Stelle marine
In questa notte
(Continues)
(Continues)
2018/3/22 - 23:35
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Hughie Grame
Anonymous
(Child #191)
[XVI° secolo?]
Una ballata tradizionale di origine scozzese che Francis James Child riporta in sei o sette versioni (quella che propongo è la prima) nella sua raccolta “The English and Scottish Popular Ballads” (1882-1898), ma che si trova già nel “Minstrelsy of the Scottish Border” di Sir Walter Scott (1802-1803)
Ripresa da Ewan MacColl, senza e con Peggy Seeger, negli anni 50, per esempio in “The English and Scottish Popular Ballads, Volume III” del 1956 e “Classic Scots Ballads” del 1959.
Interpretata poi da molti altri artisti, una su tutti June Tabor
Sir Walter Scott descriveva così le "Border Ballads" di cui "Hughie Graham" è una delle più famose:
"Il tratto di terra nuda e ondulata, a nord del Tyne e delle Cheviot Hills fino agli altipiani scozzesi meridionali, fu per lungo tempo il territorio di uomini che parlavano inglese, ma avevano la visione degli appartenenti... (Continues)
[XVI° secolo?]
Una ballata tradizionale di origine scozzese che Francis James Child riporta in sei o sette versioni (quella che propongo è la prima) nella sua raccolta “The English and Scottish Popular Ballads” (1882-1898), ma che si trova già nel “Minstrelsy of the Scottish Border” di Sir Walter Scott (1802-1803)
Ripresa da Ewan MacColl, senza e con Peggy Seeger, negli anni 50, per esempio in “The English and Scottish Popular Ballads, Volume III” del 1956 e “Classic Scots Ballads” del 1959.
Interpretata poi da molti altri artisti, una su tutti June Tabor
Sir Walter Scott descriveva così le "Border Ballads" di cui "Hughie Graham" è una delle più famose:
"Il tratto di terra nuda e ondulata, a nord del Tyne e delle Cheviot Hills fino agli altipiani scozzesi meridionali, fu per lungo tempo il territorio di uomini che parlavano inglese, ma avevano la visione degli appartenenti... (Continues)
As it befell upon one time,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/3/22 - 22:45
Inno a Nikkal [h.6 Zaluzi di Nikkal] dalle Canzoni Hurritiche / Hymn to Nikkal [h.6 Zaluzi to Nikkal] from the Hurrian Songs
[XV Secolo a.C.
15th Century b.C.]
Dalle "Canzoni Hurritiche"
From the "Hurrian Songs"
Comincerei questa pagina “speciale” accozzando tre affermazioni: ha a che fare con la Siria, con l'antichità più remota e con i 15 anni di questo sito.
Come (magari non) tutti sanno, la canzone contro la guerra più antica di questo sito è una canzone cinese dell'epoca della dinastia Han: Jiārù dào yuǎnzhēng jūn (in trascrizione). Risale a circa il 220 a.C., ed ha quindi circa duemiladuecento anni. A tanta distanza nel tempo si è spinto questo sito “quindicenne” nella sua ricerca e interpretazione: quando diciamo che le “CCG” contengono “canzoni di tutti i paesi e di tutte le epoche”, non sono parole campate in aria o vuoti slogan.
Intorno a questi giorni, invece, mi è venuto di spingermi ancora più indietro nel tempo, e di andare proprio agli inizi non tanto delle canzoni (e dei componimenti poetici,... (Continues)
15th Century b.C.]
Dalle "Canzoni Hurritiche"
From the "Hurrian Songs"
Comincerei questa pagina “speciale” accozzando tre affermazioni: ha a che fare con la Siria, con l'antichità più remota e con i 15 anni di questo sito.
Come (magari non) tutti sanno, la canzone contro la guerra più antica di questo sito è una canzone cinese dell'epoca della dinastia Han: Jiārù dào yuǎnzhēng jūn (in trascrizione). Risale a circa il 220 a.C., ed ha quindi circa duemiladuecento anni. A tanta distanza nel tempo si è spinto questo sito “quindicenne” nella sua ricerca e interpretazione: quando diciamo che le “CCG” contengono “canzoni di tutti i paesi e di tutte le epoche”, non sono parole campate in aria o vuoti slogan.
Intorno a questi giorni, invece, mi è venuto di spingermi ancora più indietro nel tempo, e di andare proprio agli inizi non tanto delle canzoni (e dei componimenti poetici,... (Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2018/3/22 - 22:15
Song Itineraries:
From olden times: Songs against war, inside war, around war
Canzone per Giulio
2018
Una delle storie più assurde degli ultimi anni per me è senz'altro quella di Giulio Regeni.
Ho ammirato da subito il suo percorso e in confronto mi sono sentito molto piccolo, anche perché il mio habitat naturale
è il confortante bozzolo di uno studio di registrazione.
L'idea di trovarsi a combattere una guerra a propria insaputa
è qualcosa che fa spavento: non ci si può difendere.
Capita a tutti noi in diverso grado, ma quasi mai fino al punto di rimetterci la vita.
