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Krzysiek Wrona: Kot

Krzysiek Wrona: Kot
[2018]
Parole di Krzysiek Wrona
Musica di dr Grzechu "Muzyka kota dziwaka"
Czy wejdziesz w drugi świat?
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2018/1/28 - 23:26
Song Itineraries: Cats & Bad cats
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East Kilbride

East Kilbride
[2018]
Live in Huston

A friend in Berlin sent me a story about how the entire Chilean Air Force was essentially grounded for a time as a result of the actions of union engineers in Scotland who refused to repair the engines of their fighter jets after the 1973 coup.
Jet fighters bombed the palace, we all watched it on TV
(Continues)
Contributed by adriana 2018/1/28 - 10:47
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A Brief History of Jerusalem

A Brief History of Jerusalem
[2018]

It's been in the news a lot lately, since Trump announced his plan to move the US embassy from Tel Aviv to Jerusalem. So here's a little history for those who don't know.
From the frozen north with shields and swords
(Continues)
Contributed by adriana 2018/1/28 - 10:38
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Il giorno della terra

Il giorno della terra
[1988]
Parole di Alfredo Rapetti, in arte Cheope, paroliere, e di Alessandro Pizzamiglio, in arte Alessandro Bono (1964-1994), cantautore
Musica di Alessandro Bono e Matteo Fasolino
Nell'album di esordio di Alessandro Bono, eponimo.

Una canzone dedicata all'Intifada e al popolo palestinese.
Campi arati dal dolore
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/27 - 22:14
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Oppure no

Oppure no
[1994]
Parole di Alessandro Pizzamiglio, arte Alessandro Bono (1964-1994), cantautore
Musica di Alessandro Bono e Matteo Fasolino
La canzone che dà il titolo al suo ultimo disco

Alessandro Bono partecipò a tre edizioni del Festival di Sanremo, l'ultima quella del 1994. dove presentò questa "Oppure no". La sua esibizione fu parecchio criticata, "stonato", dissero. Ma pochi sapevano che Alessandro Bono era gravemente ammalato. Morì poche settimane dopo a soli 30 anni, stroncato dall'AIDS.
Propongo questa canzone - pressochè dimenticata, come il suo autore - per via soprattutto delle prime tre strofe ma anche per altro:

"La canzone di Bono parlava di tempo che scorre inesorabile, di futuro incerto, vita precaria, di sentimenti che il futuro rischia di spazzare via. Incomprensibile per una generazione rampante, che correva verso il domani senza macchia e senza paura... Parlava di un ragazzo... (Continues)
Verrà un giorno in cui vivrò
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/27 - 22:00
Song Itineraries: Anti War Love Songs

Abend

Abend
[12.XII.941]
Versi di Selma Meerbaum-Eisinger (Černivci, 1924 – campo di lavoro nazista di Michajlovka, 1942).
Musica del Music World Quintet, dallo spettacolo "Tutto ciò che mi resta", concerto per il Giorno della Memoria, Roma, 2015, a cura di Viviana Kasam e Marilena Citelli Francese.

Pochi giorni dopo che Selma ebbe terminato la decima classe della scuola secondaria, la Romania entrò in guerra a fianco delle potenze dell'Asse (giugno 1941). Il 7 luglio 1941 venne incendiata la sinagoga di Černivci; il 30 luglio 1941 un'ordinanza a firma del colonnello Alexandru Rioşanu (ministro di Ion Antonescu e governatore della Bucovina) dichiarò gli ebrei come sovversivi e pericolosi per la sicurezza dello Stato e pertanto vietò loro di uscire di casa e li obbligò ad appuntare sui vestiti la stella di David. L’11 ottobre 1941 venne decretata la costituzione del ghetto e l’obbligo per tutti gli... (Continues)
Wie eine Linie dunkelblauen Schweigens
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/27 - 21:18
Song Itineraries: Extermination camps
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But fačunge, but maro pekal

Anonymous
But fačunge, but maro pekal
[1940-45]
Canzone dei Rom in Austria, composta nei campi di concentramento e conservata nell’Annuario del Centro di Documentazione della Resistenza Austriaca.
Testo trovato nel programma di sala dello spettacolo "Tutto ciò che mi resta", concerto per il Giorno della Memoria, Roma, 2015, a cura di Viviana Kasam e Marilena Citelli Francese.
Il brano è interpretato da Myriam Fuks, voce, Marian Balog, voce, Roby Lakatos, violino, Marian Serban, cymbalon, Francesco Gesualdi, fisarmonica, Massimo Ceccarelli, contrabbasso.

