Leonard Cohen: Bird On The Wire
...da Hydra a tutti quelli che lo hanno amato.
Flavio Poltronieri 2017/6/10 - 18:45
Is This the Life We Really Want?
È QUESTA LA VITA CHE VOGLIAMO DAVVERO?
(Continues)
(Continues)
2017/6/10 - 00:10
Broken Bones
con l'aiuto di quella apparsa su Pink Floyd - la corte dei miracoli
OSSA ROTTE
(Continues)
(Continues)
2017/6/9 - 23:39
Lino Straulino: Nicolò, lassi alfin l'Amor tiran
Anche in questo caso, mi accorgo della correzione gentilmente fatta da Roberto di San Denêl due anni e mezzo fa (!!). Ringraziandolo, sperando che ancora ci legga, mi scuso con un banale, ma sincero "meglio tardi che mai"... (Naturalmente la traduzione è stata corretta di conseguenza).
Riccardo Venturi 2017/6/9 - 19:34
Χριστόδουλος Χάλαρης, Νίκος Ξυλούρης, Τάνια Τσανακλίδου: Ἐρωτόκριτος
E' anche per te, Lorenzo, l'Erotòcrito
Ci ho messo quasi un anno, undici mesi per la precisione, a terminare questa pagina che, un tempo forse già lontano, avevo promesso a Gian Piero Testa. Non avevo fatto in tempo. Ora è terminata con la sua traduzione completa e le sue note.
Mentre la stavo ultimando mi ha raggiunto la notizia della morte di Lorenzo "Mao" Bargellini. Lorenzo era un compagno e un amico, ma era anche un pezzo di storia di una città dalla parte di chi lotta, di chi non si arrende, di chi non chiacchiera o straparla, di chi si mette in gioco senza nulla chiedere.
Lorenzo se n'è andato in una domenica rovente di prima estate, da solo.
Vorrei quindi dedicare anche a lui l'Erotòcrito, che, come al suo antico compositore Vincenzo Cornaro, "tanta fatica mi è costato" per adempiere ad una promessa fatta ad un altro amico che non c'è più.
E' una favola, l'Erotòcrito, una favola... (Continues)
Ci ho messo quasi un anno, undici mesi per la precisione, a terminare questa pagina che, un tempo forse già lontano, avevo promesso a Gian Piero Testa. Non avevo fatto in tempo. Ora è terminata con la sua traduzione completa e le sue note.
Mentre la stavo ultimando mi ha raggiunto la notizia della morte di Lorenzo "Mao" Bargellini. Lorenzo era un compagno e un amico, ma era anche un pezzo di storia di una città dalla parte di chi lotta, di chi non si arrende, di chi non chiacchiera o straparla, di chi si mette in gioco senza nulla chiedere.
Lorenzo se n'è andato in una domenica rovente di prima estate, da solo.
Vorrei quindi dedicare anche a lui l'Erotòcrito, che, come al suo antico compositore Vincenzo Cornaro, "tanta fatica mi è costato" per adempiere ad una promessa fatta ad un altro amico che non c'è più.
E' una favola, l'Erotòcrito, una favola... (Continues)
Riccardo Venturi 2017/6/9 - 13:03
Die Hungerkünstlerin
THE STARVING ARTIST
(Continues)
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Contributed by Bernart Bartleby 2017/6/9 - 11:20
My Children Are Seven in Number
Il nome dell'autrice di questa canzone è Eleonor Kellogg, come riportato dallo stesso Pete Seeger nelle note che accompagnano “American Industrial Ballads”.
Purtroppo non ho trovato notizie biografiche sulla Kellogg. Viene comunque associata a Sarah Ogan Gunning e quindi era forse anche lei una folksinger oppure la moglie di un minatore del Tennessee nei primi anni 30.
Comunque la canzone non è di anonimo e, avendo troppo scarse notizie dell'autrice, farei che attribuirla a Pete Seeger.
Purtroppo non ho trovato notizie biografiche sulla Kellogg. Viene comunque associata a Sarah Ogan Gunning e quindi era forse anche lei una folksinger oppure la moglie di un minatore del Tennessee nei primi anni 30.
Comunque la canzone non è di anonimo e, avendo troppo scarse notizie dell'autrice, farei che attribuirla a Pete Seeger.
B.B. 2017/6/9 - 09:45
Den lille fyr med den store næse
Anonymous
9-6-2017 09:22
Due parole del traduttore. Sicuramente la canzone, tratta peraltro dalla "Fredsakademi" di Holger Terp che è uno storico collaboratore del nostro sito (e che salutiamo), appartiene alla "grande famiglia" di canzoni che si potrebbe chiamare quella di Johnny I Hardly Knew Ye. Alcune note cercano di chiarire meglio quel che vi si dice.
Due parole del traduttore. Sicuramente la canzone, tratta peraltro dalla "Fredsakademi" di Holger Terp che è uno storico collaboratore del nostro sito (e che salutiamo), appartiene alla "grande famiglia" di canzoni che si potrebbe chiamare quella di Johnny I Hardly Knew Ye. Alcune note cercano di chiarire meglio quel che vi si dice.
QUEL RAGAZZOTTO COL NASONE
(Continues)
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2017/6/9 - 09:22
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