Andremo via
2015
Da Caporetto al Piave
La canzone illustra la partenza in treno di tanti ragazzi al loro primo viaggio per il fronte durante Grande Guerra. È una vivida processione d’immagini della vita al fronte e in trincea che ha un tragico epilogo: “… senza un nome sulla croce andremo via”.
Da Caporetto al Piave
La canzone illustra la partenza in treno di tanti ragazzi al loro primo viaggio per il fronte durante Grande Guerra. È una vivida processione d’immagini della vita al fronte e in trincea che ha un tragico epilogo: “… senza un nome sulla croce andremo via”.
In un mattino senza sole, andremo via
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/8/27 - 21:32
Song Itineraries:
World War I (1914-1918)
El cant dels ocells
El cant dels ocells, diventato grazie all'interpretazione di Pau Casals un simbolo di pace universale, è stato ascoltato in silenzio durante la grande manifestazione contro il terrorismo oggi a Barcellona, conclusasi in plaça de Catalunya all'ingresso delle Ramblas teatro del barbaro attacco dello scorso 17 agosto.
Il re di Spagna Felipe VI non è stato accolto favorevolmente dalla folla, che ha innalzato diversi cartelli con scritto "Felipe chi vuole la pace non traffica armi" in riferimento agli ottimi rapporti che la casa reale spagnola intrattiene con la monarchia saudita, sostenitrice di un regime brutale e secondo molti la principale fonte di finanziamento dello Stato Islamico.
Il re di Spagna Felipe VI non è stato accolto favorevolmente dalla folla, che ha innalzato diversi cartelli con scritto "Felipe chi vuole la pace non traffica armi" in riferimento agli ottimi rapporti che la casa reale spagnola intrattiene con la monarchia saudita, sostenitrice di un regime brutale e secondo molti la principale fonte di finanziamento dello Stato Islamico.
CCG Staff 2017/8/27 - 00:29
A Racket Called War
Song Written By Rand McCullough, Bob Rose and Bill Starrett from Austin Texas recorded live in 2015
ENDLESS WAR THAT'S WHAT THE NEW WORLD ODOR WANTS AND THAT'S WHAT THEY HAVE EVIL
ENDLESS WAR THAT'S WHAT THE NEW WORLD ODOR WANTS AND THAT'S WHAT THEY HAVE EVIL
It's a racket called war
(Continues)
(Continues)
Contributed by Rand McCullough 2017/8/26 - 17:08
I bambini fanno oh
La jalissizzazione continua, ma Giuseppe Povia non è tipo da subire senza resistere.
Povia, il sindaco di Trezzano sul Naviglio nega il patrocinio al concerto. Il cantante: “Cari partigiani, siete nazicomunisti”
Cosa succede quando si ottiene un'offa dal mercato discografico e si crede, come spesso càpita, di aver svoltato?
Succede che si cerca di mantenere le quote di mercato ottenute e per farlo ci sono vari sistemi.
Uno consiste nel lavorare. Non è la cosa più facile perché vedersela con impresari cannibali, tecnici del suono arcigni e sempre in bestia, backstage irti di chiodi rugginosi, retribuzioni a base di piatti di fagioli e birra scadente e soldi che una volta ci sono e la prossima speriamo non piace a nessuno, specie ad una certa età. L'ambiente dei centri sociali dove alligna gente letteralmente votata al martirio e disponibile ad una vita di pane secco e acciughe[*] non... (Continues)
Povia, il sindaco di Trezzano sul Naviglio nega il patrocinio al concerto. Il cantante: “Cari partigiani, siete nazicomunisti”
Cosa succede quando si ottiene un'offa dal mercato discografico e si crede, come spesso càpita, di aver svoltato?
Succede che si cerca di mantenere le quote di mercato ottenute e per farlo ci sono vari sistemi.
Uno consiste nel lavorare. Non è la cosa più facile perché vedersela con impresari cannibali, tecnici del suono arcigni e sempre in bestia, backstage irti di chiodi rugginosi, retribuzioni a base di piatti di fagioli e birra scadente e soldi che una volta ci sono e la prossima speriamo non piace a nessuno, specie ad una certa età. L'ambiente dei centri sociali dove alligna gente letteralmente votata al martirio e disponibile ad una vita di pane secco e acciughe[*] non... (Continues)
Io non sto con Oriana 2017/8/26 - 09:15
Devarìm (dal Deuteronomio)
Bellissima l'invocazione finale e, purtroppo, ben condivisibile il commento.