"L’origine di questo pezzo e sconosciuta, ma venne probabilmente composta nello Tzigane Lager di Auschwitz. La musica romaní composta nei lager costituisce un patrimonio vastissimo di melodie e canzoni di cui e molto difficile ricostruire la genesi e anche stabilirne l’effettiva origine concentrazionaria, poiché i musicisti tzigani si tramandano tutto oralmente e non conoscono... (Continues)
But fačunge, but maro pekal
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/27 - 19:27
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Rumours of War

Rumours of War
(1984)
Album: Russians & Americans
Al Stewart / Peter White
We met on the beach amid rumours of war
(Continues)
2018/1/27 - 18:10

Rumours of War

Anonymous
Rumours of War
Non sappiamo chi sia l'autore di questa canzone, forse il Marc che si firma in questa raccolta di "Rainbow Songs", le canzoni del movimento neo-hippie conosciuto come Rainbow Family. Rispetto ad altre canzoni semplicemente "peace and love"/"volemose bene" questa mi sembra più politica...
I come home from work, turn on the evening blues
(Continues)
2018/1/27 - 16:46
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Rumours of War

Rumours of War
Album: Mystic Man (1978)
Talkin' 'bout war
(Continues)
2018/1/27 - 16:39
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Cronache scaramantiche

Cronache scaramantiche
Parole e musica di Maurizio Geri
dall'album Madreperla (2011)

Una bella canzone scritta da Maurizio Geri sull'olocausto degli zingari dall'abum Madreperla di Banditaliana
Di questi tempi non sospetti
(Continues)
Contributed by Lorenzo Masetti 2018/1/27 - 16:19
Song Itineraries: Rom, Racism, Porrajmos
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L'allenatore in campo

L'allenatore in campo
[ottobre 2017]
Rap di Andrea Licata (Red Riot)
5° anno liceo "Mossotti" - Novara

Corriere di Novara, 21 ottobre 2017



« Fatto sta che di Weisz, a sessant'anni dalla morte, si era perduta ogni traccia. Eppure aveva vinto più di tutti nella sua epoca, un'epoca gloriosa del pallone, aveva conquistato scudetti e coppe. Ben più di tecnici tanto acclamati oggi. [...] Sarebbe immaginabile che qualcuno di loro scomparisse di colpo? A lui è successo. »

(Matteo Marani, Dallo scudetto ad Auschwitz)

Árpád Weisz, a volte italianizzato in Arpad Veisz (Solt, 16 aprile 1896 – Auschwitz, 31 gennaio 1944), è stato un calciatore e allenatore di calcio ungherese di origine ebraica, vittima dell'Olocausto. Dopo una breve esperienza calcistica nel campionato italiano degli anni 1920, iniziò una brillante carriera di allenatore vincendo uno scudetto con l'Ambrosiana, ad appena trentaquattro anni, e altri... (Continues)
Raccontano la mia storia da anni,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2018/1/27 - 08:10

Peaceful People Know

Anonymous
Peaceful People Know
Rainbow peace song. (Aziz and Shanti band)

Sempre nel filone del movimento "Rainbow Family" (vedi Mother I Feel You) una canzone di pace il cui testo è ripreso da un sito che raccoglie le Rainbow Songs, attribuita a una non meglio identificata Aziz and Shanti band. Le foto di questo ritrovo hippie sono di Denis Vejas.
Peaceful people know, where they are and why.
(Continues)
2018/1/27 - 01:05
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Polvere e viole

Polvere e viole
(2016?)

Chiara Riondino, voce
Alessandro Giachero, pianoforte
Franco Fabbrini, contrabbasso


Brano scritto e cantato da Chiara Riondino dedicato a Tina Modotti.

Una canzone molto bella che secondo me ha tutto il diritto di stare in questo sito se non altro per il verso "ho visto carne farsi sangue sotto i colpi dell'ordine" che descrive tutta l'esperienza umana e politica di Tina di fronte agli orrori del nazismo, del fascismo e della guerra.

