All Those Years Ago
(1981)
Album: Somewhere in England
Con Ringo Starr alla batteria e Paul & Linda McCartney ai cori, una canzone che vede i tre Beatles superstiti registrare un tributo a John Lennon assassinato l'8 dicembre 1980.
Inizialmente la canzone era destinata a essere cantata da Ringo Starr che la rifiutò a causa del registro troppo estremo in altezza. Successivamente, in seguito alla morte di John Lennon George modificò il testo e la dedicò alla memoria dell'ex compagno.
Il testo si fa riferimento all'impegno pacifista di John e cita All You Need Is Love e Imagine
Album: Somewhere in England
Con Ringo Starr alla batteria e Paul & Linda McCartney ai cori, una canzone che vede i tre Beatles superstiti registrare un tributo a John Lennon assassinato l'8 dicembre 1980.
Inizialmente la canzone era destinata a essere cantata da Ringo Starr che la rifiutò a causa del registro troppo estremo in altezza. Successivamente, in seguito alla morte di John Lennon George modificò il testo e la dedicò alla memoria dell'ex compagno.
Il testo si fa riferimento all'impegno pacifista di John e cita All You Need Is Love e Imagine
I'm shouting all about love
(Continues)
(Continues)
2018/12/8 - 22:25
Song for Bob Dylan
(2008)
Revolution EP
Una canzone per Bob Dylan scritta come lettera sulla falsariga della Song To Woody che Dylan aveva scritto per Woddy Guthrie.
Revolution EP
Una canzone per Bob Dylan scritta come lettera sulla falsariga della Song To Woody che Dylan aveva scritto per Woddy Guthrie.
You sound out a warning when you see the signs in the sky
(Continues)
(Continues)
2018/12/8 - 20:17
The War Machine
(2011)
Album: Liberty
The War Machine che schiaccia le vite dei soldati in nome del profitto di pochi.
Album: Liberty
The War Machine che schiaccia le vite dei soldati in nome del profitto di pochi.
Ashes to ashes, we’re falling down
(Continues)
(Continues)
2018/12/8 - 20:11
La complainte des Terre-Neuvas
La cosa assolutamente straordinaria è che questo testo fa oramai parte dei classici del repertorio dei "chants de marins" e, in Bretagna e fino a Sant-Pêr-har-Mìkelon, sono in molti a crederlo un tradizionale. Invece lo si deve all'arte di Gaston Couté, che nessuno se lo fila, non figura nelle antologie, accanto agli altri più celebri "poeti maledetti" della letteratura francese, mi par di vedere che in rete non ci siano traduzioni italiane (ad eccezione che in questo sito), a lui viene riservata solo indifferenza, non solo qui da noi ma anche oltralpe. Se non ci fosse chi si è ostinato a mettere in musica le sue poesie, gli regnerebbe intorno il più sordo silenzio, anche se a Parigi gli hanno intitolato una strada nel 18° arrondissement. Povero Gaston, che a 18 anni aveva già scritto buona parte della sua opera, con quell'aria un po' sinistra, vestito come un contadino de La Beauce, cappellaccio... (Continues)
Flavio Poltronieri 2018/12/8 - 19:08
Triviale Poursuite
Tra la nota 5 e la nota 6, forse sarebbe opportuno aggiungerne una anche al termine della riga che cita il Popolo Kanako.
Quando il 24 settembre del 1853, l’ammiraglio Febvrier des Pointes firmò l’atto di adesione della Nuova Caledonia alla Francia, firmò anche l'inizio del dominio coloniale francese su quest'isola melanesiana e sul suo popolo nativo, i Kanaki. Per vent'anni, ogni anno ci furono rivolte, finchè tutte le numerose tribù kanake non decisero di unirsi contro gli invasori, ma non avevano considerato il tradimento dei Baxea di Canala e degli Houaiflou, che nel momento cruciale dell’insurrezione decisero di abbandonare lo scontro e allearsi con il nemico francese. Così, assassinato Atai, il condottiero che guidava la rivolta (tramite decapitazione) la repressione colonialista europea compì uno altro disumano e feroce genocidio: lo sterminio dell’etnia Kanak, senza distinzione... (Continues)
Quando il 24 settembre del 1853, l’ammiraglio Febvrier des Pointes firmò l’atto di adesione della Nuova Caledonia alla Francia, firmò anche l'inizio del dominio coloniale francese su quest'isola melanesiana e sul suo popolo nativo, i Kanaki. Per vent'anni, ogni anno ci furono rivolte, finchè tutte le numerose tribù kanake non decisero di unirsi contro gli invasori, ma non avevano considerato il tradimento dei Baxea di Canala e degli Houaiflou, che nel momento cruciale dell’insurrezione decisero di abbandonare lo scontro e allearsi con il nemico francese. Così, assassinato Atai, il condottiero che guidava la rivolta (tramite decapitazione) la repressione colonialista europea compì uno altro disumano e feroce genocidio: lo sterminio dell’etnia Kanak, senza distinzione... (Continues)
Flavio Poltronieri 2018/12/8 - 16:33
Νύχτωσε χωρίς φεγγάρι
Di tutte le interpretazioni quella più toccante per me é quella di Sotiria Bellou.