Tutto questo mi ha dato molto da riflettere sul peso e le posizioni di artisti e intellettuali.
Abbracciare l'attualità, provare a filtrarla in maniera adulta, è un gioco insidioso ma è bene provarci.
Aldilà di ciò ho pensato che questo ragazzo meritasse una canzone e nel mio piccolo gliel'ho scritta senza starci troppo a pensare, come se stessi parlando a un amico davanti a un caffè al bar.
Semplicemente.
Gerardo Attanasio
Una delle storie più assurde degli ultimi anni per me è senz'altro quella di Giulio Regeni.
Ho ammirato da subito il suo percorso e in confronto mi sono sentito molto piccolo, anche perché il mio habitat naturale
è il confortante bozzolo di uno studio di registrazione.
L'idea di trovarsi a combattere una guerra a propria insaputa
è qualcosa che fa spavento: non ci si può difendere.
Capita a tutti noi in diverso grado, ma quasi mai fino al punto di rimetterci la vita.
Tutto questo mi ha dato molto da riflettere sul peso e le posizioni di artisti e intellettuali.
Abbracciare l'attualità, provare a filtrarla in maniera adulta, è un gioco insidioso ma è bene provarci.
Aldilà di ciò ho pensato che questo ragazzo meritasse una canzone e nel mio piccolo gliel'ho scritta senza starci troppo a pensare, come se stessi parlando a un amico davanti a un caffè al bar.
Semplicemente.
Gerardo Attanasio
Partisti per passione
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/3/22 - 20:18
Song Itineraries:
Truth about Giulio Regeni
Resistensa
2013
Eppur bisogna andare
Eppur bisogna andare
E la dorma 'n de la sera
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/3/22 - 11:49
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Cresceremo anche noi
2015
Eresie
“Il privato è politico” recitava un vecchio slogan femminista, volendo sottolineare come lo spazio domestico fosse il più brutale ed occulto terreno del dominio maschile sulla donna.Il brano è allo stesso tempo una carezza, una lettera di scuse ed un accorato tentativo di restituzione del maltolto all’universo femminile.
Eresie
“Il privato è politico” recitava un vecchio slogan femminista, volendo sottolineare come lo spazio domestico fosse il più brutale ed occulto terreno del dominio maschile sulla donna.Il brano è allo stesso tempo una carezza, una lettera di scuse ed un accorato tentativo di restituzione del maltolto all’universo femminile.
E abbasseremo gli occhi
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/3/22 - 11:43
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Migranti
2013
Eppur bisogna andare
(talk) Arequipa, Perù. a pochi minuti dal centro elegante e fastoso, sorgono le baraccopoli dei tanti migranti peruviani venuti dalle regioni del nord per cercare opportunità nella benestante "Ciudad Blanca" e spesso costretti ad una vita di stenti.
Viaggio d'emigrazione. Speranze e necessità di sopravvivenza. Migrazione come rottura di confini: tra stati nazionali, tra "barbari" e "civilizzati", tra la dignità lavorativa e le nuove forme di schiavitù.
Eppur bisogna andare
(talk) Arequipa, Perù. a pochi minuti dal centro elegante e fastoso, sorgono le baraccopoli dei tanti migranti peruviani venuti dalle regioni del nord per cercare opportunità nella benestante "Ciudad Blanca" e spesso costretti ad una vita di stenti.
Viaggio d'emigrazione. Speranze e necessità di sopravvivenza. Migrazione come rottura di confini: tra stati nazionali, tra "barbari" e "civilizzati", tra la dignità lavorativa e le nuove forme di schiavitù.