Anna Laura 2017/8/26 - 09:05
The Devil Put Dinosaurs Here
(2013)
title track del secondo album pubblicato dalla band di Seattle con la nuova formazione dopo la morte di Layne Staley. Alla voce il sosia vocale di Staley, William DuVall.
La canzone è un duro attacco ai fondamentalisti religiosi, come i fanatici cristiani che sostengono che sia stato Satana in persona a spargere per il mondo le ossa dei dinosauri, per confondere noi mortali e allontanarci dalla Verità rivelata nelle Sacre Scritture...
I think there's overwhelming evidence that things aren't working right now. We need to start growing up as a people. When you're teaching people that being gay is a mortal sin, yet a good portion of the people teaching this are fucking kids, there's a huge problem.
It's insane when a religion tells you it's OK to strap a bomb on yourself to blow someone else up because they believe in something different. If a religion is teaching you that it's OK... (Continues)
title track del secondo album pubblicato dalla band di Seattle con la nuova formazione dopo la morte di Layne Staley. Alla voce il sosia vocale di Staley, William DuVall.
La canzone è un duro attacco ai fondamentalisti religiosi, come i fanatici cristiani che sostengono che sia stato Satana in persona a spargere per il mondo le ossa dei dinosauri, per confondere noi mortali e allontanarci dalla Verità rivelata nelle Sacre Scritture...
I think there's overwhelming evidence that things aren't working right now. We need to start growing up as a people. When you're teaching people that being gay is a mortal sin, yet a good portion of the people teaching this are fucking kids, there's a huge problem.
It's insane when a religion tells you it's OK to strap a bomb on yourself to blow someone else up because they believe in something different. If a religion is teaching you that it's OK... (Continues)
Come to me, I'll fill the hole
(Continues)
(Continues)
2017/8/26 - 00:10
Song Itineraries:
Antiwar Anticlerical, The Devil
Rooster
In questo video il vero Rooster, il padre di Jerry Cantrell sale sul palco durante un concerto degli Alice In Chains, riformatisi dopo la morte di Layne Staley con la voce di William DuVall.
2017/8/25 - 23:48
Mr. Wendal
dall'album "3 Years, 5 Months and 2 Days in the Life Of..." (1992)
The song is not based on a person named Mr. Wendal at all, but it is based on some experiences that I have had in Atlanta, which is where I live, and sung to the homeless people that I had become friends with here, and just their way of looking at it. Some of them were more like hobos where they purposely were wanting to be homeless, they didn't want to play to the way society was going, and they just decided to go off another beaten path. Others were hungry, had a run of bad luck, and just couldn't survive with the competition of the real world. So they were out there. One of the people that I look to the most as the real Mr. Wendal, to me, died the year that that song came out. So he never got to hear the song and the tribute to him. We gave half of the proceeds of that song to the National Coalition For the Homeless in... (Continues)
The song is not based on a person named Mr. Wendal at all, but it is based on some experiences that I have had in Atlanta, which is where I live, and sung to the homeless people that I had become friends with here, and just their way of looking at it. Some of them were more like hobos where they purposely were wanting to be homeless, they didn't want to play to the way society was going, and they just decided to go off another beaten path. Others were hungry, had a run of bad luck, and just couldn't survive with the competition of the real world. So they were out there. One of the people that I look to the most as the real Mr. Wendal, to me, died the year that that song came out. So he never got to hear the song and the tribute to him. We gave half of the proceeds of that song to the National Coalition For the Homeless in... (Continues)
Here, have a dollar
(Continues)
(Continues)
2017/8/25 - 22:35
Song Itineraries:
Racism and Slavery in the USA
The Big Three Killed My Baby
dall'album di debutto The White Stripes del 1999.
"The Big Three" ("Le grandi tre") sono le maggiori industrie automobilistiche negli anni cinquanta e '60: Ford, Chrysler e General Motors.
Jack White ha dichiarato in alcune interviste che non crede che la musica possa essere un mezzo per messaggi politici, poi però ha scritto Icky Thump.
Nelle versioni dal vivo più recenti i White Stripes hanno cambiato alcune parole in riferimento alla guerra in Iraq: "Bush's hands are red, and I found out your baby is dead."