Nonostante siano trascorsi settant'anni la canzone ha ancora una certa diffusione.L'ho ascoltata un anno fa ad Atene,in una taverna di Psyri.
Nonostante siano trascorsi settant'anni la canzone ha ancora una certa diffusione.L'ho ascoltata un anno fa ad Atene,in una taverna di Psyri.
Riccardo Gullotta 2018/12/8 - 11:26
Support Your Local Back-Alley Abortion Clinic
[2005]
Album / Albumi: The Right Disease
"This is the first officially released full length by Abhorrance. It features guest vocals by Troy from Riff Raff, and many old songs and poems redone for actual release. The albums theme strayed from its original concept design heavily supporting pro-choice, and now features many themes such as abortion, the cattle industry, greed in high politics and the battle between religion and state. Drumming for this album by former member Ben Christensen. Former bassist Ian Bowers also provides backing vox. Produced by Aarom Hellam and Zack Ohren at Castle Ultimate Studios, in Oakland Ca." - Amazon Music - The Right Disease
Album / Albumi: The Right Disease
"This is the first officially released full length by Abhorrance. It features guest vocals by Troy from Riff Raff, and many old songs and poems redone for actual release. The albums theme strayed from its original concept design heavily supporting pro-choice, and now features many themes such as abortion, the cattle industry, greed in high politics and the battle between religion and state. Drumming for this album by former member Ben Christensen. Former bassist Ian Bowers also provides backing vox. Produced by Aarom Hellam and Zack Ohren at Castle Ultimate Studios, in Oakland Ca." - Amazon Music - The Right Disease
Once kissed in this rain
(Continues)
(Continues)
2018/12/8 - 05:05
Song Itineraries:
Violence on Women: just like and worse than war
Fabrizio De André: Creuza de mä [Crêuza de mä]
Forse ho individuato un'altra piccola imprecisione.
Al sesto verso, credo che sia «se gh'è» e non «s'è gh'è». Nel manoscritto sembra «se ghé».
«Se gh'è» significa semplicemente «si c'è», cioè in italiano corrente «ci si è». Ci si è fatto il nido. Sembra abbastanza semplice.
Grazie ancora per il vostro lavoro che ci dà l'opportunità di capire meglio quello che ascoltiamo.
Al sesto verso, credo che sia «se gh'è» e non «s'è gh'è». Nel manoscritto sembra «se ghé».
«Se gh'è» significa semplicemente «si c'è», cioè in italiano corrente «ci si è». Ci si è fatto il nido. Sembra abbastanza semplice.
Grazie ancora per il vostro lavoro che ci dà l'opportunità di capire meglio quello che ascoltiamo.
Anon 2018/12/7 - 23:55
Hapishane Şarkısı IV (ya da Ey yar, bu acı demlerde)
[1933]
Versi di Sabahattin Ali (1907-1948), scrittore, poeta e giornalista turco.
Testo trovato qui
Si tratta già di per sé di una canzone (şarkı) ma è stata messa anche in musica, per esempio da Kerem Güney, nel suo disco del 1976 intitolato "Yetmez Mi Gönül", con Güneşin Sofrası, interamente dedicato alla poesia di Sabahattin Ali. Nel disco il brano s'intitola "Aci Demlerde"
Si vedano anche Hapishane Şarkısı I (ya da Göklerde kartal gibiydim), Hapishane Şarkısı III (ya da Geçmiyor günler, geçmiyor), Hapishane Şarkısı V (ya da Aldırma Gönül) e Hapishane Şarkısı II (ya da Ey gönül, kuşa benzerdin).
