La Main d’Hilbert
La Main d’Hilbert
Chanson française – La Main d'Hilbert – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 97
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, IV)
Dialogue Maïeutique
Cette fois aussi, Marco Valdo M.I. mon ami, il te faudra expliquer ce titre tant il est étrange et réfrigérant. Quoi ! Que veut dire cette « main d’Hilbert » ? Serait-elle séparée de son corps ? Ah, il me souvient que le dit Hilbert est porté disparu, tenu pour mort et même, on connaît son assassin.
Ah, Lucien l’âne mon ami, tu as bien résumé la situation. Hilbert est mort assassiné par Joos Damman, son ami, celui qui se fait passer pour Hans auprès de Katheline. Sans doute, ce meurtre avait pour objet une sordide question d’argent... (Continues)
Chanson française – La Main d'Hilbert – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 97
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, IV)
Dialogue Maïeutique
Cette fois aussi, Marco Valdo M.I. mon ami, il te faudra expliquer ce titre tant il est étrange et réfrigérant. Quoi ! Que veut dire cette « main d’Hilbert » ? Serait-elle séparée de son corps ? Ah, il me souvient que le dit Hilbert est porté disparu, tenu pour mort et même, on connaît son assassin.
Ah, Lucien l’âne mon ami, tu as bien résumé la situation. Hilbert est mort assassiné par Joos Damman, son ami, celui qui se fait passer pour Hans auprès de Katheline. Sans doute, ce meurtre avait pour objet une sordide question d’argent... (Continues)
Nelle dit à sa mère, « Ce matin,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2018/10/12 - 22:22
Zé do Caroço
[1978]
Parole e musica di Leci Brandão
Nel suo album "Leci Brandão" pubblicato nel 1985
José Mendes da Silva è vissuto in una favela di Rio de Janeiro, o Morro do Pau da Bandeira. Credo di mestiere abbia fatto il vigile urbano, ma andò in pensione molto presto per via del suo stato di salute. Soffriva infatti di una malattia che gli causava grossi lividi sul corpo, tanto da meritarsi il suo soprannome, Zé do Caroço, dove caroço sta per livido, botta.
Ma per tutta la vita – è morto nel 2000 - Zé do Caroço le botte le prese soprattutto dalla polizia, perchè lui dalla sua casa del Morro do Pau da Bandeira conduceva una personale ed originale battaglia contro la dittatura e per svegliare la coscienza della sua gente, addormentata dalla repressione e dalle telenovelas. Così, proprio negli orari in cui la tv trasmetteva gli sceneggiati più seguiti, Zé do Caroço, si attaccava ad un microfono... (Continues)
Parole e musica di Leci Brandão
Nel suo album "Leci Brandão" pubblicato nel 1985
José Mendes da Silva è vissuto in una favela di Rio de Janeiro, o Morro do Pau da Bandeira. Credo di mestiere abbia fatto il vigile urbano, ma andò in pensione molto presto per via del suo stato di salute. Soffriva infatti di una malattia che gli causava grossi lividi sul corpo, tanto da meritarsi il suo soprannome, Zé do Caroço, dove caroço sta per livido, botta.
Ma per tutta la vita – è morto nel 2000 - Zé do Caroço le botte le prese soprattutto dalla polizia, perchè lui dalla sua casa del Morro do Pau da Bandeira conduceva una personale ed originale battaglia contro la dittatura e per svegliare la coscienza della sua gente, addormentata dalla repressione e dalle telenovelas. Così, proprio negli orari in cui la tv trasmetteva gli sceneggiati più seguiti, Zé do Caroço, si attaccava ad un microfono... (Continues)
Lelelelê Lelelelelelelelelê
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/10/12 - 17:39
Set Da People Free
Sankara: “Ogni volta che un paese africano acquista un’arma è contro un africano, non è contro un europeo, non è contro un asiatico, è contro un africano”.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/10/12 - 11:32
Song Itineraries:
Thomas Sankara, Weapons: our daily home war
Lettera da Berlino Est
TESTO: Stefano D'Orazio
MUSICA: Roby Facchinetti
Dall'album "Tropico del nord", 1983.