Ma è proprio la sera che se alzi lo sguardo intravedi lontano l'altra Arequipa. Quella della polvere. Sconfinata e imprecisa quanto definita e raccolta è quella del sillar.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/3/22 - 11:39
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Nel nome di un uomo
2017
Nel nome di un uomo
"Uno che a 28 anni perde la vita per studiare e informare, per capire i nuovi orizzonti del sindacato, per rischiare al fianco degli oppressi di un paese straniero, non è solo un ricercatore. E' un partigiano." Alessandro Sipolo
Nel nome di un uomo
"Uno che a 28 anni perde la vita per studiare e informare, per capire i nuovi orizzonti del sindacato, per rischiare al fianco degli oppressi di un paese straniero, non è solo un ricercatore. E' un partigiano." Alessandro Sipolo
Ogni terra nasconde un dettaglio
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/3/22 - 11:18
Giulio Regeni
2016
È costellata di silenzi, depistaggi e verità nascoste, la ricerca della verità sull’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore italiano sequestrato e ucciso in Egitto tra gennaio e febbraio 2016. La collaborazione giudiziaria tra la procura egiziana e i pm di Roma, è caratterizzata da un andamento incerto fin dal ritrovamento del corpo, il tardo pomeriggio del 3 febbraio, in un fosso che costeggia l’autostrada Cairo – Alessandria. Per l’Italia è un brusco risveglio. Il giovane ricercatore di Fiumicello, 28 anni appena compiuti, era scomparso la sera del 25 gennaio mentre si recava ad un appuntamento con un amico, il professore Gennaro Gervasio, dell’Università britannica del Cairo. Insieme avrebbero dovuto andare ad una festa a casa di amici. Ma Giulio non si presenterà mai all’appuntamento. Da quella sera del 25 gennaio, quinto anniversario della rivoluzione in Egitto, di lui si perde... (Continues)
È costellata di silenzi, depistaggi e verità nascoste, la ricerca della verità sull’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore italiano sequestrato e ucciso in Egitto tra gennaio e febbraio 2016. La collaborazione giudiziaria tra la procura egiziana e i pm di Roma, è caratterizzata da un andamento incerto fin dal ritrovamento del corpo, il tardo pomeriggio del 3 febbraio, in un fosso che costeggia l’autostrada Cairo – Alessandria. Per l’Italia è un brusco risveglio. Il giovane ricercatore di Fiumicello, 28 anni appena compiuti, era scomparso la sera del 25 gennaio mentre si recava ad un appuntamento con un amico, il professore Gennaro Gervasio, dell’Università britannica del Cairo. Insieme avrebbero dovuto andare ad una festa a casa di amici. Ma Giulio non si presenterà mai all’appuntamento. Da quella sera del 25 gennaio, quinto anniversario della rivoluzione in Egitto, di lui si perde... (Continues)
Giulio Regeni
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/3/22 - 10:26
Hands
2018
Il 25 gennaio è una data che non dovremmo mai dimenticare. Il giorno in cui la scomparsa di Giulio ha colpito la famiglia e gli amici più stretti, i compagni di collegio e di università, i colleghi e tutti noi, italiani e non, che anche solo per poco abbiamo sfiorato la sua vita e ne abbiamo condiviso i valori. Ed è su quei valori di unione e di convivenza che si fondano i Collegi del Mondo Unito (UWC), in cui Giulio aveva studiato per due anni, collegi con diverse sedi nel mondo che fanno dell’istruzione una forza per unire i popoli, le nazioni e le culture, perseguendo la pace e un futuro sostenibile.
Dall’idea di March. (all’anagrafe Marcello Mereu), anche lui ex-studente dei Collegi del Mondo Unito, nasce “Hands”, un inno alla pace dedicato a Giulio.
La canzone, scritta e prodotta insieme ai musicisti Alessandro Cirone e Mikki, è cantata dal coro degli studenti del Collegio del... (Continues)
Il 25 gennaio è una data che non dovremmo mai dimenticare. Il giorno in cui la scomparsa di Giulio ha colpito la famiglia e gli amici più stretti, i compagni di collegio e di università, i colleghi e tutti noi, italiani e non, che anche solo per poco abbiamo sfiorato la sua vita e ne abbiamo condiviso i valori. Ed è su quei valori di unione e di convivenza che si fondano i Collegi del Mondo Unito (UWC), in cui Giulio aveva studiato per due anni, collegi con diverse sedi nel mondo che fanno dell’istruzione una forza per unire i popoli, le nazioni e le culture, perseguendo la pace e un futuro sostenibile.
Dall’idea di March. (all’anagrafe Marcello Mereu), anche lui ex-studente dei Collegi del Mondo Unito, nasce “Hands”, un inno alla pace dedicato a Giulio.
La canzone, scritta e prodotta insieme ai musicisti Alessandro Cirone e Mikki, è cantata dal coro degli studenti del Collegio del... (Continues)
Put your hands in our hands
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/3/22 - 10:04
Song Itineraries:
Truth about Giulio Regeni
L'Orage e Naif Herin: Skyline
L'Orage e Naif Herin
2016
La macchina del tempo
Una canzone, splendida, dedicata a Walter Bonatti. Inserisco questa canzone, seppure tra gli Extra, intanto perchè nella sua grandezza può essere considerato uno sconfitto, visto che il suo ruolo nella conquista del K2 è sempre stato negato.
E poi per dedicarla a Benoit Ducos, la guida alpina francese indagata per aver salvato una famiglia di migranti sulle Alpi al confine italo-francese. Perchè le rotte dei migranti non attraversano solo il Mar Mediterraneo, ma anche le montagne, ora innevate, e spesso senza la minima attrezzatura e conoscenza del pericolo.
L’alpinismo stimola, come scriveva Walter Bonatti, la fantasia, l’idealità, il bisogno di conoscenza, ma non l’immaginazione degli autori di canzoni.
Al di fuori dei canti alpini e di pezzi strumentali, la montagna è stata, infatti, niente più che un pretesto per parlare d’amore (l’esempio... (Continues)
2016
La macchina del tempo
Una canzone, splendida, dedicata a Walter Bonatti. Inserisco questa canzone, seppure tra gli Extra, intanto perchè nella sua grandezza può essere considerato uno sconfitto, visto che il suo ruolo nella conquista del K2 è sempre stato negato.