"Sabahattin Ali era un comunista convinto, un giornalista, docente di lingua tedesca, poeta e scrittore. Per i suoi articoli, le sue storie e le sue opinioni politiche, critiche nei confronti di Atatürk, venne ripetutamente imprigionato nei primi anni della Repubblica di Turchia. Morì barbaramente... (Continues)
Versi di Sabahattin Ali (1907-1948), scrittore, poeta e giornalista turco.
Testo trovato qui
Si tratta già di per sé di una canzone (şarkı) ma è stata messa anche in musica, per esempio da Kerem Güney, nel suo disco del 1976 intitolato "Yetmez Mi Gönül", con Güneşin Sofrası, interamente dedicato alla poesia di Sabahattin Ali. Nel disco il brano s'intitola "Aci Demlerde"
Si vedano anche Hapishane Şarkısı I (ya da Göklerde kartal gibiydim), Hapishane Şarkısı III (ya da Geçmiyor günler, geçmiyor), Hapishane Şarkısı V (ya da Aldırma Gönül) e Hapishane Şarkısı II (ya da Ey gönül, kuşa benzerdin).
"Sabahattin Ali era un comunista convinto, un giornalista, docente di lingua tedesca, poeta e scrittore. Per i suoi articoli, le sue storie e le sue opinioni politiche, critiche nei confronti di Atatürk, venne ripetutamente imprigionato nei primi anni della Repubblica di Turchia. Morì barbaramente... (Continues)
Ey yar, bu acı demlerde
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/12/7 - 20:40
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, From World Jails
Hapishane Şarkısı II (ya da Ey gönül, kuşa benzerdin)
[1933]
Versi di Sabahattin Ali (1907-1948), scrittore, poeta e giornalista turco.
Testo trovato qui
Si tratta già di per sé di una canzone (şarkı) ma è stata messa anche in musica, per esempio dai Kızılırmak, un gruppo musicale fondato nel 1990 che prende il nome dal "Fiume Rosso", il più lungo corso d'acqua della Turchia.
In "Gölge", album dei Kızılırmak realizzato nel 2000, dove la poesia è intitolata "Hapishane Türküsü".
Si vedano anche Hapishane Şarkısı I (ya da Göklerde kartal gibiydim), Hapishane Şarkısı III (ya da Geçmiyor günler, geçmiyor) e Hapishane Şarkısı V (ya da Aldırma Gönül).
"Sabahattin Ali era un comunista convinto, un giornalista, docente di lingua tedesca, poeta e scrittore. Per i suoi articoli, le sue storie e le sue opinioni politiche, critiche nei confronti di Atatürk, venne ripetutamente imprigionato nei primi anni della Repubblica di Turchia. Morì barbaramente... (Continues)
Versi di Sabahattin Ali (1907-1948), scrittore, poeta e giornalista turco.
Testo trovato qui
Si tratta già di per sé di una canzone (şarkı) ma è stata messa anche in musica, per esempio dai Kızılırmak, un gruppo musicale fondato nel 1990 che prende il nome dal "Fiume Rosso", il più lungo corso d'acqua della Turchia.
In "Gölge", album dei Kızılırmak realizzato nel 2000, dove la poesia è intitolata "Hapishane Türküsü".
Si vedano anche Hapishane Şarkısı I (ya da Göklerde kartal gibiydim), Hapishane Şarkısı III (ya da Geçmiyor günler, geçmiyor) e Hapishane Şarkısı V (ya da Aldırma Gönül).
"Sabahattin Ali era un comunista convinto, un giornalista, docente di lingua tedesca, poeta e scrittore. Per i suoi articoli, le sue storie e le sue opinioni politiche, critiche nei confronti di Atatürk, venne ripetutamente imprigionato nei primi anni della Repubblica di Turchia. Morì barbaramente... (Continues)
Ey gönül, kuşa benzerdin,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/12/7 - 20:16
Song Itineraries:
From World Jails
Oppure no
Sono d’accordissimo con questo articolo: purtroppo la canzone non fu capita perché raccontava di un dramma che l’autore stava vivendo che nn voleva rivelare ..così è stato solo criticato per la performance canora non perfetta : i salotti cinici si fermarono come al solito alla superficie, senza tentare di capre l’essenza del testo. Che è sempre attuale perché le malattie non cambiano nei secoli..