Seduta dentro l'auto
(Continues)
Contributed by Lorenzo 2018/1/26 - 23:55
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Terrorism! (The ISIS Crisis)

Terrorism! (The ISIS Crisis)
(2017)

The song also comes with an animated video that underlines the themes of the song which tackles a topic that which is rarely not from the news in 2017. “I think the video and song are pretty self explanatory,” says Salami. “If it’s not, well, key words to consider would be ‘irony’ , ‘hysteria’ and ‘consequence’.”
I scrolled down and hit a link
(Continues)
2018/1/26 - 22:49
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E vui durmiti ancora

E vui durmiti ancora
(1910)

...E vui durmiti ancora! è una poesia siciliana scritta da Giovanni Formisano nel 1910 e musicata da Gaetano Emanuel Calì. La prima incisione del brano musicale (detto mattutina, che così si distingue dalla notturna, la serenata serale) è del 1927. Portata al successo da Tecla Scarano

Un altro fatto legato al brano ricorda come sul fronte della Carnia, durante la Prima guerra mondiale, in un momento di pausa un giovane soldato siciliano prese la sua chitarra e, al chiar di luna, intonò la canzone. Il silenzio che aleggiava dava voce solo alle note della mattutina. Al termine dell'esecuzione si sentirono improvvisamente le urla di apprezzamento degli austriaci, avversari sul campo, ma compagni emotivamente: non arrivavano a capirne il senso, ma rimasero incantati dalla bellezza della musica. Come a dire che la musica supera le barriere, anche in guerra.
(Aurelio Corona, L'anima e... (Continues)
Lu suli è già spuntatu di lu mari
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/1/26 - 19:23
Song Itineraries: World War I (1914-1918)

Inno di Mameli (2002)

Inno di Mameli (2002)
Inno di Mameli (1847), rifatto il 14-6-2002, armonizzato con la Costituzione, nello stesso stile buffo del testo tradizionale, ma senza le sue violenze e brutture.
Fratelli d’Italia
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/1/26 - 19:16
Song Itineraries: Anthems and Anti-Anthems
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Non chiamatele "missioni di Pace!"

Non chiamatele
Il brano é stato ispirato dalla lettera dell' Appello dal titolo: "Guerra in Afghanistan: Missione di Pace?" firmato e lanciato il 4 Ottobre 2010, giorno in cui ricorre la festa di S. Francesco D'Assisi, Testimone e strumento della Pace e del Dialogo. L' appello, a cui si chiede a tutte le persone sensibili e di buona volontà di aderire, é stato lanciato dai grandi Testimoni di Pace del nostro tempo, fra questi il Vescovo emerito di Caserta mons. Raffaele Nogaro ed il padre missionario comboniano Alex Zanotelli e tanti altri...
Vorrei un mondo in cui le guerre si chiamassero guerre
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/1/26 - 19:12
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Un vecchio soldato

anni '70
Questa che canto è la storia di un vecchio soldato in pensione
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/1/26 - 17:38
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Mother I Feel You

Anonymous
Mother I Feel You
Pare uno degli inni del movimento internazionale chiamato Rainbow Family
Il testo trovato qui
Mother I feel you under my feet,
(Continues)
Contributed by k 2018/1/26 - 16:16
Song Itineraries: War on Earth
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Amarti e poi morire

Amarti e poi morire
1971
Testo di Daniele Pace, Giancarlo Bigazzi
Musica di Jacques Revaux

La canzone è una cover di La maladie d'amour di Michel Sardou, diversamente da altre canzoni più "impegnate" divenute in italiano delle canzonette d'amore, questa diventa in italiano una canzone d'amore per il soldato che parte in guerra, un grande topos, da "Addio mia bella addio" in poi
"Perchè, perchè amarti e poi morire?"
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/1/26 - 16:13
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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La ballata di un soldato

La ballata di un soldato
2011

Serie di 24 canzoni per bambini eseguite dal Coro dell'Università degli Studi di Torino composte dal maestro Sergio Pasteris. Il progetto è rivolto primariamente, ma non solo, ai bambini ospedalizzati e diversabili, configurandosi come veicolo di supporto e di sostegno anche per le famiglie coinvolte in particolari percorsi della vita. I disegni sono di bambini ospedalizzati e non, animati da Vincenzo Gioanola.
Sul viso un sorriso, sorpreso sereno
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/1/26 - 15:18
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L'adieu du cavalier

L'adieu du cavalier
L'ADDIO DEL SOLDATO DI CAVALLERIA
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2018/1/23 - 16:58
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Why We Build the Wall

Why We Build the Wall
PERCHÉ STIAMO COSTRUENDO IL MURO
(Continues)
Contributed by Marco 2018/1/23 - 16:08
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L'étranger

La traduzione italiana l'ho trovata su Lyricstranslate, ma è ripresa da Quotidiano.net, forse da attribuirsi a Marco Marchi.
L'étranger
LO STRANIERO
(Continues)
Contributed by B.B. 2018/1/22 - 22:49
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Jødisk partisansang