La ritengo l'emblema di cosa significhi lavorare in una band. Dei problemi, delle contraddizioni che riserva. Chiunque abbia avuto un gruppo musicale, sa.
È chiaramente un brano apologetico dell'Occidente a stelle e strisce, contro la grigia, afona e retrograda parte orientale, qui la RDT. L'io narrante è un giovane al suo fine settimana, con tanta voglia di "mare e vele", di avventure, "di poter gridare", delle discoteche e delle "cento bocche che respirano su e giù" della luccicante parte di là.
Ma non è che tutto questo sia scritto in ottica critica.
Nessuno sdoppiamento tra l'autore e l'io narrante. Il senso del brano non è "Poveri ragazzi del blocco sovietico, che si credono chissà cosa ci sia qui, mentre non abbiamo che catene colorate... Gente: aggiustate il vostro socialismo, non trasognate... (Continues)
MUSICA: Roby Facchinetti
Dall'album "Tropico del nord", 1983.
La ritengo l'emblema di cosa significhi lavorare in una band. Dei problemi, delle contraddizioni che riserva. Chiunque abbia avuto un gruppo musicale, sa.
È chiaramente un brano apologetico dell'Occidente a stelle e strisce, contro la grigia, afona e retrograda parte orientale, qui la RDT. L'io narrante è un giovane al suo fine settimana, con tanta voglia di "mare e vele", di avventure, "di poter gridare", delle discoteche e delle "cento bocche che respirano su e giù" della luccicante parte di là.
Ma non è che tutto questo sia scritto in ottica critica.
Nessuno sdoppiamento tra l'autore e l'io narrante. Il senso del brano non è "Poveri ragazzi del blocco sovietico, che si credono chissà cosa ci sia qui, mentre non abbiamo che catene colorate... Gente: aggiustate il vostro socialismo, non trasognate... (Continues)
Sabato sera normale a Berlino Est.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Salvo Lo Galbo 2018/10/12 - 06:59
Song Itineraries:
The Berlin Wall, 1961-1989
Glasnost
Björn Afzelius wrote the following notes in his 95 Sånger (95 Songs) book:
"Gorbatjev talade om "Den nya öppenheten". Men samtidigt brann Afghanistans kvinnor och barn"
"Gorbachev talked about "The new openness." But at the same time Afghanistan's women and children burned."
"Gorbatjev talade om "Den nya öppenheten". Men samtidigt brann Afghanistans kvinnor och barn"
"Gorbachev talked about "The new openness." But at the same time Afghanistan's women and children burned."
GLASNOST
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ceil Herman 2018/10/11 - 23:08
When Will They Shoot?
[1992]
Scritta da Bobcat, D.J. Pooh e Ice Cube
Nell'album "Predator"
Testo trovato su Genius
Nel 1992 a presentarsi alle primarie del Partito Repubblicano per le elezioni presidenziali vi fu anche tal David Duke, un feroce suprematista, antisemita, negazionista e razzista che negli anni 70 è stato anche Glande Maestro del Ku Klux Klan... Il 1992 è stato anche l'anno del pestaggio del tassista nero Rodney King da parte di un gruppo di poliziotti bianchi, la cui assoluzione, nonostante le inequivocabili prove video della brutalità, portò alla sanguinosa rivolta di Los Angeles...
Qui Ice Cube esprime la sua opinione su quell'America e ce n'è per tutti, anche per il sistema militare: "Per noi lo Zio Sam è soltanto Hitler senza i forni"...