Carla 2018/12/7 - 20:16
La voce delle donne
LA VOIX DES FEMMES
(Continues)
(Continues)
Contributed by Daniel(e) Bellucci, 07122018, con la classe 67ITA3, con Emanuela, Lydia, Julia, Eva, Rawan, Grace, Alex, Vano, Emmy, Malo, Lorenzo, Clément - Lycée Masséna (Nice) 2018/12/7 - 08:55
Menschheit
© Bertram Kottmann
(Source / Fonte / Lähde : lieder.net)
(Source / Fonte / Lähde : lieder.net)
MANKIND
(Continues)
(Continues)
2018/12/6 - 23:34
L'estaca
FIORENTINO [Anonimo Toscano del XXI Secolo, 2018]
FLORENTINE [21th Century Tuscan Anonymous, 2018]
Dice l'Anonimo Toscano del XXI Secolo: “La seguente versione è in fiorentino estremamente popolaresco e la scena deve immaginarsi ambientata a San Bartolo a Cintoja, forse l'ultimo baluardo in tutta Firenze dei vecchini e delle vecchine che stanno sull'uscio a guardare e a chiacchierare. Il tono della canzone è, come dire, adattato un po' a questi tempi, specialmente nel finale."
FLORENTINE [21th Century Tuscan Anonymous, 2018]
Dice l'Anonimo Toscano del XXI Secolo: “La seguente versione è in fiorentino estremamente popolaresco e la scena deve immaginarsi ambientata a San Bartolo a Cintoja, forse l'ultimo baluardo in tutta Firenze dei vecchini e delle vecchine che stanno sull'uscio a guardare e a chiacchierare. Il tono della canzone è, come dire, adattato un po' a questi tempi, specialmente nel finale."
I' PALO (L'ESTÀHA)
(Continues)
(Continues)
2018/12/6 - 21:34
Claudio Lolli: Anna di Francia
In che modo esattamente questa sarebbe una canzone contro la guerra?
Caro navigante anonimo, questo sito contiene anche alcune canzoni non strettamente attinenti al sito, o perché non contro la guerra, o perché non canzoni (le poesie non musicate). E questa è esattamente una di quelle canzoni Extra, come indicato in maniera evidente a inizio pagina
CCG/AWS Staff
CCG/AWS Staff
2018/12/6 - 20:15
L'estaca
OCCITANO 4 (PROVENZALE) [ André Chiron, 1996]
OCCITAN 4 (PROVENÇAL) [ André Chiron, 1996]
La versione occitana provenzale di André Chiron proviene dall'album del 1996 Canto e conto: La Provence chantée. La versione è redatta in grafia "mistraliana", diversa da quella classica e più vicina all'effettiva realtà fonetica della lingua. André Chiron è noto anche per alcuni album di versioni in provenzale da Georges Brassens (che era occitano di nascita). [RV]
OCCITAN 4 (PROVENÇAL) [ André Chiron, 1996]
La versione occitana provenzale di André Chiron proviene dall'album del 1996 Canto e conto: La Provence chantée. La versione è redatta in grafia "mistraliana", diversa da quella classica e più vicina all'effettiva realtà fonetica della lingua. André Chiron è noto anche per alcuni album di versioni in provenzale da Georges Brassens (che era occitano di nascita). [RV]
L'ESTACO
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2018/12/6 - 18:52
Muerte en la catedral
In realtà non si tratta di una canzone popolare ma fu inventata dal gruppo di Cantacronache e dai loro referenti spagnoli anti franchisti durante un periodo di ricerca sulla canzone anti franchista. Tutte le altre pubblicate Be “I canti della nuova Resistenza spagnolo” sequestrato in Italia, sono autentici. Questa fu una beffa...