E poi per dedicarla a Benoit Ducos, la guida alpina francese indagata per aver salvato una famiglia di migranti sulle Alpi al confine italo-francese. Perchè le rotte dei migranti non attraversano solo il Mar Mediterraneo, ma anche le montagne, ora innevate, e spesso senza la minima attrezzatura e conoscenza del pericolo.
L’alpinismo stimola, come scriveva Walter Bonatti, la fantasia, l’idealità, il bisogno di conoscenza, ma non l’immaginazione degli autori di canzoni.
Al di fuori dei canti alpini e di pezzi strumentali, la montagna è stata, infatti, niente più che un pretesto per parlare d’amore (l’esempio... (Continues)
Sì che lo sa come stare nel tempo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/3/21 - 12:23
Fil rouge
2017
Il pezzo parla di attentati terroristi. Ogni strofa rappresenta una persona.
I STROFA: GIULIO REGENI (MORTO IN EGITTO)
II STROFA: VALERIA SOLESIN (MORTA A PARIGI - BATACLAN)
III STROFA: FABRIZIA DI LORENZO (MORTA A BERLINO - MERCATI NATALIZI
Il pezzo parla di attentati terroristi. Ogni strofa rappresenta una persona.
I STROFA: GIULIO REGENI (MORTO IN EGITTO)
II STROFA: VALERIA SOLESIN (MORTA A PARIGI - BATACLAN)
III STROFA: FABRIZIA DI LORENZO (MORTA A BERLINO - MERCATI NATALIZI
Amo la libertà, massima forma di espressione
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/3/21 - 11:11
Song Itineraries:
Truth about Giulio Regeni
Concrete Malformation
[1989]
Writer / Scritta da: Janne Joutsenniemi
Album: No Anaesthesia!
Writer / Scritta da: Janne Joutsenniemi
Album: No Anaesthesia!
If the tough guys call you chicken shit
(Continues)
(Continues)
2018/3/21 - 02:28
Canzone per Giulio Regeni
2018
È costellata di silenzi, depistaggi e verità nascoste, la ricerca della verità sull’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore italiano sequestrato e ucciso in Egitto tra gennaio e febbraio 2016. La collaborazione giudiziaria tra la procura egiziana e i pm di Roma, è caratterizzata da un andamento incerto fin dal ritrovamento del corpo, il tardo pomeriggio del 3 febbraio, in un fosso che costeggia l’autostrada Cairo – Alessandria. Per l’Italia è un brusco risveglio. Il giovane ricercatore di Fiumicello, 28 anni appena compiuti, era scomparso la sera del 25 gennaio mentre si recava ad un appuntamento con un amico, il professore Gennaro Gervasio, dell’Università britannica del Cairo. Insieme avrebbero dovuto andare ad una festa a casa di amici. Ma Giulio non si presenterà mai all’appuntamento. Da quella sera del 25 gennaio, quinto anniversario della rivoluzione in Egitto, di lui si perde... (Continues)
È costellata di silenzi, depistaggi e verità nascoste, la ricerca della verità sull’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore italiano sequestrato e ucciso in Egitto tra gennaio e febbraio 2016. La collaborazione giudiziaria tra la procura egiziana e i pm di Roma, è caratterizzata da un andamento incerto fin dal ritrovamento del corpo, il tardo pomeriggio del 3 febbraio, in un fosso che costeggia l’autostrada Cairo – Alessandria. Per l’Italia è un brusco risveglio. Il giovane ricercatore di Fiumicello, 28 anni appena compiuti, era scomparso la sera del 25 gennaio mentre si recava ad un appuntamento con un amico, il professore Gennaro Gervasio, dell’Università britannica del Cairo. Insieme avrebbero dovuto andare ad una festa a casa di amici. Ma Giulio non si presenterà mai all’appuntamento. Da quella sera del 25 gennaio, quinto anniversario della rivoluzione in Egitto, di lui si perde... (Continues)
Qua soffia un vento, come d'uragano,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/3/20 - 23:21
Land of the Living
Album: The Red Thread (2004)
Late afternoon back in New York town
(Continues)
(Continues)
2018/3/20 - 22:54
Song Itineraries:
September, 11: Attack on New York
Madre
2009
Taraneh Mousavi era una ragazza iraniana di 28 anni con capelli neri e occhi verdi.
Le sue tracce si perdono il 28 giugno quando viene arrestata insieme ai manifestanti vicino alla moschea di Ghoba. Taraneh non stava partecipando alla vicina manifestazione di protesta, si stava recando al centro di formazione e bellezza (BTE) dove segue dei corsi. Probabilmente la sua avvenenza ha attirato i poliziotti in borghese che l’hanno caricata insieme ad altri studenti manifestanti su una camionetta e portata al centro di detenzione. Tutti i detenuti sono stati smistati per il carcere di Evin o per la centrale di polizia di Nobonyad, mentre Taraneh è rimasta la sola nel centro di detenzione. Qui è stata stuprata ripetutamente e brutalmente dai poliziotti per diverse settimane.