Scritta da Bobcat, D.J. Pooh e Ice Cube
Nell'album "Predator"
Testo trovato su Genius
Nel 1992 a presentarsi alle primarie del Partito Repubblicano per le elezioni presidenziali vi fu anche tal David Duke, un feroce suprematista, antisemita, negazionista e razzista che negli anni 70 è stato anche Glande Maestro del Ku Klux Klan... Il 1992 è stato anche l'anno del pestaggio del tassista nero Rodney King da parte di un gruppo di poliziotti bianchi, la cui assoluzione, nonostante le inequivocabili prove video della brutalità, portò alla sanguinosa rivolta di Los Angeles...
Qui Ice Cube esprime la sua opinione su quell'America e ce n'è per tutti, anche per il sistema militare: "Per noi lo Zio Sam è soltanto Hitler senza i forni"...
[Sample]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/10/11 - 22:38
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
Million Man March
(2011)
Featuring Mai Khalil
Produced by Big G
Album Soundtrack to the Struggle
Se anche Lowkey dovesse essere ucciso un milione di persone sono pronti a portare avanti le sue idee. Un lungo pezzo che tocca tanti temi dalle guerre esportate dagli USA alla Palestina all'assassinio di Jean Charles de Menezes.
Featuring Mai Khalil
Produced by Big G
Album Soundtrack to the Struggle
Se anche Lowkey dovesse essere ucciso un milione di persone sono pronti a portare avanti le sue idee. Un lungo pezzo che tocca tanti temi dalle guerre esportate dagli USA alla Palestina all'assassinio di Jean Charles de Menezes.
You might take my life
(Continues)
(Continues)
2018/10/11 - 22:30
Can't Truss It
[1990]
Scritta da Carlton Ridenhour, Stuart Robertz, Gary "G-Wiz" Rinaldo e Cerwin "C-Dawg" Depper.
Nell'album "Apocalypse 91… The Enemy Strikes Black", pubblicato nel 1991
Testo trovato su Genius
Il sistema di sfruttamento capitalistico non è tanto diverso da quello schiavistico, è una sua evoluzione. E in America quelli che hanno sempre pagato un caro prezzo, sotto entrambi i sistemi, sono i neri. Si parla sempre dell'Olocausto ebraico ma nessuno parla mai dell'Olocausto dei neri in America... così diceva Carlton Ridenhour, in arte Chuck D, in un'intervista dell'epoca...
Scritta da Carlton Ridenhour, Stuart Robertz, Gary "G-Wiz" Rinaldo e Cerwin "C-Dawg" Depper.
Nell'album "Apocalypse 91… The Enemy Strikes Black", pubblicato nel 1991
Testo trovato su Genius
Il sistema di sfruttamento capitalistico non è tanto diverso da quello schiavistico, è una sua evoluzione. E in America quelli che hanno sempre pagato un caro prezzo, sotto entrambi i sistemi, sono i neri. Si parla sempre dell'Olocausto ebraico ma nessuno parla mai dell'Olocausto dei neri in America... così diceva Carlton Ridenhour, in arte Chuck D, in un'intervista dell'epoca...
Here come the drums, music
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/10/11 - 22:08
In the Night
[1985]
Scritta da Neil Tennant e Chris Lowe
Un singolo poi incluso in moltissime raccolte e remixes
Neil Tennant, laureato in Storia, ha avuto sempre un grande interesse per i fondamenti del totalitarismo. Questa canzone è dedicata ai cosiddetti "Zazous", i giovani swingers francesi che, come gli omologhi tedeschi della Swingjugend, negli anni dell'ultima guerra furono perseguitati dai regimi, perchè la loro condotta anarcoide, gaudente e scanzonata non si addiceva all'ordine costituito, e bollati dalla Resistenza come codardi menefreghisti, quando non come collaborazionisti, per la loro attitudine apolitica benchè antiautoritaria.