Jødisk partisansang
Svensk tolkning Bengt Berg (varmlands litteratur)
PARTISANSÅNG
(Continues)
Contributed by ruoccikommi 2018/1/22 - 20:47
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Die Ballade vom Nachahmungstrieb

Die Ballade vom Nachahmungstrieb
Chanson allemande – Die Ballade vom Nachahmungstrieb – Erich Kästner – 1931

Chanson écrite par Erich Kästner et publiée le 24 mars 1931 dans l’hebdomadaire Die Weltbühne, dirigé par Kurt Tucholsky en 1926 et 1927, et puis, par son ami Carl von Ossietzky jusqu’à son arrestation en 1933.

Les nazis arrêtèrent Carl von Ossietzky, avec des milliers d’opposants au lendemain du pseudo- « incendie du Reichstag ». Ce fut alors qu’ils commencèrent à jouer, à s’amuser sadiquement avec toutes ces vies réduites en captivité, vraiment comme le font les protagonistes de cette « Ballade de l’imitation » ; un groupe d’enfants, curieux de savoir ce qu’éprouvent les grands lorsqu’ils exécutent un criminel, décident de pendre par jeu l’un d’eux, Fritz Naumann, après l’avoir sommairement poursuivi en justice comme voleur… Lorsque un adulte s’aperçoit que le jeu s’est changé en tragédie, il est alors trop tard…... (Continues)
LA BALLADE DES CAMÉLÉONS
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2018/1/22 - 14:48
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Valery

Valery
Chissà poi perché, a suo tempo, la avevo messa tra gli "Extra" questa canzone. E, difatti, oggi ce la tolgo e la riporto al suo autore, al grande Alfredo Cohen. Come si dice in altri ambiti, "un atto dovuto".
Riccardo Venturi 2018/1/22 - 06:01
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Peace

Peace
Album Come Away With Me
PEACE
(Continues)
2018/1/21 - 22:05
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Sir Hugh, or The Jew's Daughter, or Hugh Of Lincoln, Showing The Cruelty Of A Jew's Daughter

Anonymous
Sir Hugh, <i>or</i> The Jew's Daughter, <i>or</i> Hugh Of Lincoln, Showing The Cruelty Of A Jew's Daughter
Cara Cattia, a proposito di macabre canzoni su questo tema, nemmeno qui da noi si scherza, conosci "La barbara ostessa"? Anche la cara Dodi Moscati l'aveva interpretata col titolo "L'orrenda madre" nel suo primo disco del 1973 nella riscrittura di Giuseppe Bracali, dello stesso episodio esiste anche la versione del cantastorie Pietro Tenti di Pavia pubblicata su un foglio volante. Se Gabriel Yacoub avesse conosciuto questa canzone, ci scommetto che l'avrebbe inserita nel repertorio dei Malicorne dei tempi d'oro, che ne dici Riccardo? Il canto inizia così, Dodi sostituisce solamente la parola "somigliare" con "uguagliare":

"Se i cannibali sono feroci, una donna li può somigliare e una madre li può superare per l'infamia del barbaro cuor...."

Anche "Il 12 d’agosto un fatto s’è scoperto" descrive lo stesso episodio:

http://www.archiviosonoro.org/archivio...
Flavio Poltronieri 2018/1/21 - 12:59
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L'ultimo viaggio

L'ultimo viaggio
Questa storia merita di essere raccontata. Carolina Lombroso, sposata ad Eugenio Calò (l'Eugenio della canzone), allora operante come partigiano nell'aretino, abitava nella casa di campagna dei genitori del marito a Cascia di Reggello, paese in provincia di Firenze. Nella stessa abitazione si trovavano anche i suoi tre figli: Elena (7 anni); Renzo (5 anni) e Albertino (2 anni) e la sorella di Eugenio, Clara Calò, assieme ai suoi due figli: Tullio (7 anni) e Claudia (5 anni), sfollati da Livorno. Assieme a loro c'erano anche Lidia Baquis, madre di Eugenio e Clara, ed altri due suoi figli: Ada e Renato Calò con la famiglia, provenienti da Roma, dove erano riusciti a sfuggire alle razzie.
Quando il maresciallo maggiore dei carabinieri di Reggello ricevette l'ordine di arresto dal questore di Firenze, Manna, cercò di dare loro il tempo di fuggire. La sera dell'11 marzo 1944 si recò presso la... (Continues)
Luca Falchini 2018/1/21 - 12:39
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Racists

Racists
Scusate, il link alla nota 2 - quello al sito del BLM - l'ho formattato male...
B.B. 2018/1/20 - 22:54
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Cupe Vampe

Cupe Vampe
Encore une fois, l’Europe démontre plutôt que sa propre incapacité, sa propre inconsistance au delà d'un système de production et consommation. Produis, consomme, crève nous chantions il y a 10 ans en se moquant de la triade prédominante.