Alcuni giorni fa la madre di Taraneh riceve una telefonata anonima da un agente governativo che le comunica che la... (Continues)
Taraneh Mousavi era una ragazza iraniana di 28 anni con capelli neri e occhi verdi.
Le sue tracce si perdono il 28 giugno quando viene arrestata insieme ai manifestanti vicino alla moschea di Ghoba. Taraneh non stava partecipando alla vicina manifestazione di protesta, si stava recando al centro di formazione e bellezza (BTE) dove segue dei corsi. Probabilmente la sua avvenenza ha attirato i poliziotti in borghese che l’hanno caricata insieme ad altri studenti manifestanti su una camionetta e portata al centro di detenzione. Tutti i detenuti sono stati smistati per il carcere di Evin o per la centrale di polizia di Nobonyad, mentre Taraneh è rimasta la sola nel centro di detenzione. Qui è stata stuprata ripetutamente e brutalmente dai poliziotti per diverse settimane.
Alcuni giorni fa la madre di Taraneh riceve una telefonata anonima da un agente governativo che le comunica che la... (Continues)
Madre, di ogni bene madre
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/3/20 - 22:50
The Bush Boys
Album - Rock That Babe. (2003)
Questa ironica canzone sulla dinastia Bush risale proprio a 15 anni fa, l'anno dell'invasione dell'Iraq, la guerra di cui ancora paghiamo le consguenze.
Questa ironica canzone sulla dinastia Bush risale proprio a 15 anni fa, l'anno dell'invasione dell'Iraq, la guerra di cui ancora paghiamo le consguenze.
Listen up folks the votes are in
(Continues)
(Continues)
2018/3/20 - 22:41
Song Itineraries:
George Walker Bush II
Black Velvet Band
[19° secolo]
Una ballata irlandese ottocentesca che Ewan MacColl imparò da Harry Cox negli anni 50
Poi nei suoi album "Bad Lads and Hard Cases - British Ballads of Crime and Criminals" (1957) e "Chorus From the Gallows" (1960), con Peggy Seeger
Una canzone tradizionale esistente in molteplici versioni, di cui la più famosa è forse quella dei Dubliners, risalente al 1967.
Il testo della versione di MacColl – insieme a molte altre – l'ho trovato sull'incommensurabile Mudcat Café
Una canzone che mi ha fatto venire subito in mente la scena dell'incontro tra Amsterdam (Leonardo DiCaprio) e la borseggiatrice Jenny (Cameron Diaz) in "Gangs of New York" di Martin Scorsese (2002), un film in cui, non a caso, la nascita di New York – e dell'America moderna - è descritta come una guerra feroce fra i Nativi, protestanti, e i Conigli Morti, cattolici, immigrati irlandesi.
Una ballata irlandese ottocentesca che Ewan MacColl imparò da Harry Cox negli anni 50
Poi nei suoi album "Bad Lads and Hard Cases - British Ballads of Crime and Criminals" (1957) e "Chorus From the Gallows" (1960), con Peggy Seeger
Una canzone tradizionale esistente in molteplici versioni, di cui la più famosa è forse quella dei Dubliners, risalente al 1967.
Il testo della versione di MacColl – insieme a molte altre – l'ho trovato sull'incommensurabile Mudcat Café
Una canzone che mi ha fatto venire subito in mente la scena dell'incontro tra Amsterdam (Leonardo DiCaprio) e la borseggiatrice Jenny (Cameron Diaz) in "Gangs of New York" di Martin Scorsese (2002), un film in cui, non a caso, la nascita di New York – e dell'America moderna - è descritta come una guerra feroce fra i Nativi, protestanti, e i Conigli Morti, cattolici, immigrati irlandesi.
In a neat little town they call Belfast
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/3/20 - 21:45
Il canto della marcia (Amore e libertà)
2018
Il canto nella marcia è l'omaggio che gli AK47 hanno voluto dedicare al Kurdistan attraverso le parole del poeta Sherko Bekas e quelle del cantautore armeno Aram Tigram. Dal Rojava alla Turchia, la libertà del popolo kurdo è la nostra libertà.
Abbiamo scritto, suonato e cantato il “Canto nella marcia (Amore e Libertà)”, una canzone sul Kurdistan, che catalizza i nostri cuori su una lotta giusta, senza se e senza ma. Il Kurdistan, è una regione vastissima abitata da circa 50 milioni di curdi, cui non viene riconosciuta la propria identità linguistica, culturale e di stato indipendente. L’Iraq, l’Iran, la Siria e la Turchia, occupano e si dividono la regione dei Curdi, esercitando un potere discriminatorio, che la Turchia in particolare – attualmente – sta imponendo con la forza della violenza cieca, bombardando le città che maggiormente alimentano la resistenza. E la Turchia, la dittatura... (Continues)
Il canto nella marcia è l'omaggio che gli AK47 hanno voluto dedicare al Kurdistan attraverso le parole del poeta Sherko Bekas e quelle del cantautore armeno Aram Tigram. Dal Rojava alla Turchia, la libertà del popolo kurdo è la nostra libertà.