Si veda l'ampia pagina dedicata agli Zazous su Y a des Zazous di Andrex (1944)
Scritta da Neil Tennant e Chris Lowe
Un singolo poi incluso in moltissime raccolte e remixes
Neil Tennant, laureato in Storia, ha avuto sempre un grande interesse per i fondamenti del totalitarismo. Questa canzone è dedicata ai cosiddetti "Zazous", i giovani swingers francesi che, come gli omologhi tedeschi della Swingjugend, negli anni dell'ultima guerra furono perseguitati dai regimi, perchè la loro condotta anarcoide, gaudente e scanzonata non si addiceva all'ordine costituito, e bollati dalla Resistenza come codardi menefreghisti, quando non come collaborazionisti, per la loro attitudine apolitica benchè antiautoritaria.
Si veda l'ampia pagina dedicata agli Zazous su Y a des Zazous di Andrex (1944)
Zazou, what you gonna do?
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/10/11 - 21:36
La pacifiste
Interessante che questa canzone inedita sia stata musicata da Jacques Muñoz con una melodia e arrangiamento perfettamente in stile.
Lorenzo 2018/10/11 - 21:32
Coffin for Head of State
[1978]
Parole e musica di Fela Anikulapo Kuti
Singolo pubblicato nel 1981
Il brano (complessivamente di oltre 17 minuti) consta di una prima parte strumentale e di una seconda che contiene il testo.
La copertina di questo celebre brano mostra immagini di una manifestazione di protesta avvenuta nel 1979 a Lagos, Nigeria, davanti alla caserma militare di Dodan, al tempo residenza del dittatore di turno, il generale Olusegun Obasanjo (più recentemente, tra il 1999 ed il 2007, presidente democraticamente eletto).
I manifestanti portano una bara che simbolicamente raffigura il feretro della madre di Fela Kuti, Funmilayo Ransome-Kuti – classe 1900, insegnante ed attivista per i diritti delle donne – che solo l'anno prima era stata uccisa dai soldati del regime nel corso di un violentissimo raid contro la Kalakuta Republic, il compound del clan Ransome-Kuti, come ritorsione contro le continue... (Continues)
Parole e musica di Fela Anikulapo Kuti
Singolo pubblicato nel 1981
Il brano (complessivamente di oltre 17 minuti) consta di una prima parte strumentale e di una seconda che contiene il testo.
La copertina di questo celebre brano mostra immagini di una manifestazione di protesta avvenuta nel 1979 a Lagos, Nigeria, davanti alla caserma militare di Dodan, al tempo residenza del dittatore di turno, il generale Olusegun Obasanjo (più recentemente, tra il 1999 ed il 2007, presidente democraticamente eletto).
I manifestanti portano una bara che simbolicamente raffigura il feretro della madre di Fela Kuti, Funmilayo Ransome-Kuti – classe 1900, insegnante ed attivista per i diritti delle donne – che solo l'anno prima era stata uccisa dai soldati del regime nel corso di un violentissimo raid contro la Kalakuta Republic, il compound del clan Ransome-Kuti, come ritorsione contro le continue... (Continues)
Amen, Amen, Amen...
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/10/11 - 21:10
En kungens man
This powerful tragic song, with lyrics and music by Björn Afzelius, is still a poignant social commentary. Titled "Kungens man" (King's man), it was also performed by Lisa Ekdahl, as well as Monica Tornell and Falconer (En kungens man).
Björn Afzelius wrote the following notes
Björn Afzelius wrote the following notes
Jag läste i den gamla Västgötalagen om hur man förr tid betraffades olika, beroende på vilken klass man tillhörde. Lagstiftningen har ändras sedan dess, men inte sättet på vilket dem tillämpas.
I read in the old West Goth law about how you were previously regarded differently, depending on the class you belonged to. The laws have changed since then, but not the way in which they are practiced.
I read in the old West Goth law about how you were previously regarded differently, depending on the class you belonged to. The laws have changed since then, but not the way in which they are practiced.
A KING'S MAN
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ceil Herman 2018/10/11 - 17:22
Hälsning från Nicaragua
TERVEINEN NICARAGUASTA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2018/10/11 - 11:32
1789+0
Versione inglese di Ceil Herman
Mikael Wiehe commented (från Sångerna 2002) on his website
"Ännu har vi inte förverkligat den franska revolutionens ideal om frihet, jämlikhet och broderskap."