2018/12/6 - 13:02
La más bella niña
Audio link to the song composed and performed by Caj Chydenius and first released as a single by Love Records in 1969:
KAIKKEIN KAUNEIN TYTTÖ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2018/12/6 - 12:01
L'estaca
CORSO [2] [ Ghjacumu Biancarelli, 1985 ]
CORSICAN [2] [ Ghjacumu Biancarelli, 1985 ]
CORSICAN [2] [ Ghjacumu Biancarelli, 1985 ]
La versione corsa di Ghjacumu Biancarelli (1936-1999)
Versione in corsu d'Ajacciu di Ghjacumu Biancarelli (1936-1999)
Corsican version by Ghjacumu Biancarelli (1936-1999)
Version corse de Ghjacumu (Jacky) Biancarelli (1936-1999)
Ghjacumu Biancarellin korsikankielinen versio (1936-1999)
Interpretata da Arapà
Alla fine, dopo qualche ricerca un po' più approfondita, siamo riusciti a determinare che la versione còrsa di Ghjacumu (Jacky) Biancarelli risale al 1985 ed è quindi la prima in assoluto in quella lingua -oltre ad appartenere alle versioni “antiche” (prima del 1990). Non solo: a differenza della più nota ”Catena” dei Chjami Aghjalesi, che è in realtà una riscrittura, la Stanga di Ghjacumu Biancarelli è una versione discretamente fedele dell'originale catalano. Le differenze sono anche linguistiche: la versione di Biancarelli è, infatti, nel nativo còrso meridionale sartenese di Portovecchio. [RV]
Versione in corsu d'Ajacciu di Ghjacumu Biancarelli (1936-1999)
Corsican version by Ghjacumu Biancarelli (1936-1999)
Version corse de Ghjacumu (Jacky) Biancarelli (1936-1999)
Ghjacumu Biancarellin korsikankielinen versio (1936-1999)
Interpretata da Arapà
Alla fine, dopo qualche ricerca un po' più approfondita, siamo riusciti a determinare che la versione còrsa di Ghjacumu (Jacky) Biancarelli risale al 1985 ed è quindi la prima in assoluto in quella lingua -oltre ad appartenere alle versioni “antiche” (prima del 1990). Non solo: a differenza della più nota ”Catena” dei Chjami Aghjalesi, che è in realtà una riscrittura, la Stanga di Ghjacumu Biancarelli è una versione discretamente fedele dell'originale catalano. Le differenze sono anche linguistiche: la versione di Biancarelli è, infatti, nel nativo còrso meridionale sartenese di Portovecchio. [RV]
A STANGA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2018/12/6 - 11:15
Visite à la Ferme
Visite à la Ferme
Chanson française – Visite à la Ferme – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 115
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, XVII)
Dialogue Maïeutique
L’autre jour, dit Lucien l’âne, on a fait ici la version française d’une chanson italienne (La fattoria degli animali), une version qu’on avait intitulée « La Ferme des Animaux ». Est-ce la suite ?
Oh non, pas du tout, se récrie Marco Valdo M.I., et tu le sais fort bien, puisque celle-ci est une chanson de la Légende, un épisode de la Geste de Till. De plus, faux devin, elle ne raconte pas du tout la même chose. C’est forcé, rappelle-toi, nous avions laissé Till, Lamme et compagnie – toute une flotte en vérité – devant Amsterdam.... (Continues)
Chanson française – Visite à la Ferme – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 115
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, XVII)
Dialogue Maïeutique
L’autre jour, dit Lucien l’âne, on a fait ici la version française d’une chanson italienne (La fattoria degli animali), une version qu’on avait intitulée « La Ferme des Animaux ». Est-ce la suite ?
Oh non, pas du tout, se récrie Marco Valdo M.I., et tu le sais fort bien, puisque celle-ci est une chanson de la Légende, un épisode de la Geste de Till. De plus, faux devin, elle ne raconte pas du tout la même chose. C’est forcé, rappelle-toi, nous avions laissé Till, Lamme et compagnie – toute une flotte en vérité – devant Amsterdam.... (Continues)
« Silence les Gueux ! Sans parler, sans chanter,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2018/12/6 - 10:50
Il tenente e il soldato
Anonymous
Mi sono collegato ora per caso. Cercavo qualche riferimento su quella storia di Poldina (il Tenente e il soldato) che è da voi pubblicato. Il fatto successe a Lucca e personalmente ho fatto ricerche sull'argomento ed ho trovato diverse notizie in merito. Per quanto riguarda il canto registrato, ho avuto notizia che è stato rintracciato un 78 giri in america, dove nel lato a c'è il canto interpretato da un tenore italiano e nel lato b una ipotetica risposta della Poldina alla lettera del soldato ed è interpretata da una soprano, credo anche lei di origine italiana. Credo che questo, o questi brani si trovano oggi anche su you tube. Nell'eventualità chi volesse notizie più certe, Alessandro Bencistà, ricercatore, cultore e ideatore della rivista Toscana Folk, ha la registrazione di tutto questo. Se poi volete altre esecuzioni dal vivo di questo canto, io Gildo dei Fantardi Cantastorie finito... (Continues)
sono@gildodeifantardi.it 2018/12/6 - 01:16
Lilith
le streghe oggi è 'na speccie protetta (PRO TETTA), come dice il sommo poeta stramoderno (e un po' romano) Brunello Robertetti...