"The Big Three" ("Le grandi tre") sono le maggiori industrie automobilistiche negli anni cinquanta e '60: Ford, Chrysler e General Motors.
Jack White ha dichiarato in alcune interviste che non crede che la musica possa essere un mezzo per messaggi politici, poi però ha scritto Icky Thump.
Nelle versioni dal vivo più recenti i White Stripes hanno cambiato alcune parole in riferimento alla guerra in Iraq: "Bush's hands are red, and I found out your baby is dead."
The big three killed my baby
(Continues)
(Continues)
2017/8/25 - 22:19
Christmas 1914
2017
A Good Old Fashioned Protest
This is a protest against war. It is also a protest against and comment on a number of other ills.
It is a protest for unity, compassion, reason, action, and love.
I lend my voice to the chorus of voices around the world calling for a peaceful, humane, respectful, enlightened tomorrow.
A Good Old Fashioned Protest
This is a protest against war. It is also a protest against and comment on a number of other ills.
It is a protest for unity, compassion, reason, action, and love.
I lend my voice to the chorus of voices around the world calling for a peaceful, humane, respectful, enlightened tomorrow.
It’s Christmas 19 and 14
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/8/25 - 10:00
Song Itineraries:
Christmas Truce 1914, World War I (1914-1918)
Talking Talking Head Blues
2017
A Good Old Fashioned Protest
This is a protest against war. It is also a protest against and comment on a number of other ills.
It is a protest for unity, compassion, reason, action, and love.
I lend my voice to the chorus of voices around the world calling for a peaceful, humane, respectful, enlightened tomorrow.
A Good Old Fashioned Protest
This is a protest against war. It is also a protest against and comment on a number of other ills.
It is a protest for unity, compassion, reason, action, and love.
I lend my voice to the chorus of voices around the world calling for a peaceful, humane, respectful, enlightened tomorrow.
I was awoke last night from a beautiful dream
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/8/25 - 09:48
Amhrán Grá Vietnam
Alan Stivell inserisce pezzi della poesia nella sua Brian Boru scritta sulla melodia medievale Brian Boru March.
Al momento la mia traduzione in italiano è un po' sconclusionata e non riesce a cogliere il ritmo e il senso dei versi, qualche approfondimento o chiarimento in merito alla poesia di Maude?
Al momento la mia traduzione in italiano è un po' sconclusionata e non riesce a cogliere il ritmo e il senso dei versi, qualche approfondimento o chiarimento in merito alla poesia di Maude?
Cattia Salto 2017/8/25 - 01:59
La factoria de la dominació
24 agosto 2017 21:06
LA FABBRICA DELLA DOMINAZIONE
(Continues)
(Continues)
2017/8/24 - 21:06
L'albero del pane
[1999]
Parole e musica di Gianmaria Testa
Nell'album intitolato “Lampo”, riedito nel 2007.
Forse una scrittura troppo simile a Fossati, forse una voce troppo simile a Conte... Comunque, una bellissima canzone che Gianmaria Testa, in un'intervista pubblicata allora su Repubblica, commentava così: “L' albero del pane, una canzone che sembra latina, ma è un ricordo preciso: da bambino mentre pascolavo le mandrie leggevo i romanzi di Salgari. L'albero del pane mi aveva affascinato. Pensa che bella una quercia che produce pagnotte. Sarebbe l'albero della vita e il mondo avrebbe risolto molti dei suoi problemi.”
L'“albero del pane”, il cui nome scientifico in latino è Artocarpus, è un genere di alberi e arbusti della famiglia delle Moracee, spontanei nell'Asia tropicale e in Oceania. Il nome deriva – come sempre – dal greco, e fa riferimento al sapore dei suoi frutti dopo la cottura.
Nel... (Continues)
Parole e musica di Gianmaria Testa
Nell'album intitolato “Lampo”, riedito nel 2007.
Forse una scrittura troppo simile a Fossati, forse una voce troppo simile a Conte... Comunque, una bellissima canzone che Gianmaria Testa, in un'intervista pubblicata allora su Repubblica, commentava così: “L' albero del pane, una canzone che sembra latina, ma è un ricordo preciso: da bambino mentre pascolavo le mandrie leggevo i romanzi di Salgari. L'albero del pane mi aveva affascinato. Pensa che bella una quercia che produce pagnotte. Sarebbe l'albero della vita e il mondo avrebbe risolto molti dei suoi problemi.”