(We still haven't implemented the French Revolution's ideal of freedom, equality, and fraternity.")
Mikael Wiehe commented (från Sångerna 2002) on his website
"Ännu har vi inte förverkligat den franska revolutionens ideal om frihet, jämlikhet och broderskap."
(We still haven't implemented the French Revolution's ideal of freedom, equality, and fraternity.")
1789 + 0
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ceil Herman 2018/10/11 - 01:37
Mamita [Till det blödande Chile]
MAMITA (TO THE BLEEDING CHILE)
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ceil Herman 2018/10/11 - 00:29
Elegi för Salvador Allende
On the back of the album cover, there is a photo, and Björn Afzelius wrote the following notes:
"Salvador Allende 1909-1973
Vald till president i Chile 1970 efter allmänna demokratiska val. Vid en militärkupp den 11 september 1973 angreps presidentpalatset och Allende uppmanades att avgå. han vägrade och mötte i stället militären beväpnad för att in i det sista försvara demokratin. Kort efter bilden togs stormades presidentpalatset. Salvador Allende var död."
"Salvador Allende 1909-1973
Voted to President in Chile in 1970 after a completely democratic election. In a military coup on the 11th of September, the presidential palace was taken and Allende was forced to leave. He refused and met instead the armed military to save democracy. Shortly after the photo was taken, the presidential palace was stormed. Salvador Allende was dead."
"Salvador Allende 1909-1973
Vald till president i Chile 1970 efter allmänna demokratiska val. Vid en militärkupp den 11 september 1973 angreps presidentpalatset och Allende uppmanades att avgå. han vägrade och mötte i stället militären beväpnad för att in i det sista försvara demokratin. Kort efter bilden togs stormades presidentpalatset. Salvador Allende var död."
"Salvador Allende 1909-1973
Voted to President in Chile in 1970 after a completely democratic election. In a military coup on the 11th of September, the presidential palace was taken and Allende was forced to leave. He refused and met instead the armed military to save democracy. Shortly after the photo was taken, the presidential palace was stormed. Salvador Allende was dead."
ELEGY FOR SALVADOR ALLENDE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ceil Herman 2018/10/11 - 00:14
Nelle accuse
Nelle accuse
Chanson française – Nelle accuse – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 96
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, III)
Dialogue Maïeutique
Mon ami Lucien l’âne, voici une chanson qui raconte un moment effroyable et proprement tragique, une péripétie aussi tragique que celles des grandes tragédies grecques que tu dois bien connaître.
Oh, Marco Valdo M.I., mon ami, tu ne crois pas si bien dire. Et ça m’intéresse tout particulièrement, car la grande tragédie grecque, je la connais et depuis tellement longtemps. En fait, depuis sa création. Les tragédies grecques, je les ai vues jouées aux Dionysies, il y a maintenant environ deux millénaires et demi. L’histoire épouvantable des... (Continues)
Chanson française – Nelle accuse – Marco Valdo M.I. – 2018
Ulenspiegel le Gueux – 96
Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).
(Ulenspiegel – IV, III)
Dialogue Maïeutique
Mon ami Lucien l’âne, voici une chanson qui raconte un moment effroyable et proprement tragique, une péripétie aussi tragique que celles des grandes tragédies grecques que tu dois bien connaître.
Oh, Marco Valdo M.I., mon ami, tu ne crois pas si bien dire. Et ça m’intéresse tout particulièrement, car la grande tragédie grecque, je la connais et depuis tellement longtemps. En fait, depuis sa création. Les tragédies grecques, je les ai vues jouées aux Dionysies, il y a maintenant environ deux millénaires et demi. L’histoire épouvantable des... (Continues)
« Messire, demande le Bailli, connaissez-vous cette femme ? »
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2018/10/10 - 21:45
Sarajevo
[2002]
Composta da / Composed by /
Composée par / Säveltäjä : Max Richter
Album: Memoryhouse
MEMORYHOUSE
Memoryhouse is the 2002 debut album by neo-classical composer Max Richter. Originally released in 2002 under the Late Junction label, the album was reissued by FatCat Records in 2009 and 2014 with alternative album artwork.
