Voici, Lucien l’âne mon ami, une chanson qui a déjà plus de cinquante ans.
Et alors ?, demande Lucien l’âne un peu interloqué. Il n’y a là rien d’inhabituel et cependant, tu me le dis comme s’il y avait quelque chose d’extraordinaire ou à tout le moins, de spécial.
Exactement, c’est bien mon idée, dit Marco Valdo M.I. Il y a là matière à réflexion ; une réflexion sur le temps qui est passé et sur l’évolution des mentalités dans nos sociétés. Suis bien, je t’en prie, mon raisonnement.
Oui, dit pensivement Lucien l’âne. Je suis, je suis et même, je pense.
Certes, je le vois, Lucien l’âne mon ami. Tu penses, donc tu suis. On ne saurait être plus raisonnable que de penser. Donc, quand en 1966, Nanni Svampa – c’est l’auteur et l’interprète – écrit et interprète cette chanson, elle est... (Continues)
CE MATIN (Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/8/30 - 21:03
Ho trovato questa canzone su deezer (vedi link "Ascolta / Scarica") e mi sono accorto che il testo era sbagliato. Fa venire l'allergia e non l'allegria. Quindi per Marco Valdo: dovresti cambiare la traduzione perché l'orgasmo non c'entra niente, anche se in effetti ci stava bene :)
E sto cazzo di Łobodziński a cominciato ultimamenta a fa un gradasso, visto che ha fatto un disco con le sue traduzioni di un certo BoB DyLaN , e sta cerchando di togliere tutti altri parolai traduttori, magari più bravi di lui, dal torno...
Passata da canzone della "mala" al repertorio delle osterie, vide aggiungersi alcune strofe "licenziose" ("Ha fatto più battaglie la tua sottana / Che tutta la marina Americana...") in cui comunque si trova anche una divertente allusione al general Cadorna e a Caporetto.
PORTA ROMANA (Continues)
2017/8/29 - 23:45
Giorgio Gaber oltre ad aver interpretato la canzone originale ha scritto (nel 1963) anche una bella canzone d'amore ispirata a "Porta romana" e con lo stesso titolo.
La canzone dobrebbe essere di Fausto Carpani e pertanto a lui la attribuiamo. Il testo è infatti presente nel suo canzoniere: Canzunàtt, par cantèr e cuntèr un pôc d incôsa e anc quèl èter. Testi originali in dialetto bolognese con traduzione a fronte, Bologna, Costa 2002
Non so da quant’è che avevo in mente di proporre questa canzone alle CCG. Lo faccio oggi, dopo aver letto la notizia della scomparsa di Nanni Svampa. Un artista che ho avuto l’occasione di sentire dal vivo, e che mi evoca dei ricordi molto personali. RIP.
Stanislava 2017/8/27 - 22:50
Il testo in italiano corrente a cura di Riccardo Venturi
28 agosto 2017 04:40
E hai fatto parecchio bene a metterla, Stanislava, quali che siano i tuoi ricordi molto personali (una delle principali funzioni di ogni canzone e di ogni artista, mi verrebbe da dire; arrivo a dire che almeno il 70% delle canzoni che il sottoscritto ha inserito qua dentro sono evocativi di ricordi personali, e non esagero: ad ogni canzone un ricordo, quindi ad ogni canzone la propria vita). E così, insomma, se n'è andato anche Nanni Svampa, e l'Italia intera continua imperterrita a scivolare in una ratèra. Fra parentesi, ora in piazza Vetra (dove sono stato più di una volta: l'ultima assieme a Gian Piero Testa, tanto per evocare...) imperversano i "localini" very cool, miseranda fine di ogni centro storico dai quali i cittadini sono stati espulsi. Scusami Stanislava se mi sono permesso di impiastricciare un po' questa pagina prima dell'alba. Saluti cari.
d’après la version italienne (en italien courant) de Riccardo Venturi – In libertà ti lascio – 2017
de la chanson populaire milanaise du XIXe – Lombardo Milanese – « In libertà ti lascio » – anonyme
Interprètes : Nanni Svampa, Enzo Jannacci
Et dit Nanni Svampa lui-même (in La mia morosa cara, Canti popolari milanesi e lombardi, Nuova Editrice, Lampi di Stampa, Milano 2007, 1a edizione 1981, p 148) : « Chanson parmi les plus belles et plus intenses concernant la « mala ». Le protagoniste, enfermé à San Vittore [grande et ancienne prison milanaise], revoit en rêve la scène au tribunal quand il a été condamné à vie. La protestation d’innocence revient souvent dans les chansons de prison des différentes régions d’Italie. Ici, il est intéressant remarquer le passage du dialecte à la langue dès qu’entre en scène le juge. Mais la conclusion tragique, le condamné la revit encore dans son dialecte :... (Continues)
Macché, Riccardo, ti ringrazio anzi per aver risistemato e arricchito, nella notte fonda, questa pagina che io invece avevo inserito così, di getto. È verissimo, la musica, essendo veicolo di emozioni, spesso è evocativa di ricordi del passato, sarebbe strano il contrario. Per me, in questo caso, tutto è legato a un periodo di appena un anno passato nella capitale lombarda, ormai diversi anni fa. È stato un periodo breve ma intenso. Scusa ma preferisco non scrivere altro qui, chissà, magari una volta capiterà l’occasione di parlare senza la tastiera. Ti dico soltanto che oggi mi sono messa ad ascoltare le canzoni popolari di Nanni Svampa sul Tubo e ho scoperto di ricordarmi ancora tanti testi in dialetto milanese a mente. Ai tempi ne sapevo a memoria sicuramente più di un centinaio…
Salud!
La versione macedone (2012) è opera del gruppo Звонко и Другарите (Zvonko i Drugarite, "Zvonko e i Compagni"). È stata l'inno del movimento di opposizione Oтпор (Otpor). Le parole sono simili a quelle dell'originale, ma leggermente modificate per rendere il canto più agevole.
The following Macedonian version has been composed by the band Звонко и Другарите (Zvonko i Drugarite, "Zvonko and the Comrades"). It has been the hymn of the opposition movement Отпор (Otpor). Lyrics are close to the original, slightly modified for easier singing.
Anche il brano "Mordu" dell'arpista bretone Myrdhin (in coppia con Zil) inciso nel cd "Duo Ars Celtica: Fréhel Feeries" nel 2000 è ispirato a questa catastrofe.
Brian May e Roger Taylor come c'è scritto nella biografia. John Deacon non ha partecipato essendosi completamente ritirato dalla musica. Visto quanto prodotto dai suoi ex compagni non sappiamo dargli torto...