L'“albero del pane”, il cui nome scientifico in latino è Artocarpus, è un genere di alberi e arbusti della famiglia delle Moracee, spontanei nell'Asia tropicale e in Oceania. Il nome deriva – come sempre – dal greco, e fa riferimento al sapore dei suoi frutti dopo la cottura.
Nel... (Continues)
Di passi la strada
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/8/24 - 20:53
Le vieux rêve
[1974]
Scritta da François Béranger e Jean-Pierre Alarcen, chitarrista e compositore, classe 1944
Nell’album intitolato “Le monde bouge”
Scritta da François Béranger e Jean-Pierre Alarcen, chitarrista e compositore, classe 1944
Nell’album intitolato “Le monde bouge”
C'est un rêve ancien
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/8/24 - 15:56
Qui est responsable?
[1978]
Scritta da François Béranger e Jean-Pierre Alarcen, chitarrista e compositore, classe 1944.
Nell’album “Participe présent” del 1978
Scritta da François Béranger e Jean-Pierre Alarcen, chitarrista e compositore, classe 1944.
Nell’album “Participe présent” del 1978
Qui est donc responsable
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/8/24 - 15:20
L'Orlando
Chanson italienne – L'Orlando – Sergio Endrigo – 1970
Interprétation : Il Parto delle Nuvole Pesanti
Comme tu le sais, dit Marco Valdo M.I., j’ai un ami qui s’appelle Roland.
Oh oui, certainement, répond Lucien l’âne en présentant un visage d’âne réjoui, je sais même que tu avais écrit une chanson à propos de son grand-père ; bizarrement d’ailleurs, comme tu l’avais signalé, elle t’était venue en italien.
C’est bien de ce Roland-là qu’il s’agit ; ta mémoire ne te trompe pas, Lucien l’âne mon ami. Quant à la canzone-chanson, elle s’intitulait en italien : « Il nonno d’America » et en français, « Le grand-père d’Amérique ». Tout aussi curieusement, elle a été publiée sous son titre français. Eh bien, c’est encore à ce Roland-là que je pensais en faisant cette version française de L’Orlando de Sergio Endrigo. Rien qu’en lisant le titre de l’originale italienne, j’étais déjà content. Et... (Continues)
Interprétation : Il Parto delle Nuvole Pesanti
Comme tu le sais, dit Marco Valdo M.I., j’ai un ami qui s’appelle Roland.
Oh oui, certainement, répond Lucien l’âne en présentant un visage d’âne réjoui, je sais même que tu avais écrit une chanson à propos de son grand-père ; bizarrement d’ailleurs, comme tu l’avais signalé, elle t’était venue en italien.
C’est bien de ce Roland-là qu’il s’agit ; ta mémoire ne te trompe pas, Lucien l’âne mon ami. Quant à la canzone-chanson, elle s’intitulait en italien : « Il nonno d’America » et en français, « Le grand-père d’Amérique ». Tout aussi curieusement, elle a été publiée sous son titre français. Eh bien, c’est encore à ce Roland-là que je pensais en faisant cette version française de L’Orlando de Sergio Endrigo. Rien qu’en lisant le titre de l’originale italienne, j’étais déjà content. Et... (Continues)
LE ROLAND
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/8/24 - 13:48
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Canzone popolare milanese
A folksong from Milan
Chanson populaire milanaise
Canzone popolare milanese di un condannato all'ergastolo.
Il testo è reperibile ad esempio qui
Tra i suoi interpreti: Nanni Svampa, Enzo Jannacci. [Stanislava]
E aggiunge Nanni Svampa stesso (in La mia morosa cara, Canti popolari milanesi e lombardi, Nuova Editrice, Lampi di Stampa, Milano 2007, 1a edizione 1981, p 148): “Canzone tra le piú belle e intense del filone della “mala”. Il protagonista, rinchiuso a San Vittore, rivede nel sogno la scena in tribunale durante la quale è stato condannato a vita. La protesta di innocenza ritorna spesso nelle canzoni dal carcere delle diverse regioni d'Italia. Qui è interessante notare il passaggio dal dialetto alla lingua non appena entra in scena il giudice. Ma la conclusione tragica il condannato la rivive ancora nel suo dialetto: “mènell... (Continues)