Memoryhouse received largely positive reviews from contemporary music critics. Pitchfork Media gave the album a very positive review in a retrospective review for the 2014 reissue on FatCat, stating:
Memoryhouse has become a landmark of the amorphous scene that would eventually earn the tags "post-classical" or "indie classical." Memoryhouse remains audacious but careful, intimate but vivid, innovative but reverent. In 2002, Richter’s ability to weave subtle electronics against the grand BBC Philharmonic Orchestra helped suggest new possibilities and locate... (Continues)
Composta da / Composed by /
Composée par / Säveltäjä : Max Richter
Album: Memoryhouse
MEMORYHOUSE
Memoryhouse is the 2002 debut album by neo-classical composer Max Richter. Originally released in 2002 under the Late Junction label, the album was reissued by FatCat Records in 2009 and 2014 with alternative album artwork.
Memoryhouse received largely positive reviews from contemporary music critics. Pitchfork Media gave the album a very positive review in a retrospective review for the 2014 reissue on FatCat, stating:
Memoryhouse has become a landmark of the amorphous scene that would eventually earn the tags "post-classical" or "indie classical." Memoryhouse remains audacious but careful, intimate but vivid, innovative but reverent. In 2002, Richter’s ability to weave subtle electronics against the grand BBC Philharmonic Orchestra helped suggest new possibilities and locate... (Continues)
(strumentale)
Contributed by Andrea Marconi 2018/10/10 - 21:43
Song Itineraries:
Anti-war classical music , Balkan Wars of the 90's
Hälsning från Nicaragua
Björn Afzelius wrote the following notes in his 95 Sånger (95 Songs) book:
"Allting är relativt här i världen. Det kan vara bra at komma ihåg innan man gnäller nästa gång. Först sedan jag sett misären i Managua började jag bli tacksam över att jag vara född i Sverige."
"Everything is relative here in the world. It can be good to remember before one whines next time. Only after I have seen the misery in Managua I began to be grateful that I was born in Sweden." [Ceil Herman]
"Allting är relativt här i världen. Det kan vara bra at komma ihåg innan man gnäller nästa gång. Först sedan jag sett misären i Managua började jag bli tacksam över att jag vara född i Sverige."
"Everything is relative here in the world. It can be good to remember before one whines next time. Only after I have seen the misery in Managua I began to be grateful that I was born in Sweden." [Ceil Herman]
GREETINGS FROM NICARAGUA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ceil Herman 2018/10/10 - 17:08
Ballata delle rovine
2005
Canzone scritta dopo i fatti dell'11 settembre 2001, una ballata rarefatta dai toni cupi, dimessi e pessimistici che assume valenza universale nel descrivere l'eterno ripetersi della guerra nella Storia e il dolore delle sue vittime innocenti.
Canzone scritta dopo i fatti dell'11 settembre 2001, una ballata rarefatta dai toni cupi, dimessi e pessimistici che assume valenza universale nel descrivere l'eterno ripetersi della guerra nella Storia e il dolore delle sue vittime innocenti.
Questa è la ballata delle rovine
(Continues)
(Continues)
Contributed by Andrea Marconi 2018/10/10 - 07:43
Song Itineraries:
Right-wing Reactionarism against and inside war, September, 11: Attack on New York
Som en duva
Mikael Wiehe wrote the music and lyrics of this beautiful song. His notes about it say in English:
"The text was written as a tribute to the political refugees who came here from Latin America and became our friends. It feels harder to sing today. The text could be interpreted that one wishes refugees out of our country. When it was written, it was no problem. All the Latin Americans we knew wanted to return as quickly as possible to continue their fight against the USA supported military dictators.