Tanto, pare che anche buon Bergoglio ha capito che l'Italia è uno stato LAJK... :-)
https://www.youtube.com/watch?v=ggqa9wRIHBA
Tanto, pare che anche buon Bergoglio ha capito che l'Italia è uno stato LAJK... :-)
https://www.youtube.com/watch?v=ggqa9wRIHBA
krzyś Ѡ 2018/12/5 - 23:17
L'Amour anarchiste
[1899]
Testo / Paroles / Lyrics / Sanat: Gaston Couté
Musica / Musique / Music / Sävel: Marc Robine
Testo di Gaston Couté, originariamente pubblicato in "Le Libertaire" nell'ottobre del 1899. Dal 1937 rititolato "L’amour qui s’fout de tout". Musica e interpretazione del grande Marc Robine, nel suo LP Cezame interamente dedicato a Couté e registrato nell'aprile del 1979 in rue des Bleuets a Parigi.
Flavio Poltronieri
Testo / Paroles / Lyrics / Sanat: Gaston Couté
Musica / Musique / Music / Sävel: Marc Robine
Testo di Gaston Couté, originariamente pubblicato in "Le Libertaire" nell'ottobre del 1899. Dal 1937 rititolato "L’amour qui s’fout de tout". Musica e interpretazione del grande Marc Robine, nel suo LP Cezame interamente dedicato a Couté e registrato nell'aprile del 1979 in rue des Bleuets a Parigi.
Flavio Poltronieri
Le gars était un tâcheron
(Continues)
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2018/12/5 - 19:07
Corpse #564
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
Wake me not, I beg you friend, wake me up, never
(Continues)
(Continues)
Contributed by DQ82 2018/12/5 - 16:57
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
Listen in the Twilight Breeze
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
Oh weep not for me, prophetic tender owls,
(Continues)
(Continues)
Contributed by DQ82 2018/12/5 - 16:55
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
The Darkling Fields of Stowborough
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
Last to leave was I, those Darkling Fields of Stowborough,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/12/5 - 16:54
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
The Eternal Bleak Darkness of My Death
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
It's the eternal bleak darkness of my death, that troubles me
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/12/5 - 16:53
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
I Am the Messenger
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
I am the messenger
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/12/5 - 16:51
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
The Expressionist Tell
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
Gas, guns, mortar fire
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/12/5 - 15:58
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
The Lost Bastard Son of War
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
I am the lost bastard son of war and I bring you death and destruction!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/12/5 - 15:54
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
Pounding for Peace
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
They're pounding for peace again, the guns at the front
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/12/5 - 15:51
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
Softly Spoken Bill
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
I never saw a sight so strange as softly spoken Bill
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/12/5 - 15:50
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
The Kindness of Ravens
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
Patiently we watch each other, my hungry raven friend and I
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/12/5 - 15:48
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
Poor, Poor Surgeon Tim
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
Poor, poor Surgeon Tim
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/12/5 - 15:46
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
A Secret Hidden Message
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
I see it written in the sky
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/12/5 - 15:42
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
The Poetic Clown
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
"Bury me at midnight in a silver moonlight spray!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/12/5 - 15:40
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
Further Down the Line
2018
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
The Fall and Rise of Edgar Bourchier And the Horrors of War
Nel DNA artistico di Mick Harvey si trovano tracce di un pregevole percorso creativo che, dagli albori dei Boys Next Door, l’ha portato ad essere tra i co-fondatori dei Birthday Party e poi dei Bad Seeds di Nick Cave, oltre a condurlo ad intraprendere illustri collaborazioni che ne hanno costantemente confermato il valore di poli-strumentista, compositore e produttore (un nome su tutti: Sua Maestà PJ Harvey).
