräßliche Weinen her, (Continues)
Una splendida versione del Gilles Servat dei “Prolétaires”, per la quale gli si perdona volentieri la sua agghiacciante pronuncia spagnola (e dire che è nato a Tarbes, quindi ben più vicino alle Asturie che alla Bretagna...). Il testo di questa versione è senz'altro ripreso da versioni militanti, particolarmente per una strofa; Gilles Servat vi inserisce un assolo al biniou, che non è fuori luogo in questo canto di origine anticamente galiziana (quindi di area celtica). [RV]
Capita poche, anzi pochissime volte di poter fissare e, a suo modo, festeggiare l'anniversario di una canzone: le precise datazioni non sono comuni. Vorrei comunque far notare che questa canzone, oggi, 17 giugno 2018, ha trent'anni esatti.
Per accompagnare la traduzione di questa storica canzone settecentesca, per prima cosa una notazione interna: nel sito era presente come doppione (attribuita anche a Gabriel Yacoub, che ne è stato comunque magistrale interprete). La pagina doppia è stata, ovviamente, eliminata. Anche la presente pagina è stata “reimpostata” nel titolo: quello originale pare essere stato Reproches ecc., mentre Comprenez-vous? è il titolo con cui generalmente è più nota, ma secondario.
Sulla natura di questa canzone: sul suo carattere ferocemente satirico non possono esistere dubbi. Il disastro di Rossbach (5 novembre 1757) fa parte della cosiddetta “Guerra dei Sette Anni”, che nella ipotetica classifica delle guerre più stupide e inutili della Storia farebbe senz'altro parte della “Top Ten”: una querelle tra prìncipi di cui un'ironica visione è offerta da un capolavoro del cinema, Barry Lyndon di Stanley... (Continues)