Quelque chose a changé et pas pour le mieux par ici; on consomme davantage et on produit moins, de moins en moins et on crève beaucoup plus, et d'une sale, sale mort.

Années de guerre féroce au bord de la mer Adriatique: morts, blessés, horreur. Années de lâcheté, de désintérêt, ou des autres intérêts, de quelque avantage même énorme.

L'Europe qui veut compter, celle qui fait ses comptes et avec laquelle il faut compter, au cours de ce siècle avec les lois raciales e la destruction de sa composante juive, a commis une abomination que la guerre et la Résistance nous ont poussés à croire si non pardonnée, au moins fortement purgée. La Yougoslavie nous... (Continues)
SOMBRES FLAMMES
(Continues)
2018/1/20 - 21:51
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Le prince d'Orange

Le prince d'Orange
Una curiosità:
la citazione "Que maudite soit la guerre" la troviamo anche nel testo di Nadaud.
Flavio Poltronieri 2018/1/20 - 21:36
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Kan peoc'h

Kan peoc'h
Traduzione italiana di Richard Gwenndour
20 gennaio 2018 20:06

CANTO DI PACE
(Continues)
2018/1/20 - 20:06
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Hunger ist heilbar (Eine deutsche Allegorie)

Hunger ist heilbar (Eine deutsche Allegorie)
Chanson allemande – Hunger ist heilbar (Eine deutsche Allegorie) – Erich Kästner – 1931
Poème d'Erich Kästner, dans le recueil « Gesang zwischen den Stühlen » (Chant entre deux chaises) publié en 1932.
Musique de Werner Helwig (1905-1985), alias Hussa, écrivain, poète et auteur-compositeur allemand.


Dialogue maïeutique

Tu te souviens sans doute, Lucien l’âne mon ami, que nous avons déjà publié quelques versions françaises de poèmes ou de chansons d’Erich Kästner.

Certainement, Marco Valdo M.I. mon ami, et je me souviens également qu’elles étaient des plus intéressantes. J’en retiendrai quelques-unes : CONNAIS-TU LE PAYS OÙ LES CANONS FLEURISSENT ?, SPORTS D'HIVER, TRÈS SAGES CONTEMPORAINS, LE POIRIER SUR LA LORELEI (d’après un événement vrai), etc. Il y en avait d’ailleurs une belle série, près d’une quarantaine Histoires d'Allemagne, un nombre tel que je ne pourrais les citer toutes... (Continues)
SOIGNER LA FAIM (UNE ALLÉGORIE ALLEMANDE)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2018/1/19 - 21:09
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Pane e Coraggio

Pane e Coraggio
Secondo me, questa canzone/poesia, trasmette un messaggio, cioè: che gli immigrati pensano di venire qui tranquilli, mentre invece tutti si allontanano da loro, li evitano. Secondo me dovremmo dare una possibilità agli immigrati e accoglierli a braccia aperte.
Andrea 2018/1/19 - 15:56
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Inka Lied [El Condor pasa]

Inka Lied [El Condor pasa]
sono approdato qua per un dubbio che avevo in merito all'operazione condor della CIA parzialmente chiarito dall'aggiunta dell'ultima strofa
ilovepeace 2018/1/19 - 09:53
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The Twa Sisters, or The Cruel Sister

The Twa Sisters, <i>or</i> The Cruel Sister
De två systrarna, la versione norvegese della ballata
De två systrarna, the Norwegian version of the ballad


Storicamente, l'intera balladry angloscozzese ha precisi paralleli scandinavi; la cosa è del tutto naturale non soltanto per la vicinanza geografica, ma anche per le comuni radici culturali in epoche antiche, e per l'assimilazione (anche linguistica) avvenuta direttamente ai tempi del Danelaw. La balladry angloscozzese è in buona parte risultato dell'interazione strettissima con la Scandinavia. Qui si presenta la versione norvegese di questa ballata, tratta dal Folk Song Lyrics Archive; il testo è, in modo piuttosto logico, in "neonorvegese" (Nynorsk), la variante occidentale del norvegese.
Der bodde en bonde ved en strand
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2018/1/19 - 07:06




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