La premessa è sufficiente a sgomberare il campo da ogni dubbio circa la levatura artistica di un musicista che, nonostante le notevoli prove d’autore fornite anche con la sua carriera solistica, è riuscito a rimanere, suo malgrado, sempre un po’ fuori dal circuito mainstream, in un’aura di marginalità nobile e per certi versi salvifica, che gli ha consentito di fare scelte creative talvolta ardite. Ne è la riprova questo... (Continues)
It's not for me the dead stare cold,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/12/5 - 15:36
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
Chernobyl dieci anni dopo
Riccardo Venturi, 5-12-2018 15:01
CHERNOBYL TEN YEARS LATER
(Continues)
(Continues)
2018/12/5 - 15:03
Amerika, du tar mina vänner
Riccardo Venturi, 5-12-2018 10:11
Parafrasando una celeberrima battuta: Elvis è morto, John Lennon è morto e neppure io mi sento troppo bene. E' possibile comunque consolarsi almeno in parte, perché tutti sanno che Elvis è vivo e vegeto, sta nel Borneo vicino a Hitler e a Ambrose Bierce, ed è naturalmente immortale. Scherzi a parte, una brevissima canzone che va presa per quella che è: uno sfogo un po' irrazionale, direi. Si può essere d'accordo sul fatto che John Lennon è rimasto vittima dello star system, ma un pazzo furioso se lo poteva beccare dovunque, e non solo in America. Il testo svedese presenta un paio di imprecazioni, invero piuttosto pesanti in quella lingua (Ceil Herman ha tradotto la seconda in inglese con “Goddamned shit”, che per gli standard anglosassoni è ugualmente pesante). In italiano autentico ci sarebbero stati bene, almeno nel secondo caso, dei mòccoli sanguinosi; ma ho preferito tradurre alla lettera. [RV]
Parafrasando una celeberrima battuta: Elvis è morto, John Lennon è morto e neppure io mi sento troppo bene. E' possibile comunque consolarsi almeno in parte, perché tutti sanno che Elvis è vivo e vegeto, sta nel Borneo vicino a Hitler e a Ambrose Bierce, ed è naturalmente immortale. Scherzi a parte, una brevissima canzone che va presa per quella che è: uno sfogo un po' irrazionale, direi. Si può essere d'accordo sul fatto che John Lennon è rimasto vittima dello star system, ma un pazzo furioso se lo poteva beccare dovunque, e non solo in America. Il testo svedese presenta un paio di imprecazioni, invero piuttosto pesanti in quella lingua (Ceil Herman ha tradotto la seconda in inglese con “Goddamned shit”, che per gli standard anglosassoni è ugualmente pesante). In italiano autentico ci sarebbero stati bene, almeno nel secondo caso, dei mòccoli sanguinosi; ma ho preferito tradurre alla lettera. [RV]
AMERICA, TI PRENDI I MIEI AMICI
(Continues)
(Continues)
2018/12/5 - 10:12
Rosen auf den Weg gestreut
Does not rhyme. I tried to preserve the rhythm. I aimed for a very literal translation.
STREW ROSES IN THEIR PATH
(Continues)
(Continues)
Contributed by Monkey Mind 2018/12/4 - 23:06
C'è silenzio
2018
Oggi mi meritavo il mare
Il disco «Nasce da una circostanza drammatica, la scomparsa di mia moglie Roberta nel dicembre scorso: “amori d’autore”, quattordici canzoni sulle diverse forme d’amore, un omaggio all’amore».
“C’è silenzio”, è nata tra dolore e speranza, dopo il 14 agosto di Genova, il crollo del ponte Morandi». Canzoni di amore, dolore e speranza. «Non sono canzoni per perdenti, dico con una frase rubata a Woody Guthrie. Son tutte canzoni che vogliono passare oltre, cercare un riscatto, ricercare la felicità».
varesenews.it
E' un silenzio che unisce situazioni drammatiche più intime e personali a situazioni più universali come la guerra e le migrazioni
Oggi mi meritavo il mare
Il disco «Nasce da una circostanza drammatica, la scomparsa di mia moglie Roberta nel dicembre scorso: “amori d’autore”, quattordici canzoni sulle diverse forme d’amore, un omaggio all’amore».