Abbiamo scritto, suonato e cantato il “Canto nella marcia (Amore e Libertà)”, una canzone sul Kurdistan, che catalizza i nostri cuori su una lotta giusta, senza se e senza ma. Il Kurdistan, è una regione vastissima abitata da circa 50 milioni di curdi, cui non viene riconosciuta la propria identità linguistica, culturale e di stato indipendente. L’Iraq, l’Iran, la Siria e la Turchia, occupano e si dividono la regione dei Curdi, esercitando un potere discriminatorio, che la Turchia in particolare – attualmente – sta imponendo con la forza della violenza cieca, bombardando le città che maggiormente alimentano la resistenza. E la Turchia, la dittatura... (Continues)
L'amore chiama l'amore
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/3/20 - 21:11
Song Itineraries:
From Kurdistan
A Flickering Light in the Darkness. Le CCG/AWS compiono 15 anni.
Antiwar Songs Blog
Niente di autoreferenziale, niente di trionfalistico, niente “numeri”, che pure sono oramai enormi. Niente “bilanci”, niente celebrazioni o autocelebrazioni: c’è solo un sito, chiamato “Canzoni Contro la Guerra”, o “Antiwar Songs”, o “Chansons Contre la Guerre” (come si dice in un centinaio di lingue c’è nella homepage) che, oggi, 20 marzo 2018, compie quindici […]
Antiwar Songs Staff 2018-03-20 16:07:00
A Mother's Pledge
War will end when we refuse to fight them. Wonderful song!
Greenbean950 2018/3/20 - 14:13
Che il Mediterraneo sia
Canzone che è di una bellezza tale da potersi considerare enciclopedica per il suo genere. Mi fa immaginare il vessato mediterraneo di adesso è il “mare che mormora per tutto il poema” a cui si riferiva Heine in merito all'ambientazione dell'Odissea... dove il mediterraneo viene descritto in un epico percorso di ritorno in patria, in cui il protagonista si trova in acque che non gli rispondono per volere di un dio e che lo portano in riva di terre straniere. Vi ricorda niente la situazione di Odisseo? Se sì, allora il poema è da considerarsi profetico per i giorni nostri, in cui fra l'altro utilizziamo l’espressione “odissea” per descrivere un viaggio difficile.
Grazie Eugenio Bennato (che poi eugenio e bennato sono due aggettivi che sono sinonimi fra loro) per questo capolavoro di brano e soprattutto di album che nel 2002 ci hai regalato!
Grazie Eugenio Bennato (che poi eugenio e bennato sono due aggettivi che sono sinonimi fra loro) per questo capolavoro di brano e soprattutto di album che nel 2002 ci hai regalato!
Gabriele Maiellaro 2018/3/20 - 13:00
La complainte de Manda
[1964]
Scritta da Jean Arnulf e Alain Goraguer
Nel secondo album di Jean Arnulf
Scritta da Jean Arnulf e Alain Goraguer
Nel secondo album di Jean Arnulf
Ma mère me l'avait dit souvent
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/3/20 - 13:00
Song Itineraries:
Death penalty: murder by the power
Chanson pour Yvan Colonna
Anonymous
Speremu chi stia nantu l'istessa prigiò' d'Yvan Colonna...! [cit.]
Razzumaglia! Delinquente! Racaille!
Razzumaglia! Delinquente! Racaille!
L'Anonimo Toscano del XXI secolo 2018/3/20 - 12:08
Le bonheur
[1948]
Parole e musica di Jean Villard, detto Gilles, e Albert Urfer.
Interpretata dal duo Gilles & Urfer in un loro récital realizzato probabilmente nel 1965
Testo trovato su J'ai la mémoire qui chante
Parole e musica di Jean Villard, detto Gilles, e Albert Urfer.
Interpretata dal duo Gilles & Urfer in un loro récital realizzato probabilmente nel 1965
Testo trovato su J'ai la mémoire qui chante
Quand l’aurore aux accents
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/3/20 - 10:18
Song Itineraries:
Anti War Love Songs
La mienne à moi
[1966]
Parole di Martine Merri, compagna di Arnulf
Musica di Jean Arnulf
Parole di Martine Merri, compagna di Arnulf
Musica di Jean Arnulf
La mienne à moi, tous mes amours
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/3/20 - 09:53
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, Deserters
The website “Antiwar Songs” has celebrated on March 20 its 15th ANNIVERSARY.
Riccardo Venturi 2018/3/20 - 09:40
Kłótnia druidów
Una poesiola a là Pasquino in attesa di musicare :)
Breslavia, 18 marzo 2018
Breslavia, 18 marzo 2018
Anonim polski z XXI w.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2018/3/20 - 02:29
Perché Fausto e Iaio
Perché Fausto e Iaio? I Gang e Daniele Biacchessi, Milano 18 marzo 2018
Il video è di orribile qualità e ha solo valore di testimonianza. Auditorium "Cerri" di Via Valvassori Peroni, Milano Lambrate, pieno da scoppiare.
