Da Parigi vi segnalo che oggi esce il nuovo cd di Re Denez Prigent dal titolo "Mille Cammini" e che nell'occasione offrirà un concerto gratuito giovedi prossimo a Montparnasse, in Piazza Edgar Quinet.
Due parole del traduttore. Nelle note, un particolare rilievo assume la numero [9] dedicata all'Incendio di Aubervilliers del 1° gennaio 1970. Tale episodio è importante anche per l'effettiva datazione della canzone, sulla quale sussistono dei problemi (che, magari, Dominique Grange stessa, che ha inviato a suo tempo questa sua canzone al nostro sito, potrà risolvere se qualche volta ancora ci legge -cosa che speriamo vivamente). Tutte le questioni sulla datazione sono state spostate nella nuova introduzione.
Buongiorno, sono una ragazza sivigliana che vive in Italia da 4 anni (a Palermo). Colpita da questa canzone, di cui non sapevo niente, ho voluto tradurla in spagnolo sperando di avere compreso bene tutto il senso. Veramente bellissima, esiste una registrazione un po' migliore?. Cármen Valenzuelas Perrone.
MI ABUELO PARTIÓ A ORTIGARA (Continues)
Contributed by Cármen Valenzuelas Perrone 2018/5/16 - 14:22
Ho messo a posto il testo inserendo il testo del "coro greco" in questa lingua inventata da Alessio Lega come ce lo ha fornito lo stesso autore.
A proposito del testo Alessio dice che è una lingua "inventata sì, ma non improvvisata... ha echi sonori del leccese, del siculo e del grico (per come risuonano nella mia testa), e ovviamente non significa nulla."
In realtà però non è vero che il testo non significa nulla: significa invece moltissimo, anche se niente di preciso, anzi il coro dà supporto e senso ed è un complemento necessario al testo italiano che dà forza e originalità alla canzone.
C’è una traduzione inglese su Mudcat Café ma non credo sia molto chiara… Chissà se Riccardo ha voglia di buttarci un occhio? Grazie.
B.B. 2018/5/15 - 10:08
L'occhio ce l'ho dato, ma purtroppo qui non posso essere di molto aiuto: la mia conoscenza del gaelico irlandese è solo appena al di sopra dello zero Kelvin. Certo che la traduzione presente sul Mudcat Café sembra fatta col traduttore di Google o roba del genere, ma forse voleva soltanto rendere l'idea di quel che si dice nel testo. Comunque mi dispiace parecchio, ma dell'irlandese ho solo una vaga conoscenza strutturale (la quale mi permette di dire che, a mio parere, è la lingua europea più difficile in assoluto). Saluti.
Eh, magari....!! Mi piacerebbe saper tradurre dal gaelico irlandese, da quello scozzese (di cui un'ex fidanzata incazzata mi ha rubato a spregio l'unica grammatica che avevo), dal mordvino, dal ceremisso, dal buriato, dal tunguso, dal náhuatl, dal tok pisin, dall'igbo, dall'ewe, dallo yoruba, dal norfuk di Pitcairn, dal bambara, dal pòlabo o semplicemente dal cinese, dall'arabo o dal giapponese...e da tutte le circa sette o ottomila lingue che formano la nostra biodiversità linguistica. Però non ce l'ho fatta, e ragionevolmente mi sa che non ce la farò. Bisognerà farsene una ragione! :-) Ma visto che hai citato la Guida Galattica per Autostoppisti, a tutto questo c'è comunque una risposta: 42 !
Due parole del traduttore. Non ho una grande propensione verso le cosiddette “canzoni-simbolo”; o meglio, non amo appioppare a nessuna canzone l'etichetta o la patente di “simbolo” anche se è pur vero che, in alcuni casi, sarebbe difficile eludere questa definizione giustificata dalla Storia (per esempio, Le temps des cerises per la Comune di Parigi). La pègre non è una “canzone-simbolo”, e non è neanche tra le più note del maggio francese; è probabilmente, però, quella che riassume un po' tutto quanto, che dà l'idea reale di un evento e di un periodo, e che contiene tra i più noti slogan storici. Spiaceva non averne una traduzione possibilmente esatta in italiano, ed è ciò che mi sono sforzato di fare. Le note sono limitate: la traduzione deve essere accompagnata dalla lettura del breve saggio sugli "slogan del maggio", che ho preferito staccare dalle note.
LA TEPPAGLIA [1] (Continues)
2018/5/15 - 09:50
La chienlit, gli ebrei e i tedeschi, gli indesiderabili, i disciolti potenziali e non è che un inizio
di RV
Come detto nella breve introduzione alla traduzione italiana della canzone, essa contiene alcuni dei più noti slogan e “parole chiave” del maggio francese. In particolare:
a) La chienlit. Un termine dalla lunghissima e particolare storia. Come sostantivo maschile (“le Chienlit”, o “Chie-en-Lit”, alla lettera “caca-a-letto”) è di origine medievale e nasce come personaggio tipico del Carnevale di Parigi: la sua prima attestazione a stampa risale addirittura al Gargantua di Rabelais.
Il personaggio del Chienlit ha come costume tipico una lunga camicia da notte con il didietro sporco di senape; col tempo, il personaggio diviene talmente tipico da identificare tutti gli altri: Le Carnaval de Paris et ses chie-en-lit. Da qui, il sostantivo diventa comune e muta di genere, passando al... (Continues)
...e avrebbe dovuto vincere anche l'EUROVISION, che non guarderò mai più.
Quest'anno si è dimostrata una delle gare canore con le giurie più "trash" e peggio orientate a livello globale.
Questo concorsuccio schiera da anni toticutugni armeni e claudivilla gallesi e fino a qualche anno fa si svolgeva nella gelida indifferenza delle televisioni dell'Europa occidentale. All' "euro" nel nome si teneva moltissimo a Plovdiv, a Kutaisi e a Bursa, ma poco o nulla in località la cui audience è tenuta in sonno conto, come Valdobbiàdene o Foiano della Chiana.
Adesso, moltiplicati i canali tv, i poveracci che compilano i palinsesti trovano tutto buono.
L'ultima edizione pare l'abbia vinta una certa Barzilai a nome dello stato sionista. La cosa ha fruttato altre foto di trentenni a bagno nelle fontane di Tel Aviv e qualcuno ha anche inferito la Valenza antiiraniana della cosa. Alé, la "libera informazione" ha fatto giornata anche oggi.
Anni fa una calcatrice di palchi oscenici proveniente dalla penisola italiana tentò il solito escamotage di presentarsi in mutande. Fu rispedita a Bisceglie in sei secondi. Pare incredibile ma esistono limiti anche in certe sedi.
Grande idea. Telefona subito a Gigi. Moro può fare il presidente visto che ha pure il cognome da statista. Meta agli esteri per far finire le vostre stupide guerre. Non so se Salvini sarà d'accordo sul nome di quell'immigrato albanese
La schizofrenia ideologica della narrazione di regime tende ad escludere un dettaglio importantissimo: i giacobini e i loro amichetti francesi uccisero più di 60.000 napolitani! Forse è per questo che i cosiddetti "lazzari" per qualche strano motivo decisero di combatter per il Trono e per l'Altare?!
Che siano per sempre maledetti tutti i giacobini e tutti i pennivendoli di regime.