Bella Salvo...
avrei solamente qualche l'osservazione da fare. Nella tua versione i versi da 36 diventano 48 e questo comporta qualche incongruenza nel seguire la melodia, secondo me.
Non è un problema delle rime ma dell'intonazione.
Poi, c'è qualche verso nella tua versione, che sembra confondere un po' le cose, per esempio:
"Ma nella memoria sbianca
lo zek verso la Siberia
con in testa la papachia
e alla schiena la pepesza"
I zek erano i condanati alla deportazione nei lager di Siberia (politici, crimali o quel che sia), allora, non erano loro a portare la papachia e la pepesza, bensì i loro aguzzini che li scortavano ai campi di lavoro. Lo so, quattro anni fa, quando postavo quella canzone, volevo aggiungere due note di spiegazioni, ma non l'ho fatto. Capita, dai, specialmente sulle CCG :)
La seconda mia perplessità viene scatenata dal verso:
"da Katyn in Jugoslavia" ???
Intendevi... (Continues)
Krzysiek 2018/5/22 - 00:31
Certamente, Krzysiek: la menzione della Jugoslavia si riferisce ai partigiani di Tito che uccisero e gettarono nelle foibe e nelle miniere centinaia non solo di gerarchi fascisti (il che ci sta benone!) ma di civili italiani della Dalmazia e della Venezia Giulia, estranei sia alle alte cariche dello Stato o dell'esercito italiano sia al partito fascista, rei semplicemente di non essere titoisti o di essere apertamente antititoisti.
Era la disinvoltura con la quale lo stalinismo si comportava nelle guerre non più a una classe, ma a nazioni, a popoli. In Italia le truppe dell'Armata Rossa giustiziarono, approfittando del marasma della battaglia di Liberazione, gli internazionalisti continuatori del bolscevismo, nemici di Stalin e dello stalinismo ancor prima e ancor più che il nazifascismo (col quale, infatti, l'Urss stalinista firmò amabilmente patti e si spartì rispettosamente nazioni come,... (Continues)
Ah - dimenticai -, sulla questione melodica: ho apportato delle modifiche, sì; ne sono stato costretto dal fatto che (come mi succede col francese e l'inglese) anche il polacco ha, se non prevalentemente ma una bell'abbondanza anch'esso, qualche parolina eccessivamente corta. Ciò determina una certa difficoltà nella trasposizione metrica che si può risolvere in due modi: o te ne infischi e sacrifichi alla ragione ritmica quella poetica, eliminando interi versi, immagini, concetti.
Oppure allunghi il tutto e di quattro versi, ad esempio, ne fai otto. E se te ne vengono solo sei e due rimangono vuoti, beh: te li inventi, divertendoti anche a compartecipare alla stesura del testo come se una parte fosse tua e stessi scrivendo, ex-novo, a tre mani con l'autore. Tre perché tu ti limiti a mettere una mano sola, sennò il concetto di "traduzione" si spinge troppo oltre i limiti.
Non ho potuto fare a meno di dedicarmi a questa canzone, dati i tempi. La mia non è una vera e propria traduzione (il mio greco è a livelli elementari e preferisco di gran lunga fidarmi di quelle già presenti). Ho voluto farne una versione cantabile, piuttosto. Mi sono preso alcune libertà per conservare la metrica originale e per salvaguardare un po' anche la rima: spero di non essere stato troppo infedele. (21 maggio 2018, Jacopo Capurri)
avrei solamente qualche l'osservazione da fare. Nella tua versione i versi da 36 diventano 48 e questo comporta qualche incongruenza nel seguire la melodia, secondo me.
Non è un problema delle rime ma dell'intonazione.
Poi, c'è qualche verso nella tua versione, che sembra confondere un po' le cose, per esempio:
"Ma nella memoria sbianca
lo zek verso la Siberia
con in testa la papachia
e alla schiena la pepesza"
I zek erano i condanati alla deportazione nei lager di Siberia (politici, crimali o quel che sia), allora, non erano loro a portare la papachia e la pepesza, bensì i loro aguzzini che li scortavano ai campi di lavoro. Lo so, quattro anni fa, quando postavo quella canzone, volevo aggiungere due note di spiegazioni, ma non l'ho fatto. Capita, dai, specialmente sulle CCG :)
La seconda mia perplessità viene scatenata dal verso:
"da Katyn in Jugoslavia" ???
Intendevi... (Continues)