Il video è di orribile qualità e ha solo valore di testimonianza. Auditorium "Cerri" di Via Valvassori Peroni, Milano Lambrate, pieno da scoppiare.
Riccardo Venturi 2018/3/19 - 11:44
Quella sera al Leoncavallo...
Cristina "piccola" e Salvino "LiberaMente" Sagone
[20 marzo 1978]
Scritta da Cristina "piccola", 16 anni
Amica di Fausto e Iaio
Musica di Salvino Sagone
Interpretazione di Salvino Sagone con il Coro del Dopolavoro Stadera
Milano, 18 marzo 2018, auditorium “Cerri” in via Valvassori Peroni 56, quartiere Lambrate. Una via lunghissima, coi suoi palazzoni di prammatica ma anche bizzarre palazzine in stile finto liberty. All'auditorium, stracolmo, è stata spostata la....no, non voglio chiamarla “commemorazione” o roba del genere; non c'è nulla da “commemorare”, se non l'assassinio di due ragazzi di 18 anni avvenuto quarant'anni fa. Si doveva tenere tutto in via Mancinelli, dietro il vecchio Leoncavallo; ma piove a dirotto e fa freddo. Proprio come quarant'anni prima, sembra. Pioveva e faceva freddo in una primavera lontana ancora da arrivare nonostante il calendario.
E così, tutti all'auditorium, infagottati e, in massima parte, invecchiati... (Continues)
Scritta da Cristina "piccola", 16 anni
Amica di Fausto e Iaio
Musica di Salvino Sagone
Interpretazione di Salvino Sagone con il Coro del Dopolavoro Stadera
Milano, 18 marzo 2018, auditorium “Cerri” in via Valvassori Peroni 56, quartiere Lambrate. Una via lunghissima, coi suoi palazzoni di prammatica ma anche bizzarre palazzine in stile finto liberty. All'auditorium, stracolmo, è stata spostata la....no, non voglio chiamarla “commemorazione” o roba del genere; non c'è nulla da “commemorare”, se non l'assassinio di due ragazzi di 18 anni avvenuto quarant'anni fa. Si doveva tenere tutto in via Mancinelli, dietro il vecchio Leoncavallo; ma piove a dirotto e fa freddo. Proprio come quarant'anni prima, sembra. Pioveva e faceva freddo in una primavera lontana ancora da arrivare nonostante il calendario.
E così, tutti all'auditorium, infagottati e, in massima parte, invecchiati... (Continues)
Quella sera al Leoncavallo
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi e Daniela -k.d.- 2018/3/19 - 11:04
Immigrants (We Get the Job Done)
2016
The Hamilton Mixtape
(K'naan, Snow Tha Product, Riz MC & Residente)
The Hamilton Mixtape
(K'naan, Snow Tha Product, Riz MC & Residente)
You know, and it gets into this whole issue of border security
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/3/19 - 10:44
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Citizen Ship
Ecco, tu mi scacci oggi dalla faccia di questo suolo, ed io sarò nascosto dal tuo cospetto, e sarò vagabondo e fuggiasco per la terra - Genesi 4:14
dedicata a ivan kral, nato a praga, cecoslovacchia
nazionalità: apolide
dedicata a ivan kral, nato a praga, cecoslovacchia
nazionalità: apolide
NAVE DELLA CITTADINANZA [1]
(Continues)
(Continues)
2018/3/18 - 15:21
Brescia
[1974]
Parole e musica del collettivo Canzoniere della Magliana di Roma
Nel disco intitolato "Dal quartiere cantiamo la lotta"
Il Canzoniere della Magliana era composto dal tedesco Volker Klein e da sua moglie, la lucana Mimma Santarsiero, e non so da chi altri... Oggi il loro percorso musicale continua nel gruppo Auriko.
Parole e musica del collettivo Canzoniere della Magliana di Roma
Nel disco intitolato "Dal quartiere cantiamo la lotta"
Il Canzoniere della Magliana era composto dal tedesco Volker Klein e da sua moglie, la lucana Mimma Santarsiero, e non so da chi altri... Oggi il loro percorso musicale continua nel gruppo Auriko.
Prima a Milano
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/3/18 - 14:50
Horea
Horea è uno dei tre brani scritti e musicati dai ragazzi dell'Istituto Penale Minorile di Bologna.
Horea, horea, wra le bhar
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2018/3/18 - 11:45
Song Itineraries:
From World Jails
Andiamo Avanti
[2018]
Andiamo Avanti è uno dei tre brani scritti e musicati dai ragazzi dell'Istituto Penale Minorile di Bologna.
Andiamo Avanti è uno dei tre brani scritti e musicati dai ragazzi dell'Istituto Penale Minorile di Bologna.
Sono poche le cose davvero importanti,
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2018/3/18 - 11:39
Song Itineraries:
From World Jails
Diamanti
[2018]
Diamanti è uno dei tre brani scritti e musicati dai ragazzi dell'Istituto Penale Minorile di Bologna.