Björn often sang the song and made it famous in Norway" (Comments from Songs in the time, 2001)
"The text was written as a tribute to the political refugees who came here from Latin America and became our friends. It feels harder to sing today. The text could be interpreted that one wishes refugees out of our country. When it was written, it was no problem. All the Latin Americans we knew wanted to return as quickly as possible to continue their fight against the USA supported military dictators.
Björn often sang the song and made it famous in Norway" (Comments from Songs in the time, 2001)
LIKE A DOVE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ceil Herman 2018/10/10 - 02:36
Hiroshima
The comments of Björn Afzelius about his song are especially significant to me. I lived in Stockholm for a year's sabbatical, and know the huge area of Sergels Torg, a square located in the center of town. Though I was not there for the anniversary, to think of it filled with demonstrators while this beautiful and haunting song played is a powerful vision.
Two times the bird of death lifted in the night.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ceil Herman 2018/10/10 - 02:21
Ho visto gente lavorare
Album: Che aria tira (2013)
Testi: Salvatore De Siena
Musica: Salvatore De Siena, Amerigo Sirianni, Mimmo Crudo
Prende spunto dalla tragedia della fabbrica ThyssenKrupp di Torino per denunciare la strage di lavoratori sui luoghi di lavoro.
Testi: Salvatore De Siena
Musica: Salvatore De Siena, Amerigo Sirianni, Mimmo Crudo
Prende spunto dalla tragedia della fabbrica ThyssenKrupp di Torino per denunciare la strage di lavoratori sui luoghi di lavoro.
Ho visto gente che andava sempre a lavorar
(Continues)
(Continues)
2018/10/9 - 21:23
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
Soldiers Dilemma
Hollies Sing Hollies (1969)
Soldiers Dilemma (Written by Allan Clarke)
Soldiers Dilemma (Written by Allan Clarke)
Please answer my question
(Continues)
(Continues)
Contributed by Rob 2018/10/9 - 21:16
Piazza Della Loggia
Ciao, sono Paolo, colui che ha scritto, cantato e suonato il basso in questa canzone. Per caso l'ho ritrovata in questo sito. E mi sono commosso. Grazie per averla inserita tra le canzoni contro la guerra e per la condivisione. per me e per il mio gruppo, i Catrame, è UN ONORE
Paolo Castelletta 2018/10/9 - 16:17
Até quando esperar
[1985]
Scritta da Philippe Seabra, André X e Gutje
Canzone che apre "O Concreto Já Rachou", l'album d'esordio di questa punk rock band da Brasilia
Scritta da Philippe Seabra, André X e Gutje
Canzone che apre "O Concreto Já Rachou", l'album d'esordio di questa punk rock band da Brasilia
Não é nossa culpa nascemos já com uma bênção
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/10/9 - 13:06
Song Itineraries:
The War of Labour: Emigration, Immigration, Exploitation, Slavery
×
Parole e musica di Grace Slick
dall'album Long John Silver
Il mio contributo al nuovissimo percorso sui Liberi Uccelli è questa cavalcata psichedelica dei Jefferson Airplane uscita dalla penna e dalla voce straordinaria di Grace Slick.
Aerie è il nido dell'aquila, qui presa a simbolo di libertà assoluta, senza legge, senza padrone, mentre gli umani non possono volare e non possono stare senza un fucile a portata di mano.
La canzone era anche la sigla di Perdido en el siglo, un mitico programma di Controradio Firenze condotto, non a caso, da Aquila DJ. Nonostante il titolo manuchaesco la programmazione musicale era incentrata sul rock anni '60 e '70 e sulla psichedelia. Non so che fine ha fatto Aquila, mi piacerebbe incontrarlo alla FLOG con l'immancabile birrino in mano, ad ascoltare un bel blues e brindare insieme alla libertà.