“C’è silenzio”, è nata tra dolore e speranza, dopo il 14 agosto di Genova, il crollo del ponte Morandi». Canzoni di amore, dolore e speranza. «Non sono canzoni per perdenti, dico con una frase rubata a Woody Guthrie. Son tutte canzoni che vogliono passare oltre, cercare un riscatto, ricercare la felicità».
varesenews.it
E' un silenzio che unisce situazioni drammatiche più intime e personali a situazioni più universali come la guerra e le migrazioni
Una madre partorisce, c'è silenzio,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/12/4 - 20:33
Per i morti dell'Aquila
[2013]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat : Anna Barile
Musica / Music / Musique / Sävel: Per i morti di Reggio Emilia, Fausto Amodei, 1960
"Questo canto ci è stato trasmesso da Anna Barile durante il 6° raduno de ilDeposito.org, presso il Circolo Gianni Bosio a Roma, 19 ottobre 2013. E' una parodia de Per i morti di Reggio Emilia, di Fausto Amodei." - Il Deposito - Canti di Lotta
Anna Barile è, oramai, una vecchia conoscenza, fin dai tempi (poco dopo il terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009) in cui l'abbiamo sentita cantare una volta a Pisa, con la sua voce da far venire i bordoni. Romana di nascita, aquilana di adozione, da dieci anni va in giro a cercare di non far dimenticare L'Aquila, la sua “zona rossa”, le “niutàun” berlusconiane e bertolasiane, i consueti misfatti che precedono e seguono i terremoti in questo disgraziato paese. Ignoravamo che, nel 2013, aveva scritto questa canzone... (Continues)
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat : Anna Barile
Musica / Music / Musique / Sävel: Per i morti di Reggio Emilia, Fausto Amodei, 1960
"Questo canto ci è stato trasmesso da Anna Barile durante il 6° raduno de ilDeposito.org, presso il Circolo Gianni Bosio a Roma, 19 ottobre 2013. E' una parodia de Per i morti di Reggio Emilia, di Fausto Amodei." - Il Deposito - Canti di Lotta
Anna Barile è, oramai, una vecchia conoscenza, fin dai tempi (poco dopo il terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009) in cui l'abbiamo sentita cantare una volta a Pisa, con la sua voce da far venire i bordoni. Romana di nascita, aquilana di adozione, da dieci anni va in giro a cercare di non far dimenticare L'Aquila, la sua “zona rossa”, le “niutàun” berlusconiane e bertolasiane, i consueti misfatti che precedono e seguono i terremoti in questo disgraziato paese. Ignoravamo che, nel 2013, aveva scritto questa canzone... (Continues)
Gentile cittadino, fratello aquilano
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2018/12/4 - 19:42
Song Itineraries:
Earthquakes
Nina
L'interpretazione di Renato Franchi & Orchestrina del Suonatore Jones
Con un bel nome d'avventura (2018)
Con un bel nome d'avventura (2018)
Dq82 2018/12/4 - 19:15
La fattoria degli animali
Chanson italienne – La fattoria degli animali – Assemblea Musicale Teatrale – 1978
Le vent des ans ’70 souffle encore sur une Italie qui semble très éloignée de celle d’aujourd’hui, même si beaucoup de problèmes restent plus ou moins inaltérés, comme les guerres qui frappent le monde et les diverses fermes de Monsieur Jones dispersées dans les continents avec les mêmes logiques d’exploitation et de profit toujours sur le dos des plus faibles, naturellement. Et l’écho du livre de George Orwell continue à retentir dans la réalité, quotidiennement. Les noms et les modalités changent, mais les activités contre la vie de l’homme restent pareilles. Et alors résister et lutter pour améliorer la vie de tous reste l’unique programme vraiment valide.
Dialogue Maïeutique
Celle-là, je la connais fort bien, dit Lucien l’âne. La Ferme des Animaux, j’y suis allé voir mon cousin et j’en ai gardé le souvenir... (Continues)
Le vent des ans ’70 souffle encore sur une Italie qui semble très éloignée de celle d’aujourd’hui, même si beaucoup de problèmes restent plus ou moins inaltérés, comme les guerres qui frappent le monde et les diverses fermes de Monsieur Jones dispersées dans les continents avec les mêmes logiques d’exploitation et de profit toujours sur le dos des plus faibles, naturellement. Et l’écho du livre de George Orwell continue à retentir dans la réalité, quotidiennement. Les noms et les modalités changent, mais les activités contre la vie de l’homme restent pareilles. Et alors résister et lutter pour améliorer la vie de tous reste l’unique programme vraiment valide.
Dialogue Maïeutique
Celle-là, je la connais fort bien, dit Lucien l’âne. La Ferme des Animaux, j’y suis allé voir mon cousin et j’en ai gardé le souvenir... (Continues)
LA FERME DES ANIMAUX
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2018/12/4 - 17:46
×
à la mémoire de Sergio et de toutes les victimes
des attentats. Honte aux hommes, gloire aux femmes qui
Continuent malgré tout de nous aimer. Richard Lévy