Diamanti è uno dei tre brani scritti e musicati dai ragazzi dell'Istituto Penale Minorile di Bologna.
Non pensate che siamo differenti,
(Continues)
(Continues)
2018/3/18 - 11:28
Song Itineraries:
From World Jails
Fermati e respira
[2018]
Album :Inequilibrio
Rinaldo ha 70 anni e da 60 trascorre le sue giornate in compagnia del suo gregge. Una vita scandita dalle esigenze dei suoi animali. Nonostante i molti km macinati di giorno in giorno nel suo sguardo non si avverte fatica, i suoi occhi trasmettono pace. Quella pace che solo la natura nella sua inarrivabile bellezza sa donare. Oggi Rinaldo è uno dei pochi a proseguire questo mestiere alla maniera di un tempo, lui stesso afferma che "la globalizzazione ci sta uccidendo, fra qualche anno i pastori non si troveranno più neanche nel presepe". Nonostante tutto continua imperterrito la sua avventura con dignitosa semplicità. Ad attenderlo a casa ogni sera c'è la sua famiglia, il focolare domestico ed un bicchiere di vino. In un mondo che corre sempre più veloce uomini come Rinaldo potrebbero insegnare molto, a partire dal concetto di attesa, di rispetto del tempo... (Continues)
Album :Inequilibrio
Rinaldo ha 70 anni e da 60 trascorre le sue giornate in compagnia del suo gregge. Una vita scandita dalle esigenze dei suoi animali. Nonostante i molti km macinati di giorno in giorno nel suo sguardo non si avverte fatica, i suoi occhi trasmettono pace. Quella pace che solo la natura nella sua inarrivabile bellezza sa donare. Oggi Rinaldo è uno dei pochi a proseguire questo mestiere alla maniera di un tempo, lui stesso afferma che "la globalizzazione ci sta uccidendo, fra qualche anno i pastori non si troveranno più neanche nel presepe". Nonostante tutto continua imperterrito la sua avventura con dignitosa semplicità. Ad attenderlo a casa ogni sera c'è la sua famiglia, il focolare domestico ed un bicchiere di vino. In un mondo che corre sempre più veloce uomini come Rinaldo potrebbero insegnare molto, a partire dal concetto di attesa, di rispetto del tempo... (Continues)
La notizia si è già sparsa chi si attarda è fuori corsa
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2018/3/18 - 10:40
U - Soli
[2018]
Album :Inequilibrio
"U-Soli" tratta di un tema quanto mai attuale, e nasce da una riflessione semplice, istintiva, forse banale, fatta dai Punkreas "genitori" che portano a scuola i loro figli tutti i giorno. Vivono nella provincia milanese e i migliori amici dei loro bambini sono di tutte le nazionalità: bambini e ragazzi che frequentano le stesse scuole, fanno gli stessi sport, guardano gli stessi programmi, leggono gli stessi fumetti e fanno la stessa raccolta di figurine.
L'idea del video, è semplicemente quella di mostrare i volti di questi bambini a chi non ha la fortuna di poterli osservare da vicino, ogni giorno, tutti insieme. Alcuni dei protagonisti del video sono, infatti, proprio i figli dei membri della band, i loro amici, i loro compagni di classe. Gli altri sono ragazzi cresciuti all'interno di realtà splendide e meravigliose, dove le parole d'ordine sono accoglienza... (Continues)
Album :Inequilibrio
"U-Soli" tratta di un tema quanto mai attuale, e nasce da una riflessione semplice, istintiva, forse banale, fatta dai Punkreas "genitori" che portano a scuola i loro figli tutti i giorno. Vivono nella provincia milanese e i migliori amici dei loro bambini sono di tutte le nazionalità: bambini e ragazzi che frequentano le stesse scuole, fanno gli stessi sport, guardano gli stessi programmi, leggono gli stessi fumetti e fanno la stessa raccolta di figurine.
L'idea del video, è semplicemente quella di mostrare i volti di questi bambini a chi non ha la fortuna di poterli osservare da vicino, ogni giorno, tutti insieme. Alcuni dei protagonisti del video sono, infatti, proprio i figli dei membri della band, i loro amici, i loro compagni di classe. Gli altri sono ragazzi cresciuti all'interno di realtà splendide e meravigliose, dove le parole d'ordine sono accoglienza... (Continues)
Io sono pakistano ma son nato qui a Milano
(Continues)
(Continues)
Contributed by adriana 2018/3/18 - 10:06
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
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Album: Terra
Dentro ci sono gli insulti e le preghiere, dei canti allegri e struggenti, gli interessi dell’Eni, il cielo dipinto di blu metallizzato, chi si salva camminando sulle acque del Mediterraneo, la sabbia del Sahara che a volte ritroviamo sul parabrezza della macchina dopo che ha piovuto. La 90 che è la circolare esterna, l’autobus che prendevo appena arrivato a Milano sette otto anni fa sentendomi molto solo e molto contento di essere lì.
Vasco Brondi